ilTorinese

Il Dott. Luca Spaziante, Chirurgia Plastica: un connubio di passione, dedizione e arte

Ritratti torinesi

 

Il Dottor Luca Spaziante è un chirurgo specializzato in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica. Nel suo “modus operandi” arte e medicina si uniscono in un perfetto connubio, volto al miglioramento dell’essere fisico e mentale, ma anche percorso da una profonda etica. Riceve su appuntamento presso gli studi di Torino, Milano, Alba, Asti e Albenga.

Il Dott. Spaziante si fa interprete di una filosofia contemporanea basata su cinque elementi, il primo dei quali è dato dall’arte, sua ispirazione portante e costante in cui armonia, naturalezza e equilibrio diventano i protagonisti assoluti del suo operato.

Il secondo elemento è dettato dalla sezione aurea, che lui traduce con il massimo rispetto delle proporzioni in ognuno dei suoi approcci, attraverso una antecedente scomposizione, nella sua mente, del volto e del corpo che si trova innanzi.

Terzo elemento cui si ispira è quello dell’eleganza intesa come grazia. Quarto elemento è la bellezza; quinto ed ultimo elemento della sua filosofia è il cerchio, simbolo della perfezione suprema.

Il viso denota in sé le caratteristiche di ogni essere umano, uniche ed irripetibili, analogamente al corpo che ne delinea la grazia, l’armonia e l’eleganza. Il Dott. Spaziante, non estremizzando mai i suoi interventi né assecondando mode estreme, si accompagna, invece, con il garbo di un artista, nell’interpretare nel giusto modo le proporzioni, mantenendone totalmente l’autenticità.

“Il concetto di bellezza non ha mai avuto – spiega il Dott. Spaziante – un valore assoluto, è sempre stato rappresentato da un ideale ricorrente nella storia e capace di percorrerne i secoli, adattandosi anche al ruolo assunto dalla figura femminile in un determinato periodo storico.” Prima del Rinascimento il concetto di bellezza era orientato all’opulenza. Statuette femminili antiche, quali la Venere di Willendorf, risalente al 24 mila a.C., mostravano seni abbondanti, in modo tale da dare rilievo alla funzione procreativa femminile; anche nella Roma antica la figura femminile risultava opulenta. Con il Rinascimento iniziava a farsi avanti un concetto di bellezza in grado di configurarsi secondo i canoni delle proporzioni; questo periodo rappresenta, infatti, l’epoca dei grandi architetti, pittori e scultori, capaci di rendere il corpo una parte al centro del tutto.

A questo concetto di bellezza e armonia si ispira costantemente il Dott. Spaziante, nella sua attività di chirurgo plastico ricostruttivo ed estetico. Un ideale di bellezza che viene da lui stesso perseguito in modo assolutamente non invasivo e personalizzato, prendendo pienamente in considerazione le proporzioni e le caratteristiche del viso e del corpo dei singoli pazienti. L’ideale di bellezza rinascimentale italiana, diverso da quello del Nord Europa, risulta ben evidente, per esempio, nei dipinti di Raffaello, che incarnano l’idealizzazione della bellezza femminile di questo periodo.

L’armonia delle parti, l’amore per le proporzioni e per l’euritmia sono tipiche sia dell’arte che della pittura romantiche e neoclassiche e costituiscono la base della chirurgia plastica ed estetica del Dott. Spaziante, che si richiama fedelmente ai canoni dell’arte.

Il chirurgo plastico Luca Spaziante considera arte e medicina un connubio inscindibile, in cui il miglioramento dell’essere fisico e mentale passa attraverso l’eleganza e l’armonia delle proporzioni. Il canone estetico attuale affonda le sue radici nelle origini del mondo greco antico e proprio l’arte statuaria greca ha dettato i criteri della bellezza secondo canoni divenuti classici. L’armonia dei tratti rappresenta, per il Dott. Spaziante, la nozione fondamentale nell’estetica del viso e del corpo e non può essere disgiunta dalla sua funzionalità.

