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Scuole, strade, edifici pubblici nel Torinese: in arrivo i fondi regionali

9,5 MILIONI 

Ammonta a 9,5 milioni di euro il contributo che la Giunta regionale del Piemonte, approvando una delibera presentata dall’assessore alle Opere pubbliche e Difesa del suolo Marco Gabusi, ha assegnato per la realizzazione nel Torinese di 15 interventi riguardanti la messa in sicurezza di zone a rischio idrogeologico, viabilità comunale, scuole ed edifici pubblici.

Per consentire la realizzazione di interventi di estrema rilevanza per i territori interessati – spiegano il presidente Alberto Cirio e l’assessore Marco Gabusi – abbiamo deciso di continuare il percorso di finanziamento intrapreso lo scorso anno e di investire nuovamente oltre 40 milioni di euro in favore dei Comuni piemontesi. Si potranno così aggiungere nuovi tasselli per la riqualificazione dei nostri territori con attenzione alle scuole e alle sedi socio-sanitarie e di volontariato”.

Risorse indispensabili per i nostri Comuni, che consentiranno alla nostra provincia un ulteriore passo in avanti in termini di sicurezza e qualità dei servizi offerti”, affermano gli assessori regionali torinesi Maurizio MarroneFabrizio Ricca Andrea Tronzano.

Queste risorse si vanno a sommare a quelle dell’annualità 2022, che con 7,5 milioni di euro hanno consentito di finanziare interventi in 16 Comuni.

Nel dettaglio i contributi sono destinati a Carmagnola alla sostituzione della pavimentazione in via Valobra (762.100 euro), a Montanaro alla messa in sicurezza dei locali del Castello da destinarsi ad attività pubbliche ed area museale (414.000 euro), a San Maurizio Canavese alla messa in sicurezza e al restauro conservativo del campanile (555.000 euro), a Giaveno per un nuovo centro giovanile (585.700 euro), ad Osasco per la realizzazione di una salone polifunzionale (762.100 euro), a Quincinetto all’adeguamento sismico della scuola primaria (762.100 euro), a Cavagnolo all’adeguamento sismico della scuola primaria (762.100 euro), a Moriondo alla messa in sicurezza della scuola dell’infanzia e primaria (762.100 euro), a Druento alla riqualificazione funzionale e alla messa in sicurezza dell’asilo nido comunale (762.100 euro), a Perosa Argentina al miglioramento sismico della scuola primaria di viale Duca d’Aosta (762.10o euro), ad Almese all’adeguamento sismico e antincendio della scuola primaria Rocci (762.100 euro), a Bosconero all’adeguamento sismico e riqualificazione energetica della scuola primaria (762.100 euro), a Strambino per l’adeguamento sismico e la riqualificazione energetica delle scuole primaria e media e dei locali comunali (762.100 euro), a Cercenasco all’adeguamento simico e normativo della scuola primaria (310.000 euro). A Mathi viene integrato l’importo dell’intervento già finanziato con 25.380 euro.

Anpas, un’estate di assistenza ai grandi eventi

Assistenza sanitaria a grandi concerti, gare ciclistiche e manifestazioni sportive in genere, sagre e feste di paese, oltre i consueti servizi sul territorio quali il soccorso in emergenza urgenza 118 e i trasporti socio sanitari programmati come l’accompagnamento a visite e terapie, i trasferimenti di pazienti e le dimissioni da ospedali e case di cura. È questa l’estate delle volontarie e dei volontari Anpas – Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze.

Dietro a tutto ciò esiste una macchina organizzativa complessa che si occupa della tutela della salute delle persone. I volontari e i dipendenti delle pubbliche assistenze Anpas affrontano con preparazione i diversi interventi di soccorso e i servizi in ambito sociale e assistenziale, il personale ha infatti uno standard formativo molto elevato.

Il periodo estivo è caratterizzato dall’assistenza sanitaria ai grandi eventi e ai concerti. Nel solo Torinese, negli ultimi due mesi, le Pubbliche Assistenze Anpas della provincia di Torino, coordinate da Croce Verde Torino, sono state impegnate in 58 diverse manifestazioni, dall’assistenza ai concerti di Tiziano Ferro, Marco Mengoni e Pinguini Tattici Nucleari, che hanno richiesto l’operatività allo Stadio Olimpico di circa 150 volontari per evento, all’assistenza presso il Sonic Park Festival di Stupinigi, alle manifestazioni culturali come il Corteo storico, Farò e fuochi di San Giovanni, il Kappa festival.

