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Feriti nello scontro tra due auto e un tram a Torino

Ieri in corso Einaudi si è verificato un incidente tra due automobili e un tram della linea 15 Gtt.  Giunti sul posto i vigili del fuoco, la polizia municipale  per i rilievi  e i sanitari. Alcune persone sono rimaste lievemente ferite.

“Amor toujours”, il teatro Regio celebrerà anche Puccini nel centenario della morte. E arriva il Maestro Riccardo Muti

 

Il titolo della nuova stagione del teatro Regio, che inizierà  il 21 settembre 2023 e si concluderà  il 4 luglio 2024, si intitola “Amor toujours” e propone quattordici titoli di cui otto nuovi allestimenti, preziose rarità con artisti di fama e giovani interpreti dalla carriera in ascesa.

Protagonisti assoluti Riccardo Muti, che torna al Regio con un imprescindibile titolo verdiano, e Giacomo Puccini, nell’anno del centenario.

Si tratta di un nuovo avvio per il teatro Regio, che presenta una nuova immagine e un nuovo logo, realizzato da Undesign Agency a partire da un bozzetto di Carlo Mollino, simboli di un teatro aperto al futuro, ma anche saldamente ancorato alla propria storia  musicale e architettonica, che vanta radici profonde nella città. Il teatro torna  a produrre con lo sguardo rivolto verso l’estero e l’Europa.

“Lasciati alle spalle gli anni difficili legati alle chiusure per pandemia  con mezzo secolo di storia appena festeggiato – spiega il sindaco di Torino Stefano Lorusso – il teatro Regio guarda al futuro con una stagione di opera e balletto di altissimo livello, forte della certezza che la sua capacità di sperimentare e rinnovarsi possa essere unita a un’offerta artistica di grande qualità,  facendone un’istituzione culturale di primaria importanza”.

“L’amore in tutte le sue manifestazioni – aggiunge il sovrintendente del teatro Regio , Mathieu Jouvin – pervade questa stagione  e l’opera lirica e il balletto sono generi che hanno saputo esplorare in modo profondo e intenso l’amore e le sue sfumature, offrendo rappresentazioni potenti e toccanti di questo valore che permea la nostra vita, a partire da Eros a Agape e Philia, le sue mille nature.

Le fotografie  che abbiamo scelto per illustrare la stagione seguono la stessa narrazione e sono capaci di emozionare, accarezzare lo sguardo, evocando sentimenti con un gesto, una luce, un’assenza uniche.

Sono state scattate da Federica Cocciro, artista milanese nata nel 1989 e che ha già pubblicato su importanti testate nazionali  ed è  Ambassador Leica dal 2018 al 2020″.

“Il trailer della stagione – prosegue Jouvin –  è firmato dalla regista torinese Aksinja Bellone  ed è  girato negli interni e esterni del Teatro e nel caffè Baratti & Milano.  Vede come protagonista una coppia di innamorati che si cercano tra gli specchi, giocano, sognano, amano e soffrono”.

“Abbiamo concepito  questa stagione con un’alta ambizione artistica – afferma il direttore artistico Cristiano Sandri -Abbiamo voluto dare il giusto spazio alla tradizione lirica italiana,  ampliando lo sguardo verso l’Europa, con la voglia di proporre opere fondamentali di compositori italiani  e stranieri. Ci siamo sentiti pronti a lanciare la sfida proponendo titoli rari e allestimenti originali, perché sappiamo che è presente una platea pronta  a recepirli. Per quanto riguarda interpreti, direttori e registi, abbiamo scelto nomi straordinari noti al grande pubblico, accanto a giovani artisti di cui seguiamo la carriera.

Protagonisti della stagione e nostro vanto sono l’Orchestra, il Coro e il Coro di Voci Bianche del teatro Regio. Un’esperienza riuscitissima è  stata quella con il Regio Ensemble, il cui percorso formativo nel 2024 sarà arricchito da nuovi componenti”.

 

La stagione d’opera e del  balletto del teatro Regio si aprirà  il 21 settembre con l’Ebreo di Fromental Halévy, in programma dal 21 settembre al 3 ottobre prossimo, in un allestimento firmato da Stefano Poda, un regista visionario che ha un rapporto molto forte con il teatro Regio e che per esso ha creato indimenticabili spettacoli, come Thais, Faust e Turandot.