Tra i diversi scultori che negli ultimi anni mi hanno appassionato – aggiunge il Dott. Spaziante – sicuramente figura un’artista che è stata capace di creare opere scultoree, secondo me, cariche di simbologia: Rabarama.

Nome d’arte della famosa scultrice Paola Epifani, Rabarama esprime nei volti delle sue sculture un equilibrio che è segno di pace e interiorità. Lo stesso pseudonimo che l’artista ha scelto si compone di due parti, “Raba”, che in sanscrito significa segno, e “rama”, che si collega alla divinità. I segni presenti nelle sue sculture sono stati sicuramente di grande ispirazione per il mio lavoro professionale, così come la tecnica utilizzata dalla scultrice di scomporre il volto delle sue creazioni, dei suoi umanoidi, in diverse parti. I simboli che Rabarama tatua su queste sue creature scultoree sono per l’artista strumento atto a comunicare il suo personale messaggio al mondo”.

Per me – prosegue il Dott. Spaziante – i simboli da lei usati risultano una metafora del mio intervento sul volto e/o sul corpo della paziente, che scompongo sempre nella mia mente prima di intervenire, approcciando ogni area anatomica in modo differente e personalizzato, sempre nel rispetto dell’armonia e dell’equilibrio, che ritengo costituiscano l’essenza della bellezza autentica, sinonimo di grazia, eleganza e naturale femminilità”.

Da sempre amante della scultura, per le proporzioni si rifà anche alla bellezza e all’eleganza presenti nelle sculture di Rodin, per il quale corpo e superficie rappresentano lo specchio dell’interiorità. Movimento, luce, prospettiva, monumentalità e il tutto tondo sono elementi che Rodin propone rinnovati rispetto al passato e l’antichità diventa per lui un elemento importante a cui far riferimento. Lo stesso Dott. Spaziante si ispira alle creazioni artistiche di Rodin nel pieno rispetto dell’armonia e delle proporzioni, anche perché da sempre è vissuto circondato dall’arte. Ricorda sua madre dipingere e suo padre progettare e ciò gli ha consentito, sin da bambino, di sviluppare una sensibilità rara e non comune nei confronti del “bello” nell’arte, in particolar modo nella scultura e nella pittura. Ed è proprio questa spiccata sensibilità che oggi gli permette, attraverso la tecnica chirurgica, di perseguire quell’ottimale estetico in modo del tutto naturale. “Correggere senza stravolgere” è il fulcro alla base di tutta la sua pratica chirurgica. Risultati naturali e mai artefatti, questo è ciò che egli stesso ricerca sempre e costantemente nei volti e nei corpi che si approccia a modellare con la grazia di un vero artista.

 

Grattacielo Regione, Canalis (Pd): “Adeguare la struttura ai disabili”

Il grattacielo della Giunta regionale ha ancora molti scalini e elementi inadeguati alla disabilità.

 

 Non solo il nuovo grattacielo della Giunta regionale non ha ancora il parcheggio per le bici, ma presenta molti ostacoli strutturali per chi ha disabilità, siano essi lavoratori o visitatori.

Ci sembra quindi inopportuno e quasi sfrontato che, mentre le persone con disabilità non riescono ancora ad accedere senza problemi al proprio luogo di lavoro, si organizzino tour propagandistici come quello guidato qualche giorno fa dal Presidente Cirio.

Come al solito, il desiderio irrefrenabile di comunicare prevale sulle reali capacità di governo di questa Giunta.

Auspichiamo che vengano messe in atto, in tempi brevi, le modifiche necessarie per rendere il grattacielo davvero fruibile da tutti.

Monica CANALIS – CONSIGLIERA REGIONALE DEL PD

Rinnovate aree del giardino sensoriale dell’Istituto dei Sordi di Pianezza

PER L’ISTITUTO DEI SORDI ONLUS UN BRICOLAGE DEL CUORE FIRMATO LEROY MERLIN
 
L’iniziativa nasce dall’impegno dei collaboratori del negozio di Collegno che, insieme ai clienti, cittadini e partner della comunità locale,
 hanno dato vita a un progetto coinvolgente e di impatto sociale per il territorio

Collegno (TO) Rifacimento di alcune aree del giardino sensoriale all’interno dell’Istituto dei Sordi di Pianezza, Fondazione senza scopo di lucro che opera dal 1814 a favore della formazione e dell’inclusione sociale delle persone audiolese, attraverso la sistemazione del tavolo sensoriale, le aiuole dei colori, le piantine aromatiche e la fontana.

