redazione il torinese

FIAT TORINO – PISTOIA: Alla ricerca di Torino

Partita difficile da commentare senza indulgere in aggettivi roboanti di stupore e incredulità. Proprio per questo motivo tralascerò volutamente un commento tecnico a dir poco o troppo severo o troppo vacuo di una partita che si doveva e si poteva vincere

Una partita inverosimile che sembra una disfatta, che avrebbe potuto rappresentare un’incredibile rimonta e che, per i risultati concomitanti, non è ancora una pietra tombale sui sogni playoff. In realtà è tutto o quasi come prima di giocare, anche se due punti in più oltre al morale avrebbero garantito molto visti i prossimi impegni di Torino in campionato, ma tant’è, come si dice… , e vediamo come andrà il prossimo futuro. Sicuramente sarà obbligatorio sbucciarsi le ginocchia e andare a terra più volte per dimostrarsi meritevoli sia dei playoff che di una tifoseria che non molla, anche se a tratti comprensibilmente fatica a capire le motivazioni di “assenze” temporanee dalla “pugna” di alcuni giocatori. Il dado non è tratto ma sta scivolando tra le mani… e non ci sono più possibili variabili.

La squadra ci ha fatto sognare e vivere un sogno con la conquista della coppa Italia tale da farci sperare in sogni più grandi. Forse tutti abbiamo volato troppo in alto, mentre gli altri, arrabbiati e inferociti hanno messo sul piatto quel qualcosa in più per “darci una lezione di vendetta”. Però non ce l’avrebbero fatta se, insieme al talento indiscusso dei nostri giocatori, si fosse associata quella “garra” che non è più apparsa se non a sprazzi e per disperazione. Ci sono ancora poche partite, circa 240’ supplementari permettendo: sono quattro ore di fatica e di impegno, non sono pochi ma non sono tanti. La FIAT Torino può ripartire solo vincendo quasi tutto, come se fosse a Firenze. Difficile, non impossibile. Poco tempo fa Torino per restare in A vinse 5 delle ultime 7 partite in un campionato dove chi retrocesse aveva 22 punti!!! Adesso probabilmente a 12 o 14 si è salvi. Errori li hanno fatti tutti e tempo fa scrissi che per Torino erano necessari due o tre anni per attestarsi a comprendere il campionato di alto livello di serie A. Nessuno di noi ha mai diretto squadre di questo livello e non so quanti oltre a tifare e a scrivere abbiano allenato in serie A. Non è solo far giocare bene la squadra (che già non è “pileggio da piccioletta barca” come scrisse il poeta) ma è anche gestire persone e personalità, umori e sponsor, dirigenti e addetti ai lavori e tanto altro che non si vede ma che esiste, e solo l’esperienza ti tempra al necessario Know How di cosa fare. Difficile suggerire cosa fare per il futuro, facile proporre cosa fare nell’immediato: dare tutto, subito e fino alla fine, in modo da terminare con l’onore delle armi in caso negativo o con l’alloro del vincitore in caso di successo. E onorare il pubblico che ci mette cuore, entusiasmo, risorse di tempo ed economiche è forse il primo dovere del giocatore di qualsiasi sport, con altrettanta forza e coraggio moltiplicata dalla responsabilità morale. Alla FIAT Torino, che quest’anno ci ha già dato tanto, e che ci ha sicuramente “spiazzato” più volte, non si chiede più molto altro che l’impegno, e poi sarà quel che sarà, ma dando il massimo si può perdere, ma non si esce sconfitti.

Paolo Michieletto

 

Ogr, Aurelio Peccei e il “club di Roma”

MARTEDI’ 3 APRILE, ORE 18

INCONTRO CON GUNTER PAOLI E PIER PAOLO PERUCCIO

Cinquant’anni fa il manager torinese Aurelio Peccei e il chimico scozzese Alexander King riunivano a Roma presso l’Accademia dei Lincei una trentina di studiosi di area geografica e formazione differenti interessati ad analizzare la dimensione globale dei problemi. Il “Club di Roma”, come si chiamò questo gruppo di esperti, avviò un dibattito sul futuro del pianeta terra e sui limiti della crescita umana, restituito nel 1972 nel celebre volume “I Limiti dello Sviluppo“. Chi era Peccei? Quale ruolo ha giocato nella pubblicazione del rapporto “I Limiti dello Sviluppo”? Cosa fa oggi e chi governa il “Club di Roma“? Quali sono le politiche più innovative in materia di sviluppo sostenibile? A queste domande cercheranno di rispondere Gunter Paoli, economista e membro del Club e Pier Paolo Peruccio, professore di design presso il Politecnico di Torino. Nel corso dell’incontro sarà proiettato il film “L’utopia di un’impresa umana” (2008, 15’). L’appuntamento fa parte del Public Program di OGR, promosso dalla Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT in collaborazione con OGR Torino, ed è realizzato in collaborazione con il Politecnico di Torino; si tratta del primo evento in occasione delle celebrazioni mondiali dei 50 anni dalla nascita del Club di Roma.La partecipazione è gratuita ma è necessario iscriversi sul sito www.ogrtorino.it