Quest’opera,  La Juive di Halevy, fu applaudita per l’ultima volta nel 1885. Amore, morte e mistero sono i temi del grand-opéra di Halévy, che contiene grandiosi brani di assieme e melodie seducenti che entusiasmano il pubblico dell’epoca. Un simile capolavoro non poteva che essere diretto da un direttore di grande prestigio, Daniel Oren. Il cast vede tra i protagonisti Gregory Kunde, al suo debutto come Eleazar, uno dei ruoli tenori più complessi del teatro francese, Mariangela Sicilia in Rachel, reduce dall’ottima prova del don Giovanni e Riccardo Zanellato nel ruolo di Brogni.

Dal 6 al 14 ottobre, al Piccolo Regio Puccini, andrà in scena un nuovo allestimento di “Un mari a la porte”, operetta di Jacques Offenbach in prima esecuzione a Torino. Questo titolo, composto a Parigi nel 1859, costituisce il contraltare ideale de La Juive, nata a pochi anni di distanza.

L’accostamento del grand-opéra e dell’opera vogliono  dare l’opportunità al pubblico di immergersi nell’atmosfera del fervore parigino dell’Ottocento. Prosegue il viaggio tra Italia e Francia iniziato con “La  figlia del reggimento”. Torna al Regio come ospite il giovanissimo direttore Riccardo Bisatti.

La nuova produzione avrà la regia di Anna Maria Bruzzese, è  targato Regio con le scene di Claudia Boasso e i costumi di Laura Viglione.

Nell’anno delle celebrazioni del centenario del compositore il primo appuntamento con Giacomo Puccini non poteva essere che con la Boheme, nata proprio al teatro Regio di Torino nel 1896 e tra le opere più  rappresentate al mondo.

La Boheme andrà in scena dal 21 al 29 ottobre e proporrà l’amore autentico fra Rodolfo e Mimi’, la passione di Musetta e Marcello e l’amicizia appunto “bohemien” dei giovani squattrinati parigini.

La regia viene firmata da Giuseppe Patroni Griffi, la direzione è  del maestro Andrea Battistoni, l’interpretazione di Erika Grimaldi nel ruolo di Mimi e quella dell’ emergente Federica Guida come Musetta.

L’allestimento del Regio è stato possibile grazie al contributo di Reale Mutua come socio fondatore del Teatro.

A novembre, dal 17 al 26 novembre, proseguirà l’omaggio a Giacomo Puccini con l’allestimento de “La rondine’, con la sua musica brillante, ironica, disincantata, affidata alle mani esperte di Francesco Lanzillotta, riconosciuto interprete del repertorio novecentesco.

Atteso ritorno al teatro Regio di Torino di Pierre Emmanuel Rousseau, dopo l’inaugurazione della stagione 2023, per firmare questo allestimento che colloca l’azione nel 1973, in omaggio ai cinquanta anni del nuovo Regio progettato da Carlo Mollino, anno che permette di evocare, nel suo allestimento per il secondo atto, il fascino degli abiti di Yves Saint Laurent, Jacques de Bascher, Loulou de la Falaise, Brigitte Bardot e Serge Gainsbourg.

Dicembre è  tradizionalmente il mese della danza. Dal 7 al 17 il teatro Regio proporrà balletti romantici molto amati, quali La bella addormentata, su musica di  Petr Il’ic Caikovskij e coreografia da Marcia Haydèe da Marius Petipa nell’interpretazione dei solisti e del Corpo di ballo del Teatro Nazionale di Praga.

Dal 22 al 31 dicembre sarà di scena la Spagna elettrizzante con il Don Chisciotte, uno dei titoli tra i più brillanti del repertorio classico, grazie alla partitura sfavillante di Ludwig Minkus. Il Balletto dell’opera di Kiev porterà in scena la versione coreografica di Viktor Litvinov, tratta dalla coreografia di Marius Petipa, Aleksandr Gorskij e Kasian Golejzovskij.

Il 2024 prenderà  avvio con un appuntamento speciale, la magia della grande danza con Roberto Bolle e interpreti eccezionali nel celeberrimo “Bolle and Friends”, una produzione di Artedanza per tre spettacoli dal 4 al 7 gennaio.

Sarà poi  di scena l’umorismo irresistibile e cinico del DonPasquale di Donizetti, realizzato nell’allestimento e per la regia di Ugo Gregoretti. Scene e costumi sono di Eugenio Guglielminetti .

