Ottant’anni fa venivano promulgate le leggi razziali con le quali il fascismo escluse gli ebrei dalla società italiana. Ottant’anni sono poco meno di un secolo e da allora sono accaduti un incredibile quantità di fatti e l’intera storia del ‘900 venne influenzata dall’impronta razzista dei regimi totalitari. Ottant’anni dopo va posta grande attenzione verso fatti che possono apparire lontani e che invece hanno una tragica eco ai giorni nostri, quando si scopre che i semi dell’intolleranza e dell’odio, accompagnati dai demoni della supposta supremazia razziale, sono ancora terribilmente vivi e prosperanti. Per contrastare i germi di questa intolleranza che rischiano di moltiplicarsi e crescere, occorre rammentare la storia contemporanea del nostro paese. Una storia che il 14 luglio 1938 vide Il Giornale d’Italia pubblicare il testo intitolato “Il fascismo e i problemi della razza”, più noto come il Manifesto della Razza. Firmato da alcuni scienziati e docenti italiani, quel testo stabiliva inconfutabilmente la suddivisione dell’umanità in razze differenti, l’esistenza di una razza italiana pura, non corrotta dalla presenza di altre popolazioni nonché, all’articolo 9, la non appartenenza degli ebrei alla razza italica. Una tesi rilanciata il 5 agosto 1938 con la pubblicazione della rivista La difesa della Razza, diretta da Telesio Interlandi che, con disegni caricaturali e termini particolarmente violenti e dileggianti, propagandò la narrazione dell’ebreo avido e antipatriottico. Il 18 settembre di quell’anno Benito Mussolini, davanti ad una folla osannante in piazza dell’Unità a Trieste, preannunciò la promulgazione delle leggi razziali dichiarando che “l’ebraismo mondiale è stato, durante sedici anni, malgrado la nostra politica,
un nemico irreconciliabile del fascismo”. Le immagini della “fiammeggiante giornata di Trieste”, come la definì la stampa di regime, diffuse allora dall’Istituto Luce e riviste ottant’anni dopo fanno rabbrividire. Trieste non fu scelta a caso, essendo una città dove la componente ebraica era da secoli integrata nella comunità nonostante la propaganda fascista si affrettasse a dipingerla come luogo di infiltrazioni di una “razza avida di lucro”. Quel giorno, con la sua oratoria tribunizia, Mussolini proclamò che il “problema razziale” era di “scottante attualità” e che sarebbero state adottate “le soluzioni necessarie”. Cosa che effettivamente avvenne con il Regio decreto n. 1728 – Provvedimenti per la difesa della razza italiana – del 17 novembre 1938, firmato dal Duce e dall’allora re Vittorio Emanuele III. Le cosiddette “leggi razziali” rappresentarono di fatto un corpus di provvedimenti legislativi che sancirono, per i cittadini italiani “di razza ebraica”, la progressiva privazione dei più elementari diritti civili.Nei primi anni ‘30 si stimava che ci fossero 13 milioni di ebrei in Europa, dei quali circa 40 mila in Italia. Ottant’anni fa questi cittadini italiani diventarono progressivamente vittime di un “razzismo di Stato”, tramite leggi discriminatorie a livello sociale ed economico e, in un secondo momento, con la violenza vera e propria. Mussolini e il
fascismo si adeguarono così alla legislazione antisemita della Germania nazista dove il Führer, Adolf Hitler, fin dall’ascesa al potere nel 1933, varò una serie di provvedimenti contro gli ebrei. Veniva così compiuto un altro dei drammatici passaggi che culminarono nell’Olocausto, con lo sterminio di 6 milioni di persone, compresi donne e bambini. In realtà vi fu un antefatto per l’Italia, un precedente datato 19 aprile del 1937. Quel giorno vennero varate le prime leggi razziali con il Regio Decreto Legislativo numero 880. Si applicarono in Africa Orientale e vollero segnare la superiorità degli italiani rispetto ai sudditi delle colonie italiane in Somalia, Eritrea, Etiopia e Libia. Le conseguenze di quelle leggi, che di fatto aprirono la strada a
