ilTorinese

Europei under 21 Italia-Norvegia 0-1

Italia eliminata

Botheim
Qualificate ai quarti la Francia a punteggio pieno con tre vittorie su tre e la Svizzera seconda grazie alla classifica avulsa,con un gol segnato in più rispetto all’Italia.
Svanisce il sogno Olimpiade di Parigi. Un gol dell’attaccante della Salernitana vale la vittoria della Norvegia e la qualificazione della Svizzera. Gli elvetici perdono 4-1 contro la Francia, prima a punteggio pieno, ma nella classifica avulsa passano per un gol segnato in più rispetto all’Italia.In una gara affrontata timorosamente dagli azzurrini da segnalare una traversa clamorosa di Cambiaghi nei minuti finali. Gli uomini di Nicolato disputano un primo tempo sprecone,la ripresa viene affrontata con troppa paura e qualche incertezza in aggiunta,specie nei giocatori di maggior esperienza.
Azzurrini a casa immeritatamente perché nelle tre gare disputate hanno dimostrato che potevano arrivare tranquillamente in semifinale.

Enzo Grassano

Un referendum per la Pellerina

In data 27 giugno 2023, con circa due mesi di anticipo sui 4 consentiti dal regolamento comunale, abbiamo depositato circa 1700 firme che accompagnano la delibera di iniziativa popolare con la richiesta dei cittadini che desiderano fortemente cambiare la destinazione d’uso dell’area Thyssen e, una volta bonificata a spese di chi ha inquinato (come prescrive la legge), asservire a parco e a servizi sanitari in modo da poter insediarvi il nuovo presidio ospedaliero di Torino nord-ovest.
La stragrande maggioranza dei cittadini durante la raccolta firme, non solo ha chiesto di rendere inedificabile la Pellerina, lasciandole l’attuale destinazione a parco pubblico, ma ha dichiarato che la scelta dell’area più pertinente per il nuovo nosocomio, tenuto conto della vicinanza all’attuale ospedale Maria Vittoria che ormai vetusto dovrà essere sostituito, l’area Thyssen, una volta bonificata.
Forti della richiesta popolare, abbiamo anche costituito un comitato referendario per far sì che siano i cittadini a decidere il futuro di questa parte della Città dove tutte le amministrazioni, a 16 anni dalla tragedia che ha lasciato un segno indelebile nel cuore dei torinesi e non solo, non hanno voluto incidere per farla bonificare. Oltre all’incuria e all’inerzia, l’attuale amministrazione vuol cementificare una gran parte della Pellerina, un’area permeabile del più grande polmone verde della Città, nonostante questa risulti essere la più inquinata d’Italia.
Anziché fare prevenzione, salvaguardando le aree verdi e gli alberi che sono fonte della stessa nostra vita, nonostante le promesse elettorali, “zero consumo di suolo”, senza aver consultato adeguatamente la cittadinanza, vuol imporre un’opera devastante un parco.
Con questa consapevolezza, è iniziata dal 5 giugno la raccolta delle firme per attivare l’unico vero strumento di democrazia diretta che vincola l’amministrazione a rispettare la volontà popolare e non altre, il referendum propositivo che lo Statuto della Città di Torino prevede.
In tutte le circoscrizioni si potrà sottoscrivere il testo referendario oltre che on-line su Torino Facile.
Per fare conoscere questa opportunità, sabato 1 luglio 2023, alle ore 18,00 presso la Cascina Marchesa, all’interno del Parco Carrara, ci sarà un’apericena a cui tutte le persone sensibili alla tematica possono partecipare, previa prenotazione (https://www.eventbrite.com/e/658813096707 – 100 posti max).
Le aree verdi e molte alberate di Torino sono oggetto di devastazione e il Comitato Salviamo la Pellerina, unitamente ad altri comitati spontanei costituitisi in “Resistenza Verde” chiediamo il sostegno di tutti. Facciamo si che siano i cittadini a salvaguardare l’ambiente, visto che gli amministratori pubblici non lo fanno. INSIEME POSSIAMO FARCELA.

Comitato Salviamo la Pellerina

 

(foto Lori Barozzino)

Ricordando Gipo Farassino a dieci anni dalla scomparsa

“Storie di Barriera “, spettacolo che andrà in scena al teatro Gobetti  venerdì 30 giugno prossimo alle 21 con Marco a Spinetta e Marco Congiu, rappresenta l’omaggio che il regista Giulio Graglia e non solo hanno voluto fare a dieci anni dalla scomparsa di Gipo Farassino, lo chansonnier che ha rappresentato la piemontesità nel mondo.

