ilTorinese

Mare? No, arte romanica

Meravigliose gite in Piemonte in attesa della bella stagione

Il bel tempo quest’anno ci fa aspettare, poco sole, niente bagni e tintarella, almeno nella nostra parte della penisola. In attesa di dare ufficialmente il via alla stagione estiva possiamo passare il tempo libero, soprattutto nel fine settimana, visitando le meraviglie della nostra regione. Tra i tanti stili e architetture l’arte romanica e’ quella che personalmente preferisco, probabilmente per la sua semplicita’ che ha il potere di creare una strada diretta verso il divino, un accesso semplice alla spiritualita’. Gli elementi tipici di questo stile sono gli archi a tutto sesto, le volte a crociera, il matroneo ovvero un loggiato posto sopra le navate laterali, una volta dedicato alle donne, la facciata esterna costruita a capanna o a salienti, il rosone che somiglia ad una grande finestra rotonda che corrisponde alla navata principale interna.

In Piemonte, oltre ai fasti del barocco e alla regalita’ delle residenze sabaude, esiste una consistente presenza e di testimonianze di arte romanica risalente al secolo X e fino al XII.

Dalla via Francigena, ai borghi medioevali, dalle abbazie ai monasteri in questa terra sono molti i siti da visitare per immergersi totalmente in questo suggestivo periodo storico.

A Torino si puo’ ammirare il campanile della chiesa di Sant’Andrea, risalente all’XI proprio a lato della chiesa della Consolata che ha preso il posto della chiesa originaria. Uscendo dalla citta’, dirigendosi verso la Val di Susa a 960 metri di quota sul monte Pirchiriano troviamo la Sacra di San Michele, del X secolo, uno dei massimi centri della spiritualita’ benedettina e rosminiana.

L’Abbazia dei Santi Pietro e Andrea o di Novalesa, fondata nel 726 e situata in Val Cenischia (Susa), e’ un altro bell’esempio di arte romanica del nostro territorio. Affidata alla Congregazione Benedettina Sublacense ospita una serie di affreschi e un chiostro cinquecentesco.

A Staffarda di Revello in provincia di Cuneo si trova l’omonima abbazia, uno dei monumenti medioevali piu’ grandi del Piemonte, incorniciata dai monti soprattutto da sua maesta´il Monviso. Benedettina cistercense fu fondata tra il 1122 e il 1138 e, oltre alla chiesa, comprende un chiostro e una foresteria. In localita´Albugnano spicca l’Abbazia di Vezzolano, magnifico esempio di arte romanica che, secondo la tradizione, fu fondata da Carlo Magno. Una particolarita´ al suo interno e’ data dalla navata centrale che è divisa trasversalmente da un pontile decorato, elemento abbastanza raro se non in qualche altra chiesa oltrealpe. Tra le risaie del novarese si nota certamente l’Abbazia dei Santi Nazario e Celso fondata nel 1040 in un clima sobrio e raccolto e affidata anche questa ai benedettini. Con i suoi affreschi cinquecenteschi e il chiostro quadrangolare e’ un affascinante esempio di architettura gotico-lombarda. Se ci si sposta verso Alessandria, invece, c’e’ il maestoso monastero di Santa Giustina di Sezzadio risalente all’epoca Longobarda. Immerso nelle colline del Monferrato conserva il pavimento in marmo bianco e nero che raffigura immagini floreali stilizzate.

Inutile citare il Duomo di Vercelli, nella Biblioteca e Archivio Capitolare e nella Pinacoteca della più antica arcidiocesi del Piemonte o il Battistero di Biella, meravigliosi rappresentanti dell’arte romanica del Piemonte, e tante altre sparse per tutta la regione che si conferma una luogo ricco di storia, arte, tradizioni e riferimenti della spiritualita’.

