redazione il torinese

Il giro del mondo con Cookin’ Tour

Un viaggio nei sapori lungo un anno   

E se partissimo per il giro del mondo? Non occorrono aerei, né treni, né altri mezzi di trasporto. Sarà un viaggio attraverso i sapori, le culture e le tradizioni “altre”. Un appuntamento al mese, un anno intero dedicato a conoscere nuovi piatti e nuove persone. Pronti a partire per i Cookin’ Tour? Insieme a Cookin’ Factory andremo a zonzo nelle cucine di 12 Paesi sparsi nei 5 continenti. Si parte dalla Spagna, giovedì 12 ottobre. Tra le performance di artisti di strada e ritrattisti, Cookin’ Factory si trasforma: piccoli angoli bar e corner di specialità provenienti da tutta la Spagna e saremo trasportati in un attimo sulle Ramblas di Barcellona. Una sera che, in concomitanza con la Festa nazionale spagnola della Madonna del Pilar, vuole anche essere un modo per celebrare la vita e dire no a violenza e paura. Il viaggio proseguirà, mese dopo mese, per raggiungere i quattro angoli della terra. In ciascuna tappa, Cookin’ Factory cambierà pelle trasformandosi fisicamente in un piccolo angolo di mondo. Visiteremo l’Europa: dopo la Spagna, con la Chef Claudia Fraschini, partiremo per la Danimarca, poi una tappa in Italia del Sud e poi ancora Francia, Grecia, Germania, Romania e Russia. Attraverseremo la Turchia per arrivare in Asia: saremo in Birmania, in Vietnam e in Cina; attraversando l’Oceano Pacifico arriveremo in Perù, in Argentina e negli Stati Uniti. Un appuntamento al mese per i prossimi dodici mesi, in un giro del mondo goloso nello spazio unico di Cookin’ Factory.

 

12 OTTOBRE dalle 19.00 alle 21.30 COOKIN’ RAMBLA Un aperitivo nella Rambla di Barcellona.

10 NOVEMBRE dalle 19.00 alle 21.30 COOKIN’ DANSKE Un giro in Danimarca a degustare aringhe, salmone …

24 NOVEMBRE dalle 19.00 alle 21.30 COOKIN’ TRULLO Caciocavallo, orecchiette, burrate e trionfi di Puglia!

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COOKIN’ FACTORY Via Savonarola 2/M Tel. 011 5683242- 392 8393090 info@cookinfactory.com – www.cookinfactory.com

La Macchina del Silenzio

Sarà presentato il prossimo sabato 14 ottobre presso la Libreria Fenice (in via Porta Palatina, 2) di Torino, il nuovo romanzo di Daniele Mosca dal titolo “La Macchina del Silenzio” (Les Flaneurs Edizioni) in contemporanea al suo giorno di pubblicazione. A dialogare con l’autore sarà Simona Vaglio. Letture a cura di Anna Serra. Inizio ore 18.30.

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Un virus sconosciuto ha colpito il pianeta e minaccia di rendere gli esseri umani dei contenitori vuoti, privi di emozioni e raziocinio. Uccide senza uccidere, mentre forze misteriose lavorano nell’ombra per portare a pieno regime la peggior arma mai conosciuta e cambiare per sempre le sorti del mondo. Una sola persona possiede la chiave per fermare la follia, ma potrà farlo solo se sarà in grado di cogliere e decifrare gli indizi disseminati per lui nella storia, nell’arte, nelle sue visioni.  Cosa si nasconde realmente nei dipinti di Gustav Klimt? Qual è il vero compito della Secessione Viennese? Che cos’è l’archivio? Da Washington alla Siria, da Berlino al mare del Nord, un intricato tessuto di ramificazioni nasconde la verità; e se spazio e tempo collidono, se reale e virtuale si confondono, i protagonisti dovranno scoprirla orientandosi nel labirinto, in una lotta contro il tempo per salvare l’umanità dal silenzio.

