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Intestino pigro? Risponde il nutrizionista

Mi chiamo Antonella, sono una donna di 46 anni e praticamente da una vita soffro di una forte stitichezza. Ho provato diverse diete ma con scarsi risultati. La cosa che ho notato è che anche se provo a mettermi “a stecchetto” e mangio più verdure le cose vanno meglio per qualche giorno e poi torno al punto di partenza. Lei cosa consiglia per risolvere il problema di stitichezza? La ringrazio per l’attenzione

 

Salve Antonella, grazie per avermi scritto. Comprendo pienamente il suo disagio e cercherò di darle qualche consiglio utile per migliorare la sua condizione. Il termine più adatto per definire il disturbo che mi ha descritto è stipsi. Per stipsi si intende quella patologia a livello intestinale che non permette al paziente di poter evacuare in maniera efficace le feci. Tale malattia è meglio conosciuta con il nome di stitichezza o, in linguaggio più colloquiale, come costipazione. Sono piuttosto numerosi i casi in cui si può parlare di stitichezza e i sintomi relativi a questa problematica tendono ad essere rilevanti per una persona piuttosto impegnata o costretta a rigidi orari di lavoro.

Molte ricerche sono state utili per collegare la stipsi a motivi piuttosto evidenti come errori nell’eseguire un certo tipo di dieta programmata, problematiche relative all’alterazione del ciclo di elettrolisi oppure un inadeguato apporto di fibre. Tra i motivi che possono portare a problematiche di stitichezza possiamo anche ritrovare disagi di carattere organico come affezioni al tratto del colon, oppure a difficoltà che possono essere presentarsi nel tratto anale.

Si parla sempre di due diverse tipologie di stipsi: cronica e acuta.La stipsi di carattere cronico è quella che più richiede interventi di carattere farmacologico, mentre per la stipsi acuta di solito è sufficiente fornire una dieta adeguata ad un paziente che incontra tali difficoltà.

Si tratta di un disturbo piuttosto frequente soprattutto nella donna, in quanto legata da molti fattori (dieta, stress, inadeguata attività motoria, fattori psicologici) ma assai spesso correlata alla fluttuazione ormonale.

Il trattamento della stipsi non complicata da altri fattori è di per sé abbastanza semplice: ecco un esempio degli errori più comuni che vanno evitati.

1. alimentazione disordinata – il primo passo è sicuramente quello di migliorare il proprio stile alimentare, mangiando in maniera sana ed equilibrata
2. mangiare in orari sempre diversi – cercare di mangiare in orari fissi, questo facilita la regolarità intestinale
3. poca acqua – bere più acqua facilita il miglioramento dei sintomi legati alla stitichezza
4. poche fibre – aumentare l’apporto di fibre, solubili e insolubili può fare la differenza
5. troppe fibre – attenzione agli eccessi, per non rischiare di intasare il tratto finale dell’intestino
6. non fare controlli periodici – la stipsi può essere un campanello d’allarme del colon irritabile
7. eccesso di farmaci – non bisogna prendere farmaci o integratori in maniera casuale, altrimenti rischiamo di peggiorare la situazione
8. approfondire eventuali problematiche psico-sociali – valutate se è il caso di avere un consulto con uno specialista per risolvere eventuali situazioni che riguardano la sfera psicologica

Spero di esserle stato d’aiuto. Le auguro vivamente di risolvere il suo problema.

 

Dott. Christian Lenzi – Biologo Nutrizionista

https://www.nutrizionistasumisura.it/

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