ilTorinese

Piemonte, Merlo: “ottima la ‘concordia istituzionale’ tra Cirio e Lorusso”

Soprattutto per la prospettiva dei piccoli e medi Comuni torinesi e piemontesi.
“Le domande, le istanze, e i problemi dei piccoli e medi Comuni nel Piemonte – è sufficiente
pensare che nella Regione sono quasi 600 i Comuni sotto i mille abitanti su un totale di 1181 –
sono stati ascoltati e bene interpretati in questi ultimi anni. Con risposte politiche e amministrative
significative. Sia da parte dell’Amministrazione regionale – in particolare grazie all’attivismo e alla
presenza concreta sui territori del Presidente Cirio – e sia sul versante della Città Metropolitana di
Torino attraverso l’iniziativa costante del Sindaco Lorusso e del Vice Sindaco Suppo.
Una considerazione oggettiva che conferma, ancora una volta, la bontà della cosiddetta
‘concordia istituzionale’ che deve caratterizzare il rapporto tra i vari enti sovra comunali. Ed è
proprio partendo dall’esperienza dei piccoli e medi Comuni, che rappresentano comunque sia il
perno del sistema istituzionale piemontese, che è bene non radicalizzare ed estremizzare il
conflitto politico nella nostra regione. Anche in vista delle prossime elezioni regionali. Soprattutto
dopo il buon governo che si è concretizzato con l’amministrazione Cirio in questi 5 anni e con il
profondo cambiamento innescato dalla gestione Lorusso dopo la sostanziale inesistenza politica
e progettuale dell’amministrazione grillina precedente”.

Giorgio Merlo Sindaco Pragelato, Consigliere Nazionale Anci

Cantieri sicuri? Sì, ma senza agire sull’onda emotiva: “no alla patente a punti”

Dino De Santis (Presidente di Confartigianato Torino): “Non bisogna agire sull’onda dell’emozione andando ad individuare adempimenti che potrebbero ingessare il settore senza risolvere il problema”

A cura di www.lineaitaliapiemonte.it

Per misurare il grado di sicurezza nei luoghi di lavoro ed il rispetto di tutte le norme arriva, dal 31 ottobre, la «patente a punti» nel settore delle costruzioni. È la novità principale, la prima risposta all’emergenza delle morti sul lavoro, illustrata ieri dal governo alle parti sociali.

Non agire spinti dall’emozione”

In risposta all’incontro il Presidente di Confartigianato Torino, Dino De Santis interviene sul tema: “Non bisogna agire sull’onda dell’emozione per la tragedia di Firenze, andando ad individuare adempimenti che potrebbero ingessare il settore senza risolvere il problema, penalizzando tutte le imprese serie che stanno attente e sono in regola in tema di sicurezza. In particolare contestiamo la nuova patente a punti, un meccanismo che incide poco sulla sicurezza dei lavoratori e che rischia di trasformarsi in un nuovo balzello burocratico, inoltre potrebbe penalizzare le imprese per eventi di cui non sono responsabili.”

Le regole nei cantieri siano uguali per tutti

“La sicurezza nei cantieri –afferma De Santis- rappresenta un aspetto cruciale per garantire la tutela dei lavoratori e la corretta esecuzione dei lavori edili. Siamo da sempre impegnati nella promozione di percorsi virtuosi nel settore edile sottolineando l’importanza del rispetto delle regole da parte di tutte le parti coinvolte: committenti, imprese e lavoratori. Regole che governano i cantieri che è fondamentale siano uniformi indipendentemente dal committente (pubblico o privato) o dalla tipologia di lavoro edile. Per chi opera in edilizia è prevista l’obbligatorietà (per chi entra per la prima volta in un cantiere), di aver seguito un corso di formazione sulla sicurezza, conformemente alle norme vigenti. La congruità del costo della manodopera è un aspetto cruciale, e l’istituto che la regola (Durc di Congruità) sta già portando risultati interessanti”.

