ilTorinese

A Udine il Toro torna a vincere

I granata vincono fuori casa a Udine dopo i pareggi con Napoli e Fiorentina. Il Torino va immediatamente  in vantaggio grazie a un colpo di testa di Duvan Zapata. E  all’8′ della ripresa, sempre da Zapaya ecco l’assist per il raddoppio  di Vlasic.

Precipita elicottero del 118: salvo l’equipaggio

Un elicottero del 118 è precipitato oggi pomeriggio mentre stava effettuando un intervento alla Capanna Regina Margherita, sul Monte Rosa, in territorio piemontese. L’equipaggio è salvo. «Sto seguendo da vicino l’evolversi della situazione – dichiara l’assessore regionale Luigi Icardi -, gli accertamenti sanitari verranno eseguiti all’ospedale di Borgosesia, il personale coinvolto nell’incidente pare non aver subito particolari conseguenze. Vanno sottolineate le condizioni estreme in cui spesso si trovano a operare questi professionisti del Soccorso, che mettono in gioco la propria vita per salvare quella degli altri».

L’anti-Cirio del Pd è Gianna Pentenero. Sarà lei a sfidare il governatore uscente del Piemonte

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La decisione dell’assemblea regionale del Pd è arrivata in queste ore. Sarà l’assessora comunale di Torino al Lavoro e alla Polizia municipale  Gianna Pentenero (che in passato ha già ricoperto ruoli in Regione)  la candidata del centrosinistra alla presidenza del Piemonte. Toccherà a lei sfidare il presidente uscente e ricandidato Alberto Cirio.

In ricordo di Guido Barbaro, il magistrato coraggioso che processò le Brigate Rosse

Il centro Pannunzio con la collaborazione della Città metropolitana di Torino ha promosso un incontro, alla presenza della figlia Maria Barbaro su Guido Barbaro, morto vent’anni fa, che presiedette con equilibrio, fermezza e coraggio il processo al nucleo storico delle Br.

 

L’ex procuratore generale della Repubblica di Torino dottor Marcello Maddalena ha ricordato il magistrato che fu anche difensore civico della Città di Torino per due mandati.

La vice sindaca Avv.Michela Favaro ha portato il saluto della Città. Ha presieduto e coordinato la manifestazione il presidente del centro Pannunzio prof . Pier Franco Quaglieni.

Foltissima la partecipazione di pubblico tra cui molti magistrati ed ex magistrati e avvocati . Erano presenti tra gli altri il dott. Giancarlo Caselli e l’avv. Anna Chiusano.

Raffini: ritratti di artisti, galleristi e critici

Un lavoro fotografico di Mauro Raffini nato da un’idea di Gerry Di Fonzo nel 2012, oggi esposto in una rinnovata veste nello studio fotografico di Gianni e Edoardo Oliva, sede del Museo Eikòn. La mostra a cura di Sandra Raffini propone ritratti di galleristi, curatori, critici e storici dell’arte… Uno sguardo curioso sulla scena dell’arte e i suoi protagonisti, artefici di una nuova stagione artistica a Torino e dintorni.
Eikòn dialoga con i fotografi italiani e stranieri, organizza mostre e oltre ad esporre la propria collezione e i prestiti è museo virtuale (sul web) e itinerante. Affianca i giovani fotografi, progettando mostre collettive e collabora con le scuole di fotografia presenti sul territorio interagendo con studenti ed insegnanti.

Uomo trovato morto in casa, indagini in corso

I vigili del fuoco sono stati chiamati perché l’uomo residente nell’appartamento non rispondeva da tempo e hanno trovato il suo cadavere. Sul posto i sanitari del 118, il medico legale e la polizia per i rilievi. Il fatto è avvenuto a Biella. Sono in corso le indagini per ricostruire l’accaduto. Al momento non sono state rese note le generalità e le cause della morte  dell’uomo.

Gianluca Capozzi. Sequences of a Panorama

Gianluca Capozzi. Sequences of a Panorama”

La psichedelica visionarietà dell’artista avellinese in mostra alla Galleria “metro quadro” di Torino

Fino al 28 marzo

Ad aprire la mostra, una citazione dal grande poeta e scrittore irlandese W. B. Yeats. Citazione perfetta a introdurre l’esoterico “immaginario naturalista” di Gianluca Capozzi, avellinese, residente ad Aiello Del Sabato. “I confini della nostra mente – scriveva nella sua raccolta di saggi e altro, “Magia”, il grande poeta irlandese, cui ‘nulla di arcano fu estraneo’ si spostano di continuo e molte menti possono confluire l’una nell’altra, per così dire, e creare o rivelare un’unica mente, un’unica energia”. Ecco allora, in parete, alla Galleria “metroquadro” di Torino, fino a giovedì 28 marzo, labirinti fantasiosi di segni e colore, giocati quasi l’artista fosse sotto effetti ipnotici per raccontare ciò che l’arte deve raccontare. Ciò che l’arte ha il compito di fare: “rendere visibile agli occhi tutto quello che non è visibile”. Parola di Capozzi. Cui il gioco riesce alla perfezione.

