ilTorinese

Focus settimanale Covid Piemonte

SITUAZIONE EPIDEMIOLOGICA E VACCINALE

In Piemonte l’occupazione dei posti letto ordinari si attesta all’1.2%, quella dei posti letto in terapia intensiva è allo 0.3%, mentre la positività dei tamponi è allo 0.9%.

Per l’ottava settimana consecutiva si registra un andamento decrescente rispetto al periodo precedente e la situazione rimane sotto controllo.

VACCINAZIONI

Dall’inizio della campagna vaccinale sono state somministrate in Piemonte 11.078.730 dosi, di cui 3.347.627 come seconde, 2.966.823 come terze, 837.777 come quarte, 268.026 come quinte, 49.951come seste.

Tra giovedì 1° febbraio e giovedì 8 febbraiosono state vaccinate 1.182 persone: 15 hanno ricevuto la prima dose, 3 la seconda, 17 la terza, 148 la quarta, 682 la quinta, 316 la sesta, 1 la settima.

FOCUS CONTAGI NELLE PROVINCE

In Piemonte nel periodo da giovedì 1° febbraio amercoledì 7 febbraio i casi medi giornalieri dei contagi sono stati 20.

Suddivisi per province: Alessandria 2, Asti 0, Biella 1, Cuneo 2, Novara 1, Vercelli 0, VCO 1, Torino città 5, Torino area metropolitana 6.

In totale, su base regionale, i casi degli ultimi 7 giorni sono stati 141 (73). Questa la suddivisione per province: Alessandria 11 (-5), Asti 3 (-7), Biella 5 (-9), Cuneo 17 (-9), Novara 10 (+1), Vercelli 0 (-8), VCO 9 (+1), Torino città 37 (-15), Torino area metropolitana 43 (-18).

INCIDENZA DEL CONTAGIO NEGLI ADULTI

Nel periodo 1-7 febbraio l’incidenza regionale (ovvero l’incremento settimanale di nuovi casi di Covid per 100.000 abitanti) è stata 3.3 (-34.1%) rispetto a 5.0 del periodo precedente.

Nella fascia di età 19-24 anni l’incidenza è 1.3(-23.5%). Nella fascia 25-44 anni è 1.7 (invariata). Tra i 45 ed i 59 anni si attesta a 2.5 (-51.9%). Nella fascia 60-69 anni è 4.6 (-16.4%). Tra i 70-79 anni è5.7 (-50.9%). Nella fascia over80 l’incidenza risulta 10.7 (+2.9%).

INCIDENZA DEL CONTAGIO IN ETÀ SCOLASTICA

Nel periodo 1-7 febbraio, l’incidenza nella fascia 0-2 anni è 1.2 (-88.9%), mentre nelle fasce 3-5, 6-10 e 11-13 anni non si sono registrati casi. Nella fascia tra i 14 ed i 18 annil’incidenza è 1.0 (invariata).

Metamorfosi: è la parola chiave della mostra ospitata a palazzo Madama “liberty. Torino capitale”

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Rimarrà aperta fino al 10 giugno prossimo l’esposizione “Liberty. Torino Capitale”, curata da Palazzo Madama e dalla Società degli Ingegneri e Architetti in Torino, con la collaborazione di Mondomostre, che vuole favorire l’ingresso di Torino nel RANN, Réseau art Nouveau network di Bruxelles e la sua candidatura a città patrimonio Mondiale UNESCO per il liberty, in questo modo valorizzando gli oltre cinquecento capolavori risalenti al quarantennio della belle Epoque e distribuiti su tutto il territorio cittadino, dalle botteghe al parco del Valentino.

La mostra, articolata in cinque sezioni vuole condurre un’analisi sulla società e cultura della seconda metà dell’Ottocento, fino al passaggio al Novecento sotto molteplici punti di vista. Lo stile liberty consiste in questa contrapposizione fra lo stile floreale, classico e decorativo, e lo stile modernista, inquieto e all’avanguardia.

A Palazzo Madama Torino riconquista il ruolo di capitale di quello “stile senza stile”, che avrebbe apportato il vero nel mondo vegetale e floreale, aggiungendovi gli elementi di una nuova modernità anti classica.

