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30 nuovi minibus elettrici nella flotta di GTT

La flotta GTT si arricchirà a breve di nuovi veicoli elettrici di piccole dimensioni, che saranno utilizzati per realizzare quanto previsto dal piano Nuovo Trasporto Torino in relazione alla riprogettazione delle linee STAR nel centro cittadino.

L’azienda ha infatti aggiudicato la gara per l’acquisto dei veicoli che prevede un primo lotto di 22 mezzi e la possibilità di acquistarne altri 8. L’aggiudicazione è stata possibile grazie alle risorse del PNRR assegnate alla Città di Torino.

 

La fornitura è stata vinta da INDCAR, azienda leader nel settore dei minibus in Europa, con sede in Spagna.
Il modello scelto è elettrico e-B6, un minibus di 6 metri. Si tratta di un prodotto con oltre 200 chilometri di autonomia in grado di trasportare fino a 33 passeggeri, molto compatto e con una grande manovrabilità, vista la necessità di transitare nelle strade del centro storico.
Nel mese di dicembre 2023, il minibus elettrico ha effettuato test reali nella città di Torino con il team tecnico di INDCAR, sui percorsi definiti dalla GTT per valutare le prestazioni del veicolo nelle zone più complicate o di difficile accesso.
“Il progetto di transizione ecologica di GTT vuole essere completo e toccare tutte le tipologie di servizio. Per questo, alla grande fornitura di bus standard, normali e articolati, abbiamo affiancato l’acquisto di veicoli di piccole dimensioni, adatti a servire una zona cruciale come il centro storico e a gestire il nuovo progetto di linee Star per rendere il centro cittadino raggiungibile con il mezzo pubblico, in modo capillare e con veicoli ad impatto zero” spiega Serena Lancione, Amministratore Delegato di GTT.
L’e-B6 si presenta come un’alternativa sostenibile nel trasporto pubblico urbano progettato per brevi tragitti dal centro della città, “Lavoriamo per offrire sempre soluzioni innovative e sostenibili, e con l’e-B6 contribuiamo nel segmento dei minibus di meno di 6 metri per la decarbonizzazione delle città, come è in questo momento, Torino, e speriamo che possano essere anche molte altre località, dichiara Gaël Queralt, CEO di INDCAR. “Siamo molto orgogliosi di essere stati selezionati da GTT per la fornitura di questi 30 minibus”, aggiunge il manager.
La consegna del primo lotto di contratto con GTT a Torino sarà di 10 unità e avverrà alla fine del 2024 e il resto di 12 unità sarà all’inizio del 2025.

 

Altri tremila metri quadri per la ricerca a Candiolo

 

Il 2024 per l’Istituto di Candiolo – IRCCS inizia nel segno dellaricerca. Sono infatti terminati i lavori del Primo Lotto del Piano di Sviluppo “Cantiere Candiolo” realizzato dalla Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro per sostenere le attività di cura e ricerca oncologica dell’Istituto di Candiolo – IRCCS.

Sono tre i nuovi interventi realizzati. Il primo è Oncolab, nuovo spazio di 3mila metri quadrati dedicati alla ricerca, dove si studieranno nuove soluzioni farmacologiche per la cura delcancro. Con i 3mila metri quadrati dell’Oncolab gli spazi dedicati alla ricerca dell’Istituto di Candiolo – IRCCS crescono e arrivano a 13mila totali.  Oncolab si estende su 3 piani, e ospita 15 nuovi laboratori all’avanguardia, che si  aggiungono ai 39 già esistenti all’interno di Candiolo e che consentono di implementare gli studi sull’oncologia di precisione e personalizzata. Vi lavoreranno circa 30 persone tra ricercatori e personale tecnico. La struttura consente di rendere ancora più proficuo e veloce il dialogo diretto fra ricerca e clinica, attraverso l’integrazione di diverse disciplinescientifiche e l’utilizzo di tecnologie sempre più avanzate per offrire ai pazienti ulteriori possibilità di cura e guarigione.

Questo primo traguardo del piano di sviluppo “Cantiere Candiolo” comprende anche il secondo intervento, Recycle Lab – che sottolinea l’attenzione particolare che l’Istituto di Candiolo IRCCS pone

sulle importanti tematiche igieniche, ambientali e di sostenibilità- e il terzo intervento, la nuova Centrale Tecnologica. I lavori di progettazione e di realizzazione sono iniziati durante la pandemia e sono durati circa 30 mesi, impegnando 300 persone tra operai, maestranze e tecnici.