Duomo-OGR, corso Castelfidardo 22, Torino

g.m.

Quando il Cinema si tinge di Blu, sei serate dedicate all’autismo

CinemAutismo, la prima rassegna cinematografica italiana dedicata all’autismo e alla sindrome di Asperger, compie 10 anni e festeggia con un’edizione speciale, ad ingresso gratuito, che si presenta con un ricco calendario di 6 serate di cinema, dal 2 al 7 aprile, e 12 proiezioni di film da tutto il mondo tornando, anche quest’anno, a colorare di blu, colore simbolo dell’autismo, la città di Torino. Per la ricorrenza dei dieci anni, il programma di cinemautismo, curato da Marco Mastino e Ginevra Tomei e organizzato dall’Associazione Museo Nazionale del Cinema, vedrà affiancati a nuovi lungometraggi e anteprime nazionali, anche alcuni dei film più apprezzati delle passate edizioni che saranno presentati al pubblico affezionato e ai curiosi al Cinema Massimo, al Cinema Lux, al Cinema Greenwich Village e al Cinema Classico. Ingresso libero.

 

Leggi il programma di CinemAutismo 2018

Ubriaco di rum alle soglie del coma etilico finisce in ospedale a 14 anni

DAL PIEMONTE

Aveva bevuto così tanto da dove essere portato in ospedale il quattordicenne giunto al limite del coma etilico dopo avere bevuto notevoli quantità di rum nella serata con gli amici. L’episodio è avvenuto a Pareto, nell’acquese, nell’Alessandrino. Il ragazzino è stato accompagnato nell’ospedale infantile di Alessandria dopo che,  verso la mezzanotte, la  mamma aveva chiamato il 118. Il giovane, dopo i primi soccorsi,  è stato trasferito sull’ambulanza medicalizzata arrivata da Acqui Terme.

Il Traduttore Mattarella ci salverà dalla Babele dei partiti

La storia – leggenda di Babilonia é nota ai più. Dio punisce l’arroganza e presunzione degli uomini inventando le lingue, e gli uomini non si capirono più. L’attuale situazione tra i politici questo mi sembra: la più totale incomunicabilità. Molti che si dichiarano di sinistra sono sponsor dell’accordo tra Di Maio e Martina. Tesi molto semplice, la maggioranza pentastellata, almeno nei suoi votanti, è di sinistra. Solo  pd e pentastellati possono realizzare delle politiche di sinistra e lo Stato sociale.  Detto cosi sembra persino logico. Ma ecco che le diverse lingue s’ inseriscono e i pentastellati cominciano le trattative col pd con una sberla. Proprio così, e tolta la Vicepresidenza del Senato gli altri posti nelle istituzioni sono riservati a loro. Motivazione: abbiamo molti dei nostri da sistemare. Strano  modo di mediare per raggiungere un accordo. Ed ecco che arriva Matteo Salvini che apre al reddito di cittadinanza ma, sia ben chiaro, al governo tutto il centro destra. Non esiste proprio ribatte il Berlusca io con quelli niente accordi, sia ben chiaro. Che il Berlusca abbia masticato amaro si sa e il viso vitreo dopo l’incontro con Salvni lo dimostra. Tutti gli schieramenti divisi sul da farsi e Beppe Grillo si è ritagliato il ruolo di Vate. É dall’inizio degli anni 90 nel ruolo di Savonarola. Lui conta su un popolo molto disciplinato  Matteo Salvini. Nella Lega sembra che ci sia solo lui e coerentemente ripete: non tradisco gli amici. Ma ecco la sortita di Orlando e Franceschini: parliamo con i pentastellati, ritorniamo a fare politica. La maggioranza del Pd con fare inglese risponde non esiste proprio. Tanto movimento tanto stallo. Almeno per ora i numeri non ci sono. Poi la saggezza del popolo. Vedrete troveranno l’ accordo.  Gli eletti non vogliono tornare a votare. E aggiungo sommessamente che se torniamo a votare non ci facciamo una bella figura. Difficile ma non impossibile. Magari le virtù salvifiche di Mattarella faranno il Miracolo. Il presidente arriva  dalla prima repubblica. Equilibrato e mediatore. Ciò che ai ” nostri ” della seconda Repubblica manca. Sarà necessariamente il Traduttore tra le varie lingue di questa nostra Babele.
Patrizio Tosetto

