E’ stato arrestato al Parco del Valentino per spaccio di sostanza stupefacente. Si tratta di un ventiseienne della Nigeria, irregolare sul Territorio Nazionale e con precedenti di Polizia. Gli agenti motomontati dell’Ufficio Prevenzione Generale nel pomeriggio di mercoledì hanno monitorato gli spostamenti del giovane che si presentava ben vestito nel percorrere corso Massimo D’Azeglio, corso Vittorio Emanuele II e la collinetta del parco. Durante queste “passeggiate”, sostava in varie occasioni nei pressi dei cespugli ed è stato notato in quei punti occultare qualcosa. Dopo poco il giovane dava un cenno di intesa ad un acquirente, che lo seguiva a distanza ravvicinata, e al momento della cessione i poliziotti fermavano entrambi. Il 26enne è stato trovato in possesso di una sola dose di marijuana ma le altre, circa 20 grammi, sono state recuperate subito dopo dall’Unità Cinofila. L’acquirente è stato trovato in possesso di 2 cime di sostanza vegetale essiccata e per questo motivo è stato sanzionato amministrativamente.
Tre ospiti d’eccezione dalla Sicilia e tantissimi concorrenti, piccoli, medi o grandi, ma tutti ugualmente simpatici: sono stati veramente numerosi i partecipanti al Dog Show della Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente, andato in scena oggi al centro commerciale Il Centro di Arese (Milano). Madrina d’eccezione l’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente dell’associazione, che ha presentato tutte le decine di meravigliosi quattro zampe intervenuti alla manifestazione.
“Vorrei ringraziare – ha esordito l’on. Brambilla – la Lega Italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente, presente questa mattina con tutti i suoi bravissimi volontari che si dedicano ogni giorno alla difesa di tutti gli animali, nessuno escluso: non solo quelli d’affezione, ma anche quelli brutalmente definiti ‘da reddito’, che purtroppo finiscono sulle tavole degli italiani, o quelli sfruttati nella sperimentazione o sotto i tendoni del circo”. Nell’occasione sono stati presentati anche tre cuccioli provenienti dal canile di Termini Imerese (Palermo), in cerca d’adozione. “Questi cuccioli – ha precisato l’ex ministro del Turismo – fanno parte di una cucciolata di sei bimbi e arrivano da un canile che non ha alcun tipo di sostegno. Sono certa che fra tante persone che amano gli animali ci sarà qualcuno che deciderà di aprire loro le porte della propria casa e del proprio cuore”.
L’evento è cominciato in mattinata, con le iscrizioni aperte per tutti i cani, di razza o meticci – dalle 9,30 alle 14 – affiancate da un banchetto informativo della LEIDAA per informazioni, consigli, supporto, segnalazioni di eventuali casi di maltrattamento e per illustrare le campagne dell’associazione e per il tesseramento. Sempre nella mattinata si sono tenuti inoltre tre stand tematici con avvocato, veterinario ed esperto in terapie con gli animali per rispondere alle domande dei cittadini su assistenza legale, salute dei nostri piccoli amici e pet therapy. Istruttori cinofili ed esperti di pet therapy hanno tenuto inoltre vere e proprie dimostrazioni delle incredibili potenzialità degli animali.
La sfilata vera e propria, cominciata alle 15, ha avuto una giuria d’eccezione formata da rappresentanti dall’associazione, esperti legali, educatori cinofili. Ogni cane, come un divo che si rispetti, ha sfilato su un vero e proprio “red carpet” insieme al proprio compagno di vita. Tutti hanno ricevuto un bel riconoscimento (un kit con cibo e prodotti per animali),mentre una medaglia è andata ai primi classificati delle categorie “mini”, “medi” e “maxi” e ai primi classificati nelle categorie speciali: “il bullo”, dedicata al cagnolone più sbarazzino, “la pupa”, alla più dolce e poi lo “smilzo”, il “pacioccone”, il “baby”, il “nonnetto”, “la coppia” e il “mesedoz” (il “pasticciato”), termine dialettale che identifica l’incrocio di più razze.
