redazione il torinese

Bach Dance Suites

Accademia di Musica di Pinerolo
L’attesa prima assoluta di Bach Dance Suites, per la regia e la coreografia di Virgilio Sieni, uno dei protagonisti della scena contemporanea europea, vede protagonisti il violoncello di Massimo Polidori, primo violoncello dell’Orchestra della Scala di Milano e Noemi Biancotti, Linda Pierucci, Jari Bordini e Maurizio Giunti della Compagnia Virgilio Sieni. La periferia dello spazio e l’attenzione ai valori sottili, tattili, nascosti del movimento, divengono i temi, insieme alla pietà, che agiscono le tre suites: atlante figurale e emozionale che mostra l’idea di marginalità, interstizio, raccoglimento, dimora, vuoto, accoglienza. L’appuntamento è per martedì 8 maggio alle ore 21 al Teatro Sociale di Pinerolo (piazza Vittorio Veneto, 24). La Stagione concertistica è stata realizzata con il contributo di Compagnia di San Paolo (maggior sostenitore), Regione Piemonte, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, con il contributo e il patrocinio di Città di Pinerolo. Il nostro grazie va anche alla sempre preziosa sponsorizzazione di Galup e a quella tecnica di Piatino Pianoforti, Yamaha Musica Italia e Albergian.
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PRIMA ASSOLUTA
Una produzione di Accademia di Musica
martedì 8 maggio 2018, h 21:00 – Teatro Sociale di Pinerolo
Massimo Polidori violoncello
Compagnia Virgilio Sieni 
Noemi Biancotti, Linda Pierucci, Jari Boldrini Maurizio Giunti
Virgilio Sieni regia e coreografia

Oltre la crisi? Più imprese morte che nate

Segna rosso il bilancio del primo trimestre 2018 per le imprese piemontesi:  hanno cessato l’attività – secondo i dati del Registro delle Camere di Commercio –  in 10.767. Le aziende nate sono invece 8.138, con un saldo negativo di 2.629 unità. Il dato della natalità è il peggiore degli ultimi dieci anni. Il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello, chiede  alla Regione, “interventi più incisivi” . I tassi di variazione di tutti i settori sono negativi, con un calo dello 0,50% del turismo, – 0,59% dell’industria, – 0,97% del commercio e – 0,89% delle costruzioni. Record negativo dell’agricoltura a – 1,43%.

Forza Italia a proposito di “due mamme o due papà”

“La decisione di altri dieci Comuni della provincia di Torino di voler dare il proprio via libera alle registrazioni omogenitoriali, così come già fatto dal Comune di Torino nei giorni scorsi, è una scelta che ci vede nettamente contrari poiché si tratta di una palese violazione della legislazione oggi in vigore”: lo affermano in una nota il deputato di Forza Italia e Coordinatore provinciale di Torino Carlo Giacometto e il Consigliere regionale Andrea Tronzano (nella foto).

 

“Posizioni considerate da alcuni di avanguardia sono per me le posizioni di una minoranza di retroguardia – commenta Tronzano – che vuole dare il proprio avallo all’utero in affitto, un vero crimine contro le donne, e alle adozioni omogenitoriali, andando contro la legge. I registri dello stato civile non sono un feudo del primo cittadino! Sono certo, pertanto, che la Prefettura non potrà far altro che annullare eventuali atti pubblici che vadano in quella direzione”.

 

Prosegue Giacometto: “Stiamo parlando di ufficiali di Governo, perché questa è la funzione dei sindaci nel momento in cui si occupano della tenuta di quei registri, che si prendono la libertà di violare la legge, o che annunciano di volerlo fare, ben sapendo che le modalità e i limiti di iscrizione alle anagrafi comunali non dipendono dal loro libero arbitrio, ma da una legge dello Stato che loro hanno semplicemente l’obbligo di applicare. Certamente, come in tutte le questioni che riguardano l’estensione dei diritti individuali, anche su questo argomento non ci si deve arroccare su posizioni pregiudiziali. Tuttavia, mi pare corretto ricordare che, indipendentemente da queste fughe in avanti che rispondono più che altro all’esigenza di avere un titolo sui media, i diritti personali del neonato resterebbero gli stessi di oggi. Niente di più rispetto all’odierna possibilità di accedere a tutti i servizi da parte di ogni istituzione pubblica, a cominciare dalla sanità. Il dibattito sul tema deve certamente essere il più aperto possibile, ma personalmente ritengo che la tutela dei diritti dei bambini sia prioritaria rispetto a quella degli adulti”. 