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Daniele Mosca vive a Torino. È ingegnere per l’ambiente e il territorio. Blogger e cantautore, scrive racconti e testi poetici. Questo è il suo secondo romanzo, dopo il thriller “L’Equazione”, sempre pubblicato da Les Flaneurs Edizioni.

Ian McEwan al “Bottari Lattes Grinzane”

SETTIMA EDIZIONE 

Ospite d’onore, Esposito La Rossa lo “spacciatore di cultura” a Scampia

 

Con l’inglese Ian McEwan (vincitore per la sezione “La Quercia”) e i finalisti Gianfranco Calligarich (nato ad Asmara da genitori triestini e oggi attivo a Roma), Laurent Mauvignier (Francia), Olivier Rolin (Francia) e Juan Gabriel Vásquez (Colombia), in gara per la sezione “Il Germoglio”, il Premio Bottari Lattes Grinzane entra nel vivo della sua VII edizione. E propone due giornate, tra lectio magistralis, incontri e cerimonia di premiazione, per venerdì 13 sabato 14 ottobre nelle Langhe patrimonio Unesco, ad AlbaMonforte d’Alba e Grinzane Cavour.

 

Venerdì 13 ottobre, Ian McEwan, tra i più famosi scrittori di narrativa contemporanea e autore di romanzi da cui sono stati tratti celebri film, quale vincitore del Premio Bottari Lattes Grinzane 2017 per la sezione “La Quercia”, intitolata a Mario Lattes (editore, pittore, scrittore, scomparso nel 2001), alle ore 18 al Teatro Sociale Busca di Alba (Piazza Vittorio Veneto, 3) terrà una lectio magistralis, su un tema a sua scelta, e riceverà il riconoscimento. L’incontro, a ingresso libero fino a esaurimento posti, è condotto dallo scrittore Alessandro Mari, autore del recente “Cronaca di lei”, edito da Feltrinelli. Per info e prenotazioni: 0173.789282, eventi@fondazionebottarilattes.it.

 

Doppio appuntamento, invece, sabato 14 ottobre per gli autori finalisti della sezione “Il Germoglio”, dedicata ai migliori libri di narrativa italiana e straniera pubblicati nell’ultimo anno.

Alle ore 10.30 alla Fondazione Bottari Lattes di Monforte d’Alba (via Marconi 16) Gianfranco Calligarich con La malinconia dei Crusich” (Bompiani), Laurent Mauvignier con Intorno al mondo” (Feltrinelli), Olivier Rolin con Il meteorologo” (Bompiani) e Juan Gabriel Vásquez con La forma delle rovine” (Feltrinelli) raccontano i loro romanzi a studenti e pubblico. L’incontro, a ingresso libero fino a esaurimento posti, è condotto dalla giornalista e critica letteraria Leonetta Bentivoglio.

 

Sempre sabato 14 ottobre alle ore 16.30 al Castello di Grinzane Cavour il Premio entra nel suo momento clou con la cerimonia di premiazione del vincitore, alla presenza degli autori finalisti. Quasi 400 studenti delle giurie scolastiche, che tra aprile e settembre hanno letto e discusso i libri in gara, esprimeranno in diretta il loro voto per proclamare il vincitore 2017.

Ospite d’onore alla cerimonia sarà Rosario Esposito La Rossa. Nato a Napoli nel 1988 e cresciuto a Scampia, Rosario (noto come lo “spacciatore di cultura” a Scampia) è libraio, editore, scrittore e organizzatore teatrale. Da poco ha aperto, proprio a Scampia e Melito (Napoli), dove da quarant’anni mancava uno spazio dedicato ai libri,  la libreria Scugnizzeria” . Da sempre attivo in un territorio segnato da gravi problemi di criminalità e disagio, Esposito La Rossa racconterà i suoi tanti progetti per bambini, giovani e adulti, tra libri, scrittura, teatro e originali iniziative culturali che con la sua “Scugnizzeria” porterà avanti.

