ilTorinese

Controlli negli esercizi di San Salvario: 10 mila euro di multe

Continuano i servizi di controllo straordinario del territorio coordinati dal Commissariato di P.S. Barriera di Nizza e svolti in collaborazione con la Guardia di Finanza e con l’ausilio degli equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine “Piemonte”, della Polizia Ferroviaria, del personale della Polizia Municipale Circoscrizione 8 San Salvario, dell’ASL-SIAN.

Complessivamente, l’attività che ha avuto luogo lunedì pomeriggio, interessando l’area antistante la stazione di Porta Nuova e vie limitrofe, ha consentito  l’identificazione di169 persone, il controllo di 6 esercizi pubblici,  e l’elevazione di sanzioni per oltre 10000 euro.

Nel corso dell’attività, è stato controllato un locale di vicinato alimentare, con annesso laboratorio di gastronomia, di via Berthollet, dove la Polizia Municipale ha riscontrato diverse violazioni amministrative in relazione alla mancata esposizione dei prezzi in modo chiaro e  alla mancata esibizione dell’autorizzazione dei mezzi pubblicitari, con sanzioni per oltre 1000 €.

In un bar di via Nizza, a seguito di accurata ispezione svolta con personale dell’ASL-SIAN, è stato riscontrato il cattivo stato di conservazione di 23,100 kg di pollo e riso. La carne era infatti riposta in bacinelle di plastica non idonee alla conservazione degli alimenti, mentre il riso in un bidone della spazzatura. Considerati, pertanto, i rischi per la salute umana, gli alimenti sono stati  sottoposti a sequestro.

Anche qui il personale della Polizia Municipale ha riscontrato diverse violazioni di natura amministrativa, quali la presenza di prodotti privi di tracciabilità, la mancata indicazione degli allergeni, dei prezzi di vendita dei prodotti da asporto, merce nel congelatore per uso personale, la mancanza di impianto di aspirazione nell’antibagno, irrogando sanzioni superiori agli 8000 €.

Personale della GdF ha accertato, infine, la presenza di due lavoratori sprovvisti  di regolare contratto di assunzione.

Durante i controlli congiunti svolti invece nella scorsa settimana,  è stata sottoposta a controllo una gastronomia etnica di via Galliari, diffidata al prosieguo dell’attività per diverse irregolarità strutturali e di natura igienico sanitaria, ed una caffetteria di via Sant’Anselmo gestita da cittadini cinesi che esercitava abusivamente attività commerciale.

A seguito delle violazioni riscontrate da personale della Polizia Municipale e dell’ASL-SIAN in queste due attività, sono state elevate sanzioni per oltre 31000 .

I controlli nell’area continueranno anche in futuro.

La contemporaneità nel testo di Giovanni Grasso

Sino al 5 novembre, al Carignano, “Il caso Kaufmann”

Una storia d’amore “sovversiva” è quella raccontata nel “Caso Kaufmann” (tra gli altri, Premio Biagio Agnes 2019 e Premio Capalbio per il romanzo storico il medesimo anno) da Giovanni Grasso, scrittore e giornalista, consigliere per la stampa e la comunicazione del Presidente della Repubblica Mattarella e direttore dell’ufficio stampa della Presidenza della Repubblica dal febbraio 2015. Un periodo buio della Storia, tema e linguaggi alti, doverosamente da ripensare proprio in queste settimane, ottant’anni passati inesorabilmente invano, se nel 14mo arrondissement parigino certe case oggi vengono ancora sfregiate con la stella di David e a Roma si tenta di distruggere certe pietre d’inciampo: che tuttavia non trovano nella trasposizione teatrale di Piero Maccarinelli quella secchezza, quella sincerità compatta dei sentimenti, quel racconto documentaristico che ci saremmo aspettati. Con il pericolo che il caso privato cancelli o per lo meno affievolisca oltre misura nell’attenzione dello spettatore uno sguardo assai più ampio e pubblico.