Di seguito la lista completa dei vincitori
Categorie principali:
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Categoria mini: 1° Tiago, chihuahua, accompagnato da Desirée Lanza; 2° Rocco, carlino toy, accompagnato da Alessandra Lezzi; 3° Betty, bichon frisé, accompagnata da Maurizio Vignati
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Categoria medi: 1° Greta, meticcia, accompagnata da Elena Sorrentino; 2° Nur, pit bull, accompagnato da Melissa Cornaci; 3° Bella, barboncino, accompagnata da Giuseppe Di Blasio
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Categoria maxi: 1° Connie, meticcio, accompagnato da Domenico Giglio; 2° Kiss, golden retriever, accompagnato da Mirko Virtuani; 3° Wendy, pastore australiano, accompagnato da Ludovica Vanni
Categorie speciali:
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Pacioccone: Thor, rottweiler, accompagnato da Iride Suisenti
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Lo Smilzo: Spenk, meticcio, accompagnato da Fabio Casadei
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Il Bullo: Leo, accompagnato da Vincenzo Virgilio
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La Pupa: Candy, yorkshire, accompagnata da Lewer Yauri Huamancha
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Il Baby: Lion, Rhodesian ridgeback, accompagnato da Vlada Kurilova
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Mesendoz: Nutella, meticcia, accompagnata da Sonia Baldo
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Coppia: Spenk, già vincitore della categoria “Smilzo” e Tommy, Jack Russel accompagnato da Jonathan Ortoleva
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Nonnetto: Sandy, meticcia, Luciano Colombo
Tre ospiti d’eccezione dalla Sicilia e tantissimi concorrenti, piccoli, medi o grandi, ma tutti ugualmente simpatici: sono stati veramente numerosi i partecipanti al Dog Show della Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente, andato in scena oggi al centro commerciale Il Centro di Arese (Milano). Madrina d’eccezione l’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente dell’associazione, che ha presentato tutte le decine di meravigliosi quattro zampe intervenuti alla manifestazione.
“Vorrei ringraziare – ha esordito l’on. Brambilla – la Lega Italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente, presente questa mattina con tutti i suoi bravissimi volontari che si dedicano ogni giorno alla difesa di tutti gli animali, nessuno escluso: non solo quelli d’affezione, ma anche quelli brutalmente definiti ‘da reddito’, che purtroppo finiscono sulle tavole degli italiani, o quelli sfruttati nella sperimentazione o sotto i tendoni del circo”. Nell’occasione sono stati presentati anche tre cuccioli provenienti dal canile di Termini Imerese (Palermo), in cerca d’adozione. “Questi cuccioli – ha precisato l’ex ministro del Turismo – fanno parte di una cucciolata di sei bimbi e arrivano da un canile che non ha alcun tipo di sostegno. Sono certa che fra tante persone che amano gli animali ci sarà qualcuno che deciderà di aprire loro le porte della propria casa e del proprio cuore”.
L’evento è cominciato in mattinata, con le iscrizioni aperte per tutti i cani, di razza o meticci – dalle 9,30 alle 14 – affiancate da un banchetto informativo della LEIDAA per informazioni, consigli, supporto, segnalazioni di eventuali casi di maltrattamento e per illustrare le campagne dell’associazione e per il tesseramento. Sempre nella mattinata si sono tenuti inoltre tre stand tematici con avvocato, veterinario ed esperto in terapie con gli animali per rispondere alle domande dei cittadini su assistenza legale, salute dei nostri piccoli amici e pet therapy. Istruttori cinofili ed esperti di pet therapy hanno tenuto inoltre vere e proprie dimostrazioni delle incredibili potenzialità degli animali.
La sfilata vera e propria, cominciata alle 15, ha avuto una giuria d’eccezione formata da rappresentanti dall’associazione, esperti legali, educatori cinofili. Ogni cane, come un divo che si rispetti, ha sfilato su un vero e proprio “red carpet” insieme al proprio compagno di vita. Tutti hanno ricevuto un bel riconoscimento (un kit con cibo e prodotti per animali),mentre una medaglia è andata ai primi classificati delle categorie “mini”, “medi” e “maxi” e ai primi classificati nelle categorie speciali: “il bullo”, dedicata al cagnolone più sbarazzino, “la pupa”, alla più dolce e poi lo “smilzo”, il “pacioccone”, il “baby”, il “nonnetto”, “la coppia” e il “mesedoz” (il “pasticciato”), termine dialettale che identifica l’incrocio di più razze.
