ilTorinese

“Se lo puoi immaginare, lo puoi fare!”

“Se lo puoi immaginare, lo puoi fare!” La frase attribuita a Walt Disney sembra quasi anticipare quello che ieri sera è accaduto al Circolo dei Lettori.

Perché sì, senza parole non c’è pensiero, e i filosofi del linguaggio ce lo ricordano: conoscere il significato delle parole è la condizione necessaria per astrarre, comprendere, creare.
Ma c’è’ di più se lo puoi nominare lo puoi cambiare! La parola e la conoscenza della parola, inteso come processo di consapevolezza e  motore di cambiamento sociale e perché no politico. Soltanto Parole? No…
Ieri, però, la parola è diventata anche oggetto d’asta. Un’asta vera e propria, battuta con competenza e brillantezza da Vanessa Carioggia AD di Case d’Aste Sant’Agostino e Vice Presidente di ISI. In palio: l’adozione di una parola. Un paradosso? Non proprio. Perché dietro c’era molto di più. Con l’offerta più alta, l’aggiudicatario si portava a casa un poster artistico con la parola prescelta racchiusa tra due parentesi graffe, e, soprattutto, il diritto di utilizzare per 18 mesi la definizione tratta dal Dizionario di Genere di Marzia Camarda. Un’opera monumentale: il primo e più ampio censimento internazionale dei fenomeni sociali legati al genere. Numeri impressionanti: 2.417 lemmi, 12 macrotemi, oltre tre milioni di battute.
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Ieri sera, Marzia  Camarda ha compiuto un piccolo miracolo: ha coinvolto l’élite dell’associazionismo e dei corpi intermedi torinesi — dall’Unione Industriali ad Apid e Federmanager, dagli Ordini professionali al Politecnico, dall’Universita’ e la SAA alle Fondazioni Bancarie — insieme a intellettuali, imprenditrici, professionisti, associazioni di empowerment femminile come Fondazione Bellisario.
Non solo donne.Con ironia e spirito, molti uomini hanno rilanciato per aggiudicarsi parole “caratterizzate” come manel, mansplaining (o, con più colore, in italiano il bellissimo minchiarimento), drama queen, e toy boy. La forza del Dizionario di Genere non è solo quella di offrire una definizione, soddisfare la curiosità intellettuale, ma di costruire connessioni logiche tra i lemmi, offrendo un percorso di conoscenza unico e utilissimo. Lo confesso: anch’io ci ho perso delle ore, scoprendo spiegazioni chiare non solo di parole straniere, ma anche di concetti giuridici, economici e sociali.
E a cosa servirà il ricavato dell’asta?Ce lo racconta Marzia Camarda, con gli occhi che ieri brillavano di passione e di soddisfazione a coronamento di un lavoro davvero enciclopedico: “Realizzeremo una piattaforma digitale partecipativa, accessibile a scuole ed enti formativi, con contenuti del Dizionario e materiali creati ad hoc: schede didattiche scaricabili, strumenti per docenti e professionisti, uno spazio per connettere territori e colmare carenze educative. L’obiettivo è farne la più ampia mappatura internazionale partecipativa.” Non basta: il progetto guarda lontano. Non solo traduzione del dizionario in altre lingue, ma anche arricchimento con parole e concetti specifici delle varie culture, per una rete linguistica globale. Ieri era presente anche l’editrice e  di Settenove Monica Martinelli, fondatrice della prima realtà editoriale italiana interamente dedicata alla prevenzione della violenza e della discriminazione di genere. Le parentesi graffe del suo logo non sono casuali: simboleggiano libertà di espressione, l’uscire dalle gabbie culturali, l’aprirsi a un altrove, all’altro, all’inesplorato ed inedito. Come il primo Dizionario di Genere!
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IRMA CIARAMELLA

Piemonte, via libera al PRAE. Bartoli: certezze per 300 imprese e tutele per l’ambiente

Torino, 30 settembre 2025 – Il Consiglio regionale del Piemonte ha approvato oggi il Piano Regionale delle Attività Estrattive (PRAE) – Stralcio Primo e Terzo Comparto 2024-2034, comprensivo di rapporto ambientale, dichiarazione di sintesi e piano di monitoraggio.

Il PRAE è lo strumento di pianificazione decennale che definisce le regole per la gestione delle attività estrattive piemontesi, coniugando le esigenze produttive con la tutela ambientale e offrendo stabilità a oltre 300 imprese del comparto.