In un cantiere tutto è importante

Quali sono i punti critici e gli interventi più urgenti? “Nessun elemento relativo alla sicurezza nei cantieri può essere trascurato – continua De Santis- Come Confartigianato da tempo sottolineiamo la necessità della massima attenzione su ogni aspetto, inclusa la corretta applicazione dei contratti di lavoro, del subappalto e il contrasto alla pratica del massimo ribasso, nonché la formazione efficace per tutti i soggetti che operano nei cantieri. Abbiamo ad esempio delle riserve riguardo all’estensione delle regole degli appalti pubblici ai privati, poiché riteniamo che le regole sulla sicurezza debbano essere universali.”

Necessaria legge sull’accesso a professione edile

“Per quanto concerne la qualificazione delle imprese -conclude De Santis- da tempo caldeggiamo l’importanza di una legge seria sull’accesso alla professione nel settore edile, che garantisca competenze adeguate alla realizzazione dei lavori. Di certo come Confartigianato siamo costantemente impegnati a promuovere regole e sistemi di verifica in grado di favorire la sicurezza e contrastare l’illegalità nei cantieri. La valorizzazione della cultura artigiana e l’importanza dei controlli sul campo rimangono fondamentali per garantire la sicurezza e il rispetto delle normative nel settore edile, anche nell’era digitale”.

Riccardo Bisatti dirige l’Orchestra e il Coro di voci bianche del teatro Regio

In un  prezioso dittico di Giovanni Pergolesi

Nell’ambito del programma dei concerti 2023 2024 del Regio, al Piccolo Regio Puccini l’8 marzo prossimo alle ore 20, con replica sabato 9 marzo alle ore 16, l’Orchestra del Teatro, i Solisti del Regio Ensemble e il Coro di Voci bianche saranno dirette dal talentuoso Riccardo Bisatti, inserito da Fortune Italia nella lista dei “40 under 40” più influenti della cultura italiana, più volte apprezzato dal pubblico del teatro Regio nella stagione 2023. Il Coro di voci bianche  è istruito dal maestro Claudio Fenoglio.

In programma un prezioso dittico di Giovanni Battista Pergolesi, con Salve Regina e Stabat Mater, che il compositore scrisse a soli 26 anni nel 1736 quando, indebolito dalla tubercolosi, diede vita a queste due creazioni alle quali fu capace di imprimere una spiritualità e una bellezza tale da garantirsi una fama immortale.

Nel repertorio sacro del Settecento italiano spiccano i due capolavori in programma, pieni di tenerezza, ma anche di sequenze drammatiche, stilemi operistici e passaggi singhiozzanti.

Capolavoro indiscusso fra i titoli della produzione di Pergolesi, lo Stabat Mater fu considerato a lungo un modello stilistico ideale nel genere della musica da camera. L’opera fu probabilmente commissionata da Marzio IV Carafa, duca di Maddaloni, per i Cavalieri dell’Arciconfraternita della Beata Vergine dei sette Dolori, scritta tra il 1735 e il 1736, negli ultimi mesi di vita di Pergolesi. Il successo straordinario e la tradizione ininterrotta della composizione nel corso di Settecento e Ottocento sono la ragione di una così cospicua presenza di fonti manoscritte, conservate presso le biblioteche di tutto il mondo. Il Salve Regina in la minore reca un’antifona per soprano, archi e continuo.

Le parti soliste saranno interpretate dal soprano Irina Bogdanova e Ksenia Chubunova, mezzosoprano, entrambe artiste del Regio Ensemble.

È anche prevista una matinée dedicata agli studenti fino ai 18 anni giovedì 7 marzo alle ore 10.30.

Prossimo appuntamento con i concerti sarà sabato 30 marzo, alle ore 20, quando il maestro Diego Ceretta salirà sul podio dell’Orchestra e Coro del teatro Regio, istruito dal maestro Ulisse Trabacchin,  per dirigere Vetrate di Chiesa di Ottorino Respighi e il Requiem di Luigi Cherubini.