 

“Resta il fatto che, comunque, ci vorrà una legge del Parlamento per eventualmente modificare l’attuale situazione e, pertanto, la nostra posizione sul tema è molto chiara e lineare: per ciascun sindaco vale prima di tutto il rispetto della legge, indipendentemente dalle proprie sensibilità politiche su materie che comunque non sono di sua competenza. Avere ideali solidi e vederli applicati è per noi la politica con la P maiuscola, ma nessuno deve pensare di avere la verità in tasca, come invece pare abbiano i sindaci grillini e di sinistra. Noi vogliamo realmente rappresentare il sentimento profondo delle nostre comunità e quindi rispondiamo alla provocazione di alcuni sindaci, resa operativa e pubblica senza neppure un dibattito nei rispettivi Consigli comunali, con un’ulteriore provocazione: promuovere una consultazione aperta a tutti i cittadini di quei Comuni, in cui le posizioni ideologiche dei loro primi cittadini possano essere dibattute e, magari, confutate. Certamente non imposte, in spregio alla legge vigente” – concludono Giacometto e Tronzano – “Per questo proponiamo che i Comuni interessati indicano un referendum consultivo che consenta alle loro comunità locali di esprimere la propria opinione sul fatto che un bambino possa vedersi registrato all’anagrafe come figlio di due papà o di due mamme”.

Il quattro maggio inizia l’avventura su due ruote del Giro d’Italia

Il giro d’Italia inizia quest’anno il 4 maggio, in una data significativa per il mondo dello sport, quella dell’anniversario della scomparsa del grande Torino, la squadra degli invincibili che, troppo bella per restare tra i mortali, il fato rapì a questo mondo affinché continuasse a giocare un’eterna partita nei campi Elisi e nel cuore di generazioni di sportivi in saecula saeculorum. Il giro partirà da Israele con tre tappe per rendere omaggio ad un immenso campione del ciclismo che fu prima di tutto un grande uomo: Gino Bartali, giusto tra le nazioni, la massima onorificenza che lo Yad Vashem, il Museo della Shoa di Gerusalemme, dedica a coloro che, rischiando la propria vita, salvarono anche un solo ebreo dal massacro nazista. Bartali, eroe schivo a cavallo della sua bicicletta, segretamente contribuì ad aiutare moltissimi ebrei, durante uno dei momenti più cupi della storia, agendo e tacendo, fedele al motto che contraddistinte la sua vita: “Il bene si fa, ma non si dice”. La 101ª edizione della corsa rosa si disputa dal 4 al 27 maggio 2018 e si articola in 21 tappe. La conclusione, invece, sarà a Roma. I numeri parlano di 3.562,9 Km, per una media di 169,7 Km a tappa. I corridori saranno chiamati ad affrontare 2 prove a cronometro individuali (compresa la prima di 9,7 km a Gerusalemme), con 7 frazioni per velocisti, 6 frazioni di media difficoltà e 6 frazioni di alta difficoltà.