 

Gianni Milani

 

Per info e prenotazioni: 0173.789282 | eventi@fondazionebottarilattes.it

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Foto:
– Ian McEwan – Credit foto: Annalena McAfee
– Rosario Esposito La Rossa

 

Successo per “Miró! Sogno e colore”

Un inizio da record. A meno di una settimana dal suo inizio, un grandissimo successo ha accompagnato i primi giorni di apertura della mostra Miró! Sogno e colore che ha registrato un pubblico di oltre 5.200 presenze.

Molto alto l’apprezzamento del pubblico che, in un clima di entusiasmante fermento, si riflette a oggi anche nelle 25.903 persone prenotate.

 

Una grande soddisfazione per i Musei Reali di Torino e il Gruppo Arthemisia che ancora una volta – dopo le seguitissime esposizioni su Tamara de Lempicka, Matisse e Toulouse-Lautrec – portano a Torino un grande risultato a conferma di un rinnovato interesse artistico del pubblico torinese.

 

Miró! Sogno e colore è una mostra organizzata dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del TurismoMusei Reali di Torino e Gruppo Arthemisia, con il patrocinio e il supporto di Regione Piemonte e Città di Torino, in collaborazione con Fundació Pilar i Joan Miró a Maiorca e vede come curatore scientifico Pilar Baos Rodríguez.

 

Miró! Sogno e colore presenta la produzione degli ultimi trent’anni della vita di Miró: 130 opere, quasi tutti olii di grande formato, sono esposte nelle sale espositive di Palazzo Chiablese – fino al 14 gennaio 2018 – grazie al generosissimo prestito della Fundació Pilar i Joan Miró a Maiorca, che conserva la maggior parte delle opere dell’artista catalano create nei 30 anni della sua vita sull’isola.

Tra i capolavori in mostra, Femme au clair de lune (1966), Oiseaux (1973), Femme dans la rue (1973).

 

Rapinava i supermarket e fuggiva in taxi

Scappava in taxi dopo aver rapinato i supermercati, ma i carabinieri del Comando provinciale di Torino lo hanno scoperto e gli  hanno notificato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. E’ Giuseppe Cannavale, di 38 anni, incensurato, abitante a Torino. Mentre compiva le rapine indossava sempre  un paio di bermuda di colore giallo. I carabinieri di Torino Oltre Dora lo considerano responsabile di almeno cinque rapine armato di coltello, a partire dallo scorso agosto, una rapina alla settimana. Lui dice di essere un camionista che ha perso il lavoro e che  i debiti accumulati lo hanno costretto a diventare rapinatore.
   

Ringiovanimento dello sguardo: chirurgia estetica e arte

Il giudizio estetico risiede nella mente di ognuno di noi oltre che in quella di chi ci osserva. Raramente ci si scruta attentamente con se stessi nei propri occhi, ma questo esercizio vale tantissimo perché ci sussurra la verità e l’aspetto che ci appartiene, che in qualche modo vorremmo variasse senza però alterare la nostra essenza

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Amedeo Modigliani diceva: “Quando conoscerò la tua anima, dipingerò i tuoi occhiAnche a questo si ispira il Dott. Luca Spaziante, identificando nell’arte quel senso di armonia estetica, fortemente tramandatogli dal suo maestro, l’illustre Prof. Stefano Bruschi, Direttore della Scuola di Specializzazione in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica di Torino. E’ proprio questo concetto di armonia che cerca di trasmettere ai suoi pazienti; egli si sofferma a parlare attentamente con ognuno di loro, condividendo sfaccettature psicologiche, intenzioni e desideri. Il Dott. Spaziante non punta a modificare lo sguardo dei suoi pazienti, ma a rivisitarlo e rinfrescarlo in modo del tutto naturale. Il concetto degli occhi nell’arte, diviene quindi una vera e propria ispirazione, quella che trasmette di gran lunga la filosofia e la riuscita eccellente del suo operato.  Il giudizio estetico risiede nella mente di ognuno di noi oltre che in quella di chi ci osserva. Raramente ci si scruta attentamente con se stessi nei propri occhi, ma questo esercizio vale tantissimo perché ci sussurra la verità e l’aspetto che ci appartiene, che in qualche modo vorremmo variasse senza però alterare la nostra essenza . Ognuno di noi dovrebbe quindi possedere uno specchio magico, capace di non farci paura; senza il timore di guardarci negli occhi dovremmo essere capaci di ammettere che ringiovanire uno sguardo rappresenta una carezza al proprio viso senza nessuno stravolgimento.

