ilTorinese

Lusso gentile, racconti di eccellenze e gentilezza

Nella trasmissione Parla con me, il 23 giugno 2023

 

Parla con me il 23 giugno prossimo dedica la sua puntata a un tema affascinante e attuale come il “Lusso gentile , racconti di eccellenze e gentilezza”.

L’appuntamento è fissato per il 23 giugno 2023 alle ore 18 sui canali social e sul profilo LInkedin Top Voices Italia di Simona Riccio.

Due saranno gli ospiti di eccellenza, Giampaolo Grossi e Gianluca Borgna, co-founder di Lusso Gentile.

Lusso Gentile è un progetto che si propone di raccontare il progetto del lusso attraverso la voce dei protagonisti dell’accoglienza più esclusiva, con un approccio innovativo e rispettoso delle semplici regole che ne derivano di rispetto, cura e amore.

Lusso Gentile è un contenitore dinamico in cui le grandi eccellenze avranno l’opportunità di condividere articoli che ispirano il prossimo, con una attenzione particolare al modo di vivere il lusso e la qualità delle relazioni derivanti.

Si tratterà di un viaggio nel mondo del lusso. Durante la puntata Giampoalo Grossi e Gianluca Borgna guideranno gli ascoltatori alla scoperta di quanto sia importante comportarsi in modo corretto all’interno di una relazione professionale e nell’ambito dei rapporti umani.

La gentilezza è un valore trascurato nelle relazioni odierne e nella frenesia della vita moderna, ma rappresenta una risorsa fondamentale.

La conversazione si svolgerà sul canale business per eccellenza, Linkedin, dove gli spettatori potranno seguire e interagire con i nostri ospiti durante la diretta.

Sarà un’opportunità unica imperdibile per trarre ispirazione, ampliare le proprie prospettive e contribuire alla diffusione di una cultura della gentilezza e dell’eccellenza.

La puntata è condotta e ideata da Simona Riccio, esperta in Comunicazione e informazione digitale, verrà mandata in onda live sulla pagina Linkedin e sul canale You Tube di Parla con Me, sul profilo LInkedin Top Voice e Facebook di Simona Riccio.

Giachino: Banca d’Italia certifica il declino di Torino

Ora nessuno lo può più negare Torino è in declino e le strategie degli ultimi 30 anni non hanno avuto successo. Chiamparino e Fassino avevano dichiarato che il processo di trasformazione da ONE COMPANY TOWN era stato un successo. Purtroppo non è così e i dati di Banca d’Italia dimostrano quanto ha perso Torino rispetto al Piemonte e quanto ha perso rispetto alle altre Città Metropolitane.

Da Sottosegretario ai trasporti lo dissi nel 2009 alla inaugurazione del TOSM ma Chiamparino è la Bresso mi presero a male parole. Avrebbero potuto prendere le contromisure , da un lato accelerando la TAV e dall’altro a appoggiare Marchionne che non voleva fare accordi con le case europee perché sapeva che avrebbero privilegiato le loro aziende . 
Meno male che in questi anni siamo riusciti a spostare da Roma a Torino la Autorita dei Trasporti, a salvare la TAV e a ottenere un forte stanziamento per il settore auto. Ora occorre cambiare ritmo sapendo che la sola linea 2 della Metro non potrà bastare a rilanciare la Città . La cosa più importante è accelerare i lavori della TAV l’opera che porterà lavoro turismo e logistica . Occorre prima di tutto collegarsi alle Città che crescono di più come Milano e Genova puntando sul Politecnico e sui Centri di ricerca privati , sul Centro dell’aerospazio e sulle aziende innovative cresciute a Torino nell’ultimo decennio . Importante supportare la linea annunciata dal Ministro Urso di rilanciare la produzione di auto nel nostro Paese a 1 milione di unità l’anno. Sono d’accordo con Airaudo si dia luogo agli Stati Generali della Citta’ per raccogliere Idee e disponibilità . 
Occorre uno scatto di orgoglio da parte di tutti perché il Declino lo pagano  la metà della Città che sta male, le periferie dimenticate, i giovani che debbono cercare lavoro all’estero etc.
 
Mino Giachino 
Responsabile piemontese trasporti e logistica FDI

La Guardia di Finanza compie 249 anni

Nella mattinata di oggi 22 giugno 2023 è stato celebrato a Torino, nella Caserma “Emanuele Filiberto di Savoia Duca d’Aosta” di Corso IV Novembre 40, il 249° Anniversario della Fondazione della Guardia di Finanza, alla presenza del Comandante Regionale Piemonte – Valle d’Aosta, Generale di Divisione Benedetto Lipari e delle massime Autorità locali.

La ricorrenza, molto sentita dalle Fiamme Gialle in servizio e da quelle in congedo, rappresentata dall’Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia (A.N.F.I. – Sezioni di Torino e di Aosta), ha visto la partecipazione, nella piazza d’Armi della Caserma, di tutti i Comandanti Provinciali e del Comandante Territoriale di Aosta, dei Comandanti  dei Reparti alla sede, di una rappresentanza di militari in servizio nel capoluogo piemontese nonché della Fanfara della Brigata Alpina Taurinense dell’Esercito Italiano, che ha fornito il proprio prezioso apporto per l’accompagnamento musicale.

Nel corso della cerimonia, anticipata da un momento di raccoglimento dedicato alla deposizione di una corona d’alloro ai piedi della Bandiera nazionale, in onore dei militari del Corpo caduti in servizio e nell’adempimento del dovere, è stata data lettura del messaggio del Presidente della Repubblica e dell’Ordine del Giorno Speciale del Comandante Generale della Guardia di Finanza, per proseguire poi con la consegna di alcune ricompense di ordine morale ai militari particolarmente distintisi in servizio.