Sessantenne, ricco commerciante di Norimberga, presidente della Comunità ebraica della città, Lehman Kaufmann viene raggiunto nel dicembre del 1932 dalla lettera di un amico ariano in cui gli è fatta richiesta di prendersi cura di sua figlia Irene e di aiutarla a stabilirsi a Norimberga. Irene è giovane, bella, spigliata e piena d’iniziativa, il rapporto che si instaura tra i due è di affetto e pressoché filiale ma anche portatore di un desiderio nel protagonista che tenue serpeggia nelle parole, negli atteggiamenti, nei momenti di conversazione e di vicinanza, come quelli di un tranquillo pranzo in un ristorante. Dai pettegolezzi iniziali della gente del quartiere si passa, in un totale clima di indifferenza (che maggiormente dovrebbe far riflettere), con facilità alla delazione e all’odio, ormai tutti incanalati nella ferrea legge che l’ebreo è nemico del popolo tedesco e del nazismo in particolare. Una forma di accerchiamento che si stabilisce sempre più forte giorno dopo giorno, negli anni le leggi razziali e la notte dei lunghi coltelli, i rastrellamenti e le deportazioni, i processi farsa già stabiliti, in quella “banalità del male” – sono le parole di Hannah Arendt – che si è ormai impossessata di tutti: dopo dieci anni di umiliazioni e di privazioni e di carcerazione, nel giugno del ’42, Kaufmann verrà condannato a morte per “inquinamento razziale” e Irene ai lavori forzati per quattro anni.

Tutto questo, con squilibri narrativi evidenti, racchiuso nell’incontro tra Kaufmann e il cappellano della prigione (sul palcoscenico del Carignano uno sbiadito Graziano Piazza, incolpevolmente tenuto per troppo tempo immobile all’interno della gabbia carceraria, al buio), dove il primo ha usato il sotterfugio di volersi far cristiano per poi confessare il desiderio di raccontare a chi gli sopravviverà l’intera sua vicenda. Ed ecco allora Kaufmann entrare e riuscire dalla gabbia (a tratti inconsapevolmente sul versante comico: quando, per rendersi visibile al pubblico, nell’oscurità della scena infila con il suo interlocutore il viso tra le inferriate perché più visibile e sonoro arrivi il suo racconto), incontrarsi con Irene (Viola Graziosi, che tratteggia persuasivamente una ragazza piena di voglia di vivere, anche divertitamente sfrontata), con Eva, la domestica di casa (Franca Penone, che dovrebbe rivestire la subdola malvagità e la banalità di ognuno ma che al contrario e ridotta dalla regia a una macchietta divertita e a tratti divertente) che mal sopporta la situazione che sta vivendo sotto i suoi occhi, con i suoi aguzzini, mentre in un paio di occasioni il fondale si anima di croci uncinate e dei bagliori di un incendio. In un meccanismo vecchio stampo, in un ripetersi pericoloso di spostamenti da una parte all’altra della scena firmata in piena ristrettezza da Domenico Franchi, in un espediente che fa tanto vecchia o vecchissima tivù.

La regia di Maccarinelli ha coinvolto la prova di un grande attore quale è Franco Branciaroli, qui indeciso e impreciso nel mostrarsi padre amorevole o riprovevole seduttore, lontano dal dare un vero carattere al suo Kaufmann, sentendosi inspiegabilmente costretto a ricorrere a certe suoi ricami gutturali o sonori, come da tempo non gli sentivamo fare. “Il caso Kaufmann” nell’impronta improvvida di Maccarinelli è debolezza, è parziale messa a fuoco, è il non avere materia di invenzioni tra le mani per esprimere con maggior sicurezza i caratteri dei personaggi: ma il testo di Grasso è comunque un’occasione che impone la propria autorevolezza, nello spendersi in quella contemporaneità che a tratti mette i brividi. Repliche sino a domenica 5 novembre.

Elio Rabbione

Le immagini dello spettacolo sono di Umberto Favretto

La rassegna dei libri del mese

Ottobre è finito e mentre il sole declina e il buio avanza, noi lettori de iL Passparola Dei Libri non smettiamo di inseguire storie che ci fanno sognare, riflettere, commuovere. Questo mese abbiamo discusso di Una terra senza gelsomini, di Wajdi al-Ahdal una convincente  descrizione della realtà yemenita; dell’ultimo romanzo di Isabel Allende, Il Vento Conosce Il Mio Nome , mentre gli eventi delle ultime settimane hanno riportato in auge Ogni Mattina A Jenin, della scrittrice americana Susan Abulhawa

Incontri con gli autori

A Lucca Comics (dal 1 al 5 novembre) potrete incontrare  Christelle Dabos, Matteo Bussola, Frank Miller. In realtà, gli autori ospiti della manifestazione sono moltissimi e vi consigliamo di consultare il sitodedicato, per scoprirli tutti.

