ilTorinese

Letizia Moratti entra in Forza Italia

“Bentornata Letizia. È un grande piacere poter riabbracciare nella nostra famiglia le tue competenze e la tua professionalità che non potrà che fare bene al partito in particolare per l’imminente rinnovo del Parlamento Europeo. A dispetto dei soliti gufi continua la fuga in Forza Italia di tutti quei moderati che hanno vissuto negli scorsi anni una vera e propria diaspora. Questo ritorno dimostra che non esistono altri pseudo nuovi centri. Ogni tornata elettorale qualcuno ci prova ma Forza Italia continua ad essere l’unica realtà credibile per i moderati italiani. E con una Schlein che sposta sempre più a sinistra il baricentro del Partito Democratico siamo la scelta naturale per tutti quei centristi che non si arrendono ad una Italia estremizzata”. Ad affermarlo il senatore Roberto Rosso, vicecoordinatore regionale di Forza Italia in Piemonte.

Accadde oggi: l’esordio di Totti in Nazionale 25 anni fa

 

25 anni fa,, era il 10 ottobre del 1998, all’età di 22 anni anni fece il suo esordio in Nazionale uno dei calciatori italiani più importanti e talentuosi di tutta la storia del calcio nostrano e mondiale.Il fuoriclasse della Roma Francesco Totti giocò la sua prima partita in azzurro con la Nazionale maggiore. Il calciatore giallorosso subentrò ad Alessandro Del Piero,mito calcistico della Juve e non solo, al 70′ della partita con la Svizzera vinta per 2-0 dalla squadra di Zoff proprio grazie ad una doppietta del grande Pinturicchio,nome artistico scelto dal grande patron della Juve e della Fiat: l’avvocato Gianni Agnelli. Quella vittoria fu molto importante al fine della qualificazione dell’Italia agli Europei del 2000.Divenne il preludio alla vittoria della quarta Coppa del Mondo conquistata nel 2006 con Totti e Del Piero grandi protagonisti.

Enzo Grassano

Asti – Cuneo, autostrada infinita. Ma ora via libera all’ultimo cantiere

Centrato anche l’ultimo passaggio per il completamento dell’autostrada Asti-Cuneo. Ieri, il ministero della Cultura ha diffuso una nota nella quale ha certificato che tutte le prescrizioni che erano state indicate relativamente al progetto definitivo dell’ultimo lotto 2.6a, Verduno-Cherasco sono state ottemperate.

La Giunta regionale può ora quindi procedere con la delibera che approva la localizzazione, la conformità urbanistica e l’autorizzazione paesaggistica dell’opera di cui possono partire i cantieri.

Il 9 ottobre era infatti il termine entro cui tutti gli enti dovevano far pervenire le verifiche delle ottemperanze alle 31 prescrizioni emerse nel decreto VIA dell’aprile scorso. Si trattava di indicazioni che non riguardavano il tracciato, ma suggerivano interventi di tipo paesaggistico e di mitigazione ambientale, in particolare la copertura dei tratti in esterna all’altezza della Tenuta di Pollenzo, per ridurre l’impatto con corridoi ecologici già realizzati su altre arterie.
Il lavoro di questi mesi ha coinvolto la concessionaria autostradale Asti-Cuneo e la Sovrintendenza e, con il coordinamento della Regione, ha consentito di approfondire e migliorare il progetto definitivo dell’ultimo lotto, Verduno-Cherasco, di cui ora possono partire i cantieri.

“Ci siamo insediati, nel giugno 2019, ereditando un cantiere senza copertura finanziaria e senza autorizzazione. Ci siamo messi da subito al lavoro, abbiamo sbloccato le procedure amministrative, le risorse e i lavori e ora possiamo dire che l’opera si concluderà entro il 2024 mantenendo l’impegno che questo territorio attende da troppi anni”- spiega il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio.

“Centinaia di telefonate, decine di riunioni tra Torino e Roma sono servite per arrivare a questo risultato a cui nel 2019 in pochi credevano. La determinazione della nostra amministrazione regionale e di un governo attento al territorio ci porta oggi ad avere la certezza che l’opera procederà senza intoppi”- aggiunge l’assessore ai trasporti Marco Gabusi ringraziando tutta la struttura regionale per l’obiettivo raggiunto.