L’evento costituisce, da sempre, anche l’occasione per effettuare un bilancio sulle attività svolte dalle Fiamme Gialle nel decorso 2022 e nei primi cinque mesi del 2023, nei vari settori strategici affidati al Corpo dall’Autorità di Governo, finalizzate ad assicurare massima efficacia nel contrasto di tutte le forme di illegalità economica e finanziaria, per la tutela dell’economia legale, a favore delle imprese rispettose delle regole e dei cittadini onesti.

 

 

BILANCIO OPERATIVO DAL 1° GENNAIO 2022 AL 31 MAGGIO 2023

IMPEGNO “A TUTTO CAMPO” CONTRO LA CRIMINALITÀ A TUTELA DI CITTADINI E IMPRESE

Nel 2022 e nei primi cinque mesi del 2023, i Reparti piemontesi e valdostani della Guardia di Finanza hanno eseguito circa 60 mila interventi ispettivi e oltre 3.400 indagini per contrastare gli illeciti economico-finanziari e le infiltrazioni della criminalità nell’economia: un impegno “a tutto campo” a tutela di famiglie e imprese, destinato ad intensificarsi ulteriormente per garantire la corretta destinazione delle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

CONTRASTO DELLE FRODI SUI CREDITI D’IMPOSTA E DELL’EVASIONE FISCALE

Le attività investigative e di analisi sui crediti d’imposta agevolativi in materia edilizia ed energetica hanno permesso di sequestrare crediti inesistenti per un ammontare di oltre 2,2 miliardi.

Sono stati individuati 822 evasori totali, ossia esercenti attività d’impresa o di lavoro autonomo completamente sconosciuti al fisco (molti dei quali operanti attraverso piattaforme di commercio elettronico), e 1.114 lavoratori in “nero” o irregolari.

Scoperti, inoltre, 125 casi di evasione fiscale internazionale, principalmente riconducibili a stabili organizzazioni occulte, a manipolazioni dei prezzi di trasferimento, a residenze fiscali fittizie e all’illecita detenzione di capitali oltreconfine.

I soggetti denunciati per reati tributari sono 1.157, di cui 35 tratti in arresto. Il valore dei beni sequestrati quale profitto dell’evasione e delle frodi fiscali è di oltre1,5 miliardi.

Sono state avanzate 93 proposte di cessazione della partita Iva e di cancellazione dalla banca dati Vies nei confronti di soggetti economici connotati da profili di pericolosità fiscale.

I 326 interventi in materia di accise hanno permesso di sequestrare circa 10 tonnellate di prodotti energeticie di accertare oltre 28 tonnellate consumate in frode.

1.242 sono, invece, i controlli doganali sulle merci introdotte sul territorio nazionale in evasione d’imposta, contraffatte o in violazione delle norme sulla sicurezza.

Le attività di contrasto al contrabbando hanno portato alsequestro di circa 800 chilogrammi di tabacchi lavorati esteri e alla denuncia di 1 soggetto, tratto in arresto.

I controlli e le indagini contro il gioco illegale hanno permesso di verbalizzare 47 soggetti, di cui 15 denunciati all’Autorità Giudiziaria.

TUTELA DELLA SPESA PUBBLICA

L’attività della Guardia di Finanza nel comparto della tutela della spesa pubblica è orientata a vigilare sul corretto utilizzo delle risorse nazionali e dell’Unione europea per la realizzazione di interventi a sostegno di imprese e famiglie.

Le direttive operative impartite per il corrente anno mirano, in particolare, al presidio dei progetti e degli investimenti finanziati con risorse del PNRR. Ciò anche in ragione del ruolo affidato al Corpo nell’ambito del sistema di governance del Piano.

Complessivamente, in tale arco temporale, i Reparti operativi hanno svolto oltre 4.100 interventi nel settore, cui si aggiungono 3.981 indagini delegate dalla magistratura nazionale – penale e contabile – ed europea (EPPO), al cui esito sono stati denunciati all’A.G. 2.198 soggetti e segnalati alla Corte dei conti 381 responsabili in relazione all’accertamento di danni erariali per oltre 126 milioni di euro.

Le frodi scoperte ai danni delle risorse dell’Unione europea ammontano a oltre 5 milioni mentre quelle relative ai finanziamenti nazionali, alla spesa previdenziale e assistenziale sono pari a circa 54 milioni.

In materia di reddito di cittadinanza sono stati eseguitioltre 1.900 controlli, tutti selettivamente orientati grazie a mirate analisi di rischio sviluppate dalla Componente speciale, che hanno consentito di accertare contributi indebitamente richiesti e/o percepiti per circa 14 milioni di euro, e denunciare 1.734 responsabili.

In tema di appalti, sono state monitorate procedure contrattuali per oltre 73 milioni di euro, di cui quasi 3,5 milioni riferibili a investimenti finanziati con risorse del PNRR.

L’azione del Corpo nel contrasto ai fenomeni corruttivie ad altri delitti contro la Pubblica Amministrazione è stata svolta facendo leva sulle peculiari potestà investigative che connotano la polizia economico-finanziaria e sviluppando indagini strutturate, di natura tecnica, finanziaria e patrimoniale, volte a ricostruire le regie criminali e il ruolo dei soggetti coinvolti. In tale comparto, sono state denunciate, complessivamente,381 persone.