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Le frazioni in Israele saranno complessivamente 3. La seconda è da Haifa-Tel Aviv (167 Km) e la terza da Be’er Sheva a Eilat (229 Km). Dopo il giorno di riposo il Giro sbarcherà in Sicilia l’8 maggio con la 4ª tappa da Catania a Caltagirone. Nella 6ª tappa l’arrivo in salita a 1.736 metri sull’Etna. Nella 8ª (12 maggio) ancora traguardo in salita al Santuario di Montevergine (1.260 m.) per poi il giorno successivo arrivare ai 2.135 metri di Campo Imperatore sul Gran Sasso. Altre tappe da scalatori la San Vito di Tagliamento-Monte Zoncolan con pendenze anche del 22% (sabato 19 maggio), la Tolmezzo-Sappada, con il passo Tre Croci (domenica 20), l’Abbiategrasso-Prato Nevoso (giovedì 24 maggio, arrivo a 1.607 m.), la Venaria Reale-Bardonecchia e la Susa-Cervinia 2001 con 4 mila metri di dislivello (sabato 26).La cima Coppi sarà ospitata dal Piemonte con il Colle delle Finestre, rinnovando così  il ricordo e l’omaggio all’immenso campione figlio della nostra terra, Fausto Coppi da Castellania, il grande airone. Nella mente dei tanti appassionati di questo sport si rinnoveranno il ricordo, le immagini, le suggestioni delle epiche sfide tra Fausto e Gino sulle strade polverose della nostra Italia, sulle colline, sui sentieri innevati su sempre più su verso la cima, in una lotta disperata e bellissima per afferrare la Vittoria e indossare la maglia rosa come l’aurora.

