ilTorinese

Sanità transfrontaliera, Accossato (LUV): “Giudizio positivo, ma chiediamo tempi certi”

Accordo con l’Ospedale di Briançon: “un maggiore impegno da parte della Regione sui servizi sanitari ospedalieri e territoriali in Val di Susa”.

 

L’8 marzo 2017 era stato siglato a Briançon, presso il Centre Hospitalier des Escartons de Briançon il progetto di sanità transfrontaliera “PROSantè”, avviato dal polo Ospedaliero delle Hautes Alpes e l’ASL TO3, in sinergia con l’Assessorato alla Sanità della Regione Piemonte, finanziato con fondi transfrontalieri per offrire un’assistenza sanitaria che superasse i confini, ai residenti e agli ospiti della Valsusa, e del Briançonnais.

Il progetto di sanità transfrontaliera comprendeva da una parte tutti i servizi presso gli Ospedali di Rivoli e Susa e dall’altra l’Ospedale di Briançon. La sperimentazione si poneva anche l’ambizioso compito di sostenere le necessarie specificità nell’ambito della normativa di riferimento e della programmazione sanitaria.

Venuti a conoscenza che oggi quell’accordo transfrontaliero non viene più praticato e riconosciuto presso l’Ospedale di Briançon, durante il Question Time in Consiglio regionale abbiamo voluto chiedere all’Assessore Icardi se e come intende attivarsi per rinnovare prima possibile l’accordo con il polo Ospedaliero d’oltralpe.

Icardi ci ha confermato che il progetto ha avuto termine all’inizio dell’anno 2021. Solo all’inizio di quest’anno, a seguito di un incontro in assessorato, si è concordato, al fine di valorizzare e dare un possibile sviluppo concreto a quanto prodotto in termini di sperimentazione dal Progetto Prosantè, di candidarsi in partnership anche con le altre regioni e organizzazioni sanitarie transfrontaliere sia sul versante italiano (Valle d’Aosta e Liguria) e sia sul versante francese (Region PACA e Rhon Alpes) nell’ambito del programma ALCOTRA 2021-27 per un progetto, denominato ProSanTIF – Go (Pro Sanità Transfrontaliera Italia Francia – Governance) che si è posto come obiettivo quello di produrre un articolato di legge per regolare l’assistenza sanitaria transfrontaliera, da consegnare ai decisori politico istituzionali per consentire la traduzione in un più snello ed efficiente modello di assistenza transfrontaliera ai cittadini di Italia e Francia. L’Assessore si attende una risposta circa l’esito della candidatura per il mese di settembre 2023. Intanto però i piemontesi che hanno la necessità di farsi curare presso l’ospedale di Briançon devono pagare.

“Siamo soddisfatti perché almeno c’è l’intenzione di rinnovare l’accordo transfrontaliero per garantire alla cittadinanza dell’alta valle di Susa l’accesso all’ospedale di Briançon. Certo rimaniamo un po’ perplessi per i tempi lunghi che si prospettano, considerando che il precedente accordo è scaduto a inizio 2021. Al tempo stesso abbiamo però richiesto all’assessore un ulteriore impegno sui servizi sanitari ospedalieri e di territorio presenti in Val di Susa” ha concluso Silvana Accossato, Capogruppo di Liberi Uguali Verdi in Consiglio regionale.

