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redazione il torinese

Vulcano, Ischia e Pantelleria

Acque cristalline, paesaggi meravigliosi, natura incontaminata, tre isole paradisiache che ci regalano vacanze incantevoli, soggiorni fatti di relax e wellness, di divertimento ma anche di salute e trattamenti benefici grazie alle preziose proprietà delle acque e dei fanghi di origine lavica ricchi di minerali. In ognuno di questi tre splendidi luoghi possiamo trovare rimedi e terapie utili a combattere e prevenire disturbi e problemi legati alle ossa, alla pelle, alle vie aree o reumatismi.

Vulcano è famosa per le sue pozze, le acque calde e le fumarole. Sfruttando l’energia del sottosuolo e i suoi fanghi centenari si possono curare patologie legate alla pelle, alle ossa e alle vie respiratorie. I fanghi sono infatti utili per osteoartrosi, reumatismi ma anche per distorsioni, fratture e lussazioni. Il mare caldo offre un idromassaggio e un rilassamento possibile in tutte le stagioni mentre le fumarole   l’opportunità di fare inalazioni   del tutto naturali, senza impianti.

A Ischia l’offerta è molto ampia ed è il risultato di una lunga tradizione: giardini e parchi termali, fonti, sorgenti naturali e fumarole.Bagni di vapore, massaggi, fangoterapia, trattamenti aromatici e pietre calde sui punti energetici. Una altissima concentrazione di sali minerali: zolfo, sodio, bicarbonato, cloro, ferro. In questo luogo famoso in tutto il mondo per le sue acque termali si possono curare varie malattie e disfunzioni soprattutto quelle cutanee come le dermatiti. I fanghi vulcanici sono composti da materiale argilloso, microrganismi vegetali e animali quali alghe, humus, aggregati humo-minerali. Le applicazioni possono variare tra i 20 e i 30 minuti a seconda della prescrizione medica.

Pantelleria, un’ isola nel mezzo del Mediterraneo, un paesaggio unico fatto di colate laviche, faraglioni e cale, è un perfetto centro termale grazie alle sue manifestazioni vulcaniche secondarie (emissioni di gas e acqua calda dal sottosuolo). A Gadir si possono trovare vasche in pietra a cielo aperto ad una temperatura di circa 50 gradi che curano sinusiti e raffreddori ma anche reumatismi, e poi ancora le grotte di Sataria e di Scauri Porto, le Favare dove l’acqua può raggiungere i 100 gradi, le sorgenti termali di Nikà e il Lago Specchio di Venere, alimentato da fonti termali e da acqua piovana, il cui fango, che si caratterizza per l’odore di zolfo, è dovuto a depositi di alghe termofile e viene usato sulla pelle a scopi terapeutici: inestetismi della cellulite, flebiti, problemi articolari.

 

Oltre che una vacanza, una fuga dallo stress quotidiano e una promessa di assicurato relax questi posti sono fonte di benessere e risorse di vitalità e possono costituire un valido supporto, con il controllo e la prescrizione del medico, alla guarigione di svariate patologie e disturbi. Non solo villeggiatura quindi ma anche attenzione alla propria salute e trattamenti specifici e dedicati.

 

Maria La Barbera

 

 

 

 

 

 

5000 torinesi di corsa all’alba per la Run 5.30

Si è svolta oggi, con partenza alle 5.30 del mattino, la settima edizione torinese della Run 5.30, una camminata/corsa di 5,3 km non competitivi nel cuore della città, insolitamente deserta, silenziosa e resa ancora più affascinante dalle prime luci dell’alba.Circa 5.000 partecipanti, tutti indossando la t-shirt ufficiale dell’evento – quest’anno bianca col tricolore, per celebrare l’edizione del decennale nella città da cui è partito il progetto, Modena – hanno corso o camminato per le vie del centro, partendo da Piazza Castello e arrivando in Piazza San Carlo. Run 5.30 è un progetto italiano nato su idea di Sergio Bezzanti, pubblicitario, e Sabrina Severi, biologa nutrizionista. Run 5.30 pone al centro il binomio movimento e sana alimentazione, promuovendo un sano stile di vita attraverso l’attività fisica quotidiana, il cibo scelto con cura, l’arte e l’esperienza. Run 5.30 è un evento sostenibile e a impatto zero, organizzato nel contesto in cui la gente vive e lavora. Il progetto Run 5.30, che nel 2018 prevede 12 tappe in Italia e una in Inghilterra, nel corso degli anni ha coinvolto decine di scuole, i detenuti del carcere di San Vittore e numerose fondazioni, tra cui la Peggy Guggenheim di Venezia. Di ogni quota di iscrizione, un euro viene donato all’associazione o all’ente di promozione sportiva del territorio che collabora alla riuscita della tappa.