Sergio Bartoli, Presidente della V Commissione Ambiente, dichiara: «Con questo Piano garantiamo al Piemonte i materiali essenziali per costruzioni e infrastrutture, indispensabili allo sviluppo, ma dentro un quadro di regole chiare e rigorose tutele ambientali. È un equilibrio fondamentale: crescita e ambiente devono viaggiare insieme».

Bartoli ha sottolineato come il PRAE sia il risultato di un lavoro condiviso con tecnici, enti locali e organismi di valutazione:

«Abbiamo costruito un percorso di programmazione che dà certezze alle imprese, ai Comuni e ai cittadini, con l’obiettivo di coniugare competitività e sostenibilità. Ringrazio l’Assessore Marco Gallo per l’impegno dimostrato».

L’approvazione riguarda i comparti degli aggregati per le costruzioni e dei materiali industriali. Per il settore delle pietre ornamentali sono previsti ulteriori approfondimenti, a conferma della volontà di procedere con responsabilità e attenzione.

«Il PRAE è una scelta di visione: una pianificazione che guarda al futuro e che mette insieme sviluppo e tutela del territorio», ha concluso Bartoli.

Filippo II d’Acaja e la leggenda del lago

Esiste una leggenda su Avigliana legata a un fatto realmente accaduto. Nel mese di dicembre del 1368 il giovane Filippo II d’Acaja fu condannato a morte per annegamento nel Lago Grande per tradimento e attentato alla vita del cugino, il Conte Verde Amedeo VI.

Leggi l’articolo su piemonteitalia.eu:

https://www.piemonteitalia.eu/it/curiosita/filippo-ii-d%E2%80%99acaja-e-la-leggenda-del-lago

Lavori in piazza Baldissera, percorsi alternativi consigliati per evitare ingorghi

 Le indicazioni consigliate dal Comune

Prosegue il cantiere di trasformazione dell’assetto viario di piazza Baldissera. Il cantiere, che interessa sei direttrici viarie principali, coinvolge un nodo strategico della mobilità cittadina, in particolare nel quadrante nord di Torino. Le attività in corso riguardano la trasformazione dell’attuale rotatoria in un incrocio regolato da semafori intelligenti e la realizzazione dei binari per la futura riattivazione della linea tranviaria 10. La conclusione dei lavori è prevista per la primavera del prossimo anno.

Per consentire la prosecuzione dei lavori e garantirne lo svolgimento in condizioni di piena sicurezza, nelle ultime settimane si è reso necessario introdurre ulteriori restringimenti della carreggiata. Misure indispensabili che in alcune fasce orarie, caratterizzate da un maggiore afflusso di traffico, hanno comportato rallentamenti e disagi alla circolazione. Per limitarne l’impatto e favorire una più efficiente distribuzione dei flussi di traffico, la Città, in collaborazione con la Polizia Locale, ha individuato una serie di percorsi alternativi consigliati.

L’invito è a non utilizzare lo snodo di piazza Baldissera in modo esclusivo come snodo di attraversamento delle direttrici nord-sud e ovest-est, ma ad utilizzare percorsi alternativi se non per raggiungere destinazioni specificamente limitrofe all’area.

Dall’analisi della rete stradale cittadina, è emerso che, in particolare, l’area ovest della città presenta caratteristiche più adatte ad assorbire un maggiore volume di traffico, grazie alla presenza di assi stradali ad alto scorrimento.

INDICAZIONI DI PERCORSO SUDDIVISE PER DIRETTRICI PRINCIPALI

ASSE NORD – SUD

Per chi proviene da Caselle (Raccordo R10) o dalle autostrade A4 e A5 (Aosta – Milano) e intende raggiungere la zona Ovest o Sud-Ovest della città il suggerimento è di utilizzare l’uscita su corso Grosseto, seguendo le indicazioni per Madonna di Campagna.
Da lì, è possibile proseguire lungo corso Grosseto, sfruttando il sottopasso ad alto scorrimento, quindi imboccare via Casteldelfino, via Orvieto, via Livorno e infine corso Potenza.
A seconda della destinazione finale, si può proseguire su corso Regina Margherita, per raggiungere l’area ovest interna; oppure corso Lecce, proseguendo su corso Francia e corso Vittorio Emanuele II, in direzione del centro o delle zone sud-occidentali della città.