Barbara Castellaro 

Due spot #aspettandoilgiro a Venaria

La 19^ è tra le più importanti della 101esima edizione del Giro d’Italia di ciclismo
Una prima assoluta per un Comune. Promuovere il territorio realizzando degli spot promozionali, a cura di un gruppo di ragazzi dell’Informagiovani, coadiuvati dai loro tutor, dagli uffici, coinvolgendo la cittadinanza! Un crescendo di attesa e attenzione verso il Giro, la corsa ciclistica che rappresenta per antonomasia l’intera nazione. Un progetto per far vivere in diretta, ai giovani tirocinanti della Factory dei Giovani di Venaria Reale, l’esperienza di come si realizza uno spot promozionale. Il progetto dell’Amministrazione comunale di Venaria Reale per formare e valorizzare la creatività giovanile nella comunicazione, nel video e nella grafica, sotto l’attenta regia di un tutor esterno, il regista e montatore Pino Gadaleta, prestatosi a titolo gratuito, coadiuvato da una troupe di professionisti e dai tutor della Factory. All’insegna dell’hashtag(#) #aspettandoilgiro tutta la città è stata coinvolta, dalle location scelte per le riprese, alle associazioni, agli esercenti commerciali, alle persone che sono state le vere protagoniste degli spot, a tutti coloro che hanno risposto alla manifestazione del Comune. L’obiettivo è stato quello di far immergere Venaria Reale e i cittadini nel clima della corsa rosa. E poi un backstage e il girato, il tutto presentato giovedì 26 aprile alle ore 21 al Supercinema, in piazza Vittorio Veneto 5 a Venaria Reale, in una serata che aprirà il mese di manifestazioni in attesa della partenza di tappa. Presenzieranno  i protagonisti della produzione, gli attori, la cittadinanza, le associazioni, i commercianti, il sindaco Roberto Falcone e l’assessore Antonella d’Afflitto, in una serata che riscalderà gli animi verso un mese di maggio denso di rosa. E proprio il rosa è la dominante degli spot, l’elemento che ha fatto da filo conduttore. La sceneggiatura racconta due storie che vedono diverse situazioni, con al centro sempre un tocco di rosa. Dall’uomo sul balcone di una casa del centro storico che bagna le piante con un innaffiatoio rosa, al barista in bicicletta che ogni mattina consegna i caffè a domicilio su un vassoio appositamente tinto di rosa, attraversando una delle piazze della città, agli allievi del corso di cucina dell’Istituto Formont che, tra i fornelli, indossano un cappello rosa all’arrivo del loro insegnante chef. Rosa che si fonde anche nelle due ruote, con la presenza nei due spot, non solo delle associazioni dei ciclisti della città (ASD FreeBike e Scuola MTB), ma con la presenza di corridori a braccia alzate, uno con completo d’epoca dell’Eroica e l’altro con divisa rosa FreeBike, nata in ricordo del Giro del 2011) nella Galleria Grande della Reggia di Venaria Reale. Numerose le associazioni del territorio che hanno aderito alla manifestazione d’interesse pubblicata dal Comune e che hanno offerto la propria disponibilità, a cominciare dall’ASD Free Bike con i suoi due ciclisti protagonisti degli spot e il gruppo, il presidente Giuseppe Milieri e il socio Bruno Corbo, all’ASD MTB Venaria Reale di Ivano Leone, ai ballerini Sara Barile e Riccardo Corbo, alla piccola ciclista Ginevra, all’ASD Gruppo Twirling Les Papillons, al Centro Danza Venaria Reale, al Corpo Musicale Giuseppe Verdi, col presidente Fulvio Cascio e Giulia Bergamo, attrice di spicco nella scena che li ha coinvolti, all’UNITRE – Venaria Reale. La troupe della produzione è stata coordinata dal tutor per l’occasione, il regista  e montatore Pino Gadaleta di Fiorita Officina, il quale è stato affiancato dal supporto tecnico dei tutor Factory di Video in Web, insieme al supporto degli operatori Federico Dal Farra, Federico Leccardi e Michele Piasco. Ma sono stati i giovani della Factory Giovani a dimostrare entusiasmo maggiore.  