“La serata, promossa al teatro Gobetti vedrà sul palco l’attore Marcello Spinetta – spiega il regista Giulio Graglia, Direttore Artistico del Festival Pirandello e del ‘900 – con il quale ho lavorato su testi di Pirandello e Fenoglio, e il musicista Mario Congiu. Marcello proviene dalla Scuola del Teatro Stabile di Torino, nella cui Fondazione sono consigliere, mentre Mario ha lavorato fianco a fianco cin Gipo.

Ho volutamente intitolato la serata prendendo a prestito l’album di Gipo, e mi è sembrato un gesto doveroso nei confronti di una persona che ho stimato molto. Ricordo ancora quando, nel 2010, mi affidò la regia del suo Stasseira, come non posso dimenticare una delle ultime volte in cui l’ho visto a casa, ormai troppo affaticato dalla malattia”.

“Grazie all’aiuto dell’amico Bruno Quaranta, giornalista, scrittore, critico letterario, abbiamo intessuto un percorso a ritroso fatto di parole e musica. Come sostiene Valentina Farassino non c’è un erede di Gipo, per questo il nostro è uno spettacolo rispettoso che non vuole imitare, bensì esaltare la creatività dell’artista”.

“Storie di Barriera “ è sostenuto dal Consiglio regionale del Piemonte. Il Presidente Stefano Allasio ha voluto fortemente dedicare il 2023 alla memoria di Gipo Farassino. Lo spettacolo rientra nel programma del Festival Nazionale Luigi Pirandello e sarà riproposto durante le festività natalizie”.

“Mi auguro che lo spettacolo – conclude il regista Giulio Graglia – possa essere gradito a chi Gipo lo ha conosciuto ma anche ai giovani che, forse soprattutto in città, non hanno più l’abitudine di parlare in dialetto. A scanso di equivoci abbiamo previsto delle traduzioni in italiano per chi non conoscesse il dialetto”.

Mara Martellotta

Storie di Barriera

Teatro Gobetti Torino

30 giugno 2023 0re 21

Corso Belgio: “abbattiamo gli alberi, si, no, forse vediamo” 

A CHE GIOCO GIOCHIAMO?
“Tutta la vicenda che coinvolge la riqualificazione di corso Belgio, sembra calata perfettamente nel gioco del Monopoli: un percorso dove l’Amministrazione comunale lancia i dadi e tenta di raggiungere l’ultima casella del percorso e si ritrova a dover contrattare con i cittadini. Si inizia con un rimpallo di competenze, e’ stata la Giunta precedente ad ideare il progetto. Si prosegue con un cambio di progettazione in corso d’opera, dopo le proteste organizzate dai residenti e dai comitati. Siamo di fronte ad un vero e proprio teatrino di un’Amministrazione comunale, che prima cala dall’alto un progetto senza consultare e informare i cittadini e poi fa dietrofront modificando il progetto strada facendo. Il cantiere doveva partire il 12 giugno e l’impresa era impegnata da un’altra parte e il 26 giugno dopo il presidio organizzato si ferma momentaneamente tutto. A che gioco giochiamo? Assessore ci vuole comunicare quale sarà la progettualità e quando si inizia ufficialmente la riqualificazione? La strategia del Monopoli insegna!”
Pino Iannò Torino Libero Pensiero

Passeggiata in musica con Bandakadabra a Fenestrelle

PASSEGGIATA IN MUSICA 

CON LA MARCHING BAND BANDAKADABRA

sulle

STRADE DEI FORTI

Domenica 2 luglio 16.30 Dal Forte San Carlo a Fenestrelle

PARTECIPAZIONE LIBERA

CARTELLA STAMPA >>

Dopo il grande successo dell’evento itinerante alla scoperta della Pinerolo francese, la proposta estiva dell’Accademia di Musica nell’ambito de Le Strade dei Forti continua con un appuntamento consigliassimo per le famiglie. Domenica 2 luglio alle 16.30 si parte dal Forte San Carlo, la più grande struttura fortificata d’Europa, e si cammina insieme fino al centro di Fenestrelle, accompagnati dagli arrangiamenti originali di Bandakadabra una street band che, grazie all’energia di fiati e percussioni e ad una travolgente verve comico-teatrale, sa coinvolgere il pubblico nel pieno stile street band.

Vantando collaborazioni con artisti come Vinicio Capossela, Arturo Brachetti, Malika Ayane, Willie Peyote e Samuel dei Subsonica, questa surreale pocket orchestra definita da Carlo Petrini di Slow Food fanfara urbana, spazia dalle Big Band anni Trenta alle fanfare balcaniche, con frequenti incursioni nel rocksteady, nello ska e addirittura del drum and bass, in un continuo dialogo con il pubblico che si ispira all’arte di strada, fatto di sketch comici, improvvisazioni teatrali e balli sfrenati.

