ilTorinese

Altri sei milioni di euro vinti a Ciriè con il “gratta e vinci” dopo i due di Torino

Una vincita davvero da record quella che ha messo a segno un fortunato appassionato del Gratta e Vinci. In provincia di Torino esattamente a Ciriè, un tagliando della categoria “Vinci in grande” ha infatti regalato la bellezza di 6 milioni di euro.
Una vincita davvero grande, anzi enorme. Come riferisce l’agenzia Agimeg, si tratta della cifra più alta ottenibile con questo tipo di tagliando, dal costo di 25 euro. Il biglietto è stato acquistato presso la ricevitoria di Via Battitore 100 a Ciriè. Poche ore prima il gratta e vinci aveva premiato con due milioni il cliente di una tabaccheria.

DFTALK, Rosanna Paradiso: “Sotto gli occhi di tutti. Tratta e sfruttamento del lavoro sessuale”

In programma venerdì  17 novembre alle ore 19, presso il Centro Servizi VolTo, in via Giolitti 21, la presentazione del libro di Rosanna Paradiso intitolato “Sotto gli occhi di tutti. Tratta e sfruttamento del lavoro sessuale”, in cui verrà condotto un dialogo tra l’autrice e Emanuele Franzoso.

L’autrice lavora presso la Procura della Repubblica di Torino nel gruppo “Criminalità organizzata, comune  e sicurezza urbana” in qualità di esperta anti tratta e fa parte del gruppo nazionale ECST ( esperti contro sfruttamento e tratta). Nel 2000 ha fondato l’associazione Tampep, partner dell’omonima organizzazione europea impegnata nella promozione dei diritti e della salute delle Sex workers migranti, che ha presieduto fino al 2015. Ha diretto numerosi progetti in Europa e in  Nigeria, partecipando a conferenze in Italia e all’estero, tenendo corsi rivolti alle forze dell’ordine e operatori che affrontano il problema della tratta e dello sfruttamento.  Ha collaborato con diversi organi interazionalidelle Nazioni Unite e del Consiglio d’Europa e per l’Ufficio Stranieri del Comune di Torino si è  occupata dal 1989 di migranti italiani e cinesi, elaborando poi le attività dell’Unità di strada del progetto Tampep.

Nel suo libro intitolato “Sotto gli occhi di tutti” con sottotitolo “Tratta e sfruttamento del lavoro sessuale “, con la prefazione di Helga Gayer e la postfazione di Vincent Delbos, l’autrice si interessa alle giovani donne, spesso adolescenti che, sotto gli occhi di tutti, mettono a disposizione il proprio corpo per lo più non consenzienti.

Si tratta di romene, cinesi, nigeriane, albanesi, dietro ognuna delle quali è  presente una storia di violenza, di miseria, di libertà e di diritti negati sia nel Paese di provenienza sia in Italia, dove queste persone vengono sfruttate e ignorate perché funzionali alla domande di sesso a pagamento. Le dinamiche dello sfruttamento sessuale da parte della criminalità organizzata sono caratterizzateda ferocia e crudeltà inaudite. Il mercato del sesso è  soltanto oggiuno degli aspetti e degli sbocchi squallidi del traffico di esseri umani, che comprende anche accattonaggio e varie forme di lavoro clandestine. Negli ultimi anni, infatti,  le richieste di protezione internazionale  di donne senza documenti sono diventate il pretesto e l’espediente per legalizzare il soggiorno di chi si prostituisce. Nel corso della presentazione del libro l’autrice rifletterà  anche su cosa si sia  fatto e su cosa si potrebbe fare per perseguire i trafficanti e gli sfruttatori e su quali norme  abbianocercato di offrire una via di uscita alle vittime e i risultati conseguiti.

 

Mara Martellotta

Il giallo torinese di Amandola: “L’uomo del lunedì”

A cinquant’anni da La donna della Domenica arriva in libreria L’uomo del Lunedì di Gian Piero Amandola.

Un omaggio ai grandi Fruttero & Lucentini, ma anche una sfida letteraria disputata fra giallistica e humour. Ce n’è per tutti in questo giallo che più torinese non si può, dai Savoia agli Agnelli, Fino ai personaggi dell’economia strana che s è impadronita della città dopo la Fiat. Fra turismo, puttane e spaccio, immigrazione fra sfruttamento e racket, tecnologia e finanza. Come ne “La donna della Domenica”, un omicidio sulla collina torinese.

