redazione il torinese

Tentano truffa per esportare blocchi di marmo da Carrara a Casablanca

I Carabinieri del Comando Stazione di Baldichieri, a conclusione di una rapida e puntuale indagine, hanno denunciato a piede libero tre soggetti che, in concorso tra loro, hanno tentato una truffa in danno di un’azienda di trasporto locale. I tre uomini, due cittadini italiani di 64 e 48 anni residenti nella provincia di Massa Carrara ed un cittadino marocchino 38enne anch’egli residente nella stessa zona, fingendosi dirigenti di una ditta italiana attiva nella commercializzazione del marmo, hanno incaricato la ditta di trasporti “CCS-Trasporti Internazionali S.r.l” di Baldichieri d’Asti di effettuare una spedizione di due container di blocchi di marmo dal sito di stoccaggio di Carrara al   porto di Casablanca, in Marocco. I tre truffatori, anche attraverso la formazione di documenti di acquisto e di spedizione falsi, sono riusciti a convincere la ditta astigiana ad effettuare il trasporto della merce, ma la truffa non si è più concretizzata poiché le autorità doganali, inviando alla predetta ditta una regolare fattura – per oneri di sdoganamento – ammontante ad oltre 10000 euro, ha fatto sorgere dei dubbi sulla regolarità dell’operazione. In quel momento è scattata la denuncia alla Stazione Carabinieri di Baldichieri e le conseguenti indagini hanno permesso che la truffa non si concretizzasse facendo bloccare i due container presso il porto di Casablanca.

AEROPORTO CASELLE, SEQUESTRATI CREME E COSMETICI PERICOLOSI 

La Guardia di Finanza di Torino unitamente ai funzionari doganali, nel corso degli abituali controlli presso lo scalo “Sandro Pertini” di Caselle, ha rinvenuto, tra gli effetti personali di un cinquantenne nigeriano, O.I. le sue iniziali, in arrivo da Lagos via Parigi, decine di barattoli di creme per la pelle senza alcun tipo autorizzazione.Alle domande dei Finanzieri della Compagnia di Caselle circa la provenienza e la destinazione dei cosmetici illegali, contenenti tra l’altro Idrochinone e clobetasolo proprionato, due pericolosissime sostanze potenzialmente cancerogene, l’uomo non ha saputo dare giustificazione.Plausibile in questi casi, tra l’altro già verificatesi in passato, l’ipotesi di un commercio illegale di cosmetici per lo sbiancamento della pelle. Il valore della merce sequestrata ammonta a diverse migliaia di euro.Commercio, questo che, non solo impoverisce le risorse dello Stato e dell’economia legale, ma soprattutto mette in serio pericolo la salute dei consumatori, le creme sequestrate infatti, possono generare effetti gravissimi alla pelle, portando talvolta nell’utilizzatore l’insorgenza di forme di cancro all’epidermide. O.I., denunciato per importazione illegale di cosmetici, rischia l’arresto fino ad un anno e una multa di oltre 100.000 euro.Per quanto i compiti istituzionali della Guardia di Finanza siano variegati, delicati e certamente proiettati alla tutela economica dello Stato e della Comunità Europea, resta fermo che al centro di ogni indagine svolta dai Finanzieri c’è sempre la salvaguardia dei cittadini sotto ogni punto di vista.

Toro, una stagione comunque positiva

La vittoria dell’orgoglio. Ormai estromesso dalla corsa all’Europa, il Toro chiude in bellezza la stagione con un meritato 3-1 sulla Lazio, difendendo con successo il settimo posto e raggiungendo quota 63 in classifica (massimo “bottino” granata nell’era dei tre punti a vittoria)
Dopo un primo tempo terminato sul nulla di fatto, il Torino piazza un micidiale uno-due nel volgere di due giri di lancette: prima (51′) Iago Falque s’avventa su una lunga rimessa laterale di Ola Aina, girando al volo in rete di sinistro (dal limite dell’area piccola) il vantaggio torinista, quindi (53′) Sasa Lukic finalizza un veloce contropiede superando l’estremo difensore laziale Silvio Proto e depositando la sfera in rete a porta vuota. La Lazio accorcia al 66′ con l’ex Ciro Immobile (bravo nel liberarsi di Nicolas N’Koulou e nel battere l’incolpevole Salvatore Sirigu con un diagonale da pochi passi), ma all’80’ il Toro chiude il conto con Lorenzo De Silvestri, che insacca una respinta del portiere ospite su una conclusione a botta sicura scoccata da Simone Zaza. All’84’ c’è il giusto spazio per Emiliano Moretti, che subentra ad Armando Izzo: il numero 24 torinista appende le scarpette al fatidico chiodo dopo 601 presenze fra i professionisti (197 in granata). Dopo un doppio intervento dell’estremo difensore laziale sul “general” Tomas Rincon (92′), il direttore di gara fischia la fine: tutti i giocatori (con le loro famiglie) effettuano il giro di campo, fra gli applausi dei tifosi, mentre dai maxischermi del “Grande Torino” vengono mostrate le azioni salienti della stagione torinista. È una festa per tutti: in primis per Moretti (professionista esemplare, destinato a un futuro dirigenziale al Toro), ma anche per Walter Mazzari, al quale la Curva Maratona dedica un coro. Il settimo posto non è sufficiente per l’Europa League: resta il rammarico, ma anche l’orgoglio per una stagione più che positiva, che ha visto i granata addirittura in lizza per la Champions League. Ma la porta d’accesso all’Europa non è ancora del tutto chiusa: infatti, in caso d’estromissione del Milan, all’ex Coppa UEFA accederà (con pieno merito) il Toro.