Il cambiamento è giallo-verde?

STORIE DI CITTA’ di Patrizio Tosetto
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Proprio vero non c’è mai limite al peggio, qui in città e dalle parti del governo.Dopo il caso del portavoce municipale l’ imbarazzante silenzio della nostra cara Sindachessa Chiara Appendino. Il suo silenzio palesato in Consiglio Comunale, in sintonia con tutta la giunta  e con il gruppo consiliare. Vietato per i grillini dire ciò che pensano pubblicamente. Un silenzio imbarazzante per loro e per chi lo deve subire. Lo avevamo capito : sono gli ultimi comunisti italiani con Beppe Grillo Stalin. “Taci il nemico ti spia”. Ed eccoli disciplinati e muti. Che strano, proprio loro che sono per il palazzo di vetro, per le riunioni viste e sentite da tutti. Loro con Il web sempre ” aperto” come massima espressione della democrazia. E invece muti.  Diciamocelo, non ci fanno una bella figura.Se il caso della consulenza del Salone del Libro al portavoce della sindaca si fosse verificato a parti inverse, l’Appendilo consigliera di opposizione avrebbe detto a Fassino che rispondere era  un dovere.  Ora le domande fatte all’Appendino sono invece solo delle provocazioni. Uno dei cardini della democrazia è  l’informazione, la conoscenza. Noi vogliamo sapere  come sono andate le cose. Ma Chiara non si scompone. Anzi. Da oggi può contare sul contratto tra Di Maio e Salvini. Addirittura si potrebbe ipotizzare un accordo per le Regionali. Sarebbe cappotto, una quasi scontrata vittoria alle regionali. Contenuti del contratto per i piemontesi? Questo dopo il voto. Così si evitano imbarazzanti figure. Non ci stupiamo più di nulla.
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Il professore Giuseppe Conte incaricato Presidente del Consiglio alla sua prima dichiarazione pubblica sostiene di essere un filo-Europa. Dopo due ore con Mattarella che probabilmente… “ti do l’incarico se lo dici”. E quello che si dice non è affatto ciò che si farà, ammesso che si faccia qualcosa. Ammesso che si voglia fare qualcosa. Chi saranno i ministri? Dettagli!  Per ora si intuisce che la compagine governativa sarà composta da poche donne. E ci dispiace per la Castelli che non sarà Ministra. Forse paga un certo “nervosismo” nelle sue pubbliche dichiarazioni. Ci sarebbe piaciuto vederla all’opera. Ma è un Lusso che il popolo italico non si può permettere.  Sicuramente Crosetto si è dimesso da parlamentare indispettito di non poter fare il ministro. Dimesso per modo di dire. Dimissioni solo quando voterà accettandole il Parlamento. Non lo sapevate? Proprio cosi .Per noi comuni mortali vale il principio delle dimissioni ricettizie.Una volta date non sono respingibili. Per Loro no. Vale quando voteranno, se voteranno. Indubbiamente poche certezze. Forse la prima Santa alleanza in Piemonte tra pentastellati e leghisti, tra i sostenitori del reddito di cittadinanza e chi ha sempre detto “prima il Nord”. Tra quelli che ognuno deve avere un reddito e chi meno tasse per i ricchi. È poi chiedi: ci sono le coperture economiche? Provocatore! Sei contro la rivoluzione giallo-verde. Più che provocatori chiediamo chiarezza. Chiediamo troppo? Non ci sembra.