Una petizione per salvare il Goethe Institut

Ha superato 6mila firme la petizione online lanciata su Change.org da Silvia Borgiattino per chiedere di salvare il Goethe Institut, che rischia la chiusura. “Il Goethe Institut di Torino, il più antico in Italia e il secondo al mondo, chiude a gennaio per ragioni ‘riorganizzative’ lasciando la città priva di un punto di riferimento fondamentale per studenti, insegnanti e semplici amanti del tedesco”, spiega l’autrice della petizione, la quale ha frequentato l’Istituto. “C’è la consapevolezza che non sono i luoghi ma le persone a fare di un posto una casa. Una casa che vogliamo continuare ad abitare e a tenere aperta per tutto quello che ha rappresentato per noi e per Torino e per chi verrà dopo di noi.”

 

“Io e il tedesco abbiamo un’appassionata, tormentata e probabilmente infinita storia d’amore che si è consumata quasi tutta nei corridoi del Goethe-Institut Turin. Sabati mattina a cercare di capire i misteri del Konjunktiv 1 che sono e rimarranno tali, a buttare verbi a caso e preposizioni peggio ancora, a parlare che Trapattoni al confronto era Helmut Kohl e a chiedersi chi ce l’avesse fatto fare. Ma anche anni di insegnanti e compagni di scuola che sono diventati amici. Di storie che si sono intrecciate, di compagni persi di vista e di altri ritrovati”, racconta la promotrice dell’appello.

 

Tra i commenti dei firmatari, le fanno eco le voci di diverse persone che oltre ad aver firmato la petizione conoscono l’Istituto direttamente:

 

  • “Primo Goethe Institut fondato al mondo, nel lontano 1954, nella prospettiva di una rinata cooperazione europea, straordinaria istituzione culturale, fiore all’occhiello della città che ha inventato il Salone internazionale del libro, dove peraltro la lingua tedesca sarà l’ospite dell’edizione 2024: Primo Levi ne fu allievo, noi della Freie Oberstufe e molti altri ne siamo allievi, da anni, per la ricchezza di stimoli culturali che riceviamo, non solo per la lingua che amiamo.. . Questi sono alcuni buoni motivi perché il nostro Goethe Institut continui a vivere” (Paola C.);

  • “Una città come Torino non può perdere questo importante e prezioso collegamento con la Germania. I torinesi e chi vive a Torino non deve essere privato di questo centro culturale importante” (Carmela L.);

  • “Ho studiato tedesco al “Goethe” di Torino. Lingua scelta per la mia prima professione, la musicologia. Ho insegnato tedesco 40 anni nelle scuole medie torinesi. Alunni e genitori entusiasti, centinaia di ragazzi hanno superato le certificazioni e ora?” (Luisa M.);

  • “Il Goethe-Institut di Torino è stato insostituibile nella mia formazione professionale con i suoi insegnanti competenti, moderni, motivanti. Oggi chiuderlo significa lasciare un vuoto insensato nell’offerta formativa della città!” (Antonella C.)


LINK ALLA PETIZIONE: www.change.org/p/teniamo-aperto-il-goethe-institut-di-torino

Torino: presi i rapinatori con la mannaia, terrore dei negozi

Nel corso della mattinata del 2 ottobre, gli investigatori della Polizia di Stato hanno dato esecuzione ad un’Ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di due uomini, gravemente indiziati di aver commesso nove rapine aggravate, mediante l’uso di armi da taglio, tra il 16 ed il 28 dicembre 2022, in pregiudizio di esercizi ricettivi e commerciali torinesi.

L’attività investigativa prendeva avvio a seguito dell’arresto di uno dei due uomini, effettuato da personale delle Volanti la notte del 28 dicembre 2022, nella flagranza di un tentativo di rapina presso un hotel di Torino.

In quell’occasione, il personale intervenuto presso la struttura ricettiva acclarava che pochi minuti prima l’uomo, con il volto completamente nascosto da un passamontagna ed armato di una grossa mannaia da cucina, si era presentato all’accettazione dell’albergo, con chiare intenzioni predatorie; sul posto era tuttavia presente una guardia giurata in servizio di vigilanza, che era intervenuta prontamente per impedire il delitto. L’uomo, all’intimazione di buttare l’arma, si era avventato contro il vigilante, che si era visto costretto ad esplodere un colpo di pistola, che aveva colpito  l’aggressore ad una gamba.