‘Un ballo in maschera’, capolavoro indiscusso di Giuseppe Verdi, verrà  portato in scena dal 21 febbraio al 3 marzo 2024 e vedrà il ritorno glorioso del Maestro Riccardo Muti sul podio del teatro Regio. Andrea De Rosa è  regista teatrale di prosa e opera lirica ed è stato direttore del Teatro Stabile di Napoli, oggi alla  direzionedel TPE, Teatro Piemonte Europa. Con il maestro Riccardo Muti ha collaborato per la messainscena del Don Pasquale di Donizetti, a Ravenna e Madrid,  e “Il matrimonio inaspettato” di Paisiello, al Festival di Pentecoste di Salisburgo. Il pubblico torinese ha potuto apprezzare la sua lettura registica nel “Manfred”di Schumann Byron  e nel dittico  formato da Goyescas ee Granados e Suor Angelica  di Puccini. Atteso il debutto di Luca Micheletti, protagonista dell’ultimo Don Giovanni, nel ruolo di Renato.

Dal 22 marzo al 2 aprile prossimi sarà  la volta de “La Fanciulla del West”, un’opera del tutto originale per soggetto e stile musicale. A dirigere sarà il maestro Francesco Ivan Ciampa.

Dal 7 all’11 aprile al Piccolo Regio Puccini verrà presentato “The Thender Land” di Aaron Copland, un’opera intimistica, ambientata in un’America rurale, chiusa e conservatrice, al tempo della Grande  Depressione.

La stagione proseguirà  dal 19 al 26 aprile prossimi con l’opera d’esordio di Giacomo Puccini dal titolo “Le villi”, che mise in evidenza la capacità del compositore di creare melodie intense e potenti scritture sinfoniche. La nuova versione debuttò  a tempomdi record all’indomani della prima, proprio al teatro Regio di Torino nel 1884. La conduzione sarà di Riccardo Frizza.

Dal 17 al 26 maggio un atteso ritorno della musica wagneriano con l’Olandese Volante,  opera che va in scena nell’allestimento onirico e affascinante di Willy Decker. Sul podio Nathalie Stutzmann, prima donna  a fare un doppio debutto al Metropolitan Opera.

Ultima produzione della stagione, dal 21 giugno al 4 luglio, il Trittico di Puccini, che il Regio propone proprio come il compositore lo concepì. ”È come una vita a 360 gradi, con la presenza dell’amore, del dramma e del risvolto buffo. Nel Trittico si ritrovano queste tre dimensioni dell’amore e il Trittico è così potente da mostrare tutte le emozioni dei sentimenti”.

In programma a dicembre un convegno promosso dall’Università degli Studi di Torino e dedicato a Maria Callas. Sarà anche attiva la collaborazione con il Centro Studi Giacomo Puccini, il 18 e 19 aprile 2024 si terrà un convegno dal titolo “Un genio al debutto, gli anni giovanili di Giacomo Puccini”.

Il Teatro Regio si prepara così  a festeggiare i cinquanta anni dalla ricostruzione del teatro da parte di Carlo Mollino e il centenario della morte di Giacomo Puccini, avvenuta a Bruxelles il 29 novembre del 1924.

MARA MARTELLOTTA

Paolo Pozzi e la linea ideale sul 45° parallelo

 

Al termine di un lavoro di ricerca durato molti anni è stata pubblicato in edizione ristretta l’interessante volume “ 45° parallelo. Similitudini, somiglianze, intrecci e fantasie nelle culture dialettali” nel quale Paolo Pozzi  indaga e confronta vicende e sovrapposizioni lessicali, testi poetici e musicali su una linea ideale che scorre dalla sponda piemontese del Verbano fino alle coste dell’Istria.

 