Il pic-nic di Theodora

 

Cosa c’è di più bello che portare il sorriso, il gioco, l’allegria nella quotidianità dei bambini, soprattutto quando si trovano in ospedale? Saranno gioia e spensieratezza gli ingredienti del “PIC-NIC DI THEODORA”, un vero e proprio picnic sull’erba dedicato alle famiglie, in programma il 26 maggio alle ore 12 nella splendida cornice dei Musei Reali (Giardini di Levante), organizzato da Fondazione Theodora Onlus. Parola d’ordine solidarietà. I partecipanti riceveranno all’ingresso dei giardini tutto l’occorrente per il pic-nic: un telo per sedersi sul prato e un cestino pieno di cose buone da gustare in compagnia. A seguire, gelato offerto da Alberto Marchetti. Dopo il pranzo WINS (World International School), la Scuola Internazionale di Torino che per tutto il ciclo educativo, dall’infanzia al diploma, segue il percorso didattico dell’International Baccalaureate di Ginevra, intratterrà i piccoli ospiti con giochi e laboratori in inglese; sarà un pomeriggio pieno di laboratori creativi, animazione e ovviamente l’allegria dei Dottor Sogni. La prenotazione è obbligatoria alla mail picnictorino@theodora.it; la donazione per gli adulti è 30 euro, 15 euro per i bambini con meno di 12 anni. I fondi raccolti durante la giornata serviranno a garantire il programma di visita dei Dottor Sogni torinesi (Dottor Astro e Dottoressa ConFusa) presso l’Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino. I Dottor Sogni torinesi dal 2001 visitano tutte le settimane i bambini ricoverati nei reparti di: Alta complessità (Neurochirurgia, otorino e maxillofacciale chirurgia plastica), Cardiologia e cardiochirurgia e sala gessi. La missione di Fondazione Theodora Onlus è offrire, a titolo assolutamente gratuito, a tutti gli ospedali e reparti pediatrici nei quali Fondazione Theodora Onlus opera, la professionalità e l’entusiasmo dei Dottor Sogni. Il Dottor Sogni di Fondazione Theodora Onlus è un artista professionista, assunto dalla Fondazione e specificamente formato per operare in ambito ospedaliero pediatrico, il quale – attraverso l’ascolto, il gioco, la magia – offre al bambino in ospedale e alla sua famiglia un prezioso aiuto nell’affrontare la difficile prova del ricovero.

ANNO DI TRIONFI PER IL SALSASIO

Dopo la vittoria della Coppa Piemonte della Provincia di Torino, prosegue l’avventura dell’Usd Salsasio in Coppa, portando a casa anche la vittoria in campionato e passando così in Seconda Categoria. In campionato i rossoneri hanno trionfato a casa dello SportInsieme Piobesi Torinese con uno straordinario 7 a 0 con triplette di Falconi, Manescotto e rete di Beltrame. Perse invece le ultime due partite, con un 2 a 0 contro l’Atletico Volvera e 1 a 3 in casa contro il Cumiana, quando però ormai il campionato si era già tinto di rossonero. In conclusione dell’ultima giornata di campionato, domenica 20 maggio si è tenuta la premiazione della vittoriosa Salsasio da parte della Delegazione FIGC Lnd di Pinerolo nella persona di Giuliano Miegge. In Coppa Piemonte il Salsasio, squadra rappresentante la provincia di Torino, dopo la netta vittoria contro il Virtus Saluggia con reti di Falconi, Dellunto e Manescotto, i rossoneri hanno poi passato il turno e vinto il triangolare, grazie al pareggio che ha dato la vittoria al Salsasio per via della differenza reti, contro la squadra rappresentate la provincia di Aosta la Montjovet Champdepraz, giocata in casa mercoledì 23 maggio e finita 4 a 4 con goal di Dallunto, Audisio, Falconi e Manescotto. Ora si proseguirà con le semifinali regionali.

Ivan Quattrocchio

Linea 2 metropolitana: richiesta dei fondi

Nella Sala Bobbio di via Corte d’Appello 16, si sono riunite  le Commissioni Servizi Pubblici Locali, Urbanistica, Ambiente e Smart City, in una seduta – presieduta da Roberto Malanca – a cui sono stati invitati anche i rappresentanti delle 8 Circoscrizioni torinesi, della Regione Piemonte, dei Comuni di Beinasco, Orbassano, San Mauro, Settimo Torinese e Venaria e dell’Agenzia per la Mobilità piemontese.