MARIA LA BARBERA

 

Per informazioni

https://www.piemonteitalia.eu/it/esperienze/il-romanico-piemonte

https://www.visitpiemonte.com/it/esperienzeoutdoor/itinerari-spirituali/il-romanico

Sopralluogo sul ponte della Dora Baltea per il raddoppio

Per i lavori di ammodernamento e raddoppio la Regione ha stanziato altri 2,5 milioni

Un milione dalla Città metropolitana di Torino

Sopralluogo questo pomeriggio del presidente della Regione Alberto Cirio e dell’assessore ai Trasporti e Infrastrutture Marco Gabusi sul ponte sulla Dora Baltea a Borgo Revel di Verolengo dopo che in mattinata la Giunta regionale aveva approvato uno stanziamento aggiuntivo di 2,5 milioni di euro per la realizzazione dei lavori di ammodernamentosomma alla quale si aggiunge un milione di euro stanziato dalla Città Metropolitana di Torino, che entro l’anno provvederà all’indizione della gara dall’importo complessivo di 16,5 milioni.

Erano presenti anche consiglieri regionali Angelo Dago, Gianluca Gavazza e Carlo Riva Vercellottiil vicepresidente della Città metropolitana di Torino Jacopo Suppoil presidente della Provincia di Vercelli Davide Gilardino con il consigliere delegato alla Viabilità Massimo Camandonai sindaci di Crescentino Vittorio Ferrero e di Verolengo Luigi Borasio.

Con queste risorse – hanno affermatCirio e Gabusi  si potranno proseguire le attività per l’appalto di un’opera molto attesa dal territorio ma il cui iter si era fermato in attesa del reperimento delle risorse necessarie per fronteggiare l’aumento dei prezzi dei materiali verificatosi in questi ultimi anni e per integrare le necessità emerse in fase progettuale. Un passo importante per arrivare all’approvazione del progetto esecutivo e successivamente affidare i lavori”.

Il raddoppio del ponte interessa due realtà provinciali, quella metropolitana torinese e quella del Vercellese – ha sostenuto il vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo – Sono stati proprio i sindaci del territorio ad insistere perchè si trovasse la soluzione al problema del caro materiali. Le comunità locali da tempo chiedono concretezza per la realizzazione di un’opera necessaria per la sicurezza e per il traffico regionale, con la Regione Piemonte c’è stato un ottimo lavoro di squadra”.

Si tratta di un’opera strategica fondamentale – ha commentato il presidente della Provincia di Vercelli Davide Gilardino – in quanto permetterà ai vercellesi di arrivare a Torino in minor tempo e in sicurezza anche sulle strade provinciali”.

Il Consiglio comunale chiede di sostenere il Museo della Resistenza

La Sala Rossa ha approvato all’unanimità due atti di indirizzo riguardanti il Polo del 900 e il Museo diffuso della Resistenza.

Una Mozione dei gruppi di maggioranza (primo firmatario Pierino Crema – Pd) impegna l’Amministrazione comunale a valorizzare il Polo del 900 e il Museo diffuso della Resistenza in termini economici e progettuali individuando risorse per sostenerli nel lungo periodo; a garantire l’autonomia del museo con uno stanziamento economico e la nomina di un direttore; a realizzare iniziative volte a diffondere la conoscenza della storia cittadina e regionale del ventesimo secolo, in particolare del periodo ’38-‘45; a promuovere la valorizzazione e l’apertura al pubblico dei più significativi luoghi della memoria di Torino e del territorio regionale; svilupparne la vocazione a divenire polo di ricerca e divulgazione storica; favorire forme di collegamento e interazione fra i soggetti interessati; definire nuovi spazi per lo sviluppo e assicurare una collocazione agli archivi a Palazzo San Daniele spostando in altra sede i servizi della Prefettura; rafforzare le forme di collaborazione con gli enti del Polo garantendo la loro autonomia e costruendo sinergie per progettualità condivise; avviare un percorso che valuti il lavoro svolto e assicuri continuità e nuove prospettive al Polo.

La Mozione sottoscritta da Fabrizio Ricca (Lega) impegna la Giunta a porre in atto le azioni necessarie – con il coinvolgimento dei soci fondatori del Museo e dei soggetti interessati e la condivisione nelle scelte future – per permettere che il museo possa continuare l’attività in autonomia e con risorse preservando la condizione dei lavoratori e operando un rilancio.

Alla discussione congiunta dei due atti sono intervenuti: Ricca – Crema – Patriarca – Russi – Conticelli – Ravinale – Crosetto – Sganga – Viale – Apollonio – Fissolo.