Maratona Alpina di Val della Torre, sfida alla fatica, al caldo e al freddo

È una gara in cui tutti sono vincitori, perché la prima e vera sfida è arrivare al traguardo, sopportando la fatica, il caldo o il freddo, a seconda della situazione meteorologica. Perché può capitare di correre sulla neve o essere “arrostiti” dal sole primaverile che in quota è forte. La sfida per la tredicesimaedizione della Maratona Alpina di Val della Torre è lanciata e l’appuntamento è per domenica 16 aprile, con l’organizzazione curata dall’associazione Sportinsieme, in collaborazione con l’assessorato comunale allo sport e con il gruppo locale dell’ANA, i volontari AIB, il CAI, il Gruppo cinghialai del Ponte, la Pro Loco e la Croce Rossa.
L’evento è patrocinato dalla Città Metropolitana di Torino e propone una corsa di 42 Km e 195 metri in montagna nell’anfiteatro montuoso che circonda Val della Torre, con 2.600 metri di dislivello positivo e quota massima ai 1601 metri del monte Arpone. Partenza e arrivo della maratona sono al palazzetto dello sport “Dottor Umberto Barera” di via Givoletto 3 a Val della Torre, mentre la mezza maratona di 22 Km si conclude al Colle del Lys, dopo aver superato 1.550 metri di dislivello positivo e toccato la quota più alta ai 1.374 metri del Colle Lunella. La severità e la lunghezza del tracciato impongono agli organizzatori di dislocare postazioni fisse per il controllo e il ristoro dei partecipanti e un servizio per raccogliere chi si trovasse in difficoltà. Tutte le postazioni sono collegate via radio e alcune sono dotate di rilevatori elettronici per il cronometraggio.
L’iscrizione alla maratona o alla mezza maratona costa 35Euro dal 13 marzoal 14 aprile. Sarà possibile iscriversi anche prima della gara, con una maggiorazione di 5 euro. La quota di iscrizione alla mezza maratona comprende il rientro dal Colle del Lys con mezzi dell’organizzazione. Possono iscriversi coloro che abbiano compiuto il diciottesimo anno di età e siano in possesso del certificato medico agonistico in corso di validità. Ci si può iscrivere sul portale Internet www.wedosport.netall’indirizzo https://iscrizioni.wedosport.net/iscrizione.cfm?gara=55499
Il ritrovo dei partecipanti alla maratona è fissato a partire dalle 6,30 di domenica 16 aprile, per la consegna dei pettorali, un briefing di illustrazione del percorso e delle modalità di svolgimento della manifestazione e per la punzonatura dei pettorali. La partenza avviene alle 8 con qualsiasi condizione meteo. Sarà eventualmente l’organizzazione a modificare successivamente il percorso o a sospendere la manifestazione per cause di forza maggiore o per l’impercorribilità del tracciato. Il tempo massimo di percorrenza è di 9ore per la maratona e 4 ore e mezzo per la mezza maratona. I partecipanti sono responsabili della scelta degli equipaggiamenti idonei in base alle proprie caratteristiche, al percorso e alle condizioni meteo. Le postazioni di controllo e ristoro forniscono bevande, ad eccezione di quella di Madonna della Bassa per la maratona, che offre anche uno spuntino.
All’arrivo al palasport di Val della Torre un ristoro attende i concorrenti. Al Colle del Lys viene allestito uno spogliatoio per i partecipanti alla mezza maratona, che possono inviare al traguardo le loro borse, chiuse e identificate, con indumenti o altro materiale. Lungo il tracciato sono dislocati punti di controllo, dove addetti dell’organizzazione monitorano il passaggio degli atleti. È obbligatorio transitare in prossimità dei punti di controllo andando al passo, senza correre e con il pettorale ben visibile posto sul petto. Spetta ai concorrenti accertarsi di essere stati registrati correttamente. In caso di mancata registrazione o mancato passaggio a un punto di controllo, viene applicata la squalifica. La rilevazione dei tempi è disponibile in tempo reale al punto di partenza al palasport di Val della Torre. Oltre ai premi al vincitore assoluto e ai primi tre classificati in campo maschile e in campo femminile, viene assegnato il Trofeo Paolo Da Via all’atleta che transita per primo al traguardo volante del piazzale Parapendio.
Per saperne di più: https://www.sportinsieme.net/wp/maratonalpina2023/

Corso per volontari soccorritori a Caravino

L’associazione Anpas Vasc, Volontari Assistenza e Soccorso Caravino venerdì 14 aprile, alle ore 21.00, presso la propria sede di via San Solutore 13 a Caravino presenterà il nuovo corso gratuito per diventare volontari soccorritori e volontarie soccorritrici.

Durante il corso si impareranno le tecniche e le procedure di primo soccorso come la gestione dei traumi, il supporto alle funzioni vitali, l’uso del defibrillatore semiautomatico esterno, il massaggio cardiaco, trattare la difficoltà respiratoria, le intossicazioni, le emorragie, il supporto psicologico e molto altro.

Il corso è interamente gratuito ed è riconosciuto e certificato dalla Regione Piemonte secondo lo standard formativo regionale. Inoltre, all’interno dello stesso percorso formativo è prevista l’abilitazione all’utilizzo del defibrillatore semiautomatico esterno in ambito extraospedaliero.

Il volontario soccorritore e la volontaria soccorritrice, ogni giorno, contribuiscono a migliorare la vita delle persone in situazione di vulnerabilità decidendo di dedicare una parte del proprio tempo libero per impegnarsi a fare la differenza. Aiutare chi ha bisogno, ascoltare, sorridere, soccorrere e condividere sono azioni irrinunciabili per i volontari soccorritori e le volontarie soccorritrici.

Per informazioni e adesioni contattare l’associazione Vasc di Caravino, tel. 0125-778139, e-mail:formazione@vasc-caravino.org

L’associazione Vasc di Caravino, Pubblica Assistenza aderente all’Anpas, può contare sull’esperienza e la disponibilità di 137 volontari, di cui 78 donne. Dispone di cinque ambulanze, due mezzi attrezzati per il trasporto di persone disabili e tre altre autovetture per i servizi di tipo socio sanitario.

