ilTorinese

Quindicenne danneggia e blocca bus pubblico

Danneggiamento e interruzione di pubblico servizio: i carabinieri hanno denunciato un 15enne di Nichelino che era a bordo del  bus della linea 35 quando ha manomesso la teca e sottratto  il martelletto usato per rompere i vetri dei finestrini del mezzo in situazioni  di emergenza. Il conducente era stato costretto a fermarsi senza poter proseguire la corsa. Il giovane è stato identificato  grazie alle telecamere di videosorveglianza di Gtt a bordo dell’autobus.

“Artisti in guerra” 140 opere esposte al “Castello di Rivoli”

Fino al 19 novembre

Da Goya a Dalì a Picasso a Burri: 39 grandi artisti raccontano la “loro” guerra

Guerra e guerre. Il tema, purtroppo, è di strettissima attualità. Basti pensare che oggi, secondi i dati forniti da “Acled” (“Armed conflict location & event data project”),  sono ben 59 i conflitti che interessano il Pianeta, alcuni dei quali vanno avanti (molti nell’ignoranza e indifferenza dei più) da decenni. Parte di qui l’idea della grande collettiva ospitata al terzo piano del “Castello di Rivoli”fino a domenica 19 novembre, a cura della direttrice del “Castello”, Carolyn Christov-Bakargiev, e di Marianna Vecellio. Titolo: “Artisti in guerra”, ben 39, per 140 opere esposte, provenienti da importanti istituzioni pubbliche e private internazionali, oltre ad opere inedite realizzate per l’occasione dall’artista afgano Rahraw Omarzad (Kabul, 1964) e dall’ucraino Nikita Kadan (Kiev, 1982).

“La  mostra – spiega Carolyn Christov-Bakargiev – vuole aprire una discussione sulla guerra vista da una prospettiva culturale che includa arte e filosofia”. Il lungo iter espositivo si inizia con il celebre ciclo di 80 incisioni (acquaforte e punta secca), “Desastres de la Guerra”, 1810-1815, I edizione 1863, con cui Francisco José de Goya y Lucientes (1746 – 1828) ha voluto raccontare la Guerra d’Indipendenza spagnola e che lo stesso artista, “pioniere dell’arte moderna”, in vita non volle stampare, ad eccezione di una prova d’autore tenuta segreta. Accanto al “sudario” dei corpi martoriati di Goya, troviamo le opere dell’artista sloveno Anton Zoran Mušič (1909 – 2005), uno dei pochi artisti moderni ad aver vissuto in prima persona l’orrore del campo di concentramento di Dachau. L’esperienza della Guerra civile spagnola (1936-1939) e della Seconda guerra mondiale (1939-1945) sono indagate anche attraverso una selezione di opere poste in dialogo con il dipinto “Tête de femme” (1942) di Pablo Picasso (1881 –1973) realizzato in pieno conflitto e derivante in parte, nel volto sformato e tragicamente esibito nell’uso marcato dei grigi e dei neri, dal celebre “Guernica” del ‘37.

Nella stessa sala sono presentati anche i libri del poeta surrealista francese Paul Éluard (1895 –1952): “Solidarité”, 1938, i cui ricavi delle vendite furono destinati al sostegno dei combattenti repubblicani della Guerra civile spagnola e “Au rendez-vous allemand”, 1944, raccolta di poesie composte poche settimane dopo il drammatico bombardamento di Guernica. Di Salvador Dalí (1904 – 1989), tra i più noti artisti surrealisti ad avere dipinto i disastri della Guerra civile spagnola, è esposto il “critico-paranoico” paesaggio spagnolo “Composition avec tour” (1943), mentre del nostro Alberto Burri (1915–1995), troviamo il suo primo, già inno alla materia, dipinto, “Texas” (1945), realizzato durante la sua prigionia negli States a Hereford (dopo aver servito come medico nell’esercito italiano in Nord Africa), insieme a “Sacco e Rosso” del ‘54.

