Niente maxi-festa per CR7
E’ tramontata l’ipotesi di festa speciale per Cristiano Ronaldo. Verrà rispettato invece il programma di presentazione dei nuovi calciatori in maglia bianconera. Niente “seratona”, dunque, lunedì all’Allianz Stadium per l’arrivo del mitico CR7. L’entusiasmo generale aveva fatto pensare a un evento straordinario di cui la Juventus non aveva in realtà mai parlato Il campione portoghese sarà lunedì a Torino per le visite mediche di rito al J Medical, poi l’incontro con i media all’ allianz Stadium.
ELENA MASSARENTI NUOVO DIRETTORE CIA TORINO
Prende il posto di Francesco Amatuzzo, in pensione, storico dirigente che ha accompagnato la crescita della Confederazione a Torino fin dalla sua costituzione. Il presidente Roberto Barbero: «Ora al vertice sono tutti giovani»
Elena Massarenti, 43 anni, diplomata all’Università in fitoiatria, sposata e mamma di due figli di 12 e 6 anni, è il nuovo direttore della Confederazione italiana agricoltori di Torino, al posto di Francesco Amatuzzo, 63 anni, storico dirigente del sindacato che ha raggiunto il traguardo della pensione. Il passaggio di consegne è avvenuto questa settimana, dopo qualche mese di affiancamento tra il direttore uscente e quello entrante. Elena Massarenti, già responsabile del Settore Formazione e Progetti, ha iniziato a lavorare in Cia nel 1998 come tecnico presso l’Ufficio di zona di Chieri, occupandosi prevalentemente delle pratiche per l’accesso ai contributi comunitari. Un’esperienza che l’aveva condotta nel 2014 nella sede provinciale a Torino, con l’incarico di organizzare il nuovo settore dei corsi e dei progetti finanziati rivolti alle imprese agricole torinesi. Francesco Amatuzzo era in Cia a Torino fin dalla sua fondazione, oltre quarant’anni fa. Nel 1976 aveva iniziato come funzionario di zona e successivamente è stato segretario del comprensorio di Ivrea, segretario provinciale di Torino, vicepresidente vicario con funzioni direttive, oltre che amministratore delegato della società Futura Servizi srl. Cia Torino è il sindacato con la più alta rappresentanza di aziende datoriali agricole della provincia (il 38 per cento, con oltre duemila dipendenti complessivi).«Devo profonda gratitudine al direttore uscente Amatuzzo – commenta il presidente di Cia Torino, Roberto Barbero -, colonna portante su cui è cresciuta la nostra Confederazione. Allo stesso tempo, con l’affidamento della direzione ad Elena Massarenti si va a completare un ricambio generazionale che ha visto ridare nuova linfa all’Organizzazione, tenendo conto che i nostri funzionari di zona sono tutti di età compresa tra i 20 e i 40 anni, così come il nuovo presidente regionale, Gabriele Carenini, anch’egli appena quarantenne».
Grande successo per la 1^ edizione della corsa podistica non competitiva / camminata “Corri con il Mauriziano – Sport e Salute insieme – 1° Trofeo Annamaria Aimone”, organizzata dall’Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano di Torino. Si è trattata di una corsa non competitiva di 7 km o camminata a passo libero di 4,2 km rivolta a tutti. Ieri sera, presso la Sala Consiglio, si è tenuta la cerimonia di consegna dei fondi raccolti in memoria della dipendente Annamaria Aimone. Il ricavato (quasi 5mila euro) è stato consegnato dal Direttore generale dottor Maurizio Dall’Acqua, anche con la partecipazione del Dott. Silvio Falco e della famiglia Aimone, al dottor Stefano Cirillo ed alla dottoressa Teresa Gallo per l’acquisto di arredi ed attrezzature per l’attivazione funzionale dell’area di attesa dei pazienti della TAC nel servizio di Radiologia dell’ospedale Mauriziano di Torino. Hanno partecipato anche l’ex Direttore Generale dottor Silvio Falco (ora Direttore generale della Città della Salute di Torino) e la famiglia Aimone.