Torino, 26 giugno 2023

Andrea Cane (Lega): “Deliberati fondi per variante di Lombardore-Salassa”

“La Giunta Regionale ha deliberato di destinare ulteriori fondi per un importo complessivo di 6 milioni e 300mila euro per interventi di miglioramento della rete stradale piemontese. Questi investimenti rappresentano un importante impegno per la riqualificazione ambientale della regione. In particolare, in Canavese arrivano 1.670.000 euro per completare il finanziamento del progetto di fattibilità della variante di Lombardore-Salassa, che ha già ricevuto un finanziamento di 31.828.000 euro come progetto prioritario del Fondo di Sviluppo e Coesione 2021-27. L’impegno della Regione è fondamentale per garantire le risorse necessarie per la progettazione e l’appalto dell’opera entro il 31 dicembre 2023”.

Lo annuncia il consigliere regionale canavesano della Lega Andrea Cane

Messa in sicurezza del territorio a Chianocco

Alcuni lavori terminati recentemente e alcuni ancora in corso sulla montagna del  comune di Chianocco. “La messa in sicurezza del territorio parte dall’alto”, così la pagina Facebook del Comune.

La cavalcata, interrotta, delle Valchirie 

IL PUNTASPILLI di Luca Martina

Le origini del nome del Gruppo mercenario Wagner, sebbene ancora in parte avvolte nel mistero, farebbero riferimento alla passione del suo fondatore, Dmitry Utkin, per l’ideologia nazista e per Richard Wagner, il compositore preferito da Adolf Hitler.

La cavalcata di Yevgeny Prigozhin e delle sue Valchirie, per rimanere nel mondo del “Mago di Bayreuth”, si è interrotta sabato a 200 km dal Valhalla/Mosca.

Il grande interrogativo è ora se quanto avvenuto minerà, come molti sembrano sostenere, la leadership ed il futuro politico di Vladimir Putin.

La storia recente sembrerebbe indicare il contrario: i colpi di Stato tentati in Turchia nel 2016 e in Venezuela nel 2019 hanno visto emergere i rispettivi presidenti, Erdogan e Maduro, più forti e solidi di prima.

Anche rimanendo alla Russia, Pietro il grande, Caterina la grande, Nicola primo e secondo (nel 1905) e Lenin affrontarono con successo delle rivolte militari ai loro danni.

L’unico a non sopravvivere agli ammutinamenti dell’esercito fu Nicola secondo nel 1917, durante la Prima guerra mondiale.

E’ dunque possibile che gli eventi degli ultimi giorni non comporteranno significativi cambiamenti neanche sullo scenario di guerra, soprattutto dopo gli scarsi effetti sortiti dalle controffensive ucraine.

Dal punto di vista economico, poi, le conseguenze potrebbero farsi sentire solo qualora il conflitto si inasprisse ulteriormente, limitando l’afflusso di materie prime (acqu8istate ormai quasi esclusivamente dai Paesi amici di Mosca) e provocandone così l’aumento dei prezzi (e l’aumento delle pressioni inflazionistiche).

Al momento i mercati finanziari sembrano non credere assolutamente ad un cambiamento repentino della situazione e il lunedì non ha assunto le tinte, scurissime, di altri eventi improvvisi del passato.

Una Russia preda del caos non sarebbe certamente nell’interesse dei Paesi occidentali, per non parlare della Cina che si troverebbe ad affrontare una situazione di incontrollabile instabilità ai suoi confini.

Presto capiremo meglio la portata degli ultimi accadimenti ma per ora l’”Anello del potere” sembra ancora saldamente al dito dello zar Volodya* e l’impressione è che non sarà per nulla facile sfilarlo….

*La saga del “Signore degli Anelli”, di Tolkien, ha pescato a piene mani dalle antiche leggende nordiche che hanno ispirato Richard Wagner nella sua “Tetralogia del Nibelungo” (“La Valchiria” rappresenta il secondo dei quattro drammi musicali)  .

Aumenti pensioni minime, ecco quando scattano

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori.