L’Anpas (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze) Comitato Regionale Piemonte rappresenta oggi 82 associazioni di volontariato con 10 sezioni distaccate, 10.310 volontari (di cui 4.122 donne), 5.245 soci, 670 dipendenti, di cui 76 amministrativi che, con 436 autoambulanze, 230 automezzi per il trasporto disabili, 264 automezzi per il trasporto persone e di protezione civile e 2 imbarcazioni, svolgono annualmente 570.082 servizi con una percorrenza complessiva di 18.784.626 chilometri.

Il Piemonte avvia la stabilizzazione del personale sanitario Covid

PRIMA REGIONE IN ITALIA. LE MISURE PER LE ASSUNZIONI

L’incremento del personale sanitario è previsto nell’ambito dei piani triennali sui fabbisogni del personale delle Aziende sanitarie regionali, triennio 2021-2023 e dei tetti di spesa del personale anni 2022-2023-2024, in virtù dell’accordo del 6 giugno 2022, che ha previsto il graduale aumento del tetto di spesa del personale (Decreto Calabria) nella misura del 4% per l’anno 2023 e del 6% per l’anno 2024, nel rispetto dell’equilibrio economico e finanziario del Servizio sanitario regionale.

Cosi l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Icardi, rispondendo ad un’interrogazione in Consiglio regionale sulle misure di assunzione del  personale sanitario.

Ad oggi, considerando l’annualità 2022, il saldo tra assunzioni e cessazioni di tutto il personale con contratto a tempo indeterminato del Sistema sanitario regionale, è positivo per 846 unità (dirigenza medica, dirigenza professionale, tecnica e amministrativa e comparto), mentre il saldo assunti/cessati per l’anno 2018 si attestava a 115 unità.

Nell’anno 2022 si registrano 2.425 contratti a tempo determinato.

Il Piemonte è stata la prima Regione in Italia ad avviare il percorso di stabilizzazione di una parte del personale a tempo determinato reclutato per l’emergenza Covid. La Regione Piemonte ha raggiunto un accordo per la stabilizzazione di 1.137 professionisti, di cui oltre 600 già stabilizzati nel 2022 e i restanti in corso di stabilizzazione nel 2023, progressivamente in base alla scadenza del loro attuale contratto a termine.

Per quanto riguarda le stabilizzazioni (decreto Milleproroghe), è tuttora in corso, nell’ambito del Tavolo tecnico della Conferenza Stato Regioni, la definizione delle opportune linee di indirizzo applicative.

Il fabbisogno di personale deve comunque tenere conto del Decreto ministeriale del 24 gennaio scorso relativo alla “metodologia per la determinazione del fabbisogno di personale del Servizio sanitario nazionale” redatto da Agenas.

Nell’ambito dei confronti periodici con le direzioni generali delle Aziende sanitarie regionali, è stato sollecitato il completo ricorso alle graduatorie concorsuali vigenti, attivando il relativo monitoraggio periodico, nonché confermata la possibilità delle stesse Aziende di reclutare il personale per lo sviluppo delle attività territoriali ex DL 34/2020 (ADI, infermiere di famiglia, assistenza territoriale).

A To Dream ha aperto Marlu’

Keep Dreaming con Marlù cresce e continua. Anche con gli store. Le tre sorelle del gioiello Morena, Monica e Marta Fabbri scelgono il nuovo Distretto Urbano di Torino To Dream per inaugurare il loro cinquantesimo punto vendita monomarca, ufficialmente aperto al pubblico giovedì 13 aprile.

Il taglio del nastro è avvenuto in concomitanza all’inaugurazione dell’Urban District nel quale è situato il nuovo store, collocato in un contesto di shopping, leisure, servizi, uffici e accoglienza,all’avanguardia e a soli pochi minuti dal centro di Torino.

Il negozio Marlù To Dream ha una superficie complessiva di 130 mq ed è caratterizzato dal suo distintivo design essenziale ed elegante. Le vetrine mostrano ai clienti gli highlights di stagione Marlù con le ultime collezioni primaverili dedicate ai tennis colorati e alle perle, il nuovo assortimento di piastrine del sistema brevettato Changy e la collezione dedicata agli Amici Pelosetti. Tanti piccoli mondi, alla portata di tutti.

Il costante successo Marlù nasce da un nuovo modo di pensare e proporre gli accessori moda. È una nuova categoria, lontana dalla maniera più tradizionale di intendere gioielli e bijoux. Le creazioni Marlù, infatti, intrepretano e anticipano le nuove tendenze, ma sono sempre traversali alle diverse identità di ogni cliente. Rompono non solo lo schema netto moda uomo/moda donna, ma superano ogni differenza di genere, identità, stile di vita. I gioielli Marlù consentono a chi li indossa di esprimere la sua personalità. È una visione sintetizzata con chiarezza dal payoff del marchio: Diversamente Tu.