Il progetto, nato dalla community del negozio Leroy Merlin di Collegno, si inserisce nell’iniziativa di volontariato d’impresa Bricolage del Cuore, ideata da Leroy Merlin Italia nel 2014, che coinvolge l’azienda, i suoi 52 negozi, i collaboratori, i clienti, i cittadini, i partner e le comunità locali, tutti uniti dalla condivisione della mission migliorare la casa migliora la vita, attraverso la realizzazione di progetti di ristrutturazione di ambienti interni e aree esterne a beneficio di associazioni e onlus del territorio

Il negozio di Collegno ha individuato l’Istituto dei sordi di Pianezza, che potrà così beneficiare di un progetto di riqualificazione del giardino sensoriale consegnato nei prossimi giorni.

Per la prima volta il progetto viene ideato e realizzato operativamente grazie al Comitato del Cuore, un gruppo di lavoro composto da persone animate dal desiderio di mettere la propria voglia di fare a disposizione della comunità locale: collaboratori del negozio, ma anche clienti volontari, architetti, artigiani, influencer locali e realtà del Terzo Settore con cui i singoli negozi operano localmente.

Il Comitato del Cuore, grazie alla collaborazione di tutti i suoi membri, guida la scelta dell’associazione beneficiaria, definisce il progetto, sceglie prodotti e materiali e, sotto la guida degli esperti del negozio, effettua i lavori di ristrutturazione. Il momento clou è la giornata finale, quest’anno organizzata il 17 giugno in tutti i negozi Leroy Merlin in Italia. È infatti proprio in questa occasione che è stato ultimato il progetto, con il contributo di tutte le persone coinvolte.

“La prima riunione del Comitato del Cuore di Collegno – racconta Luigi De Rose, store leader di Collegno – è avvenuta il 27 aprile: i partecipanti sono alcuni collaboratori, due clienti, un’architetta paesaggista, un influencer che crea contenuti per bambini, e una professoressa. Hanno da subito manifestato interesse ed entusiasmo per l’iniziativa, creando un clima coinvolgente e di network molto interessante. Il 17 giugno per il completamento dei lavori abbiamo coinvolto circa 30 persone. Ho partecipato anche anch’io in prima persona, fiero di rappresentare Leroy Merlin sul territorio per questa importante iniziativa”.

“Siamo entrati in contatto con Leroy Merlin a inizio 2023 per organizzare dei corsi di LIS per il negozio di Collegno” – ha aggiunto Marianna Luca, vice direttrice dell’Istituto dei sordi di Pianezza. “Si è creata una bella collaborazione, dalla quale è nato il progetto di restaurare il nostro giardino sensoriale, bisognoso di cure e di manutenzione. Siamo contenti dell’iniziativa e non vediamo l’ora di vivere insieme dei bei momenti”.

Dai Comitati del Cuore nasceranno anche i futuri progetti di aggregazione che Leroy Merlin organizza periodicamente sul territorio, come il World Cleanup Day del prossimo settembre

Europei di calcio under 21 al via il 22 giugno

 

Gli europei di calcio under 21 cominceranno il 22 giugno e la finale si disputerà il 9 luglio.Si giocheranno in Romania e Georgia. Per la seconda volta sono 16 le squadre qualificate alla fase finale del torneo, che è una grande vetrina per i migliori giovani talenti d’Europa.Le
16 squadre qualificate sono state suddivise, tramite sorteggio, in quattro gironi da quattro per la fase finale. Le prime 2 di ogni girone andranno ai quarti di finale. Da qui si giocherà col formato ad eliminazione diretta, con tempi supplementari ed eventualmente calci di rigore,in caso persista il risultato di parità.
La squadra campione uscente è la Germania.
L’Italia e la Spagna sono le due nazionali che hanno vinto più volte il trofeo, ben cinque a testa.
La nazionale italiana è nel girone D con Norvegia,Svizzera e Francia.
Ecco il calendario completo della fase a gironi

