Anche sui pennoni degli edifici pubblici di Torino oggi le bandiere sono a mezz’asta per il lutto nazionale proclamato nel giorno dei funerali dell’ex premier Silvio Berlusconi. Nella foto il grattacielo della Regione in via Nizza.
Barricalla a porte aperte
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È stato presentato nella prestigiosa cornice della foresteria della Sacra di San Michele, “Terre di Sacra, Terre lente”, il piano di sviluppo a base culturale destinato al territorio che circonda l’importante bene faro della Valle di Susa e simbolo della Regione Piemonte. Un documento operativo programmatico a breve e medio periodo, che racchiude le progettualità per la valorizzazione del patrimonio materiale e immateriale, inquadrate nel sistema economico sociale territoriale, con un’attenzione costante agli obiettivi dell’Agenda Europea della Cultura e del PNRR. Interventi strategici che vedono nella cultura l’asse portante della progettualità, ma che si compenetrano e interagiscono anche con gli altri asset della progettazione territoriale, a cominciare dal percorso di candidatura a patrimonio UNESCO dell’Abbazia.
Un piano frutto del tavolo di lavoro “Terre di Sacra”, nato informalmente nel 2016 e formalizzato nel 2019. I fondatori all’epoca furono i Comuni di Avigliana, Chiusa di San Michele, Sant’Ambrogio di Torino e Valgioie, con capofila l’Unione Montana Valle Susa; a questi si aggiunsero l’associazione Amici della Sacra, il Gruppo DAI Impresa e, successivamente, i Comuni di Vaie e Giaveno.
Nonostante le fondamenta fossero state gettate alcuni anni fa, come ha spiegato Andrea Archinà, vicepresidente dell’Unione Montana Valle Susa (ente capofila del progetto) e sindaco di Avigliana: “Quando la Regione ci invitò a presentare i progetti per candidarli al PNRR, ci rendemmo conto che mancava consapevolezza complessiva sulla strategia: ognuno aveva una propria visione del territorio e del suo sviluppo. Dopo una mappatura delle progettualità, abbiamo quindi capito che necessitavamo di un supporto tecnico e ci siamo rivolti a Promo PA, la cui consulenza è stata finanziata dalla Consulta. Come Unione abbiamo fatto la stessa cosa, realizzando un piano di sviluppo complessivo del territorio, presentato a marzo, di cui Terre di Sacra è una parte. Grazie a questa comunione d’intenti e a un’analisi del territorio e dello stato dei progetti, oggi possiamo trovare il modo di finanziarli”.
Presupposti che fanno capire, secondo il rettore della Sacra don Claudio Papa, come:“qui si stia puntando molto in alto, realizzando una proposta che avrà importanti ricadute, economiche e non solo”. Ma per far portare avanti un progetto di tale portata, è necessaria la collaborazione di tutti, come ha evidenziato l’assessore regionale a Cultura, Turismo e Commercio Vittoria Poggio: “Qui i sindaci hanno scelto di non coltivare più ciascuno il proprio orto, ma di guardare più in là, ad un progetto importante che valorizza un bene faro”.
Linea su cui converge la sindaca di Sant’Ambrogio Antonella Falchero, per la quale: “noi amministratori abbiamo una missione importante: rendere i cittadini consapevoli di cos’è la Sacra e qual è il suo valore storico, architettonico, culturale e trasferire questa consapevolezza alle nuove generazioni”. Concorde anche il presidente della Consulta Valorizzazione Beni Artistici e Culturali di Torino Giorgio Marsiaj, che ha sottolineato come: “la cultura è la ricchezza più importante del Paese”.
Il piano “Terre di Sacra, Terre lente”
Il piano, sostenuto dalla Consulta per la Valorizzazione dei beni artistici e culturali di Torino e realizzato da Promo PA Fondazione, è stato sviluppato con la collaborazione dei Comuni partner dell’Accordo Terre di Sacra, della Sacra di San Michele e di una serie di stakeholder locali coinvolti nel processo di crescita del territorio. Il documento è basato su due punti: cultura e sviluppo sostenibile, da cui il claim “Terre di Sacra, Terre lente”. Partendo da un’analisi puntuale di tutti i progetti presentati dagli Enti del territorio, si è arrivati all’individuazione di 4 macro settori di intervento: connettività e accessibilità (sia intese come rete viaria, che come digitalizzazione), turismo lento e silver tourism, welfare culturale, sviluppo sostenibile. I progetti sono stati quindi suddivisi per ambito di pertinenza a seconda del loro legame con il culto micaelico, la Via Francigena, o lo sviluppo green del territorio (comunità energetiche e green communities).