 

All’ordine del giorno la progettazione preliminare della Linea 2 della metropolitana, con l’audizione dei vertici del raggruppamento temporaneo di imprese che ha vinto l’appalto, formato da Systra SA (mandataria), Neosia S.p.A. (già Tecnimont Civil Construction), Italferr S.p.A., Systra-Sotecni S.p.A., AI Studio – Associazione Professionale, SAS Ar-thème Associés, Studium SAS di Frida Occelli.

 

In occasione dell’incontro, l’assessora ai Trasporti Maria Lapietra ha annunciato che la Città di Torino intende richiedere entro settembre 2019 al Ministero i fondi per finanziare la gara del Primo Lotto funzionale dell’opera, che dovrebbe riguardare la zona dove installare il deposito dei treni (circa 7 ettari) e il centro di controllo: i tecnici di Systra hanno spiegato che probabilmente verrà costruito un solo deposito (“due sono un lusso che non ci possiamo permettere”), all’estremità Nord o Sud del tracciato.

 

I tecnici hanno spiegato che sono al lavoro per stimare l’attrattività della Linea 2, ovvero la domanda potenziale degli utenti che, in un orizzonte temporale di lungo-lunghissimo periodo, fruiranno della nuova linea metropolitana. Nelle prossime settimane verranno organizzati incontri pubblici per una concertazione con il territorio del tracciato, che potrebbe diramarsi verso OrbassanoSan Mauro e forse Venaria.

 

Al momento sono state ipotizzate modifiche migliorative al tracciato della Linea 2 originariamente previsto dal bando, per massimizzare la capacità trasportistica del percorso, con un possibile incremento del bacino potenziale di utenti del 5%: fondamentale per garantire la sostenibilità dell’opera e giustificare l’investimento previsto.

 

Gli studi sul percorso originario fatti sulla base dei dati estratti dalla piattaforma City Forecast® di TIM/Olivetti, con il tracciato a base di gara, tra Cimitero Parco e Piazza Rebaudengo, prevedono in un orario di punta una domanda potenziale della nuova linea 2 in 36mila persone/ora nelle due direzioni di marcia, con un marcato squilibrio in termini di domanda sulle due direzioni: circa 16,5 mila persone/ora in direzione Nord e circa 20mila persone/ora in direzione Sud, con una stima di un carico massimo di 6,5 mila persone/ora in direzione Nord e in circa 7,8 mila persone/ora in direzione Sud.

 

Se invece venissero approvate modifiche al percorso (studi, del 2015/2016 sul cosiddetto tracciato E1), con un attestamento a Orbassano Centro, con un passaggio da Porta Nuova e senza l’eventuale diramazione Nord/Est, gli utenti aumenterebbero, diventando, in un orario di punta, 45mila persone/ora nelle due direzioni (+20% rispetto alle stime preliminari operate); così come aumenterebbe il carico massimo di linea: circa 8,9 mila persone/ora in direzione Nord (+27% rispetto alle stime preliminari operate), circa 9,2 mila persone/ora in direzione Sud (+15% rispetto alle stime preliminari operate)nelle ipotesi di scenario E1 dei precedenti studi risulta fondamentale.

 

Le analisi quali-quantitative operate in termini comparativi tra il tracciato a base di gara e il tracciato di riferimento individuato dal gruppo di lavoro hanno consentito di stimare in 13-14 kmq la superficie territoriale ricadente dell’area di accessibilità primaria (+0,3% circa rispetto allo a scenario base di gara), in 170mila persone il bacino potenziale di popolazione residente raggiungibile (+4,7% circa rispetto allo a scenario base di gara), in 199mila persone il bacino potenziale di utenza raggiungibile (residenti + domiciliati + city user). Il progetto preliminare della Linea 2 verrà consegnato entro il 12 dicembre 2018.

www.comune.torino.it

(foto: il Torinese)