Cerchiamo di cogliere e rispettare la diversità e l’unicità di ogni persona. A noi interessano i loro stati d’animo, ciò che sentono e vivono. Cerchiamo di interpretare tutto questo, sempre con messaggi positivi, in ognuna delle nostre creazioni. Chi entra nello store di Marlù To Dream e negli altri 49 negozi monomarca coglierà subito quest’approccio. I gioielli sono sempre a vista, si possono toccare, scegliere in modo diretto, mixare e comporre tra loro secondo scelte e gusti anche molto personali. La persona è la vera protagonista.” ha commentato Marta Fabbri, che insieme alle sorelle ha fondato il marchio nel 2001.

Il nuovo store Marlù di To Dream in Corso Romania 460, sarà aperto tutti i giorni, dal lunedì alla domenica, dalle ore 9.30 alle ore 22.30.

Leinì, fondi per lo sportello d’ascolto anti-violenza

Approvato il Regolamento per i Patti di Collaborazione

 

I cittadini, in forma singola o associata, potranno proporre al Comune di prendersi cura di spazi e beni pubblici. Lo sportello Puoi, presso il Poliambulatorio, offrirà ascolto e sostegno alle donne vittime di violenza, fisica e psicologica.

Più di un milione di euro per la riqualificazione della scuola materna Rodari

 

 Nel secondo punto all’ordine del giorno il Consiglio Comunale ha ratificato la prima variazione al bilancio unico di previsione 2023-2025 che recepisce i fondi Pnrr per la digitalizzazione: circa 7700 euro per attivazione di nuovi servizi di pagamento elettronico attraverso PagoPA, per l’invio di comunicazioni ai cittadini tramite sistemi elettronici, oltre 32mila euro per la piattaforma notifiche digitali che permette alla Pubblica Amministrazione di inviare ai cittadini notifiche a valore legale attraverso servizi di comunicazione digitale, 155mila euro circa per la creazione di un nuovo sito internet che permetta anche l’accesso ai servizi digitali online e che sia analogo ad altri siti della PA e ulteriori 23mila euro circa per l’adesione alla piattaforma digitale nazionale dati che abilita e alimenta lo scambio di informazioni nella Pubblica Amministrazione.

Vengono inoltre recepiti fondi Pnrr per la riqualificazione della scuola materna Rodari: la variazione al bilancio stanzia anche i fondi per il relativo cofinanziamento.

Nel terzo punto all’ordine del giorno, il Consiglio Comunale ha ratificato la seconda variazione al bilancio: vengono accertati 50mila euro di trasferimenti dallo Stato che vengono immediatamente destinati a interventi di manutenzione straordinaria per l’illuminazione pubblica. Parimenti, vengono stanziati 10mila euro per l’allestimento dello sportello di ascolto anti-violenza PUOI presso il Poliambulatorio e 5mila euro per manutenzione straordinaria dell’impianto di riscaldamento della piscina comunale. Vengono inoltre stanziati 23mila euro per integrazione dei servizi di educativa scolastica al fine di rispondere alle maggiori richieste da parte degli istituti scolastici.

Nel quarto punto all’ordine del giorno, l’approvazione della variazione al programma triennale delle opere pubbliche 2023-2025: la delibera recepisce il finanziamento con fondi Pnrr degli interventi di riqualificazione della scuola Rodari che prevedono l’adeguamento sismico e tutta una serie di adeguamenti strutturali.

Nel quinto punto all’ordine del giorno il Consiglio Comunale ha ratificato le cessioni bonarie a titolo gratuito a favore del Comune da parte di privati cittadini di porzioni di terreno necessari alle opere di manutenzione straordinaria della viabilità, in particolare per quanto riguarda via Pratonuovo e via San Francesco al Campo/via Mattei in frazione Tedeschi.

Nel successivo punto all’ordine del giorno, il Consiglio Comunale ha confermato la proroga delle deroghe al regolamento sui dehors già in vigore negli anni scorsi: viene quindi derogato al pagamento dei diritti di segreteria e del deposito cauzionale e concessa la possibilità di estendere le dimensioni del dehors oltre l’asse dei muri perimetrali dell’esercizio e oltre il limite dell’80% della dimensione dell’attività.

Nel settimo punto all’ordine del giorno, il Consiglio Comunale ha approvato una modifica al regolamento della Commissione Consiliare per le Intitolazioni, eliminando la competenza del Consiglio sull’intitolazione, rimasta in alcuni passaggi, che lo Statuto comunale conferisce, invece, alla Giunta.

Nell’ottavo punto all’ordine del giorno, il Consiglio Comunale recepisce una richiesta del CdA del Santuario B.V. delle Grazie per l’autorizzazione a deliberare spese fino alla somma di 10mila euro. Per le spese oltre i 10mila euro resta l’obbligo della deliberazione del Consiglio Comunale.

