ilTorinese

Lavori al Sant’Anna: “Ma i servizi funzionano”

«L’Ospedale Sant’Anna è oggetto di lavori straordinari di riqualificazione necessari per garantire la sicurezza di pazienti e lavoratori del presidio, lavori che hanno comportato la riallocazione di circa il 40% dei servizi presenti nel presidio. Nonostante l’evidente difficoltà, tutti i percorsi di ginecologia, ostetricia e neonatologia (circa 6500 parti anno) continuano ad essere garantiti grazie allo sforzo di tutto il personale coinvolto».

Così l’assessore regionale alla Sanità Luigi Genesio Icardi, in risposta all’interrogazione consiliare sul ripristino dell’intero percorso del Centro nascite dell’ospedale Sant’Anna.

«Per il Centro Nascita – osserva l’assessore Icardi – sono stati individuati spazi e percorsi i più affini possibili alla finalità del Centro che, come riportato sul sito aziendale, riprende una definizione dell’OMS: “Il fine di una moderna medicina perinatale è ottenere una mamma ed un bambino in perfetta salute con il livello di cure più basso compatibile con la sicurezza”. I circa 300 parti all’anno del Centro Nascita sono garantiti dalla professionalità e dalla passione delle ostetriche che continuano il loro lavoro in locali diversi».

«I locali del Centro nascita sono attualmente utilizzati per le isteroscopie e le colposcopie – conclude l’assessore Icardi -, esami di II° livello indispensabili per una diagnosi precoce delle neoplasie come richiesto dai LEA, a cui un ospedale di riferimento per l’Oncologia Ginecologica non può sottrarsi e per i quali non è stato possibile trovare diversa collocazione. Il percorso del Centro nascita verrà ricondotto al suo impianto originario nel più breve tempo possibile compatibilmente con le necessità di sicurezza di pazienti e lavoratori del presidio».

 Nuove 140 eBike Cooltra nella città di Torino

Oggi FREENOW, la Super App della Mobilità, annuncia l’integrazione di 140 eBike Cooltra nella città di Torino.
Da oggi, gli utenti torinesi di FREENOW hanno la possibilità di noleggiare una bicicletta elettrica Cooltra per i propri spostamenti direttamente dalla propria app, incentivando così opzioni di mobilità urbana sempre più green, multimodali e convenienti.
Si tratta della prima volta che Cooltra mette a disposizione il suo servizio di e-bike sharing al di fuori della sua sede centrale di Barcellona. Questa novità va ad aggiungersi alla flotta di scooter elettrici offerta da Cooltra in Italia già dal 2017 nelle città di Roma e Milano, e dal 2023 fruibile anche a Torino.
Nel 2023, gli utenti FREENOW hanno dimostrato di apprezzare particolarmente le eBikes come mezzo di trasporto sostenibile: infatti, la bicicletta elettrica è diventata una delle opzioni di multimobilità più amate tra quelle disponibili in app, rappresentando il 37% della quota di mercato della piattaforma. Inoltre, dai dati del 2023 risulta che in Italia sono stati percorsi oltre 100.000 km in eBike, l’equivalente di circa 15 volte la distanza Roma-New York, con un risparmio di CO2 di 10 tonnellate di emissioni.