Il progetto “STRADE DEI FORTI” vede la Città di Pinerolo come capofila di un partenariato che comprende i Comuni di Fenestrelle, Usseaux, Prali, l’Accademia di Musica di Pinerolo, la Fondazione La Tuno, la Fondazione Centro Culturale Valdese, Turismo Torino e Provincia, l’Ente di Gestione delle Aree Protette delle Alpi Cozie. “Paesaggio fortificato, nell’evoluzione del rapporto storico tra il Piemonte e la Francia – Fase 2 – Le Strade dei Forti” è realizzato con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito del bando «In luce. Valorizzare e raccontare le identità culturali dei territori – Fase 2» della Missione Creare attrattività dell’Obiettivo Cultura, che mira alla valorizzazione culturale e creativa dei territori di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta rendendoli più fruibili e attrattivi per le persone che li abitano e per i turisti, in una prospettiva di sviluppo sostenibile sia sociale sia economico.

 

PARTECIPAZIONE LIBERA
In caso di pioggia il concerto sarà spostato in un luogo al chiuso

PUNTO INFORMATIVO UNICO LE STRADE DEI FORTI
Ecomuseo Miniere: tel 0121.806987 | info@ecomuseominiere.it

Sanità. Ruffino: in Piemonte a rischio case e ospedali di comunità

 “I ritardi sul potenziamento dell’assistenza sanitaria di prossimità confermano che purtroppo il capitolo ‘salute’ è in fondo all’agenda del Governo. Il Pnrr stanzia circa 3 miliardi di euro per l’attivazione di 1.350 case della comunità e di 400 ospedali di comunità, ma gli interventi sono in ritardo e le strutture non saranno operative alla scadenza del 2026, con la conseguente perdita dei fondi”. Lo dichiara Daniela Ruffino, deputata di Azione, che aggiunge: “Per il Piemonte sono a rischio 91 case di comunità e 29 ospedali di comunità, strutture necessarie per riformare la medicina territoriale, esigenza emersa con forza durante la pandemia. Servirebbero non meno di 239 milioni di euro, non coperti dai finanziamenti del Pnrr, per assumere medici e infermieri. Ma il governo finora si è limitato a tamponare le emergenze invece di individuare soluzioni strutturali per restituire attrattività e competitività a quella che Azione da tempo definisce la maggiore infrastruttura italiana, ossia il nostro Servizio sanitario nazionale. Al ministro Schillaci abbiamo espresso tutta la nostra preoccupazione per il destino di case e ospedali di comunità, anche in considerazione della grande difficoltà che c’è oggi nel reclutare infermieri e operatori sociosanitari, sempre più in fuga da sanità pubblica piena di problemi e senza attrattività. L’inevitabile conseguenza di tutto questo – conclude Ruffino – è che se gli italiani hanno bisogno di curarsi sono costretti a riparare verso la sanità privata”.

Ecco le linee Gtt per il Kappa FuturFestival

GTT INFORMA

Il Kappa FuturFestival torna al Parco Dora di Torino da venerdì 30 giugno a domenica 2 luglio luglio con la sua decima edizione.
Vai a ballare in sicurezza: lascia la macchina a casa e usa i mezzi pubblici che per l’occasione saranno potenziati.
Utilizza le linee 3 – 9 – 52 feriale – 60 – 67 festiva – 72 – 72B feriale e le linee della rete notturna estiva Night Buster W60 ARGENTO – E68 VERDE – E68B VERDE – N4 ROSSA – N4B ROSSA.
Le linee 3, 9 e 72 saranno potenziate nelle ore serali.

Uncem ha premiato le tesi di laurea sulla montagna

Uncem Piemonte ha assegnato, con una cerimonia ospitata alla SAA, School of Management dell’Università di Torino, i premi per le migliori tesi di laurea sulla montagna. Nove premi, di cui sette in memoria di Sindaci e Amministratori defunti negli ultimi tre anni, uno alla memoria di Edoardo Martinengo, già Presidente nazionale Uncem, e uno nel 70esimo anniversario di Uncem nazionale.