 

Accanto, insieme alle fotografie di Lee Miller Penrose, fotoreporter e modella statunitense, allieva di Man Ray, (1907-1977) che documentano il primo ingresso nei campi di Buchenwald e Dachau, è presentato in anteprima il più recente dipinto dell’artista e psicanalista israeliana Bracha L. Ettinger, figlia di sopravvissuti polacchi dell’Olocausto. E il racconto dell’orrore bellico continua con la “Guerra del Vietnam” o (a scelta, ma l’orrore è uguale) “Seconda guerra di Indocina” o “American War” (1955-1975), con l’installazione – raccolta di circa70 disegni e dipinti realizzati da artisti Viet Cong e nordvietnamiti attorno al 1967-1973 – dell’artista vietnamita Dinh Q. Lê fuggito nel 1978 dal Vietnam del Sud e giunto negli Stati Uniti tra i “Boat people” alla fine degli anni settanta. Dal Vietnam alla Guerra dei Balcani, ecco il video “Nocturnes” (1999) dell’albanese Anri Sala, e ancora le Guerre in Iraq (2003-2011) raccontate nel film “The Ballad of Special Ops Cody” (2017) dell’americano Michael Rakowitz.

 

A chiudere il percorso espositivo le immagini fotografiche d’archivio raffiguranti Torino distrutta dai bombardamenti durante la Seconda guerra mondiale, affiancate dalla scultura del palermitano Ettore Ximenes (1855-1926), “Il bacio di Giuda” (1884) gravemente danneggiata dalle incursioni aeree degli alleati nel 1942 e dal concettuale  “Linguaggio è guerra” (1974) di Fabio Mauri (1926-2009).  Infine, nel “Teatro del Museo”, è presentata la rassegna “A Letter from the Front”, una selezione di lavori filmici e video di artisti ucraini.

 

Gianni Milani

“Artisti in guerra”

Castello di Rivoli-Museo d’Arte Contemporanea, piazza Mafalda di Savoia, Rivoli (Torino); tel. 011/9565222 o www.castellodirivoli.org

Fino al 19 novembre

Orari: merc. – ven. 10/17; sab. – dom. 11/18

Nelle foto:

–       Pablo Picasso: “Tête de femme”, tempera su carta, 1942

–       Francisco Goya: “Desastres de la Guerra”, 1810-1815, Ph. Ernani Orcorte

 –       Salvador Dalì: “Composition avec tour”, olio su tela, 1943

–       Alberto Burri: “Texas”, olio su tela, 1945

–       Nikita Kadan: “Gostomel. From artist’s visual diary”, foto da cellulare, 2023

Ciclista investito: trauma cranico e spalla rotta. Il pirata della strada fugge

In corso Lombardia a Torino un ciclista di 54 anni è stato investito da  una Fiat Punto mentre stava attraversando  la strada. L’uomo, 54 anni, è finito a terra mentre  il conducente della vettura  si è dileguato senza prestare i soccorsi.  Sul posto, chiamata da alcuni passanti, è giunta una ambulanza del 118. La Croce Rossa ha portato il ferito  al pronto soccorso del Maria Vittoria in codice giallo. L’uomo ha riportato un trauma cranico e la frattura ad una spalla. La polizia municipale ha raccolto alcune testimonianze e sta cercando di identificare il pirata della strada.

Ferrovia Torino-Milano, a Settimo presto i lavori per le barriere antirumore

Rete Ferroviaria Italiana, società capofila del Polo Infrastrutture del Gruppo FS Italiane, ha affidato i lavori per la progettazione esecutiva e la realizzazione delle barriere antirumore nel comune di Settimo Torinese alla rete di imprese Rete Costruzioni Ferroviarie.

La gara ha un valore complessivo di oltre 45 milioni di euro.

Gli interventi di progettazione esecutiva e realizzazione consentiranno l’installazione di barriere antirumore su entrambi i lati della linea ferroviaria, dalla stazione di Settimo Torinese in direzione sia di Milano che del capoluogo piemontese per un’estensione complessiva di circa 7,4 km.

Il progetto, nel rispetto della normativa vigente, è finalizzato a mitigare il livello acustico a beneficio del territorio settimese attraversato dalla linea ferroviaria.

ColtivaTo: Con i piedi per Terra. A Torino il Festival Internazionale dell’Agricoltura

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Venerdì 31 marzo, a Torino alla Cavallerizza Reale, inaugura con Ilaria Capua e Antonio Pascale la prima edizione di

 

ColtivaTo
Con i piedi per Terra

 

Il Festival Internazionale dell’Agricoltura

 

31 marzo – 2 aprile

 

Il programma completo del Festival su www.coltivato.com

La cartella stampa completa a questo link 

 

 

Torino, 27 marzo 2023. Inaugura venerdì 31 marzo 2023, a Torino alla Cavallerizza Reale, con Ilaria Capua e Antonio Pascale, la prima edizione di ColtivaTo, il Festival Internazionale dell’Agricoltura: tre giorni di incontri, conferenze, dibattiti, tavole rotonde, visite guidate, interviste, workshop, spettacoli teatrali, concerti e una rassegna cinematografica, per raccontare l’agricoltura in un grande evento scientifico-divulgativo con cadenza biennale.