Mara Martellotta

Sanità, Nursing Up De Palma: “Allarme carenza infermieri”

Serve norma con dotazioni minime organici per garantire tutela salute cittadini.

Riceviamo e pubblichiamo – «La crisi profonda del nostro sistema sanitario, legata principalmente alla carenza di infermieri, è ormai un dato di fatto, ma non è immaginabile in alcun modo arrendersi all’evidenza di un presente e soprattutto di un futuro dove, la qualità della tutela della salute della collettività, viene costantemente messa a rischio a causa della grave carenza di personale.

Occorre, per tanto, secondo noi del Nursing Up, una norma che preveda una riduzione parametrata delle attività e dei servizi in relazione alla grave e irrisolta carenza di personale, laddove esistono strutture sanitarie che non sono in grado di garantire una qualità idonea e sufficiente sicurezza al cittadino».

Così Antonio De Palma, Presidente Nazionale del Nursing Up.

«In questo momento storico, l’amara evidenza legata alla grave carenza di infermieri, da noi denunciata con cifre che oscillano dalle 175mila alle 220mila unità, ci racconta più che mai di una sanità che rischia di colare a picco, a causa della disorganizzazione delle strutture ospedaliere. A farla da padrone sono anche i numeri preoccupanti sulle concrete conseguenze psico-fisiche che tale disorganizzazione genera sui nostri operatori sanitari e che soprattutto raccontano di una triste e drammatica quotidianità. La politica, ed è questo che ci preoccupa maggiormente, “brancola ancora nel buio” e stenta a trovare soluzioni adeguate alla cronica carenza di personale infermieristico.

E questo è un fatto gravissimo, dal momento che senza professionisti dell’assistenza non esiste, come detto, la benché minima prospettiva di un futuro roseo per la nostra sanità. Se il Governo tiene davvero alla crescita del nostro sistema sanitario nazionale deve gioco forza darsi un a mossa, poiché carenza di infermieri significa di fatto qualità dell’assistenza scadente ed aumento del pericolo per la sicurezza delle cure. E allora bisognerebbe riflettere sull’introduzione di una norma che in qualche modo, così come già avviene per le strutture private che chiedono l’accreditamento con il SSN, imponga a regioni ed aziende sanitarie, il possesso di dotazioni minime di personale come conditio sine qua non per l’erogazione dei servizi che intendono mettere a disposizione dell’utenza», conclude De Palma.

Volpiano, chiusura del passaggio a livello della stazione


In orario notturno dal 5 al 18 marzo, tutto il giorno dal 19 al 22 marzo

Per consentire l’esecuzione di importanti lavori di manutenzione alla stazione ferroviaria di Volpiano, il passaggio a livello tra via Brandizzo e corso Regina Margherita viene chiuso al traffico pedonale veicolare dalle 21.30 di martedì 5 marzo alle 6 di lunedì 18 marzo, in orario notturno (dalle 21 alle 6); rimane aperta una corsia per il transito in uscita da Volpiano, da corso Regina Margherita a via Brandizzo. Dalle 21.30 di lunedì 18 alle 18 di venerdì 22 marzo, invece, la chiusura del passaggio a livello sarà totale, sia notturna che diurna e in tutte le direzioni.

Commenta il sindaco di Volpiano Giovanni Panichelli: «Rete Ferroviaria Italiana ci ha segnalato la necessità realizzare degli interventi presso il passaggio a livello della stazione, finalizzati al ripristino della precedenza al transito dei treni e più in generale al rinnovo del passaggio a livello secondo gli standard Rfi. Queste attività sono funzionali alla riduzione del disagio subito dai pendolari che utilizzano la linea Sfm1; Rfi precisa inoltre che durante i lavori non ci saranno soggezioni alla circolazione dei treni. Consci invece del fatto che tali attività comporteranno un disagio al traffico veicolare e pedonale, abbiamo richiesto e condiviso con Rfi un cronoprogramma che riducesse il più possibile la chiusura totale del passaggio a livello nelle ore diurne, chiedendo di effettuare quante più lavorazioni possibili in orario notturno».