Nel nono punto all’ordine del giorno, il Consiglio Comunale ha approvato il Regolamento per i Patti di Collaborazione. Il Regolamento disciplina la collaborazione tra cittadini e Amministrazione, per la cura, la rigenerazione e la gestione condivisa dei beni comuni, avviati per iniziativa dei cittadini o su sollecitazione dell’Amministrazione comunale. Il patto di collaborazione è lo strumento con cui Comune e cittadini attivi concordano tutto ciò che è necessario ai fini della realizzazione degli interventi di cura, gestione condivisa e rigenerazione dei beni comuni: in generale, il Comune mette a disposizione gli strumenti tecnici e le coperture assicurative, i cittadini, in forma associata o anche individuale, il tempo e l’idea. In sostanza, il Patto di Collaborazione prevede azioni di riqualificazione o manutenzione di aree, spazi e strutture comunali sui quali singoli o gruppi di cittadini decidano di impegnarsi e dedicare il proprio tempo e il proprio lavoro. Il regolamento e la modulistica per proporre Patti di Collaborazione saranno reperibili nella pagina dedicata del sito istituzionale del Comune di Leini.

Nell’ultimo punto all’Ordine del Giorno, il Consiglio Comunale ha approvato, emendandola, la mozione presentata dal Gruppo Consiliare Uniti per Leini-Leini con Gabriella Leone volta a richiedere maggiori azioni diplomatiche per attenuare la repressione in Iran e limitare la possibilità per le aziende italiana di esportarvi armamenti nonostante i divieti vigenti. Approvata anche la mozione, presentata dai Gruppi Cambia Leini con Noi e Lega Salvini – Fdi-FI su indicazione della Coldiretti Torino che prevede adesione e sostegno alle iniziative contro il cibo sintetico. Approvata la mozione dei Gruppi Uniti per Leini e Progetto Leini sul sostegno alla progettazione e realizzazione della linea della Metro2 tra Cimarosa e Pescarito, con emendamento presentato da Cambia Leini con Noi che sostiene la disponibilità dei Comuni dell’area Nord di partecipare ai costi relativi all’aggiornamento del Progetto di Fattibilità tecnico-economica (PFTE) della nuova tratta.

Non approvata, invece, per la non condivisione degli ultimi due punti della parte deliberativa da parte dei Gruppi CLCN e Lega Salvini-Fdi-Forza Italia, la mozione presentata dai Gruppi Uniti per Leini e Leini con Gabriella Leone sull’omotransfobia. 

Una delegazione di Asproflor in visita al Ministero degli Affari Esteri e del Turismo

Una piccola delegazione dell’associazione Asproflor Comuni fioriti è stata ricevuta, nella
giornata di ieri, al Ministero degli Affari Esteri e del Turismo. Presente anche il sindaco di
Sorradile (OR), piccolo Comune della Sardegna candidato, insieme al comune di
Monfalcone (GO), al concorso internazionale di fioriture Communities in Bloom.
Nella giornata di ieri è stata accolta a Roma, al Ministero degli Affari Esteri e del Turismo,
una delegazione di Asproflor Comuni Fioriti, Associazione che unisce i produttori
florovivaisti italiani, con l’obiettivo di promuovere la bellezza e il turismo del verde.
Erano presenti il presidente di Asproflor Sergio Ferraro, il vice presidente Franco
Colombano, il responsabile degli ispettori Luca Zanellati e Pietro Arca, sindaco di
Sorradile, piccolo Comune sardo della provincia di Oristano candidato al concorso
internazionale di fioriture Communities in Bloom.
La delegazione è stata ricevuta alla Farnesina dal Professor Antonio Corsi, collaboratore
del ministro Antonio Tajani per le attività di promozione delle tradizioni culturali e musicali
delle comunità italiane all’estero.
I temi principali dell’incontro sono stati la partecipazione di Sorradile e Monfalcone a
Communities in Bloom e il bando del Ministero “Il Turismo delle Radici”, che ha lo scopo
di valorizzare la conoscenza della storia familiare e della cultura d’origine degli italiani
residenti all’estero e degli italo-discendenti, sostenendo anche le manifestazioni
internazionali.
“Nel corso dell’evento finale di Communities in Bloom, che si terrà in Canada nel mese di
settembre, stiamo organizzando, in collaborazione con la Federazione Emigrati Sardi e
con il suo presidente Bastianino Mossa, un incontro con gli emigrati presenti nel paese,
con l’obiettivo di realizzare un momento di condivisione culturale –spiega il sindaco di
Sorradile Pietro Arca- Ringraziamo il Professor Antonio Corsi per la sensibilità istituzionale
e per l’interesse mostrato nei confronti del progetto”.
Successivamente, la delegazione si è spostata a Villa Ada, sede del Ministero del Turismo,
dove al Ministro Daniela Garnero Santanchè è stato illustrato il progetto del Circuito
nazionale dei Comuni Fioriti, che ha l’obiettivo di stimolare le Amministrazioni Comunali ad