quelle contro gli ebrei, produssero forti discriminazioni e torti. Tornando alle leggi razziali emanate nel ’38, quest’ultime riguardarono tutti gli aspetti della vita politica e sociale, con l’intento di discriminare la componente ebraica del paese, compresi quegli uomini e quelle donne che avevano abbracciato il fascismo dei primi anni. Agli ebrei fu impedito di prestare il servizio militare e di iscriversi al PNF; vennero licenziati dalleamministrazioni pubbliche senza possibilità di accedere ad alcun tipo di sussidio. La stessa sorte toccò ad altre categorie di lavoratori: liberi professionisti , impiegati degli istituti di credito, persino agli ambulanti vennero revocate le licenze per l’esercizio delle attività. I matrimoni misti, che negli anni ’30 avevano toccato il 30%, vennero proibiti. Vie, luoghi, cognomi ebraici sparirono da libri ed elenchi telefonici. Opere scritte da autori ebraici vennero messe all’indice. Studenti e professori dovettero lasciare le scuole, le accademie, gli atenei senza più possibilità di rientrarvi fino alla caduta del fascismo. Nel 1940, con l’entrata in
guerra dell’Italia a fianco della Germania, le leggi razziali si inasprirono e furono abolite soltanto nel gennaio del 1944 nella parte meridionale dell’Italia, dove si era installato il governo Badoglio. Nel resto del Paese, dove spadroneggiava la Repubblica Sociale di Salò, continuarono ad essere efficaci, con tutte le conseguenze drammatiche. Sono passati 80 anni e qualche volta pare che la memoria non abbia “vaccinato” il mondo dalla follia razzista. Eppure proprio il timore che la storia possa ripetersi, il fatto che oggi riaffiorino fenomeni e comportamenti che si pensavano sopiti, scomparsi, deve suggerire di non chiudere gli occhi o voltare lo sguardo altrove, approfondendo la conoscenza di una delle pagine più scure e vergognose della storia italiana.
Tanti atleti master si sono ritrovati nel fine settimana al Palazzo del Nuoto di Torino per la Manifestazione Regionale Estiva organizzata dal Comitato FIN Piemonte e Valle d’Aosta. 23 le società piemontesi rappresentate, ma diversi partecipanti sono giunti da altre regioni quali Lombardia, Liguria e Emilia Romagna e Toscana, in virtù del carattere “open” della manifestazione. Per gli atleti piemontesi l’evento è stato una sorta di Campionato Regionale in vasca lunga, secondo appuntamento di questo tipo dopo quello in vasca corta disputato sempre a febbraio al Palazzo del Nuoto. Importanti i numeri, in crescita rispetto a quelli della passata stagione e vicini a quelli fatti registrare dal Campionato Regionale di febbraio, dove gli atleti coinvolti furono circa 500. Nel consueto clima di allegria e divertimenti che contraddistingue il movimento master non sono mancate le ottime prestazioni, con ben cinque record – 2 italiani e 3 europei – battuti.
I due primati nazionali portano la firma di altrettante atleti piemontesi: Mauro Rodella e Alessia Virgilio, entrambi tesserati per l’Aquatica Torino. Mauro, classe 1963 e inserito nella categoria M55-59, ha vinto i 1500 stile libero con il tempo di 19’06″73, abbassando di oltre cinque secondi il 19’12”01 firmato dal novese Giannantonio Scaramel nel 2009. Alessia, classe 1988 e categoria F30-34, ha invece trionfato nei 400 misti in 5’17″24, migliorando di quattro secondi il primato stabilito da Oriana Burgio sei anni fa (5’21”39).
I tre record europei sono invece di tre nuotatori lombardi. Franca Bosisio (Team Trezzo Sport), classe 1968 e categoria F50, già detentrice del record europeo F45, ha nuotato i 200 farfalla in 2’35″95, migliorando il 2’36”40 della spagnola Maria Garcia datato 2015. Nella stessa distanza ha brillato Daniela Pedacchiola (Milano Nuoto Master), classe 1963 e categoria F55, che con il tempo di 2’43″84 ha abbassato il 2’47”73 di due anni fa della britannica Judith Hattle. Primato continentale, infine, per Carlo Travaini (Acqua 1 Village), classe 1963 e categoria M55, che nei 200 rana ha abbassato il suo stesso record portandolo da 2’34”80, stabilito a febbraio a Lignano, a 2’32″27; un crono migliore anche rispetto al record europeo M50, appartenente allo stesso Travaini.
Da segnalare, infine, la vittoria della Sa-Fa 2000 Torino nella classifica per società, davanti a Libertas Nuoto Chivasso e Aquatica Torino. Completano la top 5 Acqua di Pianeta Sport e Swimming Club Alessandria. https://www.federnuoto.piemonte.it/finpiemonte/home_new/appro_new.asp?id_info=20180604115322&area=7&menu=agonismo&read=master
Il borgo di sera
Suggestiva immagine serale del Borgo Medievale di Torino. La bella foto è stata scattata da Paolo Giacchetta.