E IL PROSSIMO SARA’ UN WEEKEND SULLA CULTURA DELL’OLFATTO

NELL’AMBITO DELLA MOSTRA “PERFUMUM. I PROFUMI DELLA STORIA”, INCONTRI IL 7 E 8 APRILE PROSSIMI

 

Prosegue la rassegna di incontri sulla cultura dell’olfatto, organizzata dall’Associazione culturale Per Fumum, nell’ambito della mostra Perfumum. I Profumi della Storia” (Palazzo Madama, fino al 21 maggio 2018). Dopo il grande successo degli appuntamenti di febbraio con ospiti di fama internazionale, è alle porte un nuovo weekend ricco di eventi.

 

Sabato 7 aprile Ore 11 – Palazzo Madama Torino (Piazza Castello, Torino)

L’Associazione culturale Per Fumum, nella persona di Roberta Conzato, presenta la Conferenza-spettacolo “Fiori, profumi e giardini nell’Antico Egitto”, un viaggio nel mondo degli odori per gli antichi egizi. Nel corso della conferenza verrà presentata una riproduzione del Kyphi ad opera di Luca Maffei, Atelier Fragranze Milano.

Interverranno:

Donatella Avanzo, egittologa

Silvana Cincotti, egittologa

Katia Zunino, arpa e percussioni

Piero Leonardi, voce narrante

Roberta Conzato, Presidente Associazione Per Fumum

 

         Ore 15 – Palazzo Madama Torino (Piazza Castello, Torino)

L’Associazione culturale Per Fumum, nella persona di Roberta Conzato, presenta la conferenza “Casamorati, una storia tutta italiana: viaggio sensoriale nell’epoca delle acque profumate e delle loro materie prime”

              Interverrà:

Sergio Momo, Fondatore e Direttore creativo di Xerjoff

 

Domenica 8 aprile Ore 11 – Palazzo Madama Torino (Piazza Castello, Torino)

Conferenza “Comunicare il profumo: parole, immagini e il loro utilizzo nel mondo della profumeria” a cura di Roberto Drago in collaborazione con la Scuola Holden di Torino e con la partecipazione di Roberto Greco, celebre fotografo ed esperto in comunicazione visiva. L’incontro sarà anche l’occasione per la presentazione di un racconto scelto tra quelli pervenuti e scritti da studenti della Scuola Holden sul tema «Il profumo di Torino», con la possibilità di sentire il profumo che Luca Maffei ha creato ispirandosi al testo.

La fragilità della bellezza

FINO AL 16 SETTEMBRE

Venaria Reale (Torino)

Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e organizzata in collaborazione con il Consorzio delle Residenze Reali Sabaude, va di scena nelle Sale delle Arti alla Reggia di Venaria, l’esposizione conclusiva della diciottesima edizione (la più ricca a oggi) di “Restituzioni”, il progetto avviato nel 1989 dall’allora Banca Cattolica del Veneto, confluita poi in Intesa Sanpaolo, e che negli anni, avvalorandosi della curatela scientifica di Carlo Bertelli e Giorgio Bonsanti, ha “restituito” alla collettività – attraverso una provvidenziale opera di salvaguardia e valorizzazione del patrimonio artistico del Paese – oltre 1300 opere. Opere “fragili”, come vuole appunto ricordarci il titolo della rassegna. Che nel sottotitolo (“Tiziano, Van Dyck, Twombly e altri 200 capolavori restaurati”) vuole anche, fin da subito, metterci al corrente del lungo e variegato cammino (fra dipinti, affreschi, mosaici, sculture, manufatti tessili e quant’altro) di un’esposizione che presenta 80 nuclei di opere, per un totale di 212 manufatti restaurati da Intesa Sanpaolo nel biennio 2016-2017, appartenenti a 17 regioni italiane più un dipinto del Canaletto proveniente da Dresda. E i numeri proseguono, con i 44 enti di tutela e i 63 enti proprietari con i quali Intesa Sanpaolo ha collaborato per questa edizione e per un imponente lavoro di recupero che ha coinvolto ben 205 professionisti del restauro, in tutt’Italia senza escludere il Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale” con cui s’è stabilita da tempo una collaborazione continuativa.