Senza dimenticare gli eventi sportivi quali il Granfondo Sestriere Colle delle Finestre, l’Assietta Legend e la gara di mountain bike La Via dei Saraceni-Sauze d’Oulx, quest’ultima gestita in collaborazione con la Pubblica Assistenza Sauze d’Oulx. Assistenza sanitaria Anpas anche al Collisioni Festival di Alba a cura della pubblica assistenza Asava (Associazione Servizio Autisti Volontari Ambulanza) di Grinzane Cavour.

«Il servizio di emergenza urgenza extra ospedaliera richiede un apporto continuo di volontariato e una grande capacità organizzativa – spiega Vincenzo Sciortino, vicepresidente Anpas Piemonte – capacità che viene implementata in tutte le occasioni in cui il servizio di primo soccorso deve essere esteso ad altri eventi di grande partecipazione sociale. Il volontariato quindi è asse portante del sistema di emergenza, lo è anche in tutte quelle attività nell’ambito socio assistenziale e di prossimità, a tutela della salute delle categorie più fragili della popolazione, in cui tutte le nostre pubbliche assistenze sono impegnate quotidianamente».

Il volontariato del soccorso è sempre presente, non va in vacanza ed è contraddistinto da sussidiarietà e gratuità. In Piemonte l’Anpas rappresenta 80 associazioni e oltre 10mila volontari, uomini e donne che si impegnano in prima persona per aiutare chiunque si trovi in una situazione di difficoltà o fragilità.

Nell’ultimo anno i volontari delle pubbliche assistenze Anpas hanno svolto complessivamente 570.082 servizi, il valore sociale della loro opera volontaristica è stato quantificato in 29.286.612 euro, un notevole risparmio a beneficio della collettività.

Rock jazz e dintorni a Torino: i Pinguini Tattici Nucleari, Giorgia e Morgan

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Gli appuntamenti musicali della settimana

 

Lunedì. Alla Cascina Bellaria di Sezzadio (Al), live di Bob Waynecon il suo country made in Usa.

 

Martedì. A Pianezza l’apertura del Vertigo Summer Festival con il concerto di Omar Pedrini. Stanley Jordan, virtuoso americano di chitarra, è all’Alfieri di Asti per Asti Jazz. Matteo Mancuso, giovane chitarrista siciliano maestro di fingerstyle, suona a Tortona e, in replica, il giorno dopo, allo Stresa Festival.

 

Mercoledì. Lo Stadio Olimpico di Torino accende il palcoscenico con il music show dei Pinguini Tattici Nucleari. All’Alpàa diVarallo, Paolo Belli e la sua rodata Big band; a Condove inizia il Due Laghi Jazz Festival con il trio del contrabbassista canadese Alain Bédard.

 

Giovedì. Giornata intensa di musica: Mr. Rain, ad Alba, per Collisioni; Raf al Mov Summer Festival di Mondovì; Gigi D’Alessio on stage all’anfiteatro dell’Anima di Cervere (tre giorni dopo, replica a Varallo); Umberto Tozzi a Sanfront (Cn), per Suoni del Monviso. I maestri del jazz, Paolo Fresu e Rita Marcotulli, nel chiostro dell’Annunziata di Tortona. Il festival Apolide, alla Certosa Reale di Collegno, propone la techno di Jeff Mills, con il progetto “Tomorrow Comes the Harvest”.

 

Venerdì. I Gemelli Diversi a Varallo; scat, vocalese e sonorità affini, a Stresa, per il jazz del sestetto multinazionale Accent.

 

Sabato. Aosta Classica ospita Diodato al Forte di Bard; NiccoloFabi è in concerto a Gavi, Ermal Meta suona a Varallo. A Salza, nel pinerolese, grande performance condivisa di Africa Unite e Modena City Ramblers. A Torino, Arsenico, Medusa e Cibo allo Spazio 211; alla Tesoriera, i cileni Newen Afrobeat e l’omaggio a Battisti con Gianluca De Rubertis e Leo Pari.