Il mese di luglio 2023 diventa più ricco per milioni di pensionati italiani grazie all’aumento degli importi dei trattamenti previdenziali minimi proporzionali all’età del beneficiario, ma anche grazie alla quattordicesima. Il tutto avviene in conformità con quanto previsto dalla legge di Bilancio. L’aumento delle pensioni minime si somma alla perequazione all’inflazione che a gennaio ha raggiunto quota 7,3% e termina al 31 dicembre 2023.

Il prossimo aumento sulle pensioni più basse è previsto a gennaio 2024, ma in quel caso si tratterà di un aumento uguale per tutti che varrà per il solo 2024 e che non si andrà a sommare a quello elargito nel 2023. Da gennaio 2024 sarà inoltre attiva la pensione di cittadinanza per tutti coloro che ne abbiano i requisiti.

I pensionati che prendono un assegno mensile inferiore a 563,74 euro avranno entrambe le maggiorazioni. Chi invece percepisce più di questa cifra, in caso ne abbia diritto, avrà la sola quattordicesima.

La ratio del provvedimento è espressa in Manovra ed è volta a “contrastare gli effetti negativi delle tensioni inflazionistiche registrate e attese per il biennio”.

La rivalutazione straordinaria delle pensioni avviene secondo due importi: la rivalutazione dell’1,5% vale per tutti i pensionati con trattamento minimo e può arrivare fino a un massimo di 572,74 euro (si tratta di 8,46 euro mensili); l’aumento sale al 6,4% (36,08 euro mensili) per quei pensionati, con pensione minima, che abbiano compiuto i 75 anni di età. Per loro il trattamento sale a 599,82 euro. Per chi abbia 74 anni è previsto l’adeguamento dal mese successivo al compimento del 75esimo anno.

La quattordicesima a luglio spetta a quei pensionati che abbiano già compiuto i 64 anni di età e che abbiano un reddito inferiore a 1,5 volte il trattamento minimo Inps fino al 2016 o fino a 2 volte il trattamento minimo Inps dal 2017.

Sul fronte previdenziale si segnala inoltre che fino al 2026 è possibile andare in pensione con 7 anni di anticipo.

Per queste e altre esigenze è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 lo sportello del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, con sede a Torino in Via Roma 366 ed a Pinerolo, in Viale Cavalieri d’Italia n. 14, al numero 0115611800 oppure scrivendo una mail a uncpiemonte@gmail.com, o visitando il sito www.uncpiemonte.it compilando l’apposito format.

Estate in piazza, un mese di eventi a Leinì

Anche per il 2023 la rassegna estiva organizzata dal Comune con il supporto delle Associazioni locali offre un ricco cartellone di eventi per tutti i gusti. Dal teatro alla musica, dal ballo liscio ai concerti, fino alla tradizionale “Leini in bianco a cena”, possibilità per tutti di trovare l’evento giusto per divertirsi, passare una serata in paese vivendo la comunità.

Ecco nel dettaglio il programma.
Si parte mercoledì 28 giugno alle 21.30 in piazza Vittorio Emanuele II, con il concerto della fanfara dei Bersaglieri M.A. Fausto Balbo di Settimo Torinese per la celebrazione dei 65 anni di fondazione dell’Associazione Bersaglieri Leini “Carlo Gremo”. Clicca per approfondire.
Il weekend sucessivo ospiterà il ritorno del Jazz Festival Leini, dopo il successo della prima edizione nel 2022: tre giorni di concerti, con la particolarità di sabato 1 luglio, quando saranno tre i gruppi musicali ad alternarsi per le vie del concentrico al fine di animare la notte bianca. Clicca per approfondire.
Dal 6 all’8 luglio tornerà Lunathica, il festival del teatro di strada che coinvolge 8 comuni: saranno ben 7 gli spettacoli a Leini con compagnie di grande rilievo e spettacoli divertenti e coinvolgenti. Venerdì 7 luglio, dopo lo spettacolo della Compagnia Luca Piallini, sarà il momento della lunga notte dei saldi, organizzata dall’Associazione Commercianti Centro Storico. Clicca per approfondire.
Dal 13 al 16 luglio fine settimana dedicato a San Lorenzo, alla musica e alla solidarietà con le iniziative dell’associazione Voglio solo un sorriso… Martina. Giovedì 13 tocca al ballo liscio, venerdì 14 al revival anni ’80, sabato 15 al karaoke e alla disco musica, domenica 16 passeggiate culturali nel concentrico, sfilata ed esposizione delle auto storiche organizzata da Promo Eventi, giochi per bambini (dalle 17), concerto del gruppo “I cavalieri di Zara” e stand enogastronomici in serata. Clicca per approfondire.
Finale in crescendo tra il 20 e il 23 luglio: giovedì 20 ballo liscio e boogie woogie con Promo Eventi, venerdì 21 concerto delle fisarmoniche di Accordeon, sabato 22 Leini in bianco a cena con l’Associazione Commercianti Centro Storico, domenica 23 giochi, animazione e musica con Leini Live. Clicca per approfondire.
Dal 13 al 23 luglio, parco giostre in piazzale Buonarroti (Betulle 1).