Torino al governo: non pervenuta


Un centinaio i bimbi non in regola con i vaccini
I bambini che frequentano asili nido e materne comunali e che non sono in regola con i vaccini sono un centinaio. In totale 245 le lettere inviate dal settore Servizi educativi alle famiglie “irregolari”. Lo ha detto in Consiglio comunale l’assessora all’Istruzione Federica Patti. “Dopo l’invio della raccomandata – ha spiegato Patti – 7 famiglie hanno ritirato i figli da scuola, 84 hanno presentato la documentazione comprovante gli adempimenti, 137 non l’hanno presentata e 17 sono in via di approfondimento”. Tra le famiglie che non avevano presentato la documentazione, dopo l’invio della raccomandata, in 32 hanno presentato i documenti che provano invece la regolarità della loro situazione.
Tir di traverso blocca la tangenziale
Il traffico è rimasto bloccato sulla tangenziale Torino Sud, vicino allo svincolo Torino-Savona, a causa di un tir che ha urtato il guardrail occupando la carreggiata. Il conducente, rimasto illeso, avrebbe perso il controllo per l’ asfalto bagnato dalla pioggia. Vigili del fuoco e polizia stradale sono intervenuti per lo sgombero della strada.
Arriva Stupinigi Sonic Park
Dal 25 giugno all’11 luglio sono sei i concerti della line up di Stupinigi Sonic Park, un festival nuovo nella location, nell’organizzazione e nella prospettiva
Stupinigi Sonic Park, promosso da Città di Nichelino e Sistema Cultura, con il patrocinio di Regione Piemonte e Camera di Commercio di Torino, in collaborazione con Piemonte dal Vivo e Consorzio Residenze Reali Sabaude all’interno di Palchi Reali, è una produzione Reverse e Vertigo.
La nuova joint venture tra Reverse e Vertigo è consolidata dall’obiettivo comune di proporre al pubblico un modo diverso di fruire di concerti live all’interno di cornici prestigiose ed esclusive.
Reverse è l’agenzia di organizzazione eventi e comunicazione, fondata dai fratelli Fabio e Alessio Boasi a Torino, che si occupa di tournée di grandi spettacoli e concerti in Europa, di gestione e promozione di teatri e di location culturali, di organizzazione di festival in Piemonte.
Vertigo è una delle agenzie leader in Italia nel settore della musica, fondata dai fratelli Andrea e Stefano Pieroni, si occupa di organizzare i tour di artisti internazionali, come Deep Purple, Iron Maiden, David Gilmour, e nazionali, come la recente acquisizione dei Subsonica; Vertigo è la prima agenzia italiana ad aver firmato con Cts Eventim, il gruppo internazionale di servizi di ticketing (in Italia con Ticketone) e di entertainment dal vivo, che include numerose agenzie di concerti e festival in tutta Europa.
Nata da una pluriennale collaborazione e amicizia, la strategia condivisa tra Reverse e Vertigo oggi è una prima operazione su una nuova venue di prestigio storico e di bellezza unica.
Partendo proprio dal Piemonte, e dalla Palazzina di Caccia di Stupinigi, questa sinergia guarda lontano e desidera rafforzare la presenza in Italia di location di rilievo in cui proporre artisti internazionali e offrire un’accoglienza attenta alla soddisfazione del pubblico, con l’offerta di servizi che rendano l’esperienza dei concerti live piacevole e indimenticabile a tutti i livelli.
La prima location che ospita la nuova visione condivisa di Reverse e Vertigo è Stupinigi Sonic Park con la valorizzazione del giardino interno della Palazzina di Caccia di Stupinigi, gioiello barocco nel territorio della Città di Nichelino, a 10 Km in linea retta dal Polo Reale nel centro di Torino.
Un’area concerti di 15.000 mq open air sarà allestita, per la prima volta, in 300 anni di storia della residenza sabauda. Patrimonio dell’Unesco dal 1997, è uno dei più altisonanti esempi del Barocco-Rococò europeo, commissionato nel 1729 da Re Vittorio Amedeo II a Filippo Juvarra, residenza dedicata a luogo di festa attorno alle grandi battute venatorie, il cui simbolo è il cervo di bronzo che sovrasta la cupola centrale.