 

Domenica. Concerto di Giorgia a Cervere; a Cavagnolo, per Monferrato on Stage, live show di Morgan.

 

Pier Luigi Fuggetta

Bettazzi non fu solo vescovo di Ivrea

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni
E’ difficile dare un giudizio storico su mons . Luigi Bettazzi ,ultimo testimone del Concilio Vaticano II che Bettazzi, insieme al cardinale di Bologna Lercaro, avrebbe voluto come una rottura più forte con il passato secondo il desiderio di Papa Giovanni XXIII . Fu  Paolo VI (che nomino’ vescovo Bettazzi ) a comprendere l’importanza di salvare l’autorità del Papa rispetto alla collegialità che avrebbero  preferito  Lercaro e il suo ausiliare a Bologna Bettazzi . Nel turbinio tempestoso  del ‘68 che voleva scardinare  anche la Chiesa in nome di una religiosità marxisteggiante, eretica e terzomondista che si espresse nel dissenso  più radicale. Allora si vide come Paolo VI, dopo il Concilio delle giuste aperture e dell’affermazione della libertà religiosa, avesse dovuto governare la navicella della Chiesa nel mare in tempesta, ponendo argine ad un rinnovamento che avrebbe snaturato completamente una realtà millenaria fondata anche sulla tradizione.
Nel 1967 Bettazzi venne nominato vescovo di Ivrea dove rimase per 33 anni restando vicino alle posizioni del cardinale di Torino  Michele Pellegrino anche lui appartenente all’ala “progressista “del Concilio. Nessuno penso’ a lui per la cattedra di San Massimo e meno che mai per la porpora cardinalizia. L’arcivescovo di Torino  più vicino a lui fu Cesare Nosiglia, figlio di un operaio cassaintegrato che espresse costante vicinanza agli operai che perdevano il posto di lavoro, come aveva fatto in tempi precedenti il vescovo di Ivrea che scese in piazza a fianco degli operai della Lancia di Chivasso. Arrivato a Ivrea Bettazzi pensava alla città voluta dal’ing. Adriano Olivetti morto nel 1960.
Il suo progetto di società era vicino a quello di una comunità “a misura d’uomo” di Olivetti, ma purtroppo dopo il periodo in cui venne estromessa la famiglia Olivetti  e Bruno Visentini divenne presidente sull’onda della “irizzazione”dell’azienda,  il vescovo si trovò con un altro ingegnere molto diverso dal primo che finì di far prevalere i profitti finanziari a danno dell’azienda che di fatto chiuse , mandando in crisi la città e lo stesso Canavese.
Bettazzi rimase ad Ivrea l’unico elemento importante capace di catalizzare un interesse nazionale e internazionale con i suoi libri e la presidenza della Pax Christi. Era un pastore d’anime, ma anche un raffinato intellettuale .  Ha ragione Piero Fassino a dire che Bettazzi ha vissuto “la fede come strumento di dialogo, di confronto , di ascolto” ed è stato  un profeta che sapeva comprendere le inquietudini e le sofferenze del mondo , accompagnando ciascuno con fraternità ed amicizia”.
Mi capito’ di ascoltarlo come conferenziere di eccezionale valore a Chivasso e ad Albenga e qualche volta a cena a casa di Arrigo ed Elena Olivetti . Era persona aperta ed anche il laicissimo Arrigo trovava in lui un valido interlocutore: a dividerli era la concezione liberista dell’economia che accomunava Arrigo a suo figlio Camillo,
che festeggio’  quando il nuovo sindaco di Ivrea non era più un esponente della sinistra.
Bettazzi sapeva parlare con tutti anche se sosteneva che “bisogna partire dai poveri per arrivare a tutti . Se cominci dai borghesi , metà del mondo rimane fuori “. La sua concezione della vita non mi sembra però  che si fondasse sul pauperismo.
E’ rimasto famoso uno suo scambio epistolare con Enrico Berlinguer attraverso il quale il leader comunista volle garantire il Vescovo sulla libertà della Chiesa  e sulla laicità del PCI che non era antireligiosa .
Ma il problema posto dall’ eventuale compromesso storico era cosa più complessa perché avrebbe creato una democrazia consociativa senza una vera opposizione, con la  conseguente possibilità di tagliare fuori dall’Europa l’Italia .
Io suggerii a Luigi Firpo di intervenire nel dibattito evidenziando le riserve dei laici liberali , ma Firpo non accetto’la mia idea, ma allora io ero davvero un signor nessuno per intervenire in prima persona. Raccontai tanti anni dopo  l’episodio a Bettazzi che rise di gusto e in fondo condivise le critiche al compromesso tra comunisti e cattolici.
Era un cattolico aperto al confronto e un pastore che sapeva distinguere il peccato dai peccatori. In questo fu anche un  anticipatore non diplomatico di Papa Francesco.
La sua approvazione delle unioni di fatto che non potevano essere confuse con il matrimonio naturale tra uomo e donna, come disse con chiarezza, rispecchia la sua umana comprensione verso gli altri, la sua laicità come elemento di equilibrio e di separazione tra Stato e Chiesa, rifiutando le fughe in avanti di chi considera i propri desideri di vita come diritti civili.