In una precedente personale, tenuta due anni fa, sempre alla “metroquadro” di Marco Sassone, l’artista si era avvalso di un titolo letteralmente “rubato” a quello di una tarda poesia del cantautore “poeta maledetto” di Melbourne, Jim Morrison: “Il giardino reciso / The severed garden”. Yeats e Morrison. Frequentazioni mica da ridere. Che la dicono lunga sul personalissimo approccio alla pittura di Gianluca Capozzi. Pittura che, per questa personale, il curatore Mattia Solaridefinisce acutamente “sogno lucido”.Grammaticalmente, un “ossimoro” che calza a pennello però sui quadri di Capozzi. Dove, in un incidere figurativo di buona scuola,  mai abbandonato pur se raccontato nell’esasperazione di gesti vigorosi e carichi di strabordante e frenetica matericità, puoi trovarci di tutto. Puoi leggerci di tutto. E trovarti confusamente imbrigliato in piccoli universi dai molti misteri. Scrive Mattia Solari: “Le opere che la mostra  presenta, sono delle sequenze che scandagliano lo sguardo mentre coglie frammenti di panorami che per analogia divengono paesaggi interiori”. Dove l’entrata non è mai fra le cose più semplici, di fronte ad un’onirica decomposizione del reale, avvolta in miriadi di “coriandoli” o informi “evasioni” di colore, in gialle spiagge (ma saranno poi spiagge?) con figure sdraiate di giovani fanciulle tormentate da irregolari svolazzi segnici che solo la fantasia più accesa può cimentarsi a decifrare o in stanze (pare sempre la stessa nell’arredo sobrio e scomposto di grandi quadri, libri che sono lì a caso, divani acchiappa tutto, cuscini, vasi di fiori e lampade), dove al soffitto (anche!) o a testa in giù e gambe in alto fra divano e parete, Capozzi colloca in un secondo momento curiose sagome figurali per nulla inquietate da vere e proprie tempeste di girandole di colore – gialli, bianchi, verdi o turchesi o grigi – simili a frammenti meteoritici inarrestabili nel loro confuso orbitare. “Stanze, interni”, è la prima serie di dipinti presentati. Stanze come “metafore – ancora Solari – di uno stare dentro per guardarsi all’interno, contesti fantasmagorici come le illusioni ottiche che si verificano durante uno stato alterato, psichedelico, di coscienza”.

Quello stato di anima, corpo e mente che ti spinge in luoghi “altri”, in una sorta di dimensione “parallela e onirica”, che troviamo anche nella seconda serie in mostra, “Senza titolo”, che attinge a foto “vintage” di figure femminili. “Pose inusuali – conclude Solari – e figure evanescenti, sono i fantasmi che hanno forse abitato quegli stessi salotti, e che rompono la linearità irrevocabile dello scorrere del tempo per un eterno presente impermanente, in un provvisorio equilibrio che travalica i confini delle menti”. Quante domande, quanti punti interrogativi! Di fronte alle opere di Capozzi, non pensate di cavarvela alla leggera, plaudendo l’indubbio mestiere di chi, come lui, “sa” fare arte. Difficile resistere, di fronte alle sue “provocazioni” pittoriche. E ad uscirne appagati sono tutti fatti (non diciamo altro!) vostri. Ma, in fondo, il bello sta proprio qui. Ed è questo che Capozzi vuole.

Gianni Milani

Galleria “metroquadro”, corso San Maurizio 73/F, Torino; tel. 328/4820897 o www.metroquadroarte.com

Fino al 28 marzo

Orari: dal giov. al sab. 16/19

Nelle foto: Gianluca Capozzi, “Untitled”, acrilici su lino, 2023

L’influencer del food più amato di Torino ci svela i suoi segreti

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SCOPRI – TO    Alla scoperta di Torino