 

Sei colpi di pistola che aprono uno squarcio nella testa del rentier Alberto Ellano, ma anche nei nuovi e vecchi vizi, amori clandestini e odi di quelli della collina. Sempre meno privilegiati, sempre più preda dalla delinquenza della città. Una morte forse da nuova delinquenza torinese, molto diversa da quella di 50 anni fa. Una morte che sembra un sacrificio (ma in questo giallo tante cose sembrano e poi non sono) sull’altare di un business d’avanguardia finanziaria fra bitcoin e cryptovalute. Ma forse dal primordiale sesso, o addirittura dalle follie senili nelle antiche ville collinari in decadenza tragicomica. Possono essere tutti assassini, quelli della collina, qualcuno è convinto di esserlo. Magari è un’uccisione come ai tempi delle sfide fra i nobili feudatari dei Savoia che si spartivano la collina.

 

A indagare c’è Carlo Torquace. Se nell’ultima giallistica, l’indagine la “famola strana”, quella di Torquace lo è di più. Lui è un detective dell’aldilà, soffre di mancamenti, morti apparenti, durante i quali “vede” le soluzioni dei misteri di questo assassinio. Napoletano, quando è nell’”aldiqua” lui indaga col caffè Kafa, che dà la “cazzimma” cioè “la furbizia per fare le cose”. Per affrontare il mistero della prostituta che era con l’assassinato, che non si trova, non si sa se è l’omicida, se è vittima fatta sparire. Per capire cosa c’entra l’uomo che poco prima litigava sui bitcoin con la vittima. Torquace cerca di non perdersi nella Torino di Notte fra Puttan Tour e guerra delle mafie del sesso a pagamento. Carabinieri si aggirano sotto i lampioni fra le vecchie prostitute di via Ormea e i Trans i via Cavalli. E scoprono manager, grandi nomi di Torino, che quando cala la notte vanno caccia di “carne fresca” sulle “piste” di polverina bianca.
Un’ indagine zero: nessuna traccia dell’assassino, nessuna della donna, unico incomprensibile indizio un foulard su cui è stampato un quadro di Edward Munch espressionista horror. Un’indagine all’incontrario, perché la soluzione è nell’unico assassino mai sospettato.

L’autore, Gian Piero Amandola è un giornalista inviato della Rai. In passato ha collaborato con La Stampa, Stampasera, Espresso, Panorama, Gazzetta del Piemonte, Venerdì di Repubblica, Corriere della Sera Cultura.

Gian Piero Amandola, L’uomo del Lunedì, Edizioni Porto Seguro, pagine 156, euro 15

 

GIachino: Torino per rilanciarsi ha bisogno di un forte partito dello sviluppo

Torino per rilanciarsi ha bisogno di un forte partito dello sviluppo come non è stato il PD che ha portato Torino al declino e ha ancora al suo interno Sindaci No Tav. 
FDI punti al 30% con un forte programma di sviluppo , dalla difesa del settore auto al Centro per la IA , dalla TAV alla Tangenziale est . Intollerabili le lentezze sulla TAV a e sulla Linea 2 della Metro che deve arrivare sino a Settimo/S. Mauro.
Così Mino GIACHINO , responsabile piemontese trasporti e logistica di FDI, al dibattito con l’on. Giorgio MERLO per la presentazione del suo libro : UN IRRIDUCIBILE CONTRO IL DECLINO DI TORINO.
GIACHINO che nel 2008 per primo denuncio’ la bassa crescita della economia torinese non è stato con le mani in mano , nel 2013 ha proposto e guidato la battaglia per portare a Torino la Autorità dei trasporti e nel 2018 portò in piazza insieme alle Madamin 40.000 torinesi a dire SITAV e a salvare l’opera .
Come ha detto onestamente Cirio noi SITAV abbiamo fatto ciò che la politica non era stata capace di fare.
 