Il Trophy Tour della Coppa Davis fa tappa A Torino

Il viaggio attraverso l’Italia della Coppa Davis fa tappa a Torino, la città delle Nitto ATP Finals dove è sempre più forte la passione per il tennis, che celebra in questo modo la straordinaria impresa della squadra azzurra che il 26 novembre scorso a Malaga ha conquistato il trofeo più iconico del tennis mondiale.

Il pubblico potrà ammirare da vicino la Coppa che sarà esposta per due giorni nelle sale del Circolo della Stampa Sporting con i seguenti orari: martedì 5 marzo dalle ore 15 alle 19.30, mercoledì 6 marzo dalle ore 10 alle 13 e dalle ore 15 alle 19.30.

Il Circolo di corso Agnelli 45 ha un legame particolare con la Coppa Davis, avendo ospitato tra il 1948 e il 1973 ben sei edizioni della storica competizione sportiva. E’ inoltre il luogo dove è cresciuto tennisticamente – e dove tuttora si allena – Lorenzo Sonego, uno dei componenti della squadra azzurra che ha portato a casa il trofeo a 47 anni dal primo trionfo del 1976.

L’assessore allo Sport Domenico Carretta, intervenuto questa mattina alla presentazione del trofeo al Circolo, ha commentato: “È un grandissimo orgoglio ospitare questo prestigioso trofeo a Torino, una città che sta scrivendo pagine importanti nel tennis internazionale. Stiamo lavorando alla prossima edizione delle Nitto ATP Finals che sarà ancora speciale, abbiamo tanti campioni e l’intero movimento tennistico italiano sta vivendo un momento davvero entusiasmante, testimoniato dalla straordinaria vittoria in Coppa Davis”.

TORINO CLICK

La città che cambia: al via i lavori a Torino Esposizioni e al Teatro Nuovo

Partiranno entro la fine del mese i lavori negli spazi di Torino Esposizioni, un progetto da 166 milioni di euro. I cantieri, iniziati nel luglio dello scorso anno con le opere di bonifica dall’amianto e di messa in sicurezza, chiuderanno entro la fine del 2026 e prevedono la realizzazione della nuova Biblioteca Civica Centrale all’interno del padiglione Nervi e la rifunzionalizzazione del Teatro Nuovo.

“La riqualificazione del Teatro Nuovo restituirà a Torino un grande palcoscenico, dotato di importanti attrezzature tecnologiche, con sale prova, spazi per la didattica, aule laboratoriali e aree di coworking – spiega il Sindaco Stefano Lo Russo – . Oggi segniamo un altro passo avanti verso la realizzazione di un grande polo culturale e di formazione che diventerà motore di sviluppo per la città, circondato da un parco del Valentino anch’esso completamente riqualificato. Un progetto in cui crediamo molto e che sta andando avanti velocemente, rispettando i tempi.”

Il progetto esecutivo delle opere di messa in sicurezza del Teatro Nuovo che, insieme a indagini strutturali e ambientali sull’edificio, prevede una serie di interventi di demolizione in preparazione della ristrutturazione, è stato approvato questa mattina dalla Giunta Comunale su proposta della Vicesindaca Michela Favaro e dell’assessora alla Cultura Rosanna Purchia.

Per l’immobile, sottoposto a tutela monumentale, è stato necessario richiedere il parere della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio della Città Metropolitana di Torino che, lo scorso dicembre, ha espresso il proprio benestare all’esecuzione di questa prima tranche di lavori il cui importo è di 1 milione e 300mila euro.

La riqualificazione del Teatro Nuovo mira alla realizzazione di un hub culturale dedicato al mondo del teatro e delle arti performative che possa servire l’intero comparto metropolitano dello spettacolo dal vivo e sappia intercettare pubblici diversi. Il nuovo polo si configura come struttura di supporto all’ecosistema culturale locale composto da istituzioni, compagnie professionali e amatoriali, associazioni.