Tiro con l’arco: Campionato Regionale Targa e Trofeo Pinocchio

Campionato Regionale Targa e Trofeo Pinocchio, circa 220 arcieri in rappresentanza di 25 società, due intense giornate di gare. Sarà un lungo week end per il tiro con l’arco piemontese, radunato sul campo di via Cavallo 38 a Venaria per le due manifestazioni citate in apertura. Entrambe sono organizzate dalla società Sentiero Selvaggio, padrona di casa, in collaborazione con il Comitato Regionale FITARCO Piemonte. Sabato 26 maggio a partire dalle 15 si svolgerà la fase estiva del Trofeo Pinocchio, manifestazione giovanile che consiste in due tappe regionali di qualificazione e una finale nazionale, in programma il 16 e 17 giugno ad Ascoli Piceno. La gara è dedicata ai giovani arcieri delle classi Ragazzi (a loro volta divisi in Ragazzi di prima e di seconda media, rispettivamente classe 2006 e 2005) e Giovanissimi (2007-2009). Vi parteciperanno circa 90 atleti in rappresentanza di 21 società; dieci – cinque maschi e cinque femmine – si qualificheranno per la finale nazionale e si aggiungeranno ai due arcieri già qualificati all’appuntamento di Ascoli Piceno. Questi ultimi sono Manuele Stufano (Arcieri Cameri) e Clelia Phyllis Ceriana (Arcieri Città della Paglia), che nella tappa invernale (indoor) svolta a marzo a Cantalupa hanno ottenuto i migliori punteggi tra i Ragazzi. Il Trofeo Pinocchio è un appuntamento di rilievo per il tiro con l’arco piemontese perché rappresenta un momento di crescita e di confronto per moltissimi giovani arcieri. Da questa competizione sono passati diversi atleti oggi protagonisti in campo nazionale e internazionale. Sempre a proposito del Trofeo Pinocchio, è da ricordare che la finale nazionale dell’edizione del prossimo anno si terrà proprio a Venaria sul campo del Sentiero Selvaggio.

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Domenica 27 maggio a partire dalle 8.45 si disputerà invece il Campionato Regionale Targa, aperto agli arcieri delle classi Junior, Senior e Master per quanto riguarda la divisione arco olimpico e agli arcieri delle classi Ragazzi, Allievi, Junior, Senior e Master per quanto riguarda la divisione compound. Al mattino sono in programma le qualifiche, seguite dalle premiazioni di classe; al pomeriggio spazio agli scontri diretti individuali e a squadre che decideranno i titoli regionali assoluti. Saranno in gara più di 130 arcieri in rappresentanza di 25 società piemontesi e tra loro praticamente tutti i migliori interpreti della disciplina a livello regionale. In campo gli azzurri Marco Morello e Luca Melotto (Aeronautica Militare/Iuvenilia), impegnati nell’arco olimpico Senior; Irene Franchini e Giuseppe Seimandi (Fiamme Azzurre/Arcieri delle Alpi), in gara nel compound Senior; Alex Boggiatto (Ar.Co.Arcieri Collegno), atleta Junior di compound recentemente convocato in nazionale per la Youth Cup di Rovereto. Alla stessa manifestazione ha partecipato l’altra piemontese Aiko Rolando (Iuvenilia), assente al Campionato Regionale poiché ancora nella categoria Allieve. Non sarà della partita neppure Tatiana Andreoli (Iuvenilia), in questi giorni ad Antalya (Turchia) con la nazionale assoluta per la seconda tappa di Coppa del Mondo. Nella manifestazione iridata Tatiana ha chiuso le qualifiche dell’olimpico al 14esimo posto e si è poi fermata ai 16esimi contro la russa Inna Stapanova, vittoriosa 6-5 allo shoot off (8-7).

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Con le compagne di nazionale Lucilla Boari e Vanessa Landi, Tatiana ha poi perso ai quarti nella prova a squadre; il trio azzurro si è arreso 5-3 a Taipei (Lei, Peng, Tan). Nel mixed team, infine, in coppia con Mauro Nespoli, Tatiana ha interrotto la sua corsa agli ottavi contro l’Indonesia (Agatha, Choirunisa), perdendo 5-4 (18-17) allo shoot off. Protagonista in Coppa del Mondo anche Irene Franchini, emiliana tesserata per la società torinese degli Arcieri delle Alpi. 16esima al termine delle qualifiche del compound, Irene è poi uscita agli ottavi di finale, perdendo 146-136 contro la numero uno del tabellone, la coreana So Chaewon. Nella prova a squadre, insieme a Marcella Tonioli e Laura Longo, si è nuovamente fermata agli ottavi contro l’India (Dhayal, Kirar, Vennam), a segno allo shoot off 227-227 (27-26). Ottavi fatali anche nel mixed team, dove Irene Franchini e Sergio Pagni sono usciti sconfitti 156-154 contro i Paesi Bassi (De Laat, Schloesser).