Le nostre interviste, questo mese, ci portano a conoscere Daniele Iannetti, al suo esordio letterario con  Otto Regni. La Furia Del Vento, Il Sussurro Dell’Acqua (Edizioni del Faro 2023) un fantasy di stampo classico; Andrea Zavagli , l’autore di Tutto Il Mondo E’ Paese (Edizioni 0111, 2022),  vincitore nella categoria “Miglior stile narrativo” al Giallo Festival 2022; Stefania Maida l’esordiente scrittrice di La Scatola Di Latta (Youcanprint, 2023) una raccolta di racconti che fanno riflettere sulle gioie e le difficoltà della vita; Linda Savelli e Barbara Calcinai, psicologhe, autrici di  Pensieri Quasi Quotidiani Di Una Psicologa Sulla Famiglia (Wondermark, 2021), un saggio divulgativo che affronta molti temi legati alla quotidianità del vivere in famiglia.

Per questo mese è tutto. Vi invitiamo a seguire Il Passaparola dei libri sui nostri canali sociali e a venirci a trovare sul nostro sito ufficiale per rimanere sempre aggiornati sul mondo dei libri e della lettura! unlibrotiralaltroovveroilpassaparoladeilibri.it

Expo Wyse As ed Euphoria Bi vincono il Gran Premio Orsi Mangelli 2023

Roma chiama, Vinovo risponde e il risultato è identico. Derby e Oaks avevano incoronato meno di un mese fa Expo Wyse As ed Euphoria Bi. Il verdetto del Gran Premio Orsi Mangelli 2023, con il patrocinio della Città Metropolitana di Torino e del Comune di Vinovo, prima e unica rivincita per i 3 anni in Italia prima di chiudere la stagione è chiaro: ancora loro, ancora meglio di Capannelle, ancora più felici.

Una prestazione di forza, quella di Expo Wyse, che ha dovuto schivare diverse insidie, a cominciare dal 10 di partenza nella prima delle due batterie dedicate a Giuseppe e Vittorio Guzzinati. Nemmeno il photofinish l’ha separato da Edy Girifalco Gio, altro soggetto preparato dai Gocciadoro che con Santino Mollo vola. Ma nella finale la musica è stata diversa. Expo a fare corsa di testa fin dal primo passaggio sotto le tribune e in parata sulla retta finale, con Alessandro Gocciadoro che sul palo ha lanciato in aria il suo frustino liberando tutta la gioia. Secondo Edy, terzo Eolo Jet che ad inizio settembre qui aveva vinto il GP Marangoni. La felicità di Gocciadoro è soprattutto perché sa si avere per le mani un potenziale campione: «Nel giro di pochi mesi ha fatto medie, liceo e università, rispondendo sempre alla grande». Conferme anche dal Filly, che ancora una volta ha messo in vetrina Euphoria Bi e Mauro Biasuzzi. L’ingegnere del trotto ancora una volta ha ottenuto una risposta completa dalla sua allieva, è pronto per farla crescere. Come cresceranno i protagonisti del Premio Noviziato “Ferruccio Pedrazzani” per i due anni vinto da Andrea Farolfi e Filly Mail.

Grande pubblico all’ippodromo, approfittando della giornata festiva, e grandi attrazioni. Concluso con successo il Work Shop fotografico che ha avuto come insegnante d’eccezione il *famoso fotografo britannico Alan Crowhurst, l’unico al mondo alò quale è stato concesso entrare nelle scuderie della Regina Elisabetta. E spettacolo nello spettacolo, l’esibizione di sbandieratori, musici e figuranti del Borgo Don Bosco di Asti che hanno portato il mondo del Palio a Vinovo, Ma anche i giri in carrozza con Adamo Martin, anche per i più piccoli su una mini carrozza, la ritrattista Giada Gaiotto e il maniscalco che ha forgiato i ferri di cavallo sotto gli occhi del pubblico.

Le immagini sono di Gabriele Drago

Barriere architettoniche, 377 Comuni chiedono i fondi

Sono ben 377 i Comuni piemontesi che hanno presentato domanda per avere fondi per l’eliminazione delle barriere architettoniche che ostacolano la mobilità delle persone.

Questo è quanto emerso dalla risposta dell’assessore Chiara Caucino all’interpellanza presentata da Silvio Magliano (Moderati) sui piani di eliminazione delle barriere architettoniche (Peba) in Piemonte, in relazione alla deliberazione della Giunta regionale del 16 febbraio.