Dal punto di vista edilizio l’intervento prevede la rifunzionalizzazione della sala teatrale esistente e dei suoi spazi accessori, il miglioramento dei requisiti energetici e l’adeguamento alla normativa di prevenzione incendi.

Progettato nel 1939 da Sottsass, il teatro è un bene sottoposto a tutela dalla Soprintendenza e, per rispettare l’impianto originario, gli interventi di trasformazione si attueranno con materiali leggeri, rimovibili e non lesivi delle strutture e dei decori esistenti. È prevista infine l’attivazione di un collegamento diretto con la biblioteca e la realizzazione di nuovi spazi espositivi, ad uso sia della biblioteca che del teatro.

TORINO CLICK

Città della Salute, tecnologie di alta gamma al centro lesioni nervose

Presentate due tecnologie di alta gamma donate al Centro multidisciplinare della Chirurgia delle lesioni nervose periferiche dell’Unità Spinale Unipolare della Città della Salute di Torino Sono state presentate due tecnologie di alta gamma di ultima generazione (ecografo ed elettromiografo), che sono state donate al Centro multidisciplinare di riferimento nazionale della Chirurgia delle lesioni nervose periferiche ad alta complessità clinico riabilitativa dell’Unità Spinale Unipolare della Città della Salute di Torino, donate dalla Fondazione La Stampa – Specchio dei Tempi. Il valore delle due apparecchiature è di quasi 67.500 euro. La Città della Salute di Torino è diventata negli ultimi anni Centro di riferimento nazionale per il trattamento e le cure dei pazienti affetti da lesioni nervose periferiche ad alta complessità dell’arto superiore ed inferiore (traumatiche e non traumatiche). La possibilità di trattare con le più moderne metodiche il paziente adulto (ospedale CTO), il bambino (ospedale Infantile Regina Margherita) ed il paziente affetto da spasticità e mano tetraplegica (Unità Spinale Unipolare) sia dal punto di vista chirurgico sia riabilitativo ha conferito all’Azienda un ruolo unico in Italia nella cura delle lesioni nervose periferiche che viene riconosciuto e supportato anche da varie Associazioni. Le patologie trattate includono: lesioni traumatiche di nervi periferici dell’arto superiore ed inferiore, paralisi del plesso brachiale e del plesso lombosacrale, paralisi del plesso ostetriche, tumori del nervo periferico, deficit funzionale dell’arto superiore nel paziente tetraplegico. I pazienti afferiscono ad un ambulatorio multidisciplinare dedicato presso l’Unità Spinale (diretta dal dottor Maurizio Beatrici), dove vengono presi in carico da un team composto da microchirurghi / chirurghi della mano, neurochirurghi, radiologi, fisiatri e fisioterapisti. Esistono percorsi diagnostici e chirurgici dedicati a questi pazienti nati dalla collaborazione interdipartimentale (la Medicina fisica e riabilitazione universitaria diretta dal professor Giuseppe Massazza, l’Ortopedia – Traumatologia 3 ad indirizzo Chirurgia della Mano diretta dal dottor Bruno Battiston, la Neurochirurgia universitaria diretta dal professor Diego Garbossa, la Radiologia del CTO diretta dalla dottoressa Tiziana Robba, la Neuroradiologia diretta dal dottor Giovanni Morana, la Neurofisiologia clinica (responsabile facente funzione dottor Vincenzo Villari) e l’Anestesia e Rianimazione diretta dal dottor Maurizio Berardino). Il referente del Centro della Chirurgia delle Lesioni Nervose e dell’ambulatorio è il dottor Paolo Titolo (microchirurgo / chirurgo della mano). La Fondazione La Stampa – Specchio dei Tempi, sempre attenta al consolidamento delle eccellenze in ambito sanitario, ha accolto la richiesta di donare due tecnologie di alta gamma che andranno ad ottimizzare la strumentazione di questo ambulatorio multispecialistico. Nello specifico un ecografo di ultima generazione, utile nella valutazione pre e postoperatoria delle lesione nervose periferiche, ed un elettromiografo, che permetterà di valutare la funzionalità di nervi e muscoli, utile nella diagnosi e valutazione di diverse patologie neuromuscolari e di compressione di nervi periferici. Alla presentazione erano presenti Lorenzo Angelone, Lodovico Passerin d’Entrèves e Umberto Ricardi.