In alternativa, chi arriva dall’autostrada A4 o A5 può utilizzare l’uscita su corso Giulio Cesare, imboccare via Botticelli, e ricollegarsi agli itinerari sopra indicati verso l’area ovest.

Per chi proviene da Caselle (Raccordo R10) o dalle autostrade A4 e A5 e intende dirigersi verso le zone Est o Sud-Est della città la raccomandazione è di uscire su corso Grosseto, in direzione Rebaudengo.
Da qui, si può proseguire lungo via Botticelli, con possibilità di raggiungere piazza Sofia e proseguire su corso Regio Parco, per accedere alle aree di Vanchiglietta, Campus Einaudi e alla zona oltre il Po; oppure imboccare corso Giulio Cesare, che consente un collegamento diretto con corso Palermo e il Rondò Rivella, snodo strategico per l’accesso al centro e all’area di corso San Maurizio.

Anche in questo caso, chi proviene da A4 o A5 può utilizzare l’uscita su corso Giulio Cesare, immettersi su via Botticelli e proseguire lungo gli stessi percorsi alternativi.

ASSE OVEST – EST

Per chi proviene dalla Tangenziale Nord (uscita Borgaro – Strada Aeroporto) ed è diretto verso la zona Ovest o Nord-Ovest della città è possibile proseguire lungo via Reiss Romoli, quindi imboccare via Sansovino e successivamente via Cossa, raggiungendo direttamente corso Regina Margherita.

In alternativa, si può seguire un percorso che attraversa via Stampini, via Borgaro e via Umbria, anch’esso confluente su corso Regina Margherita, evitando l’area del cantiere.

Un’ulteriore opzione prevede il transito lungo corso Grosseto, per poi proseguire su via Casteldelfino, via Orvieto e via Umbria.

Per chi proviene dalla Tangenziale Nord (uscita corso Regina Margherita) ed è diretto verso la zona Sud-Ovest o il centro città si consiglia di utilizzare corso Potenza o corso Lecce, con possibilità di proseguire lungo corso Francia o corso Vittorio Emanuele II.

Ulteriori percorsi alternativi prevedono il transito attraverso via Cibrario e l’area dell’Ospedale Maria Vittoria, per poi raggiungere piazza Statuto, Cit Turin e la zona del Tribunale.

Le deviazioni dovute al cantiere sono segnalate dall’apposita segnaletica installata in prossimità mentre sul sito della Città sono pubblicate le mappe che suggeriscono i percorsi alternativi per pianificare al meglio i propri spostamenti evitando rallentamenti.

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Il Politecnico di Torino inaugura a Tokyo la nuova sede del Polito Japan Hub

 

Dopo l’apertura del primo ufficio a Kyoto nel 2023, il Politecnico di Torino ha inaugurato ufficialmente ieri la nuova sede del Japan Hub di Ateneo proprio nella capitale del Paese, a Tokyo, dove i nuovi uffici ospitati nella sede della Camera di Commercio italiana in Giappone saranno a disposizione dei partner giapponesi del Politecnico e di docenti, ricercatori e ricercatrici nello svolgimento delle loro attività di collaborazione con università, centri di ricerca e aziende nel Paese.

L’inaugurazione ufficiale si è tenuta nella prestigiosa sede dell’Ambasciata italiana a Tokyo, grazie all’ospitalità dell’Ambasciatore Gianluigi Benedetti, che è intervenuto insieme al Rettore Stefano Corgnati nel corso della cerimonia. Hanno portato un saluto anche la Vice Presidente della Regione Piemonte Elena Chiorino, il Sindaco della Città di Torino Stefano Lo Russo e il Presidente della Camera di Commercio Italiana a Tokyo Takaaki Komatani.

“Con il PoliTo Japan Hub apriamo, per il nostro intero territorio, che spazia dalle imprese al mondo dell’alta formazione e della ricerca, un prezioso ponte di accesso e di contatto con il Giappone. La sinergia che vede attivamente coinvolte le istituzioni potenzia e completa un’offerta di altissimo profilo internazionale, che ci permette di essere competitivi e attrattivi in una dimensione globale – commenta Stefano Corgnati, Rettore del Politecnico di Torino – Rafforzeremo, grazie alle partnership con università e centri di eccellenza nipponici, le occasioni per dare vita a un’attività congiunta di ricerca e consulenza per le imprese dei due Paesi nei principali campi tecnologici, dall’aerospazio all’energia, dalla sostenibilità ambientale all’architettura e al design. Il Japan Hub vuole anche essere un punto di incontro per studentesse e studenti che vogliono intraprendere un percorso di studi che porta a ottenere il doppio titolo di laurea, al Politecnico e negli atenei giapponesi partner”, ha commentato Stefano Corgnati, Rettore del Politecnico di Torino.