“Di queste 377 domande – ha spiegato l’assessore – è stato possibile soddisfarne 130 (più uno parzialmente) a causa dell’esaurimento delle risorse disponibili, pari a 865.118 euro. Dalle domande raccolte si evidenzia un fabbisogno di 1 milione e 559 euro”. Quindi mancherebbero quasi 690 mila euro per soddisfare tutte le richieste. Si tratta di fondi statali, distribuiti alle Regioni, derivanti da un decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri, precisamente dall’Ufficio per le politiche in favore delle persone con disabilità. Il documento è del 10 ottobre 2022 e mira a incentivare la progettazione dei Piani.

Caucino ha evidenziato la necessità di reperire altre risorse senza indugio, lavorando insieme agli altri assessori interessati, Maurizio Marrone e il vicepresidente Fabio Carosso.

Magliano si è dichiarato parzialmente soddisfatto della risposta perché manca un monitoraggio costante su quali siano i comuni che si sono adeguati e quelli che non lo sono, alle leggi sull’eliminazione delle barrire architettoniche.

Flashback Art Fair, la fiera dedicata all’arte senza limiti di spazio e di tempo

Da Canaletto a Ontani, da Hayez a Kounellis, dalle arti decorative a quelle figurative, tutta l’arte contemporanea di Flashback Art Fair 2023

La manifestazione, in programma dal 2 al 5 novembre, presenta il suo undicesimo capitolo dal titolo “Metamemoria” 

attraverso le immagini del ciclo Le Piante dell’artista Turi Rapisarda

L’undicesima edizione di Flashback Art Fair apre le porte al pubblico dal 2 al 5 novembre 2023 in corso Giovanni Lanza 75sede di Flashback Habitat, Ecosistema per le Culture Contemporanee, il nuovo centro artistico indipendente di 20.000 mq a pochi passi dal centro di Torino.

 

Flashback Art Fair è una manifestazione dedicata all’arte di tutti i tempi, un progetto che nasce per offrire una diversa visione sulla storia dell’arte e sulla storia di oggi e che, rinnovandosi di anno in anno, connette zone temporali diverse: l’antico, il moderno e il contemporaneo.

Questa edizione è dedicata alla Metamemoria, la consapevolezza della nostra memoria, la fiera in quanto attivatore di immagini e conoscenza è lo strumento che ci permette di rivivificare, riattivare, ricontestualizzare. Le informazioni vengono fissate utilizzando colori, immagini, emozioni e associazioni. Le opere contribuiscono alla creazione di queste mappe mnemoniche; è così che le gallerie di questa undicesima edizione concorrono in modo determinante alla creazione di un universo di immagini, composito e affascinante, che ripercorre la storia della vita e dell’uomo. Grazie a queste tracce di esperienza passata, l’individuo riesce ad affrontare situazioni di vita, presente e futura.

Questa la dichiarazione della Direzione composta da Ginevra Pucci, Stefania Poddighe e dall’artista Alessandro Bulgini.

 

Per questa edizione i progetti espositivi che si susseguono negli spazi di corso Giovanni Lanza concentrano il proprio sguardo sull’arte stessa, quale “attivatore” di metamemoria, indagando la potente ed energica rilevanza dell’aspetto artistico nel quotidiano comune.

GLI ESPOSITORI:

Aleandri Arte Moderna, Roma (I), Antiques Par Force, Roma (I), Arcuti Fine Art, Roma, Torino (I), Atipografia, Arzigliano VI, Milano (I), Benappi Fine Art, Londra (UK), Galleria Umberto Benappi, Torino (I), Galleria Riccardo Boni, Roma (I), Bottegantica, Milano (I), Botticelli Antichità, Firenze (I), Beatrice Burati Anderson Art Space & Gallery, Venezia (I), Studio d’Arte Campaiola, Roma (I), Galleria Canesso, Parigi (FR), Milano (I), Mirco Cattai Fine Arts & Antique Rugs, Milano (I), Galleria Arte Cesaro, Padova (I), Contemporary Cluster, Roma (I), Galleria del Ponte, Torino (I), Galleria Giamblanco, Torino (I), Flavio Gianassi – FG Fine Art, Londra (UK), Galleria dello Scudo, Verona (I), Galleria Gracis, Milano (I), Il Cartiglio, Torino (I), Galleria In Arco, Torino (I), Galleria d’Arte l’Incontro, Chiari BS (I), Andrea Ingenito Contemporary Art, Napoli, Milano (I), DSY 44 Lampronti Gallery, Londra (UK), Lorenzelli Arte, Milano (I), Luma Contemporary Art, Roma (I), Lorenzo e Paola Monticone Gioielli d’Epoca, Torino (I), Galleria d’Arte Niccoli, Parma (I), Galleria Open Art, Prato PO (I), Osart Gallery, Milano (I), Photo & Contemporary, Torino (I), Flavio Pozzallo, Oulx TO (I), Galleria Russo, Roma (I), Richard Saltoun, Londra (UK), Roma (I), Secol-Art di Masoero, Torino (I), Tower Gallery, Todi PG (I), Galleria Antonio Verolino – Arte Contemporanea, Modena (I), Untitled Association, Roma (I)

