redazione il torinese

1° Maggio: come lavoravano gli antichi egizi?

Martedì 1 maggio, in occasione della festa dei lavoratori, il Museo Egizio – via Accademia delle Scienza 6 – propone la vista guidata “Il lavoro nell’Egitto faraonico”

 

Attraverso l’osservazione dei reperti e la lettura di alcuni passi tratti da antichi papiri della collezione torinese, al pubblico verranno rivelate alcune peculiarità sull’organizzazione del lavoro al tempo dei faraoni. Tra curiosità ed aneddoti, i visitatori potranno conoscere i diversi lavori di questa antica civiltà, che spaziavano dall’ambito domestico e agricolo a quello commerciale, artigianale e templare. Grazie alla visita, che offre numerosi spunti di riflessione sul tema del lavoro, sarà dunque possibile delineare una giornata lavorativa tipo, riflettendo anche su alcuni luoghi comuni.

 

 

 

INFORMAZIONI UTILI

Il lavoro nell’Egitto faraonico
Pubblico: adulti
Data e orari: 1 maggio 10:50
Prezzo al pubblico: €7,00 (biglietto di ingresso escluso)
Prenotazione obbligatoria: dal lunedì al venerdì, 8:30 – 19:00; sabato, 9:00 – 13:00.

telefono: 011 4406903 – mail: info@museitorino.it

Carignano primo teatro “green” d’Italia

Il Teatro Carignano  di Torino  ha scelto di diventare il primo teatro green d’Italia.  Un obiettivo di grande attenzione alla sostenibilità – fortemente voluto da Lamberto Vallarino Gancia ,Presidente del Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale  – raggiunto grazie alla tecnologia della startup torinese Enerbrain  che, in soli pochi giorni, ha installato un nuovo sistema di gestione energetica.  Sono stati inseriti nel teatro 14 sensori ambientali e 9 attuatori che affiancano, senza sostituirli, gli impianti di climatizzazione esistenti la cui programmazione viene affinata continuamente grazie a un algoritmo di machine learning e controllato in tempo reale dalla apposita app.  Il risultato è un taglio dei consumi del 23%  e una riduzione di emissioni nell’ambiente che entro l’estate raggiungerà le 15 tonnellate di CO 2   e corrisponde ad aver fatto crescere in 1 anno 99 alberi.  Un miglioramento tangibile anche per il benessere degli spettatori che affollano gli spettacoli del Carignano, e che potranno contare su qualità dell’aria e temperatura ideali in tutte le stagione e in ogni zona del teatro: dalla platea alla galleria.  Nel foyer del Carignano uno schermo comunicherà al pubblico in tempo reale la percentuale di risparmio energetico, ma anche le tonnellate di CO 2  non immesse nell’ambiente e il numero di alberi salvati. 

Fuggito l’uomo barricato in garage con le bombole del gas

L’uomo che si era barricato nel garage di casa propria con delle bombole di gas, questa mattina a Carmagnola, è riuscito a dileguarsi, probabilmente impiegando un’uscita secondaria. Si tratterebbe di un romeno con problemi psichiatrici. I Carabinieri, che temono possa creare danni a sé e agli altri,  sono sulle sue tracce.

Un brindisi all’Italia

Gran successo al 52^ Vinitaly che non è solo il santuario del vino, ma anche quello dell’olio e di altri prodotti gastronomici. Un appuntamento a cui non si può mancare. Una frotta di appassionati e gourmet, di Vip e politici lo hanno visitato.