22 giugno, Francia-Italia ore 20:45

25 giugno, Svizzera-Italia ore 18:00

28 giugno, Italia-Norvegia ore 20:45

Enzo Grassano

L’Europeismo di Giorgio Amendola, il convegno

Presso il Senato della Repubblica si terrà giovedì 22 giugno

 

La Fondazione Giorgio Amendola organizza un convegno sull’”Europeismo di Giorgio Amendola-Europa dei popoli e nuovo ordine mondiale”, promosso dalla Fondazione Giorgio Amendola, giovedì 22 giugno alle 15.30 a Palazzo Giustiniani, presso il Senato della Repubblica, nella Sala Zuccari, in via della DOGANA Vecchia ª Roma.

I temi della distensione e del disarmo sono sempre stati centrali nel pensiero di Giorgio Amendola. Il convegno si propone di riprendere i temi della geopolitica che hanno dominato il periodo della guerra fredda e della distensione, mostrando una grande attualità a distanza di decenni. Nell’attuale situazione può essere di ausilio riflettere sui temi e suggestioni del pensiero di Amendola, come quelli di una Europa dei popoli, protagonista attiva del superamento delle crisi, dei processi di distensione e della ricerca di nuovi equilibri. Contribuiranno esperti e specialisti delle relazioni internazionali, coordinati da due membri del Comitato Scientifico della Fondazione, i professori Giovanni Cerchia e Giovanni Matteoli e il convegno sarà un’occasione anche per ragionare sul ruolo del Mediterraneo e dell’Italia nello scacchiere internazionale.

Modera la dottoressa Marcella Marcelli.

Gli interventi iniziali saranno affidati a Prospero Cerabona, presidente della Fondazione Amendola, e al Senatore Andrea Giorgis

Torino, capitale italiana del Liberty

Oltre Torino: storie miti e leggende del torinese dimenticato

È luomo a costruire il tempo e il tempo quando si specchia, si riflette nellarte.

Lespressione artistica si fa portavoce estetica del sentire e degli ideali dei differenti periodi storici, aiutandoci a comprendere le motivazioni, le cause e gli effetti di determinati accadimenti e, soprattutto, di specifiche reazioni o comportamenti. Già agli albori del tempo luomo si mise a creare dei graffiti nelle grotte non solo per indicare come si andava a caccia o si partecipava ad un rituale magico, ma perché  sentì forte la necessità di esprimersi e di comunicare. Così in età moderna – se mi è consentito questo salto temporale – anche i grandi artisti rinascimentali si apprestarono a realizzare le loro indimenticabili opere, spinti da quella fiamma interiore che si eternò sulla tela o sul marmo.  Non furono da meno gli  autori delle Avanguardie del Novecento  che, con i propri lavori disperati, diedero forma visibile al dissidio interiore che li animava nel periodo tanto travagliato del cosiddetto Secolo BreveNegli anni che precedettero il primo conflitto mondiale nacque un movimento seducente ingenuo e ottimista, che sognava di ricreare la natura traendo da essa motivi di ispirazione per modellare il ferro e i metalli, nella piena convinzione di dar vita a fiori in vetro e lapislazzuli che non sarebbero mai appassiti: gli elementi decorativi, i ghirigori del Liberty, si diramarono in tutta Europa proprio come fa ledera nei boschi. Le linee rotonde e i dettagli giocosi ed elaborati incarnarono quella leggerezza che caratterizzò i primissimi anni del Novecento, e ad oggi sono ancora visibili anche nella nostra Torino, a testimonianza di unarte raffinatissima, che ha reso la città sabauda capitale del Liberty, e a prova che larte e gli ideali sopravvivono a qualsiasi avversità e al tempo impietoso. (ac)