Flashback, una fiera d’arte in cui opere di ogni tempo e spazio coesistono le une accanto alle altre, creando connessioni e cortocircuiti visivi che interrogano il nostro presente, costruendo la nostra memoria in una serie di dialoghi che si attivano tra il nostro sguardo e quello degli artisti, che hanno segnato il volto della loro epoca. Riflessioni sempre attive quelle degli artisti, come quella sugli spazi che se vissuti si trasformano in luoghi, ambienti in cui viviamo che entrano a far parte della nostra identità. Luoghi a Flashback raccontati da Canaletto presentato da DYS 44 Lampronti Gallery, che immortala un momento della storia veneziana in una delle sue iconiche e luminose vedute della città, o dalla tempera di Carlo Bossoli attraverso il quale conosciamo l’aspetto e la vita di una delle piazze più importanti di Torino a metà dell’Ottocento con il dipinto Piazza S. Carlo del 1857 presentato da Arcuti Fine Art, o Fortunato Depero della Galleria Gracis che proietta la sua riflessione avanti nel tempo, immaginando una città futurista popolata da automi, fino agli studi architettonici di Christo, che ragionano sul potere trasfigurante della Land Art presentato dalla Galleria D’arte L’incontro. Riflessione sulla fascinazione dell’oro, materiale prezioso, senza tempo, che conquista gli artisti fin dall’antichità. Il suo splendore si carica di significati simbolici nei soggetti sacri, evocando una dimensione mistica, trascendente, atemporale. La stessa che rintracciamo anche in opere di artisti contemporanei (Luis Gonzales Palma con Fetiche, 2001-2002 di Photo & Contemporary e Marinella Pirelli con Tramonto del 2001, di Richard Saltoun Gallery), dove l’applicazione della foglia d’oro richiama alla mente il fondo oro delle più belle pale d’altare medievali (Francesco III° BadileMadonna in trono con il Bambino, 1530 ca. di Flavio Pozzallo). La malleabilità e duttilità del metallo permettono poi esiti raffinati nella creazione e decorazione dei gioielli, rendendo questi piccoli oggetti capolavori, come il Bracciale Retrò in oro giallo, zaffiri naturali e diamanti del 1940 ca. di Lorenzo e Paola Monticone Gioielli d’epoca. Opere che concorrono alla costruzione di un immaginario popolato sia da elementi appartenenti alla nostra storia che a quella di culture lontane. Ci troviamo dunque ad attraversare singoli periodi storici, l’Ottocento romantico e seducente di Francesco Hayez presentato da Aleandri Arte Moderna, il Novecento con gli eterni Balla, De ChiricoMedardo RossoSavinio e Sironi della Galleria Russo, Bottegantica e Galleria Gracis o ci ritroviamo catapultati in progetti che legano opere realizzate in periodi diversi come il raffinato esempio di Galleria dello Scudo, dove le opere del contemporaneo Luigi Ontani e quelle dei maestri del seicento indagano congiuntamente l’uomo con curiosità antropologica. La galleria Riccardo Boni, che sottolinea l’impossibilità di scindere nell’arte l’antico dal moderno, presentando un settecentesco Massimo D’Azeglio in dialogo con i lavori di Emilio Prini Alighiero Boetti appartenenti invece all’Arte Povera del Novecento.

Flashback dunque approfondisce l’articolazione tra passato e presente attraverso i concetti di identità e memoria, illustrando la complessità e l’importanza della costruzione culturale.

Un’atmosfera, quella di Flashback Art Fair, in cui si potenzia la metamemoria, un luogo dove le opere assolvono al compito di stimolare i numerosi processi di conoscenza e consapevolezza.