Dopo la nostra grande Manifestazione e dopo il voto del Senato che boccio’ definitivamente la posizione Notav purtroppo vi sono stati rallentamenti inconcepibili che paga sulla propria pelle la economia e il lavoro piemontese.
La bassa crescita della economia torinese come ha detto Banca d’Italia è una zavorra della economia regionale. Per rilanciare il Piemonte occorre rilanciare Torino ecco perché la palla passa alla politica torinese. Partendo dalla scelta del Governo MELONI di affidare a Torino la sede del Centro della IA relativa al settore auto e alla mobilità che sottolinea l’errore  di chi negli anni 90 diede per scontata il venir meno del peso della industria. Il settore industriale vale un quarto dei 70 miliardi del PIL di Torino e area metropolitana.
Oggi il Piemonte vive una situazione difficile nei collegamenti internazionali e paga ritardi e le incompetenze degli ultimi vent’anni. La chiusura del Traforo del Bianco, la chiusura del Tunnel ferroviario del Frejus costano quasi 1 miliardo , ma il rischio , che solo gli incompetenti non valutano ., e’ che una volta modificati i percorsi una parte dei trasporti non ritorni più indietro. Altro settore in sofferenza è il settore auto e dell’indotto messi in difficoltà da una decisione europea che andrà sicuramente corretta dopo le elezioni europee.
A proposito del Centro per la Intelligenza Artificiale, GIACHINO ha suggerito tre alternative, quella di corso Marche, quella dell’ex Palazzo della RAI di via Cernaia, avvantaggiato dalla stazione ferroviaria e che rilancerebbe un’area oggi in declino e la zona di corso Novara una scelta che darebbe un forte messaggio di speranza a Barriera di Milano

La Brioche Speciale ATP: Il Cuore Goloso del Grande Torneo a Torino

L’evento tennistico che da tre anni a questa parte- le Atp Finals- sta mettendo la città di Torino non più dietro le quinte del settore turistico, ma sul palcoscenico delle mete di viaggio più ambite, si sta rivelando particolarmente attrattiva anche per le espressioni gastronomiche e di pasticceria che chef e maitre patissier hanno creato: a sottolineare come anche il settore più ” mangereccio” e tradizionale piemontese, ripone entusiasmo nell’accogliere l’importante manifestazione di stampo sportivo e di respiro internazionale

 

Per l’occasione del grande Torneo di Tennis, dunque, il laboratorio di pasticceria della Farmacia Del Cambio – locale ormai nel cuore dei torinesi e dei turisti, considerato emblema della storia culinaria della cittá – si distingue con la creazione della Brioche Speciale ATP. Questa interpretazione unica della classica Veneziana è frutto dell’ingegno e della maestria del nostro team di pasticceria.

Tra le molte storie da narrare, emerge una verità tangibile: la Farmacia Del Cambio, con il suo legame radicato nella storia di Torino, rende omaggio alla città attraverso creazioni culinarie di eccellenza. In occasione di questo straordinario evento, svela una reinterpretazione avvincente e golosa della sua iconica Veneziana: un impasto soffice e avvolgente, custode di una generosa farcitura di crema pasticcera. Un’invenzione che trasforma il gusto in un’esperienza sensoriale unica, da gustare in uno degli scenari più raffinati della città: Piazza Carignano.

 

La brioche speciale sarà disponibile presso il laboratorio, da gustare sul momento o da asporto, fino al 19 novembre, giornata di chiusura del torneo. 

Naturalmente, la produzione della Farmacia del Cambio prosegue giornalmente per addolcire il palato degli appassionati e dei più curiosi, accomodati in ambienti regali e profumati di storia.

CHIARA VANNINI

Scontro tra auto e scooter in corso Agnelli: in fiamme la moto

Un incidente stradale avvenuto questa mattina in corso Agnelli angolo via San Marino ha provocato l’incendio di uno scooter scontratosi con una vettura. Nella foto di Mara Martellotta le fiamme poco dopo l’impatto tra i due mezzi. Il centauro è stato ricoverato al Cto.

Torino, colpo di fortuna: Gratta e vinci da due milioni di euro

E’ un cliente abitudinario sulla cinquantina il fortunato vincitore di due milioni di euro al Gratta e vinci. Il cliente di una tabaccheria torinese in corso Trapani ha grattati il tagliando nel negozio. Ha avuto quesì un mancamento quando si è accorto di aver vinto due milioni di euro. Si è fatto fotocopiare il tagliando ed è uscito dalla tabaccheria verso una nuova insperata vita.