Torino Liberty

1.  Il Liberty: la linea che invase l  Europa
2.  Torino, capitale italiana del Liberty
3.  Il cuore del Liberty nel cuore di Torino: Casa Fenoglio
4.  Liberty misterioso: Villa Scott
5.  Inseguendo il Liberty: consigli   di viaggio ”  per torinesi amanti del Liberty e curiosi turisti
6.  Inseguendo il Liberty: altri consigli per chi va a spasso per la citt à
7.  Storia di un cocktail: il Vermouth, dal bicchiere alla pubblicit à
8.  La Venaria Reale ospita il Liberty: Mucha e Grasset
9.  La linea che veglia su chi  è  stato: Il Liberty al Cimitero Monumentale
10.  Quando il Liberty va in vacanza: Villa Grock
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Articolo 2. Torino, capitale italiana del Liberty

In seguito allEsposizione Internazionale delle Arti Decorative del 1902 a Torino, gli artisti e i professionisti presenti ebbero lopportunità di conoscere e visionare i più rappresentativi esempi di Art Nouveau, firmati proprio dai migliori esponenti della corrente artistica di tutto il mondo. Successivamente a tale avvenimento e grazie alla presenza sul territorio di abilissimi architetti e assai preparati ingegneri,  che potevano contare su una ricca classe borghese e imprenditoriale, la città sabauda si trasformò in un immenso cantiere di sperimentazione stilistica, che in circa trentanni portò alla realizzazione di un gran numero di edifici appartenenti alle più svariate tipologie, sia industriale che residenziale, dai palazzi destinati allistruzione o al culto, fino ad alcuni esempi di arte funeraria. Gli artisti torinesi interpretarono il Liberty con originalità e maestria, rivisitando le scuole dellArt Nouveau, da quella franco-belga a quella austro-tedesca,  con occhio personale e mai scontato. Torino, ancora oggi nota per le grandi architetture barocche dei palazzi nobiliari e delle celebri residenze sabaude, vede affermarsi dunque, tra la fine dellOttocento e linizio del Novecento, una nuova corrente artistica, meglio conosciuta come Liberty. Di questo stile, Torino presenta numerose testimonianze di pregio, al punto da essere considerata la capitale del Liberty italiano.

Sul piano prettamente estetico il Liberty affronta leterno problema del bello, ovvero lideale di un socialismo della bellezza inteso come diffusione e messa a disposizione di prodotti artistici presso una sempre più vasta porzione di cittadinanza, nelle più disparate applicazioni, verso ununica adesione ad unestetica condivisa, che ha nella natura il suo inizio e la sua fine. Grazie allo sviluppo industriale e agli interventi urbanistici in varie zone della città, il Liberty si impose elegantemente nelle linee architettoniche di interi quartieri, dalla Crocetta alla Gran Madre, da Cit Turin a San Donato. In ogni spazio edificato allinizio del secolo scorso su impulso della nuova borghesia industriale, vi è la chiara impronta delloriginale stile artistico europeo, di cui ancora oggi  possiamo ammirare lelegante armonia architettonica.Passeggiando per Torino, con lo sguardo attento ai palazzi più rappresentativi, che si stagliano netti ed eleganti per le vie della città, non si può fare a meno di rimanere estasiati e ammirati di fronte alla raffinatezza espressiva di alcuni edifici, dalle linee flessuose e curve, dai tratti morbidi” delle facciate, che ancora ci sorprendono per la loro piacevole bellezza architettonica. Osserviamo tetti insolitamente ricchi,  vetrate che catturano la luce riflessa in colori pastello,  tettoie con strutture in ferro-vetro, dettagli di balconi dalla ringhiera incurvata, dove lalternanza vuoto-pieno sottolinea vitalità e dinamismo. E poi portoni, mancorrenti, finestre con finezze di particolari, festoni e fregi che richiamano la grazia della natura mediante la riproduzione di piante, foglie, tralci, fiori, tutta una leggiadria di forme che sembrano quasi nascondere e tacitare il peso del litocemento.  E poi ancora la riproduzione di rampicanti che, sviluppandosi in altezza, sanno dare un tocco di levità ai palazzi, arricchiti anche da conchiglie, sirene, animali araldici, curiosi ghirigori.  Ogni edificio mantiene una propria impronta particolare, ma, nel richiamarsi alla nuova linea floreale, la sa esaltare in strutture di spettacolare bellezza, come il flessuoso e morbido bovindo, bow-window, che nellinglese antico significa finestra ad arco, ed è, nelledificio, la parte di un ambiente aggettante verso lesterno, come un balcone chiuso da vetrate.