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Gli occhi sono i protagonisti importantissimi di noi stessi, perché rispecchiano la nostra essenza e non solo. Come diceva William Shakespeare: “Gli occhi sono lo specchio dell’anima”. Come insegnatogli dal Prof. Bruschi, chirurgo molto esperto e attento alla naturalezza del risultato finale, la palpebra superiore per essere “bella” deve essere piena e allungata, imitando il trucco degli antichi Egizi. Proprio come nell’antico Egitto per Cleopatra la cosmesi dedicata agli occhi fu cosa essenziale, per esaltare l’importanza della sua anima e del suo involucro anche oggi, ovviamente in epoca totalmente diversa, le donne fanno largo impiego di make-up sugli occhi, cercando di valorizzare alcune peculiari caratteristiche…ma a volte tutto questo non basta! La moderna Chirurgia e Medicina Estetica permettono oggigiorno – spiega il Dott. Spaziante – di correggere inestetismi congeniti o acquisiti a livello della zona perioculare; il fine ovviamente deve essere quello di donare luminosità ed armonia allo sguardo che purtroppo col passare degli anni e non solo viene disturbato e modificato a causa di svariati inestetismi. Essendo gli occhi una parte estremamente delicata, sia dal punto di vista anatomico che funzionale, solo un chirurgo davvero esperto e abile potrà intervenire con grande maestria e precisione, ottenendo quindi risultati eccellenti e naturali, ridonando freschezza allo sguardo senza stravolgerlo.

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L’unità estetica del terzo superiore del volto, insieme a fronte e zigomi, ha per protagonisti gli occhi che definiscono il contenuto emozionale dell’individuo e persino la sua gradevolezza agli altri: spesso si ricorda una persona per l’intensità empatica del suo sguardo, spesso il sorriso più bello è sostenuto non solo dalla bocca ma dalla sinergia di occhi luminosi, liberi da ombre. La zona occhi – sottolinea il Dott. Spaziante – è una tra le prime a pagare il prezzo del trascorrere del tempo per diversi motivi oltre a quello genetico: abitudini di vita (poco sonno, alimentazione povera di vitamine ed antiradicali liberi, fumo ecc.), esposizione eccessiva e non protetta ai raggi solari, ecc. Tutto questo ci spiega il perché la regione perioculare, cosi’ attiva in multiple funzioni della vita quotidiana, sia portata a produrre precocemente un rilassamento cutaneo da usura, presentando rughe più o meno sottili secondo l’età chiamate comunemente “rughe perioculari” o “zampe di gallina”. Accanto a queste rughe posizionate lateralmente agli occhi può verificarsi, magari in un secondo tempo, un rilasciamento con conseguente discesa (ptosi) delle palpebre: ne consegue uno sguardo più spento e meno espressivo, con occhi più piccoli e con queste inestetiche “tendine eccedenti di pelle” che rubano luce allo sguardo. Infine si può anche riscontrare la presenza di “borse adipose” (antiestetici accumuli di grasso che il muscolo orbicolare non riesce più a contenere) a livello della palpebra superiore e/o della regione inferiore dell’occhio che non potranno mai regredire senza ricorrere ad un intervento correttivo. Non tutti gli occhi invecchiano in modo uguale e dunque presenteranno criticità specifiche da valutare caso per caso; vi sono infatti diversi livelli di problematica estetica degli occhi secondo l’età, il tipo di cute e le abitudini di vita. Dal punto di vista chirurgico – aggiunge il Dott. Spaziante – , qualora la situazione lo richieda, l’intervento più vantaggioso per rinfrescare lo sguardo è la blefaroplastica, uno dei trattamenti più richiesti e praticati in chirurgia estetica che riscontra un’altissima gratificazione del paziente una volta eseguito. Questo intervento, come suggeritogli tante volte dal suo maestro, richiede grande senso estetico, esperienza dell’operatore e soprattutto precisione nella quantità di cute da asportare per ringiovanire lo sguardo senza stravolgerlo.  