Durante gli eventi e per l’allestimento sono previste le seguenti modifiche alla viabilità.

  • Divieto di transito, sosta con rimozione forzata e fermata dalle ore 07,00 del giorno 24/06/2023 alle ore 20,00 del giorno 25/07/2022 sulla piazza Vittorio Emanuele II.
  • Divieto di transito, sosta e fermata con rimozione forzata dalle ore 17,00 alle ore
  • 24,00 dei giorni 28 e 30/06/2023, 01, 02, 06, 07, 08, 13, 14, 15, 16, 20, 21 e 22/07/2023 sulla via Maffei, tratto compreso tra la via Cavour e la piazza Vittorio Emanuele II e sulla via XXV Aprile.
  • -divieto di transito, sosta e fermata con rimozione forzata su parte della piazza I Maggio (area fronte villa Chiosso) dalle ore 16,00 a fine manifestazione del giorno 16/07/2023.
  • Divieto di transito, dalle ore 20,00 a fine manifestazione del giorno 16/07/2022 sulla via Carlo Alberto, tratto compreso tra la via Cottin e la piazza Vittorio Emanuele II, con esclusione dei veicoli provenienti dalla via Cavour con direzione via Bonis.
  • Divieto di transito, sosta e fermata con rimozione forzata dalle ore 18,00 alle ore 24,00 dei giorni 01/07, 07/07 e 22/07/2023 sulla via Carlo Alberto, tratto compreso tra la piazza I Maggio (rotonda via Torino) e la piazza Vittorio Emanuele II;
  • Divieto di transito, sosta e fermata con rimozione forzata dalle ore 18,00 alle ore 24,00 dei giorni 01/07, 07/07 e 22/07/2023 sulla piazza Ricciolio, con esclusione dei veicoli provenienti dalla via Ricciolio con direzione via Vallino e dei veicoli provenienti da via Martiri Libertà in direzione di via Cottin.
“Ancora una volta un cartellone ricchissimo con artisti di rilievo – commenta Cristina Bruno, Vice Sindaco e Assessore alla Cultura -: confermatissima Lunathica, seconda edizione del Jazz Festival Leini, con una formula rinnovata, ma soprattutto la consolidata collaborazione con le Associazioni del territorio rappresentano i capisaldi di una rassegna impegnativa ma anche appagante che persegue l’obiettivo di rendere Leini un luogo vivo, piacevole, attrattivo. Un luogo, e lo dico con grande soddisfazione, dove i riscontri del pubblico vengono ascoltati e tradotti in un cartellone variegato e davvero ricco: ancora una volta abbiamo accontentato anche gli amanti del liscio, così come i millennials e la loro nostalgia degli anni ’80, costruendo una collaborazione efficace, di cui sono davvero orgogliosa, con tutte le associazioni che hanno voluto contribuire a questa rassegna organizzando uno o più eventi”.

Ragazzi in città. Il percorso formativo tra centro e periferia

TERZA EDIZIONE

 

con la restituzione finale attraverso PROIEZIONI aperte a tuttə

27, 28, e 29 giugno – Torino

Centro Studi Sereno Regis, Arena Monterosa, Cascina Roccafranca

Ingresso gratuito

Due scuole medie, una a Mirafiori e una in Barriera di Milano, una scuola superiore nel centro della città, tre realtà culturali, due formatori d’eccezione e tante proiezioni diffuse che hanno coinvolto centinaia di studenti e decine di docenti generando molteplici idee e storie da raccontare.