Eccoli, tutti i premiati:

Francesco Archidiacono (di Ariano Irpino), laureato al Politecnico di Torino, Corso di laurea in Igegneria Energetica e Nucleare, riceve il premio per il 70esimo anniversario di fondazione dell’Uncem. La sua tesi è dedicata a un “Sistema di teleriscaldamento di Luserna San Giovanni: analisi dell’esercizio, degli sviluppi futuri e calcolo del fattore di conversione dell’energia primaria”.
Daniele Bottero (di Roccaforte Mondovì), laureato all’Università di Torino, al Corso di Laurea in Direzione d’Impresa, Marketing e Strategia, riceve il premio alla memoria di Edoardo Martinengo, consegnato dalla figlia Maria Teresa Martinengo, Giornalista, Segretario dell’Ordine dei Giornalisti del Piemonte. La tesi di Bottero su “Smart Village: una prospettiva di sviluppo per le Terre Alte”.
Camilla Nicolini (di Roma) e Chiara Valci (di Crodo) ricevono da Uncem il Premio alla memoria di Lido Riba, già Presidente della Delegazione regionale del Piemonte e Consigliere regionale. A consegnarlo, la moglie Luciana e i figli Valeria ed Emiliano. Si sono laureate al Politecnico di Torino, in Architettura per il progetto sostenibile, con una tesi di laurea sul “Progetto di riqualificazione dell’ex villaggio idroelettrico di Morasco. Un nuovo scenario per l’Alta Val Formazza”.
A Pietro Giraudo (di Chiusa di Pesio), il premio alla memoria di Ugo Boccacci, già membro della Giunta Uncem e Presidente della Comunità montana Alpi del Mare. “Il contributo dell’ente di gestione delle aree protette delle Alpi Marittime all’economia locale”, il titolo della tesi presentata all’Università di Torino, al Corso di Laurea di Economia per l’ambiente e la sostenibilità. A consegnare il premio, i famigliari di Boccacci.
Va a Caterina Piergiovanni (di Torre Pellice) il premio alla memoria di Pierangelo Carrara, già Sindaco di Boccioleto e Presidente della Comunità montana Valsesia. Si è laureato al corso di laurea in Geografia e Scienze territoriali, con una tesi su “Come si può vivere in questi luoghi? Geografie e strategie di vivibilità nel contesto alpino. Il caso di Campolasalza a Massello”.

Dario Ruotolo (di Torino), Gemma Santoro (di San Mauro), Gioele Rossi (di Badalucco), laureati al Politecnico di Torino al corso di laurea in Architettura per il progetto sostenibile, ricevono il premio alla memoria di Giuseppe Panaro, già Sindaco di Castelletto d’Erro, con una tesi su “Curtivà. Percorsi di rigenerazione territoriale nelle Alpi Liguri. Il caso della Valle Argentina e del Borgo di Ciabaudo”.
A Valentina Santoro (di Specchia) il premio alla memoria di Mauro Berretta, Sindaco di Cremolino. Hanno studiato al Politecnico e si sono laureate al corso di Architettura e Design. Tesi su “An ògni gir de stra – analisi del sistema di fortificazioni e sentieri militari nell’area del Passo della Gardetta (CN). Studio comparativo tra fonti cartografiche storiche e tecnologie”
A Paola Zenoni (di Peveragno) il premio intitolato a Mario Malan, già Sindaco di Angrogna. Si è laureata in Antropologia culturale ed etnologica all’Università di Torino, con una tesi su “Andata e ritorno. Flussi transfrontalieri sulle Alpi sud-occidentali”.
A Fabiana Marino (di Cuneo) il premio alla memoria di Luciano Abate, già Sindaco di Vigone. Tesi su “Test di germinazione, analisi di metaboliti bioattivi e dna barcoding di specie fitoalimurgiche pedemontane”, al Corso di laurea in Biotecnologie vegetali dell’Università di Torino.

Della commissione di valutazione, insieme con il Presidente Uncem Piemonte, Roberto Colombero hanno fatto parte cinque professori universitari piemontesi: Federica Corrado, docente di Urbanistica al Politecnico di Torino, Gabriella Mellano, tecnico di Ricerca al DISAFA dell’Università di Torino, Filippo Monge, Professore di Economia dell’Università di Torino, Michele Antonio Fino, Professore di Diritto Romano dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, Luca Battaglini, Professore al DISAFA dell’Università di Torino. E cinque Sindaci e Amministratori locali di Enti montani: Paola Vercellotti, Consigliere comunale di Callabiana e membro della Giunta nazionale Uncem, Diego Mele, Sindaco di Borgone di Susa e membro della Giunta Uncem Piemonte, Ernestina Assalto, Assessora di Lanzo Torinese, Igor De Santis, Sindaco di Ingria e Vicepresidente Uncem Piemonte, Mauro Vignola, Sindaco di Bobbio Pellice e membro della Giunta Uncem Piemonte, Maria Teresa Martinengo, Segretario dell’Ordine dei Giornalisti del Piemonte. Alla premiazione – insieme con i membri della Commissione – sono intervenuti anche il Presidente nazionale Uncem Marco Bussone e il Direttore della SAA Davide Caregato, con il quale Uncem e Corep realizzano il Master sulla Montagna, giunto alla terza edizione nel 2023.