 

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Spesso però la responsabile dell’invecchiamento dello sguardo non è la semplice eccedenza di cute a livello della palpebra superiore, ma la vera e propria perdita di volume del grasso nella regione perioculare; in questo caso il grasso può diventare il miglior alleato per avere uno sguardo giovane e fresco ed essere un ottimo sostituto dei fillers. Negli ultimi anni infatti si è diffuso molto – spiega il Dott. Spaziante – l’intervento di lipofilling anche a livello di quest’area. L’intervento prevede l’estrazione del tessuto adiposo da un’altra regione corporea con sottilissime cannule; questo tessuto prelevato sarà poi trattato delicatamente per estrarre le cellule adipose e le cellule staminali (favorenti la rigenerazione dei tessuti) che verranno reiniettate a livello delle regioni palpebrali. È una procedura delicatissima, che deve essere fatta da mani molto esperte. Per quanto riguarda invece la medicina estetica – aggiunge il Dott. Spaziante – la tossina botulinica, se eseguita correttamente, rappresenta sicuramente la nostra migliore alleata per ridonare freschezza a livello di quest’area. Non sono da escludere tutti gli altri trattamenti medico-estetici come fillers, peeling e biorivitalizzazione che possono aiutarci a migliorare questa zona in modo naturale anche e soprattutto in sinergia con gli interventi chirurgici. La cosa importante – conclude il Dott. Spaziante – è sempre pero’ eseguire un’accurata visita preliminare, durante la quale formulare una corretta diagnosi e valutare, insieme al paziente, il trattamento più indicato per il raggiungimento dell’ottimale estetico.

 

25 opere esposte fino a gennaio: le “Luci d’artista” illuminano anche le periferie

La rassegna, progettata con l’idea di portare l’arte contemporanea fuori dagli spazi istituzionali, è stata ripetuta negli anni e ha permesso a cittadini e turisti (non solo agli intenditori) una più facile conoscenza dei lavori di artisti nazionali e internazionali