adottare il motto “Fiorire è accogliere”, per “far fiorire” i propri territori, migliorando il quadro
di vita dei cittadini, trasmettendo un’immagine più colorata e viva della località e
sensibilizzando la comunità al rispetto dell’ambiente.
“Vogliamo ringraziare il Ministro Santanché, che, rimanendo molto colpita dal progetto
Comuni Fioriti, si è dimostrata favorevole alla concessione del patrocinio gratuito del
Ministero all’iniziativa –commenta il presidente di Asproflor Sergio Ferraro- La difesa della
bellezza e dell’ambiente non sono solo un modo per migliorare la qualità della vita delle
comunità, ma anche un importante strumento di promozione turistica”.
Al termine degli incontri, cordiali e produttivi, è stata consegnata la nuova bandiera del
marchio di qualità Comuni Fioriti e sono stati omaggiati fiori con il portavaso decorato dai
ragazzi speciali dell’associazione Cascina Aquilone.

 

Nuovo punto Ikea aperto al Lingotto

ALL’INTERNO DEL CENTRO COMMERCIALE RADDOPPIA LA SUA PRESENZA IN CITTA’

Inaugurato  il nuovo spazio di 250mq dedicato alla pianificazione dei diversi spazi della casa, con una perfetta integrazione tra canale on e offline

 Cresce la presenza di IKEA in Italia con lo sviluppo di nuovi format commerciali in città per essere sempre più vicina ai propri clienti e offrire un’esperienza accessibile e su misura: a Torino è stato inaugurato ieri primo Plan&Order Point della città all’interno del Centro Commerciale Lingotto.

Facilmente raggiungibile dal centro città e con i mezzi pubblici, il nuovo spazio accoglierà i torinesi in un’area di circa 250mq interamente dedicati alla progettazione dei diversi ambienti della casa. Grazie al supporto di co-worker IKEA per le consulenze di arredo a 360°, i visitatori potranno lasciarsi ispirare dalle soluzioni d’arredo e contestualmente ordinare tutto il resto dell’offerta scegliendo il servizio di consegna più comodo: a casa, presso i punti di ritiro, o nel negozio di Collegno.

“L’apertura del Plan&Order Point del Lingotto testimonia il nostro desiderio di portare  IKEA ad un numero sempre maggiore di persone, sperimentando sul territorio piemontese, modalità d’incontro fisico innovative con i nostri clienti, che lavorano in sinergia con il canale online. L’obiettivo è fare in modo che il fisico e il digitale si completino a vicenda e che ogni cliente possa scegliere dove e quando entrare in contatto con IKEA in una logica omnicanale.” dichiara Oleg Panin, Responsabile del negozio di Torino, IKEA Italia In questo contesto, il nuovo spazio che aprirà domani al Lingotto rappresenta un’esperienza su misura, nel percorso per essere sempre più accessibili”.

L’allestimento del nuovo Plan&Order Point è stato pensato sulla base dei bisogni dei clienti emersi nel corso delle “Home Visit” che IKEA periodicamente realizza sul territorio per conoscere meglio la vita in casa delle persone, per comprenderne  i desideri e le specifiche esigenze ed adattare così la propria offerta di soluzioni d’arredo. Attraverso un percorso ad anello, i visitatori potranno toccare parte dell’assortimento IKEA suddiviso per le aree della casa in cui maggiormente si sono evidenziati  bisogni di organizzazione, in particolare cucina, salotto e camera da letto:  dalle soluzioni per chi gode di ampi spazi a soluzioni “compatte” per single o giovani coppie che vivono in piccoli spazi.

Il nuovo Plan&Order Point va ad arricchire l’ecosistema IKEA sulla piazza di Torino, raddoppiando così la sua presenza che conta già la tradizionale ”scatola blu” a Collegno e che, dalla sua apertura nel 2009, ha accolto circa 37 milioni di visitatori.

In occasione dell’apertura del Plan & Order Point di Torino, IKEA Torino Collegno collaborerà con la Cooperativa Sociale “Crescere insieme”, fornendo gli arredi alla casa di accoglienza che ospiterà adolescenti che attraversano un momento di fragilità familiare e hanno la necessità di vivere un periodo lontano da casa, durante il quale rielaborare la loro esperienza di vita e costruire le basi per progettare il proprio futuro.

Un’ iniziativa che rientra nel più ampio progetto “Un posto da Chiamare Casa”, tramite il quale IKEA Italia, in rete con istituzioni e associazioni locali, ha realizzato 750 progetti sociali in oltre 10 anni su tutto il territorio nazionale, volti a restituire il senso di casa a chi più ne ha bisogno.