Lingegnere Pietro Fenoglio, il più grande architetto torinese di questo stile, ne ha realizzati numerosissimi in città, e in forme assai diverse, rettangolari, ovali, quadrate, circolari, cilindriche. A mezza altezza tra la strada e il tetto, il bovindo, anche solo di un metro quadrato o poco piùè una magnificenza costruita sulla facciata, dove la fantasia creativa ben si accompagna al tratto fluido e morbido, alla varietà e allinventiva. E così, nella  malinconica Torino gozzaniana  che mi piace ricordare (Come una stampa antica bavarese/vedo al tramonto il cielo subalpino/Da Palazzo Madama al Valentino/ ardono lAlpi tra le nubi accese/ E’ questa lora antica torinese,/ è questa lora vera di Torino), trovano spazio architetture quasi gioiose, dove il rosso del mattone ben si accorda al grigio chiaro del litocemento. In una perfetta costruzione armonica, ogni più piccolo particolare è studiato con cura, e i ferri battuti delle ringhiere dei balconi a volte differiscono volutamente per qualche minimo dettaglio, che solo una disamina attenta riesce a cogliere, e anche gli androni, le scale, i mancorrenti sono originali e costruiti ad arte. Nello stile floreale gli ornamenti fanno parte della costruzione complessiva, non sono elementi puramente accessori, quasi in aggiunta, al contrario prendono, per così dire, vita dalla bellezza dellinsieme.   Improntati allo stile Liberty, Torino presenta non solo un gran numero di case e villini, ma anche stabilimenti industriali, uffici pubblici e scuole, disseminati nei vari quartieri della città, la CrocettaSan Donato, il CentroSan Salvario, la Gran MadreCit Turin.

Di certo è stata troppo breve lingenua e ottimistica stagione Liberty, ben presto labilità tecnica si concretizzò negli orrori della guerra e la realtà drammatica che si andò delineando portò a una diffusa sfiducia nei confronti dellarte come materia salvifica. La bellezza dunque non è più né ricercata né indagata, la funzione” prevale sulla forma” e la violenta modernità si manifesta con canoni antitetici rispetto agli ideali dellArt Nouveau. Il tempo della natura e dei suoi mirabolanti ghirigori viene schiacciato dal suono devastante delle bombe e delle grida del primo conflitto mondiale.

 

Alessia Cagnotto

Cavourese cerca 10 autisti da assumere

Previsti incentivi per i nuovi ingressi in azienda e introdotto il programma interno “Presentami un conducente” con buoni welfare per il personale

19 giugno 2023 – Contributi economici per i nuovi profili che entrano a far parte del team di conducenti e bonus welfare per i dipendenti che ne favoriscono l’ingresso. Cavourese, importante realtà piemontese operante nei servizi di trasporto pubblico locale, servizi turistici e noleggio, e facente parte del gruppo Autoguidovie, ha lanciato una serie di incentivi a sostegno della propria attività di ricerca di personale, basata su contratti a tempo indeterminato, per le aree di Torino, Chieri, Giaveno e Cavour. Ad attendere i nuovi autisti, una volta superato l’iter di selezione, la flotta elettrica di ultima generazione, i cui autobus sono caratterizzati da una migliore manovrabilità, anche a seguito dell’elevata componente tecnologica, ormai fondamentale nell’erogazione di servizi di trasporto, e in grado di abbattere le emissioni di anidride carbonica. 