Dalla visione dei filmati registrati dal sistema di videosorveglianza dell’hotel nonché dalla body-cam indossata in quell’occasione della guardia giurata, gli investigatori potevano accertare che nelle prime fasi del tentativo di rapina risultava presente un altro uomo, verosimilmente complice dell’arrestato, che si era dato alla fuga.

La successiva attività d’indagine permetteva di identificare anche questo secondo uomo, nonché di accertare che i due personaggi avrebbero perpetrato ulteriori otto rapine in danno di esercizi ricettivi e commerciali di questo capoluogo.

Al termine dell’attività d’indagine, il Tribunale di Torino, su richiesta della locale Procura della Repubblica, recependo le risultanze della Squadra Mobile, emetteva i provvedimenti di natura restrittiva in narrazione.

L’Ordinanza di custodia cautelare in carcere veniva eseguita nei confronti del soggetto arrestato il 28 dicembre 2022 mediante la notifica del provvedimento presso la Casa Circondariale di Torino, ove costui era ancora ristretto in regime di custodia cautelare a seguito del narrato arresto in flagranza.

Nel corso della stessa mattinata del 2 ottobre u.s., l’indagato che era ancora in stato libero veniva rintracciato presso l’abitazione di un amico, sita in questo capoluogo, ove aveva trovato ospitalità nell’ultimo periodo. La successiva perquisizione permetteva di rinvenire materiale utile ai fini investigativi nonché una carta d’identità, valida per l’espatrio, riconducibile ad una persona che, nel mese di luglio 2022, ne aveva denunciato lo smarrimento, alla quale l’indagato aveva apposto una sua fotografia, alterando l’annotazione dell’anno di nascita. Per il possesso di tale documento l’uomo veniva altresì tratto in arresto per il reato di possesso di documento di identificazione falso.

Il 4 maggio a Torino arriva il Giro d’Italia

Presentate le prime 4 tappe del Giro d’Italia 2024, in programma dal 4 al 26 maggio 2024. La partenza avrà luogo in Piemonte per la quarta volta nella storia della Corsa Rosa e la prima tappa vedrà l’arrivo nella nostra città. Si partirà da Venaria Reale per arrivare a Torino in una data dal forte significato per il capoluogo torinese e la sua storia: il 4 maggio 2024 segnerà infatti il 75esimo anniversario della tragedia del Grande Torino a Superga, colle che non a caso sarà toccato proprio dalla prima tappa 1 di 136 chilometri. La tappa 2 si snoderà invece tra San Francesco al Campo e il Santuario di Oropa (Biella) per 150 chilometri. La tappa 3 sarà la Novara-Fossano di 165 chilometri mentre la 4 partirà da Acqui Terme per poi arrivare in Liguria, chiudendo il tracciato in Piemonte.

Alla presentazione, al grattacielo della Regione, insieme all’assessore regionale allo Sport Fabrizio Ricca e al presidente del gruppo Rcs Urbano Cairo ha preso parte anche il Sindaco Stefano Lo Russo. “Che la tappa inaugurale del prossimo Giro d’Italia si concluda a Torino – ha dichiarato- è motivo d’orgoglio per la nostra città e rappresenta, al contempo, una grande occasione perché vedrà tutti gli sguardi del mondo sportivo puntati sul nostro territorio.  La data sarà poi più che mai simbolica. La gara attraverserà Superga proprio nel giorno del 75esimo anniversario della tragedia del Grande Torino, unendo idealmente due tra le discipline sportive più popolari del nostro paese, il ciclismo e il calcio, con la storia di quei campioni indimenticabili per la nostra città. Sarà sicuramente una bellissima giornata per Torino e per i torinesi pronti ad accogliere gli atleti del Giro”.

Bicchieri di plastica nei locali della movida torinese

Il Consiglio comunale ha approvato una deliberazione della Giunta comunale inerente la modifica dell’articolo 8 bis del Regolamento numero 221 di Polizia Urbana “Vendita e detenzione di bevande in contenitori di vetro o metallo”.

Questo il testo completo del nuovo punto 7 dell’articolo: “E’ facoltà della Giunta Comunale, con propria deliberazione, individuare le categorie di esercenti … che operino in zone determinate della città, tenute a utilizzare contenitori non idonei all’offesa monouso personalizzati o, in loro vece, contenitori non idonei all’offesa riutilizzabili assoggettati a cauzione per effettuare la vendita per asporto o per consumo sul posto al di fuori degli spazi di somministrazione autorizzati o per effettuare la cessione a qualsiasi titolo di bevande”.