Il perché di Borello cittadino onorario

L’attività imprenditoriale di Borello Supermercati  si distingue – oltre che per la qualità dei prodotti – anche per il legame profondo con il territorio, su quale  investe risorse significative. Note sono anche le iniziative dell’azienda a favore dei giovani, dello sport, per il sociale. Ebbene, al patron della catena commerciale è stato deciso di conferire la cittadinanza onoraria di Baldissero, comune dal quale egli iniziò tanto tempo fa la propria attività di lavoro. Ma la voce di una consigliera comunale di opposizione si è levata contraria. Il succo del suo “no” (tradottosi in realtà in astensione al momento di votare la proposta del sindaco) è che è vero che Borello ha fatto beneficenza e si è occupato di sociale in paese e nella zona. Ma questo rientra nella sfera privata di lui come uomo. Quindi quali altri gesti eclatanti avrebbe compiuto, forse come imprenditore, – si chiede la consigliera – tanto da meritarsi un così elevato onore? A scanso di equivoci: sì, Borello Supermercati è un inserzionista pubblicitario del nostro giornale. Ma ciò non ci impedisce di fare una constatazione che riteniamo oggettiva e che chiunque, esaminando i fatti in tutta onestà, si sentirebbe di fare. Si sa, la dietrologia spesso imperversa, anche quando la realtà è semplice e sotto gli occhi di tutti: se oggi, in tempi difficili per l’economia e il lavoro, non si ritiene adeguato conferire la cittadinanza onoraria a chi si impegna con passione e con risorse proprie per lo sviluppo locale, creando occupazione e benessere, a chi la si dovrebbe dare?

 

 

Mercoledì 21 giugno sciopero della Metropolitana di Torino

Mercoledì 21 giugno 2023 è previsto uno sciopero della durata di 24 ore del servizio METROPOLITANA, proclamato dalla Rsu Movimento del settore, relativo a tematiche aziendali correlate.

IL SERVIZIO DELLA METROPOLITANA SARÀ COMUNQUE GARANTITO NELLE SEGUENTI FASCE ORARIE:

  • dalle ore  6.00 alle ore  9.00
  • dalle ore 12.00 alle ore 15.00

Sarà assicurato il completamento delle corse in partenza entro il termine delle fasce di servizio garantito.

LO SCIOPERO RIGUARDA ESCLUSIVAMENTE  IL SERVIZIO DI METROPOLITANA.
TUTTE LE ALTRE LINEE SVOLGERANNO SERVIZIO REGOLARE. 

< Per maggiori dettagli sulle motivazioni dello sciopero, clicca qui.

< Per consultare le percentuali di adesione degli scioperi precedenti, clicca qui.

Col machete sul Lungo Dora

 

Ennesima rissa avvenuta ieri sera alle 20 in prossimità del Ponte Carpanini. Ci è stato segnalato oggi da un lettore un video in cui si vedono ragazzi rincorrersi. Tra questo uno brandisce quello che sembra un machete.

La zona, in corrispondenza di Sermig e Balon, è densamente popolata. Siamo in estate e a quell’ora passeggiano adulti e ragazzi. Il nostro lettore si chiede:  “Dove sono le forze dell’ordine e le istituzioni?”

Il tesoro della Città. Tra storia e tecnologia, i simboli di Torino

Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica segnala mercoledì 21 giugno 2023 alle ore 18l’incontro di approfondimento, che si terrà all’Accademia Albertina di Belle Arti, Salone d’onore, via Accademia Albertina 6, Torino.

 

L’evento, in collaborazione con Rai CRITS e Palazzo Madama, propone un excursus sulla storia dei simboli dell’identità cittadina, a pochi giorni dalla festa patronale di San Giovanni Battista: dal timpano della chiesa della Gran Madre di Dio alla mazza d’argento di Torino, oggi conservata a Palazzo Madama.

A guidare il pubblico saranno gli interventi diFabio Amerio ed Enrico Zanellati per l’Accademia Albertina e la sua Pinacoteca, diClelia Arnaldi di Balme, conservatrice di Palazzo Madama, e degli ingegneri Davide Zappia e Alberto Ciprian del Centro Ricerche, Innovazione Tecnologica e Sperimentazione della RAI, che descriveranno le tecnologie messe a disposizione dell’indagine storico artistica e della sua valorizzazione.

Ingresso gratuito fino a esaurimento dei posti disponibili

Prenotazione consigliata: 0110897370 –comunicazione@albertina.academy

La Royal Mail inglese consegna a Torino. Re Carlo III e la lettera di Sua Maestà ad una bambina torinese

Ha il sapore di una bella favola quella vissuta da Elisabetta, una bambina torinese di 10 anni che, tornando da scuola, un giorno non molto tempo fa, ha trovato in buca ad attenderla una lettera proveniente da Buckingham Palace, con il timbro postale della famosa Royal mail, la posta reale inglese, da parte di Re Carlo III in persona in risposta ad una sua lettera scritta alla regina stessa, da lei tanto amata e ammirata, per la sua scomparsa con le condoglianze inviate al nuovo sovrano per la morte della sua mamma. 