Sono complessivamente 10 le posizioni lavorative aperte a nuovi candidati, i quali, attraverso la propria futura attività lavorativa, contribuiranno a incoraggiare la mobilità del territorio in cui opereranno rispondendo puntualmente a tutte le necessità di spostamento dei clienti e dell’intera comunità di riferimento. 

Allo scopo di rendere ancora più appetibile l’offerta lavorativa nei confronti di ciascun potenziale autista sono state previste alcune misure incentivanti. Nello specifico, ai nuovi assunti provenienti dal Piemonte verrà erogato un contributo pari a 1500 euro mentre ai nuovi assunti che giungono da fuori regione verranno assegnati 3000 euro. 

I bonus di ingresso non sono gli unici vantaggi. Ai candidati verrà offerto un contratto di lavoro a tempo indeterminato, con 14 mensilità, buoni pasto per ciascun giorno lavorato e polizza sanitaria TPL salute (al termine del periodo di prova), convenzioni con numerosi brand che danno accesso a scontistiche immediate e la possibilità di incrementare la retribuzione con premi di risultato variabili in base alle performance. 

I requisiti per candidarsi al ruolo di operatore di esercizio (autista) sono: il possesso delle patenti D o DE + CQC persone, essere automunito e dotato di capacità nella gestione dei rapporti personali, oltre a condividere i valori aziendali di Cavourese, quali responsabilità, trasparenza, passione per il proprio mestiere, determinazione, sostenibilità e innovazione. 

Per creare un ulteriore coinvolgimento del personale nelle attività aziendali e al tempo stesso intensificare l’azione di recruiting in atto è stato adottato il programma di referral “Presentami un conducente”. I dipendenti potranno attivarsi per individuare tra i loro contatti profili idonei alla domanda di lavoro: nel caso il candidato proposto passi la selezione, venga assunto e superi il periodo di prova, al dipendente promotore verrà riconosciuto un credito welfare pari a 200 euro (utilizzabile ad esempio per il rimborso delle spese sostenute per famiglia, cassa sanitaria, mutui, per l’acquisto di card o voucher di spesa, viaggi, convenzioni per sport, cultura e tempo libero, per la copertura economica di campus estivi, mensa scolastica). Il programma referral è valido fino al 31 dicembre 2023. 

«L’introduzione di benefit aggiuntivi vuole da una parte rendere l’offerta lavorativa ancora più interessante agli occhi dei candidati e dall’altra gratificare competenze, qualità e professionalità di questa importante categoria per la mobilità dei territori piemontesi – dichiara Giovanni Tresoldi, amministratore delegato di Cavourese -. I nuovi profili, che entreranno a far parte della nostra azienda, giocheranno un ruolo fondamentale nel rendere il nostro servizio di trasporto, già improntato alla sostenibilità ambientale e all’innovazione tecnologica, ancora più qualitativo ed efficiente. E per rendere l’intero personale partecipe delle scelte aziendali, nell’ottica di una più ampia cooperazione interna, abbiamo lanciato un programma referral per amplificare la nostra campagna recruiting. Dai primi riscontri sembra sia molto apprezzato da tutti. Sono diverse infatti le segnalazioni già pervenuteci».  

Per maggiori informazioni: https://inrecruiting.intervieweb.it/autoguidoviespa/jobs/conducenti-di-linea-cavourese-spa-torino-387498/it/ 

Lavori al Sant’Anna: “Ma i servizi funzionano”

«L’Ospedale Sant’Anna è oggetto di lavori straordinari di riqualificazione necessari per garantire la sicurezza di pazienti e lavoratori del presidio, lavori che hanno comportato la riallocazione di circa il 40% dei servizi presenti nel presidio. Nonostante l’evidente difficoltà, tutti i percorsi di ginecologia, ostetricia e neonatologia (circa 6500 parti anno) continuano ad essere garantiti grazie allo sforzo di tutto il personale coinvolto».

Così l’assessore regionale alla Sanità Luigi Genesio Icardi, in risposta all’interrogazione consiliare sul ripristino dell’intero percorso del Centro nascite dell’ospedale Sant’Anna.