La mostra è una sorta di appendice postuma alla prima Esposizione di arte decorativa moderna del 1902, lo stesso parco in cui la fontana dei Mesi, unico elemento architettonico ancora esistente dell’apparato di edifici costruiti per l’Esposizione generale del 1898, organizzata a Torino per celebrare il cinquantenario dello Statuto Albertino, è simbolo della vitalità artistica della città. La fontana dei Mesi fu progettata da Carlo Ceppi, costruita in moderno cemento e attualizza gli elementi del rococò secondo i nuovi modelli del liberty, tanto che all’Esposizione Universale di Torino del 1902 partecipò anche la Liberty & CO, azienda specializzata nella compravendita di tessuti, ornamenti e oggetti importati dall’Estremo oriente, fondata a Londra nel 1875 e ben presto sinonimo in Italia delle nuove manifestazioni di arte applicate e di artigianato.

L’esposizione si apre con un omaggio all’eterno femminile, una celebrazione dell’immagine della donna che emerge con straordinaria forza visiva tra Ottocento e Novecento. Le opere di maestri quali Corcos, Canonica, Bistolfi e Boldini trasportano il visitatore in un’epoca di cambiamento sociale e estetico.

Presso la palazzina Turbiglio si potrà apprezzare in toto l’elemento architettonico che ha caratterizzato il panorama liberty torinese. Ci si potrà muovere tra abiti d’epoca molto eleganti, complementi d’arredo e accessori pregiati, sotto la luce dei lampadari dell’officina Mazzucotelli. Si potrà inoltre prendere coscienza dell’importanza nel liberty del ruolo della danza e del movimento, attraverso opere e immagini che comprendono il vaso portafortuna di Leonardo Bistolfi.

Fulcro della mostra è la Gran via, che narra la storia di Torino, la sua architettura e il suo ruolo cruciale per il mondo e l’Europa.

L’esposizione internazionale del 1902 viene rievocata attraverso opere originali e apparati iconografici che restituiscono la vivacità culturale del tempo e indagano profondamente l’essenza del liberty torinese.

All’interno della mostra vi è una sezione che celebra l’industria dell’arredamento e degli interni, delle pubblicazioni scolastiche, fino alla grafica pubblicitaria e alle riviste. È allora che il liberty diventa un linguaggio unificante che abbraccia l’intera società italiana, trovando in Leonardo Bistolfi il suo maggior interprete. Il centinaio di opere presenti nella Sala del Senato di palazzo Madama non bastano a definire tutto il liberty di Torino, anche se sono compresi pezzi eccellenti come il “Fuoco d’artificio” di Giovanni Boldini, il manifesto pubblicitario di Alfons Mucha, il modello in gesso per la vita nel monumento funebre Abegg di Leonardo Bistolfi.

Si può definire una mostra diffusa con tutti gli esempi architettonici che vengono fatti del liberty a Torino, dalla scuola elementare Santorre di Santarosa, ai bow window di villa Scott, protagonista del film “Profondo rosso” di Dario Argento, alle vetrine del caffè Mulassano in piazza Castello, per non parlare delle tracce in architettura come nella Bottega di Erasmo di Gabetti e Isola, edificio per abitazioni, uffici e negozi di Pietro Derossi in corso Unione Sovietica e la Casa dell’Obelisco di Sergio Iaretti ed Elio Luzi.

La parola chiave che rende conto di questa stagione europea molto feconda nel superamento del naturalismo, in nome di un simbolismo decorativo è ‘metamorfosi’, che ben indica il passaggio tra Otto e Novecento dal punto di vista estetico, sociale e geopolitico.

 

Mara Martellotta

 

Risultava cieco da 34 anni ma leggeva i manifesti

Per ben 34 anni avrebbe percepito un’indennità risultando ipovedente. I carabinieri della tenenza di Ciriè lo hanno però sorpreso ad eseguire prelievi al bancomat, leggere manifesti mortuari e passeggiate senza essere assistito. L’84enne di Ciriè è stato denunciato per truffa aggravata ai danno dello Stato e nei suoi confronti è stato disposto il sequestro preventivo di 90mila euro sul conto e del suo appartamento.

Trasporto dei mezzi pubblici, sciopero sabato 10 febbraio

IL SERVIZIO DI TRASPORTO PUBBLICO LOCALE SARÀ COMUNQUE GARANTITO NELLE SEGUENTI FASCE ORARIE:

  • Servizio URBANO-SUBURBANO, METROPOLITANA, CENTRI DI SERVIZI AL CLIENTE: dalle ore 6.00 alle ore 9.00 e dalle ore 12.00 alle ore 15.00.
  • Servizio EXTRAURBANO, Servizio bus sostitutivo ferrovia SfmA Torino – Aeroporto – Germagnano – Ceres: da inizio servizio alle ore 8.00 e dalle ore 14.30 alle ore 17.30

Sarà assicurato il completamento delle corse in partenza entro il termine delle fasce di servizio garantito.