Se il Vinitaly avesse pure compiuto il miracolo di far dialogare i leader politici che vi sono andati sarebbe stata troppa grazia e, del resto, nessuno se l’aspettava. Infatti, se Luigi Di Maio andava a destra, l’altro, Matteo Salvini, girava a sinistra pur di non incontrarsi e brindare all’Italia. Visto che Di Maio ha riscoperto la frase celebre di Andreotti sulla “politica dei due forni” riadattandola e reinterpretandola in modo distorto; ce ne viene in mente un’altra del leader democristiano Aldo Moro sulle “convergenze parallele” , ma più che convergenze sembrano divergenze parallele. Invece di avvicinarsi, pur legittimamente, conservando le proprie specificità si allontanano dalla visione del bene comune. Fanno di tutto per allontanarsi sempre di più senza smetterla di essere sempre in campagna elettorale. Detto questo, spot elettorali e vita reale, sono completamente differenti. Torniamo al Vinitaly, dal Piemonte alla Sicilia il buon vino migliora e regioni che non esistevano prima in campo vinicolo sono diventate produttrici di alta qualità: quindi non solo più Piemonte, Toscana, Sicilia e Veneto, ma anche Abruzzo e tutte le altre.

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Le statistiche registrano l’aumento del turismo del vino che è salito del 9% e 1 viaggiatore italiano su 3 ha fatto turismo spinto dall’enogastronomia abbinandola, talvolta all’arte. Segno evidente che le motivazioni per viaggiare sono molteplici. Secondo le ricerche effettuate da IRI per conto di Vinitaly le cose vanno bene anche per le catene distributive che stanno realizzando un incremento delle vendite con un prezzo medio che aumenta di anno in anno. Fra le curiosità c’è “Authentico”, una startup che permette agli utenti di riconoscere i prodotti enogastronomici nati in Italia, contribuendo anche alla diffusione e alla conoscenza delle aziende di qualità. L’idea nasce a Napoli da tre professionisti: Pino Coletti, Giancarlo Panico e Gennaro Cirillo. Se sarà sufficiente a salvaguardare il Mady in Italy abbiamo qualche dubbio, ma quella dell’algoritmo per identificare i prodotti agroalimentari italiani è idea geniale Ovviamene sul Vinitaly non mancano quelli insoddisfatti, ma per la logistica e le code effettuate dall’autostrada sino a quelle nella Fiera stessa. La lamentala è stata così forte che all’ultimo giorno si entrava quasi senza biglietto e code. I vignaioli bresciani lamentavano “ore di coda e logistica insufficiente. Conseguentemente mettono in dubbio per il futuro la loro presenza a Verona”. Un titolo di prima pagina di un Giornale di Brescia aggiunge che fra gli scontenti ce ne sono molti altri, tra cui il consorzio Franciacorta. Malgrado la logistica e le code il costo del biglietto di 80 € è segno che la Fiera ha molti proseliti. La morale: bisogna lavorare sulla logistica che porterà ad un maggiore meritato meritato.

Tommaso Lo Russo

 

Ustionato da giorni, 87enne grave al Cto

E’ stato ricoverato al Cto in gravi condizioni l’uomo di 87 anni, residente a  Pratiglione, soccorso nel tardo pomeriggio di ieri dal personale del 118 nel giardino di casa sua. Le gravi ustioni rinvenute su diverse parti del corpo potrebbero risalire ai giorni scorsi. E’ possibile che il pensionato si sia ustionato accendendo la stufa. Ma abitando  in casa da solo, potrebbe non essere riuscito riuscito a chiedere aiuto.

Art Kane. Visionary

FRA MUSICA, MODA E IMPEGNO CIVILE LE IMMAGINI DEL GRANDE FOTOGRAFO AMERICANO IN MOSTRA ALLO “SPAZIO DON CHISCIOTTE” DI TORINO