È questo il punto di partenza della terza edizione del progetto Ragazzi in città – la cui restituzione pubblica avrà luogo il 27, il 28 e il 29 giugno a Torino – che ha coinvolto, nella primavera 2023, giovani studenti delle scuole medie Alvaro-Gobetti di Mirafiori e G.B. Viotti di Barriera di Milano e le scuole superiori del Convitto Nazionale Umberto I e del Liceo Scientifico Einstein. I ragazzi e i professori hanno seguito un percorso di educazione all’immagine che è stato arricchito dagli interventi del regista Giovanni Piperno(tra i suoi film principali L’esplosione del 2003, Il pezzo mancante del 2010 sulla famiglia Agnelli e il pluripremiato Le cose belle co-diretto con Agostino Ferrente nel 2013) e dello sceneggiatore Pier Paolo Piciarelli (autore tra gli altri di Zoran del 2014 e della fortunata serie tv Imma Tataranni – Sostituto procuratore) che hanno mostrato i loro lavori tra fiction e documentari girati con gli adolescenti di Roma, Sassari e Napoli. Nel dialogo con i giovani studenti sono emerse e sono state affrontate tematiche importanti come i sogni e bisogni delle nuove generazioni, l’identità, la memoria del territorio, la nonviolenza, l’immigrazione e l’ambiente.

Tematiche che ritornano nel punto di arrivo di Ragazzi in città, la restituzione pubblica dei risultati del percorso di formazione in programma il 27, 28 e 29 giugno al Centro Studi Sereno Regis con Manodopera di Alain Ughetto, all’Arena Monterosa con Trash di Luca della Grotta e Francesco Dafano e a Cascina Roccafranca con la proiezione conclusiva di Tomboy di Céline Sciamma.

“Non capita tutti i giorni di lavorare con dei ragazzi di dodici anni e con dei professori così speciali; – afferma il regista Giovanni Piperno – insieme a Pier Paolo Piciarelli abbiamo lavorato per renderli protagonisti dell’esperienza di scrivere e realizzare un piccolo film fantasy reso possibile anche dall’incontro con l’artista Alessandro Quaranta. Non c’è dubbio che lo meritassero: infatti si sono messi in gioco con impegno per portare a casa il miglior risultato possibile. Non vedo l’ora di guardare La triste storia del maranzainsieme a loro sotto le stelle e sul grande schermo”.

“Ragazzi in città coniuga due elementi che riteniamo nodali per il lavoro culturale del nostro presente, – dichiara Valentina Noya coordinatrice del progetto e Vice presidente dell’Associazione Museo Nazionale del Cinema (AMNC) – da una parte agire in territori periferici e dall’altra offrire possibilità formative per le nuove generazioni. Il progetto si è concentrato principalmente su tre istituti, ma durante il percorso abbiamo intercettato nuove scuole e centinaia di studenti che hanno potuto incontrate e farsi i selfie insieme al regista svizzero, candidato al Premio Oscar, Markus Imhoof (Eldorado), conoscere l’amico e collaboratore di Pier Pasolini David Grieco (La macchinazione), il regista operaio Pietro Perotti(Senzachiederepermesso), le complessità del dialogo interculturale (A bitter story di Francesca Bono), la vitalità del movimento Black Lives Matter (Stonebreakers di Valerio Ciriaci) per concludere con la magia del cinema di Guillermo del Toro che riesce a costruire nuovi immaginari (Pinocchio). Rispetto alle precedenti edizioni siamo molto contenti di essere riusciti a coinvolgere molti insegnanti, in particolare grazie al corso Fare la pace al cinema condotto dal nostro coordinatore scientifico Dario Cambiano”.

Il progetto Ragazzi in città è curato dall’Associazione Museo Nazionale del Cinema, Centro Studi Sereno Regis e Unione culturale Franco Antonicelli ed è realizzato grazie al sostegno del Ministero dell’Istruzione e del Merito, Ministero della Cultura nell’ambito del piano nazionale Cinema e Immagini per la Scuola.