L’Unione Industriale di Torino, Iren Mercato S.p.A. e Iren Energia S.p.A. hanno sottoscritto un accordo quadro per promuovere il teleriscaldamento come soluzione energetica efficiente, economica e sostenibile anche per le riqualificazioni energetiche degli edifici della Città Metropolitana di Torino
Il teleriscaldamento rappresenta, infatti, una tecnologia di primaria importanza per gli obiettivi nazionali e comunitari di efficienza energetica, permettendo, da un lato, consistenti risparmi di fonti energetiche primarie e, dall’altro, garantendo la massima efficienza nell’utilizzo del gas, attraverso il contenimento delle emissioni atmosferiche e i rilevanti benefici in termini di affidabilità, comfort e sicurezza per il cliente cittadino.L’iniziativa permetterà, quindi, alle imprese associate di ampliare il portafoglio di soluzioni, garantendo elevati livelli di efficienza e servizi grazie a condizioni chiare, uniformi e competitive. Tramite questo progetto, inoltre, Iren potrà
cogliere nuove opportunità di saturazione e sviluppo della rete di teleriscaldamento con la garanzia per il cliente/cittadino di omogeneità e trasparenza dei prezzi del vettore energetico primario. L’accordo rientra nel più ampio percorso di sviluppo dei sistemi integrati di teleriscaldamento del Gruppo, coerentemente con il Piano Industriale 2019-2023 e con la strategia aziendale che fa leva su punti di forza storici come il legame con i clienti e le radicate relazioni con i territori di riferimento, e sviluppa una value proposition distintiva basata su integrazione dell’offerta, canali digitali e centralità del cliente.
“Come direttore di Palazzo Madama sono lieto di aver favorito questa collaborazione tra la Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino, il Teatro Regio e il Museo Civico di Arte Antica della nostra città, suggellando così un esemplare rapporto istituzionale, che ha prodotto una mostra piccola ma emblematica, nel cui ambito viene messa in evidenza la creatività degli studenti dell’ultimo anno di laurea in Architettura e l’efficacia formativa dei loro ottimi docenti”. Così Guido Curto nel siglare la mostra 8 scenografie per Macbeth, che troverà posto sino al 10 settembre nella Sala Atelier, al secondo piano del Palazzo di piazza Castello. Curata da Roberto Monaco (Professore Ordinario del Politecnico torinese), Valentina Donato (architetto), Claudia Boasso scenografa del Regio di Torino), Attilio Piovano (docente del Conservatorio “G. Cantelli” di Novara), Loris e Martina Poët (architetto e illustratrice grafica), allineando nelle alte bacheche le suggestioni, le idee, le maquette di 32 allievi, rigorosamente quattro attorno ad ogni progetto, segue l’esperimento di due anni fa riguardante Madama Butterfly – ci si è cimentati anche con lo spartito di Norma, il prossimo appuntamento riguarderà il mozartiano Don Giovanni – ospitato nelle sale del MAO-Museo d’Arte orientale, cornice propria all’ambientazione esotica dell’opera. Quest’anno si è cercata l’ospitalità di Palazzo Madama, in considerazione anche del fattibile confronto con le collezioni museali, che vantano un prezioso patrimonio di stampe e disegni a soggetto teatrale, firmati da artisti quali Filippo Juvarra e i fratelli Bernardino e Fabrizio Galliari.