Visionario. Sperimentatore e rivoluzionario. Dagli obiettivi grandangolari alle pellicole dai colori saturi, trent’anni prima della fotografia digitale, utilizza e rende popolare la tecnica cosiddetta del “sandwich”: due o più diapositive stratificate, messe a registro posizionandole al contrario o sottosopra nello stesso telaio. Risultato: scatti assolutamente originali e inaspettati, specchio immediato e improvvisato dell’anima, immagini che ribaltano amplificano e interpretano la realtà, caricandole di metafore e intensa poesia. Fra i grandi maestri della fotografia del XX secolo, Art Kane (New York, 1925-1995) ci ha lasciato in trent’anni di appassionato esaltante lavoro – dagli anni Sessanta fino a tutti gli Ottanta – strepitose immagini iconiche, legate soprattutto al mondo della musica, dell’impegno civile, della moda e della pubblicità. Ma anche fotografie editoriali, ritratti di celebrities, reportage di viaggio e scatti di ricerca pura. Esempio d’imitazione per intere generazioni di fotografi, a lui e a sessant’anni esatti dalla sua “Harlem 1958” (fra le fotografie più significative della storia del jazz, che vede insieme ben cinquantasette grandi jazzisti chiamati a raccolta dallo stesso Kane a New York su un marciapiede della 126esima Strada), la Fondazione Bottari Lattes dedica da giovedì 3 maggio a sabato 14 luglio una mostra – la prima a Torino – nelle sale dello “Spazio Don Chisciotte” di via della Rocca 37/b. La rassegna, dal titolo ben esplicito “Art Kane. Visionary”, si inserisce nell’ambito della prima edizione di Fo.To-Fotografi a Torino, promossa (dal 3 maggio al 29 luglio)

dal MEF-Museo Ettore Fico ed è curata da Guido Harari, altro grande fotografo, fra i più famosi della storia della musica mondiale. “Art Kane è stato la mia principale fonte di ispirazione – ammette lo stesso Harari – il mio vero motore creativo quando ho cominciato ad avvicinarmi alla fotografia. La musicalità delle sue immagini, la loro inventiva audace indicavano una strada ricca di appassionanti avventure e deviazioni per un fotografo in erba qual ero, e così è stato fino alla scomparsa di Kane e oltre”. Una forte liaison affettiva e professionale che spinge Harari a dedicare a Kane una prima mostra nel 2012 alla sua “Wall Of Sound Gallery” di Alba e poi nel 2015 una grande retrospettiva al Palazzo Santa Margherita di Modena, frutto di un accurato lavoro di recupero dell’archivio di Kane e da cui prende avvio anche la mostra subalpina allo “Spazio Don Chisciotte”, dove troviamo esposte circa 40 opere che ben documentano gli svariati ambiti d’indagine fotografica sperimentati dall’artista newyorkese. Che alla fotografia decise di dedicarsi a tempo pieno solo negli ultimi anni Cinquanta, dopo importanti esperienze professionali come art director nel settore editoriale e giornalista free lance. Imponente e impressionante é la sua prima foto, “Harlem 1958” ( cui già s’è accennato) con quella “montagna” dei più famosi jazzisti dell’epoca messi insieme – con non poca fatica, pensiamo – dallo stesso Kane per uno scatto che è diventato storia della fotografia e storia del jazz. Da allora il suo obiettivo ha mirato con grande fantasia e sublime tecnica (non mai di freno all’intuito e alla piena libertà espressiva) ai grandi del rock, del pop, del soul e ancora del jazz – dai Rolling Stones a Bob Dylan ai Doors e a Janis Joplin fino a Frank Zappa ad Aretha Franklin a Louis Armstrong e a Duke Ellington – creando una serie infinita di icone. Prima fra tutte, quella memorabile degli Who, addormentati ai piedi di un monumento e avvolti dalla bandiera britannica. Scatti “musicali”, accanto ad altri non meno suggestivi dedicati ai temi sociali e politici legati alle battaglie per i diritti civili (quelli degli afroamericani e degli indiani d’America) o alla guerra del Vietnam: immagini di forte impatto simbolico, come il “Cristo sulla sedia elettrica” a commento della canzone With God on Our Side di Bob Dylan o il volto di un vecchio Hopi rugoso come una corteccia, indimenticabile al pari dell’immagine del reduce del Vietnam ridotto a tronco umano su una carrozzella. A chiudere la rassegna torinese sono, infine, alcuni scatti di quelli realizzati per le più importanti testate di moda americane e inglesi dell’epoca – quali Look, Life, Esquire, Harper’s Bazaar, McCall’s e Vogue – che a lui s’affidavano sapendo di poter ottenere solo da lui immagini che “eliminano il piccolo e il brutto per enfatizzare il grande e l’eroico”.

