ilTorinese

Si ferma la serie A, spazio alla Nazionale

Notizie flash calcio.

Va in archivio e si ferma la serie A,dopo aver disputato l’ottava giornata,per fare spazio alla Nazionale Italiana, allenata da Spalletti,che disputerà due gare per le qualificazioni agli Europei 2024.
Ecco il programma:
Italia-Malta, Sabato 14 ottobre 2023 ore 20:45
Inghilterra-Italia Martedì 17 ottobre 2023 ore 20:45.
Intanto in serie A la Fiorentina batte il Napoli, in casa sua,per 3a1 e diventa la sorpresa del campionato salendo al quarto posto in classifica assieme alla Juventus.
Si riprendono le romane Lazio e Roma che battono l’Atalanta ed il Cagliari e risalgono in classifica verso posizioni di graduatoria più consone al blasone ed al potenziale di squadra.Molto bene Monza e Frosinone,battute Salernitana e Verona, che in classifica s’issano al settimo posto in piena zona Europa.
Allenatori in bilico che rischiano d’esser esonerati:sulla graticola Sousa della Salernitana,Ranieri del Cagliari,Sottil dell’Udinese e Garcia del Napoli.Saranno due settimane di passione calcistica dove oltre alla Nazionale ne vedremo delle belle!!

Enzo Grassano

I 104 anni della pioniera della Tv

Venerdì 6 ottobre, ne ha compiuti ben 104 di anni, Alda “Dada” Grimaldi, la pioniera assoluta della televisione italiana e prima donna regista della Rai! Classe 1919, nata a Sampierdarena (Genova) ma da sempre a Torino ha firmato numerosissimi programmi che hanno lasciato il segno, uno fra tutti, “Giovanna, la nonna del Corsaro nero”, ovvero ” la nonna-sprint più forte di un bicchiere di gin” interpretata da Anna Campori, un vero cult della tv per i più piccini ed i ragazzi degli anni ’60. “Dada”, fu il regista Giuseppe De Santis, quello di “Riso amaro” e tanti altri capolavori del cinema italiano, ad affibbiarle questo vezzeggiativo, inizia a recitare nel 1937 a teatro, poi ottiene una borsa di studio per frequentare il Centro Sperimentale di Cinematografia a Roma, e subito arrivano delle piccole particine in alcuni film come “Maddalena… zero in condotta” per la regia di Vittorio De Sica. Dopo aver firmato un contratto per fare un film con Luigi Zampa viene subito chiamata da Sergio Pugliese, il primo direttore della Rai allora in via Arsenale a Torino, per fare la televisione! Pugliese scioglie il contratto cinematografico senza penali per farla partecipare attivamente alle prime trasmissioni sperimentali. Inizia come annunciatrice, poi diventa regista, la prima, grazie anche a quello che aveva imparato al Csc in un momento d’oro: quando fare la tv era come fare il cinema. Amica inseparabile di Cesare Pavese e Raf Vallone, si sposa con il medico torinese Giovanni Rubino, lavora in televisione con Umberto Eco e Furio Colombo, realizza le prime trasmissioni a colori ed è sua la regia del primo spettacolo con gli attori del Bagaglino. In una delle sue ultime interviste rilasciata a “Sorrisi e canzoni” alla domanda su cosa dovrebbe fare oggi una ragazza per avere successo nel mondo dello spettacolo o della comunicazione ha risposto che bisogna avere costanza, umiltà e curiosità e “di leggere il più possibile: giornali, libri, fumetti ed ascoltare tanto, perché tutti hanno qualcosa da insegnare” Buon compleanno, carissima “Dada”, la ragazza che accese la tv italiana.              Igino Macagno