Un anno di lavoro, nell’anno accademico 2016 – 2017, all’interno del quale sono stati messi a frutto le competenze tecniche, artistiche e musicali degli studenti, un momento per porsi di fronte alla complessità della macchina teatrale incentrata sull’opera verdiana che pone le proprie radici nel terreno shakespeariano, nella significativa concomitanza con le celebrazioni per i 400 anni dalla morte del drammaturgo inglese. Un progetto che è stato realizzato nei vasti laboratori di scenografia del Teatro Regio a Settimo Torinese, dove i ragazzi hanno portato avanti l’elaborazione di bozzetti, tavole tecniche, campioni di elementi di scena, materiali tutti occorrenti a produrre nella realtà l’allestimento di un’opera lirica, confrontandosi con le tecniche costruttive e i materiali imposti dal palcoscenico, in particolare da quelli del Regio torinese.
Adesso, potenzialmente pronti per una messa in scena, gli otto progetti sono lì, incorniciati sul palcoscenico del teatro, con le loro silhouette, le foreste che avanzano, i piccoli personaggi, le ombre e le luci, i materiali diversissimi tra loro, gli incanti, le realtà. La speranza giovanile di una realizzazione. Sono il frutto delle differenti sensibilità degli studenti, capaci di considerare maggiormente quanto il potere contamini il sovrano e la sua sposa o la volontà a mettere in luce il lato metafisico della vicenda o a incorniciare cromaticamente i fatti, addirittura, forse con un azzardo di troppo, a intravedere e illustrare un Macbeth non estraneo all’ambiente e alla legge mafiosi.
Elio Rabbione
Senza offesa per nessuno ma, l’importante convegno, di livello mondiale, che si terrà a Domodossola, presso il Collegio Mellerio Rosmini, dal 16 al 20 luglio prossimi, non è per tutti, bisogna conoscere un po’ di Fisica, bisogna sapere bene l’inglese: inutile dire che la lingua parlata durante tutto l’incontro sarà, direi ovviamente, questa; i relatori – ricercatori – docenti e studenti universitari provengono da tutto il mondo, anche da Canada, USA e Australia.Organizzata da Ars.Uni.VCO e dal Comune di Domodossola, e dal Comitato Tecnico Scientifico coordinato dal prof. Sergio Cacciatori e composto da professori universitari provenienti dagli Atenei di Insubria, Piemonte Orientale, Milano e Berlino, la Scuola ha già ottenuto inoltre il riconoscimento ed il contributo da parte del Gruppo Nazionale di FISICA e MATEMATICA – INdAM. L’iniziativa è anche patrocinata dalla REGIONE PIEMONTE, CONSIGLIO REGIONALE del PIEMONTE ed il contributo di FONDAZIONE CRT.I temi riguardano le più recenti scoperte conseguenti alle equazioni di Einstein, da cui il titolo : EINSTEIN EQUATIONS: PHYSICAL and MATHEMATICAL ASPECTS of GENERAL RELATIVITY. (Le equazioni di Einstein: aspetti fisici e matematici della relatività generale).
Per la cronaca pubblichiamo qui il programma della mattina del 1° giorno:
MONDAY 16th July
- 09:00 — 10:30 Reception and Registration
- 10:00 – 10:30 Introduction to the Domoschool 2018 Edition
- 10:40 — 11:30 A. Carlotto Asymptotically flat spaces: shadows of rigidity and flexibility phenomena.
- 11:35 — 12:25 F. Finster Linear stability of black holes spacetime with closed timelike
- 12:30 — 12:50 D. Fermi (short talk) Free fall into the past. A time orientable
Il 19 luglio ore 21.00 si terrà inoltre “COLLOQUI sull’UNIVERSO”, aperto a tutti.
Per informazioni dettagliate su DOMOSCHOOL e relativi aggiornamenti è possibile vedere sul sito web www.univco.it/domoschool/
Elio Motella
“Clone” tra storia e mistero
Manca meno di un mese all’Ostensione del 10 agosto organizzata in occasione del Sinodo mondiale dei giovani che, dopo aver ammirato la Sindone alla cattedrale di Torino, proseguiranno il loro pellegrinaggio verso Roma per l’incontro con il Santo Padre.