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Dall’antichità al contemporaneo, la mostra della “Venaria” copre un arco cronologico di quasi 40 secoli: dagli affreschi della “Tomba di Henib” (1976 – 1794 a. C.) dal Museo Egizio di Torino, ai Fiori” di Giorgio Morandi (1918) dalla Pinacoteca di Brera di Milano fino al “Nero Bianco Nero” (1955) di Alberto Burri dalla Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma e al “Senza titolo” (1961) di Cy Twombly dalla GAM di Torino. E nel bel mezzo opere (solo per citarne alcune) come il “Ritratto di Caterina Balbi Durazzo”(1624) di Anton Van Dick dal Palazzo Reale di Genova, il “San Girolamo Penitente” (1556-1561) di Tiziano dalla Pinacoteca di Brera fino a “La Trasfigurazione” (1478-1479 ca.) di Giovanni Bellini dal Museo di Capodimonte di Napoli. Oggetti particolari: il “Mantello Tupinamba” realizzato con penne e fibre di cotone, approdato fra il XVI e il XVII secolo in Italia dal Brasile e oggi conservato alla Pinacoteca Ambrosiana o il secentesco “Clavicembalo dipinto” proveniente dal Museo Nazionale degli Strumenti Musicali di Roma. A chiudere, significativamente, il percorso espositivo una sala dedicata alle opere danneggiate dagli eventi sismici. In occasione della mostra sono previsti anche un ciclo di incontri divulgativi sul “restauro” ed una serie di laboratori didattici a cura dei Servizi Educativi de La Venaria Reale e del Centro Conservazione e Restauro. Inoltre, sempre nell’ambito di “Restituzioni”, Intesa Sanpaolo sosterrà il simposio internazionale “Anche le statue muoiono. Distruzione e conservazione nei tempi antichi e moderni” che si terrà il 28 e il 29 maggio prossimi a Torino, per affrontare il tema della “fragilità” del patrimonio culturale (“la cui perdita – sottolinea Giovanni Bazoli, presidente emerito di Intesa – sarebbe un vulnus della nostra identità nazionale”) con studiosi provenienti da tutto il mondo. Il Simposio è organizzato dal Museo Egizio di Torino, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e Musei Reali, in collaborazione con il Centro Ricerche Archeologiche e Scavi di Torino.

Gianni Milani

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“La fragilità della bellezza. Tiziano, Van Dyck, Twombly e altri 200 capolavori restaurati”

Reggia di Venaria, Sala delle Arti, piazza della Repubblica 4, Venaria Reale (Torino); tel. 011/4992333 – www.restituzioni.comwww.lavenaria.it

Fino al 16 settembre – Orari: mart. – ven. 9/17; sab. dom. e festivi 9/18,30; lun. giorno di chiusura, tranne eventuali giorni festivi.

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Nelle foto:

– Maestro di Staffolo: “Stendardo bifacciale”, 1450, Museo Nazionale Palazzo Venezia, Roma
– Anton Van Dick: “Ritratto di Caterina Balbi Durazzo”, olio su tela, 1624, Palazzo Reale di Genova
– “Mosaico con raffigurazione di Nereide”, seconda metà I sec. a. C. – inizio I sec. d. C., Museo Archeologico Nazionale di Aquileia (Udine)

Arriva la primavera, il mondo si risveglia

Boccioli in fiore, temperatura mite e gradevole, tripudio di colori e natura in festa, questa è la primavera, una rinascita dopo un lungo periodo freddo fatto di giornate brevi e buie, un letargo profondo e inattivo

Le ore diurne e notturne saranno le stesse, dal latino aequinoctium, l’atmosfera calda e positiva favorisce la positività, la voglia di stare fuori e di godere della meritata bella stagione caratterizzata da profumi dolci e rinascita. La primavera cambia il nostro stile di vita, le nostre abitudini, ci dona vitalità ed energia lasciando alle spalle la pigrizia invernale. Forse in principio, a causa dell’ora legale, che quest’anno entrerà in vigore il 25 marzo, potremo soffrire un po’ di sonnolenza ma l’ormone della felicità, la serotonina, grazie alla maggiore esposizione alla luce solare aumenterà insieme al nostro buon umore e alla voglia di fare. Tantissime le attività che in primavera ci ispirano, la maggior parte di queste a contatto con la natura avvolti da tinte radiose, toni raggianti, dove tutto ci parla di risveglio. Andare in bicicletta è meraviglioso per esempio, perdersi nel ritrovato verde degli alberi, in mezzo ai campi fioriti multicolori o magari ammirare la città sotto una nuova luce, splendente sotto il cielo azzurro.