Con Israele

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni

L’aggressione dei terroristi arabi contro Israele è un fatto gravissimo che tutti o quasi in Italia, per la prima volta, hanno condannato.La convivenza arabo- israeliana è da sempre un problema gravissimo. Più guerre hanno caratterizzato la storia di Israele che ha dovuto sostenere l’attacco aperto e atti di terrorismo da parte dei Palestinesi. Chi vive in Israele vive con l’ansia di saltare in aria, camminando per strada o prendendo un bus. Oggi quello che sta avvenendo è  il tentativo di scatenare una guerra, prendendo spunto da Israele. C’è chi torna a parlare di III guerra mondiale anche in rapporto alla Russia di Putin e all’Iran che vorrebbe cancellare lo Stato di Israele. Stiamo vivendo un momento molto difficile,  ma non si può dimenticare che la cultura liberaldemocratica da sempre è schierata in difesa dello Stato di Israele come lo fu Pannunzio nel 1967, quando ruppe con Scalfari che divenne filo arabo. Israele è l’unico stato democratico nel Medio Oriente e come tale va difeso. Anche Israele ha commesso i suoi errori, ma la scelta di fondo, la scelta di civiltà è per Israele attaccata ferocemente da un terrorismo che vuole scatenare una guerra.  La violenza araba e’ una minaccia grave. Dobbiamo tutti reagire, anche se è facile pensare che qualcuno che finora è stato silenzioso avrà il “coraggio” di parteggiare per gli Arabi. Qualche centro sociale andrà sicuramente in piazza contro Israele. I democratici di ogni orientamento devono testimoniare subito la loro solidarietà per Israele e il proprio impegno per la pace.

“Se muoio è stata mia moglie”. Ma la donna è assolta perché non è certo che si tratti di omicidio

Ettore Treglia fu trovato senza vita il 5 aprile 2021 in un appartamento di Torino in zonaSan Donato, la causa della morte potrebbe essere stata un cocktail  di alcol, ansiolitici e cannabis. Oppure un problema cardiaco preesistente o una rarissima “stimolazione vagale”, un recettore che rallenta i battiti del cuore e a volte porta alla morte. Troppi dubbi per dire che si tratta di omicidio. Sono quindi ipotesi “dotate di plausibilità pari o superiore a quella di un omicidio”, del quale era accusata la moglie della vittimaGaia Prencipe. Ecco perché la Corte d’Assise di Torino, ha assolto il 12 luglio la 49enne  “perché il fatto non sussiste”. Oggi sono note le motivazioni della sentenza. Il pm aveva chiesto l’ergastolo per la donna, ipotizzando che avesse strangolato il marito dopo una lite per gelosia. Treglia aveva inviato messaggi  all’amante poco prima di morire: “Se mi trovano morto è stata mia moglie”. Ma per la Corte non è possibile accertare che Treglia sia stato ucciso.

Rock Jazz e dintorni a Torino: Ligabue e i Pooh

GLI APPUNTAMENTI MUSICALI DELLA SETTIMANA

Lunedì. Al Cafè Des Arts suona il quartetto di Leonardo Barbierato. Al Massimo Giorgio Li Calzi sonorizza il documentario “ La neuropatologia”,alla vigilia della giornata mondiale della salute mentale.

Martedì. Al Blah Blah si esibiscono gli Alabama Thunderpussy.

Mercoledì. Al Lambic è di scena la cantante tedesca Dagmar Segbers accompagnata al pianoforte da Michele Fazio. Al Blah Blah suonano i Long Ryders.

Giovedì. Al Dash si esibiscono i Son Machito. Al Capodoglio dei Murazzi sono di scena i Queen Of Saba. Al Blah Blah suonano i Yawning Man.

Venerdì. All’Imbarchino si esibisce la cantautrice Kaery Ann. Al Pala Alpitour arrivano i Pooh. All’Hiroshima Mon Amour suonano i Persiana Jones. Al Folk Club si esibisce Peppe Servillo con l’Italian Portraits Orchestra. Al Magazzino sul Po sono di scena i Crema con Liuzzi. Al Blah Blah si esibiscono i Duel. Allo Ziggy suonano i March Violets con i Bellwether Syndicate di Chicago. Al CPG sono di scena i Fun-Konnection del batterista Derrick McKenzie.

Sabato. Alla Suoneria di Settimo si esibiscono i Pop X. Al Pala Alpitour primo di 2 concerti consecutivi per Ligabue. Al Gabrio sono di scena Jekesa e Serpe in Seno. Doppia data consecutiva per Garbo al Blah Blah. Al Circolo Sud si esibisce Franco Conde. Allo Ziggy suonano DAG e LEM. Allo Spazio 211sono di scena gli australiani Scientists.