Turismo in montagna, Preioni (Lega): Via al bando per le infrastrutture

Si è aperto il bando a favore dello sviluppo turistico delle zone montane e collinari al quale sarà possibile iscriversi entro il 14 giugno 2024. Con una dotazione finanziaria di oltre 5 milioni di euro, si punta al miglioramento delle infrastrutture del turismo outdoordi circa 900 comuni piemontesi di montagna e collina.

Questa misura sottolinea l’attenzione dell’amministrazione regionale guidata dalla Lega alla montagna, che rappresenta un importane elemento di attrazione turistica. Un patrimonio da valorizzare che diventa sempre più un volano per l’economia dei territori”. Lo dichiara, Alberto Preioni, presidente del Gruppo Lega in Piemonte. “Si tratta – sottolinea Preionidi un intervento che si inserisce in una strategia di potenziamento delle aree montane e segue i bandi per la residenzialità in montagna, le botteghe, le green communities, tutti provvedimenti con cui si sono trasferite risorse a favore delle nostre montagne”.

Potranno fare domanda gli enti pubblici, singoli o associati, ma anche le associazioni private senza scopo di lucro.

Tra i progetti finanziabili ci sono anche le strutture collegate alle attività escursionistiche come aree di sosta per campeggio e picnic, servizi igienici, punti panoramici o di riparo temporaneo da intemperie, rifugi per fronteggiare le emergenze idriche, ma anche per le attrezzature a sostegno del turismo per persone con esigenze differenziate.

Tutte le informazioni al link: https://bandi.regione.piemonte.it/contributi-finanziamenti/csr-2023-2027-investimenti-infrastrutture-turistiche-srd07-az4

Carenza di medici negli ospedali, Regione e Università favoriscono l’assunzione degli specializzandi