CONTRASTO DELLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA E ECONOMICO-FINANZIARIA

In materia di riciclaggio e autoriciclaggio sono stati eseguiti 91 interventi, che hanno portato alla denuncia di 257 persone, di cui 58 tratte in arresto, e al sequestro di beni per un valore di oltre 1,5 miliardi per riciclaggio e ulteriori altri 1,5 miliardi di euro per autoriciclaggio. A oltre 7,5 milioni di euro ammontano, invece, i sequestri per usura.

Sono state analizzate oltre 3.500 segnalazioni di operazioni sospette, di cui 12 attinenti al finanziamento del terrorismo.

Ai confini terrestri sono stati eseguiti oltre 1.945 controllisulla circolazione della valuta con la scoperta di illecite movimentazioni per oltre 10 milioni di euro e l’accertamento di 380 violazioni con il sequestro di circa 500 mila euro.

Ammontano a oltre 500 mila euro i sequestri di valuta, titoli, certificati e valori bollati contraffatti eseguiti nei confronti di 104 soggetti, di cui 1 tratto in arresto.

In materia di reati fallimentari e del codice della crisi d’impresa i beni sequestrati ammontano a oltre 1 milione di euro su un totale di patrimoni distratti di oltre 720 milioni di euro.

In applicazione della normativa antimafia, sono stati sottoposti ad accertamenti patrimoniali 101 soggetti, conclusi con l’applicazione di provvedimenti di sequestro e confisca per un totale di oltre 16,1 milioni di euro. Ammonta, invece, a circa 33 milioni di euro il valore dei beni mobili, immobili, aziende, quote societarie e disponibilità finanziarie proposti all’Autorità Giudiziaria per l’applicazione delle misure ablatorie.

Tra questi, ai sensi del Codice Antimafia, si annoverano69 misure di prevenzione nei confronti di soggetti connotati da c.d. “pericolosità economico-finanziaria” ai quali sono conseguiti sequestri per quasi 2 milioni di euro e confische per circa 1,5 milioni di euro.

Sono stati eseguiti, poi, circa 7 mila accertamenti a seguito di richieste pervenute dai Prefetti della Repubblica, la maggior parte dei quali riferiti alle verifiche funzionali al rilascio della documentazione antimafia.

Nel periodo in esame, i Reparti del Corpo hanno sequestrato, in territorio nazionale, circa 750 chilogrammi di sostanze stupefacenti, in prevalenza costituite da cocaina, hashish e marijuana, denunciando all’A.G. 202 soggetti (di cui 69 in stato di arresto) e segnalandone oltre 1.500 ai Prefetti.

Il contrasto ai traffici illeciti, in generale, viene assicurato anche nell’ambito del Servizio “117”, oggetto di recenti interventi in campo operativo, addestrativo e tecnico-logistico, finalizzati a incrementare la prontezza operativa e l’efficacia d’intervento delle pattuglie sul territorio e dei mezzi navali, a riscontro delle segnalazioni del cittadino.

Sul versante della tutela del mercato dei beni e dei servizi, sono stati eseguiti 783 interventi, sviluppate 206 deleghe dell’Autorità Giudiziaria e denunciati 288 soggetti. A seguito di tali attività sono stati sottoposti a sequestro oltre 42 milioni di prodotti contraffatti, con falsa indicazione del made in Italy, non sicuri e in violazione della normativa sul diritto d’autore.

Sono stati, anche, sequestrati 220 mila litri e 250 tonnellate di prodotti agroalimentari, recanti marchi industriali falsificati, indicazioni non veritiere nonché oggetto di frode commerciale.

OPERAZIONI DI SOCCORSO E CONCORSO NEI SERVIZI DI ORDINE E SICUREZZA PUBBLICA

Nel 2022, gli interventi complessivi effettuati dalle 6 stazioni S.A.G.F. site sull’arco alpino piemontese e valdostano sono stati 404 e hanno permesso di portare in salvo 541 persone e recuperare 63 salme.

L’attività del comparto alpestre, che sta continuando anche nel 2023, ha consentito di eseguire ad oggi 124 interventi, salvare 162 persone e recuperare 6 salme.

L’impegno concorsuale del Corpo nella tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica continua ad essere garantito nell’ambito della gestione delle manifestazioni pubbliche e di eventi di particolare rilevanza, cui il Corpo partecipa prioritariamente con l’impiego dei militari specializzati Anti Terrorismo Pronto Impiego “AT-P.I.”.

Italia 61 e dintorni: spacciatori nei giardini e in via Nizza

Caro direttore,

mi rivolgo a voi per esprimere la mia profonda preoccupazione riguardo alla presenza di spacciatori nei giardini di Italia 61 e di fronte al Koko Moda di Via Nizza 389. Mi dispiace constatare che queste aree pubbliche, che dovrebbero essere luoghi di svago e relax, siano diventati dei punti di incontro per individui che lucrano sulla vendita di sostanze stupefacenti.

In particolare, sono colpito dalla situazione che si è venuta a creare davanti al laghetto di Italia 61. Un luogo solitamente frequentato da famiglie e persone in cerca di tranquillità, ora è divenuto un triste spettacolo, dove gruppi di spacciatori si spostano liberamente causando disagio e paura tra i visitatori. La presenza di questi individui fa sì che i residenti e i frequentatori abbandonino i giardini, privandosi di un’opportunità di svago e divertimento.

La situazione non è migliore di fronte al Koko Moda di Via Nizza 389. In uno dei quartieri più vivaci e frequentati della città, assistere alla vendita di droga in piena luce del giorno è semplicemente inaccettabile. È umiliante che spacciatori si appropriino di spazi pubblici come se fossero loro proprietà, limitando la sensazione di sicurezza e tranquillità per i cittadini che di lì transitano.