Flashback nel suo undicesimo capitolo ci racconta quanto importante sia rendersi consapevoli della memoria, prendersi cura di essa e di ciò che ci appartiene. Il tutto reso possibile attraverso l’arte, disciplina umana che lega culture, storie e vite.

L’XI edizione di Flashback: il tema e le mostre

Il titolo di questa edizione è Metamemoria, undicesimo capitolo del racconto di Flashback.

In neuroscienza, la metamemoria è quella capacità introspettiva che permette all’essere umano di valutare e monitorare la propria memoria, dalla quale dipende l’identità personale e la consapevolezza di ciò che ci appartiene.

Immagini, nozioni e sensazioni vengono riprodotte nella mente e ricollocate nel tempo e nello spazio, costruendo così il bagaglio culturale personale dal quale possiamo attingere quotidianamente. Più si è abili nel testare la propria capacità mnemonica, più si riesce a migliorare la memoria prospettica: programmare un’azione e metterla in atto quando serve, in ogni momento della vita quotidiana.

L’immagine guida dell’undicesima edizione di Flashback Art Fair è realizzata sulla base dell’opera Le Piante di Turi Rapisarda. Nella serie, gli immigrati e le immigrate del Sud Italia sono ritratti come piante in vaso, restituiti come individui pienamente consapevoli, incredibili nella perfezione della loro compiutezza. Le radici, nella finitezza del vaso, sono parte integrante di noi stessi, la parte essenziale che ci permette di affrontare il nostro presente.

Le Piante di Rapisarda costituiscono la perfetta metafora per le opere presenti in fiera, elementi attraverso i quali esercitiamo la metamemoria (costruiamo con conoscenza e consapevolezza il nostro bagaglio culturale). Le Piante sono una delle serie presenti nella mostra Turi Rapisarda. Fotografie che raccoglie più di trenta opere stampate ai sali d’argento realizzate tra gli anni Ottanta e Novanta dove concetti, emozioni e tecnica si fondono. Tra le serie oltre a Le PianteSatiro, Trespolo e Autoritratto, cicli attraverso i quali Rapisarda mostra la propria visione del mondo analizzando l’umanità, talvolta fragile e vulnerabile. Le opere di Rapisarda, artista fuori dagli schemi, riescono a raccontare emozioni e sentimenti apparentemente distanti creando quell’importante connubio tra arte e vita fondamentale per le opere d’arte.

Questa edizione della fiera ospita anche la 9° edizione della mostra conclusiva del progetto Opera Viva Barriera di Milano (il manifesto di 6x3m che, in piazza Bottesini a Torino, accompagna durante l’anno la vita quotidiana del quartiere).

Questa edizione è dedicata all’incursione della vita nei progetti d’arte: in questo caso Luigi, l’addetto alle affissioni interviene appendendo tutte le immagini dei manifesti capovolte. Alessandro Bulgini, ideatore del progetto, indaga sul ribaltamento della prospettiva e sull’influenza della vita nell’arte. L’edizione vede l’intervento di un gruppo di artisti torinesi tra i più di significativi e originali: Sergio Cascavilla, Gianluca e Massimiliano De Serio, Turi Rapisarda, Luigi Gariglio, Pierluigi Pusole e lo stesso Alessandro Bulgini.

 

La mostra Una vita migliore. Frammenti di Storie dell’Istituto per l’Infanzia della Provincia di Torino, ora permanente e con un nuovo allestimento, è fruibile al terzo piano della sede. Curata dall’artista e direttore artistico di Flashback Habitat Alessandro Bulgini, aperta al pubblico a primavera 2023, vuole essere un’opera collettiva, un’opera corale dove si intrecciano storia, emozioni, arte e vita. Vuole ridare voce a quella moltitudine di mondi che si sono intrecciati nelle sale della struttura, ex brefotrofio di Torino, attraverso scorci di storie di alcuni dei protagonisti che, in prima persona, hanno vissuto quel luogo come i bambini, ora adulti, le tate, i dipendenti della struttura. Un’esposizione che narra storie intime e personali, ma incredibilmente universali perché legate a concetti che ci toccano da vicini come la nascita, la famiglia, l’identità, attraverso frammenti originali, raccolti grazie alla collaborazione di chi c’era all’epoca, documenti recuperati negli archivi storici della Provincia di Torino e testimonianze dirette.