Domenica. Al Margot di Carmagnola suonano gli Heavy Temple e Howling Giant. Allo Ziggy si esibiscono i bolognesi Bebaloncar.

Pier Luigi Fuggetta

Dalla Regione 72 milioni e la gara per il Parco della Salute va avanti

Il Commissario straordinario Corsini aggiorna il valore dell’opera, la cui gara da domani potrà proseguire. Dalla Regione 72 milioni per coprire gli extra costi

La gara per realizzare il Parco della Salute e della Scienza di Torino va avanti e la stazione appaltante potrà aggiornare i costi dell’opera all’aumento dei prezzi delle materie prime e dell’energia. Lo ha deciso il commissario straordinario Marco Corsini, quale stazione appaltante dell’opera, al termine di un percorso giuridico condiviso con l’Anac, l’autorità anticorruzione. Il Commissario provvederà all’adeguamento dei dati economici di gara «individuando criteri oggettivi e neutri, desumibili da meccanismi ufficiali di rilevamento delle variazioni dei costi nei vari settori di mercato, che consentano la mera attualizzazione ad oggi dei dati economici riferiti all’epoca di indizione della gara, senza alterarne la consistenza originaria e quindi – di conseguenza – senza sottoporre le condizioni iniziali a modifica sostanziale».

«Avevamo assicurato il massimo impegno per individuare una soluzione per proseguire con la gara lanciata nel 2019 e attualmente in corso e siamo riusciti a mantere la promessa – dichiara il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio –. Il commissario Corsini, che ringrazio, ha lavorato in questi mesi per individuare la corretta procedura che ora, al termine di un percorso condiviso con l’Anac, ci consente di andare avanti. Dopo aver sbloccato e terminato il cantiere del Grattacielo della Regione ora sblocchiamo anche quello per realizzare il Parco della Salute, due opere strategiche che sembrava impossibile vedessero una fine. Ma l’impegno paga e oggi ne è la dimostrazione».

«Messa in sicurezza la procedura, la Regione ora è pronta a fare la sua parte per coprire gli extra costi – spiega l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi -. Prudenzialmente infatti avevamo già accantonato nei fondi dell’ex articolo 20 la cifra necessaria, per cui la copertura finanziaria di questi 72 milioni è già garantita».

«Fin dalla mia nomina ho avviato un confronto con l’Anac, che ringrazio per la disponibilità, per verificare quali fossero i possibili margini giuridici di azione – dichiara il commissario Marco Corsini -. Il dialogo è stato assiduo e molto articolato e ha portato a questo importante risultato: la procedura va avanti e, in accordo con il Ministero della Salute, le risorse sono confermate per le prossime fasi di gara: elaborazione e invio della lettera di invito, termini per presentare l’offerta e l’aggiudicazione dopo cinque mesi dalla presentazione dell’offerta da parte dei proponenti. È stato un lavoro complesso ma sono soddisfatto perché abbiamo creato le condizioni per scongiurare il rischio che la gara andasse deserta».

«Questa notizia – sottolinea il direttore generale della Città della Salute e della Scienza di Torino, Giovanni La Valle – ha una valenza straordinaria, perché in un momento così complesso che vede altri interventi in corso per mettere in sicurezza e tutelare l’operatività di ospedali che come sappiamo hanno un secolo di vita, avere la conferma finalmente di una prospettiva ci fa guardare avanti con una fiducia rinnovata e ci dà la forza per affrontare i prossimi anni come un periodo realmente di transizione che ci porta verso il futuro di una opera sanitaria tra le più importanti d’Italia».

Per approfondire i prossimi passi legati al progetto, giovedì 12 ottobre alle ore 11 è convocata la Cabina di Regia di cui fanno parte Regione Piemonte, Comune di Torino, Prefettura, Città della Salute, Università degli Studi di Torino e Politecnico. Seguirà alle ore 12 un punto stampa.

La città che cambia: alla Cavallerizza reale il Polo delle Arti

Un Polo di alta specializzazione per le professioni del teatro musicale e di prosa, della musica elettroacustica e della composizione, della televisione, delle arti visive e dei nuovi linguaggi artistici in generale, capace di attrarre studenti, artisti, talenti e ricercatori dall’Italia e dall’estero, sarà ospitato alla Cavallerizza Reale su un’area di oltre 7mila metri quadrati.