Giuseppe Livraghi

 

Tav, Toninelli chiede di “non strumentalizzare”

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Per il ministro delle infrastrutture Danilo Toninelli gli attuali approfondimenti  sulla Tav “non possono essere oggetto di strumentalizzazione per negare l’intenso lavoro sulla realizzazione delle opere utili, grandi e piccole” svolto dal governo. Ha poi aggiunto rispondendo al question  time alla Camera: “E’ noto  come la realizzazione dell’opera fosse già ampiamente in ritardo prima di questo Governo e che la sua realizzazione abbia posto valutazioni di opportunità che richiedono di essere discusse approfonditamente in sede intergovernativa. Tutta l’attività svolta finora dal Governo, in trasparenza e spirito di confronto costruttivo, ha lo scopo di tutelare gli interessi dei cittadini italiani. Confermo l’impegno del Governo sugli investimenti per il rilancio dell’economia attraverso il miglioramento e potenziamento della mobilità di persone e merci e per l’indifferibile messa in sicurezza delle infrastrutture esistenti”.

Morbida bontà alle pesche

torta pescheLa torta di pesche e’ un dolce soffice e sano dal sapore delizioso. Dolce profumato, fragrante e leggero, perfetto servito freddo e’ un dessert ideale per tutta la famiglia. La dolcezza dell’impasto ben si sposa con il gusto acidulo delle pesche…e’ una morbida e golosa bonta’!

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Ingredienti
250gr. di farina
50gr. di amaretti ridotti a farina
100gr. di burro
100gr. di zucchero
3 pesche mature

20gr. di mandorle a lamelle

3 uova

1 limone

1 bustina di lievito in polvere per dolci

1 bustina di vanillina

Un pizzico di sale

Zucchero a velo

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Lavare e tagliare le pesche a tocchetti, metterle in una terrina spolverizzate di zucchero a velo e succo di limone. Montare a neve gli albumi. Nel mixer lavorare il burro con lo zucchero sino a ridurlo in una crema poi, aggiungere i tuorli uno alla volta, la farina, gli amaretti ridotti a farina, il sale, la bustina di lievito e la vanillina. Incorporare gli albumi montati e mescolare delicatamente. Foderare uno stampo rotondo con carta forno, versare l’impasto e sopra, la frutta scolata e le mandorle a lamelle. Infornare per circa 60 minuti a 180 gradi. Lasciar raffreddare e decorare a piacere.

 

Paperita Patty

Grimaldi (Liberi Uguali Verdi): "Da oggi comincia la nostra opposizione"

“Muri per difendere sanità, trasporti e diritto allo studio. Ponti perché il Piemonte resti aperto, giusto e solidale”
 