INCENTIVI PER GLI OSPEDALI PERIFERICI E PER LE SPECIALITÀ DI CUI C’È PIÙ CARENZA

Per colmare l’annosa carenza di medici negli ospedali, la Regione e le Università piemontesi hanno raggiunto un accordo che punta a favorire l’assunzione degli specializzandi e prevede incentivi economici per chi sceglierà di svolgere il tirocinio negli ospedali più periferici e nelle discipline per le quali c’è maggiore necessità. In questo modo il Piemonte, tra le prime regioni in Italia, riconosce un rimborso spese parametrato alla distanza tra l’ospedale scelto e la sede della scuola di specializzazione, oltre a incentivi per le specialità su cui c’è carenza di personale. L’operazione potrebbe coinvolgere 1500 specializzandi ed è finanziata con 5 milioni di euro.
L’accordo è stato firmato oggi dal presidente della Regione Alberto Cirio, dall’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi, e dai rettori dell’Università di Torino, Stefano Geuna e dell’Università del Piemonte Orientale Gian Carlo Avanzi, nell’ambito della riunione dell’Osservatorio per il personale della Sanità a cui hanno partecipato anche il direttore della Sanità Antonino Sottile, il consulente strategico della Regione Pietro Presti, insieme a Fp-Cgil, CISL-Fp, Uil-Fpl, Fials, Nursind, Nursing Up, in rappresentanza del personale del comparto, in particolare infermieri, oss, tecnici e amministrativi e i sindacati della dirigenza medica Anaao, Cimo, Fassid, Fvm, Aaroi Emac, Anpo, Fesmed, Cigl medici, Cisl medici e Uil medici, oltre ad Azienda zero e alle aziende sanitarie regionali.
L’intesa prevede l’assunzione degli specializzandi in sanità, come previsto dalla norma nazionale, a cui si aggiunge un’intesa straordinaria a cui ha lavorato l’assessorato alla Sanità insieme alle Università e alle scuole di medicina valida per 24 mesi, che prevede un incentivo economico parametrato alla distanza tra la sede di frequenza della scuola di specializzazione (Città della Salute di Torino, Maggiore della Carità di Novara e San Luigi di Orbassano) e l’ospedale scelto per il tirocinio. In base alle necessità delle aziende sanitarie regionali sono state individuate due fasce di esigenze, relativamente agli ospedali e alle specialità.
L’accordo punta a favorire il reclutamento degli specializzandi a partire dal secondo anno del corso di formazione specialistica, in base alla normativa vigente che garantisce la possibilità di svolgere il proprio tirocinio all’interno delle strutture della propria rete formativa e anche all’esterno della rete per un periodo massimo di 18 mesi.
«La carenza dei medici è un problema che coinvolge tutta Italia e, anche in accordo con i sindacati, la Regione ha condiviso l’opportunità di assurmerli all’interno dei nostri ospedali. Oggi il Piemonte fa un passo in più e, con questo accordo, dà una risposta pragmatica e operativa ovvero applica un sistema di incentivi economici, finanziati con 5 milioni di euro, per favorire l’ingresso degli specializzandi nei nostri ospedali e portarli anche in quelle strutture, magari più periferiche, dove abbiamo più difficoltà a reclutare personale medico» dichiara il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio.
«L’accordo – osserva l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi – consente di ottenere due importanti risultati: da un lato favorisce l’impiego degli specializzandi del secondo anno in corsia, dall’altro estende questa possibilità a tutto il territorio regionale, attraverso un meccanismo di incentivazione concordato con le Università e le Organizzazioni sindacali. È fondamentale che il prezioso supporto degli specializzandi sia disponibile ovunque in Piemonte, soprattutto negli ospedali più distanti dalle sedi indicate come formative e dove si riscontra maggiore necessità di medici. Il criterio delle pari opportunità nello sviluppo della medicina ospedaliera si conferma prioritario e alla base della programmazione sanitaria del Piemonte».
«L’intesa di oggi rappresenta un altro passo fondamentale per un coinvolgimento sempre più armonico e funzionale degli specializzandi della Scuola di Medicina nel Sistema Sanitario Regionale Piemontese. Si tratta di un’operazione complessa e non banale perché tiene insieme la formazione di alto livello degli specializzandi, la loro realizzazione sul piano professionale e l’erogazione di prestazioni sanitarie adeguate. Questa programmazione a lungo termine, in sinergia con la Regione Piemonte, contribuirà ancora di più a rendere gli atenei piemontesi centri di formazione di eccellenza per futuri medici e professionisti in ambito sanitario», dichiara il rettore dell’Università di Torino, Stefano Geuna.
«L’accordo che abbiamo sottoscritto oggi con la Regione Piemonte e l’Università di Torino favorirà l’assunzione dei medici specializzandi e al contempo prevede incentivi economici per tutti coloro che sceglieranno di svolgere il periodo di formazione negli ospedali più periferici e in quelle specialità in cui c’è una maggiore necessità – aggiunge il rettore dell’Università del Piemonte Orientale, Gian Carlo Avanzi – Con questo accordo siamo inoltre tra i primi in Italia a riconoscere un incentivo sotto forma di un rimborso spese, parametrato sulla distanza tra l’ospedale sede universitaria e l’ospedale periferico scelto. E’ certamente un primo passo verso una maggiore capillarità nella distribuzione degli specializzandi e consentirà una loro maggiore fidelizzazione, poiché il periodo di formazione trascorso potrà rappresentare un incentivo a fermarsi successivamente in tali ospedali».
Sono considerati ospedali di fascia 1, con alta priorità, dove si registrano le più alte necessita di medici: ASLCN1, ASLCN2, ASL NO, ASL VCO, ASL VC, ASL BI. ASL AL, ASL AT, ASL TO4, ASL TO5. E ospedali di fasca 2, con media priorità, ASL Città di Torino, ASL TO3, AO Ordine Mauriziano di Torino, AO SS.Antonio e Biagio e C. Arrigo di Alessandria, AO S.Croce e Carle di Cuneo.
Analoghe fasce di priorità, in base alle esigenze, sono state individuate anche per le specialità, con la possibilità di modificarle in maniera dinamica in base alle esigenze emergenti. Sono di fascia 1, quelle per cui c’è più richiesta di specializzandi, quindi con priorità alta, e di fascia 2, per cui la priorità è media.
In particolare sono state individuate 16 specialità di fascia 1 ad alta priorità: allergologia e immunologia clinica, anatomia patologica, anestesia rianimazione terapia intensiva e del dolore, malattie dell’apparato cardiovascolare, dermatologia e venereologia, malattie dell’apparato digerente, ginecologia e ostetricia, medicina di emergenza urgenza, medicina interna, medicina legale, neurologia, oftalmologia, oncologia medica, ortopedia e traumatologia, pediatria, radiodiagnostica. Altre 29 specialità sono state inserite in fascia 2 a media priorità: audiologia e foniatria, cardiochirurgia, chirurgia generale, chirurgia maxillo facciale, chirurgia toracica, chirurgia vascolare, ematologia, endocrinologia e malattie del ricambio, genetica medica, geriatria,  igiene e medicina preventiva, malattie infettive, malattie dell’apparato respiratorio, medicina fisica e riabilitativa, medicina del lavoro, medicina dello sport, medicina nucleare, microbiologia e virologia, nefrologia, neurochirurgia, neuropsichiatria infantile, otorinolaringoiatria, patologia clinica, psichiatria, radioterapia, reumatologia, scienza dell’alimentazione, statistica sanitaria e biometria e urologia.
Durante la riunione si è fatto anche il punto sui piani di internalizzazione: l’accordo siglato con i sindacati prevedeva infatti che entro la fine del 2024 le aziende sanitarie internalizzassero il 20 per cento degli attuali servizi assegnati all’esterno, ovvero 27,2 milioni su una cifra complessiva di 136 milioni di euro all’anno.