 

Alle ore 16.00, dopo la presentazione a cura di Maria Lodovica Gullino, fitopatologo, imprenditore e responsabile scientifico del Festival, che condurrà l’evento, e i saluti istituzionali di Francesco Lollobrigida (Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste), che interverrà con un videomessaggio, Alberto Cirio (Presidente della Regione Piemonte), Paolo Chiavarino (Assessore al Commercio e ai Mercati della Città di Torino), Stefano Geuna (Rettore dell’Università degli Studi di Torino) e Fabrizio Galliati (Membro della Giunta della Camera di commercio di Torino), Ilaria Capua, Senior Fellow of Global Health presso la sede europea della Johns Hopkins University SAIS interverrà sul tema Salute Circolare, la salute del futuro; seguirà l’intervento Il grano e la pietra diAntonio Pascale, direttore artistico del Festival, scrittore e ispettore presso il Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste.

 

Ilaria Capua ci spiegherà perché la salute degli esseri umani è strettamente legata a quella delle altre creature della terra quali animali e piante, ma anche alla salute degli altri elementi dell’ambiente. La pandemia, l’emergenza climatica e la crisi alimentare ci hanno mostrato che la salute va affrontata come un sistema integrato: per sviluppare tale prospettiva è necessario un approccio allo studio della salute che sia più ampio e che includa le scienze sociali e le discipline umanistiche. A seguire, Antonio Pascaleracconterà una entusiasmante, divertente storia della natura umana attraverso il grano, che in qualche modo ha formato la civiltà, ed è simbolo di vita e protezione dalla morte.

 

ColtivaTo proseguirà nel corso della giornata con una proiezione cinematografica e un concerto: al Cinema Massimo, che ospita la rassegna cinematografica Dalla Terra alle stelle, alle ore 20.45 si terrà la proiezione del film  Koyaanisqatsi di Godfrey Reggio, un collage di vari filmati, spesso accelerati o rallentati, che vogliono principalmente raffigurare lo sviluppo della civiltà attuale così come la conosciamo noi. Al Conservatorio Statale di Musica “Giuseppe Verdi”, alle 20.30, sarà possibile assistere a Elfi, Acqua e Giardini, il concerto dei migliori diplomati della Scuola, con brani di David Friedman, Casey Cangelosi, Carlo Boccadoro, Gioacchino Rossini, Pietro Mascagni, Wolfgang Amadeus Mozart, Franz Lehár, Claude Debussy.

 

Il Festival sarà anticipato da un evento ospitato al Circolo dei lettori, il 29 marzo alle ore 10.00: i LIII Incontri Fitoiatrici, intitolati Cambiamenti climatici e malattie delle piante, con Elisa Palazzi (Università di Torino), Federico Spanna (Regione Piemonte), Massimo Pugliese, Giovanna Gilardi, Maria Lodovica Gullino, Angelo Garibaldi (tutti Università di Torino) e Lorenzo Marini (Università di Padova).

 

Il Festival, nato da un’idea di Antonio Pascale, scrittore e ispettore presso il Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, e di Maria Lodovica Gullino, fitopatologo e imprenditore, che ne sono rispettivamente direttore artistico e responsabile scientifico, si propone di parlare della “vera” agricoltura, spesso diversa da quella immaginata, bucolica, in modo rigoroso, basato su fatti e numeri, da un punto di vista di economia e lavoro, di innovazione, scienza e tecnologia, senza dimenticare ilcambiamento climatico e la sostenibilità, che all’agricoltura sono strettamente (inter)connessi. Il tutto con spirito critico ma aperto, rivolgendosi a un pubblico eterogeneo e affiancando a eventi di carattere strettamente scientifico, come seminari, interviste e tavole rotonde, momenti puramente divulgativi, come concerti e spettacoli teatrali, visite guidate, incontri tra giovani e imprenditori. Perché raccontare l’agricoltura significa coltivare conoscenza e da qui nasce anche il nome del Festival –ColtivaTo.