Questo investimento conferma anche la volontà della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro di far sì che l’Istituto continui ad essere un riferimento italiano e internazionale per le cure, le sperimentazioni cliniche e l’attenzione ai pazienti, come ha anche certificato l’OECI (Organisation of European Cancer

Institute) attribuendo a Candiolo lo status di “Comprehensive Cancer Centre”, che rappresenta il riconoscimento più prestigioso nella classificazione dei centri dedicati alla ricerca e cura del cancro.

Infine ad aprile entrerà in funzione una nuova Tomotherapy di ultima generazione, che fa seguito a quella installata in aprile 2023, per un ulteriore investimento di circa 7 milioni di euro. Le nuove Tomotherapy sono apparecchiature più efficaci, più efficienti, con una qualità

superiore delle immagini, e che consentono cicli di terapia più veloci, a tutto vantaggio dei pazienti.

Per sottolineare questo significativo impegno la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro coglie l’occasione per presentare un refresh della sua immagine visiva, una scelta nel segno della continuità e del suo DNA, con uno sguardo rivolto al futuro e ai nuovi pubblici. È online il nuovo sito www.fprconlus.it che valorizza i contenuti di cura e ricerca sul cancro, e rende più semplice la fruibilità per i sostenitori.

“La ricerca oncologica sta attraversando una fase determinante, i prossimi anni vedranno importanti risultati nell’ambito delle terapie personalizzate. La spinta ad andare avanti con sempre maggior determinazione – dichiara Allegra Agnelli, Presidente della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro- ci arrivadalla vicinanza di migliaia di persone, donatori, imprese e istituzioni che da oltre 37 anni continuano a sostenerci. Ma certi traguardi non si sarebbero potuti raggiungere senza l’impegno delle 800 persone che lavorano ogni giorno in Istituto con competenza e umanità verso i pazienti”.

Per Gianmarco Sala, Direttore della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, “La fine dei lavori del Primo Lotto di Cantiere Candiolo è un risultato importante raggiunto nonostante lapandemia e lo scenario generale complesso, permettendo ai ricercatori e medici di avere nuovi innovativi strumenti nella sfida contro il cancro e renderlo sempre più curabile”.

Disturbi alimentari, in piazza per l’applicazione della legge

A Torino in piazza Castello venerdì 19 gennaio alle 15 davanti all’ex palazzo della Regione

IL MOVIMENTO LILLA, UNIONE DEGLI UNIVERSITARI, RETE STUDENTI MEDI E CHIEDIMI COME STO SCENDONO NELLE PIAZZE DI TUTTA ITALIA PER CHIEDERE L’ATTUAZIONE DELLA LEGGE 234 ART.1 COMMA 687-689 SUI DISTURBI ALIMENTARI.