Mi aspetto che le autorità competenti intervengano con decisione per contrastare queste situazioni. È necessario che vengano aumentati i controlli delle forze dell’ordine e che si attuino azioni mirate per risolvere efficacemente il problema della presenza di spacciatori. È inconcepibile che questo tipo di attività possa svolgersi impunemente nelle nostre città, intaccando la qualità della vita dei cittadini.

FATEVI UN GIRO ANCHE TRA ALCUNI LOCALI PRESENTI TRA EATALY E PIAZZA CARDUCCI.

Chiedo, altresì, che il giornale si faccia portavoce di questa problematica, sensibilizzando l’opinione pubblica su quanto accade nei giardini di Italia 61 e di fronte al Koko Moda di Via Nizza 389. È necessario che il problema sia affrontato in maniera concreta e che si sensibilizzino tutti gli attori coinvolti, compresi i residenti, affinché si possano mettere in atto strategie efficaci per porre fine a questa situazione.

Spero che le mie parole riecheggino nei corridoi delle istituzioni e che l’attenzione si rivolga nuovamente verso queste aree, per ripristinare la sicurezza e il benessere pubblico.

LETTERA FIRMATA

Il Piemonte cresce ma Torino è una zavorra. Lo spiega il rapporto Bankitalia

Nel rapporto sull’economia in Piemonte illustrato da Bankitalia si registra un recupero dell’economia del Piemonte dopo la pandemia. Questo, però, si inserisce in un contesto di lungo periodo non favorevole: tra il 2000 e il 2019 la crescita è stata dello 0,7%, di molto inferiore a quella delle altre regioni del Nord (+9,7%). Incide negativamente sul quadro complessivo la “deludente performance” di Torino (-0,6%), soprattutto rispetto a quella delle altre città metropolitane del Nord Italia (+17,3%).

“La Milanesiana 2023” alla Reggia di Venaria

Nelle “Sale delle Arti” e nel “Cortile d’onore”, mostre di Ezio Gribaudo e di Jo Endoro, con una Lectio serale di Vittorio Sgarbi

Dal 22 giugno al 24 settembre

Appuntamento di quelli particolarmente attesi. Sarà il simpaticamente estroso Vittorio Sgarbi a chiudere alla “Reggia di Venaria”, nella “Cappella di Sant’Uberto”giovedì 22 giugno (ore 21), con una lectio in cui il “Sottosegretario alla Cultura” seguirà la traccia del suo ultimo libro “Scoperte e rivelazioni” raccontando le opere d’arte “scoperte” nella sua carriera – in una sorta di avventurosa e magnifica caccia al tesoro – la giornata inaugurativa delle due mostre in programma per tutta l’estate alla “Reggia”, nell’ambito della XXIV edizione del Festival “La Milanesiana”, ideato e diretto da Elisabetta Sgarbi, seguendo per questa edizione il tema “Ritorni” ispirato dallo scrittore nigeriano Ben Okri.

E “ritorno” di enorme piacevolezza è il nuovo approccio, a un anno dalla scomparsa, all’opera dell’immaginifico, fantasioso, poeta imprevedibile dell’arte e di quella “Bellezza (unica) che (ci) salverà”, nonché editore di raffinata cultura, Ezio Gribaudo (Torino, 1929 – 2022), cui da giovedì 22 giugno a domenica 24 settembre “La Milanesiana” dedicherà la retrospettiva “Ezio Gribaudo.Poesia della materia”, al secondo piano delle “Sale delle Arti”, curata da “Archivio Gribaudo” (presieduto dalla figlia dell’artista Paola Gribaudo, dal 2019 presidente anche dell’“Accademia Albertina di Belle Arti” e prima donna a ricoprire tale ruolo) e da Elisabetta SgarbiInaugurazione alle ore 19, la mostra, allestita da Luca Volpatti, raccoglierà una scrupolosa selezione di opere emblematiche realizzate dall’artista torinese (nel suo “studio d’artista” alle spalle della Gran Madre, disegnato dall’architetto Andrea Bruno) dagli anni Sessanta ad oggi. Opere in cui potrà perfettamente leggersi “il percorso straordinario del maestro torinese approdato all’età dell’oro con instancabile spirito sperimentale e di avanguardia”. Un viaggio fantastico, fra grafica scultura e pittura, fra sogni fantasie e voli dell’anima, in compagnia dei suoi “logogrifi” (Primo Premio per la “Grafica” alla “XXXIII Biennale di Venezia”, 1966), poi diventati “metallogrifi” e “saccogrifi”, per arrivare ai celeberrimi “flani” fino agli ultimi “Dinosauri”, ancora disegnati poco prima della scomparsa.

All’inaugurazione della retrospettiva di Gribaudo, seguirà alle 20 (con uguale periodo di durata, dal 22 giugno al 24 settembre), nella “Corte d’onore” della Reggia l’inaugurazione della personale di Jo Endoro, scultore di enorme interesse con studio a Pietrasanta (nel cuore delle Alpi Apuane), ma anche pittore “a un tempo visionario e formalista”, quando negli anni trascorsi in Repubblica Dominicana, sperimenta tecniche innovative attraverso l’uso di pannelli di legno riciclato proveniente dal cuore della foresta pluviale. Nelle sue opere più recenti, realizzate nei lunghi soggiorni a Miami, s’appropria di cifre stilistiche “urban pop”, perfettamente inserite in un linguaggio “contemporaneo” mai dimentico della lezione improntata all’elemento classico e costantemente ispirato dalle “forme neoclassiche” del Canova (per Endoro “nume tutelare”), reinterpretate attraverso l’uso di tecniche innovative. “Jo Endoro – Sottolinea Vittorio Sgarbi – si esercita in pittura e scultura con l’intenzione di rigenerare teste e torsi antichi, rielaborando le immagini classiche su superfici logorate, nel caso delle pitture, o con articolazioni dell’avambraccio e della mano compressi in parallelepipedi che ne accentuano il valore iconico, nel caso delle sculture. Endoro sa che la dimensione monumentale è preclusa al nostro tempo. La storia degli uomini e della loro immagine sembra conclusa, e noi costretti ad agitarci nel vuoto di un dopo storia”. Ed Elisabetta Sgarbi“Erede di una grande tradizione di scultori del marmo, Jo Endoro non smette di cercare di rinnovarla. E nella cornice dei giardini della Venaria, le sue opere si segnaleranno per una elegante distonia”. Maschere “strozzate” di umane emozioni. Dalla tristezza alla felicità, alla rabbia, al disgusto, alla paura e alla sorpresa.