 

Il Festival ColtivaTo è patrocinato dal Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, da Regione Piemonte e dalla Città di Torino. È sostenuto da Bayer Italia, New Holland, Intesa Sanpaolo, Camera di commercio industria artigianato e agricoltura di Torino, SMAT, Agroinnova, Fondazione Agritech, Unioncamere Piemonte, Reale Mutua, Turismo Torino, in collaborazione con Università degli Studi di Torino, Fondazione CRT, Biennale Democrazia, Biennale Tecnologia, weTree.

 

Promotore e organizzatore di ColtivaTo è l’Associazione Comitato per la organizzazione del Festival Internazionale dell’Agricoltura, fondata nel 2022 da Maria Lodovica Gullino, Mariagrazia Pellerino e Luca Remmert. Fanno parte del Comitato dei Garanti dell’Associazione Stefano Geuna, Guido Saracco, Matteo Lorito, Sergio Foà, e del Comitato scientifico Maria Caramelli, Luca Simone Cocolin, Danilo Ercolini, Debora Fino, Paolo Inglese, Antonio Pascale, Maria Lodovica Gullino.

 

ColtivaTo sarà un Festival diffuso in numerose sedi della città di Torino, cornice ideale: Torino e il Piemonte sono infatti un importante punto di riferimento nel settore agroalimentare, sia nel comparto produttivo che in ambito scientifico. Il Circolo dei lettori, il Museo Egizio, il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano, la Cavallerizza Reale e il Palazzo Civico ospiteranno le diverse sessioni del Festival, mentre il Cinema Massimo e il Conservatorio Statale di Musica “Giuseppe Verdi” saranno sede di spettacoli teatrali, concerti e proiezioni cinematografiche. L’ingresso è libero fino a esaurimento posti, salvo dove diversamente indicato.

PH MANUELA GOMEZ

 

 

Rischio sismico: il Politecnico di Torino lo spiega con i Lego

MI LEGO AL TERRITORIO- IL PROGETTO DI UN TEAM DI STUDENTI DEL POLITECNICO TORINO REALIZZATO INTERAMENTE CON I MATTONCINI COLORATI PER SENSIBILIZZARE SUI RISCHI SISMICI E IDROGEOLOGICI

A Cremona&Bricks 2023 presso CremonaFiere il 15 e 16 Aprile 2023

Politecnico Torino

Cremona, 30 Marzo 2023– Portare l’attenzione del pubblico verso il rischio ambientale e la sua prevenzione attraverso modelli in scala costruiti totalmente in LEGO®: con questo obiettivo un team del Politecnico di Torino, composto da studenti di ingegneria e architettura accomunati da uno spiccato interesse per la Protezione Civile e la prevenzione ambientale, prenderà parte in maniera attiva all’evento Cremona&Bricks, organizzato da CremonaFiere in collaborazione con l’Associazione Cremona Bricks, che si svolgerà in Fiera a Cremona il 15 e 16 Aprile.

Ci occupiamo di sensibilizzazione sui rischi naturali, sismico e idrogeologico, mediante dei modellirealizzati in LEGO®- spiegano i ragazzi del team Mi Lego Al Territorio – che permettono di simulare ed osservare in prima persona gli effetti dei terremoti e dei fenomeni alluvionali in modo coinvolgente ed istruttivo. Per questo sviluppiamo dei progetti in collaborazione con enti qualificati, come la Protezione Civile ad esempio. Riteniamo che sia importante fin dalla più giovane età imparare ad agire in modo corretto di fronte alle emergenze e a saperle riconoscere, perché ciò permette di diventare cittadini attenti e responsabili, in grado di evitare comportamenti incauti o situazioni di pericolo e crediamo che i LEGO® siano il modo migliore per farlo”.

Cremona&Bricks promuove il valore formativo del gioco, evidenziando la versatilità del LEGO® come strumento per rappresentare la realtà come modello – dichiara Roberto Biloni, Presidente di CremonaFiere -. I mattoncini permettono un’analisi efficace ed interattiva di problematiche concrete e agevolano lo sviluppo di soluzioni funzionali e alla sensibilizzazione su argomenti attuali e delicati. In questo senso, Cremona&Bricks diventa strategico trait d’union tra scuola, università, mondo professionale e società e il gruppo Mi Lego Al Territorio ne è la prova”.