Lo sciopero potrà avere ripercussioni anche sui diversi servizi gestiti da GTT, con conseguenti possibili disagi per la clientela.

La Regione punta sulla vocazione internazionale delle imprese piemontesi

Una volta lo slogan della Regione Piemonte era “Spirito europeo”, a testimoniare l’apertura dalle regione oltre i propri confini.

 

A quanto pare la Regione punta ancora sulle Aziende piemontesi sempre più internazionali: lo fa  grazie ai fondi regionali, statali ed europei del Fesr 2021-2027 destinati al supporto delle piccole e medie imprese intenzionate ad affacciarsi e rafforzarsi fuori dai propri confini. Sono infatti aperte le iscrizioni ai Progetti Integrati di Filiera per l’annualità 2024 e 2025, che si propongono di favorire l’incremento del livello di internazionalizzazione delle PMI piemontesi promuovendo e consolidando la presenza competitiva e la proiezione internazionale delle aziende in nove filiere produttive piemontesi di eccellenza attraverso specifici Progetti Integrati.

Queste le filiere interessate dal progetto:
-Aerospazio
-Automotive & Transportation
-Meccatronica
-Clean Tech /Green Building
-Salute e Benessere
-Tessile
-Agroalimentare
-Abbigliamento/Alta Gamma/Design
-ICT (NUOVO)
Ogni progetto si articola in un insieme strutturato di attività volte a coprire target anche differenti nell’ambito della filiera con la realizzazione di attività trasversali e attività di investimento, quali workshop, B2B, visite aziendali, assistenza continuativa e individuale, partecipazioni collettive a fiere internazionali, eventi espositivi, business convention sia in modalità fisica che in modalità virtuale.
Alle PMI ammesse al/ai PIF sarà concessa un’agevolazione del valore massimo di euro 20mila euro ad impresa per ogni PIF a cui la stessa risulterà ammessa.
Tale agevolazione consentirà di usufruire di una riduzione sui costi di partecipazione alle azioni di investimento (fiere, B2B, ecc.) che saranno proposte nell’ambito delle attività di ogni progetto realizzato su incarico della Regione Piemonte  da Ceipiemonte s.c.p.a.
L’abbattimento della quota di partecipazione aziendale alla singola attività di investimento sarà entro un valore massimo di 10mila euro ad iniziativa.
I PIF hanno durata biennale.
La procedura di presentazione delle domande sarà attiva fino alle ore 12.00 del 15/02/2024.
Per aderire all’invito le PMI interessate dovranno compilare il modulo di domanda telematico presente sulla piattaforma regionale (https://servizi.regione.piemonte.it/catalogo/bandi-piemonte-finanziamenti-domande), accedendo al sistema tramite autenticazione con apposito certificato digitale.
“La Regione Piemonte crede che favorire l’internazionalizzazione delle PMI sia un eccellente viatico per garantire loro nuove prospettive di crescita – afferma l’assessore regionale all’Internazionalizzazione Fabrizio Ricca -. Per questo investiamo in progetti simili e crediamo nell’importanza di supportare le imprese nel loro cammino”.

Frecciarossa Final Eight, l’Opening Night alle OGR con il mito Dino Meneghin

 

Le Frecciarossa Final Eight 2024 di basket avranno inizio mercoledì 14 febbraio alle 18, con il primo quarto di finale in programma all’Inalpi Arena tra EA7 Emporio Armani Milano e Dolomiti Energia Trentino.

Ma la settimana torinese dedicata al grande basket si aprirà ufficialmente martedì 13 febbraio alle 18, con un Opening Night in programma nella Sala Fucine delle OGR che prevede la proiezione del docufilm “Dino Meneghin – Storia di una leggenda” dedicato alla carriera del più grande cestista italiano, che verrà intervistato prima della proiezione dal giornalista Alessandro Alciato.