Gianni Milani

“La Milanesiana 2023 alla Reggia”

Reggia di Venaria, piazza della Repubblica 4, Venaria Reale (To); tel. 011/4992300 o www.lavenaria.it

Fino al 24 settembre

Orari: dal mart. al ven. 9,30/17; sab. dom. e festivi 9,30/18,30

Nelle foto:

–       Vittorio Sgarbi

–       Ezio Gribaudo nel suo studio con i “flani”, 1965

–       Ezio Gribaudo: “Navire”, polistirolo e flani, 1975-‘78

–       Jo Endoro

–       Jo Endoro: “Felicità”

Un successo la prima edizione del Regina Music Fest

La prima festa della musica per i bambini dell’ospedale Infantile Regina Margherita di Torino
U.G.I. Unione genitori italiani
in collaborazione con
Città della Salute e della Scienza di Torino
l’Associazione culturale Hiroshima Mon Amour
e con le Associazioni di volontariato che operano all’interno dei reparti
dell’ospedale Infantile Regina Margherita di Torino
e grazie al sostegno di Stellantis
presenta
la Iˆ edizione del
REGINA MUSIC FEST
La prima festa della musica per i bambini
dell’ospedale Infantile Regina Margherita di Torino
Padrino dell’evento il trasformista Arturo Brachetti
Mercoledì 21 giugno – UGI – Unione Genitori Italiani, in collaborazione con Città della Salute e della Scienza di Torino, con le numerose Associazioni di volontariato che operano all’interno dei reparti dell’ospedale Infantile Regina Margherita, in partnership con l’associazione culturale Hiroshima Mon Amour e grazie al sostegno di Stellantis, ha presentato il REGINA MUSIC FEST, la prima festa della musica dedicata ai piccoli pazienti e ai loro familiari con giochi, intrattenimento e musica.
È stato il trasformista Arturo Brachetti il padrino dell’evento, che, dalle 15 alle 18, in piazza Polonia ha portato colori e note per la gioia dei bambini. Grande attesa per le rime del cantante rap Willie Peyote e di Pietro Morello, polistrumentista, tiktoker e innovatore, che è giunto al cuore dei più piccoli con le sue canzoni e i suoi progetti di musicoterapia, trasformando semplici oggetti in strumenti musicali. Trascinante afro sound invece con il percussionista Ablaye Magatte Dieng, che, con la sua Associazione Culturale Tamra, porta avanti la tradizione griots, storici intrattenitori, musicisti e artisti della società senegalese.
Direttamente da Varazze sono arrivate le singer sisters 4Calamano – Lara, Maya, Dana e Jade – star del web con le loro armonie a cappella. Ha giocato invece in casa il coro Choirm, formazione di 25 elementi tra medici, infermieri e fitoterapisti dell’ospedale infantile, che per l’occasione ha proposto un repertorio pop. Pescati tra i piccoli ospiti dell’infantile, si sono esibiti anche un cantante e un musicista.
Con le marionette di Rašid Nikoliç, in arte The Gipsy Marionettist, ci si è potuti tuffare nella tradizione di un mestiere antico, con radici in tempi differenti e luoghi diversi, dall’Africa al Giappone fino all’est-Europa. In passato costruire marionette era un modo per raccontare storie ed esorcizzare le paure, tirarle fuori dal cuore, rappresentarle e comprenderle. Con il suo spettacolo di commedia a filo, Rašid ha donato momenti di profonda umanità. Lo sanno bene i suoi spettatori, bambini e adulti che sempre si incantano nel vederlo in azione. Hanno contributo infine allo stupore e all’entusiasmo generale i trampolieri della scuola Settimo Circo, che hanno brillato nel loro travestimento da Kiss, la celebre rock-metal band anni ’70.
A portare gusto e dolcezza ci ha pensato invece La Fattoria del gelato con le sue deliziose merende. Tutto per un pomeriggio di svago e condivisione e per un’evasione dalla quotidianità. Una festa per i più piccoli, anche dentro i reparti grazie alle incursioni degli artisti in corsia.
L’evento è stato organizzato da UGI, Unione genitori italiani, in collaborazione con Città della Salute e della Scienza di Torino, in partnership con l’associazione culturale Hiroshima Mon Amour, con il sostegno di Stellantis e grazie alla collaborazione delle numerose Associazioni di volontariato che operano all’interno dei reparti dell’ospedale Infantile Regina Margherita di Torino: Vip – Viviamo in positivo ODV, Neuroland, Forma – Fondazione Ospedale Regina Margherita, Casa OZ, Casa Giglio, AVO – Associazione volontari ospedalieri, Amico Libro, AITF – Associazione italiana trapiantati di fegato bimbi, AIC – Associazione italiana celiachia, ABIO – Associazione per il bambino in ospedale e AABC – Associazione Amici dei bambini cardiopatici.