Partendo dall’analisi delle criticità, come ad esempio la mobilità attorno all’abbazia, il piano è andato ad individuare le progettualità che possono determinarne una soluzione, in questo caso, tra le altre, un hub presso il Comune di Sant’Ambrogio. Elemento importante è anche la riqualificazione dei beni attorno alla Sacra, come la Cava D’Andrade sul territorio di Chiusa e la Chiesa di San Bartolomeo ad Avigliana. Beni che dovranno essere messi in rete, con l’obiettivo di realizzare un sistema museale diffuso. E poi occorrerà lavorare sulla ricettività, con lo sviluppo di strutture già esistenti, come l’area camper di Chiusa di San Michele, o in via di realizzazione, come l’Ostello del Pellegrino, sempre a Chiusa.
Tanto già esiste, ma su molto bisognerà lavorare, anche investendo sulle competenze, perché questo piano si realizzi.
La Candidatura UNESCO della Sacra
Tassello importante del puzzle è la candidatura della Sacra di San Michele a patrimonio dell’umanità. Candidatura che procede, anche se si tratta di un processo complesso e potenzialmente ancora lungo, come spiegato da Giulio Mondini, chair holder della Cattedra UNESCO. Per diventare bene UNESCO infatti, sono necessari alcuni requisiti essenziali: rispondere ai principi di autenticità, integrità, universalità ed eccezionalità, rispettare almeno 1 dei 10 criteri che identificano un bene come patrimonio dell’umanità e distinguersi dai territori già iscritti attraverso un’analisi comparativa.
Nel caso della Sacra, il “pretesto” per la candidatura seriale sua e degli altri 7 siti è dato dal suo essere espressione del monachesimo benedettino, che ha avuto impatto sulla crescita culturale delle civiltà medievale, ha realizzato complessi architettonici e artistici di straordinaria bellezza che si inseriscono nel contesto naturale conservando l’ambiente, e a costruito sedi in cui il patrimonio universale di conoscenze è stato per secoli recuperato e conservato.
“Oggi siamo ad un momento cruciale”, ha spiegato Mondini, “qualche settimana fa al Ministero della Cultura ha preso le redini del processo: un passo di grande importanza, già molto difficile da raggiungere”. Nel prossimo mese, verranno quindi creati un comitato di pilotaggio (pubblico), un comitato scientifico e gruppo tecnico (fondazione Links: Compagnia San Paolo e Politecnico Torino), che si occuperà di redigere il dossier di candidatura. A settembre ci sarà quindi il cosiddetto “preliminary assessment”: l’incontro con ICOMOS, ente che si occuperà di valutare la validità della candidatura e che entro un anno (settembre 2024) dovrebbe dare il suo responso. Lì inizierà poi il vero accesso alla candidatura che dovrebbe portare la Sacra tra gli altri beni patrimonio dell’umanità.
La strada è però ancora lunga e complessa e per far sì che la candidatura possa procedere senza intoppi è necessario che si risolvano prima le diverse criticità, come ad esempio la viabilità, già mappate nel piano “Terre di Sacra, Terre lente”. Anche dall’attuazione di quest’ultimo, dipendono le sorti della proposta.
Lil Darling in “Stories of Jazz”
Osteria Rabezzana, via San Francesco d’Assisi 23/c, Torino
Mercoledì 14 giugno, ore 21.30
Stories of Jazz è una nuova scelta di brani arrangiati dal pianista Fulvio Vanlaar, arricchita dai racconti che Lil Darling offre in quanto appassionata lettrice di biografie e libri dedicati al jazz. La cantante, attrice e compositrice Liliana Di Marco riesce con questo spettacolo a combinare insieme le sue più grandi passioni: il teatro e il jazz.
Nuove sonorità che si sviluppano su brani dal groove accattivante come Born To Be Blue, Old Davil Moon che ammirano le versioni di Chet Baker, mentre i grandi classici come Days of Wine and Roses, On a Clear Day, ricordano le interpretazioni del musical. I tempi veloci sono su jazz-songs che normalmente si eseguono a ballad e le scansioni ritmiche latine si inseriscono in alcuni brani in modo inaspettato con la voce che, capace di efficaci travestimenti, improvvisa sulle armonie del pianoforte di Fulvio Vanlaar. La ritmica di Francesco Bertone al contrabbasso e Luca Rigazio alla batteria, sono in perfetta sintonia e completano un concerto di vera pulsazione emotiva dove la teatralità della voce di Lil Darling dialoga con il trio creando un perfetto interplay.
Lil Darling, voce
Fulvio Vanlaar, pianoforte e flicorno
Francesco Bertone, contrabbasso
Luca Rigazio, batteria
Ora di inizio: 21.30
Ingresso:
15 euro (con calice di vino e dolce) – 10 euro (prezzo riservato a chi cena)
Possibilità di cenare prima del concerto con il menù alla carta
Info e prenotazioni
Tel: 011.543070 – E-mail: info@osteriarabezzana.it
Protocollo tra Regione, Comune e Stellantis sul futuro di Mirafiori, Accossato (LUV): “Come è possibile che un accordo firmato da un ente pubblico venga tenuto riservato e rimanga segreto? Quali impegni ha preso la Regione Piemonte nei confronti di Stellantis?”.