Di seguito la lista completa dei vincitori
Categorie principali:
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Categoria mini: 1° Tiago, chihuahua, accompagnato da Desirée Lanza; 2° Rocco, carlino toy, accompagnato da Alessandra Lezzi; 3° Betty, bichon frisé, accompagnata da Maurizio Vignati
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Categoria medi: 1° Greta, meticcia, accompagnata da Elena Sorrentino; 2° Nur, pit bull, accompagnato da Melissa Cornaci; 3° Bella, barboncino, accompagnata da Giuseppe Di Blasio
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Categoria maxi: 1° Connie, meticcio, accompagnato da Domenico Giglio; 2° Kiss, golden retriever, accompagnato da Mirko Virtuani; 3° Wendy, pastore australiano, accompagnato da Ludovica Vanni
Categorie speciali:
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Pacioccone: Thor, rottweiler, accompagnato da Iride Suisenti
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Lo Smilzo: Spenk, meticcio, accompagnato da Fabio Casadei
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Il Bullo: Leo, accompagnato da Vincenzo Virgilio
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La Pupa: Candy, yorkshire, accompagnata da Lewer Yauri Huamancha
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Il Baby: Lion, Rhodesian ridgeback, accompagnato da Vlada Kurilova
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Mesendoz: Nutella, meticcia, accompagnata da Sonia Baldo
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Coppia: Spenk, già vincitore della categoria “Smilzo” e Tommy, Jack Russel accompagnato da Jonathan Ortoleva
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Nonnetto: Sandy, meticcia, Luciano Colombo
Il Silenzio intonato dalla tromba di un agente della polizia municipale e corone di fiori, della Città di Torino e della Juventus, in piazza San Carlo, questa mattina , due anni dopo la tragedia della sera del 3 giugno 2017 durante la finale di Champions tra Juve e Real Madrid. La folla impazzita causò due morti e oltre 1.500 feriti. Hanno preso parte alla cerimonia la sindaca, Chiara Appendino, il presidente del Consiglio comunale Francesco Sicari, il presidente uscente del Consiglio regionale Nino Boeti, con il prefetto Claudio Palomba.
(foto: il Torinese)
Ex patron Borsalino, bancarotta per 4 miliardi
GUARDIA DI FINANZA DI TORINO E ASTI: CONCLUSE LE INDAGINI SUL CRAC MILIARDARIO DEL “RE DEL GAS”
Sono 51 le persone denunciate dalla Guardia di Finanza di Torino e Asti, nel corso delle indagini sul fallimento delle società facenti capo a Marco Marenco, “re del gas” ed ex patron dello storico e prestigioso marchio di cappelli “Borsalino”.Gli indagati sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di una colossale bancarotta fraudolenta – seconda in Italia solo a quella di “Parmalat” – ai danni di 12 aziende del gruppo, operanti nei settori dell’import-export di gas naturale e della produzione di energia elettrica.Nel corso dell’inchiesta sono stati anche sottoposti a sequestro preventivo beni per un valore complessivo pari a 107 milioni di euro.Sono ora stati notificati gli avvisi di conclusione delle indagini, che hanno messo in luce un crac societario di oltre 4 miliardi di euro, nonché condotte distrattive per circa 1 miliardo e 130 milioni di euro.