“È stata una occasione veramente importante ed emozionante – sottolineano Marco Bussone e Roberto Colombero – nella quale si sono incontrate generazioni e siamo riusciti a ricordare chi ci ha preceduto, guidandoci, con chi oggi lavora su questi temi, li studia, li indaga. Abbiamo raccolto 41 tesi di laurea e siamo stati sorpresi da molto fermento impensabile solo dieci anni fa. La montagna non è chiusa. È aperta e inclusiva. Chi lavora sui territori, con tutti i loro flussi, non è isolato e in una riserva indiana. La maggior parte degli studenti che hanno trasmesso le tesi non abitano in un contesto montano. Non per questo i loro lavori sono meno significativi, anzi decisivi per il futuro della montagna. Importanti anche per Sindaci e Amministratori locali. Non ne dobbiamo essere indifferenti. Occorre lavorarci e muovere ulteriori azioni di ricerca, studio, con tutte le Università piemontesi e italiane che hanno messo la montagna al centro delle loro attività”.

Copia della Costituzione ai 18enni di Frossasco

A margine del Consiglio Comunale del 27 giugno il Sindaco ha consegnato copia della Costituzione Italiana ai giovani frossaschesi nati nel 2005, che quest’anno raggiungono la maggiore età. Conoscere i diritti e doveri dei cittadini, conoscere le norme fondamentali del nostro sistema democratico, o almeno sapere dove si possono leggere, sono il presupposto di cittadinanza, non trascurando gli esempi e le esperienze positive che si ricevono, come quelle delle associazioni frossaschesi che ieri, come già in passato, si sono “presentate” ai giovani per raccontare brevemente i loro servizi alla comunità e la bellezza del volontariato, invitandoli a scoprire le loro inclinazioni e i loro interessi.

Fdi: “Cancel culture anche al Valentino? No grazie”

AMBROGIO-MARCHI (FDI): “APPELLO ALLA CIRCOSCRIZIONE 8 E AL COMUNE PER NON EROGARE FONDI A PROGETTO DECOLONIZE YOUR DISTRICT”

“Abbiamo da poco appreso, con sgomento, il contenuto del progetto “Decolonize your district”,
presentato dalla Renken Onlus per ottenere contributi dalla Circoscrizione 8” commentano Paola
Ambrogio, Senatore di Fratelli d’Italia e Claretta Marchi, Consigliere della Circoscrizione 8 di
Torino.

“Quello che poteva passare come uno dei tanti progetti rivolti agli enti locali si è rivelato essere in
realtà un tentativo di riscrivere la storia, persino del Parco del Valentino, a spese dei contribuenti
torinesi, che – nel caso il progetto venisse accolto – si troverebbero a finanziare la macchina della
cancel culture nella propria città e nei propri quartieri!”, afferma Paola Ambrogio.

“Trovo molto grave che la Circoscrizione stia valutando di erogare dei fondi a sostegno del progetto
“Decolonize your district” – continua Claretta Marchi, Consigliere Circoscrizione 8 –, “che prevede,
tra le attività, “un percorso di cultura e riflessione coloniale”, nonché “walking tour tra arte e storia
per decolonizzare il parco del Valentino e altri luoghi della circoscrizione”. Riteniamo si stia
raggiungendo il limite del tollerabile, senza considerare il grave errore – dei proponenti e della
maggioranza di sinistra – di non voler contestualizzare gli eventi nel loro periodo storico, ma leggerli
sotto la lente deformata del presente con lo scopo di instillare sensi di colpa e quindi di necessità di
“chiedere scusa”, e la cosa più grave, infine, è che questo progetto sia diretto ai giovani, più facilmente
influenzabili e, a volte, manipolabili dalla piaga del politicamente corretto”.

“Ci appelliamo al Sindaco Lo Russo e al Presidente Miano affinché non assecondino questo
rocambolesco disegno di riscrittura della storia torinese che potrebbe altrimenti rappresentare un
precedente pericoloso di imposizione del politicamente corretto, che dà la misura di come l’ideologia
della cancel culture sia ormai sfociata nel fanatismo e furore ideologico” concludono la Sen.
Ambrogio e il Consigliere Marchi.

Sen. Paola Ambrogio
Consigliere Circ. 8 Claretta Marchi