Tutta la collezione  delle opere luminose di Luci d’Artista – progetto della Città di Torino realizzato da Fondazione Teatro Regio Torino e IREN Energia Spa, con il sostegno di IREN, Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT e Intesa Sanpaolo – che quest’anno celebra la XX edizione sarà allestita su tutto il territorio cittadino, dal centro alla periferia, in un connubio  di arte e luce. Dal 27 ottobre 2017 al 14 gennaio 2018 Torino si trasformerà nuovamente in un museo a cielo aperto, 80 giorni in cui il pubblico potrà ammirare le installazioni progettate per il territorio grazie al contributo di artisti di fama internazionale. Delle 25 opere d’arte contemporanea realizzate con la luce – componente essenziale dell’elaborazione artistica e strumento di coinvolgimento per l’osservatore – create per la Città dal 1997 a oggi, in questa edizione 11 saranno collocate nelle vie e piazze delle circoscrizioni e 14 in quelle del centro storico. La rassegna, progettata con l’idea di portare l’arte contemporanea fuori dagli spazi istituzionali, è stata ripetuta negli anni e ha permesso a cittadini e turisti (non solo agli intenditori) una più facile conoscenza dei lavori di artisti nazionali e internazionali. L’inaugurazione è prevista per venerdì 27 ottobre nella zona pedonale di via di Nanni, tra piazza Sabotino e via Chiomonte, Circoscrizione 3, dove quest’anno sarà posizionata l’opera ‘Ancora una volta’ realizzata con materiali ecosostenibili e fonti luminose a basso consumo energetico dall’artista piemontese Valerio Berruti. Nella stessa zona, in piazzale Chiribiri, si potrà ammirare ‘My noon’ il grande orologio luminoso che scandisce le ore in formato binario del tedescoTobias Rehberger. In piazza Santa Rita (Circoscrizione 2) sarà ospitata ‘L’amore non fa rumore’ di Domenico Luca Pannoli, mentre le figure rosse dell’opera ‘Noi’ diLuigi Stoisa si intrecciano in via Cibrario, tra i corsi Svizzera e Tassoni (Circoscrizione 4). Nella Circoscrizione 5 saranno installate: in piazza Eugenio Montale ‘Ice cream light’ della berlinese di adozione Vanessa Safavi e, nell’area verde compresa tra le vie Vibò, Stradella e Conte di Roccavione, le panchine ‘Illuminate Benches’ di Jeppe Hein. Le ‘Vele di Natale’ di Vasco Are, invece, aleggeranno in piazza Derna (Circoscrizione 6). Nel cielo di via Vanchiglia torneranno dopo 19 anni le ghiacciate ‘Palle di neve’ di Enrica Borghi, ideate dall’artista nel 1998  proprio per quella strada e, sempre in Circoscrizione 7, nella vivace piazza della Repubblica, sarà riaccesa ‘Amare le differenze’ di Michelangelo Pistoletto. All’entrata sud della città, nel laghetto di Italia ’61, si potrà vedere nuovamente ‘Luce Fontana Ruota’ di Gilberto Zorio, una stella rotante che evoca un mulino e, al Monte dei Cappuccini, risplenderà ancora ‘Piccoli Spiriti Blu’ di Rebecca Horn. Entrambe  sono opere permanenti della Città allestite nella Circoscrizione 8. Le ‘Luci’ che illumineranno il centro (Circoscrizione 1) saranno: ‘Cosmometrie’ di Mario Airò in piazza Carignano; ‘Tappeto Volante’ di Daniel Buren in piazza Palazzo di Città; ‘Volo su…’ di Francesco Casorati in via Garibaldi; ‘Regno dei fiori: Nido cosmico di tutte le anime’ di Nicola De Maria in piazza San Carlo; ‘Il giardino Barocco Verticale’ di Richi Ferrero in via Alfieri 6 (Palazzo Valperga Galleani); ‘L’energia che unisce si espande nel blu’ di Marco Gastini nella Galleria Umberto I (opera permanente); ‘Planetario’ di Carmelo Giammello in via Roma; ‘Migrazione (climate change)’di Piero Gilardi nella Galleria San Federico; ‘Cultura=Capitale’ di Alfredo Jaar in piazza Carlo Alberto (opera permanente); ‘Luì e l’arte di andare nel bosco’ di Luigi Mainolfi in via Lagrange; ‘Il volo dei numeri’ di Mario Merz sulla Mole Antonelliana (opera permanente); ‘Concerto di parole’ di Mario Molinari (collocazione da definirsi); ‘Vento Solare’ di Luigi Nervo in piazzetta Mollino e ‘Palomar’ di Giulio Paoliniin via Po.