I provvedimenti sono giunti al termine di una complessa attività investigativa condotta congiuntamente dai Nuclei di Polizia economico-finanziaria di Torino e di Asti e coordinata dal Procuratore della Repubblica di Asti, dott. Alberto Perduca, e dal Pubblico Ministero dott. Luciano Tarditi.In particolare gli illeciti ipotizzati nei confronti degli indagati sono reati tributari (quali la dichiarazione fiscale infedele, l’omesso versamento delle imposte, la sottrazione al pagamento delle accise), la truffa aggravata, l’appropriazione indebita, le false comunicazioni sociali e, soprattutto, la bancarotta fraudolenta aggravata.Quest’ultimo reato, secondo gli accertamenti dei Finanzieri, è stato commesso con l’unico scopo di distrarre e occultare somme, partecipazioni e beni aziendali in favore di imprese costituenti un mero schermo dell’imprenditore astigiano, spostando, in tal modo, tutte le attività patrimonialmente significative sotto il diretto e personale controllo di quest’ultimo.Le indagini hanno evidenziato che il denaro, le partecipazioni e i beni sottratti venivano impiegati in operazioni infragruppo e successivamente trasferiti all’estero, mediante compravendite fittizie. Le attività imprenditoriali esercitate dalle società nel frattempo indebitate o fallite venivano proseguite da nuove aziende, appositamente costituite e intestate ad amministratori e manager vicini all’imprenditore. Queste ultime, vere e proprie “scialuppe di salvataggio”, erano a loro volta controllate da numerose società estere che, come “scatole cinesi”, componevano il complesso sistema di frode.L’intera attività investigativa ha consentito di scoprire una “galassia” costituita da almeno 190 società, residenti nel territorio nazionale ed estero, legate da complesse catene partecipative, talvolta schermate mediante l’interposizione di aziende offshore situate in “paradisi fiscali”.Per ricostruire le condotte distrattive e individuare le numerose società estere coinvolte è stato necessario l’utilizzo di diversificati strumenti di indagine, fra i quali particolarmente preziosa è risultata l’attività di cooperazione internazionale – attivata anche per il tramite del II Reparto del Comando Generale della Guardia di Finanza – con numerosi Paesi esteri, comprese le Isole Vergini Britanniche, l’Isola di Man, Panama, Malta, Cipro, Liechtenstein e Lussemburgo.
Nel corso delle attività investigative è anche emerso che alcuni dei responsabili, al fine di eludere le indagini, utilizzavano dispositivi telefonici criptati e si avvalevano della collaborazione di pubblici ufficiali (anch’essi individuati e a vario titolo indagati per corruzione, favoreggiamento e accesso abusivo a sistemi informatici) che garantivano a Marco Marenco e ai propri familiari servizi di sicurezza, oltreché il reperimento di notizie circa lo stato delle indagini.
L’operazione si inserisce in un ampio contesto operativo che vede la Guardia di Finanza impegnata in prima linea nel contrasto all’evasione fiscale e alla tutela dei mercati, della libera concorrenza, nonché delle imprese e dei professionisti onesti che operano nella piena e consapevole osservanza delle leggi, oltreché garante del perseguimento degli obiettivi di aggressione patrimoniale nei confronti dei soggetti dediti ad attività criminose, al fine di assicurare l’effettivo recupero delle somme frutto, oggetto o provento di condotte illecite.
Splendido risultato per i tuffi di Piemonte e Valle d’Aosta nella seconda giornata della finale del Gran Premio Azzurri d’Italia, in corso al Foro Italico di Roma. Eduard Timbretti Gugiu e Matilde Borello, entrambi categoria Junior e tesserati per la Blu 2006 Torino, hanno conquistato la medaglia d’oro nelle rispettive gare dal trampolino. Dopo l’argento di venerdì dal metro Eduard Timbretti si è imposto nei 3 metri, con 497,95 punti davanti a Davide Baraldi (Canottieri Milano, 434,35), Riccardo Giovannini (Fiamme Oro, 419,16) e Giulio Propersi (Circolo Canottieri Aniene, 398,15). Matilde Borello è invece stata la migliore dal metro, concludendo con 355,15 punti davanti a Lucia Zebochin (Triestina Nuoto) e Maia Biginelli (Fiamme Oro). Notevoli i punteggi fatti registrare dai due atleti torinese, frutto di gare molto regolari su livelli elevati. Eduard è rimasto leggermente al di sotto della sufficienza soltanto nel triplo e mezzo avanti – il tuffo con coefficiente maggiore tra quelli della sua rotazione – e ha preso il volo con i doppi e mezzo indietro e ritornato, entrambi premiati con vari 7, 7,5 e 8. Come sempre, non avendo ancora la cittadinanza italiana, Eduard ha condiviso il proprio gradino del podio con Baraldi, mentre l’argento e il bronzo sono andati a Giovannini e Propersi.
Senza errori anche la prova di Matilde, che non è praticamente mai andata sotto la sufficienza e che ha trovato il proprio tuffo migliore nel doppio e mezzo avanti, con il quale ha preso la testa della classifica senza più abbandonarla fino alla fine, chiudendo con un nuovo punto esclamativo nel salto mortale e mezzo ritornato. I due ragazzi allenati da Claudio Leone torneranno in campo oggi nell’ultima giornata della finale del Gran Premio Azzurri d’Italia; Matilde nel trampolino 3 metri, Eduard nella piattaforma.