Il Diario Italiano di Pier Franco Quaglieni

Il Diario è  sicuramente uno dei testi più  nobili in letteratura, di carattere privato e personale, in cui l’autore annota esperienze e riflessioni, sentimenti e stati d’animo.

‘Diario Italiano’ dello storico Pierfranco Quaglieni è l’ultimo libroda lui dato alle stampe, che raffigura la storia contemporanea attraverso le biografie e le vicende di ventinove personaggi che hanno intessuto la storia del territorio piemontese, influenzandone anche le vicende a livello nazionale. Piero Angela, per esempio, viene descritto con il suo distacco “elegante e cordiale”, proprio dell’uomo di scienza che sapeva condividere con gli altri le proprie conoscenze e capace di attrarre verso la scienza anche chi non ne fosse stato fino ad allora interessato. Altrettanto ben delineata risulta la figura di Carlo Donat Cattin, considerato insieme a Edoardo Calleri di Sala e a Giuseppe Pella il politico democristiano più attivo e autorevole in Piemonte nella seconda metà del Novecento. La sua ascesa politica fu lunga, contrastata e sofferta. Fu arruolato nei Granatieri di Sardegna nel 1941, si impegnò nella Resistenza e fu tra i fondatori della Cisl nel 1950 e “fu un leader durissimo che non si fermò davanti a Valletta e agli Agnelli con i quali ebbe un costante rapporto di conflitto”. Proprio a Giovanni Agnelli dedica il primo ritratto del Diario, di cui ricorda il clima storico di grande attenzione che circondò i funerali in Duomo, in contrasto con la mancanza di iniziative successive atte a storicizzare una figura così importante come quella dell’avvocato. Non è  un caso che i ritratti del Libro prendano avvio con quello dell’avvocato perché “il mito dell’Avvocato – afferma lo stesso Quaglieni – è  stato qualcosa di fondamentale per la città, ma mi sembra che la Fiat abbia preso altre direzioni […]”.

I ritratti dei personaggi che tratteggia il professor Quaglieni sono talora scomodi, capaci di imprese non scontate e di opporsi anche al sistema dominante dell’epoca.

Alcuni ritratti sono ricchi di affetto come quello tratteggiato nei confronti di Bianca Montale e di Maria Magnani Noya.

Maria Magnani Noya viene definita da Quaglieni inflessibile e generosa al tempo stesso. È la prima donna sindaco di Torino. Come sindaco purtroppo non riuscì a far ripartire la metropolitanache ‘le giunte rosse avevano bloccato in modo sciagurato’. Quaglieni riconosce in Maria Magnani Noya una militanza nel PSI, ma prima ancora nel partito Radicale di Pannunzio e di Villabruna, tanto da militare nel centro Pannunzio che frequentò come sindaca.

Un ritratto altrettanto efficace è quello che coglie di una donna, Frida Milan, di nascita catanese, ma di adozione torinese,  che aderì al Partito di Azione, partecipò alla resistenza comepartigiana combattente e fu una delle poche donne alle quali fu riconosciuto il grado di capitano.

I ritratti proseguono con figure del calibro di Carlo Giulio Argan, Alberto Asor Rosa,  Andrea Cordero Lanza di Montezemolo, Gino Strada e Carol Rama.

Tra le figure raccontate quella di cui è stato maggiormente debitore è  quella di Renzo De Felice. Come Piero Angela è  stato un autentico divulgatore che non ha mai banalizzato i contenuti da lui trattati, così Renzo De Felice è  stato un maestro capace di cogliere il fascismo con distacco critico.

Intense pagine sono quelle che il professor Quaglieni dedica a Bianca Montale, storica del Risorgimento.

Il libro risulta una successione di ritratti animati certo da valori ideali nei quali il professore crede, quali la passione per la libertà,  per il confronto delle idee democratiche, espresse con chiarezza, senza il timore di scontrarsi con il giudizio altrui.

Il libro verrà presentato nel corso di un incontro online mercoledì 28 giugno alle 18 sulla pagina facebook del Centro Pannunzio.

MARA MARTELLOTTA