Ritornano poi come ogni anno i flashback talk che indagano il ruolo della memoria nella costruzione del contemporaneo, i flashback lab di Mariachiara Guerra, responsabile del progetto didattico di Flashback Habitat, e un’installazione di videoarte del duo artistico fannidada che è la flashback video di quest’anno. Dal titolo La spirale del tempo (2023), la videoproiezione è un omaggio ai cento anni dalla nascita di Italo Calvino, una spirale di immagini che si illumina dalle finestre del Padiglione D di Flashback Habitat, visibile dalla suggestiva passerella che collega il padiglione della fiera alla zona Lounge. L’animazione si compone di microracconti e sollecitazioni visive ispirate a “La memoria del Mondo” (1997) di Calvino.

La potente area verde di 9.000mq ospita il progetto partecipato Vivarium che mira a costruire un parco artistico in divenire all’interno dell’ecosistema, vivo e in costante metamorfosi. Nello spazio si inseriscono, per restare, le opere d’arte, che danno vita a una fusione armonica dove tutto ciò che si uniforma proviene dal dialogo tra l’artista e l’habitat. A “mettere radici” sono le opere:  Roots pipeline (2022) di Francesca Casale, Sedie nello spazio (1995) di Fabio Cascardi, Mushroom Forest (2023) di Michel Vecchi e Tout se tient (2023) di Luisa Raffaelli.

Un’importante novità di quest’anno è la nuova Luce d’Artista, Costellazione di Alessandro Bulgini dal titolo mater 2023, Ex Istituto per l’Infanzia della Provincia di Torino, installata sul tetto della Padiglione C e visibile da Corso Vittorio Emanuele II e, una volta che le foglie saranno cadute, fino alla stazione di Porta Nuova. L’opera è dedicata a coloro che sono nati più di quarant’anni fa nell’attuale sede di Flashback Habitat, ex brefotrofio della Provincia di Torino fino agli anni Ottanta. mater, come l’impronta della madre lasciata nel poco tempo che è stata qui, rappresenta per coloro che sono nati in questo luogo, lo spazio in cui ritrovarsi. Un’opera che dà luce a un desiderio, si impone sul tetto della villa più antica e più alta dell’ex Istituto, diventando un faro nel buio.

L’arte come la memoria si aziona grazie all’osservazione sensibile. Le tracce degli artisti lasciate lungo i percorsi di vita di ognuno degli innumerevoli periodi storici ci permettono di risalire alla configurazione di eventi passati ma soprattutto ci aiutano a capacitarci del presente.

Apertura al pubblico: 2 / 5 novembre 2023 dalle 11.00 alle 20.00

Ingresso

Biglietto intero: 15€

Biglietto ridotto: 10€ (riduzioni previste per legge, per possessori di Abbonamento Musei e Torino+Piemonte Card e per possessori della tessera Amic* di Flashback Habitat)

Giovedì 2 novembre ingresso gratuito con Abbonamento Musei, Torino+Piemonte Card, possessori della tessera Amic* di Flashback Habitat

Polliotto (Unc): “Fringe benefit aiutano consumatori in difficoltà”

Le parole della Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori a favore dell’adozione della misura.

Oltre agli aumenti in busta paga derivanti dal taglio del cuneo fiscale c’è una novità che riguarda i fringe benefit, quei beni e servizi che le aziende concedono ai propri dipendenti e vanno ad integrare la retribuzione. Tema più che mai attuale, e altrettanto caldo.

Misura utile, specie in tempo di inflazione e riduzione del potere d’acquisto: che, se da un lato aiuta i consumatori a fronteggiare le spese ordinarie divenute sempre più care, dall’altro offre alle imprese uno strumento utile in termini di abbattimento delle tasse sugli utili e di fidelizzazione della propria forza-lavoro, mai così preziosa e rara come in questo preciso momento storico”. Sono parole di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori. “Per il 2024 il tetto massimo di esenzione fiscale per le misure di welfare aziendale sale a 1.000 euro per tutti i lavoratori dipendenti e raddoppia a 2.000 euro per quelli con figli a carico. Il Decreto Lavoro 2023 aveva già previsto la conferma dei fringe benefit. Nell’anno in corso il beneficio è stato quantificato in 258,23 euro per i lavoratori dipendenti, che arrivano a 3.000 euro in caso di figli a carico”.

Che prosegue: “I fringe benefit ricadono nella categoria dei compensi in natura, ovvero quella parte di retribuzione, comunque presente nel cedolino, che viene erogata dal datore di lavoro sotto forma di beni e servizi. Gli esempi più comuni di fringe benefit riguardano la concessione di buoni pastoauto aziendalicellulari aziendali, uso di  abitazioni  in comodato d’uso o con affitto agevolato, prestiti agevolati, borse di studio e voucher cartacei o elettronici per una serie di servizi quali bollette, palestra, benzina, spesa e vacanza”.