«Per il Centro Nascita – osserva l’assessore Icardi – sono stati individuati spazi e percorsi i più affini possibili alla finalità del Centro che, come riportato sul sito aziendale, riprende una definizione dell’OMS: “Il fine di una moderna medicina perinatale è ottenere una mamma ed un bambino in perfetta salute con il livello di cure più basso compatibile con la sicurezza”. I circa 300 parti all’anno del Centro Nascita sono garantiti dalla professionalità e dalla passione delle ostetriche che continuano il loro lavoro in locali diversi».

«I locali del Centro nascita sono attualmente utilizzati per le isteroscopie e le colposcopie – conclude l’assessore Icardi -, esami di II° livello indispensabili per una diagnosi precoce delle neoplasie come richiesto dai LEA, a cui un ospedale di riferimento per l’Oncologia Ginecologica non può sottrarsi e per i quali non è stato possibile trovare diversa collocazione. Il percorso del Centro nascita verrà ricondotto al suo impianto originario nel più breve tempo possibile compatibilmente con le necessità di sicurezza di pazienti e lavoratori del presidio».

 Nuove 140 eBike Cooltra nella città di Torino

Oggi FREENOW, la Super App della Mobilità, annuncia l’integrazione di 140 eBike Cooltra nella città di Torino.
Da oggi, gli utenti torinesi di FREENOW hanno la possibilità di noleggiare una bicicletta elettrica Cooltra per i propri spostamenti direttamente dalla propria app, incentivando così opzioni di mobilità urbana sempre più green, multimodali e convenienti.
Si tratta della prima volta che Cooltra mette a disposizione il suo servizio di e-bike sharing al di fuori della sua sede centrale di Barcellona. Questa novità va ad aggiungersi alla flotta di scooter elettrici offerta da Cooltra in Italia già dal 2017 nelle città di Roma e Milano, e dal 2023 fruibile anche a Torino.
Nel 2023, gli utenti FREENOW hanno dimostrato di apprezzare particolarmente le eBikes come mezzo di trasporto sostenibile: infatti, la bicicletta elettrica è diventata una delle opzioni di multimobilità più amate tra quelle disponibili in app, rappresentando il 37% della quota di mercato della piattaforma. Inoltre, dai dati del 2023 risulta che in Italia sono stati percorsi oltre 100.000 km in eBike, l’equivalente di circa 15 volte la distanza Roma-New York, con un risparmio di CO2 di 10 tonnellate di emissioni.

Il perché di Borello cittadino onorario

L’attività imprenditoriale di Borello Supermercati  si distingue – oltre che per la qualità dei prodotti – anche per il legame profondo con il territorio, su quale  investe risorse significative. Note sono anche le iniziative dell’azienda a favore dei giovani, dello sport, per il sociale. Ebbene, al patron della catena commerciale è stato deciso di conferire la cittadinanza onoraria di Baldissero, comune dal quale egli iniziò tanto tempo fa la propria attività di lavoro. Ma la voce di una consigliera comunale di opposizione si è levata contraria. Il succo del suo “no” (tradottosi in realtà in astensione al momento di votare la proposta del sindaco) è che è vero che Borello ha fatto beneficenza e si è occupato di sociale in paese e nella zona. Ma questo rientra nella sfera privata di lui come uomo. Quindi quali altri gesti eclatanti avrebbe compiuto, forse come imprenditore, – si chiede la consigliera – tanto da meritarsi un così elevato onore? A scanso di equivoci: sì, Borello Supermercati è un inserzionista pubblicitario del nostro giornale. Ma ciò non ci impedisce di fare una constatazione che riteniamo oggettiva e che chiunque, esaminando i fatti in tutta onestà, si sentirebbe di fare. Si sa, la dietrologia spesso imperversa, anche quando la realtà è semplice e sotto gli occhi di tutti: se oggi, in tempi difficili per l’economia e il lavoro, non si ritiene adeguato conferire la cittadinanza onoraria a chi si impegna con passione e con risorse proprie per lo sviluppo locale, creando occupazione e benessere, a chi la si dovrebbe dare?