Torino, torna l’incubo baby gang: rapine e aggressioni in città

Nel fine settimana i carabinieri di Torino hanno arrestato due diciannovenni e denunciato un minorenne. Il gruppo piazza Grande Torino, a  Santa Rita, di fronte allo stadio Olimpico e al Pala Alpitour, avevano rapinato due coetanei derubandoli delle catenine d’oro che avevano al collo. Lo hanno anche picchiato e una delle due vittime è stata ricoverata al Cto. I ragazzi sono stati fermati da una pattuglia dei carabinieri del nucleo radiomobile. I militari hanno inoltre sventato un tentativo di rapina  in centro città in corso Cairoli angolo lungo Po armando Diaz. Qui un 19enne, due 16enni insieme a  due complici al momento da identificare, hanno circondato due coppie per rapinarle, dicendo loro di essere armati di un coltello.

 

Dopo lo sgombero della polizia i lavoratori di Mondo Convenienza in Prefettura

Dopo lo sgombero da parte delle forze dell’ordine, avvenuto a Settimo Torinese, ieri i lavoratori di Mondo Convenienza sono stati alla prefettura di Torino. Qui una  delegazione di lavoratori, con il sindacato Sì Cobas e la sindaca di Settimo, Elena Piastra, è stat ricevute per realizzare un tavolo con le istituzioni per ricercare una soluzione alla condizione lavorativa insostenibile.

In provincia di Torino chiusi gli oratori estivi

Sotto la guida di Don Stefano VOTTA Parroco della Madonna della Pace e presidente degli Oratori cattolici  si sono chiusi gli oratori estivi cui hanno partecipato 22.000 ragazzi in tutta la provincia di Torino . Una bellissima iniziativa di socializzazione e formazione .
Don Stefano Votta il Parroco della parrocchia di Barriera di Milano al centro di una periferia difficile e sovente  dimenticata , dove don Stefano con don Luca e la loro squadra son riusciti a evitare che i parrocchiani si sentissero figli di un Dio minore.

Foto Museo Torino

Ruba cellulare dal tavolo, arrestato

Gli agenti del Commissariato di PS Centro hanno arrestato un trentunenne di origini colombiane gravemente indiziato di furto aggravato; inoltre il soggetto è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per ricettazione e per non aver ottemperato all’espulsione dal territorio nazionale emessa sia dal Prefetto che dal Questore di Torino in data 20/12/2022.

Intorno all’una di notte un gruppo di quattro amici si incontra in un locale nel quartiere San Salvario per passare la serata, ma quando le due donne si allontanano per andare in bagno lasciando i cellulari sul tavolo, custoditi dall’amico, giungono da piazza Madama Cristina quattro soggetti, uno dei quali afferra uno degli smartphone per poi scappare in direzione via Bernardino Galliari.

Inviato sul posto personale della Polizia di Stato dalla locale Centrale Operativa, gli agenti del Commissariato Centro intercettano la persona segnalata proprio in via Galliari, riuscendo poi a bloccarlo all’inizio di via Saluzzo.