Multata la collegiata di Carmagnola: “trasmetteva su frequenze militari”

Carmagnola, 100.000 euro di multa alla radio della Collegiata
Parroco e parrocchiani increduli e sconcertati. La notizia sembra quasi una barzelletta. La radio parrocchiale della Collegiata dei Santi Pietro e Paolo apostoli di Carmagnola dovrà pagare una sanzione di ben 100.000 euro perché, secondo i tecnici del Ministero della Difesa, è entrata nelle frequenze radio militari per trasmettere le funzioni religiose. I carabinieri hanno portato via la radio e ora il legale della parrocchia tenterà almeno di ridurre la sanzione e recuperare il congegno. Stupefatto don Dante Ginestrone, parroco della Collegiata, che non era a conoscenza del fatto che l’emittente utilizzasse frequenze militari. La radio parrocchiale che trasmette dal campanile è stata installata 15 anni fa per “venire incontro, spiega don Dante, alla solitudine di tanti anziani e ammalati chiusi nelle loro case con l’impossibilità di recarsi in chiesa e sentirsi meno isolati avendo la possibilità di ascoltare attraverso la radio le Messe e pregare insieme”. Che la radio sia un servizio importante nei momenti difficili lo sottolinea anche il sindaco di Carmagnola Ivana Gaveglio che ricorda in particolare il prezioso aiuto offerto dall’emittente ai cittadini durante la pandemia. “La nostra radio, precisa il parroco, ha sempre solo trasmesso celebrazioni religiose in diretta dalla Collegiata. non ha mai diffuso pubblicità e non ha mai riscosso nessun compenso, si tratta di un servizio gratuito e pastorale rivolto alla cittadinanza senza altri scopi”. Vedremo come andrà a finire.          Fr

Ragazzi… “Che notte questa notte”. Chieri omaggia Leo Chiosso

La città dedica al suo illustre concittadino la “Sala della Conceria” che diventerà “Auditorium Leo Chiosso”

Sabato 18 novembre, ore 21

Chieri (Torino)

Uomo di spettacolo a tutto tondo. Tanto che, per la sua poliedricità, il mitico bianco-nero per la vita, Giampiero Boniperti (terza fondamentale pedina del leggendario “Trio Magico”, anni ’50-’60, John Charles – Omar Sivori – Giampiero Boniperti) diceva di lui che era “un elemento atipico a tutto campo”. Autore di canzoni e programmi televisivi, scrittore,  sceneggiatore e soggettista, commediografo e perfino poeta (ma anche, in gioventù “rugbista a 5” nella formazione del “GUF Torino”, con cui fu vicecampione nazionale nel ’41) Leo Chiosso, nato a Chieri nel 1920, da una famiglia originaria di Pralormo, e a Chieri scomparso nel 2006, sarà doverosamente ricordato, sabato 18 novembreore 21, dalla sua città natale che a lui intitolerà la “Sala Conceria”, al numero 2 di via della Conceria. Alla cerimonia, seguirà lo spettacolo musicale “Che notte questa notte” con il figlio, Fred Chiosso, e “Noi Duri 2.0”, dedicato a Leo Chiosso che, come noto, ha scritto testi per artisti come Fred BuscaglioneMinaGiorgio GaberOrnella VanoniRita Pavone e tanti altri grandi interpreti.

L’evento è organizzato in collaborazione con l’“Associazione Leo Chiosso” (www.leochiosso.it) , fondata dal figlio Fred nel 2013.