L’autore, dirigente industriale in pensione e appassionato ricercatore, nato al Mottarello di Masnago (Varese) e residente sulle colline di Stresa, ha potuto attingere sia dalla cultura lacustre dell’ Insubria sia dalle tradizioni friulane, soprattutto della destra del Tagliamento, la terra dei suoi nonni materni. Un volume di 140 pagine dove il testo è accompagnato da numerosissimi rimandi  a fonti esterne attivabili semplicemente con un click e da una chiavetta usb dove sono raccolti numerosissimi documenti. Il lavoro di Paolo Pozzi sui parallelismi nelle culture dialettali tra ovest ed est, viaggiando idealmente sulla linea del 45° parallelo, è molto interessante. La splendida espressione tradotta dall’yiddish di Weinreich (“una lingua è un dialetto con un esercito e una marina“) riassume l’importanza e la nobiltà delle tradizioni vernacolari. Non a caso l’autore cita il cardinal Tonini che, acutamente, sosteneva come le nostre radici non si trovano solo nella terra dove siamo nati ma anche nell’educazione che abbiamo ricevuto. Così, accompagnati dai parallelismi, si può viaggiare tra le pagine confrontando lingue e tradizioni dei progenitori di Pozzi, come nei casi della nonna materna, friulana, e di quella paterna, originaria del varesotto. Un confronto che chiama in causa i poeti lungo quel filo immaginario che corre tra le terre dell’Ossola e del lago Maggiore fino a Pinguente, nella valle del fiume Quieto, un tempo sede della Serenissima nell’entroterra istriano. Il richiamo a Pier Paolo Pasolini che precisa il senso del canto popolare e il viaggio proposto da Pozzi ( dove, pur stando seduti, ci si sente sempre in movimento) tra storie, migrazioni di uomini e parole, contaminazioni maturate su strade polverose battute dalle truppe napoleoniche formate dai grognards de la grande armée, vecchia  e fedele guardia napoleonica proveniente da territori larghi e transnazionali, sono immagini straordinarie. I Savoia che diffondono la lingua italiana per combattere ignoranza e analfabetismo e, al tempo stesso, favorire sentimenti unitari; il popolo che salva il dialetto dalla protervia del fascismo che imponeva l’italianizzazione forzata ( come fece in Istria e Dalmazia, territori occupati) aprono squarci sulla storia. La ricerca sulle similitudini nei vocaboli tra i dialetti bosino e friulano, l’arguto confronto sui diversi significati della parola “briciola” o la scoperta che Madonna” nel dialetto bresciano è un termine con tre significati ( appellativo di Maria – come nel resto del Paese – , suocera e persino una brutta parola). Nanni Svampa fondatore del gruppo cabarettistico e musicale dei Gufi, immaginato in parallelo con George Brassens mentre il padre Nino a Cannobio scriveva poesie e coltivava la passione velistica, raccontate nel libro “Boff de Canobina” (vento di Cannobina), consente a Paolo Pozzi di tracciare un altro parallelo con Biagio Marin, il poeta di Grado che nacque in territori a quel tempo appartenenti all’impero austro-ungarico. Il libro propone spunti e riflessioni offerte in un lavoro che non ha nulla di accademico, come precisa l’autore, ma si trasforma in un vitalissimo affresco di culture e storie. Le vicende narrate si ripetono nelle vicissitudini dei migranti di ieri e di oggi, tra chi conobbe l’esodo da Pinguente e chi raggiunge con una imbarcazione di fortuna Lampedusa dopo aver attraversato un braccio di mare che è diventato un cimitero di disperati in cerca di fortuna o in fuga da guerre e fame. Le suggestioni che si offrono al lettore sono tante e c’è una continuità, un filo rosso che lega personaggi e luoghi, profili come quello di Toti Dal Monte e paesi come Pieve di Soligo. La solida ricerca condotta da Paolo Pozzi confrontando canzoni e poesie e la parte che dedica a Trieste e alla terra friulana dove si dipana parte del suo “lessico famigliare”, è una sorta di compendio alle tracce che si trovano leggendo “Gli aghi”, un suo libro di qualche anno fa. Se ci si può permettere un ulteriore parallelismo questo è possibile chiamando in causa il Breviario Mediterraneo di Predrag Matvejević, un libro che sembra una finestra spalancata sul mare nostrum, su moli e banchine, sagome di chiese e architettura di case, sui fari delle coste e gli itinerari delle carte nautiche. Leggerlo equivale a sfogliare le pagine di un dizionario di gerghi, espressioni, idiomi, parlate che cambiano nel tempo e nello spazio. Quello di Paolo Pozzi è un breviario poetico sull’uso della lingua e di quello che, volgarmente, viene definito dialetto ma che a ben guardare , essendo “una varietà della lingua”, ne ha la stessa dignità, trasmettendo emozioni e calore, traducendo i sentimenti in parole spesso più appropriate di quanto possano fare le lingue ufficiali. Già nella sua silloge “Le rime migranti”  usò le varietà delle “sue lingue” con garbo e maestria, sia quella bosina che svela la radice paterna, legata al territorio della provincia di Varese, che le friulane e istriane, rispettivamente della madre e della moglie, frutto del pluralismo linguistico che si trova sulla linea del confine orientale, dove la tradizione mitteleuropea sfuma nei Balcani. Lì si toccano due mondi: l’Occidente, dove la verità è adeguamento della cosa all’intelletto; e l’Oriente, dove la verità è ciò che sembra che la cosa sia. Così, sfogliando le pagine, si respirano le atmosfere del Verbano, dove si sente “l’acqua che sciaborda contro i sassi” e s’intuisce il profilo dei monti che lo circondano ( “come stirate dalle dita del vento, delle nuvole grigie si strappano sulle cime della Val Grande”) fino all’Istria e dell’Adriatico (“Non si può solo camminare sulla riva per capire cosa vuol dire Mare! Ma con l’impeto di un’onda che ti spinge a vele tese, prova a navigare..”). E’ il lievito del racconto, dell’impasto dei suoi pensieri. Ci sono le riflessioni sociali, immagini d’attualità, i segni di una sensibilità ricca, profonda, mai banale – in questo peregrinare tra le brume e le nebbie del lago Maggiore e l’ombra del campanile “dritto e aguzzo” di Pinguente (la croata Buzet di oggi). Quella di Paolo Pozzi è una ricerca che meritava d’essere conosciuta perché lasciarla chiusa e al buio nel fondo di un cassetto sarebbe stata davvero un peccato.