In sostanza, con la modifica approvata oggi, l’Amministrazione può chiedere agli esercenti che operano nelle zone della cosiddettamovida di utilizzare bicchieri monouso personalizzati in plastica, invece di quelli in vetro o in metallo, per il consumo di bevande fuori dal locale.

Come ha spiegato l’assessora Giovanna Pentenero presentando il documento, il provvedimento rientra in quel piano di governo della notte, redatto dalla Città con l’obiettivo di garantire la salute dei residenti e la sicurezza dei frequentatori di quelle aree della città particolarmente soggette a fenomeni di aggregazione notturna.

In questo senso, i contenitori monouso personalizzati, consentiranno di migliorare la pulizia delle aree interessate e di vigilare in modo più efficace sul comportamento degli avventori, in considerazione della possibilità concessa agli esercenti di chiedere una cauzione da restituire a fronte della riconsegna del bicchiere.

DIbattito in Comune sulle proteste contro Giorgia Meloni

Le manifestazioni e gli incidenti accaduti a Torino lo scorso 3 ottobre in occasione della visita della premier Giorgia Meloni in città per partecipare al “Festival delle Regioni”, sono state oggetto di due ordini del giorno, discussi congiuntamente nella seduta di ieri del Consiglio Comunale.

Il primo documento, dal titolo “Manifestare è un diritto, non un pericolo per l’ordine pubblico da reprimere con la forza”, presentato da Alice Ravinale (Sinistra Ecologista), è stato approvato dalla Sala Rossa, con 22 voti favorevoli e 1 astenutoIl provvedimento invita Sindaco e Giunta comunale ad attivarsi presso il Prefetto e il Questore per “richiedere che la gestione dell’ordine pubblico a Torino venga effettuata nel rigoroso rispetto dei limiti di legge per ciò che concerne l’uso della forza, da dispiegarsi soltanto in caso di effettiva necessità e in modo proporzionato”.

Il secondo documento, dal titolo “Manifestare è un diritto, rispettare le leggi, le istituzioni e le forze dell’ordine un dovere”, presentato da Giuseppe Catizone (Lega), è stato invece respinto dalla Sala Rossa (20 voti contrari, 2 favorevoli, 1 astenuto).

Il corteo – ha affermato Alice Ravinale (Sinistra Ecologista) nel dibattito in aula – non aveva alcun tipo di mezzo offensivo e cionondimeno è stato oggetto di ripetute cariche”. E “ancora una volta” – ha spiegato – “la gestione dell’ordine pubblico appare sovradimensionata nella reazione”.

Giuseppe Catizone (Lega) ha espresso solidarietà alle forze delle ordine contuse e agli studenti colpiti in prima fila, “spinti in avanti” dai “professionisti del disordine di Askatasuna”. Ha quindi ribadito che le manifestazioni devono essere autorizzate e che “i 300 studenti scesi in piazza sono una piccolissima minoranza”.

Abbiamo visto “immagini brutte, tristi e gravi” su cui “non deve cadere il silenzio” e su cui “la Polizia di Stato non si deve chiudere in se stessa”, ha affermato Tiziana Ciampolini (Torino Domani), dichiarando di aver sottoscritto l’odg di Alice Ravinale.

Nadia Conticelli (PD) ha criticato i colleghi di minoranza che hanno deciso di abbandonare l’aula. Ha quindi espresso solidarietà ai feriti, sia tra la Polizia che tra gli studenti, e “fermissima condanna per la violenza”, proveniente “da tutte le parti”.

Simone Fissolo (Moderati) ha espresso la volontà di astenersi, non riconoscendosi né in un atto che difende una manifestazione non autorizzata né in un atto che, al contrario, giustifica oltre misura l’azione violenta delle forze dell’ordine.

Per Ludovica Cioria (PD), mente sapendo di mentire chi sostiene che la maggioranza sia contro le forze dell’ordine, che detengono il monopolio della forza, che, nel caso della manifestazione del 3 ottobre, è stata esercitata in modo non proporzionato al contesto.

Secondo Sara Diena (Sinistra Ecologista), le cariche della Polizia non sono state cariche come si vuole far credere e come dimostrano i filmati, ma è stata una scelta di gestione della piazza per lo meno operata da funzionari di polizia, con ragazzi fermati e circondati e obbligati a restare due ore sotto il sole.