Quando “L’arte può rompere le scatole”

Performance di Afran

Nell’ambito della conferenza di presentazione

della 7° edizione del Festival Panafricano

Giovedì 22 giugno 2023 ore 16:00

GAM Sala 1 – Area Education

 

La GAM di Torino ospita il 22 giugno alle 16:00 la conferenza di apertura della 7° edizione del Festival Panafricano, dal titolo Origini, Connessioni e Comunità solidali, con i saluti istituzionali del Presidente dell’Associazione Panafricando Jerome Bohoui Gohoure, e Liuba Forte, Responsabile del Progetto Festival Panafricano.

Intervengono:
Rosanna Purchia
 – Assessora alla Cultura della Città di Torino

Maria Grazia Grippo – Presidente Consiglio comunale della Città di Torino

Riccardo Passoni – Direttore GAM 

 

In occasione dell’apertura del Festival Panafricano 2023 alle ore 16:30 il Dipartimento Educazione GAM ospita, nell’ambito dei progetti per l’Intercultura, la performance L’arte può rompere le scatole dell’artista camerunense Afran.

L’azione pittorica si sviluppa intorno a una installazione di cartoni con cui Afran interagisce mediante colore, movimento, suoni e parole. Un viaggio di suggestioni che, con ironia, porterà il pubblico a riflettere sugli spostamenti dei beni e sui rapporti di forza nel nostro mondo contemporaneo.

L’opera suggerisce anche una riflessione sul ruolo rivestito oggi dall’arte, in un contesto in cui spesso questa asseconda passivamente il corso della storia, accontentandosi di entrare in prestigiose collezioni.

Il pubblico potrà partecipare attivamente alla performance attraverso un confronto e un coinvolgimento diretto con l’artista.

Per partecipare alla conferenza stampa è richiesta la prenotazione QUI

Per partecipare alla performance è richiesta la prenotazione QUI

Tutto il programma del Festival

 

BIO

Afran (Francis Nathan Abiamba) nasce a Bidjap, in Camerun, nel 1987.

Dopo aver frequentato l’Istituto di Formazione Artistica di Mbalmayo, si diploma in ceramica. Coltiva la pittura, sua grande passione, presso gli atelier dei più grandi pittori camerunesi e congolesi. Nel 2006 si apre all’arte contemporanea grazie a Salvatore Falci, professore di arti visive all’Accademia di Belle Arti di Carrara (MS).

Dopo numerosi concorsi ed esposizioni collettive, nel 2008 presenta la sua prima personale al Centro Culturale Spagnolo di Bata, in Guinea Equatoriale, terra nella quale si era recato alla ricerca delle sue radici.  Questa mostra apre la porta a una serie di esposizioni personali e collettive tra Guinea Equatoriale, Camerun, Spagna e Italia, dove ora risiede.

La Public Art – installazioni e performance – rappresenta attualmente il linguaggio più coerente e adeguato alla sua ricerca attorno alla tutela dell’identità culturale nel mondo contemporaneo.

Il Festival Panafricano, evento annuale dal 2014, è un’iniziativa organizzata e promossa dall’Associazione Panafricando con la partecipazione e il sostegno delle associazioni e comunità locali, straniere e afro-discendenti di Torino. Il Festival, durante tutte le 6 stagioni precedenti, ha ospitato la rappresentazione artistica, popolare, culturale e gastronomica di 35 diversi stati africani e ha portato con sé una filosofia comunitaria per dissolvere le diverse barriere presenti tra africani e italiani.

GAM – GALLERIA CIVICA D’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA – Via Magenta, 31 – 10128 Torino

Orari di apertura: da martedì a domenica 10:00 – 18:00.

Chiuso il lunedì.  La biglietteria chiude un’ora prima.

 Quarant’anni di attività della Cooperativa sociale “Dalla Stessa Parte”

Il 29 giugno un grande evento a Ciriè per celebrare le tappe della sua attività. Dalla fondazione nel 1983 per volontà di Franco Malerba, rimasto paraplegico dopo un incidente, ai progetti di inclusione sociale tra Torino e provincia per dare un’opportunità a coloro che rimangono ai margini della società e del mondo del lavoro: persone con disabilità psico-fisiche, donne fragili e giovani in cerca di occupazione. Fino all’apertura del Laboratorio Franco Malerba, il nuovo insediamento produttivo sostenibile che fornirà prodotti e servizi alle aziende locali e alla comunità, e costituirà una nuova Comunità Energetica Rinnovabile.

 

  Oltre 2500 persone con disabilità psico-fisiche, giovani in cerca di occupazione e migranti richiedenti asilo, donne fragili, studenti tirocinanti e inserimenti nei Centri Diurni; circa 40 progetti di inclusione sociale partecipati; una rete di più di 50 attori coinvolti, tra imprese private, istituzioni, enti pubblici e realtà del terzo settore; 5 aree di intervento nel laboratorio (assemblaggio, collaudo visivo e strumentale, confezionamento e inscatolamento, test funzionali, riparazioni) e diverse altre attività e servizi come l’accoglienza ai migranti, l’apicoltura, la gestione delle eccedenze alimentari e la manutenzione del verde urbano pubblico e privato.

Sono i numeri di quarant’anni di attività della Cooperativa sociale “Dalla Stessa Parte”, fondata nel 1983 da Franco Malerba per dare un’opportunità a coloro che rimangono ai margini della società e del mondo del lavoro. Ha sede a Ciriè in una struttura di 150 mq dove lavorano i 19 soci cooperatori e i volontari che ogni anno partecipano ai diversi progetti.