Nel giardino interno, realizzato dal 1740 dal garden designer Michael Bernard, tra esemplari secolari di querce e carpini dove passeggiava elefante Fritz dal 1827 per 25 anni, regalo del viceré d’Egitto a Re Carlo Felice di Savoia, l’organizzazione di Stupinigi Sonic Park allestirà un palco di 300 mq e si occuperà di misure di tutela del patrimonio arboreo, faunistico e architettonico.
I pionieri dell’hard rock, il quinto chitarrista migliore del mondo secondo Rolling Stone, entrambi nella Rock and Roll Hall of Fame, il produttore e musicista di rock progressive tra i più poliedrici, i vincitori di numerosi Dischi D’Oro sono i protagonisti del festival.
Generi musicali diversi con in comune un’importante caratteristica che li rende la migliore line up per l’esordio di Stupinigi Sonic Park. L’esperienza pluridecennale nelle esibizioni dal vivo e nel comporre la loro musica, la scelta di elevare la qualità delle location scelte per i propri concerti, grazie a un’attenzione specifica alla fonica e agli effetti speciali, garantisce la qualità assoluta dei live di Jeff Beck (25 giugno), Steven Wilson (26 giugno), LP (29 giugno), Negrita + Kiol (5 luglio), Caparezza (9 luglio), Deep Purple (11 luglio).
Per ogni concerto il giardino segreto della Palazzina di Caccia di Stupinigi avrà un assetto di posti ad hoc per una fruizione più consona alle diverse tipologie di musica.
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25 giugno | JEFF BECK, una delle tre date italiane del tour europeo;
26 giugno | STEVEN WILSON, una delle due date italiane del tour di “To The Bone”;
29 giugno | LP, una delle quattro date italiane del tour europeo;
5 luglio | NEGRITA + Kiol, data del tour estivo di “Desert Yacht Club”;
9 luglio | CAPAREZZA, data del tour estivo di “Prisoner 709”;
11 luglio | DEEP PURPLE, una delle uniche due date italiane del tour “InFinite”.
Jeff Beck, lungo il corso della sua illustre 50enne carriera, ha ottenuto 8 Grammy Awards, è stato classificato da Rolling Stone come uno dei “100 Greatest Guitarists of All Time”, è stato inserito nella Rock & Roll Hall of Fame due volte. Jeff Beck a giugno sarà in tour in Europa con uno show sorprendente dove si potrà ascoltare live i brani del suo leggendario repertorio, il 25 giugno a Stupinigi Sonic Park. Una band stellare accompagnerà Jeff Beck sul palco: Vinnie Colaiuta (batteria), Jimmy Hall (voce), Rhonda Smith (basso) e Vanessa Freebairn-Smith (violoncello).
A grande richiesta, dopo due date e un ottimo successo in Italia a febbraio 2018, Steven Wilson ha programmato un nuovo tour estivo in Europa del suo progetto solista “To The Bone”: il 26 giugno il rappresentante inglese del rock prog, già fondatore e frontman dei Porcupine Tree, sarà a Stupinigi Sonic Park.
Rivelazione del 2016, la cantautrice americana LP, dopo più di un anno dall’uscita di “Lost On You” (Disco d’Oro) e dopo pochi mesi dall’uscita della versione Deluxe, torna in Italia con quattro concerti estivi in location suggestive, tra cui Stupinigi Sonic Park il 29 giugno.
Uno dei gruppi rock italiani più longevi degli ultimi anni, nato da un’amicizia nella provincia toscana, arriva a Stupinigi Sonic Park. I Negrita il 5 luglio con una data del tour estivo del nuovo album, “Desert Yacht Club”, porteranno le undici tracce inedite, nate nell’omonima oasi creativa nel deserto di Joshua Tree in California, sul palco dell’aulica cornice del festival. Il concerto dei Negrita sarà aperto da Kiol, il giovane talento italiano dalla perfetta pronuncia inglese, che ha lavorato con i musicisti di Paolo Nutini e con Dani Castelar, il suo produttore; dal 4 maggio Kiol è in radio anche in Italia con “Broken Up Again”, il primo singolo di che ha segnato il suo successo in Belgio e nel Regno Unito.