Schierati al gran completo con Gianluca Bonamigo, videomaker, Simona Saraniti, grafica e Azzurra Papalia, addetta alla comunicazione, insieme ai tutor Beppe La Vela, Elisa Canal e Stefano Bonvicini ai quali si sono aggiunti Maurizio De Conti per il backstage e l’addetto audio Francesco Marangoni, hanno vissuto un’esperienza molto importante. Con questa esperienza hanno appreso le dinamiche e le logiche dietro alla realizzazione dei video: dalla costruzione degli storyboard alla scrittura dei fogli di edizione, dall’allestimento del set all’uso del ciak,  dall’utilizzo della semplice telecamera all’impiego di attrezzature più sofisticate, all’audio registrato in presa diretta, alle luci e composizione fotografica della scena e al montaggio. Un’esperienza formativa per tutti, dove fondamentale è stato l’apporto e il supporto alla produzione di Patrizia Mazzilli dell’ Ufficio Cultura ed Eventi e di Vittorio Billera, Addetto Stampa e direttore di Venaria Tv, con dietro le quinte il prezioso supporto della dirigente Sport, Giovani e Cultura, Mara Rossero. Dichiara l’assessore alla Cultura, Sport e Politiche Giovanili, Antonella d’Afflitto Quando ho iniziato a pensare come avremmo potuto coinvolgere la cittadinanza e promuovere il territorio in occasione del Giro d’Italia – che come Amministrazione abbiamo fortemente voluto, insieme alla Regione Piemonte e all’assessore allo Sport Giuseppe Maria Ferraris, tornasse in città – ho immaginato che sarebbe stato un progetto a tutto tondo per i ragazzi che svolgono tirocinio presso la Factory Informagiovani, in collaborazione con gli Uffici Cultura e Comunicazione, riuscire a realizzare due spot dove loro fossero la produzione e la regia, la città il set, i cittadini gli attori protagonisti. Mai avrei pensato che senza fondi dedicati, si potesse raggiungere un tale risultato, di cui siamo entusiasti e così spero sarete voi giovedì 26 aprile al Supercinema.  Questo progetto è innovativo sotto diversi aspetti:  un’Amministrazione pubblica che ha trasformato, peraltro con un notevole risparmio di costi, l’Ufficio Informagiovani in un laboratorio dove ogni semestre dei giovani insieme ai volontari del Servizio Civile, fanno esperienza di video, grafica, musica e comunicazione.  La produzione di due spot per la promozione del territorio girati interamente “fai da te” dai ragazzi con i loro tutor.  La presenza di uno special tutor ospite della Factory, il regista e montatore Pino Gadaleta, prestatosi a titolo gratuito,  insieme con tutta la troupe nei mesi di marzo e aprile. Il coinvolgimento della cittadinanza, protagonista delle riprese, attori a tutti gli effetti, in location che raccontano tanti angoli di Venaria Reale ed anche il suo quotidiano nelle strade e negli esercizi commerciali. Un progetto che certamente va promosso e che speriamo la stampa racconti, presenti, perché i ragazzi se lo meritano proprio». Ma qual è stata l’esperienza dei ragazzi della Factory col loro super tutor Pino Gadaleta? Ce lo hanno raccontato alcuni dei protagonisti della produzione. Giaunluca Bonamigo, che si è occupato del video e del montaggio dichiara «La mia esperienza all’interno della Factory di Venaria Reale durante la produzione dello spot “Giro d’Italia – Fai Tappa a Venaria Reale” si è rivelata molto utile a livello lavorativo e umano, la possibilità di aver lavorato per un mese con il regista e montatore video Pino Gadaleta e l’operatore di ripresa Federico mi hanno permesso di comprendere ancora meglio certi concetti e metodi per la creazione di uno spot pubblicitario, dall’ideazione delle scene avente il rosa come filo conduttore fino alla parte di montaggio, studiando e provando dei modi per unire bene tutte le clip girate. Sono molto orgoglioso e contento di aver lavorato quasi interamente da solo al montaggio del backstage dedicato allo spot, era un tipo di video che non avevo mai avuto l’occasione di fare e si è rilevata una bella sfida, ho dato il meglio di me e il risultato è tutto sommato buono. Ovviamente ringrazio tantissimo tutto il gruppo della Factory per questi sei mesi di tirocinio, per il sostegno che mi avete dato e per il lavoro svolto per lo spot del Giro D’Italia, ricorderò per molto tempo questa esperienza che mi tornerà sicuramente utile per il futuro». Prosegue nel racconto di questa grande occasione che hanno avuto i tirocinanti, Azzurra Papalia, che nella produzione si è occupata della segreteria di edizione «È stata un’esperienza incredibilmente divertente e da cui ho avuto la fortuna di imparare molto. Il set dello spot della tappa cittadina del Giro d’Italia è stato un’occasione per ripensare all’importanza delle cose: dal tempo, alla luce, dai piccoli gesti, all’intensità degli sguardi. L’organizzazione dello spot ha rotto la nostra routine d’ufficio, ma alla fine la passione e l’impegno con cui abbiamo affrontato la novità è quello che conta, malgrado le difficoltà iniziali, le incertezze e le paure per la sua riuscita».

