Il via libera degli Stati membri alla proposta di semplificazione della Pac, rappresenta una prima risposta importante alle richieste della Coldiretti alle imprese agricole, alla quale dovrà ora seguire una moratoria sui debiti delle aziende. È quanto afferma Coldiretti nel commentare l’approvazione da parte dei 27 stati membri della revisione agricola comune, con una serie di misure di alleggerimento degli adempimenti burocratici, come richiesto da Coldiretti.
“Un primo passo che va ora rafforzato con una semplificazione ancora più profonda di tutte le regole della Pac che gravano su tutte le aziende, a prescindere dalla loro dimensione, considerato che oggi un agricoltore spende un terzo del suo tempo per riempire moduli e carte burocratiche – spiegano Cristina Brizzolari, Presidente di Coldiretti Piemonte, e Bruno Rivarossa, delegato confederale – La revisione della Pac è il risultato delle nostra mobilizzazioni pacifiche a Bruxelles, grazie alla quale stiamo ottenendo anche la proroga degli aiuti di Stato, nel quadro temporaneo per l’Ucraina. Si tratta di una misura necessaria per arrivare a una moratoria dei debiti, ovvero la possibilità di sospendere la rata dei mutui per venire incontro alle difficoltà economiche che le imprese agricole stanno vivendo”.
Positivo anche il rinvio del voto sul Ripristino natura, su cui si è discusso in Consiglio Ambiente UE. Al centro dei lavori del Consiglio Agricoltura UE è comparso il tema delle nuove tecnologie di miglioramento genetico, raggruppate sotto la denominazione TEA. Si tratta di un sostegno della competitività delle imprese agricole che hanno la necessità di innovare per crescere. La vera transizione ecologica passa da soluzioni pragmatiche, capaci di aiutare l’agricoltore ad innovare, tenendo conto dei cambiamenti climatici con i quali le aziende dovranno fare i conti.
Mara Martellotta
Nuove regole per le funivie piemontesi
Il testo è stato illustrato in aula dai relatori Valter Marin (Lega) per la maggioranza e Maurizio Marello (Pd) per l’opposizione. Marin ha sottolineato come “questa legge costituisce un’importante riforma delle norme sulle funivie e per tutti gli impianti sciistici delle nostre montagne”. Il consigliere Marello ha rimarcato che “in un’ottica di semplificazione la competenza per la concessione degli impianti va ai Comuni e alle Unioni montane”.
Il provvedimento, costituito da 40 articoli, abroga la legge 74/1989 “Disciplina degli impianti funiviari in servizio pubblico per il trasporto di persone” e modifica la legge 2/2009 “Norme in materia di sicurezza nella pratica degli sport invernali da discesa e da fondo”. Viene così aggiornata la normativa regionale che riguarda gli impianti di funivie in servizio pubblico di nuova costruzione, le concessioni, le autorizzazioni, la dichiarazione di pubblica utilità, la durata di esercizio degli impianti.
La norma, in base alla clausola di invarianza finanziaria, non prevede oneri per la Regione ed entrerà in vigore 90 giorni dopo la pubblicazione per dare modo di arrivare alla scadenza delle concessioni già in essere.
Maestri di sci: nuove regole per la professione
La legge che ha sinora regolato la professione risale al 1992, ecco perché recependo le innovazioni intervenute nel frattempo nella tecnica, nella pratica e nell’insegnamento delle stesse discipline sciistiche, si è intervenuti con questa nuova norma.
Bongioanni ha detto: “La figura del maestro di sci è fondamentale per l’economia turistica delle località montane del Piemonte, visto si mette in moto un volano capace di generare un indotto imponente sull’economia delle montagne regionali”.
Sono partiti ufficialmente i lavori che cambieranno nel profondo il parco del Valentino, uno dei luoghi più iconici della città, che verrà realizzato con un investimento di 13 milioni di euro di fondi Pnrr.

“Oggi diamo ufficialmente il via ad un progetto a cui teniamo moltissimo – ha commentato il sindaco Stefano Lo Russo inaugurando il cantiere – che si compone di tanti tasselli differenti che hanno un’unica visione strategica di città. Quella di puntare a costruire, lungo il Po, un polo culturale importante, che mette insieme la nuova biblioteca civica di Torino Esposizioni, la riqualificazione del Teatro Nuovo e del Borgo Medievale, il ripristino della navigazione sul Po e la riqualificazione in chiave ambientale del parco del Valentino”.