Caro direttore, scendiamo in piazza, perché di disturbi alimentari si muore, oggi più di ieri.
E se non facciamo nulla, si morirà domani più di oggi.
Perché i casi sono triplicati dopo il Covid ma i posti per curarsi sono sempre gli stessi, anzi. Stanno per diminuire.
È per questo che il Movimento Lilla, insieme all’Unione Degli Universitari, Rete Studenti Medi e Chiedimi Come Sto scenderà in piazza il 19 Gennaio 2024 in tutta Italia, chiedendo una vera progettualità, ovvero l’attuazione della legge 234 art.1 comma 687 689 del 2021 che stabilisce un’area specifica all’interno dei L.E.A. per i DAN.
Qualcosa che vada oltre un fondo che, in ogni caso, oggi non c’è più.
Il Fondo per il Contrasto dei Disturbi dell’Alimentazione venne istituito con la legge di bilancio del 2021, dopo la manifestazione organizzata dal Movimento Lilla l’8 ottobre del 2021. La richiesta del Movimento Lilla era un’altra, quella di scorporare i DAN dalle malattie psichiatriche nei L.E.A. e di assegnargli congiuntamente un budget a se stante, per permettere ad ogni regione di dotarsi dei livelli essenziali di assistenza per queste malattie.
Il Fondo per il Contrasto dei Disturbi dell’Alimentazione e della Nutrizione non è stato rinnovato nell’ultima legge di bilancio.
Questo significa che all’interno del S.S.N. ci saranno sempre meno posti per la cura, sempre meno professionisti sanitari, sempre meno luoghi dedicati alla cura dei disturbi alimentari.
Il Fondo doveva essere un cerotto per arginare l’epidemia in atto, un ponte che doveva traghettarci verso la vera soluzione, ovvero il riconoscimento dei DAN come malattie degne di percorsi di cura dedicati e autonomi.
Questo non perché i DAN non siano malattie psichiatriche. Lo sono. Ma sono malattie che, per la loro natura peculiare, non si possono curare in un reparto di psichiatria o in una clinica psichiatrica ma necessitano di reparti e strutture apposite.
Anche i numeri ce lo dicono: i DAN colpiscono più di 4 milioni di persone e causano 4000 morti accertate ogni anno. Nonostante fossero largamente insufficienti a fronteggiare un’epidemia di questa portata, i 25 milioni del Fondo hanno permesso a molte Regioni di progettare formazione, di sostenere la spesa di operatori e individuare nuove risorse di cura.
Progettare vuol dire guardare lontano, contando su investimenti continui che invece sono stati tranciati.
Avere questa continuità negli investimenti avrebbe generato continuità e possibilità terapeutica anche in territori di prossimità. Col taglio si genereranno solo pericolose interruzioni terapeutiche. Le liste d’attesa – che già arrivano a un anno – aumenteranno.
Perché non c’è una politica che abbia investito nella tutela della salute mentale e fisica dei suoi cittadini e cittadine. Investire nella cura di queste malattie vuol dire investire nella vita di generazioni che rischiano di essere malate a lungo termine. O di morire prematuramente per malattie curabili.
Le piazze che hanno aderito ad oggi sono: Roma, Milano, Genova, Torino, Grosseto, Firenze, Bologna, Ancona, Palermo, Cagliari, Trieste, Lecce, Bari, Catania, Catanzaro, Sassari, Napoli, Perugia, Rimini, Modena, Verona, Vicenza, Padova, Cremona, Crema ma l’elenco è in continuo aggiornamento.

 

Il Festival di Sanremo in bianco e nero

“Non ha l’età”, il Festival di Sanremo in bianco e nero, a cura del giornalista e critico televisivo Aldo Grasso, dal primo febbraio al 12 maggio alle Gallerie d’Italia a Torino. Ben 85 fotografie provenienti dall’Archivio Publifoto Intesa San Paolo sul Festival che ritraggono i “fuoriscena”: cantanti durante le prove, le passerelle degli artisti in giro per Sanremo, gli autografi, il pubblico e situazioni curiose nell’ambito della manifestazione.

Sanremo ha visto passare generazioni di cantanti, italiani, stranieri, diventati famosi, altri ritornati nell’anonimato. Il microfono del Festival ha di fatto ogni anno dato l’annuncio, sin dagli inizi nel 1951, delle nuove mode, delle tendenze, e poi del nuovo modo di intendere lo spettacolo. La mostra si inserisce nell’ambito delle iniziative di valorizzazione dell’Archivio Publifoto, costituito da oltre sette milioni di fotografie dell’Agenzia Fondata nel 1937 da Vincenzo Carrese.

L’Archivio è stato acquistato da Intesa San Paolo nel 2015 con una operazione che ne ha evitato la dispersione ed ora è  curata e gestito dall’Archivio Storico presso le Gallerie d’Italia di Torino in piazza San Carlo. Grazie alla media partnership con la Rai l’esposizione sarà inoltre arricchita da contributi video – sonori in collaborazione con RaiTeche.

Tuffarsi negli anni del Festival passati è  un tuffo nella nostalgia di come eravamo e come pensavamo la vita di tutti i giorni. C’è stato anche un momento in cui il mito del Festival di Sanremo sembrava definitivamente tramontato. È stato alla metà degli anni ’70, quando nemmeno più le telecamere della Rai, che lo avevano praticamente tenuto a battesimo, ritennero quasi necessario fare il loro ingresso nel Salone delle feste del Casinò.

 

Ma gli italiani, che pure a ogni edizione ne dicono puntualmente peste e vituperio, guai a toccarglielo il buon vecchio Festival della Canzone italiana, nato in una gelida sera di gennaio di settanta e passa anni fa.