“Il diritto allo studio non ha confini: investire nella formazione universitaria significa dare ai nostri giovani l’opportunità di crescere, confrontarsi con il mondo e riportare sul nostro territorio competenze e visioni nuove. La collaborazione tra Piemonte e Giappone rappresenta una straordinaria opportunità di crescita reciproca, rafforza non solo i legami accademici e scientifici, ma anche l’ambizione di costruire un futuro in cui talento e conoscenza siano il vero motore di sviluppo della nostra Nazione. Il Politecnico di Torino è per definizione un’eccellenza del territorio, oltre che uno dei cuori pulsanti della formazione in tutta Italia e sono convinta che la nuova sede di Tokyo rappresenti uno step ulteriore nel consolidamento di una reputazione già elevatissima e riconosciuta a livello internazionale” ha affermato Elena Chiorino, vicepresidente e assessore al Diritto allo Studio Universitario della Regione Piemonte.

“Aprire il primo Hub di un’università italiana in Giappone è un motivo di orgoglio per Torino e conferma il suo ruolo sempre più internazionale. Questo nuovo traguardo rappresenta un punto di riferimento non solo per la comunità accademica, ma anche per il mondo delle imprese. Grazie a un lavoro di squadra, il Politecnico, la Città e l’intero territorio riescono a valorizzare al meglio capacità e ingegno, mettendoli al servizio della collettività per creare nuove opportunità di crescita e sviluppo” ha proseguito Sindaco della Città di Torino Stefano Lo Russo

“Il PoliTo Japan Hub di Tokyo contribuirà notevolmente alla promozione delle relazioni tra Italia e Giappone. Da un lato, darà un forte impulso a tutte le nostre attività nel campo della scienza e della tecnologia. Dall’altro, svolgerà un ruolo attivo come partner solido ed eccellente per qualsiasi istituzione o azienda giapponese interessata a una cooperazione hi-tech con l’Italia”, ha concluso l’Ambasciatore d’Italia in Giappone, Gianluigi Benedetti.

Lo spostamento della sede dell’Hub a Tokyo è motivato dalla volontà dell’Ateneo di rafforzare ulteriormente la propria presenza e il dialogo accademico e istituzionale tra i due Paesi in tutto il Giappone, dopo i primi due anni di attività che hanno portato a un intensificarsi delle relazioni con l’area asiatica, strategica per le politiche di internazionalizzazione del Politecnico. Terza economia a livello mondiale, il Giappone è infatti uno dei sistemi economici più moderni e avanzati al mondo, forte della sua posizione geografica nell’area dell’Asia-Pacifico – uno dei quadranti economicamente più dinamici su scala globale – e di una tradizionale proiezione internazionale. Il Politecnico vanta un solido legame nella ricerca e nella formazione con il Paese del Sol Levante, con oltre 20 collaborazioni con università giapponesi: i progetti e le iniziative congiunte hanno generato, negli ultimi cinque anni, progettualità e numerosi risultati scientifici congiunti a cura di oltre 50 tra docenti, ricercatori e tecnico-amministrativi.

Il PoliTo Japan Hub è il primo ufficio accademico di un’università italiana nel Paese, con l’obiettivo di creare nuove sinergie e reti per le sue attività di ricerca e collaborazione con aziende e organizzazioni, con il coinvolgimento di attori pubblici e privati in tutto il Giappone.

Il Paese asiatico si sta concentrando in questi ultimi anni su diverse sfide scientifiche e tecnologiche comuni al nostro Paese, come la gestione dei rischi ambientali, l’invecchiamento della società, la valorizzazione e tutela del patrimonio culturale, lo sviluppo di tecnologie al servizio dell’uomo.

L’Hub ha lo scopo di coordinare, promuovere e valorizzare le attività dell’Ateneo in materia di formazione, ricerca, innovazione e diffusione della conoscenza in un Paese, il Giappone, che si sta aprendo una stagione propizia alle collaborazioni industriali che potranno coinvolgere industrie, istituzioni e università: “In questo momento storico, l’iniziativa del Japan Hub sottolinea l’importanza dell’incontro e della collaborazione, strumenti fondamentali per la crescita dei nostri giovani,  per lo sviluppo di tecnologie innovative e per la realizzazione di un mondo interconnesso, sostenibile e pacifico”, commenta il referente per il Japan Hub, Giuseppe Quaglia.