Il grattacielo Intesa Sanpaolo sarà protagonista e testimone di un’installazione artistica realizzata per Luci d’Artista, di cui la Banca è da quest’anno sostenitore.

www.comune.torino.it

 

ELENCO LUCI D’ARTISTA 27 OTTOBRE 2017-14 GENNAIO 2018

 

CIRCOSCRIZIONI: DALLA 2 ALLA 8

  1. Vele di Natale – Vasco ARE – piazza Derna (Circoscrizione 6)
  2. Ancora una volta  – Valerio BERRUTI – Via di Nanni, mercato zona pedonale (Circoscrizione 3)
  3. Palle di neve – Enrica BORGHI – via Vanchiglia (Circoscrizione 7)
  4. Illuminate Benches – Jeppe HEIN – Area verde compresa tra le vie Vibò, Stradella e Conte di Roccavione (Circoscrizione 5)
  1. Piccoli Spiriti Blu – Rebecca HORN – Monte dei Cappuccini (Circoscrizione 8) – Opera permanente
  2. L’amore non fa rumore – Domenico Luca PANNOLI – piazza Santa Rita (Circoscrizione 2)
  3. Amare le differenze – Michelangelo PISTOLETTO – piazza della Repubblica (Circoscrizione 7) – Opera permanente
  4. My noon – Tobias REHBERGER – piazzale Chiribiri (Circoscrizione 3)
  5. Ice Cream Light – Vanessa SAFAVI – piazza Eugenio Montale (Circoscrizione 5)
  6. Noi – Luigi STOISA – via Cibrario (tra i corsi Svizzera e Tassoni) (Circoscrizione 4)
  7. Luce Fontana Ruota – Gilberto ZORIO – Laghetto Italia ’61 (Circoscrizione 8) – Opera permanente

 

CIRCOSCRIZIONE 1 – CENTRO

  1. Cosmometrie – Mario AIRÒ – piazza Carignano
  2. Tappeto Volante – Daniel BUREN – piazza Palazzo di Città
  3. Volo su… – Francesco CASORATI – via Garibaldi
  4. Regno dei fiori: Nido cosmico di tutte le anime – Nicola DE MARIA – piazza San Carlo
  5. Il giardino Barocco Verticale – Richi FERRERO – via Alfieri 6 – Palazzo Valperga Galleani
  6. L’energia che unisce si espande nel blu – Marco GASTINI – Galleria Umberto I – Opera permanente
  7. Planetario – Carmelo GIAMMELLO – via Roma
  8. Migrazione (climate change) – Piero GILARDI – Galleria San Federico
  9. Cultura=Capitale – Alfredo JAAR – piazza Carlo Alberto – Opera permanente
  10. Luì e l’arte di andare nel bosco – Luigi MAINOLFI – via Lagrange
  11. Il volo dei numeri – Mario MERZ – Mole Antonelliana – Opera permanente
  12. Concerto di parole – Mario MOLINARI – (collocazione da definirsi)
  13. Vento Solare – Luigi NERVO – piazzetta Mollino
  14. Palomar – Giulio PAOLINI – via Po

 

Corso Gamba e dintorni? Per la Giunta “nulla di grave”

Ma i residenti, auditi la scorsa settimana a Palazzo Civico, hanno tutt’altra percezione: la stessa che ho avuto io durante i miei sopralluoghi sul posto.

Giunta e cittadini: stessa zona (corso Gamba e dintorni), due percezioni completamente differenti. «Questo quartiere è percepito come zona franca» è il grido d’allarme lanciato dai residenti, che hanno raccolto oltre 400 firme nella speranza di farsi ascoltare dall’Amministrazione. Le criticità lamentate (spaccio, degrado, sporcizia, vandalismo) si concentrano nel quadrilatero compreso tra le vie Costaguta, Crosato, Ceva e Livorno. «Non si riscontrano in zona problemi particolari», è stata invece la risposta dell’Assessore Unia in Aula. Lo scorso mese di luglio ho effettuato un sopralluogo in zona: devo dire che quanto ho visto coincide esattamente con quanto percepito dai residenti.  Ho portato il tema in Consiglio Comunale e ho voluto allegare documenti e foto che fanno a pugni rispetto alla narrazione della Giunta, secondo la quale la porzione di città compresa tra corso Principe Oddone e via Livorno è di fatto una sorta di paradiso, se si escludono pochi e circoscritti problemini. Ci sono almeno tre urgenze, in zona. La prima, enorme, sono le due aree sono abbandonate rispettivamente a nord e a sud di corso Enrico Gamba tra corso Ottone Rosai, corso Principe Oddone e via Savigliano. Che progetti abbiamo, come Città, su quella zona? Ci limiteremo ad attendere le mosse di RFI? Pulizia non soddisfacente e totale mancanza sicurezza sono le altre due urgenze. I residenti si aspettano risposte: oggi queste risposte non sono state date.