Il progetto prevede la pedonalizzazione dei viali principali del parco, con la rimozione dell’asfalto e la deimpermeabilizzazione del suolo, su una superficie pari a 65mila metri quadrati, per mitigare gli effetti degli eventi meteorologici estremi. Un parco ancora più verde, con circa 20 mila metri quadrati di nuova superficie a prato, 555 nuovi alberi messi a dimora, e con un nuovo roseto “verticale” che sarà realizzato nel giardino roccioso.
“Siamo di fronte a una grande occasione” – ha commentato l’assessore al Verde pubblico Francesco Tresso – “quella di ripensare questo grande parco urbano integrando tra loro tutte le realtà presenti e le sue funzioni: ci sarà un grande campus nel verde, la nuova biblioteca civica che avrà un affaccio naturale sul Valentino, il nuovo sistema di navigazione ecologica sul fiume. Abbiamo fatto scelte progettuali importanti, all’insegna della sostenibilità, con più superfici permeabili e più verde, per un parco più moderno ma anche profondamente attento alla sua storia”.
Il restyling interesserà anche piazza Rita Levi Montalcini, che sarà pedonalizzata e ridisegnata, mentre davanti alla Fontana dei 12 mesi nascerà una nuova piazza pedonale. Il Padiglione 5 di Torino Esposizioni ospiterà inoltre 600 nuovi posti auto, e sulla sua superficie sarà realizzata una nuova copertura che riprende le linee curve del disegno originario del parco all’inglese.
“È una fortuna poter tornare in una città che ha fatto della trasformazione il suo essere” – ha commentato l’architetto di Land, Andreas Kipar, uno dei responsabili del progetto di riqualificazione – “Questo parco sarà principalmente un luogo del sapere, dello studio e dello stare; dopotutto, il benessere della città passa attraverso i luoghi che invitano a sostare. È una funzione fondamentale per un parco moderno e soddisfa la nostra esigenza di natura”.
TORINO CLICK
VV. FF. caserma a porte aperte a Volpiano
Porte aperte alla caserma dei Vigili del Fuoco di Volpiano
Il Distaccamento dei Vigili del Fuoco di Volpiano organizza lunedì 1 aprile dalle 9 alle 13 «Caserma a porte aperte», per visitare la struttura di via Torino 11. Ingresso Gratuito. Visite senza prenotazione.
Bimbi in visita a Palazzo Civico
[F.D’A. CittAgora)] La curiosità negli occhi e nelle domande. Oltre ad una inconsueta conoscenza sugli organi istituzionali del Comune. Così si sono presentati bimbi e bimbe di una quinta elementare dell’istituto Pirandello alla presidente del Consiglio Comunale, Maria Grazia Grippo, che li ha accolti nel cortile d’Onore di Palazzo civico.
Ai bimbi, a Palazzo di Città per effettuare una visita al rifugio antiaereo, la presidente ha brevemente illustrato il ruolo del Sindaco, della Giunta e del Consiglio comunale apprezzando l’interesse dei ragazzi per la storia del luogo e per l’istituzione.
Negli scorsi giorni, invece, altri giovani erano stati protagonisti di una visita al Palazzo condotta da due attori con abiti storici del ‘700 che hanno ripercorso pagine di storia della Città fino all’epoca risorgimentale con un inevitabile sguardo anche al presente.
Annullato il sopralluogo ad Askatasuna, è polemica
Il Comune per ragioni “di opportunità logistica” ha annullato il sopralluogo richiesto dal Consiglio comunale al centro sociale Askatasuna in programma oggi. La vista dei consiglieri comunali era prevista nell’ambito del percorso inaugurato dal Comune per la regolarizzazione del centro sociale di corso Regina Margherita 47. “È evidente che l’occupazione dello stabile non è mai realmente cessata e che il Comune, lungi dall’essere tornato in possesso dell’edificio, non ha voce in capitolo sul suo utilizzo’’, tuona il capogruppo della Lega in Sala rossa, Fabrizio Ricca. E aggiunge : ”Bastala volontà degli occupanti a far naufragare una visita richiesta, e dovuta da regolamento, dai consiglieri comunali. Il sindaco non è in grado di far accedere rappresentanti eletti dai cittadini e quindi deve riconoscere che il progetto ‘beni comuni’ è naufragato”.
Mamma partorisce e discute la laurea in ospedale
Mamma e laureata nello stesso giorno. È successo ad Antonella Capizzi, torinese di 33 anni. All’alba di martedì 26 marzo ha dato alla luce tre settimane prima del previsto la piccola Gaia. Poche ore dopo alle 11, dal letto del Sant’Anna, ha discusso la tesi in Architettura sul tema della Progettazione delle aree verdi e del paesaggio. Auguri alla giovane mamma dottoressa!