L’inaugurazione è stata anche l’occasione per presentare la partecipazione del Politecnico all’Expo Osaka 2025, dove l’Ateneo sarà protagonista dal 2 al 4 ottobre con un’esposizione multimediale dedicata al tema del volo e dello spazio, nell’ambito del progetto “AIRONE – Aerei e droni per la mobilità civile sostenibile”, selezionato dal Ministero dell’Università e della Ricerca e ospitato nel Padiglione Italia.

L’esposizione, intitolata “Volare: dove i sogni incontrano la tecnologia” / “Flying: Where Dreams Meet Technology”, guiderà i visitatori in un viaggio tra prototipi, video e narrazioni, esplorando le frontiere della ricerca aerospaziale del Politecnico: dai droni urbani agli aerei stratosferici, fino ai satelliti e alle loro applicazioni terrestri.

Oltre alla mostra multimediale, il Politecnico organizzerà tre incontri con ospiti italiani e giapponesi, per promuovere il dialogo su innovazione, mobilità sostenibile e cooperazione scientifica. All’inaugurazione del 2 ottobre interverranno, oltre al Rettore Stefano Corgnati e alla Vicerettrice per la Comunicazione e la Promozione Silvia Barbero, anche il Commissario Generale per l’Italia all’Expo Osaka 2025, l’Ambasciatore Mario Vattani, il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e il Sindaco della Città di Torino Stefano Lo Russo; porteranno un saluto anche i direttori dei due progetti PNRR che il Politecnico presenta ad Expo, cioè MOST – Centro nazionale per la mobilità sostenibile con Gianmarco Montanari e NODES – Nord Ovest Digitale e Sostenibile con Chiara Ferroni.

L’incontro del 3 ottobre verterà invece sulla collaborazione tra il Politecnico e il Giappone, con il talk Scientific Pathways from Torino to Osaka: A Cross-Cultural Collaboration Series, coordinato dal professor Giuseppe Quaglia, direttore del PoliTO Japan Hub: un dialogo tra relatori italiani e giapponesi sui temi di ricerca comuni tra Italia e Giappone, dalla robotica al servizio dell’uomo ai materiali innovativi, all’energia, all’Intelligenza Artificiale.

Il 4 ottobre, l’esperienza in Expo del Politecnico si concluderà con un incontro dedicato alla ricerca dell’Ateneo nei settori dell’Advanced Air Mobility (AAM)e della New Space Economy; il talk è coordinato dai professori Giorgio Guglieri e Giuseppe Scellato, referenti degli Spoke dedicati all’aerospazio rispettivamente dei progetti MOST e NODES.

“Con questa doppia iniziativa — l’apertura del Japan Hub a Tokyo e la partecipazione all’Expo — il Politecnico di Torino conferma il proprio impegno nel costruire ponti tra Italia e Giappone, promuovendo formazione e innovazione in una delle aree più dinamiche del mondo”, conclude il Vicerettore per l’Internazionalizzazione Alberto Sapora.

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Buonissima, più di 120 appuntamenti al Festival della grande cucina

Torino celebra ancora una volta la migliore cucina internazionale, in tutte le sue forme, attraverso la quinta edizione di Buonissima, la manifestazione gastronomica tra le più importanti d’Italia, che si terrà nel capoluogo piemontese dal 22 al 26 ottobre prossimo. L’evento gastronomico, ideato dai giornalisti Stefano Cavallito e Luca Iaccarino e dallo chef Matteo Baronetto, torna ad animare la città dopo la straordinaria edizione estiva organizzata in occasione della cerimonia torinese della “The World’s 50 best restaurants”.

Un appuntamento diventato imperdibile per tutti gli appassionati di cultura gastronomica e non solo, un motivo d’orgoglio per Torino e l’Italia. Buonissima 2025 promette un’edizione ricca e innovativa con numeri ancora più importanti rispetto al passato, che vogliono ribadire il ruolo centrale che la città riveste nel panorama enogastronomico italiano e internazionale. Un festival che si propone l’intento di far vivere intensamente la città tramite eventi di alta qualità e diffusi in alcuni luoghi iconici torinesi, seguendo l’incremento sempre maggiore di turisti che, visitando la città, vengono affascinati dall’accoglienza e dalla cura enogastronomica proposte.