Per i link utili per seguire l’evento clicca qui

Da Orbassano: “A proposito di TAV e della Politica Piemontese”

Iniziamo dalle affermazioni dichiarate nel contratto di governo al punto 27: “Con riguardo alla Linea ad Alta Velocità Torino-Lione, ci impegniamo a ridiscuterne integralmente il progetto nell’applicazione dell’accordo tra Italia e Francia” . Ridiscutere un progetto come la Tav può significare una notevole perdita di tempo e di occasioni di sviluppo economico per il Piemonte; I parlamentari Piemontesi, sia di maggioranza che minoranza, si devono impegnare efficacemente per sostenere la più importante infrastruttura che potrà risollevare l’economia di Torino e dei comuni vicini, la città di Orbassano per prima, al pari dei politici Lombardi, Veneti e Emiliani; Non a caso il Piemonte soffre dell’aumento della disoccupazione (soprattutto giovanile) e della riduzione del reddito pro capite, mentre le altre regioni padane registrano ben altra vitalità economica; La mancata realizzazione della TAV renderà sempre più isolata l’area Torinese e la conferma del terzo valico che interessa la Lombardia e che sarà aperto nel 2022, rafforzerà sempre più l’asse infrastrutturale Genova-Rotterdam sul quale si concentreranno le attività logistiche e produttive per l’ovvia comodità dei trasporti e temiamo che parte delle attività torinesi si rilocalizzeranno altrove, abbandonando le nostre città; Siamo molto preoccupati per il futuro economico dei nostri territori e invitiamo i politici locali a impegnarsi con tutte le loro energie per mantenere l’impegno della realizzazione della TAV e a non far prevalere la superficialità con cui certe forze politiche stanno liquidando questa importante infrastruttura affermando “che ormai non serve più e che andava fatta 30anni fa”; Vorremmo la conferma che un’importante opera di trasporto pubblico come la stazione della ferrovia metropolitana del San Luigi (FM5) sarà realizzata e per la quale nutriamo qualche timore perché finanziata proprio con l’anticipazione dei fondi della Torino-Lione; Proponiamo di organizzare una mobilitazione delle forze politiche e sociali per far sentire la voce di tutti coloro che sostengono il ruolo   nazionale ed europeo dei nostri territori, soprattutto per non perdere ancora tempo prezioso;

 

 

Il Sindaco di Orbassano                                                         Componente Osservatorio TAV

   Eugenio Gambetta                                                                         Valter Martino

 

IL TURCO TORNA A VIENNA?