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Camminare a lungo, alleggeriti dai pesanti vestiti invernali, facendo il pieno di ossigeno e di vitamina D, stimolando la creatività e praticando meditazione. Prendere un caffè all’aperto in compagnia di un libro o di ritrovati amici con la stessa voglia di rilassarsi. Comprare fiori e piante per dare alla nostra casa colori e allegria, portarsi un po’ della natura rigogliosa nel nostro spazio, occuparsi di una attività, il giardinaggio, fantasiosa e distensiva. Dedicarsi al detox alimentare, verdura e frutta di stagione per favorire la produzione delle vitamine, disintossicarsi dai pasti calorici tipici della stagione fredda e prepararci al caldo. I banchi dei mercati si riempiono di prodotti meravigliosi e gustosi, bellezza e sapori freschi ed esuberanti. Fare gite fuori porta: zaino, pranzo al sacco e macchina fotografica per immortalare paesaggi meravigliosi e paradisi riemersi. Laghi, riserve naturali, città risvegliate dal torpore, le mete sono infinite e tanta la voglia di esplorare. Partire senza guardare il meteo o preoccuparsi del gelo è un ottimo stimolo per spingersi verso nuove mete. Praticare sport all’aperto, dal trekking all’hiking, tennis, pallavolo, yoga, corsa, golf, tutto quello che serve per stare in forma, stimolare il nostro sistema immunitario e divertirsi. Passeggiare con i nostri amici animali è un’altra gradevole attività a cui ci si può dedicare maggiormente in primavera, anche loro ne hanno bisogno, annoiati e stanchi dal freddo. Portiamoli con noi il più possibile, facciamogli godere il tepore, la luce, il verde dei prati, la compagnia dei loro simili, coccoliamoli di più.

Insomma lasciamoci alle spalle l’inverno che ci ha tenuto fermi e oziosi, riscopriamo la vivacità e la dolcezza di questa stagione perché come diceva Cesare Pavese “È una gioia vedere tanti rami verdissimi nel vento e tanti fiori prepotenti, sboccianti, è una gran gioia perché nel sangue pure è primavera”.

 

Maria La Barbera

 

 

 

 

Il giallo della morte della giovane Jaden, caduta dal tetto

E’ giallo assoluto sulla morte della giovane canadese che lavorava in una famiglia di Torino come ragazza alla pari. Jaden Barnes, 21 enne,  è stata trovata senza vita nel cortile del condominio dove viveva da sola, in via Gropello. E’ morta precipitando dal tetto del palazzo, da un’altezza di alcuni metri. Addosso solo un paio di slip e una t-shirt.  La porta del suo alloggio era  chiusa da dentro e tutto era in ordine, si pensa quindi a un suicidio, seppur non sia stato trovato nessun messaggio e la ragazza sembrava agli amici tutt’altro che depressa, anzi felice dell’esperienza torinese.  alcun biglietto. Sono arrivati i genitori dal Canada per aiutare  gli investigatori e la procura a trovare risposte.

Allons enfants: per l’invasione di Bardonecchia aperto un fascicolo della procura

La procura di Torino ha aperto un fascicolo sui reati ipotizzati di abuso in atti di ufficio, violenza privata e violazione di domicilio, in relazione ai fatti di Bardonecchia. Come è noto la sera del 30 marzo una pattuglia di agenti francesi delle Dogane ha effettuato in territorio italiano  un controllo di tipo sanitario su un migrante, presso una sala di una Ong impiegata come centro di accoglienza. Al momento il procedimento  è a carico di ignoti, dato che  non si conoscono le generalità degli agenti francesi, ma si sta valutando il reato di perquisizione illegale. Il fascicolo, dopo le polemiche politiche e la protesta formale da parte della Farnesina, è stato aperto dopo l’invio di una annotazione da parte del commissariato della polizia di Stato italiana di Bardonecchia. La questura torinese invierà nei prossimi giorni al procuratore capo Armando Spataro un’informativa dettagliata, mentre sono  stati disposti alcuni atti di indagine, quali l’acquisizione di documenti e l’ascolto come testimoni di alcune persone.