“Cibo, arte e bellezza sono le tre parole di riferimento per questa edizione – ha dichiarato il giornalista Luca Iaccarino – una manifestazione diffusa capace di creare movimento e bellezza in città attraverso la commistione e la fusione tra il cibo e l’arte, andando a confluire in un senso incredibile di bellezza, un evento e un sentimento in cui ritrovarsi come comunità”.

“Non chiedere quello che può fare il tuo Paese per te, ma chiediti cosa puoi fare tu per il tuo Paese, disse J.F. Kennedy nèl lontano 1961 – ha dichiarato il giornalista Stefano Cavallito – questo è lo spirito che ha animato Buonissima fin dalla sua prima edizione. Buonissima è stata concepita per esprimere il suo spirito proprio nella città di Torino, e abbinare la bontà dell’offerta enogastronomica alla bellezza del luogo dove viene respirata. La bellezza del luogo è fondamentale a livello di attrattiva per ospitare e richiamare i più grandi interpreti della cucina internazionale”.

“Buonissima sta progredendo in modo importante – ha affermato lo chef Matteo Baronetto – penso che la cucina debba mettersi al servizio della bellezza e della cultura al fine di ampliare il respiro internazionale. Sono felice di poter contribuire attivamente a questa edizione proponendo due eventi nel format Chef Table, a cui sono affezionato e che parla un poco del mio passato. La prima cena si svolgerà negli ambienti magici della Libreria Luxemburg, nella sua nuova sede della galleria Subalpina, e la seconda nei locali di Dispensa, dove dopo 10 anni tornerò a cucinare con il mio amico Carlo Cracco, proponendo qualcosa del nostro passato che porti, però, un profumo nel futuro”.

Martedì 21 ottobre, dalle ore 20, alla Libreria Luxemburg, ci sarà appunto l’intima cena a quattro mani in cui lo chef Matteo Baronetto cucinerà con lo chef del ristorante Glam, Donato Ascani. I libri lasceranno spazio a un’atmosfera unica, la cucina prenderà il posto delle parole e due protagonisti della scena gastronomica si incontreranno per creare un menù irripetibile.

Cinque sono i giorni dedicati alla manifestazione  che ospiterà oltre 15 format gastronomici per  un totale di più di 120 appuntamenti diffusi in tutta la città, con il coinvolgimento di oltre 70 location e 100 chef provenienti da ogni angolo del pianeta. La kermesse negli anni scorsi ha ospitato chef del calibro di Massimo Bottura, Alain Ducasse, Ferran Adrià, Enrico Crippa, Virgilio Martinez e Renè Redzepi, e conferma anche quest’anno la duplice, inconfondibile anima che l’ha contraddistinta fino ad ora. Da un lato il carattere pop delle trattorie e dei Bistrot, dall’altro spirito top delle mete di Fine Dining, ristoranti unici in cui gli chef propongono una filosofia visionaria e originale nella scena gastronomica internazionale. L’inaugurazione ufficiale di Buonissima avverrà alla centrale Nuvola Lavazza mercoledì 22 ottobre dalle 16 alle 18, e in quell’occasione si terrà il Premio Bob Noto, nato in seno alla manifestazione in omaggio al gastronomo e fotografo torinese scomparso nel 2017. Ogni anno la giuria è composta dalla moglie Antonella Fassio, dagli chef Ferran Adrià e Paolo Griffa, dall’editore Marco Bolasco, da Sara Perone di Lavazza e dagli editori di Buonissima e consegna il premio a un personaggio del mondo dell’enogastronomia che si è distinto in una virtù cara a Bob. Quest’anno il tema del premio riguarda il talento. Per questa edizione l’evento inaugurale di Buonissima sarà mercoledì 22 ottobre, a partire dalle 19.30, fino alle 23.45, a Palazzo Madama, presso il Museo Civico d’Arte Antica e firmato da 10 grandi chef provenienti da alcuni dei più rinomati ristoranti italiani che daranno estro alla loro creatività riproponendo piatti iconici e nuove creazioni ispirati alla mostra che farà da cornice alla serata: “Vedova Tintoretto in dialogo”, un elogio al cibo e all’arte all’interno della bellezza dello storico palazzo torinese. Ad accompagnare la proposta gastronomica, una selezione  dei migliori vini piemontesi. Dal 22 al 26 ottobre si svilupperanno anche le Cene in Osteria, dal titolo Piolissima. Per Buonissima l’anima delle tipiche trattorie torinesi prende vita tra le strade e i vicoli della città, con 21 piole, dalle più tradizionali alle più contemporanee, che sorprenderanno con piatti speciali pensati ad hoc per celebrare la grande cucina piemontese. Si potranno scoprire menù originali nello stile della piola, respirando l’atmosfera autentica della convivialità. Piazza Castello, dal 23 al 26 ottobre, dalle 10 alle 19.30 sarà teatro di 4 giorni di esperienze gastronomiche e culturali di “Casa Buonissima”.