Il Polo delle Arti sarà un progetto di alta formazione dedicato alle arti digitali, performative, multimediali: un luogo unico per la formazione.

Sarà un punto di riferimento per l’attività formativa post-diploma attraverso master professionalizzanti di primo e secondo livello in tutti i campi di produzione e di ricerca, che studiano l’applicazione delle nuove tecnologie e dell’intelligenza artificiale alle arti musicali e visive. Un luogo di primo piano per le attività di ricerca e sperimentazione interdisciplinare sui nuovi linguaggi e sulle espressioni artistiche contemporanee per contribuire al rinnovamento dei settori di competenza e promuovere dibattiti, incontri, convegni, seminari, festival di alto profilo artistico e culturale anche di carattere internazionale sui settori di competenza.

Un’iniziativa di ampio respiro che riunisce le principali istituzioni pubbliche e private del territorio, Regione Piemonte, Città di Torino, Fondazione Compagnia di San Paolo, Università degli Studi di Torino, Accademia Albertina di Belle Arti, Conservatorio Giuseppe Verdi e Fondazione Collegio Universitario Einaudi, decise a fare sistema per regalare a Torino una realtà unica in Italia.

“E’ con grande orgoglio che saluto questo progetto per l’alta formazione artistica nel cuore della Città – ha sottolineato l’assessora alla Cultura della Città, Rosanna Purchia- capace di mettere insieme enti pubblici e privati per realizzare un luogo unico in Italia per la ricerca, la sperimentazione e la formazione. Questo progetto non solo è un’idea innovativa che potrebbe trasformare il volto della Cavallerizza Reale, ma è anche la dimostrazione che la sinergia e l’unità d’intenti tra istituzioni pubbliche e private può portare a grandi risultati nel perseguimento di obiettivi ambiziosi e rivolti al bene comune”.

Sciopero dei mezzi pubblici lunedì 9 ottobre

IL SERVIZIO DI TRASPORTO PUBBLICO LOCALE SARÀ COMUNQUE GARANTITO NELLE SEGUENTI FASCE ORARIE:

  • Servizio URBANO-SUBURBANO, METROPOLITANA, CENTRI DI SERVIZI AL CLIENTE: dalle ore 6.00 alle ore 9.00 e dalle ore 12.00 alle ore 15.00.
  • Servizio EXTRAURBANO, Servizio BUS SOSTITUTIVO FERROVIA sfmA – Torino-Aeroporto-Germagnano-Ceres: da inizio servizio alle ore 8.00 e dalle ore 14.30 alle ore 17.30. 
  • Servizio FERROVIARIO sfm1 – Rivarolo-Chieri: dalle ore 6.00 alle ore 9.00 e dalle ore 18.00 alle ore 21.00

Sarà assicurato il completamento delle corse in partenza entro il termine delle fasce di servizio garantito.

Lo sciopero potrà avere ripercussioni anche sui diversi servizi gestiti da GTT, con conseguenti possibili disagi per la clientela.

“World Press Photo Exhibition 2023” In mostra a “Palazzo Barolo” le foto “mondiali”

Le immagini che meglio hanno raccontato, nei suoi eventi più significativi, il 2022

Fino al 19 novembre

Foto perfetta e drammatica. Guerra in Ucraina. Lo scatto racconta “L’attacco aereo al Mariupol Maternity Hospital”, 9 marzo 2022. Una donna incinta viene trasportata da alcuni uomini su una barella, l’ospedale è dietro di loro, fortemente danneggiato nel corso di un attacco aereo russo. Quella donna morirà trenta minuti dopo aver dato alla luce il figlio. Un piccolo senza vita. Nell’istante di uno spazio infinitesimale c’è tutto l’orrore, la disumana efferatezza di una guerra ingiustamente portata dall’uomo all’uomo. A cristallizzare quell’attimo è l’obiettivo del fotografo di guerra (giornalista e regista) di Berdyansk (Ucraina), Evgeniy Maloletka.