Vogliamo riaffermare un principio generale di legalità a cui tutti siamo tenuti – ha affermato Elena Apollonio (Alleanza dei Democratici – DemoS), sostenendo che comunque non si tratta di un processo alle forze dell’ordine, ma che non si può non sottolineare come, in questo contesto, alcuni aspetti dovessero essere verificati.

Le responsabilità sono personali – ha dichiarato Ivana Garione (Moderati) – e la Polizia è “una istituzione importantissima per noi cittadini tutti”, ma “non è una sua funzione quella di randellare dei manifestanti”.

Valentina Sganga (M5S) si è detta “fortemente d’accordo” con l’atto presentato da Alice Ravinale, condannando “scene ingiustificabili e intollerabili” e auspicando una riflessione con chi si occupa di sicurezza.

Luca Pidello (PD) si è soffermato sulle condizioni di lavoro delle forze dell’ordine, con un’età media sempre più alta, personale carente e mancanza di aggiornamento. “Occorre riconoscere le problematiche strutturali” – ha concluso.

Torino, 9 ottobre 2023

I commercialisti si preparano al congresso di Torino

In vista del Congresso Nazionale, che si terrà dal 18 al 20 ottobre prossimi al Lingotto di Torino, i commercialisti riflettono, insieme con esponenti del mondo accademico e imprenditoriale, sul futuro della loro professione con un evento in ricordo di Valter Cantino, Direttore del Dipartimento di Management dell’Università di Torino dal 2012 al 2018, a un anno dalla sua scomparsa:

RIPRESA DEI LAVORI DEL FORUM ALDO MILANESE

LAVORIAMO INSIEME PER IL FUTURO DELLA PROFESSIONE

Mercoledì 11 ottobre 2023, alle ore 17.00

Aula Jona, Dipartimento di Management Valter Cantino dell’Università degli Studi di Torino

Corso Unione Sovietica 220 – Torino

Da un lato il tema delle risorse umane, nell’accezione evoluta del termine, anche con riferimento agli innovati aspetti motivazionali e di priorità degli obiettivi posti, propri dell’era post covid. Dall’altro lato una Professione in continua evoluzione, che rappresenta un’opportunità di sbocco per neo-leve, motivate e lungimiranti nell’ascolto delle istanze del mercato, del tessuto economico, del Legislatore.

Al centro la questione della crisi delle vocazioni che, in tempi recenti ed attuali, interessa trasversalmente le Professioni tecnico-intellettuali ed il tessuto economico tutto. Trait d’union naturale, il mondo universitario.

Saranno presenti i Presidenti degli Ordini dei Commercialisti e degli Esperti Contabili del Piemonte e della Valle d’Aosta.

Introduce e modera Francesco ANTONIOLI, Direttore Mondo Economico

 Saluti istituzionali: Prof.ssa Francesca CULASSO – Direttrice Dipartimento di Management Valter Cantino

PARTECIPANO ALLA TAVOLA ROTONDA:

Luca ASVISIO – Presidente ODCEC di Torino

Claudio BENEDETTO – Comitato Pari Opportunità ODCEC di Torino

Cristina CHIANTIA – Comitato Pari Opportunità ODCEC di Torino

Paola ZAMBON – Vice Presidente Comitato Pari Opportunità ODCEC di Torino

 Emanuela BARRERI – Psicologa del lavoro e Commercialista in Torino

Giuseppe BUONOCORE – Presidente UGDCEC di Torino e Commercialista in Torino

Rosanna CHIESA – Commercialista in Torino

Donatella BUSSO – Professoressa di Economia Aziendale, Presidente di Amministrazione e Controllo Aziendale e Commercialista in Torino

Francesco Di CIOMMO – Presidente e CEO di Ford Authos Spa e di FDC S.p.A.

Patrizia PAGLIA – CEO di Iltar-Italbox S.p.A, Commercialista in Torino

Trauma facciale e fratture: bimbo cade da tre metri

Un  trauma facciale e alcune  fratture: è il bilancio della brutta caduta di un bambino di 5 anni, caduto da tre metri nella sua abitazione  a Salbertrand. E’ subito intervenuto il 118 che ha soccorso il bimbo  e lo ha  trasportato in elisoccorso all’ospedale Regina Margherita di Torino.