Marco Travaglini

Barista incinta accoltellata a Torino

Una giovane di 28 anni incinta è stata accoltellata ieri sera, in corso Umbria a Torino durante una rissa che ha coinvolto una decina di persone. La notizia è stata diffusa da  Carlo Emanuele Morando, consigliere della Lega della Circoscrizione 4, che ha postato le immagini della rissa sui social. La ragazza, una barista, è ricoverata in ospedale.

Arnaldo Gadola vice presidente di Democrazia Liberale e capo Ufficio Stampa

Nella riunione di ieri 21 Giugno su proposta del Vice Segretario Nazionale Avv. Alberto Marchetti e del Presidente Nazionale On. Enzo Palumbo e con la piena condivisione del Segretario Nazionale On. Avv. Fabio Gava, la Direzione  Nazionale ha nominato all’unanimità l’Avvocato Arnaldo Gadola quale Vice Presidente Nazionale di Democrazia Liberale, affidandogli anche l’incarico di Responsabile dell’Ufficio Stampa del Partito.

L’Avv. Gadola, che è anche iscritto all’Ordine dei Giornalisti elenco Pubblicisti dal 1993, in passato ha ricoperto importanti incarichi politici nel Partito Repubblicano Italiano ed è stato recentemente V. Segretario Nazionale del Popolo delle Partite IVA, anche candidandosi alla Regione Campania, al Senato ed alle ultime elezioni al Parlamento Europeo nella Circoscrizione Meridionale.


L’ingresso del neo V. Presidente nazionale rappresenta un ulteriore rafforzamento della struttura organizzativa e politica di Democrazia Liberale, la quale si candida sempre più significativamente a rappresentare l’area liberale su tutto il territorio nazionale.

Arnaldo Gadola ha così commentato la sua nomina: “Ringrazio tutta la Direzione Nazionale di Democrazia Liberale ed in particolare il Presidente Nazionale Enzo Palumbo, il Segretario Nazionale Fabio Gava e il Vice Segretario Alberto Marchetti per la fiducia accordatami e sono pronto a mettere tutte le mie capacità al servizio del progetto politico di Democrazia Liberale, a partire dall’immediato coinvolgimento di donne e uomini che, su tutto il territorio nazionale, possano essere in grado di impegnarsi per il Partito, con entusiasmo e competenza, attuando specifiche iniziative politiche per diffondere in maniera sempre più incisiva gli ideali liberaldemocratici che ci contraddistinguono. “.

Lusso gentile, racconti di eccellenze e gentilezza

Nella trasmissione Parla con me, il 23 giugno 2023

 

Parla con me il 23 giugno prossimo dedica la sua puntata a un tema affascinante e attuale come il “Lusso gentile , racconti di eccellenze e gentilezza”.

L’appuntamento è fissato per il 23 giugno 2023 alle ore 18 sui canali social e sul profilo LInkedin Top Voices Italia di Simona Riccio.

Due saranno gli ospiti di eccellenza, Giampaolo Grossi e Gianluca Borgna, co-founder di Lusso Gentile.

Lusso Gentile è un progetto che si propone di raccontare il progetto del lusso attraverso la voce dei protagonisti dell’accoglienza più esclusiva, con un approccio innovativo e rispettoso delle semplici regole che ne derivano di rispetto, cura e amore.

Lusso Gentile è un contenitore dinamico in cui le grandi eccellenze avranno l’opportunità di condividere articoli che ispirano il prossimo, con una attenzione particolare al modo di vivere il lusso e la qualità delle relazioni derivanti.

Si tratterà di un viaggio nel mondo del lusso. Durante la puntata Giampoalo Grossi e Gianluca Borgna guideranno gli ascoltatori alla scoperta di quanto sia importante comportarsi in modo corretto all’interno di una relazione professionale e nell’ambito dei rapporti umani.

La gentilezza è un valore trascurato nelle relazioni odierne e nella frenesia della vita moderna, ma rappresenta una risorsa fondamentale.

La conversazione si svolgerà sul canale business per eccellenza, Linkedin, dove gli spettatori potranno seguire e interagire con i nostri ospiti durante la diretta.