L’ingresso è gratuito fino ad esaurimento posti, con prenotazione obbligatoria entro il 9 febbraio al link https://openingnight.basketseriea.it/

Il documentario, con la regia di Samuele Rossi, è interamente dedicato alla carriera del grande cestista italiano, icona nazionale e leggenda sportiva, capace di avvicinare milioni di persone al mondo del basket. Il film si propone di colmare un vuoto importante nell’orizzonte dei racconti sportivi presentando l’atleta, ma anche rievocando i tre decenni in cui il basket italiano dominava i parquet di tutta Europa tra gli anni settanta e novanta. Al racconto in prima persona di Dino Meneghin si alternano le testimonianze dei protagonisti del basket italiano e materiale di repertorio esclusivo – sia privato che pubblico – per anni inutilizzato.

Giorno del Ricordo, la celebrazione a Palazzo Civico

L’orazione ufficiale è stata affidata al direttore del Centro Pannunzio Pier Franco Quaglieni

 

La Città di Torino ha celebrato questo pomeriggio il Giorno del Ricordo, istituito nel 2004 per conservare la memoria delle vittime delle foibe e della tragedia vissuta dagli esuli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra.

Nel corso della cerimonia istituzionale nella Sala del Consiglio Comunale si sono susseguiti gli interventi del Vicepresidente del Consiglio comunale Domenico Garcea, dell’Assessore regionale Maurizio Marrone, del Prefetto Donato Giovanni Cafagna, del Presidente del Comitato Resistenza e Costituzione e Vicepresidente del Consiglio Regionale Daniele Valle, della Consigliera del Comitato di Torino dell’Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia Giulia Cnapich. L’orazione ufficiale è stata affidata al direttore del Centro Pannunzio Pier Franco Quaglieni, per poi lasciare spazio all’intervento conclusivo del Sindaco Stefano Lo Russo.

Venerdì 9 febbraio 2024
Palazzo Civico, sala Rossa: il sindaco Lo Russo interviene alla cerimonia istituzionale in occasione del Giorno del Ricordo

“Il nostro compito, oggi – ha detto il Sindaco – è di tramandare la memoria degli eventi che hanno portato agli eccidi delle foibe e all’esodo di centinaia di migliaia di italiani dall’Istria e dalla regione giuliano-dalmata. E dobbiamo farlo uscendo definitivamente da quella prospettiva che, per troppo tempo, ha fatto sì che non si guardasse in maniera corretta a questi tragici eventi, volutamente messi da parte insieme al dolore di coloro che li hanno vissuti e dei loro familiari. Il 10 febbraio non deve essere un’occasione di divisione, ma l’opportunità per ribadire l’importanza di quel percorso che può portare le persone a condividere obiettivi comuni di libertà, diritti e democrazia”.

Al termine della commemorazione sono state consegnate le onorificenze concesse con decreto del Presidente della Repubblica in memoria delle vittime delle foibe, dell’esodo dei cittadini italiani dall’Istria da Fiume e dalla Dalmazia, delle vicende del confine orientale italiano.

Diploma e medaglia sono stati consegnati ad Antonia e Silvana Bensa, in memoria del padre Michele. Nato a Gorizia il 31 marzo 1878, capostazione delle Ferrovie dello Stato, Michele Bensa fu catturato da partigiani slavi a San Pietro in Selve il 4 maggio 1945 e di lui non si seppe più nulla.

Il programma completo delle iniziative per il Giorno del Ricordo è disponibile al link:

http://www.comune.torino.it/nh/pdf/pieghevole_giorno_del_ricordo_2024_x_web.pdf

 

Carrefour, accordo cassa integrazione in 6 punti vendita

Riceviamo e pubblichiamo – Carrefour Italia comunica che nella giornata di oggi, 9 febbraio, è stato raggiunto un accordo con le rappresentanze sindacali per l’attivazione della Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria in 6 punti vendita diretti in Piemonte, su 43 totali nella Regione, a seguito di un proficuo dialogo con i partner sociali.

Per i collaboratori degli ipermercati coinvolti, sarà previsto il ricorso alla cassa integrazione a rotazione per un monte ore complessivo pari al massimo al 15% del totale, il cui trattamento verrà totalmente anticipato dall’azienda.

Questa soluzione permetterà di salvaguardare il livello dell’impiego e di portare avanti un processo di semplificazione e efficientamento dell’organizzazione delle attività nei punti vendita interessati, finalizzato al recupero della sostenibilità economica e al loro rilancio, anche grazie all’investimento per l’implementazione del nuovo modello Maxi, orientato alla produttività, semplificazione e convenienza e per l’ammodernamento dei punti vendita.