Era l’8 settembre scorso e tutto il mondo si fermò per la dipartita di colei che è stata unica ed indimenticabile, Elisabetta II del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord e dei reami del Commonwealth, per molti the Queen, Lilibet per gli intimi, semplicemente una bisnonna dolce e simpatica per i suoi nipotini e per i bambini come loro.  E’ stato un omaggio corale quello della sua terra e del mondo intero e furono in tanti i sudditi che la piansero con lacrime e commozione, quasi increduli per la scomparsa di colei che li aveva accompagnati per tutto il suo lungo regno, il più lungo della storia inglese.

Quel giorno, a tanti chilometri di distanza, nella Torino che conobbe i fasti regali sabaudi, di fronte alla notizia che il mondo stava vivendo, la piccola Elisabetta pianse irrefrenabili lacrime per la “ sua “ regina, quella donna speciale e potente che portava il suo stesso nome e che godeva della sua ammirazione, sorridente e colorata nei suoi abiti pastello, amante degli animali, lei che sapeva entrare in sintonia con i grandi della Terra come con i bambini che le offrivano un fiore e che sapeva giocare con l’orsetto Paddington, mitico personaggio per tantissimi inglesi di ogni età, sorseggiando il the delle cinque tra le sue comiche gaffes di fronte alla regina divertita e coinvolta in occasione del Giubileo di sua Maestà. Tanti dettagli che hanno contribuito nel tempo a creare per Elisabetta un legame forte e sincero non solo con la regina ma anche con la sua terra. Da qualche anno studia inglese con profitto e su una parete della sua cameretta campeggia una grande bandiera britannica mentre al suo polso ama indossare uno Swatch con la Regina Elisabetta ed uno dei suoi amati cagnolini.

Qui, nel suo ambiente, con la semplicità e l’autenticità proprie dei bambini che sanno come far parlare il cuore grazie a quella spontaneità tutta loro, Elisabetta ha voluto salutare la sua illustre omonima con la sua letterina parlandole come fosse ancora su questo pianeta perché i bambini sanno vivere quella dimensione tra il presente ed il passaggio alla vita oltre la vita con modalità tutte loro dove la parola fine pare non esistere ancora. Poi l’emozione di imbucare la sua lettera con la soddisfazione di essere riuscita nel suo intento per tornare alla sua vita, ai suoi sogni, alla gioia contagiosa e traboccante con cui vive il suo tempo fino all’emozione dell’inattesa risposta.  Un bellissimo cartoncino con le parole del sovrano, la sua firma, una foto della sua infanzia con la sua mamma ancora giovane, il suo ringraziamento per un toccante messaggio sicuramente a lui molto gradito in quanto a parlare è stato il cuore sincero di una bambina che saprà fare tesoro di questa esperienza unica e arricchente, da custodire con cura.      Patrizia Foresto

                                                                                        

A colloquio con Andrea Cavallari, nuovo Presidente dei Giovani del Collegio Costruttori di Torino

UNO SGUARDO AL FUTURO DELLE NOSTRE CITTÀ

Il 32enne Andrea Cavallari è il nuovo Presidente dei giovani del Collegio Costruttori di Torino: “Gli spazi urbani e le giovani generazioni che vivono la città sono una risorsa preziosa che merita di essere tutelata e valorizzata”

Il nuovo Presidente del Gruppo Giovani Costruttori Edili di Torino è l’imprenditore edile di quinta generazione Andrea Cavallari. Nato a Torino nel 1990, consigliere d’amministrazione di SECAP SPA, attualmente è il Vice Presidente Nazionale dei Giovani Imprenditori Edili ANCE con delega alla transizione ecologica. Nella territoriale torinese è stato nel 2014 Consigliere e successivamente nel 2019 ha ricoperto il ruolo di Vicepresidente.