Splendido risultato per i tuffi di Piemonte e Valle d’Aosta nella seconda giornata della finale del Gran Premio Azzurri d’Italia, in corso al Foro Italico di Roma. Eduard Timbretti Gugiu e Matilde Borello, entrambi categoria Junior e tesserati per la Blu 2006 Torino, hanno conquistato la medaglia d’oro nelle rispettive gare dal trampolino. Dopo l’argento di venerdì dal metro Eduard Timbretti si è imposto nei 3 metri, con 497,95 punti davanti a Davide Baraldi (Canottieri Milano, 434,35), Riccardo Giovannini (Fiamme Oro, 419,16) e Giulio Propersi (Circolo Canottieri Aniene, 398,15). Matilde Borello è invece stata la migliore dal metro, concludendo con 355,15 punti davanti a Lucia Zebochin (Triestina Nuoto) e Maia Biginelli (Fiamme Oro). Notevoli i punteggi fatti registrare dai due atleti torinese, frutto di gare molto regolari su livelli elevati. Eduard è rimasto leggermente al di sotto della sufficienza soltanto nel triplo e mezzo avanti – il tuffo con coefficiente maggiore tra quelli della sua rotazione – e ha preso il volo con i doppi e mezzo indietro e ritornato, entrambi premiati con vari 7, 7,5 e 8. Come sempre, non avendo ancora la cittadinanza italiana, Eduard ha condiviso il proprio gradino del podio con Baraldi, mentre l’argento e il bronzo sono andati a Giovannini e Propersi.
Senza errori anche la prova di Matilde, che non è praticamente mai andata sotto la sufficienza e che ha trovato il proprio tuffo migliore nel doppio e mezzo avanti, con il quale ha preso la testa della classifica senza più abbandonarla fino alla fine, chiudendo con un nuovo punto esclamativo nel salto mortale e mezzo ritornato. I due ragazzi allenati da Claudio Leone torneranno in campo oggi nell’ultima giornata della finale del Gran Premio Azzurri d’Italia; Matilde nel trampolino 3 metri, Eduard nella piattaforma.
La Polizia arresta topo d’auto in azione
Era stata segnalata la presenza di un ragazzo che stava perpetrando furti su auto. Quando i poliziotti dell’Ufficio Prevenzione Generale sono arrivati in corso Palermo hanno subito individuato il topo d’auto in azione, che ha immediatamente provato a scappare in direzione corso Novara spingendo gli operatori, tirando calci e pugni e inveendo contro di loro. Gli agenti delle volanti lo hanno tratto in arresto per tentato furto e resistenza a Pubblico Ufficiale. In quell’area sono state individuate due auto oggetto del tentativo di furto, entrambe risultavano parcheggiate e presentavano i vetri infranti. Inoltre, il diciannovenne con precedenti di Polizia, è stato sanzionato amministrativamente poiché celava sostanza stupefacente all’interno degli slip.
“Sfumature di donne di scienza” è il monologo teatrale che andrà in scena al Teatro Giocosa di Ivrea martedì 4 giugno alle 21. Lo spettacolo, a ingresso libero, vedrà sul palco Sara d’Amario, attrice di teatro diplomatasi al Teatro Stabile di Torino, volto noto del cinema italiano e degli sceneggiati televisivi. Un viaggio nel tempo, dal tono leggero e divertente, in compagnia di venti scienziate che hanno rivoluzionato il mondo della matematica, della fisica, della filosofia, della filosofia e tanti altri “mondi”. Dall’attrice e inventrice Hedy Lamarr, passando da Spazia, Sophie Germani, viaggiando dal tempo delle “streghe” a quello delle prime laureate, dal fascino dell’atomo a quello del DNA, fino ai giorni nostri e agli ultimi Nobel. In scena le
vite di queste donne di scienza, le loro famiglie, gli studi e le difficoltà, la curiosità e la formidabile tenacia. Lo spettacolo diventa un mezzo per mettere sotto i riflettori la presenza e l’attività concreta delle donne nel mondo scientifico. La drammaturgia non segue un preciso ordine cronologico, proponendo collegamenti inaspettati e divertenti tra queste venti vite straordinarie. Il tono non è mai polemico o discriminatorio nei confronti degli uomini e non a caso, in tutta la pièce, vengono citati padri, mariti, colleghi che hanno saputo superare le abitudini mentali della loro epoca ed i pregiudizi, sostenendo e riconoscendo i talenti e di meriti di queste donne. Un modo per rappresentare, senza edulcorare la realtà o nascondere gli episodi negativi, come quella non è stata – e non è ancora – la “normalità” ma piuttosto un’eccezione. Il monologo “Sfumature di donne di scienza” serve a dimostrare come le donne siano capaci di farsi strada e ottenere successi importanti in campo scientifico e nelle materie “dure” come matematica, fisica, chimica. Una comunicazione che crea un intrattenimento in scena, traducendo in modo accattivante l’importanza della dimensione umana di donne che, spesso ancora oggi nell’ombra, fanno tanto per il progresso di tutta la società.