Sarà un’opportunità unica imperdibile per trarre ispirazione, ampliare le proprie prospettive e contribuire alla diffusione di una cultura della gentilezza e dell’eccellenza.

La puntata è condotta e ideata da Simona Riccio, esperta in Comunicazione e informazione digitale, verrà mandata in onda live sulla pagina Linkedin e sul canale You Tube di Parla con Me, sul profilo LInkedin Top Voice e Facebook di Simona Riccio.

Giachino: Banca d’Italia certifica il declino di Torino

Ora nessuno lo può più negare Torino è in declino e le strategie degli ultimi 30 anni non hanno avuto successo. Chiamparino e Fassino avevano dichiarato che il processo di trasformazione da ONE COMPANY TOWN era stato un successo. Purtroppo non è così e i dati di Banca d’Italia dimostrano quanto ha perso Torino rispetto al Piemonte e quanto ha perso rispetto alle altre Città Metropolitane.

Da Sottosegretario ai trasporti lo dissi nel 2009 alla inaugurazione del TOSM ma Chiamparino è la Bresso mi presero a male parole. Avrebbero potuto prendere le contromisure , da un lato accelerando la TAV e dall’altro a appoggiare Marchionne che non voleva fare accordi con le case europee perché sapeva che avrebbero privilegiato le loro aziende . 
Meno male che in questi anni siamo riusciti a spostare da Roma a Torino la Autorita dei Trasporti, a salvare la TAV e a ottenere un forte stanziamento per il settore auto. Ora occorre cambiare ritmo sapendo che la sola linea 2 della Metro non potrà bastare a rilanciare la Città . La cosa più importante è accelerare i lavori della TAV l’opera che porterà lavoro turismo e logistica . Occorre prima di tutto collegarsi alle Città che crescono di più come Milano e Genova puntando sul Politecnico e sui Centri di ricerca privati , sul Centro dell’aerospazio e sulle aziende innovative cresciute a Torino nell’ultimo decennio . Importante supportare la linea annunciata dal Ministro Urso di rilanciare la produzione di auto nel nostro Paese a 1 milione di unità l’anno. Sono d’accordo con Airaudo si dia luogo agli Stati Generali della Citta’ per raccogliere Idee e disponibilità . 
Occorre uno scatto di orgoglio da parte di tutti perché il Declino lo pagano  la metà della Città che sta male, le periferie dimenticate, i giovani che debbono cercare lavoro all’estero etc.
 
Mino Giachino 
Responsabile piemontese trasporti e logistica FDI

La Guardia di Finanza compie 249 anni

Nella mattinata di oggi 22 giugno 2023 è stato celebrato a Torino, nella Caserma “Emanuele Filiberto di Savoia Duca d’Aosta” di Corso IV Novembre 40, il 249° Anniversario della Fondazione della Guardia di Finanza, alla presenza del Comandante Regionale Piemonte – Valle d’Aosta, Generale di Divisione Benedetto Lipari e delle massime Autorità locali.

La ricorrenza, molto sentita dalle Fiamme Gialle in servizio e da quelle in congedo, rappresentata dall’Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia (A.N.F.I. – Sezioni di Torino e di Aosta), ha visto la partecipazione, nella piazza d’Armi della Caserma, di tutti i Comandanti Provinciali e del Comandante Territoriale di Aosta, dei Comandanti  dei Reparti alla sede, di una rappresentanza di militari in servizio nel capoluogo piemontese nonché della Fanfara della Brigata Alpina Taurinense dell’Esercito Italiano, che ha fornito il proprio prezioso apporto per l’accompagnamento musicale.

Nel corso della cerimonia, anticipata da un momento di raccoglimento dedicato alla deposizione di una corona d’alloro ai piedi della Bandiera nazionale, in onore dei militari del Corpo caduti in servizio e nell’adempimento del dovere, è stata data lettura del messaggio del Presidente della Repubblica e dell’Ordine del Giorno Speciale del Comandante Generale della Guardia di Finanza, per proseguire poi con la consegna di alcune ricompense di ordine morale ai militari particolarmente distintisi in servizio.

L’evento costituisce, da sempre, anche l’occasione per effettuare un bilancio sulle attività svolte dalle Fiamme Gialle nel decorso 2022 e nei primi cinque mesi del 2023, nei vari settori strategici affidati al Corpo dall’Autorità di Governo, finalizzate ad assicurare massima efficacia nel contrasto di tutte le forme di illegalità economica e finanziaria, per la tutela dell’economia legale, a favore delle imprese rispettose delle regole e dei cittadini onesti.