I ragazzi porteranno a Cremona&Bricks dei modelli costruiti da loro su cui simulare, con l’acqua corrente, un’alluvione e delle frane. Il pubblico potrà interagire tramite delle costruzioni realizzate in base alla propria creatività che verranno poi inserite sul modello stesso prima della simulazione dell’allagamento. Su una pedana, inoltre, simuleranno una scossa di un terremoto in tre intensità diverse e i relativi effetti su due edifici, uno progettato correttamente e un altro mal progettato. Anche in questo caso il pubblico potrà interagire provando a stabilizzare l’edificio testandolo sulla pedana.

“Alluvioni e terremoti: mattoncini e sicurezza in città” questo il titolo delle attività interattive per il pubblico che si svolgeranno in maniera continuativa nei due giorni di Manifestazione presso la spazio espositivo del gruppo Mi Lego Al Territorio, nell’area “espositori singoli” del Padiglione 2.

Nell’arco delle due giornate, inoltre, i ragazzi del team proporranno il workshop di approfondimento “Costruzioni antisismiche: come funzionano i terremoti e come resistere ad essi” per riflettere, partendo dal gioco delle costruzioni e dalle attività proposte con i loro modelli, sull’attuale tema del pericolo sismico e sulle soluzioni da adottare per prevenirne le conseguenze.

Dichiarazione dei redditi e cripto valute: quale rapporto?

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori

Le rappresentazioni virtuali di valore, conosciute anche come valute virtuali, possono essere definite, nella prassi quotidiana, come criptovalute.

Gli users hanno la possibilità di acquistare le criptovalute o scambiarle, anche con dei soggetti non professionali.

Sicuramente in questo contesto, il capitolo più importante è quello costituito dalla dichiarazione de redditi. Di particolare importanza sono le novità introdotte recentemente dalla Legge di Bilancio 2023.

Di particolare importanza, in questo senso, è l’articolo 1, comma 126, della Legge n. 197/2022 – anche conosciuta come Legge di Bilancio 2023 – che è andata a ridefinire la normativa fiscale relativa alle valute virtuali, che sono detenute da soggetti fiscalmente residenti in Italia.

La nuova norma, in estrema sintesi, ha fatto rientrare nei redditi diversi di natura virtuale le eventuali plusvalenze e tutti gli altri proventi, che possono derivare dal rimborso o dalla cessione a titolo oneroso, permuta o detenzione di una qualsiasi cripto-attività, indipendentemente dalla loro denominazione.

A disciplinare i criteri, che devono essere adottati in fase di compilazione della dichiarazione dei redditi, sono stati definiti dalla Legge n. 197/22. In questo caso il legislatore ha fornito precise indicazioni per i contribuenti che hanno effettuato degli investimenti speculativi nelle criptovalute. Sicuramente la novità più importante rispetto al passato, riguarda il fatto che i proventi, che vengono realizzati tramite il rimborso, la cessione, la permuta o la detenzione delle criptovalute, debbano rientrare direttamente nella categoria dei redditi diversi ex articolo 67, comma 1, lettera c-sexies del TUIR.

Il successivo articolo 68, comma 10 del TUIR prevede che queste plusvalenze siano costituite, in estrema sintesi, dalla differenza tra il corrispettivo che è stato percepito l’eventuale valore nominale delle criptovalute permutate e il costo o valore iniziale di acquisto. Le plusvalenze, che si determinano in questo modo, devono essere sommate alle minusvalenze.

Nel caso in cui le minusvalenze dovessero risultare superiori alle plusvalenze, per un importo superiore a 2.000 euro, il contribuente ha la facoltà di portare in deduzione integrale all’ammontare delle plusvalenze, nel corso dei successivi periodi fiscali.

Ma non deve andare oltre il quarto. Per poter ottenere questa deduzione, è necessario che le minusvalenze vengano dichiarate all’interno della dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta nel quale si sono realizzate.

Per queste e altre esigenze è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 lo sportello del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, con sede a Torino in Via Roma 366 ed a Pinerolo, in Viale Cavalieri d’Italia n. 14, al numero 0115611800 oppure scrivendo una mail a uncpiemonte@gmail.com, o visitando il sito www.uncpiemonte.it compilando l’apposito format.

Approvato il protocollo d’intesa per il nuovo ospedale di Torino

È stato approvato nel corso di una seduta straordinaria della giunta comunale il protocollo d’intesa tra Regione Piemonte, Città di Torino e Azienda Sanitaria Locale per la realizzazione del nuovo ospedale nella zona nord della Città.