“Durante la trasmissione Report si è parlato molto di Torino, di Mirafiori e di Stellantis. Tra il 1999 e il 2022 la produzione italiana di autovetture è passata da 1.410.459 a 473.194, quasi un milione di auto prodotte in meno, il 66% in meno. Il colpo più duro però lo ha subito Torino che ospita la fabbrica di Mirafiori, la più grande d’Europa che nell’epoca d’oro dava lavoro a 65.000 operai. Dal 2018 al 2022 gli addetti sono passati da 15.500 a 11.300” ha riportato Silvana Accossato, Capogruppo di Liberi Uguali Verdi in Regione.
Il 20 settembre 2022 si è tenuto un importante incontro tra il Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, il Sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, e l’Amministratore Delegato di Stellantis, Carlos Tavares. In quell’occasione Stellantis ha annunciato nuove importanti iniziative riguardanti la sua presenza industriale in Italia, volte a sostenere gli ambiziosi obiettivi di decarbonizzazione e a far progredire la trasformazione della catena del valore dell’elettrificazione globale. Durante l’incontro sarebbe stato firmato un protocollo, un documento d’intenti, tra Regione Piemonte, Comune di Torino e Stellantis, come più volte citato da fonti giornalistiche e dai protagonisti dell’incontro stessi, documento rimasto segreto su richiesta di Stellantis.
“Da sottolineare la candida risposta di Tronzano al giornalista: «L’accordo è coperto da riservatezza». Cosa significa che un protocollo che coinvolge soggetti pubblici è stato siglato in riservatezza? Chi ha dato gli indirizzi al sottoscrittore della Regione visto che il Consiglio regionale non ci risulta lo abbia mai fatto?” ha continuato Accossato.
“Come Presidente del Gruppo Liberi Uguali Verdi qualche settimana, durante un Question Time, avevo chiesto proprio la stessa cosa all’Assessore Tronzano, ricevendo la stessa risposta. Ma come è possibile che un accordo firmato da un ente pubblico venga tenuto riservato e rimanga segreto? Quali impegni ha preso la Regione Piemonte nei confronti di Stellantis?” ha concluso la Capogruppo di LUV.
Silvana Accossato
Capogruppo Liberi Uguali Verdi
Consiglio regionale del Piemonte
“Lo stop ai motori endotermici rischia di disperdere il patrimonio costituito dalle auto storiche, nonostante il loro impatto ambientale del tutto irrisorio. Combustibili e pezzi di ricambio saranno infatti sempre più introvabili e senza il via libera Ue ai biocarburanti le auto d’epoca, orgoglio del design industriale europeo, potrebbero scomparire. Abbiamo il dovere di tutelare questa ricchezza tramandata di generazione in generazione da milioni di appassionati, che contribuisce a promuovere il turismo e l’identità dei nostri territori attraverso raduni e iniziative benefiche, che generano ogni anno un grande indotto. L’Europa miope riesce a vedere nell’auto d’epoca solo il suo motore a scoppio, nemico giurato della loro estremista agenda green. Noi invece vediamo in questi veicoli la bellezza, la cultura, le nostre radici e un passato illustre, che non deve essere cancellato, ma anzi difeso e valorizzato”.
Così Isabella Tovaglieri, europarlamentare della Lega, componente della commissione Industria del Parlamento europeo, nel suo intervento durante la sessione plenaria.
Alcuni residenti di via Leinì segnalavano al 112 NUE un soggetto che si era arrampicato su un’impalcatura di uno stabile e, risalendo a mani nude lungo il tubo portante esterno del ponteggio, aveva raggiunto il 4° piano; l’uomo appariva in evidente stato di alterazione psicofisica e minacciava il suicidio e, risultando privo di appigli stabili, si trovava in imminente pericolo di caduta.
Più operatori di polizia giunti sul posto, appartenenti al Comm.to di PS Madonna di Campagna, all’UPGSP ed all’RPC, richiesto con massima urgenza personale dei Vigili del Fuoco e sanitario sul posto, accedevano all’interno dello stabile e si posizionavano rispettivamente al piano inferiore e superiore rispetto alla posizione dell’individuo, allo scopo di raggiungerlo e trarlo in salvo, mentre lo stesso ciondolava nel vuoto.
Uno dei poliziotti riusciva ad agguantare per le braccia l’uomo, il quale per nulla collaborativo lasciava la presa e veniva sorretto per il polsi e le braccia da lui ed altri operatori, che con grande sforzo riuscivano a passargli attorno alla vita le fasce in velcro in dotazione al personale della Polizia di Stato.