FOCUS INTERNAZIONALE  di Filippo Re

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É partita dai Balcani la sfida di Erdogan all’Europa. Il “sultano” attacca il Vecchio Continente da Sarajevo, nel cuore dei Balcani e della vecchia Europa ottomana, dove si è recato per preparare la doppia campagna elettorale, legislative e presidenziali, del 24 giugno. Davanti a migliaia di turchi arrivati da mezza Europa in treno e in pullman, grazie ai fondi erogati dallo Stato turco, Erdogan, con toni da crociata, ha puntato il dito contro austriaci, tedeschi, olandesi e francesi, contro quei Paesi che non consentirono tempo fa ai suoi ministri di tenere comizi elettorali nelle locali comunità turche. Fa un po’ effetto vedere che un presidente turco sfida l’Europa proprio dai territori in cui ottomani e cristiani si sono combattuti per lunghi secoli. In particolare Erdogan se l’è presa con Vienna, la più dura ad opporsi alle manifestazioni dei turchi, ma Vienna è abituata a resistere alle minacce anatoliche, ha resistito in modo eccezionale a due memorabili assedi (1529 e 1683), poi l’Impero ottomano ha perso altri colpi e non è stato più in grado di nuocere. Di tempo ne è passato tanto: 335 anni fa, i giannizzeri del Gran Visir Kara Mustafa e del sultano Maometto IV passarono proprio dai Balcani, già sottomessi, per reclutare nuove truppe e marciare sull’Ungheria per puntare poi su Vienna. A quell’epoca il sultano vinceva e perdeva le battaglie sul campo, oggi il neo “sultano” ricatta i suoi potenziali nemici con le armi della propaganda, dei profughi e delle alleanze fragili e variabili. “Non mi consentite di incontrare i miei elettori a Vienna e a Berlino? Allora posso farlo in altre città europee come Sarajevo, un tempo ottomana”. Città musulmana al 90%, Sarajevo conserva ancora oggi stretti legami storici e culturali con la Mezzaluna. Nostalgico della grandezza dell’Impero sultaniale, Erdogan considera i Balcani una parte essenziale della sua sfera di influenza, esattamente come ritiene storicamente legati alla Turchia i territori in Medio Oriente, in particolare quelli vicini alle sue frontiere. Per realizzare il suo sogno di ricostituire almeno in parte l’Impero ottomano, l’uomo forte di Ankara penetra con la propaganda ideologica e con massicci investimenti nei Paesi balcanici, inserendosi nella società civile, sfruttando partiti politici e lobby locali finanziate da Ankara. Altre organizzazioni simili filo-turche operano in Bosnia, Albania, nel Kosovo, in Macedonia e in Bulgaria, Paesi dove la Turchia, insieme ad Arabia Saudita e Iran, sta costruendo decine di moschee, scuole religiose e centri culturali. Teste di ponte di cui Erdogan si serve per estendere la sua influenza nella regione balcanica e nel resto dell’Europa dove invita i turchi a fare almeno cinque figli ciascuno. Finanzia anche la nascita dei primi partiti islamici. In Olanda il partito dei turchi “Denk” ha ottenuto una mini vittoria eleggendo in Parlamento tre deputati mentre in Belgio il partito islamico, in corsa per le elezioni amministrative di ottobre, cerca di introdurre la sharia, la legge religiosa, che nei quartieri islamici è già attiva, e di mettere sulle strade autobus e tram separati per uomini e donne. Il fondatore del partito sostiene perfino che nel 2030 i musulmani saranno la maggioranza in Belgio. Con le elezioni anticipate a giugno il presidente turco mira a conquistare il potere assoluto nel Paese in modo da governare come un vero sultano. Ma ha bisogno anche dei voti dei turchi all’estero, di cui tre milioni vivono nella sola Germania e tanti altri in Austria e in Belgio. “Benvenuto Sultano, unico amico del nostro popolo nei Balcani” si leggeva in questi giorni sui manifesti a Sarajevo per ringraziare Erdogan per la sua visita. Ma di manifesti in città ce n’erano anche degli altri: “dittatore, vattene, noi cittadini di Sarajevo non ti vogliamo”. I panettieri viennesi possono stare tranquilli questa volta. Lavorare di notte è sempre faticoso ma quella notte di oltre tre secoli fa fu davvero speciale. Si sentirono strani rumori giungere dai sotterranei della città. I genieri turchi stavano scavando dei tunnel per far saltare in aria la cinta muraria, aprirsi dei varchi e invadere la capitale. Diedero l’allarme alle sentinelle e contribuirono alla sconfitta dei turchi. Salvarono Vienna e forse l’Europa. Il Gran Visir riuscì a mettersi in salvo ma fu poi strangolato per ordine del sultano. La sua testa fu portata a Maometto IV. Per i turchi fu l’inizio del declino. In 15 anni persero quasi la metà dei territori conquistati nei tre secoli precedenti. Per tutta risposta e allo scopo di celebrare l’evento, i pasticceri viennesi inventarono il cornetto o croissant prendendo spunto dalla mezzaluna della bandiera turca. 

Giovani e lavoro, Brachetti: “Credete nei vostri sogni!”

“Credete nei vostri sogni: realizzarli è possibile e si può arrivare molto in alto!”. Lo ha detto Arturo Brachetti il 23 maggio, alla cerimonia di assegnazione dei Premi “Studia e Lavora” e “Lavoro dignitoso” promossi da Sicurezza e Lavoro nell’ambito del Campionato del Cappuccino, organizzato da Engim Piemonte e ospitato nel Teatro Le Musichall di cui Brachetti è direttore artistico.