M.Tr.
L'isola del libro
Rubrica settimanale sulle novità in libreria
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Jonathan Dee “I provinciali” – Fazi – euro 20,00
E’ uno spaccato della provincia americana, sospesa tra la tragedia dell’11 settembre e la crisi economica del 2008, l’ultimo romanzo di Jonathan Dee. Scrittore nato a New York nel 1962, laureato a Yale ed uno dei protagonisti del “New journalism”, collaboratore di testate prestigiose come il “New York Times Magazine”, “Harper’s”, editor della “Paris Review”, docente di scrittura alla Columbia University e alla New School. Al suo attivo ha 7 romanzi, tra i quali “I privilegiati” che è stato finalista al Premio Pulitzer 2011. “I provinciali” è lo spietato affresco di miserie e virtù degli abitanti di una cittadina, Howland nel Massachussets. Un lucido racconto dell’egoismo che ben si ricollega anche all’attuale clima politico della società… non solo americana. Inizia con il giovane Mark Firth, imprenditore edile di belle speranze, ma scarso senso degli affari. Ingenuamente ha affidato tutti i suoi risparmi ad un oscuro consulente finanziario che ha aggirato anche altri sprovveduti, poi si è volatilizzato col cospicuo malloppo. Altro che investimento vincente a più zeri! Mark è stato praticamente mandato in rovina. Cerca di risollevarsi ristrutturando la casa di Philip Hadi, broker miliardario arricchitosi con gli hedge funds (fondi speculativi), che dopo l’11 settembre è convinto che New York non sia più sicura. Decide così di trasferirsi con la famiglia nella tranquilla cittadina di provincia, e rimette a nuovo la sua tenuta a poca distanza da quella di Mark. Hadi ha velleità politiche e si candida alla carica di sindaco. In campagna elettorale promette di proteggere i cittadini dall’aumento delle tasse e si professa incorruttibile perché già ricco di suo. Ma le cose non saranno così semplici: la cittadinanza resterà divisa tra i sostenitori che lo adorano e i detrattori che invece lo odiano. Una carrellata di personaggi alle prese con la confusione della vita. Dal fratello di Mark, Gerry, immobiliarista dal cuore arido, alla sorella insegnante che imbastisce una relazione amorosa col padre di una sua allieva…e poi altri abitanti sospettosi nei confronti dei turisti e di chi viene da fuori… Jonathan Dee, cresciuto tra New York e una cittadina simile a quella del romanzo, sa di cosa parla e soprattutto ne scrive benissimo. Ci si appassiona alle vicende dei singoli personaggi, spesso di classi diverse e in rotta di collisione, con tensioni che rischiano di degenerare in modo incontrollabile. E’ un po’ anche il disincantato ritratto dell’odierna società, in cui il divario sociale ed economico tra ricchi, ceto medio e poveri si è allargato in modo preoccupante, generando sentimenti rancorosi pronti ad esplodere. Una lettura appassionante.
Rita dalla Chiesa “Mi salvo da sola” – Mondadori – euro 18,00
Non ha bisogno di presentazioni Rita dalla Chiesa, giornalista, conduttrice e volto noto della Tv, figlia del Generale Carlo Alberto dalla Chiesa trucidato dalla Mafia a Palermo nel 1982, ex moglie del conduttore più amato del piccolo schermo, Fabrizio Frizzi, scomparso l’anno scorso.