Contestualmente, gli agenti posti al piano sottostante, tenendogli le gambe ben salde, lo trattenevano dalla cinta dei pantaloni, per poi, nel momento in cui lo stesso mollava la presa dal tubo, riportarlo all’interno della struttura e così trarlo in salvo.
Il malcapitato veniva dunque affidato alle cure mediche e trasportato in codice giallo in ospedale, così come 6 dei poliziotti intervenuti, che hanno riportato lievi lesioni (traumi distorsivi e contusivi) durante l’intervento di soccorso.
Il maltempo ha reso impossibile molti degli eventi che erano in programma oggi per la festa dei mercati cittadini.
Gli artisti che avrebbero dovuto esibirsi tra i banchi in varie parti della città si sono dati appuntamento a Porta Palazzo davanti al IV alimentare per il loro spettacolo. All’interno del mercato centrale è invece stata presentata la nuova APP TorinoMercati, pensata per accedere dal proprio smartphone a molte informazioni utili, sia per i torinesi, sia per i sempre più numerosi visitatori e turisti stranieri della città.
L’iniziativa rientra nella nuova campagna di valorizzazione e promozione dei mercati cittadini ‘Torino Mercati’ promossa dalla Città nell’ambito dell’iniziativa ‘Love Your Local Market’ ideata dall’Associazione Nazionale dell’Autorità di Mercato Britannica, a cui il Comune di Torino ha aderito.
‘Torino Mercati’ si concretizza in un’identità visiva coordinata che rappresenta un’ipotetica visione dall’alto delle bancarelle e si compone di una strategia di comunicazione attraverso molteplici strumenti sia fisici, sia digitali, con affissioni, eventi e l’App TorinoMercati.
L’applicazione, dedicata a tutte le realtà mercatali torinesi, è caratterizzata da una navigazione intuitiva e permette di conoscere quali sono i mercati più vicini, gli orari di apertura, cosa offrono, qual è il percorso migliore per raggiungerli oltre ad accompagnare le persone nella scoperta di ogni singolo mercato, del suo quartiere e della sua storia.
La campagna di comunicazione e il nuovo servizio digitale tramite app si inseriscono nell’impegno per la valorizzazione dei mercati cittadini che l’Amministrazione comunale sta portando avanti. Grazie ai fondi europei del Pnrr, infatti, si effettueranno numerosi interventi di restyling dei mercati cittadini. Per Porta Palazzo sono previsti lavori da due milioni e mezzo di euro che prevedranno, ad esempio, il rifacimento delle tettoie e la riqualificazione di tutta la pavimentazione. Un milione e mezzo di euro sarà invece investito sul mercato di corso Racconigi, uno dei più lunghi d’Europa che vede oltre 350 banchi, dove sono in programma nuovi impianti elettrici, idrici e fognari per i banchi di vendita e una nuova pavimentazione del mercato e di tutte le aiuole del corso. Riqualificazioni, sempre con fondi europei, interesseranno anche i mercati di corso Sebastopoli, via Don Grioli, via Baltimora, via Nitti, via Madama Cristina, via Cesare Pavese, via Guala, via Porpora e corso Brunelleschi per migliorare accessibilità, sicurezza e fruibilità.
“I mercati sono una grande ricchezza di Torino – spiega l’assessore al Commercio, Paolo Chiavarino – non solo per il commercio, ma come luogo d’incontro e socialità, di crescita lavorativa, di sviluppo interculturale. Raccontano la storia di una città che, da sempre, ha saputo accogliere e integrare le popolazioni in cerca di lavoro, prima dall’Italia e ora dal mondo, accogliendole con rispetto e maturità sociale. Questa iniziativa e, insieme, il grande lavoro di miglioramento della qualità degli spazi dei mercati in corso sono le azioni con cui ci proponiamo di valorizzare questa importante rete commerciale”.
Al Teatro Regio di Torino questa sera prima della Butterfly, quando è stato chiesto il minuto di silenzio per l’ex presidente Berlusconi metà platea è rimasta seduta, altri hanno fischiato e urlato insulti.
Cade sulla pista di motocross, grave centauro
Un uomo di 53 anni si trova presso il CTO di Torino dal mattino di domenica 11 giugno: ha subito una caduta durante una gara di motocross a Baldissero di Cumiana, rimanendo coinvolto nell’incidente. Si tratta della sua prima competizione di questo tipo e, dopo essere stato trasportato inizialmente all’ospedale di Pinerolo in ambulanza, le sue condizioni di salute si sono aggravate, rendendo necessario il trasferimento al presidio torinese. Le indagini sui fatti sono attualmente in corso da parte dei carabinieri.