Sottoposto a perquisizione personale, il trentunenne viene trovato in possesso del telefono cellulare della donna derubata; inoltre, all’interno del suo portafoglio viene rinvenuta una tessera sanitaria europea già denunciata dal legittimo proprietario, oltre a della sostanza stupefacente del tipo hashish pari a 3,4 grammi.

Pertanto, in considerazione dei gravi indizi di colpevolezza, l’uomo è stato arrestato per furto aggravato e denunciato per ricettazione e violazione della legge sull’immigrazione.

È morto monsignor Bettazzi

Mons. Luigi Bettazzi vescovo emerito di Ivrea è morto a 99 anni. Era nato il 23 novembre del 1923 a Treviso, dove è stato ordinato sacerdote nel 1946. Nel 1963 la nomina a vescovo titolare di Tagaste e vescovo ausiliare di Bologna. Ha partecipato a tre sessioni del Concilio Vaticano II quando è stato ordinato vescovo di Ivrea, in carica fino al 1999.
Nel 1968 è diventato presidente nazionale di Pax Christi, movimento cattolico internazionale dedicato alla pace. Si è sempre occupato di questioni sociali e filosofiche con scritti e interventi sui mezzi di informazione.

Sanità, dalla Regione Piemonte risorse aggiuntive per 2000 assunzioni

Insediamento ufficiale per l’Osservatorio sul personale sanitario. Coordinato dalla Regione Piemonte e composto dalle organizzazioni sindacali del comparto (Fp-Cgil, CISL-Fp, Uil-Fpl, Fials, Nursind, Nursing Up, in rappresentanza in particolare di infermieri, oss, tecnici e amministrativi) e della dirigenza medica (Anaao, Cimo, Fassid, Fvm, Aaroi Emac, Anpo, Fesmed, Cigl medici, Cisl medici, Uil medici), accanto ad Azienda Zero, aziende sanitarie regionali, Università di Torino e del Piemonte orientale, si riunirà a cadenza mensile per il monitoraggio continuo dell’andamento occupazionale del personale in sanità e l’analisi e l’avanzamento degli obiettivi occupazionali.

Il primo atto del nuovo organismo è stata la firma del protocollo d’intesa per l’attuazione del piano straordinario con il quale la Regione garantisce risorse aggiuntive per 2.000 assunzioni. Un piano che, dopo 15 anni di tagli e assenza di investimenti strutturali sul personale della sanità pubblica, segna per il Piemonte una storica inversione di tendenza, risultato di un inedito, serio e complesso lavoro di coordinamento e collaborazione tra tutti i soggetti che compongono il servizio sanitario regionale.

“Questo Osservatorio è la dimostrazione concreta del metodo con il quale vogliamo ricostruire la nostra sanità dopo la pandemia, ma soprattutto dopo troppi anni in cui sulla sanità, sulle sue donne e sui suoi uomini, si è smesso di investire – ha dichiarato il presidente della Regione Alberto Cirio – È un percorso lungo e complesso, ma lo abbiamo iniziato non da soli, ma in maniera condivisa proprio con coloro che sono ogni giorno in prima linea. La Regione torna a fare programmazione e investe risorse straordinarie per finanziare un piano di assunzioni che ha l’obiettivo di potenziare e sostenere le migliori cure per i cittadini e una sanità d’eccellenza quale è quella del Piemonte”.

“L’intesa è un’ulteriore dimostrazione che per la Regione la governance della sanità deve rimanere in mano pubblica e un passo fondamentale per la programmazione delle assunzioni del personale sanitario, tema sul quale siamo fortemente impegnati anche a livello nazionale in quanto come Regioni presenteremo una proposta di legge di iniziativa regionale che vincoli la spesa sanitaria al 7,5% del Pil – ha affermato l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi – Le assunzioni in Piemonte previste entro il 2024 con un investimento di 175 milioni, e gli investimenti per centinaia di milioni che abbiamo già effettuato nell’ammodernamento delle apparecchiature tecnologiche per migliorare l’efficienza degli ospedali, servono per dare risposte adeguate ad un bisogno di sanità che è sempre crescente: il Piemonte ha una popolazione anziana, con pazienti cronici e la domanda di sanità è destinata ad aumentare”.