Chierese di nascita, Leo Chiosso ha trascorso però gran parte della sua vita a Torino, nel quartiere Vanchiglia. Con le sue canzoni, si può dire “abbia connotato la cultura di massa della Repubblica dal dopoguerra fino agli anni ’70”. Fu autore dei testi di canzoni iconiche, entrate lisce lisce – e a lungo rimaste – nella cultura popolare italiana, in particolare i più clamorosi successi di Fred Buscaglione (da “Che bambola” a “Teresa non sparare”, da “Che notte” a “Eri piccola”) e di Gipo Farassino (da “Sangon blues” a “Matilde Pellissero”). Ma anche di autentiche “perle” musicali, come “Parole Parole” cantata da Mina ed Alberto Lupo“Torpedo Blu” di Giorgio Gaber“Love in Portofino”, che portò al successo Johnny Dorelli, l’ironica e spassosa “Grassa e bella”, cantata a Sanremo nientedimeno che da Louis Armstrong, e di svariate altre canzoni interpretate da artisti quali Gino LatillaLelio LuttazziEnzo JannacciRita Pavone“Quartetto Cetra” e tanti altri. Canzoni. Ma non solo. Leo Chiosso è stato anche autore televisivo (“Canzonissima” nel 1962 con Dario Fo e Vito Molinari, “La tintarella” con Italo Terzoli e Gino Bramieri, “Stasera Rita” con Lina Wertmüller e Antonello Falqui, “Teatro 10” che ospitò l’unico duetto della storia tra Mina e Lucio Battisti, “L’appuntamento” con Walter Chiari, Carlo Campanini e Ornella Vanoni, che cantava la sigla “Ma come ho fatto”, anch’essa di Chiosso), scrittore di commedie (“Scusa mi presti tua moglie?” e “Vergine, leone e capricorno”, entrambe con Nino Taranto, “Il marito in collegio”, tratta da Guareschi, scritta con Guglielmo Zucconi e recitata da Gino Bramieri e Lina Volonghi) e di poesie. Insaziabile, di geniale e briosa creatività, ha lavorato anche per il cinema come sceneggiatore e soggettista, e, proprio per non farsi mancare nulla, nelle vesti di giornalista ha collaborato con “La Stampa”“Paese Sera” e “Il Messaggero” e, come scrittore, ha pubblicato libri per l’infanzia, come “Piccoli e scuri nostri fratelli castori” (Premio Andersen nel 1974), e ha scritto anche i testi di alcune canzoni dello “Zecchino d’Oro”, come “Il lungo, il corto e il pacioccone” e “Il topo Zorro”. Grande Chiosso! Ovunque metteva mano, pensiero e anima.

Scrive Alessandro Sicchiero, sindaco di Chieri: “Chieri è orgogliosa di essere la città di Leo Chiosso e questa intitolazione vuole essere un segno di affetto e di ringraziamento. Quella che finora per i chieresi è stata la sala della ‘Conceria’ prende così il nome di ‘Auditorium Leo Chiosso’. Il nostro auspicio è che questo spazio comunale, che negli anni ha ospitato tante attività culturali e associative oltre a spettacoli musicali e teatrali, possa diventare sempre più una meta apprezzata non solo dai nostri cittadini ma da tutti gli appassionati di musica, continuando così a far vivere il genio di Leo Chiosso”.

E a lui, a colui che ad inizi carriera si faceva chiamare con il nome d’arte di Roxy Bob, ha voluto pensare con un “omaggio toponomastico” anche la Città di Torino che, martedì 21 novembre, intitolerà proprio a Leo Chiosso il giardino di “Largo Montebello”.

g.m.

Nelle foto:

–       Leo Chiosso e Fred Buscaglione

–       Locandina della cerimonia

Ritorna la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare, sabato 18 novembre 

Sabato 18 novembre sarà la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare, iniziativa promossa dalla Fondazione Banco Alimentare Onlus durante la quale si potranno acquistare alimenti da donare alle persone in difficoltà. In Piemonte la Colletta Alimentare 2023 coinvolgerà oltre 1300 punti vendita con 12 mila volontari riconoscibili dalla pettorina arancione che inviteranno ad acquistare prodotti a lunga conservazione quali olio, verdure o legumi in scatola, polpa o passata di pomodoro, tonno o carne in scatola e alimenti per l’infanzia.

Gli alimenti donati saranno poi distribuiti a 568 organizzazioni partner territoriali convenzionate con Banco Alimentare (mense per i poveri, case famiglia, comunità per i minori, centri d’ascolto, unità di strada) che sostengono in Piemonte 109757 persone.

‘A fronte della conferma avuta dai dati sulla povertà e all’aumento del bisogno – afferma Salvatore Collarino, Presidente del Banco Alimentare del Piemonte – la nostra volontà è quella di continuare e ampliare il sostegno alle persone in difficoltà nella nostra regione. L’obiettivo della Colletta Alimentare 2023 è quindi quello di superare la raccolta dello scorso anno di 570 tonnellate di alimenti, equivalenti a 1 milione e 140 mila pasti”.

Sarà possibile donare la spesa anche online su alcune piattaforme dedicate. Per conoscere le varie modalità di acquisto dei prodotti e le insegne aderenti all’iniziativa è possibile consultare il sito www.colletta.bancoalimentare.it

 

Mara Martellotta