Sabato 25 ottobre, presso Palazzo Saluzzo Paesana, un grande evento è atteso dalle 19, dal titolo “A taste of Alchemist”, una cena spettacolo in cui il grande protagonista della serata sarà lo chef danese Rasmus Munk, insignito del premio come Miglior Chef al mondo per la classifica The Best Chef Awards 2024. Mente visionaria e chef patron del ristorante Alchemist di Copenaghen, due stelle Michelin e una stella Verde, quinto ristorante al mondo per The World’s 50 Best Restaurants 2025. Munk proporrà una cena riservata e ideata soltanto per Buonissima e dedicata esclusivamente alla Città di Torino.

Un’altra novità riguarda l’innovativo format Bistromania, la festa dei bistrot che si svolgerà alla centrale Nuvola Lavazza sabato 25 ottobre dalle ore 19. Quest’anno i riflettori si accenderanno sulla partnership tra Piemonte e Catalogna: 5 bistrot catalani saranno ospiti speciali e si uniranno ai protagonisti piemontesi per una notte di sapori, storie e contaminazioni uniche. Standing dinner e materie prime scelte con cura si accompagneranno a vini che testimonieranno artigianalità e passione.

“Come Gallerie d’Italia e Banca Intesa Sanpaolo sosteniamo il progetto di Buonissima 2025 – ha dichiarato Michele Coppola, Executive Director Arte Cultura e Beni Storici di Intesa Sanpaolo -le Gallerie d’Italia saranno un importante teatro per la quinta edizione di Buonissima, evidenziando la passione e l’interesse verso un progetto che, di anno in anno, cresce attraverso il cibo, la cultura e la bellezza”.

Mara Martellotta

La ‘Tuccio Costruzioni Srl’ sponsor musicale a Caramagna Piemonte, ma non a Nichelino

L’azienda ha patrocinato il sold-out degli ex Matia Bazar, dopo l’esclusione dalla festa patronale del proprio Comune.

Sold-out per Carlo Marrale e Silvia Mezzanotte a Caramagna Piemonte, nel Cuneese al confine con Torino, per il debutto nazionale del loro nuovo tour dedicato ai 50 anni di ‘Stasera che sera’ e dei Matia Bazar, gruppo di cui entrambi hanno fatto parte in passato e che ha celebrato lo stesso traguardo.

La serata è stata condotta da Maurizio Scandurra, opinionista de ‘La Zanzara’ di ‘Radio24’, che commenta: “Un piacere ritrovare sul palco due grandi della canzone italiana in un evento che avuto come partner un altrettanto storico e affermato costruttore meritevole di menzione. Ma nessuno è profeta in patria, gli antichi adagi hanno sempre ragione. Evidentemente a Caramagna Piemonte la ‘Tuccio Costruzioni Srl’, da sempre azienda generosa e sensibile alla promozione della cultura sul territorio, ha avuto ben altra accoglienza rispetto al clamoroso diniego alla sponsorizzazione incassato dal Comune di Nichelino – ov’é nata e dà lavoro da 60 anni a oggi a moltissimi dipendenti, per ragioni discutibili che in molti, come me, non comprendono né condividono per nulla, ma tant’è. Una realtà consolidata in ambito edile che ha spesso affiancato il proprio nome e accordato il proprio sostegno a grandi eventi nazionali e internazionali”, chiosa Maurizio Scandurra, come sempre nel suo stile diretto e schietto.

“I giardini, tra arte, bellezza e benessere” in Giappone con FTM

“I giardini, tra arte, bellezza e benessere”, è il tema dell’incontro  che si è tenuto al Padiglione Italia  di EXPO Osaka, Giappone, settimana del Piemonte, oggi martedì 30 settembre 2025 alle 12:30 (ora locale).