Per celebrare l’importante anniversario è in programma un grande evento il 29 giugno alle 19 a Ciriè sotto la tensostruttura di Villa Remmert in cui verrà presentato il Laboratorio Franco Malerba, un nuovo insediamento produttivo sostenibile a Lanzo che fornirà prodotti e servizi alle aziende locali e alla comunità, grazie all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate e costituirà anche una nuova Comunità Energetica Rinnovabile per coprire il fabbisogno di energia elettrica di cittadini, attività commerciali, imprese, enti territoriali e autorità locali, con un impianto alimentato da fonti rinnovabili. Il Laboratorio recupererà, in modo originale e accogliente, un’area produttiva non più in uso nell’ex Cotonificio Vallesusa, struttura storica, con indubbi vantaggi per la cittadinanza.

La vita di Franco Malerba, portavoce dei più deboli e fondatore della Cooperativa

Paraplegico dall’età di diciotto anni a causa di un incidente stradale che gli procura lesioni irreversibili alla colonna vertebrale, quella di Franco Malerba (classe 1948) è la storia di un giovane con tanta voglia di vivere che a partire da quel tragico evento si confronta e si scontra con un mondo segnato da innumerevoli difficoltà e colmo di discriminazioni verso le persone con disabilità: subisce infatti l’esclusione dal mondo del lavoro, l’assenza di opportunità di relazioni sociali, la marginalizzazione dovuta alle barriere architettoniche e alla scarsa sensibilità della gente.

Nonostante tutto, la sua positività e la capacità di attingere motivazione da chi soffre di patologie più gravi della sua ma cerca di vivere comunque un’esistenza piena e soddisfacente, gli permettono di trovare la forza per rialzarsi e lottare per difendere i diritti di chi è svantaggiato.

Nel 1976 a Torino crea un gruppo di advocacy – l’UICEP – che ben presto si espande a livello regionale e nazionale e si fa promotore dell’abbattimento delle barriere architettoniche e del rifiuto delle azioni di “solidarietà ipocrita”, di facciata, non finalizzate cioè a cambiare radicalmente le condizioni critiche. Partecipa come opinionista alle dirette di Radio Diocesana per amplificare la voce delle tante persone portatrici di handicap e delle loro famiglie e per sensibilizzare la comunità sulle difficoltà che vivono ogni giorno e sulle loro esigenze. Col passare degli anni si attiva anche su altri fronti e, insieme alle battaglie a favore dei disabili, inizia ad allargare il campo dei diritti negati anche ad altre categorie: i bambini senza genitori, le famiglie in povertà, gli anziani soli. Matura quindi la decisione di rendersi disponibile, con sua moglie Agnese, ad accogliere ragazzi in affido famigliare e il suo caso rappresenta di fatto il primo esempio in Piemonte di affido in nucleo famigliare con disabilità.

Dopo gli anni di attivismo a Torino, tra volontariato e radio, nel ’79 si trasferisce nel ciriacese, e si rende subito conto che le conquiste sui diritti ottenute nella grande città, qui in provincia non sono mai arrivate. Riparte dunque da capo, incontra e ascolta altre persone della comunità locale sensibili alle stesse problematiche e ne raccoglie bisogni e richieste. Contribuisce alla nascita del Gruppo Inserimento Sociale Handicappati (GISH), un’organizzazione impegnata nella difesa dei diritti delle persone svantaggiate: inizia a portare i disabili in strada, nelle piazze e davanti alle sedi istituzionali, e ancora in tanti ricordano la manifestazione davanti al Comune di Ciriè in cui raduna i disabili all’uscita di una seduta del Consiglio per far sentire la loro voce direttamente agli amministratori. Poi, come vicepresidente del Coordinamento Autogestione Handicappati (CAH) di Torino riesce a ottenere, tra le altre cose, l’avvio del servizio taxi per disabili a Torino, il primo in Italia. Ma non gli poteva bastare occuparsi solo di tempo libero: negli anni cresce il suo impegno per garantire ai disabili spazi e sedi per la gestione degli incontri e delle “lotte” e per favorire la partecipazione civile.

Oltre ai tanti diritti fondamentali, sanciti peraltro dalla Costituzione italiana, di cui Franco Malerba si fa promotore affinché vengano rispettati (come la dignità della persona umana, l’uguaglianza morale e giuridica, la partecipazione alle scelte che toccano tutti e ciascuno, la salute e la giustizia), ce n’è uno in particolare che lo impegnerà attivamente lungo tutto il corso della sua vita: il diritto al lavoro. Così, per contribuire ad ovviare alla mancanza di percorsi formativi nelle scuole e alla diffidenza delle imprese nei confronti dell’inserimento lavorativo delle persone con disabilità, fonda nel 1983 a Ciriè la Cooperativa sociale Dalla Stessa Parte, con il duplice obiettivo, da un lato di dimostrare alle aziende che si può dare un’opportunità concreta a coloro che rimangono ai margini della società e del mondo del lavoro grazie a progetti di inclusione sociale rivolti alle donne fragili, alle persone con disabilità e ai giovani in cerca di occupazione, dall’altro, offrendosi come sede duratura di occupazione per coloro che non avrebbero trovato posto in aziende ‘profit’.

 

Franco muore il 25 dicembre 1993, dopo una lunga e dolorosa malattia, ma avendo seguito, anche negli ultimi mesi, la ‘sua’ cooperativa, ed essendosi preoccupato di assicurarne la continuazione attraverso un passaggio di consegne organizzativo e spirituale. Ricorrono quest’anno anche i trent’anni dalla morte: per questo il nuovo laboratorio porterà il suo nome.