E a lui è andato il “World Press Photo of the Year 2023”, nell’ambito dell’“World Press Photo Contest”, il più prestigioso Concorso Fotografico, promosso nel 1955 da un gruppo di fotografi olandesi – riuniti nella “World Press Photo Foundation” con sede ad Amsterdam – insieme alla “Mostra di Fotogiornalismo” più visitata a livello internazionale. Giunta alla sua 66^ edizione (con la partecipazione, quest’anno, di 3.752 fotografi provenienti da 127 Paesi che, in totale, hanno presentato 60.448 fotografie giunte da tutto il mondo), l’esposizione torna a Torino – che la ospita insieme ad altre 119 città dei cinque continenti – per il settimo anno consecutivo (non è mancata neanche nei due anni segnati dalla pandemia) ed è organizzata da “Cime”, partner della “World Press Photo Foundation”. 120 sono gli scatti presentati fino a domenica 19 novembre, in via delle Orfane 7, a “Palazzo Barolo”. La mostra presenta lavori di “fotogiornalismo” e “fotografia documentaristica” firmati per le maggiori testate internazionali, dal “National Geographic” alla “BBC”, fino alla “CNN”, al “Times”, a “Le Monde” e ad “El Pais”, e permette di compiere un viaggio critico tra le notizie del 2022 e gli argomenti più importanti che hanno caratterizzato l’anno in corso. Brent Lewis, redattore fotografico del “New York Times”, co-fondatore di “Diversify Photo” e presidente della “Giuria globale” del Concorso 2023, spiega: “Le foto che abbiamo scelto per rappresentare il 2022 sono molto indicative di questo momento: diventeranno documenti storici di modo che le generazioni future possano guardare indietro e, si spera, imparare”.

Le foto presentate al Concorso vengono prima valutate da “Giurie regionali” e successivamente da una “Giuria globale”, il cui compito è quello di decretare i 24 “vincitori regionali” provenienti da 23 Paesi di tutto il mondo. Fra questi si scelgono poi i quattro vincitori globali. Sono infatti quattro le categorie in cui è suddiviso il concorso: “Singole”“Storie”“Progetti a lungo termine” e “Formato aperto”. Già si è detto della prima foto “ucraina” salita sul podio d’onore. A seguirla altre tre.

“Il prezzo della pace in Afghanistan” del fotografo danese Mads Nissen, premiata per la categoria “World Press Photo Story of the Year”, raccoglie nove scatti che raccontano come si vive sotto il regime dei talebani dopo il ritiro degli americani nell’agosto del 2021.

“Battered Waters” è invece il lavoro della fotografa armena Anush Babajanyan che ha ricevuto il “World Press Photo Long-Term Project Award”. Qui il focus è sulla crisi climatica nell’Asia centrale e, in particolare, in Tagikistan, Kirghizistan, Uzbekistan e Kazakistan.

“Here, The Doors Don’t Know Me” dell’egiziano Mohamed Mahdy ha ricevuto, infine, il “World Press Photo Open Format Award”, narrando attraverso foto, materiali d’archivio ma anche lettere e scritti dei residenti, video e suoni, la storia di una comunità di pescatori che sta scomparendo nel quartiere di “Al Max” ad Alessandria d’Egitto.

Due gli italiani che hanno ricevuto un riconoscimento e le cui opere saranno esposte in mostra: l’orvietano Alessandro Cinque premiato per il suo “Alpaqueros” (in cui racconta la vita delle allevatrici peruviane che rischiano la vita portando gli alpaca sempre più in alto, per contrastare la siccità) ed il romano Simone Tramonte che con il suo “Net-Zero Transition” racconta il cambiamento climatico in positivo, raccogliendo progetti innovativi che potranno permettere all’Europa di diventare il primo continente a impatto zero.

Gianni Milani

“World Press Photo Exhibition 2023”

Palazzo Barolo, via delle Orfane 7, Torino; tel. 338/1691652 o www.worldpressphototorino.it

Fino al 19 novembre

Orari: dal lun. al giov. 10/20; ven. e sab. 10/21; dom. 10/20

Foto di: Evgeniy Maloletka (Associated Press), Anush Babajanyan (National Geographic Society), Mohamed Mahdy, Simone Tramonte