Fondazione Torino Musei, all’interno del  proprio Piano Strategico che ha previsto e sta concretamente attuando un percorso di internazionalizzazione del sistema museale, si è presentata con il MAO Museo d’Arte Orientale quale ponte tra Italia e Giappone, attraverso le sue competenze e i suoi sguardi capaci di aprire connessioni profonde tra Torino, il Piemonte e l’intero Paese e ha annunciato il progetto “La pittura di paesaggio. Antonio Fontanesi e il Giappone, promosso dalla Fondazione Torino Musei con la GAM – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea. Una mostra, in programma per il 2026, che sarà realizzata in collaborazione con il National Museum of Modern Art di Kyoto, il Mitsubishi Ichigokan Museum di Tokyo e il Nagoya City Museum of Art, con il sostegno degli Istituti Italiani di Cultura di Osaka e Tokyo. Un ulteriore tassello del dialogo culturale tra Piemonte e Giappone.

L’incontro, promosso dalla Regione Piemonte, ha riunito rappresentanti istituzionali e culturali italiani e giapponesi. Tra i partecipanti, l’assessore alla Cultura della Regione Piemonte Marina Chiarelli, la direttrice generale del Consorzio delle Residenze Reali Sabaude Chiara Teolato, il direttore del MAO Museo d’Arte Orientale Davide Quadrio e la responsabile delle Attività Internazionali della Fondazione Torino Musei Angela Benotto, in dialogo con la curatrice internazionale Yuko Hasegawa, figura di spicco nel panorama culturale globale, direttrice del Programma di Arte e Design all’International House of Japan e docente all’Università di Kyoto.

Liste attesa Cuneo, interrogazione di Grimaldi in Parlamento

Il caso sollevato in Consiglio Regionale dalla Consigliera di AVS Giulia Marro approda in Parlamento. L’On. Marco Grimaldi, vicecapogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera, ha infatti presentato un’interrogazione al Ministro della Salute per fare chiarezza sulla gestione delle liste d’attesa all’ASL CN1 e all’Ospedale Santa Croce e Carle di Cuneo.
“A seguito della nostra segnalazione in Consiglio Regionale delle pratiche anomale, come la fissazione di visite in orari notturni con la dicitura “la data non è reale”, che formalmente rispettano i tempi di legge ma di fatto non garantiscono l’accesso tempestivo alle prestazioni, con conseguente sforamento dei tempi massimi previsti per le classi di priorità B e D, la Regione Piemonte ha sospeso tali procedure in attesa di verifiche, che non si sono ancora completate. – dichiara Giulia Marro, consigliera regionale, insieme alle colleghe Alice Ravinale e Valentina Cera – Ma la sospensione ha generato un ulteriore problema: l’impossibilità di prenotare visite, persino urgenti. Durante il question time nel Consiglio Regionale del 23 settembre, l’Assessore Riboldi ha negato i blocchi, sostenendo che l’impossibilità di prenotare dipende sistema informatico del CUP regionale che mostra le disponibilità solo nei dieci giorni successivi alla richiesta: questo però non dovrebbe succedere. Visto il tenore di alcuni commenti rispetto alla nostra attività in Consiglio, ribadiamo la nostra stima e vicinanza al personale sanitario, che continua a garantire professionalità e dedizione nonostante carichi di lavoro sempre più pesanti. Sappiamo bene inoltre che la strada per uscire dall’emergenza liste d’attesa è un rafforzamento degli organici, priorità assoluta per la sanità regionale. Ma qui il problema è il sistema di gestione delle prenotazioni, che non può lasciare i pazienti nell’incertezza.”.
“Di fronte a una situazione che continua a creare disagi e incertezza ai cittadini, ho ritenuto necessario interessare il Ministero della Sanità di quanto sta avvenendo in Piemonte e su cui il lavoro di AVS in Consiglio Regionale ha acceso un faro. – dichiara l’on. Grimaldi – È un atto per dare voce alle tante persone che non riescono ad accedere agli esami nei tempi previsti, con gravi conseguenze per la salute, e per fare chiarezza in merito ad una vicenda dove tante parole sono state spese ma per ora con pochi risultati. Attendiamo di sapere quali saranno gli atti del Ministero per superare l’inammissibile situazione in cui non è possibile prenotare una visita, nemmeno se ugente.”
cs