I 40 anni della Cooperativa sociale “Dalla Stessa Parte”: i progetti avviati e il nuovo Laboratorio Franco Malerba

Da quando, nel 1983 Franco Malerba decide di aprire un laboratorio per la lavorazione artigianale del cuoio, ad oggi, la Cooperativa sociale Dalla Stessa Parte dà vita e sviluppa importanti progetti: dall’assemblaggio, confezionamento e inscatolamento di componenti elettronici, alla manutenzione del verde pubblico e privato, al progetto MEL dedicato all’apicoltura e alla produzione di miele naturale e locale. Seguendo sempre la bussola dell’impegno nelle politiche attive per il lavoro a favore delle categorie più svantaggiate: persone con disabilità cognitiva e disagio psichiatrico, giovani e migranti in cerca di occupazione, ex detenuti, donne fragili.

A quarant’anni di distanza, grazie alla continua diversificazione delle attività e dei servizi offerti e alla professionalità degli operatori, la Cooperativa Dalla Stessa Parte viene oggi riconosciuta come una realtà di successo, polivalente e competitiva sul mercato, che contribuisce ogni giorno all’inclusione lavorativa dei più deboli, un partner affidabile per le imprese, piccole, medie e grandi, che possono esternalizzare con fiducia diverse attività manuali (aziende come Inpeco, Aultron, Duevi, Ravizza Packaging, Cerealterra, Sirius, Tiesse, Ristoro, Cipriani, Serraplastica, Acg Grafica, Fustelgrafica, Kingo, Xev Trade, Electronica, Naste, Reynaldi). Ma anche per gli enti, le istituzioni e altre strutture locali, tra cui i Comuni di Ciriè, San Carlo, Borgaro, Lanzo, Mathi, Nole e San Maurizio, il Cis Ciriè, CISS38, Centro per l’Impiego Ciriè, ASLTO4 Dipartimento di Salute Mentale, Fatebenefratelli, Prefettura di Torino, Città Metropolitana di Torino, il Politecnico di Torino, CIAC, etc.

Per celebrare al meglio l’importante anniversario, il 29 giugno a Ciriè sarà presentato un nuovo grande progetto della cooperativa: il Laboratorio Franco Malerba, un insediamento produttivo di 800 metri quadrati a Lanzo dedicato all’inserimento lavorativo di persone con disabilità psico-fisiche, sindromi autistiche, appartenenti alla categoria dei NEET (giovani che non studiano e non lavorano) e donne fragili con gravi problemi famigliari. La nuova struttura, studiata grazie alla consulenza del DIGEP (Dipartimento di Ingegneria Gestionale e della Produzione) del Politecnico di Torino, aprirà ufficialmente all’inizio del 2024 e si occuperà di fornire prodotti e servizi alle aziende e agli enti locali, e continuerà a promuovere il valore dell’essere umano e dell’integrazione sociale sul territorio, in una zona montana definita “fragile” dalla Strategia Nazionale per le Aree Interne, e per questo da riscoprire, riqualificare e valorizzare.

Dal punto di vista economico, il progetto del Laboratorio Franco Malerba – inclusi l’acquisto dell’immobile e i lavori di ristrutturazione – si attesta intorno a 400 mila euro, in parte coperto da un mutuo bancario, in parte da capitale dal fondo Opes (50.000€, come capitale sociale da restituirsi nei tre anni successivi senza interessi), e per la restante parte ancora da finanziare, da donazioni private, contributi istituzionali, e dai proventi della campagna di crowdfunding “Quarant’anni Diritti” lanciata dalla Cooperativa lo scorso maggio e attiva fino a luglio (https://www.eppela.com/lablan).

 

“Forse nel 1983 nessuno si sarebbe aspettato che DSP potesse essere ancora qui, dopo quarant’anni. La Cooperativa nel frattempo ha attraversato molte crisi, alcune anche gravi, dovute a fattori esterni e cambiamenti interni, eppure è rimasta fedele agli ideali e al mandato di Franco. Ma ha anche rappresentato, per molti ragazzi con disabilità, un punto di svolta nella vita, una certezza e una speranza. Oggi siamo più maturi, più indomiti, più lucidi, più folli e contiamo di continuare a esserlo. Il Laboratorio a Lanzo è l’investimento della maturità, il segno della nostra fiducia nel futuro, l’impegno a continuare ad essere ‘dalla stessa parte’ delle persone più in difficoltà. Come farebbe Franco, se fosse ancora tra noi.”

Antonella Enrici Vaion, Presidente Cooperativa sociale Dalla Stessa Parte

Realtà come questa sono preziosissime per il nostro territorio perché garantiscono un’attenzione costante e un supporto importante a chi vive in condizione di fragilità, in stretta collaborazione e connessione con i servizi messi in campo dalla Regione. In quarant’anni di attività la Cooperativa sociale Dalla Stessa Parte ha sicuramente vissuto e dato il proprio supporto alle istituzioni per trovare le migliori soluzioni su temi sensibili, mettendo quindi la propria esperienza a fatto comune per giungere insieme alle migliori politiche attive a sostegno di chi vive l’emarginazione sociale”.

Elena Chiorino, assessore al Lavoro e alla Formazione professionale della Regione Piemonte

“L’Inclusione è un dovere di civiltà che merita la massima attenzione politica nel sostenere le esperienze e i modelli positivi del territorio. Occorre rifiutare una “cultura dello scarto”, che mette ai margini chi dovrebbe essere invece posto al centro della comunità. In un momento come quello attuale, occorre intervenire in maniera decisa, immaginando strade fino ad ora non battute e coinvolgendo tutti gli attori che abbiano l’obiettivo di porre al centro i bisogni della persona e delle famiglie”.

Maurizio Marrone, assessore alle Politiche sociali della Regione Piemonte