Carrefour Italia conferma la volontà di consolidare la propria posizione in Piemonte, che costituisce uno dei territori di maggiore presenza dell’insegna, attraverso la propria rete diretta e lo sviluppo della formula franchising.

Uomo ferito con colpo di pistola: in manette il sospettato

Nel corso della notte, personale della Polizia di Stato ha sottoposto a fermo di polizia giudiziaria un uomo sospettato di un tentato omicidio verificatosi a Torino, in via Monastir, nel primo pomeriggio di ieri, giovedì 8 febbraio 2024, in danno di un giovane dimorante nel quartiere di Mirafiori.

 

Le indagini, condotte dagli investigatori della Squadra Mobile sotto la direzione della locale Procura della Repubblica, hanno consentito di acquisire un quadro indiziario nei confronti del destinatario del provvedimento restrittivo che, nel pomeriggio di ieri, avrebbe esploso alcuni colpi di pistola all’indirizzo di un connazionale con cui, nei giorni precedenti, aveva avuto un violento alterco, attingendo per errore un ignaro passante, raggiunto ad una caviglia da un proiettile.

 

L’analisi dei filmati ritratti dalle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona, parallelamente allo sviluppo delle informazioni acquisite in esito all’escussione delle persone informate sui fatti, ha consentito di indirizzare le ricerche sull’odierno indagato, successivamente localizzato nel corso della notte e sottoposto al citato provvedimento precautelare.

 

Al termine dell’attività, il presunto autore dell’episodio delittuoso è stato associato alla locale Casa Circondariale, a disposizione dell’A.G. procedente.

 

Il procedimento penale versa nella fase delle indagini preliminari e pertanto vige la presunzione di non colpevolezza a favore dell’indagato, sino alla sentenza definitiva.

Desertificazione commerciale: a Torino in dieci anni sparite 2500 attività

L’Ascom di Torino lancia un “grido di dolore”. Sono 2.467 le imprese commerciali sparite nel territorio urbano di Torino tra il 2012 e il 2023. In dieci anni il 12% delle imprese di commercio al dettaglio, alberghi, bar e ristoranti hanno chiuso senza essere sostituite, ponendo la città sulla pericolosa strada della desertificazione commerciale.

È impietosa l’analisi “Demografia d’impresa nelle città italiane“, realizzata dall’Ufficio Studi di Confcommercio con il centro studi Guglielmo Tagliacarne, che registra a livello nazionale 111 mila imprese commerciali al dettaglio chiuse e che non sono state sostituite.

«Assistiamo ad una progressiva desertificazione commerciale in diverse zone della città – sottolinea la presidente di Ascom Confcommercio Torino e provincia Maria Luisa Coppa . Ne conosciamo le ragioni: la concorrenza sleale dei centri commerciali e dell’e-commerce, i costi e il cuneo fiscale insostenibili, il calo dei consumi, solo per citarne alcune. Ormai è chiaro a tutti che questo non è un andamento passeggero che si possa invertire contando solo sulla resistenza degli imprenditori. Chiediamo perciò di coinvolgere le associazioni di categoria in un percorso di costruzione di una vera politica commerciale, che abbia come obiettivo il contrasto alla desertificazione, lo sviluppo di nuove forme di tutela e valorizzazione delle piccole attività e un sistema fiscale e di costi che non penalizzi il commercio di prossimità in favore dei colossi. Aspettiamo un segnale di attenzione da parte della politica, ma non potremo aspettare ancora a lungo. Non vogliamo contare altre croci nel cimitero delle imprese torinesi».

Come nelle altre città italiane anche a Torino a soffrire di più è il settore del commercio al dettaglio, in cui rientrano esercizi specializzati e non specializzati, prodotti alimentari, bevande,tabacchi, apparecchiature informatiche, prodotti per uso domestico, articoli culturali e ricreativi, farmacie, commercio al dettaglio ambulante, banchi e mercati, con 2.269 imprese chiuse. Meno penalizzato il settore di alberghi, bar e ristoranti, che registrano 198 chiusure, ma il dato va spacchettato tra attività alberghiere, che perdono 67 imprese, e attività di ristorazione (bar e ristoranti) che segnano, invece, il dato positivo di + 265 imprese, trainato dai ristoranti. All’interno di queste ultime, va sottolineato l’andamento positivo dei ristoranti, con un saldo di +370 imprese e quello, opposto, dei bar che ne perdono, invece, 635.