La nuova carica è quindi il proseguimento e coronamento di un percorso di crescita e dedizione nella realtà associativa dei costruttori.

«Il Gruppo Giovani dell’ANCE Torino raggruppa gli imprenditori under 40 dell’Associazione – spiega Andrea Cavallari – Credo che i giovani costruttori abbiano un ruolo centrale nella trasformazione di un settore che è indissolubilmente legato allo sviluppo della nostra Torino.  

Come giovani rappresentanti di categoria siamo consapevoli che la nostra dedizione e la nostra tenacia nel trattare temi di carattere edilizio generi un riflesso molto forte sulle nostra città e pertanto ci sentiamo investiti di un grande senso di responsabilità verso gli spazi del vivere quotidiano, e di una coscienza etica/civile che ci vede motore trainante di una transizione non solo ambientale ma anche sociale, nei confronti delle generazioni future”.

Sostenibilità a tutto tondo, formazione innovativa e comunicazione efficace rappresentano le direttrici chiave – spiega l’architetto Andrea Cavallari – su cui lavorerà il Gruppo. Anche le relazioni con enti e associazioni di categoria giocheranno un ruolo fondamentale, al fine di consentire lo scambio di conoscenze e informazioni utili alla crescita della consapevolezza di un senso di appartenenza cittadina nell’ottica di far crescere una classe dirigente del domani adeguatamente preparata e consapevole. Nel programma della squadra di Cavallari sarà principalmente profuso l’impegno nel trasferire ai giovanissimi la consapevolezza del valore che l’edilizia ha nella vita quotidiana di ogni singolo cittadino.

Le sfide future che attendono il nostro settore prosegue il nuovo Presidente – necessitano di un profondo rinnovamento della filiera. Serve “metterci la faccia” e essere in prima linea per tentare di avvicinare le generazioni più giovani a un settore ad elevata potenzialità, ma altresì educare e suscitare un senso di appartenenza e responsabilità verso le proprie città.

Il tentativo di trasmettere non solo i valori della sostenibilità ambientale e della qualità diventa compito ancora più ambizioso nel momento in cui si cerca di far comprendere che gli spazi urbani, i nostri luoghi del vivere quotidiano appartengono a tutti e come tale abbiamo il dovere di preservarli e laddove necessario, ridarne una nuova vita ed una nuovo volto.”

Con il bancomat rubato cercano di pagare il taxi

Le volanti dell’UPGSP sono intervenute in piazza Massaua a seguito della segnalazione di un taxista che dichiarava di avere problemi con dei clienti che avevano tentato ripetutamente, ma senza successo, di saldare la corsa utilizzando una carta visa.

Il taxista, insospettito dal comportamento dei due giovani che durante il tragitto in auto gli avrebbero anche proposto di pagare con moneta elettronica un conto più elevato cosicché l’autista avrebbe dovuto restituirgli in contanti la somma di 100 euro, riesce a trattenere la carta visa e a chiamare il 112 NUE.

I poliziotti, giunti prontamente sul posto, individuano i due soggetti, un giovane italiano di 20 anni e una donna di 29, constatandone lo stato visibilmente alterato.

Dai primi accertamenti emerge che il titolare della carta visa è una terza persona, non presente sul luogo, che viene contattata immediatamente dagli operatori: il titolare è un anziano con una grave forma di cecità che riferisce di essere stato vittima di un furto e di conoscere il ventenne in quanto lo stesso si era offerto di dargli assistenza aiutandolo quotidianamente svolgendo piccoli servizi.

Infatti, proprio quella sera il giovane avrebbe scavalcato il balcone dell’abitazione sita al piano rialzato e, approfittando della condizione di inabilità dell’uomo, si sarebbe introdotto di soppiatto all’interno rubando il bancomat.

Entrambi i giovani sono stati tratti in arresto per utilizzo indebito di carte di credito in concorso e, solo il ventenne, per furto in abitazione.