 

Proprio su quel palco – ha spiegato l’artista – a 16 anni ha cominciato “da sfigato” a fare i primi giochi di prestigio, per poi arrivare a girare per tutto il globo, diventando il miglior trasformista del mondo! Prima però ha dovuto fare molta gavetta, studiare e perfezionarsi continuamente. A lui stesso, prima di diventare un affermato professionista, è capitato di fare i cappuccini mentre lavorava come portiere d’albergo.Sono stati due i riconoscimenti assegnati per celebrare la quinta edizione del Premio “Studia e Lavora” a giovani che, con passione e determinazione, hanno affrontato un percorso formativo e hanno poi trovato una buona occupazione. A Cristhian Herrera, ex allievo Engim e ora stimato professionista, è stata consegnato un piatto artistico realizzato da Artecopia per Sicurezza e Lavoro e consegnato da Arturo Brachetti e da Laura Polito, avvocato di Sicurezza e Lavoro. A Roberto Longo – in video collegamento da New York dove vive e lavora nel ristorante coreano Jungsik (2 stelle Michelin) – la targa del Premio, con la seguente motivazione: “Giovane professionista appassionato del proprio lavoro, dopo una breve esperienza nel settore odontotecnico e un primo approccio al mondo della ristorazione, ha capito che il suo futuro era nelle sale di ristoranti e alberghi. Conseguita la qualifica professionale di operatore servizi ristorativi sala e bar, ha lavorato in numerosi locali in Italia e all’estero, sino ad arrivare a un prestigioso impiego come sommelier a New York. Cercando sempre nuove esperienze e aggiornando la propria formazione, ha imparato una mentalità lavorativa vincente confrontandosi con i migliori professionisti del settore”.

“Siamo orgogliosi di essere in questo splendido teatro, finalmente riaperto al pubblico – ha dichiarato Laura Polito – per consegnare i Premi Studia e Lavora e Lavoro dignitoso insieme ad Arturo Brachetti, alle Istituzioni e naturalmente all’Engim Piemonte. Motivare i giovani a intraprendere un serio percorso professionale e ad aggiornarsi continuamente è un impegno che portiamo avanti da anni. Crediamo che proprio l’esempio di storie di successo di giovani lavoratori e lavoratrici e di aziende virtuose che investono su di loro – come quelle dei vincitori di quest’anno e delle scorse edizioni – possano stimolare ragazze e ragazzi nell’affrontare con speranza e determinazione le sfide del mondo del lavoro”.È stata quindi assegnata la seconda edizione del Premio “Lavoro dignitoso” a Turin Palace Hotel srl, rappresentata da Matteo Marzot, accompagnato dalla dipendente Lamia Lamanna. Hanno consegnato la targa Arturo BrachettiGianna Pentenero, assessora Istruzione, Lavoro e Formazione professionale Regione Piemonte, e Marco Muzzarelli, responsabile del Campionato del Cappuccino e direttore Engim Piemonte Artigianelli. Questa la motivazione: “Per l’attenzione e la responsabilità nella gestione delle risorse umane, in particolare dei giovani. L’azienda ha formato e valorizzato nel tempo giovani lavoratori e lavoratrici, anche attraverso percorsi di alternanza scuola/lavoro, scegliendo di investire su giovani torinesi motivati ed entusiasti per rilanciare una prestigiosa struttura alberghiera”.“Il Campionato del Cappuccino e il Premio Studia e Lavora valorizzano la professionalità – ha dichiarato l’assessora Gianna Pentenero – e servono a dimostrare le proprie capacità. Un’occasione importante per verificare le competenze e le capacità che ragazze e ragazzi hanno potuto acquisire durante il proprio percorso formativo. Il fatto che venga premiata anche un’azienda per il ‘Lavoro dignitoso’ testimonia inoltre l’attenzione che il mondo imprenditoriale piemontese dedica alla formazione e alle opportunità occupazionali rivolte ai giovani”.“A Le Musichall è stato messo in scena il valore dei giovani – ha detto Marco Muzzarelli, direttore Engim Piemonte Artigianelli – un buon auspicio per chi vuole costruirsi una professione e diventare protagonista del proprio futuro, come è accaduto ai vincitori del Premio Studia e Lavora”.