Gianni Milani

“Art Kane. Visionary”

Spazio Don Chisciotte – Fondazione Bottari Lattes, via della Rocca 37/b, Torino; tel. 011/19771755-1 – www.fondazionebottarilattes.it

Dal 3 maggio al 14 luglio Orari: dal mart. al sab. 10,30/12,30 – 15/19

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Nelle foto

– “The Who”, 1968
-“The Great Day in Harlem”, 1958
– “With God on Your Side”, 1970
– “Rolling Stones”, 1966
– “Vogue America”, 1962

Turismo sostenibile con Unesco

Il 4 maggio prossimo, al Campus ONU di Torino, il Centro per l’UNESCO organizza la Giornata Conclusiva del Percorso Formativo  “Turismo Sostenibile in Piemonte, a partire dai Siti UNESCO: ambiente, patrimonio ed economia”

 

IL PROGRAMMA

GIORNATA CONCLUSIVA del Percorso Formativo “Turismo Sostenibile in Piemonte a partire dai Siti UNESCO: ambiente, patrimonio ed economia” CAMPUS ONU di TORINO – Padiglione Piemonte (Viale Maestri del Lavoro 10) L’evento sarà trasmesso in diretta live sulla pagina FACEBOOK “Centro per l’UNESCO di Torino” #TRAVELENJOYRESPECT 1000 STUDENTI ed INSEGNANTI da tutto il Piemonte, presenteranno le loro proposte per: ITINERARI TURISTICI, SITI WEB E MAPPE INTERATTIVE per un TURISMO SOSTENIBILE E RESPONSABILE presso i Siti UNESCO del Piemonte e non solo. Un viaggio alla scoperta de le Residenze Sabaude, i Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato, i Sacri Monti, fino ad arrivare alle pendici della Riserva MAB UNESCO del Monviso. Il Tenente Colonnello Silvio Mele, Guido Curto, Marta Fusi, Paolo Castelnovi , Roberto Cerrato, che hanno collaborato alla realizzazione del Corso di Formazione sui temi: AMBIENTE, PATRIMONIO,ECONOMIA del Piemonte interverranno durante tutta la Giornata per una valutazione dei lavori degli studenti. La MOSTRA dei lavori : fotografie, poster, disegni e altre creazioni, realizzati dagli studenti partecipanti farà da cornice all’evento

4 maggio Mole granata

Il  4 maggio nell’anniversario della tragedia di Superga, la Mole si tingerà di granata in omaggio al Grande Torino. La Città e il Torino Football Club rendono così omaggio alla squadra che ha lasciato un ricordo straordinario nella storia del calcio italiano e che anche per le sue prodezze “divenne riferimento di un Paese alle prese con la ricostruzione”, dice  Roberto Finardi, assessore comunale allo Sport. “Un atto meritorio nei confronti delle vittime di quella giornata fatale del  ’49 e di quanti amano lo sport”.

 

(foto: il Torinese)

“Grand’Italia” di Quaglieni tra le proposte di Golem

Scelte a volte scomode e a volte difficili ma sempre a difesa della libertà di pensiero, della cultura e della possibilità di conoscere, capire, comprendere tutelare le libertà individuali e collettive. E’ la linea  della casa editrice Golem che per il Salone del Libro propone le sue ultime novità: Grand’Italia di Pier Franco Quaglieni (nella foto piccola), un acuto affresco su importanti figure che hanno contribuito a far grande il nostro paese; Sloweb di Pietro Jarre e Federico Bottino: come difendere la nostra vita dall’uso indiscriminato del Web e come difendere la nostra privacy; Tango rosso di Maria Antonietta Macciocu: un potente romanzo che esplora lati oscuri della violenza familiare; Due uomini e una culla di Andrea Simone: il diario di due uomini che decidono di costruire una famiglia e la storia della loro piccola Anna; Guida Arcobaleno a cura di Bernardo Paoli, Marzia Cikada e Alice Ghisoni: una guida per capire il mondo LGBT+ e, soprattutto, per aiutare ragazzi e famiglie a non sentirsi isolati di fronte a difficoltà e turbamenti legati all’identità di genere; Psicosociologia della Genitorialità a cura di Simona Adelaide Martini: uno spaccato delle nuove prospettive della psicologia di fronte ai cambiamenti della famiglia. Ma tante altre novità di Golem edizioni vi aspettano al salone al Pad. 23 Stand S02.