Igino Macagno

Maltrattamenti in famiglia: uomo sottoposto a braccialetto elettronico

Negli scorsi giorni, è stato notificato da personale della Polizia di Stato un provvedimento di applicazione della misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare, con divieto di avvicinamento alla parte offesa a meno di 500 metri e con le modalità di controllo del braccialetto elettronico, emesso dal GIP di Torino nei confronti di un uomo tratto in arresto da personale del Com.to di P.S. Madonna di Campagna per il reato di maltrattamenti in famiglia.

L’intervento della Volante era nato dalla richiesta di aiuto pervenuta al Numero Unico di Emergenza da parte di una donna che segnalava di essersi appena allontanata da casa, coi figli minori, a seguito di una violenta lite col marito sorta per futili motivi, a seguito del pagamento di un’utenza domestica familiare con prelievo di denaro dal conto corrente comune. L’uomo, in stato di ebbrezza alcolica, l’aveva minacciata di morte e successivamente, tramite messaggio telefonico, le aveva scritto che avrebbe dato fuoco alla loro casa.

Il tempestivo intervento dei poliziotti aveva permesso di soccorrere la donna e di accertare la sussistenza, nei suoi confronti, di maltrattamenti fisici e psicologici perduranti da anni, con due episodi particolarmente violenti negli ultimi sei mesi, fra i quali il ferimento della donna, agli arti inferiori, tramite un utensile da cucina.

In considerazione dei gravi indizi di colpevolezza emersi a carico dell’uomo, era scattato per lui l’arresto in flagranza, con traduzione in carcere.Nelle ore successive, il GIP del Tribunale di Torino ha emesso nei confronti dell’indagato, su richiesta del P.M.,  ordinanza applicativa della misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare, con divieto di avvicinamento alla parte offesa a meno di 500 metri e con le modalità di controllo del braccialetto elettronico, così come previsto dalle recenti modifiche normative apportate al codice di procedura penale dalla Legge 168 del 24 Novembre 2023, volte ad aumentare la tutela delle vittime nei casi di violenza domestica.

Nella stessa data, l’indagato ha prestato il consenso all’applicazione del dispositivo di controllo, venendo contestualmente liberato, ed è stata avviata dai poliziotti del Commissariato la procedura volta all’installazione del braccialetto per entrambe le parti in causa, la cui attivazione ha avuto luogo lo scorso 9 gennaio.

Il Comune vuole valorizzare i tram storici

Il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità, una mozione riguardante la valorizzazione del patrimonio dei tram storici presenti nella nostra città.

Nel presentare il documento, il primo firmatario Pietro Abbruzzese ha ricordato come la Circoscrizione 2 ha recentemente discusso una mozione che chiede di collocare un tram storico all’interno della rotonda di piazza Caio Mario, antistante i cancelli dello stabilimento della Fiat Mirafiori, quale memoria dei viaggi e della vita del lavoro operaio.

Per questo, la mozione del consigliere di Torino Bellissima, impegna sindaco e Giunta a sostenere la realizzazione dell’opera partecipando alle spese di installazione del tram e della sua illuminazione.

Ma Abbruzzese va oltre: considerando la prossima dismissione di 58 veicoli degli anni ’30 del secolo scorso, chiede di estendere a tutti i giorni della settimana la circolazione sulla linea 7 dei soli tram storici e di valutare con Gtt e ATTS (Associazione Torinese Tram Storiciquali tram posizionare in luoghi scelti della cittàcon l’obiettivo di utilizzarli quale richiamo per i turisti.

A questo proposito, la mozione chiede di considerare la possibilità di trasformare questi veicoli, dopo averli attrezzati anche per l’utilizzo da parte di disabili e anziani, in ByblioTram, ambienti dove leggere e scambiarsi libri in collaborazione con le biblioteche cittadine, anche in funzione di bambine e bambini, utilizzandoli per fare loro ascoltare racconti sulla storia di Torino o musica dal vivo.