Sul territorio piemontese, ad esempio, lo store di IKEA Collegno negli anni ha avviato diverse collaborazioni tra cui quella con il Gruppo Abele per il contrasto alla povertà educativa di bambini e bambine, con l’associazione“L’Isola che non c’è” per l’arredo di una casa in cui le persone con disabilità hanno l’opportunità di intraprendere un percorso di autonomia nella propria quotidianità e con l’Associazione Quore per l’arredo di 5 appartamenti destinati all’accoglienza di persone LGBTQI. Oltre a numerosi progetti portati avanti grazie al prezioso contributo dei clienti, come Riscalda La Notte per raccogliere coperte, trapunte e piumoni da destinare alle persone senza dimora o Prodotto Sospeso, l’iniziativa con Croce Rossa Italiana – Valle di Susa a supporto dei profughi ucraini.

 

Cantiere di via Po: lavori fino a novembre 2024 ma rimarrà sempre aperta

/

Partiranno già la prossima settimana con il primo cantiere di Italgas gli interventi che per circa 20 mesi coinvolgeranno l’asse di via Po: 650 metri dove fino a novembre del prossimo anno si concentreranno lavori su rete elettrica, acquedotto, fognatura, semafori, viabilità e sui binari del tram, per i quali l’ultimo intervento di manutenzione straordinaria risale agli anni ’80 e che, nel tratto tra le piazze Vittorio e Castello, verranno interamente sostituiti.

 

“L’occasione per intervenire – spiega l’assessora alla Viabilità e ai Trasporti Chiara Foglietta – si è presentata con l’assegnazione a Torino di fondi ministeriali per i deficit manutentivi tramviari: risorse da utilizzare entro la fine del prossimo anno. Con l’obiettivo di ridurre al minimo i disagi per i cittadini e le attività economiche, l’assessorato – sottolinea – ha quindi interpellato i gestori dei vari sottoservizi presenti lungo la via, evidenziando la possibilità di mettere mano agli impianti per risistemarli contestualmente alle attività di sostituzione dei binari, concentrando e armonizzando i singoli interventi ”.

La pianificazione dei cantieri con un’attenta programmazione e gestione dei lavori, organizzati in modo da garantire la viabilità, mitigarne l’impatto ambientale, limitandoli al massimo nel periodo delle festività natalizie e di fine anno, è frutto del lavoro del tavolo di confronto con le diverse rappresentanze delle attività produttive convocato dal Comune che, sotto la Regia Cantieri, in questi mesi ha visto il coinvolgimento insieme agli uffici comunali, di Gtt, Infra.To., Iren, Ireti, Italgas e Smat. All’ultima riunione prima dell’avvio dei lavori oggi alla Curia Maxima erano presenti con gli assessori Foglietta e Chiavarino i rappresentanti dell’Associazione Commercianti di via Po, di Ascom e di Confesercenti.

“L’incontro di oggi – spiega l’assessore al Commercio Paolo Chiavarino– testimonia la volontà dell’amministrazione di condividere questo percorso con le associazioni di categoria, accomunati dalla volontà di restituire decoro e sicurezza a una delle zone più rappresentative del commercio torinese. Tutte le fasi di cantiere saranno condivise in questo tavolo che diverrà permanente con l’obiettivo di lavorare in modo sinergico e costruttivo nell’interesse dei residenti e dei commercianti della zona”.

“La circolazione lungo l’asse di via Po non verrà mai interrotta – spiegano gli assessori – : almeno una corsia, da piazza Castello verso piazza Vittorio, rimarrà sempre percorribile dai veicoli, ma per lunghi periodi il transito sarà consentito in ambedue i sensi. Inoltre – sottolinea ancora Foglietta – ci siamo attivati per ottenere sgravi fiscali per Tari e Cosap per tutte quelle attività che si troveranno a patire i disagi economici e viabilistici legati ai cantieri”.

L’ intervento sui binari consentirà anche di migliorare le condizioni ambientali (con la riduzione del rumore prodotto dal passaggio del tram), manutentive e di durabilità dell’impianto, attraverso l’eliminazione nella parte centrale dei masselli in pietra, l’introduzione del materassino antivibrante e una finitura superficiale simile a via Cernaia. I lavori programmati vedranno la realizzazione di nuove dorsali per alimentazioni elettriche e idriche; il posizionamento di nuovi pozzetti di ispezione per le fognature bianca e nera; la sostituzione di condotte del gas; l’ammodernamento degli impianti semaforici e la sistemazione dell’incrocio tra le vie Po, Rossini e Accademia.

Per l’esecuzione dei lavori l’intera area tra le piazza Castello e Vittorio Veneto è stata suddivisa in 3 parti: da piazza Castello a via Rossini, l’incrocio tra via Rossini e via Po e la restante parte di via Po verso piazza Vittorio, mentre sotto il profilo temporale si sono individuate 12 sottofasi, riassumibili in 4 grandi momenti: da aprile 2023 a ottobre 2023; da novembre 2023 ad aprile 2024; da maggio 2024 a settembre 2024 e da ottobre 2024 a novembre 2024.