“Cammino popolare” per la Festa del lavoro

 1 coreografo anticipatore di nuovi linguaggi artistici / 1 musicista eclettico
120 interpreti tra cittadini e artisti di ogni età e provenienza

2 spazi industriali riconvertiti in luoghi di cultura e arte contemporanea: l’ex stabilimento Fiat nel quartiere Mirafiori e l’ex centrale termica Officine Lancia nel quartiere San Paolo

8 spazi di prova dalle periferie al centro di Torino e Novara / 2 mesi di produzione

1 assistente della Compagnia Virgilio Sieni / 5 assistenti torinesi alla coreografia

 

TORINO|BALLO 1945_Grande cammino popolare è una performance collettiva ideata dal coreografo di fama internazionale Virgilio Sieni per La Città Nuova – Giovani, lavoro e comunità in cammino, progetto multidisciplinare di Associazione Didee, realizzato in partenariato con le associazioni Filieradarte e Merkurio – progetti musicali, Istituto G. Salvemini e Almaterra, che affronta il tema dell’innovazione civica indagando il ruolo delle arti performative partecipate e il lavoro artistico e di cura come risorsa per la comunità.

 

L’evento coreografico sarà presentato al pubblico in occasione della Festa del Lavoro e dei Lavoratori martedì 1° maggio 2018 alle ore 17 nello Spazio MRF di via Luigi Settembrini 164 a Torino, nel passato stabilimento Fiat, e vedrà il coinvolgimento di oltre un centinaio di cittadini di tutte le età, professioni, estrazione sociale e provenienza. L’accompagnamento musicale dal vivo è affidato al percussionista Michele Rabbia.

 

Al termine della performance collettiva il coreografo si trasferirà alle ore 20,30 negli spazi della Fondazione Merz di via Limone 24, nel popolare quartiere San Paolo di Torino, per tenere una lezione gratuita dal titolo I doveri del corpo sul ruolo del cittadino nella società attraverso i propri gesti: accogliere, ascoltare, sostenere.

 

Nel 1945, a pochi giorni dalla Liberazione, gli Italiani poterono festeggiare un Primo Maggio di libertà e di pace. E proprio in occasione della Festa del Lavoro TORINO|BALLO 1945 si manifesta al pubblico in un cammino popolare dove protagonisti saranno persone di tutte le età, estrazione sociale e provenienza sullo sfondo di un contesto simbolico in tema di lavoro, archeologia industriale e rigenerazione del tessuto urbano: il quartiere di Mirafiori e lo Spazio Mirafiori MRF di via Settembrini, ex stabilimento produttivo della più grande fabbrica della città: l’ex Fiat.

Le azioni coreografiche, risultato di alcuni mesi di prove intensive negli spazi di diversi quartieri della città, emergeranno in un’operazione che richiama il famoso dipinto ‘Il Quarto Stato’ di Pellizza da Volpedo, esposto per la prima volta proprio a Torino nel 1902.

«L’evento TORINO | BALLO 1945 – spiega il coreografo Virgilio Sieni –  ha racchiuso un periodo di pratiche dove cittadini, performer, danzatori di tutte le età e professioni si sono dati appuntamento con l’intento di creare un’azione coreografica comune, al fine di conoscersi e mettersi in cammino riflettendo sulle qualità del gesto e su come queste possano fungere da dispositivo che, aprendo all’ascolto, scuote e rigenera posture e dinamiche fondative dell’uomo».