“Crea Incipit” a Nichelino: gara di scrittura per aspiranti scrittori

Poste, i risparmiatori torinesi scelgono libretti e buoni fruttiferi

Libretti di Risparmio e Buoni Fruttiferi Postali si confermano ancora tra le forme di risparmio più amate nella provincia di Torino. Sono infatti oltre 845mila iLibretti Postali e circa 1milione499mila i Buoni Fruttiferi Postali scelti dai cittadini quale soluzione di deposito e investimento.

In tutta la Regione Piemonte quasi la metà dei cittadini ha un Libretto di Risparmio per un totale di 1milione e 700mila Libretti attivi e i tre quarti della popolazione possiede un BuonoFruttifero Postale.

Numeri che confermano l’importanza di questi prodotti nelle scelte di risparmio degli italiani: in totale sono oltre 30 milioni i Libretti Postali e quasi 44 milioni i Buoni Fruttiferi Postali sottoscritti nel Paese.  

Il risparmio postale grazie alle sue caratteristiche si conferma uno strumento sicuro, poiché garantito dallo Stato Italiano e flessibile, in quanto gestibile anche attraverso il sito www.poste.it o tramite l’APP BancoPosta

In questo particolare periodo storico la volatilità dei mercati finanziari modifica le scelte di investimento dei risparmiatori, orientandole verso prodotti meno esposti all’andamento dei mercati finanziari.

Poste Italiane ha storicamente dimostrato resilienza nei momenti di turbolenza finanziaria, affermandosi come un “porto sicuro” per i risparmiatori, grazie a un portafoglio di offerta finanziaria che continuerà a mantenere, anche in futuro il Risparmio postale al centro degli strumenti di gestione.

 

Fino al prossimo 10 gennaio 2024, inoltre,  èdisponibile l’Offerta Supersmart Premium 540 giorni, dedicata a tutti i titolari di Libretto Smart che apportano nuova liquidità in Poste Italiane. Ha una durata di 540 giorni e consente di ottenere un tasso del 4,00% annuo lordo sulle somme accantonate se portate a scadenza.

Le somme che incrementano il saldo di nuova liquidità sono quelle versate sul conto corrente postale o sul libretto Smart/altro libretto, esclusivamente attraverso le seguenti modalità: bonifico bancario direttamente sul libretto Smart o conto corrente postale e successivamente sul libretto Smart tramite girofondo; versamento di assegni bancari e circolari; accredito di stipendi e pensioni.

Inoltre, per chi non avesse nuova liquidità, è disponibile l’Offerta Supersmart 360 giorni sempre dedicata a tutti i titolari di Libretto Smart, che consente di ottenere un tasso di interesse annuo lordo dell’2,50% sulle somme accantonate e portate a scadenza dei 360 giorni. 

 

Disponibile anche l’Offerta Supersmart Pensione 364 giorni dedicata a chi ha presentato una richiesta di accredito di una pensione INPS presso Poste Italiane o che abbia ricevuto almento un accredito sul Libretto Smart. Ha una durata di 364 giorni e permette di ottenere un tasso di interesse lordo a scadenza del 3,50%.

Tutte le offerte sono attivabili in uno dei 419 uffici postali della provincia di Torino dal sito poste.it e dall’app BancoPosta. L’accantonamento minimo è di 1.000€ incrementabile per multipli di 50€.

 

Accanto alle nuove offerte restano sempre disponibili i Buoni Fruttiferi Postali che non hanno costi di sottoscrizione, gestione e rimborso, salvo gli oneri fiscali, garantiscono sempre la restituzione del capitale investito e il titolare può chiedere in ogni momento il rimborso del capitale più gli eventuali interessi maturati. È possibile, inoltre, investire piccole somme. La ritenuta fiscale è del 12,50% e i Buoni sono esenti da imposta di successione e sono sottoscrivibili negli uffici postali e online, attraverso il sito poste.it e l’app BancoPosta.

Acquisto auto, in arrivo i nuovi incentivi

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori.

Entro febbraio, è atteso il via libera e l’effettiva attuazione del decreto riguardante i recenti incentivi per l’acquisto di veicoli. Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy suggerisce di stanziare complessivamente 930 milioni di euro per gli incentivi, che potrebbero raggiungere fino a 13.750 euro per ogni individuo, con l’obiettivo di rinnovare il parco auto italiano, tra i più anziani in Europa in termini di anni accumulati.