Non siamo riusciti, purtroppo, a fermare l’onda nera in Piemonte. Chiamparino e il centrosinistra hanno subito una dura sconfitta e la coalizione di destra guidata da Cirio governerà la Regione con 33 consiglieri, di cui 22 della Lega. Un Consiglio, fra l’altro, praticamente tutto al maschile, come temeva chi come noi ha portato avanti e purtroppo perso la battaglia per introdurre la doppia preferenza di genere nella legge elettorale regionale. 
Inutile dire che, in questa situazione, tutto sembra più difficile, ma non ci sottrarremo. La nostra opposizione sarà “di sana e robusta Costituzione”, per non far arretrare il nostro territorio dai diritti e dalle opportunità conquistate: il 100% delle borse di studio universitarie, il fondo “salva sfratti” e il fondo “salva mutui”, la difesa della legge 194, dei consultori, della libertà riproduttiva delle donne, il contrasto al gioco d’azzardo, il divieto del cottimo per i lavoratori delle piattaforme digitali, la giusta retribuzione negli appalti e molto altro. Gli unici muri che vogliamo alzare sono quelli per difendere la sanità e il trasporto pubblico. Costruiremo ponti e reti per arginare la piccola secessione mascherata dietro l’autonomia differenziata “in salsa veneta” e per non smantellare le politiche di accoglienza e integrazione. Al contrario, il nord ha bisogno di unirsi per migliorare la qualità dell’aria e cancellare la nuvola nera che incombe sulla Pianura Padana. 
Grazie al sostegno straripante di tanti concittadini, con più di 4 mila e trecento preferenze, sono l’unico eletto di Liberi Uguali Verdi. Voglio ringraziare i tanti che hanno permesso questo risultato: prima di tutto le forze politiche, le candidate e i candidati che hanno reso possibile questo seggio, fino a poche ore fa impossibile, e soprattutto i colleghi Valter Ottria e Silvana Accossato, senza i quali questa lista non sarebbe esistita. Tuttavia, per quanto il risultato, in questo contesto, sia incredibile, le europee e le regionali purtroppo dimostrano che è finito il tempo del voto di opinione, anche perché spesso l’opinione nei confronti del mondo della sinistra organizzata è negativo. 
Grazie al Presidente Chiamparino per le parole di ieri, che dimostrano la serietà e la credibilità che ha saputo rappresentare in questi anni. 
Non c’è niente da festeggiare, ma voglio ringraziare tutte le persone che in questo tsunami sono rimaste in piedi a dannarsi per me e per noi. Grazie per i tanti messaggi di speranza. Cercherò di non deludere mai chi mi ha dato la sua fiducia. Continueremo a studiare, agitarci e organizzarci. Lo faremo con tutta la nostra forza.
Marco Grimaldi – Liberi Uguali Verdi

Nuove zone con limite 30 km in città

A Torino nuove  ‘Zone 30’, le  aree di mobilità dolce con limite di velocità a 30 chilometri orari per migliorare la coabitazione tra auto, bici e pedoni attraverso una riprogettazione degli spazi, con  interventi per “ridurre la congestione del traffico, la velocità dei veicoli e a favorire la pedonalità”, affermano in Giunta comunale. E il Comune approva così il progetto di fattibilità tecnico-economica di nuove ‘Zone 30’ in Vanchiglia, Basso San Donato, Borgo Campidoglio, via Di Nanni e piazza Carducci. “Con questi interventi si migliorerà la qualità urbana di tali aree”, commenta l’assessora alla Mobilità, Maria Lapietra. I lavori costano 593 mila euro e sono finanziati con fondi Pon Metro.

Casa, ecco il nuovo agente immobiliare post-riforma

Fiaip Piemonte, insieme al presidente nazionale Baccarini, spiega le novità previste dalla nuova legge, venerdì 31 maggio dalle ore 9.00 alla Nuvola Lavazza in via Bologna 32

La riforma della legge 39/89, che entrerà in vigore il 26 maggio, ha cambiato la professione del mediatore immobiliare, ampliandone le competenze da un lato e stringendo, dall’altro, sulle incompatibilità e sul conflitto di interesse. Chi può fare oggi l’agente immobiliare? E che cosa fa il nuovo agente immobiliare? A rispondere è Fiaip Piemonte (Federazione italiana agenti immobiliari professionali) che organizza un convegno, aperto a tutti i professionisti del settore, per far luce sui nuovi obblighi e le nuove opportunità della riforma, a cui partecipa il presidente nazionale Fiaip, Gian Battista Baccarini.

L’appuntamento è venerdì 31 maggio dalle ore 9.00 al Centro Congressi della Nuvola Lavazza in via Bologna 32, a Torino
(Registrazione sul form: http://bit.ly/Convegno_FIAIP_31_maggio)

Sarà anche un’occasione d’incontro con i giornalisti per ottenere tante informazioni sul mondo dell’immobiliare torinese e piemontese. La modifica del comma 3 dell’art. 5 della legge professionale adempie alle disposizioni europee sugli obblighi del mediatore immobiliare e trasforma la figura dell’intermediatore, introducendo liberalizzazioni e incompatibilità nell’esercizio dell’attività di agente.