 

http://www.comune.venariareale.to.it/

I NUMERI DEGLI SPOT
14 persone impegnate per le riprese 
3 telecamere, 1 ronin, 1 crane
7 Giorni di riprese
6 ore e mezza di girato 
170 cittadini impegnati come comparse o protagonisti
12 associazioni del territorio con i loro soci
2 cittadini ciclisti – attori protagonisti
15 cittadini – attori non protagonisti

Mercoledì nero per l’Italia, aumento dell’Iva e Governo balneare

Ogni tanto si parla di mercoledì nero e la Borsa ne registra qualcuno. La novità è che stavolta non si tratta di Borsa, ma di Bilancio pluriennale dal 2021 al 2027 che si deciderà a Bruxelles.

Un appuntamento da mille miliardi di euro al quale l’Italia partecipa senza governo eletto e in uno stato di estrema debolezza . I 27 Paesi procederanno alla spartizione dei fondi dell’Unione e quelli in ritardo con le riforme sul lavoro rischiano decurtazioni pesanti.  La Commissione Ue adotta la propria proposta di riparto del bilancio dell’Unione europea finalizzato alle aree arretrate, ai territori in crisi industriale, all’agricoltura (pochi), al programma per studenti Erasmus, di Horizon 2020 per la ricerca avanzata e quelle per le iniziative di politica estera e sui fondi sulle migrazioni, le richieste di asilo o la gestione dei confini esterni dell’Unione europea. Quest’ultime, soprattutto le note dolenti, perché le ONG olandesi, spagnole, inglesi e via di seguito hanno una predilezione per l’Italia. Vale a dire il porto di mare più sicuro e più facile. Un bilancio europeo tra l’1,13% e l’1,18% del reddito lordo dell’Unione che metterà   in gioco circa 1.020 miliardi di euro, in sette anni, di cui dirottati verso l’Italia (forse) circa 120. Spetta al commissario tedesco Ue, al Bilancio, Günther Oettinger la proposta. È prevista una novità rispetto al passato. Il Fondo sociale europeo, verrà subordinato alle “raccomandazioni” ricevute ogni anno da Bruxelles. In altre parole, l’Italia avrà problemi ad accedere alle intere somme messe a disposizione se avrà ricevuto “contestazioni” nell’attuare le riforme suggerite dalla Commissione Ue. In pratica, il 18 aprile scorso il commissario Günther Oettinger la ceca Vera Jourová, la svedese Cecilia Malmström e il greco Dimitris Avramopoulos hanno concordato come il Fondo sociale europeo attuerà la sua funzione: “sostenendo gli Stati membri nel perseguire le priorità delle linee guida sull’occupazione e le raccomandazioni del Consiglio Ecofin”. Il problema è che l’Italia non le rispetta, da anni, e il Fondo sociale europeo è stato usato per mitigare gli effetti della crisi industriale che ci attanaglia anche in regioni ricche come Lombardia, Veneto e Piemonte, usandoli per la Cassa Integrazione. Sul fronte italiano molto rigore nell’ultimo decennio in tema di bilancio, ma poche riforme strutturali e, per contro, molti sprechi. La soluzione di Oettinger mira al bilancio europeo come mezzo per condizionare alcune scelte politiche nazionali, ipotizzando addirittura di creare “uno strumento per la realizzazione delle riforme strutturali”.  Sarà quindi un negoziato complesso dove si giocherà nuovamente sugli equivoci. La soluzione annunciata come “innovativa” è che la Commissione Ue proporrà che oltre 200 miliardi non vengano versati dai governi, ma da nuove “risorse proprie europee” (come indicato da un gruppo di lavoro presieduto da Mario Monti; vale a dire, ma sottaciuto, un altro aumento dell’Iva che verrà versato direttamente nelle casse dell’Unione). Le altre “entrate proprie” saranno quelle provenienti dalla tassa sull’uso degli imballaggi di plastica non riciclabile, quella sullo scambio di Co2 (l’«emission trading scheme») e quella sull’armonizzazione della base fiscale che attualmente favorisce l’Olanda, l’Irlanda e l’Ungheria che sono veri paradisi fiscali per le multinazionali. In conclusione, a noi preoccupa soprattutto l’aumento dell’Iva e la ricorrenza del 1° maggio che ha celebrato la Festa del lavoro, ci fa interrogare su quale sia e dove?

 

Tommaso Lo Russo

Libri, la rassegna del mese

I libri più letti e commentati ad aprile 2018 dal gruppo “Un libro tira l’altro ovvero il passaparola dei libri”

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Ecco, come ogni mese, la nostra piccola rassegna sui libri più letti e discussi sul gruppo Facebook Un libro tira l’altro ovvero il passaparola dei libri; in questo mese di aprile, il titolo che ha maggiormente interessato i nostri lettori è Patria , dello scrittore catalano Fernando Aramburu,del quale tutti si dicono entusiasti; ottimi consensi li riscuote anche Resto Qui, di Marco Balzano; si cambia decisamente genere con gli apprezzamenti nei confronti dell’ultima fatica di Stephen King, in collaborazione con Richard Chizman, ovvero il recentissimo  La scatola dei bottoni di Gwendy.

Nel  mese della fioritura dei ciliegi, non potevamo non presentare una breve carrellata di titoli di letteratura giapponese, scelti tra quelli che maggiormente hanno incuriosito i nostri iscritti: ecco quindi il classico Io sono un gatto, di Soseki Natsume, lo struggente Neve sottile di Jun’ichiro Tanizaki, entrambi recensiti sul gruppo e il celebrato Norwegian Wood, di Haruki Murakami. Altri titoli spesso presente nelle nostre discussioni e che potranno interessare chi sia alla ricerca di letture più intimiste, sono quelle dedicate a Chiamami col tuo nome di André Aciman, Mi sa che fuori è primavera di Concita De Gregorio, Eppure cadiamo felici di Enrico Galiano. Infine, se preferite un genere alternativo alla narrativa, sul gruppo abbiamo discusso di: Leggermente fuori fuoco, saggio autobiografico del fotografo Robert Capa, Il conto dell’ultima cena di Moni Ovadia, spassosa guida alla cucina della tradizione ebraica, Tutto troppo presto, indagine sociologica di Alberto Pellai  sulla sessualità dei giovani, molto commentato dai lettori con figli in quella critica età.Se siete appassionati lettori o semplici curiosi in cerca di nuovi titoli, venite a trovarci ed entrate nella comunità di lettori più frequentata di Facebook: Un libro tira l’altro ovvero il passaparola dei libri !