Il nuovo ospedale sorgerà sull’area di proprietà comunale situata tra corso Regina Margherita e corso Lecce attualmente adibita a spazio per spettacoli viaggianti ed eventi temporanei e occuperà una superficie territoriale di 59mila metri quadrati. Il progetto non interesserà l’utilizzo delle aree limitrofe del parco e, nel documento, l’Asl – di

concerto con la Città – si impegna a mantenere il bilancio non negativo in termini di suolo consumato, con particolare riferimento al territorio della Circoscrizione Quattro.

“Una volta conclusi i lavori – spiega il Sindaco Lo Russo – avremo enormi benefici anche in termini di impatto ambientale e consumo energetico: le aree verdi aumenteranno e l’efficienza della nuova infrastruttura garantirà minori emissioni di CO2 con effetti positivi sulla qualità dell’aria, riducendo peraltro considerevolmente i consumi energetici.

Siamo soddisfatti del lavoro che, in un clima di collaborazione istituzionale, abbiamo portato avanti con la Regione e che viene recepito all’interno di questo documento. La salute dei torinesi è un bene prioritario e l’offerta di qualità del sistema pubblico è condizione strategica per la nostra Città: in questo senso il nuovo ospedale darà un contributo fondamentale”.

Il protocollo definisce inoltre le modalità e il cronoprogramma della progettazione dell’opera. Il progetto di fattibilità tecnica ed economica, in carico all’Asl Città di Torino, dovrà essere affidato entro il prossimo mese di settembre mentre il progetto dovrà essere completato entro giugno 2024. Al fine di assicurare un efficace coordinamento del percorso tecnico-amministrativo gli enti si impegnano inoltre a costituire un tavolo tecnico che collaborerà con l’Asl, quale stazione appaltante, per definire le linee guida alla progettazione dell’ospedale, con particolare riferimento ai principi di sostenibilità ambientale a cui la progettazione dovrà ispirarsi, e a garantire un costante aggiornamento e confronto sull’avanzamento del progetto. L’investimento previsto è di circa 185milioni, comprensivi dei costi di acquisto delle aree, delle spese tecniche e delle eventuali opere di compensazione ambientale.

Considerato che gli ospedali Maria Vittoria e Amedeo di Savoia hanno più di un secolo di vita e versano in condizioni critiche poiché non più adeguati ai nuovi modelli organizzativi e a fronteggiare eventuali future emergenze sanitarie, la realizzazione del nuovo ospedale si rende indispensabile per poter garantire al territorio una struttura in grado di rispondere ai diversi bisogni e di far fronte alle mutate esigenze delle nuove strutture sanitarie, che richiedono un modello tecnologicamente avanzato e contemporaneamente flessibile, aperto al territorio e con costi sostenibili.

“Oggi abbiamo fatto un importante passo in avanti verso l’obiettivo di dotare la città di un nuovo ospedale pubblico- spiega l’assessore all’Urbanistica, Paolo Mazzoleni– in sostituzione di strutture obsolete ed energivore che non sono più in grado di reggere il carico sanitario. Il protocollo stabilisce che l’intervento si limiterà all’attuale area che ospita le giostre e che verrà accompagnato dalle opportune compensazioni di consumo di suolo. Un ospedale urbano di queste dimensioni dovrà dialogare armonicamente con il tessuto circostante, inclusa la salvaguardia della fruibilità del parco. Seguiremo attentamente la progettazione anche in termini di qualità dell’architettura del nuovo edificio, che sarà dotato di impiantistica all’avanguardia e risponderà ai massimi standard di sostenibilità ambientale“.

“Obiettivo comune – aggiunge l’assessore al Welfare Jacopo Rosatelli –  è quello di favorire l’umanizzazione delle cure, intesa come impegno a rendere i luoghi di assistenza e i programmi diagnostici terapeutici orientati quanto più possibile alla persona, considerata nella sua interezza fisica, sociale e psicologica. Ci impegniamo, inoltre, a perseguire l’integrazione tra ospedale e territorio e ad attuare un politica di diffusione delle prestazioni cliniche e socio-sanitarie e delle azioni a tutela della salute, anche attraverso la riqualificazione delle strutture esistenti degli ospedali Maria Vittoria e Amedeo di Savoia. Tutto il percorso sarà condiviso con la Conferenza socio-sanitaria e sarà sviluppato in un confronto permanente con il territorio, con le professionalità sanitarie e con le altre organizzazioni di rappresentanza”.

Il protocollo avrà una durata di 24 mesi dalla data di sottoscrizione, prevista già nei prossimi giorni.