“La nuova legge accoglie il principio di terzietà di chi si occupa di una mediazione a garanzia delle parti coinvolte in una trattativa. Con questa riforma la professione di mediatore immobiliare fa un passo avanti nel riconoscimento legislativo e giuridico. Perché alzare la qualità professionale tutela il consumatore”, commenta Paolo Papi, presidente di Fiaip Piemonte.

Il conflitto di interesse sottolinea le incompatibilità per chi esercita l’attività di mediazione. Vale a dire che un dipendente pubblico, impiegato nel ufficio tecnico comunale, è inibito dalla professione di agente perché non può considerarsi parte terza.  Così come non possono svolgere trattative immobiliari dipendenti pubblici e privati, dipendenti di banca e di istituti assicurativi e finanziari e chi esercita professioni intellettuali se le loro attività sono, come recita la legge, “afferenti al medesimo settore merceologico per cui si esercita la mediazione”.

“Quindi geometri, ingegneri e architetti di uno stabile in vendita non possono anche intermediare i beni immobili che sono stati oggetto della loro opera professionale”, sintetizza Papi.

L’agente immobiliare era fino ad oggi l’unico professionista a non poter svolgere nessun tipo di attività imprenditoriale al di fuori di quella prevista.

La nuova normativa, contenuta nella Legge Europea nr. 37 del 3 maggio 2019, che entra in vigore il 26 maggio 2019, segna una vera e propria rivoluzione per chi svolge l’attività di mediazione immobiliare in Italia e pone sempre più l’agente immobiliare al centro della filiera del Real Estate, con tutti i vantaggi che ne derivano per il sistema Paese e per i consumatori.

Infatti se la riforma tiene fermi i divieti di accesso alla professione, allo stesso tempo consente oggi agli agenti immobiliari di offrire ai propri clienti una serie di servizi aggiunti, validi soprattutto per chi si occupa di turismo.

“Un passo in avanti importante per l’intera categoria, che grazie alla nuova legge potrà modernizzarsi  e competere sul mercato con i grandi del web”, conclude.

Intervengono:

Il Presidente Nazionale Fiaip Gian Battista Baccarini

Il Segretario Nazionale Fiaip Fabrizio Segalerba

Il Presidente Confassociazioni Immobiliare Paolo Righi

Il Presidente Fiaip Piemonte Paolo Papi

l Presidente Provinciale Torino Aurelio Amerio

Giorgio De Chirico. Ritorno al futuro

Alla GAM di Torino, la “Neometafisica” di de Chirico: fra autocitazioni del passato e un suggestivo dialogo con gli emuli dell’arte contemporanea
 