Valentino, in arte “I’m Biund” “sono il biondo” in un misto di inglese piemontizzato, è uno degli influencer più seguiti di Torino con i suoi 67,8 mila follower.
Valentino nasce a Torino e decide già in giovanissima età di trasferirsi all’estero per fare esperienze lavorative, passa dall’Inghilterra al Canada lavorando nella ristorazione, poi, ritorna in Italia e lavora come magazziniere per un’azienda di auto, poco per volta si rende conto che la sua vera e forte passione è per il cibo ed è probabilmente nata dall’esperienze maturate all’estero e riprende a lavorare nella ristorazione anche a Torino. Il sei settembre 2021 inizia a postare la sua prima foto Instagram e poco dopo il primo reel a Rivarolo dove riprende la pizza più lunga del mondo provandola e raccontando la sua esperienza, le sue impressioni; quel video inizia pian piano ad avere sempre più estimatori e Valentino decide così di divertirsi creandone altri, fino a diventare sempre più seguito ed apprezzato raggiungendo in soli 3 anni i 67 mila follower. Valentino decide così di dedicare la sua vita quasi interamente a questo lavoro con il massimo dell’impegno e della passione.
Spesso la professione degli influencer viene vista semplice e banale, quando in realtà Valentino ci racconta che per fare i video ci vogliono ore, bisogna preparare il piatto, le luci, capire cosa dire, e soprattutto il lavoro di post produzione del video con il montaggio, i tagli e le scritte in sovraimpressione ed il tutto richiede  tempo ed attenzione.
Il profilo di Valentino è interamente improntato sul food, viene da chiedersi se ci si possa fidare dei suoi consigli o se siano i ristoratori stessi a pagarlo per determinate recensioni; Valentino ci spiega che è molto comune pensarlo anche perché in molti purtroppo lo fanno, ma non lui che decide personalmente quali collaborazioni accettare ovvero solo ed esclusivamente quei ristoranti e quei locali dove si è trovato veramente bene e dove ha trovato quella qualità e quella professionalità che ritiene di rendere pubbliche. Non deludere il pubblico diventa fondamentale soprattutto per chi come lui ci tiene a mantenere la fiducia di chi lo segue.
L’influencer food di Torino ci spiega che non esistono modi specifici per diventare influencer, mestiere che ormai si studia anche nelle università, serve passione, coraggio e determinazione.
Un tempo funzionavano molto gli hashtag, adesso ci dice che ne servono pochi ne bastano una decina ben posizionati guardando quali sono gli argomenti più seguiti dal pubblico. Come anticipato prima, fondamentale è anche la cura dei video per renderli personali e attraenti rispettando il pubblico che ormai è quotidianamente tempestato di informazioni  e per fare la differenza e farsi notare bisogna fare qualcosa di unico, vero e tangibile, proprio per questo Valentino utilizza ad esempio un modo di parlare specifico per ogni suo video. Molto importante anche usare solo hashtag inerenti all’argomento del video e cercare di pubblicare contenuti con costanza almeno tre o quattro volte alla settimana. Valentino ci rivela che lui è molto timido e che le prime volte gli faceva strano parlare da solo con un telefono, poco per volta poi si è abituato ma ancora oggi gli fa strano quando lo fermano per strada per una foto o un autografo.
Il suo sogno è quello di avere sempre più visibilità per poter viaggiare per tutta Italia consigliando alle persone i posti migliori in cui mangiare ed essere invitato a Villa Crespi per poter raccontare ai suoi follower cosa si prova davvero in un locale di grande prestigio.  Nonostante la sua giovane età l’influencer di Torino non lavora solo sui social, ma continua la sua arte culinaria lavorando nei fine settimana in pizzeria. Concludiamo la sua intervista con una promessa, la prossima volta si assaggiano le cavallette! … oh no?!
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NOEMI GARIANO
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Ecco la videointervista:

Il Gran Galà dei Golden Hearts

 
Lunedì 18 marzo alle 18:30 si alzerà il sipario sulla seconda edizione del Gran Galà dei Golden Hearts, l’evento organizzato dalla Lega Nazionale Dilettanti Piemonte e Valle d’Aosta, dal Comitato regionale Piemonte e Valle d’Aosta e dall’intera FIGC – Federazione Italiana Giuoco Calcio con l’obiettivo di promuovere i valori dello sport all’insegna del rispetto e della condivisione.

L’evento si terrà nella cornice del Teatro Concordia di Venaria Reale e sarà presieduto dal Presidente della FIGC Gabriele Gravina, dal Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, dal suo Assessore allo Sport Fabrizio Ricca, dal Presidente della LND Giancarlo Abete e dal Presidente del Comitato regionale Piemonte e Valle d’Aosta Mauro Foschia. Saranno inoltre presenti numerosi ospiti d’eccezione come Evelina Christillin membro aggiuntivo della UEFA nel Consiglio della FIFA e l’Assessore regionale allo sport della Valle d’Aosta Giulio Grosjacques. Inoltre, tra gli ospiti vi saranno testimonial del mondo del calcio come Barbara Bonansea, giocatrice della Juventus femminile e rappresentante del calcio femminile, fino ad arrivare alle cariche istituzionali della Regione Piemonte e della Città di Venaria Reale con il suo Sindaco Fabio Giulivi, patrocinanti dell’evento.

A salire sul palco del Teatro Concordia per la premiazione, saranno 10 dirigenti, scelti tra oltre 50 segnalazioni da tutto il territorio di Piemonte e Valle d’Aosta, che si sono distinti per il loro lavoro silenzioso ma prezioso. Accanto a loro, saranno premiati cinque calciatrici/calciatori provenienti da diverse società di tutto il Piemonte, il cui comportamento si è contraddistinto per grandi gesti di fair play.

Il Galà dei Golden Hearts sarà anche l’occasione per presentare il nuovo centro tecnico federale che sarà realizzato proprio a Venaria Reale.