L’applicazione dei fringe benefit è opzionale: non esiste nessun obbligo per il datore di lavoro di erogare i fringe benefit. I fringe benefit possono essere erogati alla generalità dei lavoratori, ma anche a un lavoratore in particolare. Rileva ancora da ultimo Patrizia Polliotto: “I servizi e i beni aggiuntivi alla retribuzione non rappresentano un costo oneroso per l’azienda, ma anzi sono deducibili entro i limiti sopra indicati, come specificato in Legge di Bilancio e nel Testo Unico delle Imposte dei Redditi. Oltre tale soglia i beni e i servizi erogati costituiscono un costo per l’impresa e sono soggetti a tassazione. Per quanto riguarda i dipendenti, a stabilire come debbano essere trattati fiscalmente i fringe benefit è l’articolo 51 del DPR n. 917/86 (c.d. TUIR)”.

Per queste e altre esigenze è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 lo sportello del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, con sede a Torino in Via Roma 366 ed a Pinerolo, in Viale Cavalieri

Treni Torino-Cuneo, modifiche alla circolazione fino al 3 novembre

Dal 28 ottobre al 3 novembre Tratta tra Fossano e Cuneo

 

In programma interventi infrastrutturali ad opera di Rete Ferroviaria Italiana, società capofila del Polo Infrastrutture del Gruppo FS, lungo la linea ferroviaria Torino-Cuneo.

Da sabato 28 ottobre a venerdì 3 novembre, infatti, la tratta Fossano-Cuneo sarà interessata da lavori di potenziamento infrastrutturale per consentire il transito dei treni merci con il massimo carico trasportabile. L’investimento stanziato da RFI ammonta a circa un milione di euro.

I treni regionali saranno sostituiti da bus tra Fossano e Cuneo.

I canali di vendita di Trenitalia sono aggiornati con le nuove offerte.

Negli uffici postali in pagamento le pensioni del mese

E’ possibile ritirare la pensione nei 419 Uffici Postali e nei 236 ATM Postamat della provincia

 Poste Italiane comunica che in tutti i 419 Uffici Postali della provincia di Torino le pensioni del mese di novembre saranno in pagamento a partire da giovedì 2.

Per una migliore fruizione del servizio, è consigliabile, per il ritiro delle pensioni in contanti, seguire la turnazione alfabetica suggerita nell’avviso specifico posto all’esterno di ciascun Ufficio Postale, come nell’esempio:

i cognomi dalla A alla C giovedì 2 novembre

dalla D alla K venerdì 3 novembre

dalla L alla P sabato (solo mattina) 4 novembre

dalla Q alla Z lunedì 6 novembre

Le pensioni di novembre saranno disponibili a partire da giovedì 2, anche per i titolari di un Libretto di Risparmio, di un Conto BancoPosta o di una Postepay Evolution che abbiano scelto l’accredito. I possessori di Carta di Debito associate a conti/libretti o di Postepay Evolution, quindi, potranno prelevare in contanti dai 236 ATM Postamat della provincia, senza recarsi allo sportello. Inoltre, i possessori di Carta di Debito associate a conti/libretti potranno usufruire gratuitamente di una polizza assicurativa che consente un risarcimento fino a € 700 all’anno sui furti di contante subiti nelle due ore successive al prelievo effettuato sia dagli sportelli postali sia dagli ATM Postamat.

Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito www.poste.it o contattare 06 45263322.

Dialisi Ivrea, i tempi della ristrutturazione

«La ristrutturazione della Dialisi di Ivrea prevede anche la progettazione esecutiva di interventi di riqualificazione e adeguamento impiantistico, che terminerà entro fine 2023. A seguito di questo intervento, potranno essere definite nel dettaglio le tempistiche di esecuzione e completamento dei lavori. E’ opportuno ricordare che queste attività, unite a quelle in esecuzione in tutti gli altri presidi aziendali e ai ben18 interventi previsti dal Pnrr, prevedono un impegno di risorse umane ed economiche straordinarie che l’Asl sta garantendo».

Così l’assessore alla Sanità del Piemonte Luigi Genesio Icardi in risposta all’interrogazione sui lavori nel reparto di Dialisi dell’ospedale di Ivrea.