La partenza sarà soft. In questa prima fase, da aprile 2023 a ottobre 2023,  opereranno principalmente Smat e Ireti per il rifacimento degli impianti dell’acquedotto e di distribuzione dell’energia elettrica. Gtt sarà impegnata unicamente sull’incrocio tra le vie Po e Rossini, con cantieri di piccola dimensione per il rifacimento del manto stradale.
Via Po sarà sempre aperta al traffico nei due sensi di marcia. I cantieri di Ireti e Smat saranno posizionati sui due lati della via e, pur coprendo l’intero percorso, le imprese opereranno con la logica del cantiere mobile (della lunghezza all’incirca di un isolato), che avanzerà con il progredire dei lavori. In questo modo la riduzione dei posti auto sarà limitata e riguarderà solo il tempo strettamente necessario all’esecuzione dei lavori nel tratto interessato.

Seconda fase: da novembre 2023 a fine aprile 2024. È il momento in cui entra in campo il cantiere Gtt per la sostituzione dei binari. Sarà operativo dapprima nel tratto da via Delle Rosine a via Giulia di Barolo/Plana, ossia al termine dell’esedra di piazza Vittorio Veneto e successivamente si estenderà sino a via Rossini. I lavori, indubbiamente di maggiore impatto, comporteranno la limitazione a un solo senso di marcia su via Po, dalle ore 8.00 alle ore 17.00. Nelle restanti ore il cantiere verrà arretrato sulla carreggiata centrale per consentire il passaggio in entrambi i sensi di marcia, l’ingresso e l’uscita dai passi carrai. Gli interventi di Ireti e Smat (sistema fognario), proseguiranno con le stesse modalità del cantiere mobile, nel tratto da via Rossini a piazza Castello.

Terza fase: da aprile 2024 a fine settembre 2024. Speculare alla precedente, in questa fase il cantiere tranviario viene avviato prima da via Rossini fino a via Bogino, per poi essere esteso sino all’imbocco di piazza Castello. Verrà eliminato il blocco “salvagente” della fermata Carlo Alberto, non più utilizzata. Le modalità di gestione del cantiere saranno le stesse della fase precedente. La novità consiste nel fatto che questa fase è già la prima creazione definitiva della nuova carreggiata, con posa delle pietre che caratterizzano via Po, nel tratto Rossini/Vittorio Veneto che quindi gradualmente sarà libera da ogni impegno di cantiere.

Quarta fase, da ottobre 2024 a novembre 2024, nella quale via Po tornerà ad essere sempre aperta al traffico nei due sensi di marcia, si procederà ai ripristini con la posa della nuova carreggiata anche nel tratto tra via Rossini e piazza Castello.

Di tutto il cronoprogramma di cantiere e delle relative limitazioni sarà data man mano puntuale comunicazione a residenti e attività commerciali.

Addio al prof. Calciati, pioniere delle cure palliative

La Fondazione lo ricorda con affetto e infinita gratitudine
La Fondazione FARO e gli Amici della FARO salutano con affetto e infinita gratitudine il Professor Alessandro Calciati, scomparso il 12 aprile 2023 all’età di 97 anni dopo una vita di impegno, passione e professionalità dedicati all’Oncologia e alle Cure Palliative.
Con la sua lungimiranza e la sua profonda umanità, il Prof. Calciati fondò la FARO nel 1983, desiderando alleviare le sofferenze dei malati e delle loro famiglie, insieme a un altro oncologo illuminato, il dottor Oscar Bertetto.
È grazie al Prof. Calciati che la Fondazione si è dedicata fin da subito e con il massimo impegno a garantire le migliori cure palliative specialistiche, a casa e in hospice.
La scomparsa del Professore avviene a 40 anni dalla fondazione della FARO, anni che hanno visto l’ente da lui istituito assistere oltre 35mila famiglie, dar vita a numerosi progetti per le persone più in difficoltà e dedicarsi instancabilmente alla ricerca nelle cure palliative per migliorare l’assistenza e la qualità di vita dei pazienti. «Procederemo nel cammino tracciato per noi dal Prof. Calciati, certi che questi primi 40 anni non siano un punto di arrivo ma un traguardo da cui proseguire con ancora più impegno e dedizione» commenta il presidente della Fondazione FARO Giuseppe Cravetto.
Ricordando con riconoscenza il Prof. Calciati, volontari, collaboratori, dipendenti e Consiglieri della Fondazione FARO abbracciano i figli Andrea e Giovanni e i familiari tutti.
I funerali si terranno sabato 15 aprile alle ore 14.30 presso la Chiesa interna all’hospice FARO di San Vito (Strada Comunale da S. Vito a Revigliasco, 34 – Torino).
Fondazione Faro