Questo avvenimento richiama migliaia di fedeli da tutto il mondo, e apre al contempo un dibattito sulla validità scientifica della Sacra Sindone, reliquia che ha suscitato l’interesse dei media e ispirato la fantasia di registi e scrittori. S’intitola Clone il nuovo romanzo di Paolo Negro da giugno in libreria per Imprimatur (distribuzione Mondadori, 17,50 euro) e si muove in uno scenario che non ha nulla di fantascientifico. Anzi, al di là della trama noir scandita da due inquietanti omicidi che ricalcano due metodi della Santa Inquisizione, è forse la sua precisa ricostruzione della storia della Sindone e dei vari misteri che la puntellano a renderlo credibile e strettamente attuale, in una Torino palpitante e viva. Soprattutto se il clonato in questo caso non è un uomo qualsiasi, ma è l’uomo della Sindone, l’uomo che dovrebbe o potrebbe rappresentare una “nuova speranza”. La Sindone è realmente il sacro lenzuolo che ha avvolto il corpo di Gesù oppure è soltanto un falso di epoca medievale, come avevano dimostrato trent’anni fa le analisi al C14 poi recentemente messe in fortissimo dubbio da scienziati di tutto il mondo? Il problema, se così lo possiamo chiamare, alla fine perde quasi importanza. Il punto centrale resta quello etico e morale. È questo infatti il cuore della domanda che attraversa le coscienze di chi legge. Come scrive nella prefazione del libro la scrittrice Daniela Piazza: «Una risposta, alla fine, c’è, e importante: la “chiave”, quella chiave che uno dei protagonisti cerca per tutto il libro, sta appunto nel credere. Bisogna crederci. Credere in Dio? Credere nell’uomo? Credere in se stessi? Ognuna di queste strade, in fondo, è percorribile. Spetta a ciascuno di noi fare la propria scelta, così come faranno la loro i protagonisti di questo libro».
Due omicidi efferati a poche ore l’uno dall’altro, a qualche centinaio di metri l’uno dall’altro.
Il primo nella tromba dell’ascensore che porta al caveau, all’interno del Palazzo Reale di Torino, dove è conservato il famoso autoritratto di Leonardo da Vinci. Il secondo nella Torre campanaria della Cattedrale, dove è custodita la reliquia della Santa Sindone. In entrambi i casi i sistemi di allarme sono stati disattivati da professionisti, ma né l’Autoritratto né la Sindone sono stati rubati. Toccherà all’ispettore Barberi scoprire il movente di quelle due morti, legate tra loro da una trama che affonda le sue radici nelle torture della Santa Inquisizione, in un’antica battaglia che mescola fede e potere. Tra colpi di scena e doppiogiochisti, in un’indagine continua nei segreti secolari della cappella del Guarini e nelle congiure sotterranee dei corridoi pontifici, lentamente appare un piano agghiacciante: da un campione di tessuto prelevato dalla Sindone, prima è stato isolato il gruppo sanguigno, poi la catena completa del Dna.
La battaglia per stabilire se il nuovo Dio è arrivato è ormai allo scontro finale.
E’ caduta da circa sei metri d’altezza, mentre si trovava su una scala al primo piano di una palazzina a Termoli. La donna, di circa 40 anni, era sul balcone per pulire il condizionatore. Per cause in corso di accertamento, è caduta riportando ferite gravissime alla testa ed in varie parti del corpo. Ad accorgersi dell’incidente un giovane straniero di origine africana che ha dato l’allarme. Ora la donna è ricoverata all’ospedale in stato di coma. (foto archivio)
La voragine apertasi ieri pomeriggio a Torino in corso Appio Claudio, all’angolo con corso Lecce, sopra un canale Smat per le acque meteoriche è dovuta ad un cedimento della fognature causato dalla piogge intense di queste settimane. Le misure della grande buca sono di sette metri di profondità e di due metri per due di diametro. I tecnici di Smat e Iren si sono subito messi al lavoro per ricoprire il manto stradale.
(foto archivio)