Caparezza si può definire artista dell’anno, con 20 sold out nel tour invernale da novembre a febbraio, 9.000 Km percorsi da Nord a Sud sul furgone, più di 125.000 biglietti venduti in 3 mesi. Con il suo ultimo album “Prisoner 709” (Disco di Platino) e ai suoi singoli è rimasto nelle hot airplay radio italiane. Protagonista di concerti emozionanti, come solo lui sa fare, il 9 luglio Caparezza è pronto a saltare sul palco di Stupinigi Sonic Park.
I Deep Purple, il gruppo musicale hard rock inglese considerato fra i principali pionieri del genere heavy metal, tornano on the road nel 2018 con il tour mondiale dell’album “InFinite” che prevede due date in Italia. Brani nuovi e grandi successi nel concerto dell’11 luglio a Stupinigi Sonic Park della band inglese fra le più influenti in assoluto del panorama rock mondiale sin dagli anni ’70.
La valorizzazione della location del festival, area coperta da tutela della Sovrintendenza dei Beni Culturali, caratterizzata da rilevanti esemplari del patrimonio arboreo e della fauna presente, prevede, prima del festival, una serie di interventi dedicati alla protezione del patrimonio esistente, tra cui la ristrutturazione dei cancelli storici e la manutenzione degli alberi secolari.
L’area concerti sarà completata da una speciale area food, con un menù curato da Claudia Fraschini Cookin’ Factory, creato con prodotti identificativi di una buona qualità, di produttori locali, in un’ottica friendly e confortevole che nasce da quel tipo di cucina “che parla al cuore”: stuzzicherie, fingerfood e frutta fresca, piatti più sostanziosi in abbinamento a birre artigianali, e molto molto altro.
Tra i partner tecnici di Stupinigi Sonic Park, Eolo che fornirà due linee di connettività, una per i pagamenti tramite POS dell’area food e una per la navigazione social del pubblico; Italo che per la prima volta stringe una partnership con un festival musicale e lancia il contest “Viaggia con Italo e vinci i concerti dell’estate” che premia con uno speciale pacchetto VIP gli iscritti al programma fedeltà Italo Più. Tra i media partner di Stupinigi Sonic Park il nuovo Corriere Torino e Corriere della Sera, Radio Capital, VH1 e i canali tv del gruppo.
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TICKETING STUPINIGI SONIC PARK
I biglietti dei concerti di Stupinigi Sonic Park sono acquistabili esclusivamente sul circuito Ticketone e nei giorni di concerto dalle ore 18.00 alla biglietteria allestita alla Palazzina di Caccia di Stupinigi.
JEFF BECK | 25.06.18 Biglietti da € 40,00 + d.p. | posti numerati
STEVEN WILSON | 26.06.18 Biglietti da € 35,00 + d.p. | posti numerati
LP | 29.06.18 Biglietti € 33,00 + d.p. | posti in piedi
NEGRITA + Kiol | 05.07.18 Biglietti € 30,00 + d.p. | posti in piedi
CAPAREZZA | 09.07.18 Biglietti € 25,00 + d.p. | posti in piedi
DEEP PURPLE | 11.07.18 Biglietti da € 50,00 + d.p. | posti numerati
INFO: www.stupinigisonicpark.com | FB Stupinigi Sonic Park | #stupinigisonicpark
Prevendite TicketOne | Diffidate delle prevendite non autorizzate
Ancora grave la ragazza sfregiata con l’acido
Sono ancora gravi le condizioni della prostituta ventenne di origine africana ricoverata al Cto di Torino, dopo un’aggressione con l’acido, avvenuta nella notte in strada Settimo: ha ustioni su gran parte del corpo. Ad aggredirla, forse per rivalità e vendetta, sembra sia stata un’altra prostituta. Le indagini sono affidate ai carabinieri.