Il cammino popolare intende creare un luogo condiviso, abitato da una comunità del gesto che torna a essere ‘polis’, in una ricerca di rinnovate identità e visioni che disegnano architetture ‘altre’ attingendo alla memoria storica. Il senso del progetto non è costruire uno spettacolo, ma proporre un’esperienza condivisa intorno all’idea di “cittadinanza”.

«La pratica della condivisione, come del riconoscersi nell’altro, divengono una mappa tattile e percettiva per elaborare strategie personali tra la consapevolezza rivolta al corpo e la scoperta di uno spazio comune manipolato dalla tattilità, lo sguardo, la gravità, la prossimità, il corpo agito e osservato: capacità biologiche e naturali dell’uomo che in questa esperienza si ritrovano intorno al senso del rito, generato e condiviso dalla comunità, e del gioco, rinegoziando le semplici cose attraverso la densità e l’orizzontalità del respiro – approfondisce il coreografo – Persone che prendono atto della necessità di sospendersi, di vivere a pieno il senso del corpo politico necessario alla vita partecipativa. L’azione richiede di acquisire una tattilità sapienziale verso l’altro e far sì che tutto il gruppo si sposti secondo l’energia degli individui. Ballo che è allo stesso tempo cammino comune, frequentazione di luoghi che tornano a essere agorà, viaggio che sa d’impresa condivisa, pratiche che disvelano spazi rigenerati, “illuminazioni” e memorie che si incontrano, vivere lo stupore dal quale si origina il gesto».

Il percorso ha coinvolto nella preparazione Giulia Mureddu, assistente coreografa della Compagnia Virgilio Sieni, e professionisti del territorio: Francesca Cola, Tommaso Serratore, Aldo Rendina, Aldo Torta e Gabriella Cerritelli. La restituzione pubblica sarà presentata nello Spazio Mirafiori MRF, un’ex stabilimento industriale, oggi svuotato di produzione materiale, ma che si rianima con la ‘produzione’ di relazioni ed esperienze, muovendo proprio dalla storia della fabbrica per approdare alla valorizzazione di ‘produzioni immateriali’, servizi culturali e artistici per la collettività con una specifica attenzione alle vecchie e nuove generazioni, alle donne e ai migranti con la collaborazione dellaCooperativa D.O.C. –  Ostello di Rivoli e dell’Associazione Almaterra – Centro interculturale delle donne Alma Mater.

La partecipazione è gratuita fino ad esaurimento posti. Al termine della giornata dedicata per eccellenza ai diritti, Virgilio Sieni offre, dalle ore 20,30 nel contesto della Fondazione Merz in via Limone 24 a Torino, una breve lezione “agita” e di riflessione sul tema dei doveri del cittadino, che per il coreografo coinvolgono il corpo e la relazione con “ogni uno”. La lezione I doveri del corpo dura 60 minuti ed è aperta a tutti fino a esaurimento posti. Consigliata prenotazione: 011.19719437.

L’edificio della Fondazione Merz, ex centrale termica Officine Lancia, centro d’arte contemporanea dal 2005, apre il suo cortile e i suoi spazi nel popolare quartiere San Paolo, ospitando un primo approccio alla trasmissione del vocabolario del corpo; giusto una suggestione di scuola contemporanea sui linguaggi del corpo e le scienze cognitive, che libera da strumenti digitali, torna a basarsi sull’esperienza del gesto e sulla tattilità delle pratiche, che supportano, accompagnano, accolgono, in risonanza.

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Martedì 1° maggio 2018

  • ore 17.00 Spazio Mirafiori MRF – corso Luigi Settembrini 164, Torino

TORINO|BALLO 1945 _GRANDE CAMMINO POPOLARE

Ingresso libero fino ad esaurimento posti

  • ore 20,30 Fondazione Merz – via Limone 24, Torino

I DOVERI DEL CORPO

Lezione di Virgilio Sieni aperta a tutti

Partecipazione gratuita, consigliata prenotazione 011.19719437