Silvio Magliano

Consigliere comunale Moderati

Torino, eventi a cent’anni dalla rivoluzione d’Ottobre

Nella ricorrenza del centenario della Rivoluzione Russa, alcune tra le più note realtà culturali torinesi hanno deciso insieme di compiere una piccola grande rivoluzione: si sono riunite per elaborare un programma di eventi su quell’evento storico. Per più di un mese si succederanno iniziative di vario genere legate all’Ottobre del 1917: dibattiti, presentazioni di libri, concerti, proiezioni di film, mostre, spettacoli teatrali, poetry slam e perfino un pjset (musica + poesia). La data di inizio della Maratona Rivoluzionaria 1917-2017”  è fissata per mercoledì 11 ottobre, presso il circolo FuoriLuogo, con la proiezione del film Sciopero di Ejzenštejn, mentre sabato 14 ottobre al circolo Poski Kot si terrà il primo incontro dal titolo “Memoria del Grande Ottobre in epoca di movimenti colorati”. Tra il 27 e il 29 ottobre il circolo La Cricca alternerà proiezioni di film, tra cui rari cartoni animati degli anni ‘20, alla messa in scena di brani letterari tratti dai più significativi scrittori dell’epoca, fino a tornei scacchistici sullo sfondo d’immagini e musica. La programmazione dell’Unione Culturale prevede la proiezione e presentazione critica di una serie di film scelti per l’originale sguardo sul quotidiano e realizzati tra gli anni ’20 e ’30. Presso il Polo del ‘900, l’UC organizza anche un incontro sull’impossibilità della memoria del ’17 nella Russia di oggi con gli studiosi Maria Ferretti (Università della Tuscia) e Alexis Berelowitch (EHESS). Il ciclo di proiezioni è a cura di Eugenia Gaglianone e Daniela Steila con la collaborazione di Elisa Baglioni. Da non perdere, oltre alle iniziative dedicate all’arte figurativa, il reading “Aleksandr Blok, I dodici” a cura dell’Associazione Culturale Russkij Mir, così come Ottobre musicato live dal gruppo Atem al circolo ARCI Sud. L’Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza, presso il Polo del ‘900, propone due importanti capolavori accostando animazione (Jurij Norshtejn) e documentario (Dziga Vertov), mentre grazie al cinema Romano il pubblico potrà riscoprire Noi vivi. Addio Kira di Goffredo Alessandrini. Dal 7 all’11 novembre il Convegno internazionale, organizzato dal Dipartimento di Culture, Politica e Società dell’Università di Torino, “Dopo la Rivoluzione. Strategie di sopravvivenza nella Russia dopo il ‘17” costituirà un momento scientifico di maggiore approfondimento.

Identificati e denunciati i quattro ragazzi “annoiati” che sparavano aghi contro i passanti

Sono stati identificati e denunciati dalla squadra mobile i quattro giovani che la sera del 25 settembre hanno ferito diversi passanti sparando contro di loro contro lunghi aghi con una cerbottana. Sono accusati di avere ferito cinque persone, una di loro alla nuca, prese a caso tra i passanti nella zona tra piazza Rivoli e corso Lecce mentre si muovevano in automobile in cerca di “bersagli”. Erano a bordo di una Toyota Yaris e di una Porsche Cayenne. Nelle abitazioni dei ragazzi, gli investigatori della Questura  hanno sequestrato alcuni dardi e sagome di cartone che probabilmente utilizzavano per allenarsi. Tra le vittime ci sarebbe anche un medico che si occupa di agopuntura.