 

 

BILANCIO OPERATIVO DAL 1° GENNAIO 2022 AL 31 MAGGIO 2023

IMPEGNO “A TUTTO CAMPO” CONTRO LA CRIMINALITÀ A TUTELA DI CITTADINI E IMPRESE

Nel 2022 e nei primi cinque mesi del 2023, i Reparti piemontesi e valdostani della Guardia di Finanza hanno eseguito circa 60 mila interventi ispettivi e oltre 3.400 indagini per contrastare gli illeciti economico-finanziari e le infiltrazioni della criminalità nell’economia: un impegno “a tutto campo” a tutela di famiglie e imprese, destinato ad intensificarsi ulteriormente per garantire la corretta destinazione delle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

CONTRASTO DELLE FRODI SUI CREDITI D’IMPOSTA E DELL’EVASIONE FISCALE

Le attività investigative e di analisi sui crediti d’imposta agevolativi in materia edilizia ed energetica hanno permesso di sequestrare crediti inesistenti per un ammontare di oltre 2,2 miliardi.

Sono stati individuati 822 evasori totali, ossia esercenti attività d’impresa o di lavoro autonomo completamente sconosciuti al fisco (molti dei quali operanti attraverso piattaforme di commercio elettronico), e 1.114 lavoratori in “nero” o irregolari.

Scoperti, inoltre, 125 casi di evasione fiscale internazionale, principalmente riconducibili a stabili organizzazioni occulte, a manipolazioni dei prezzi di trasferimento, a residenze fiscali fittizie e all’illecita detenzione di capitali oltreconfine.

I soggetti denunciati per reati tributari sono 1.157, di cui 35 tratti in arresto. Il valore dei beni sequestrati quale profitto dell’evasione e delle frodi fiscali è di oltre1,5 miliardi.

Sono state avanzate 93 proposte di cessazione della partita Iva e di cancellazione dalla banca dati Vies nei confronti di soggetti economici connotati da profili di pericolosità fiscale.

I 326 interventi in materia di accise hanno permesso di sequestrare circa 10 tonnellate di prodotti energeticie di accertare oltre 28 tonnellate consumate in frode.

1.242 sono, invece, i controlli doganali sulle merci introdotte sul territorio nazionale in evasione d’imposta, contraffatte o in violazione delle norme sulla sicurezza.

Le attività di contrasto al contrabbando hanno portato alsequestro di circa 800 chilogrammi di tabacchi lavorati esteri e alla denuncia di 1 soggetto, tratto in arresto.

I controlli e le indagini contro il gioco illegale hanno permesso di verbalizzare 47 soggetti, di cui 15 denunciati all’Autorità Giudiziaria.

TUTELA DELLA SPESA PUBBLICA

L’attività della Guardia di Finanza nel comparto della tutela della spesa pubblica è orientata a vigilare sul corretto utilizzo delle risorse nazionali e dell’Unione europea per la realizzazione di interventi a sostegno di imprese e famiglie.

Le direttive operative impartite per il corrente anno mirano, in particolare, al presidio dei progetti e degli investimenti finanziati con risorse del PNRR. Ciò anche in ragione del ruolo affidato al Corpo nell’ambito del sistema di governance del Piano.

Complessivamente, in tale arco temporale, i Reparti operativi hanno svolto oltre 4.100 interventi nel settore, cui si aggiungono 3.981 indagini delegate dalla magistratura nazionale – penale e contabile – ed europea (EPPO), al cui esito sono stati denunciati all’A.G. 2.198 soggetti e segnalati alla Corte dei conti 381 responsabili in relazione all’accertamento di danni erariali per oltre 126 milioni di euro.

Le frodi scoperte ai danni delle risorse dell’Unione europea ammontano a oltre 5 milioni mentre quelle relative ai finanziamenti nazionali, alla spesa previdenziale e assistenziale sono pari a circa 54 milioni.

In materia di reddito di cittadinanza sono stati eseguitioltre 1.900 controlli, tutti selettivamente orientati grazie a mirate analisi di rischio sviluppate dalla Componente speciale, che hanno consentito di accertare contributi indebitamente richiesti e/o percepiti per circa 14 milioni di euro, e denunciare 1.734 responsabili.

In tema di appalti, sono state monitorate procedure contrattuali per oltre 73 milioni di euro, di cui quasi 3,5 milioni riferibili a investimenti finanziati con risorse del PNRR.

L’azione del Corpo nel contrasto ai fenomeni corruttivie ad altri delitti contro la Pubblica Amministrazione è stata svolta facendo leva sulle peculiari potestà investigative che connotano la polizia economico-finanziaria e sviluppando indagini strutturate, di natura tecnica, finanziaria e patrimoniale, volte a ricostruire le regie criminali e il ruolo dei soggetti coinvolti. In tale comparto, sono state denunciate, complessivamente,381 persone.