Investito dal tram in via Cibrario
La cucina come pura forma d’arte
IN PALAZZO MADAMA A TORINO I PIATTI DEL GRANDE CHEF MILANESE INCONTRANO LE OPERE D’ARTE CHE LI HANNO ISPIRATI. FINO ALL’11GIUGNO
“La cucina è di per se’ scienza, sta al cuoco farla diventare arte”: parola di Gualtiero Marchesi, lo chef degli chef, unanimemente considerato il fondatore della “nuova cucina italiana”, il primo ad avere ottenuto in Italia le tre stelle Michelin nel 1986 e il primo al mondo ad averle contestate e restituite nel 2008. A lui con grande avvedutezza Palazzo Madama, nell’ambito del Bocuse d’Or OFF 2018 (il programma di eventi collaterali rivolti al grande pubblico per festeggiare il prestigioso concorso di alta cucina Bocuse d’Or Europe le cui finali si terranno l’11 e il 12 giugno prossimi per la prima volta in Italia e a Torino) dedica una suggestiva installazione, ospitata al Piano Nobile, in Sala Senato, che prende il titolo sempre da una celebre citazione del Maestro. Di come per lui avesse da essere e da intendersi la sua cucina: “La cucina come pura forma d’arte”. Scriveva ancora Marchesi nel suo “Decalogo del cuoco”: “Ogni linguaggio, compreso quello della cucina, può diventare arte, quando la conoscenza della materia e delle tecniche siano assolute e quando l’urgenza di dire superi il piano individuale e diventi universale”. E proprio questo è quanto traspare in tutta evidenza negli otto piatti presentati a Palazzo Madama (in un evento nato dalla collaborazione fra il Circolo dei Lettori, l’Accademia Bocuse d’Or Italia, la Fondazione Torino Musei e la Fondazione Gualtiero Marchesi, con allestimento dell’ Officina delle idee e Leandro Agostini) attraverso una serie di fotoriproduzioni a colori retroilluminate di alcuni fra i più noti ed eleganti piatti di colui che fu il vero genio della cucina italiana del Novecento. Capolavori di gastronomia ispirati alle opere di noti artisti contemporanei: due nello specifico, come il cremonese di Soncino
Piero Manzoni (famoso per i suoi “Achromes” e per altre più dirompenti “stramberie”) e il Lucio Fontana inventore dello “spazialismo” e autore di quegli astratti essenziali “Teatrini” che tanto affascinarono Marchesi. E proprio di Manzoni e Fontana (non solo artisti ma anche clienti e soprattutto amici con i quali lo chef amava trascorrere piacevoli affabulanti serate, una volta chiuso il locale) troviamo esposte in mostra due opere emblematiche date in prestito dalla GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino. Dalla loro attenta osservazione nascono per intuito, occhio e mani di Marchesi gli “Achromes di branzino” (2006) in omaggio all’amico Piero Manzoni e “Il rosso e il nero” (2011) in omaggio a Lucio Fontana, dove “l’onda rossa copre tre quarti del piatto e si infrange contro una riva di lava” con la “salsa al pomodoro,
leggermente piccante e fredda, opposta ad alcuni pezzi di coda di rospo cotti nel nero di seppia. Freddo e tiepido, rosso e nero”. Arte pura, come il “Dripping di pesce” del 2004 realizzato pensando all’“action painting” di Jakson Pollock. Piatti e quadri: un confronto che diventa emozionante cortocircuito fra Alta Cucina e Arte. Laddove però l’Alta Cucina può divenire Arte pur giocando carte proprie e solo proprie, traendo ispirazione semplicemente dall’ innato senso dell’eleganza e delle proporzioni, dalla semplicità, dall’armonia e dall’amore per la materia. E’ il caso del celeberrimo “Riso, oro e zafferano” del 1981, piatto ardito e ineguagliabile, dalla “svettante solarità”, nato per caso per festeggiare i sessant’anni di un cliente e ancora oggi fra i must indiscutibili dell’alta cucina italiana. “Forse l’arte é dentro di me”, confessava Marchesi in una video-intervista (presentata in mostra a Palazzo Madama) al critico Francesco Bonami. Il che è probabile. Arte in tutte le forme e manifestazioni. Basti pensare anche al suo grande amore per la musica, che lo portò negli anni giovanili a studiare con convinzione pianoforte, finché “diviso fra musica e cucina – scriveva in terza persona nel suo libro autobiografico ‘Marchesi si nasce’– a trentadue anni prende due decisioni importanti: abbandona
le lezioni di pianoforte e sposa la sua insegnante di musica, Antonietta Cassisa”. Un grande amore fatto dei sentimenti che contano e di principi passioni e comuni affinità, trasmesse a figlie e nipoti, che oggi hanno tutti intrapreso la strada del professionismo musicale. Antonietta è scomparsa la scorsa estate; Gualtiero è sopravvissuto a lei solo pochi mesi. Fino al 26 dicembre 2017. Aveva 87 anni.
Gianni Milani
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“Gualtiero Marchesi. La cucina come pura forma d’arte”
Palazzo Madama-Sala Senato, piazza Castello, Torino; tel. 011/4433501 – www.palazzomadamatorino.it Fino all’11 giugno
Orari: tutti i giorni 10/18, chiuso il martedì
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