Il funzionamento del nuovo ecobonus sarà caratterizzato da diverse componenti. Innanzitutto, è confermato che saranno previsti importi maggiorati per coloro che rientrano in fasce di reddito medio-basso, con un bonus aggiuntivo del 25% per coloro con un Isee inferiore ai 30mila euro. Inoltre, si sta valutando l’opzione di incentivare specificamente l’acquisto di veicoli italiani.

D’altra parte, gli incentivi varieranno in base alla classe dell’auto che viene rottamata, con l’esclusione di quelle considerate più inquinanti. Ciò significa che il contributo finanziario potrebbe aumentare o diminuire a seconda del tipo di veicolo sostituito, incoraggiando in tal modo il passaggio a modelli più ecologici e sostenibili.

All’interno del provvedimento, è prevista l’implementazione del raddoppio del contributo per i taxi che hanno ottenuto successo nel concorso straordinario per l’ottenimento, a titolo oneroso, di nuove licenze, così come per i soggetti autorizzati a esercitare il servizio di noleggio con conducente. Tale aumento del bonus sarà esteso anche ai precedenti detentori di licenze taxi o agli operatori autorizzati per il servizio NCC che opteranno per la sostituzione del proprio veicolo di servizio, in ottemperanza a quanto stabilito dal Decreto Legislativo Asset.

Il sistema di incentivazione sarà strutturato in fasce, distinguendo tra veicoli senza rottamazione. La prima fascia, senza necessità di rottamazione, riguarderà autoveicoli M1 almeno Euro 6 con emissioni comprese tra 0 e 20 g/km (auto elettriche). In questo caso, senza rottamazione, l’incentivo sarà di base. Se, tuttavia, viene rottamato un veicolo Euro 4, l’importo del beneficio aumenterà a 9.000 euro; con un Euro 3, salirebbe a 10.000 euro; mentre con un Euro 0, 1 o 2, raggiungerebbe gli 11.000 euro di contributo.

La seconda fascia di incentivi, senza rottamazione, è dedicata agli autoveicoli M1 almeno Euro 6 con emissioni comprese tra 21 e 60 g/km (auto ibride plug-in). In questo caso, senza rottamazione, l’incentivo sarà di base. Rottamando un Euro 4, l’importo del beneficio salirà a 5.500 euro; con un Euro 3, a 6.000 euro; mentre con un Euro 0, 1 o 2, raggiungerà gli 8.000 euro di contributo.

Il prossimo provvedimento atteso a febbraio dovrebbe presentare disposizioni significative riguardo all’Isee: le prime due fasce di incentivi dovrebbero beneficiare di un aumento del 25% per le persone fisiche con un Isee inferiore a 30 mila euro. In questo contesto, l’incentivo massimo di 11 mila euro raggiungerebbe quindi un importo massimo di 13.750 euro. Per tutte le fasce di incentivi, è prevista una soglia massima di prezzo per l’acquisto dell’automobile, fissata a 35 mila euro per la prima e terza fascia, e a 45 mila euro per la seconda fascia.

Si prevede anche l’introduzione di contributi per il rinnovo del parco auto commerciale delle Piccole e Medie Imprese (PMI) operanti nel trasporto merci. Gli incentivi varieranno da mille a 18 mila euro a fronte della rottamazione di un vecchio furgone fino alla categoria Euro 4. Questi contributi saranno incrementati in caso di acquisto di veicoli elettrici o a idrogeno (da 2.200 a 18 mila euro), leggermente meno per quelli a gas naturale compresso, GPL, mono e bifuel o ibridi (da 1.500 a 5.500 euro), e notevolmente inferiori per i veicoli ad alimentazione tradizionale. Per queste e altre esigenze è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 lo sportello del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, con sede a Torino in Via Roma 366 ed a Pinerolo, in Viale Cavalieri d’Italia n. 14, al numero 0115611800 oppure scrivendo una mail a uncpiemonte@gmail.com, o visitando il sito www.uncpiemonte.it compilando l’apposito format.

Tre concerti per non dimenticare: celebrazioni del giorno della Memoria, del giorno del Ricordo e del 25 Aprile

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Tante le iniziative per celebrare il giorno della memoria, del ricordo e della Liberazione

Tra le tante iniziative per celebrare il giorno della memoria, il giorno del ricordo e l’anniversario della liberazione vi saranno tre concerti, un’iniziativa congiunta di città di Torino, Consiglio regionale del Piemonte, Polo del Novecento, Fondazione per la Cultura Torino, fondazione TGR, Teatro Stabile di Torino e Torino jazz festival per onorare la memoria storica e promuovere la riflessione attraverso la musica.