CONTRASTO DELLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA E ECONOMICO-FINANZIARIA

In materia di riciclaggio e autoriciclaggio sono stati eseguiti 91 interventi, che hanno portato alla denuncia di 257 persone, di cui 58 tratte in arresto, e al sequestro di beni per un valore di oltre 1,5 miliardi per riciclaggio e ulteriori altri 1,5 miliardi di euro per autoriciclaggio. A oltre 7,5 milioni di euro ammontano, invece, i sequestri per usura.

Sono state analizzate oltre 3.500 segnalazioni di operazioni sospette, di cui 12 attinenti al finanziamento del terrorismo.

Ai confini terrestri sono stati eseguiti oltre 1.945 controllisulla circolazione della valuta con la scoperta di illecite movimentazioni per oltre 10 milioni di euro e l’accertamento di 380 violazioni con il sequestro di circa 500 mila euro.

Ammontano a oltre 500 mila euro i sequestri di valuta, titoli, certificati e valori bollati contraffatti eseguiti nei confronti di 104 soggetti, di cui 1 tratto in arresto.

In materia di reati fallimentari e del codice della crisi d’impresa i beni sequestrati ammontano a oltre 1 milione di euro su un totale di patrimoni distratti di oltre 720 milioni di euro.

In applicazione della normativa antimafia, sono stati sottoposti ad accertamenti patrimoniali 101 soggetti, conclusi con l’applicazione di provvedimenti di sequestro e confisca per un totale di oltre 16,1 milioni di euro. Ammonta, invece, a circa 33 milioni di euro il valore dei beni mobili, immobili, aziende, quote societarie e disponibilità finanziarie proposti all’Autorità Giudiziaria per l’applicazione delle misure ablatorie.

Tra questi, ai sensi del Codice Antimafia, si annoverano69 misure di prevenzione nei confronti di soggetti connotati da c.d. “pericolosità economico-finanziaria” ai quali sono conseguiti sequestri per quasi 2 milioni di euro e confische per circa 1,5 milioni di euro.

Sono stati eseguiti, poi, circa 7 mila accertamenti a seguito di richieste pervenute dai Prefetti della Repubblica, la maggior parte dei quali riferiti alle verifiche funzionali al rilascio della documentazione antimafia.

Nel periodo in esame, i Reparti del Corpo hanno sequestrato, in territorio nazionale, circa 750 chilogrammi di sostanze stupefacenti, in prevalenza costituite da cocaina, hashish e marijuana, denunciando all’A.G. 202 soggetti (di cui 69 in stato di arresto) e segnalandone oltre 1.500 ai Prefetti.

Il contrasto ai traffici illeciti, in generale, viene assicurato anche nell’ambito del Servizio “117”, oggetto di recenti interventi in campo operativo, addestrativo e tecnico-logistico, finalizzati a incrementare la prontezza operativa e l’efficacia d’intervento delle pattuglie sul territorio e dei mezzi navali, a riscontro delle segnalazioni del cittadino.

Sul versante della tutela del mercato dei beni e dei servizi, sono stati eseguiti 783 interventi, sviluppate 206 deleghe dell’Autorità Giudiziaria e denunciati 288 soggetti. A seguito di tali attività sono stati sottoposti a sequestro oltre 42 milioni di prodotti contraffatti, con falsa indicazione del made in Italy, non sicuri e in violazione della normativa sul diritto d’autore.

Sono stati, anche, sequestrati 220 mila litri e 250 tonnellate di prodotti agroalimentari, recanti marchi industriali falsificati, indicazioni non veritiere nonché oggetto di frode commerciale.

OPERAZIONI DI SOCCORSO E CONCORSO NEI SERVIZI DI ORDINE E SICUREZZA PUBBLICA

Nel 2022, gli interventi complessivi effettuati dalle 6 stazioni S.A.G.F. site sull’arco alpino piemontese e valdostano sono stati 404 e hanno permesso di portare in salvo 541 persone e recuperare 63 salme.

L’attività del comparto alpestre, che sta continuando anche nel 2023, ha consentito di eseguire ad oggi 124 interventi, salvare 162 persone e recuperare 6 salme.

L’impegno concorsuale del Corpo nella tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica continua ad essere garantito nell’ambito della gestione delle manifestazioni pubbliche e di eventi di particolare rilevanza, cui il Corpo partecipa prioritariamente con l’impiego dei militari specializzati Anti Terrorismo Pronto Impiego “AT-P.I.”.