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Podio di Aprile

Patria, di Fernando Aramburu (Guanda) – Resto qui, di Marco Balzano (Einaudi) – La scatola dei bottoni di Gwendy, di Stephen King (Sperling & Kupfer).

 Per chi ama la narrativa di tipo intimista: Chiamami col tuo nome, di André Aciman (Guanda)- Mi sa che fuori è primavera, di Concita De Gregorio (Feltrinelli) – Eppure cadiamo felici, di Enrico Galliano (Garzanti).

Consigli di letteratura giapponeseIo sono un gatto, di Natsume Soseki (Neri Pozza) – Neve sottile di Jun’ichiro Tanizaki (Guanda) – Norwegian Wood, di Haruki Murakami (Einaudi).

SaggisticaLeggermente fuori fuoco, di Robert Capa (Contrasto) – Il conto dell’ultima cena di Moni Ovadia e Gianni di Santo (Einaudi) – Tutto troppo presto, do Alberto Pellai (De Agostini).

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Testi : valentina.leoni@unlibrotiralaltroovveroilpassaparoladeilibri.it

Grafica e Impaginazione : claudio.cantini@unlibrotiralaltroovveroilpassaparoladeilibri.it

Camion investe donna sulle strisce e la trascina per metri

Verso le 7,40  di questa mattina una filippina di 51 anni è stata travolta da un camion Iveco, mentre stava attraversando via Pietro Cossa sulle strisce pedonali. L’uomo alla guida del camion è risultato negativo all’alcooltest, e si è  fermato a prestare soccorso. Il corpo della vittima  è stato trascinato per  decine di metri. Gli agenti della Squadra Infortunistica  della Polizia Municipale stanno cercando  testimoni per capire la dinamica dell’incidente. Il conducente del camion è sotto shock e dice di non aver visto la donna attraversare.

 

(foto archivio)

Alla Holden il creatore di Csi

Giovedì 3 maggio alle 10, la Scuola Holden ospiterà una masterclass con un ospite internazionale di massimo rilievo: Anthony E. Zuiker, ideatore e co-produttore di tutte e tre le serie CSI – Scena del crimine che racconterà, insieme ad Alessandro Avataneo, la sua esperienza come sceneggiatore, scrittore e storyteller crossmediale.

Prima di diventare il creatore di CSI, Zuiker lavorava come autista di tram a Las Vegas. Un giorno stava per andare a giocare a basket con gli amici, quando sua moglie gli chiese di rimanere a casa e guardare con lei una puntata di The New Detectives. “I decided to stay, and that changed everything.” Fu in quel momento che gli venne l’idea della serie. Non sapeva nulla di come si scrive per la TV, per questo il suo episodio pilota di CSI fu così dirompente. Andava contro ogni regola, e gettava le basi dello stile narrativo e visivo della serie a venire. La scintilla creativa che innesca il lavoro di uno sceneggiatore può arrivare per caso: ma da dove vengono le idee, come si fa a trasformarle in format di successo, e come si incrociano esperienze narrative diverse? Come ha raccontato Zuiker, a volte capitano momenti in cui decidi di cogliere un’opportunità capace di cambiare tutto; la maggior parte delle volte, invece, bisogna essere in grado di utilizzare bene i propri ferri del mestiere.

 

L’incontro è in inglese e sarà aperto al pubblico fino ad esaurimento posti

Per prenotarsi basta scrivere a reception@scuolaholden.it o chiamare il numero 011 6632812.

 

Abiti usati e degrado urbano

La lodevole raccolta di abiti usati attraverso i cassonetti dislocati in città non giustifica lo spettacolo indecoroso che si presentava agli occhi dei passanti, questa mattina, in corso Matteotti all’altezza di corso Bolzano. Segnaliamo a chi di competenza questo esempio di degrado, affinché vi possa porre rimedio.

 

 

(foto fmb / il Torinese)