Il sipario s’apre sull’“Orfeo trovatore stanco”, olio su tela del 1970, capolavoro dei cosiddetti “anni neometafisici” (1968 – 1978) che assembla in cornice molti elementi e periodi dell’opera di de Chirico, dalle “Piazze d’Italia” ai “Manichini” senz’ occhi (riferimento – secondo Maurizio Calvesi – al mito dei poeti ciechi appartenente alla tradizione dell’antica Grecia), fino agli “Archeologi” e ai “sipari teatrali” caratteristici della sua ultima pittura. Il dipinto è dunque una sorta di autoritratto ideale dell’ormai ultraottuagenario Giorgio de Chirico (Volo, Grecia, 1888 – Roma, 1978), che, messi da parte gli enigmi e i tormenti del passato – non mai tuttavia pienamente alle spalle – dialoga con i manichini della “Tristezza della primavera”, con “Il pensatore” e “Il meditatore” per arrivare fino ai giocosi colorati “ Bagni misteriosi” realizzati nel ’73 per la XV Triennale di Milano e a “Il nuotatore nel Bagno misterioso” del ’74, entrambi suggestivi d’après dei “Bagni misteriosi con cigno” del ’58, anch’esso presente in rassegna. Curata da Lorenzo Canova e Riccardo Passoni, la mostra “Giorgio de Chirico. Ritorno al futuro”, ospitata alla GAM di Torino fino al prossimo 25 agosto e promossa da Fondazione Torino Musei, GAM e Associazione Metamorfosi (in collaborazione con la Fondazione Giorgio e Isa de Chirico), assembla complessivamente un centinaio di opere, provenienti da importanti musei, enti, fondazioni e collezioni private; 48 a firma del pittore di Volo, le restanti realizzate da quella ricca generazione di artisti che, in particolare dagli anni ’60 in poi, si ispirarono alla sua opera. Di de Chirico alla GAM si rivive l’ultima sua stagione esistenziale e artistica, quella della neometafisica appunto, la più celebre e celebrata, stagione di ricerca e di rielaborazione di temi degli anni Dieci – Venti – Trenta ripensati sotto una nuova luce, attraverso il gusto di una cromia più accesa accompagnata ad atmosfere più serene, meno inquiete e perfino sottilmente ironiche, rispetto a quelle più severe e pensose della prima Metafisica. Per de Chirico, il tempo del ritorno e di una nuova partenza. Il tempo del dialogo e del confronto, intenso e vitale, con le nuove espressioni e tendenze dell’arte contemporanea italiana e internazionale. Che a lui guarda, nelle sue varie forme e cifre stilistiche, come al Maestro cui rendere omaggio quale precursore per eccellenza delle nuove Avanguardie. Capita con Andy Warhol (“Ogni volta –diceva il padre della Pop Art- che vedevo i quadri di de Chirico mi sentivo vicino a lui”), di cui la mostra presenta un’intrigante riproduzione seriale delle celebri “Muse inquietanti”; e accanto a Warhol il “museo” di Ugo Nespolo, le ricerche di Mario Schifano e il “De Chirico”, sovrapittura su lamiera dell’’88 di Mimmo Rotella, insieme al prosecutore (fra i più importanti)   della Metafisica Fabrizio Clerici e a grandi artisti internazionali come Henry Moore (suo il notevole bronzo “Nuclear Energy” del ’64), Philip Guston, Bernard e Hilla Becher. Una quarantina gli artisti omaggianti de Chirico, in un lungo percorso in cui si alternano opere di Valerio Adami, Franco Angeli, Mario Ceroli, Lucio Del Pezzo, Giosetta Fioroni, Gino Marotta, Concetto Pozzati ed Emilio Tadini. Per non dimenticare Renato Guttuso e Ruggero Savinio, con i maestri dell’Arte Povera Giulio Paolini (con la sua “Caduta nel mondo”, super omaggio a de Chirico del 2009) e Michelangelo Pistoletto, insieme alle visioni concettuali di Fabio Mauri, Claudio Parmiggiani, Luca Patella e Vettor Pisani, fino alle “ombre geometriche” di Giuseppe Uncini, agli scatti fotografici di Gianfranco Gorgoni, alle sculture di Mimmo Paladino, via via per arrivare al “mistero”dell’“Opera Ubiqua” di Gino De Dominicis, alle opere di Alessandro Mendini, ai “gladiatori” di Salvo e ai “tableaux vivants” di Luigi Ontani che in una foto in bianco e nero acquerellata fa il verso all’“Autoritratto nudo” realizzato da de Chirico nel ’45. Fra i protagonisti delle   ultime generazioni: Juan Munoz, Vanessa Beecroft e Francesco Vezzoli, che fa di Sofia Loren la statuaria protagonista di una “piazza italiana” di dechirichiana memoria. In mostra si trova anche un’animazione digitale di Maurice Owen e Russel Richards, insieme a opere delle Collezioni della GAM, firmate da Claudio Abate, Gabriele Basilico, Luigi Ghirri, Franco Fontana e Fausto Melotti. Una piccola ma preziosa sezione è riservata al tema della citazione e della copia, dove a un disegno originale di Michelangelo, proveniente da Casa Buonarroti, si affiancano i disegni di de Chirico dedicati allo studio degli affreschi della Volta della Cappella Sistina e due tele, dedicate sempre a Michelangelo, di Tano Festa, fra i primi a comprendere la forza innovativa della pittura di de Chirico in quel suo collegarsi all’arte del passato “che, nella curva del tempo,ha il potere – scrivono i curatori della mostra – di rifondare l’arte del futuro”.

Gianni Milani

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“Giorgio de Chirico. Ritorno al futuro”
GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, via Magenta 31, Torino; tel. 011/0881178 o www.gamtorino.it
Fino al 25 agosto
Orari: dal mart. alla dom. 10/18; lunedì chiuso
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Nelle foto

– Giorgio de Chirico: “Orfeo trovatore stanco”, olio su tela, 1970
– Giorgio de Chirico: ” Bagni misteriosi”, olio su tela, 1973
– Giulio Paolini: “La caduta nel mondo”, collage su carta, 2009
– Giorgio de Chirico: “Autoritratto nudo”, olio su tela, 1945
– Luigi Ontani: “Autoritratto nudo (d’après Giorgio de Chirico”, foto b/n acquerellata, 1978
– Tano Festa: “Michelangelo according to Tano Festa n. 34”, smalti e pennarello su tela, 1967