Però per capire più a fondo il suo carattere, imparare come ha affrontato i grandi dolori della sua vita, gestito gli affetti, la carriera ed il tempo che passa, vale la pena leggere il suo libro “Mi salvo da sola”. Una sorta di memoir di poco più di 200 pagine scritte magnificamente in cui condensa e ripercorre la sua storia: tra lutti, successo, affetti, popolarità, ma anche tradimenti pesanti da metabolizzare. Invece della solita dedica ha scritto: “Dedicato alle onde della mia vita, che mi hanno sempre aiutata a tornare a riva”. Un inizio bellissimo che apre il libro a una data ben precisa: quel maledetto 3 settembre 1982 a Palermo in cui la mafia tese un agguato a suo padre e lo crivellò di colpi insieme alla giovanissima 2° moglie Emanuela Setti Carraro e all’agente di scorta Domenico Russo. Momenti allucinanti che fanno parte della storia più buia del nostro paese, in cui emersero chiaramente ambiguità e connivenze della classe politica, ma anche la forza di un popolo fatto di persone per bene. Momenti in cui i tre fratelli dalla Chiesa (Rita, Nando e Simona) dimostrarono dignità, coraggio e coerenza nel non stringere le mani dei politici che avevano lasciato solo il Generale e sancito così la sua condanna a morte. Poi nel libro ci sono gli anni successivi e la resilienza dell’autrice nell’affrontare il divorzio, crescere sua figlia Giulia praticamente da sola, i primi successi televisivi, la corte serrata che le fece Fabrizio Frizzi più giovane di 10 anni, ma con una maturità che oltrepassava i dati anagrafici. Poi Rita dalla Chiesa racconta anche lo strappo dalla trasmissione Mediaset di grande successo “Forum”, la fine del suo matrimonio con Frizzi e il loro legame comunque inossidabile, anche quando il conduttore sposerà la giovane concorrente di Miss Italia, Carlotta Padovan. Frangente in cui l’autrice dimostra tutta la sua sensibilità e intelligenza nel fare un passo indietro e lasciare spazio alla nuova coppia. Poi ci sono altri capitoli di vita, altri dolori e momenti invece di serenità in riva al mare, e tanto altro ancora che lascio a voi scoprire….,
Susie Orman Schnell “Le ragazze di New York” – Feltrinelli – euro 15,00
Scorre con leggerezza questo romanzo della scrittrice americana, cresciuta a Los Angeles, laureata alla University di Pennsylvania, collaboratrice di grandi testate (tra le quali “The New York Times” e “The Huffington Post”), che oggi vive con il marito e i tre figli vicino a New York. Nel libro racconta la storia di due donne che a 70 anni di distanza lottano per costruirsi una carriera e conquistare l’indipendenza, senza però dover necessariamente rinunciare agli affetti più cari. Ci si appassiona alle vicende che coinvolgono la giovane Charlotte Friedman che aspira a diventare pubblicitaria negli anni 40, quando al massimo le donne arrivavano alla scrivania di segretarie. E’ combattuta tra le aspettative del rigido padre che la vorrebbe nel negozio di famiglia (che tra l’altro sta soccombendo alla concorrenza), gli studi, e il concorso da Miss Subway che in quegli anni eleggeva mensilmente una giovane bellezza come testimonial pubblicitaria dell’azienda dei trasporti di New York. L’altra protagonista è invece dei giorni nostri, si chiama Olivia e anche lei cerca di farsi strada nel mondo estremamente competitivo della pubblicità, segretamente attratta dal suo capo. L’agenzia per cui lavora concorre ad una gara per aggiudicarsi come cliente nientemeno che la metropolitana della Big Apple. Olivia avrà la brillante idea di ripescare le bellezze di Miss Subway e, senza saperlo, finisce per intersecare con la sua traiettoria di vita quelle di alcune protagoniste del celebre concorso del 1949. Scoprirà che, in un certo senso, anche se in un contesto più moderno, la sua battaglia per il successo nel lavoro e la realizzazione nel privato, non è poi tanto diversa da quella delle ragazze dei tempi andati. E in mezzo, a capitoli alternati, la Schnell racconta tante pagine di vita di Charlotte e Olivia, tra delusioni e tradimenti, coraggio e determinazione, resilienza e capacità di superare ostacoli e disfatte… e tanto altro ancora. Due belle lezioni di autostima e tenacia.