Nel 2023, le aziende sanitarie hanno completato progetti di internalizzazione di 20,6 milioni di servizi, generando un risparmio su base annua di 4,9 milioni e 305 assunzioni di personale sanitario. Per il 2024, si lavora su ulteriori 40,7 milioni di servizi esternalizzati che, internalizzati, prevedono un risparmio previsto di 15,4 milioni e 419 assunzioni di personale sanitario. Questi numeri consentono già oggi di dire che l’obiettivo del 20 per cento è centrato al 100 per cento, e alla fine del 2024 la quota di servizi internalizzati sarà pari a 61,4 milioni di euro, quasi il 50 per cento del totale.

Per quanto riguarda le assunzioni, l’Osservatorio ha condiviso lo stato di avanzamento del piano che prevede, entro la fine del 2024, 2 mila persone in più nella sanità piemontese, al netto del turn over. Dall’ultimo aggiornamento disponibile risulta che, al 31 gennaio 2024, lavorano nella sanità piemontese 915 profesionisti in più rispetto a gennaio 2023, di cui 750 personale del comparto e 149 dirigenza medica e 16 dirigenza amministrativa. Per quanto riguarda il personale del comparto questi numeri sono comprensivi di contratti a tempo indeterminato e determinato: le procedure concorsuali attualmente in essere consentiranno alle aziende sanitarie di contrattualizzare a tempo indeterminato. In particolare l’11 marzo inizieranno le prove orali, per 2113 idonei, del concorso per titoli ed esami, indetto da Azienda Zero, per 226  infermieri da assumere subito a tempo indeterminato, con possibilità di scorrimento di ulteriori posti in graduatoria.