All’Auditorium Giovanni Agnelli sabato 27 gennaio prossimo Luca Barbarossa tornerà a Torino per un live organizzato in occasione della Giornata della memoria. Accompagnato dalla social band, il cantautore ripercorrerà i suoi più grandi successi, fino a quelli più recenti contenuti nell’ultimo album “la verità sull’amore”. L’ evento è organizzato dal Polo del ‘900, nell’ambito di oltre trenta appuntamenti tra mostre, presentazioni di libri, spettacoli teatrali, proiezioni webinar, posa di nuove pietre d’inciampo e tante attività per scuole e famiglie, organizzate in collaborazione con i numerosi soggetti del territorio impegnati nella conservazione della memoria storica.

Venerdì 9 febbraio alle 20.45 la Casa del teatro ragazzi e giovani ospiterà ESODO, di e con Simone Cristicchi.

Lo spettacolo, proposto da Fondazione TRG con il sostegno del comitato per la resistenza e costituzione del consiglio regionale, racconta una triste pagina della storia italiana, attraverso parole e immagini, quando, a seguito del trattato di pace del 1947, 300 mila persone decisero di lasciare le proprie case nei territori istriani e della fascia costiera, che l’Italia dovette cedere alla Jugoslavia. L’ingresso è gratuito, fino a esaurimento dei posto disponibili, con prenotazione obbligatoria a partire da lunedì 29 gennaio. Per informazioni biglietteria@casateatroragazzi.it.

La dodicesima edizione del Torino Jazz festival, quest’anno dal 20 al 30 aprile, si unirà alle celebrazioni per la festa della liberazione con il concerto della cantante Fatoumata Diawara, che si esibirà al teatro regio giovedì 25 aprile alle ore 21, in uno spettacolo idealmente dedicato alla gioventù resistente e, in particolare, a Dante di Nanni, a 80 anni dalla sua morte.

La presenza di fatturata Diawara vuole ricordare la centralità della musica d’oggi nell’esaltazione dei valori della Resistenza. La grande cantante del Mali, paladina dei diritti delle donne, maestra nella fusione di stili suggestioni senza confini, chiuderà la giornata di appuntamenti per l’anniversario della Liberazione in un clima di festa, danza e comunione sociale, aperto a tutta la cittadinanza.

Il concerto è organizzato da Fondazione per la cultura Torino, a ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria dal 17 aprile sul sito www.torinojazzfestival.it.

Sabato 27aprile proseguiranno le celebrazioni per l’anniversario della liberazione con uno spettacolo che andrà in scena al teatro Gobetti alle 15, dal titolo “Un Gramsci mai visto”. A partire dal libro “Gramsci una nuova biografia”di Angelo d’Orsi l’autore ha deciso di far conoscere quella vita in forma teatrale, con un Gramsci che si racconta in prima persona.

L’appassionata narrazione della sua vita, nella forma di sette monologhi concatenati, dialoga con momenti di musica e canti popolari di lotta e di lavoro, tratti dalla tradizione orale operaia e contadina coeva a Gramsci. Lo spettacolo, organizzato dalla fondazione per la Cultura Torino in collaborazione con il teatro Stabile di Torino, è a ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria dal 22 aprile al sito www.fpct.it

“La memoria è fondamentale- spiega il sindaco Stefano Lo Russo- su di essa si fonda la costruzione di un domani migliore. Oggi, mentre ci accostiamo al ricordo di drammatiche pagine della storia, dobbiamo farlo con ancora maggiore consapevolezza anche per evitare di ricadere negli stessi errori. Il 27 gennaio ricordiamo milioni di vittime Innocenti e di vite spezzate e lo facciamo per un senso di doveroso rispetto verso il loro sacrificio, per il nostro futuro e, ancor più importante, per quello delle generazioni che verranno. Un ringraziamento al comitato resistenza e costituzione e ai partner istituzionali che hanno collaborato per rendere possibile questo ricco calendario di appuntamenti, cui invito tutti i torinesi e le torinesi a prendere parte”.

Mara Martellotta