redazione il torinese

TELERISCALDAMENTO: ACCORDO QUADRO TRA IREN E UNIONE INDUSTRIALE DI TORINO

 

 L’Unione Industriale di Torino, Iren Mercato S.p.A. e Iren Energia S.p.A. hanno sottoscritto un accordo quadro per promuovere il teleriscaldamento come soluzione energetica efficiente, economica e sostenibile anche per le riqualificazioni energetiche degli edifici della Città Metropolitana di Torino

Il teleriscaldamento rappresenta, infatti, una tecnologia di primaria importanza per gli obiettivi nazionali e comunitari di efficienza energetica, permettendo, da un lato, consistenti risparmi di fonti energetiche primarie e, dall’altro, garantendo la massima efficienza nell’utilizzo del gas, attraverso il contenimento delle emissioni atmosferiche e i rilevanti benefici in termini di affidabilità, comfort e sicurezza per il cliente cittadino.L’iniziativa permetterà, quindi, alle imprese associate di ampliare il portafoglio di soluzioni, garantendo elevati livelli di efficienza e servizi grazie a condizioni chiare, uniformi e competitive. Tramite questo progetto, inoltre, Iren potrà cogliere nuove opportunità di saturazione e sviluppo della rete di teleriscaldamento con la garanzia per il cliente/cittadino di omogeneità e trasparenza dei prezzi del vettore energetico primario. L’accordo rientra nel più ampio percorso di sviluppo dei sistemi integrati di teleriscaldamento del Gruppo, coerentemente con il Piano Industriale 2019-2023 e con la strategia aziendale che fa leva su punti di forza storici come il legame con i clienti e le radicate relazioni con i territori di riferimento, e sviluppa una value proposition distintiva basata su integrazione dell’offerta, canali digitali e centralità del cliente.

 

Il sogno di una scenografia per 32 studenti del Politecnico torinese

“Come direttore di Palazzo Madama sono lieto di aver favorito questa collaborazione tra la Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino, il Teatro Regio e il Museo Civico di Arte Antica della nostra città, suggellando così un esemplare rapporto istituzionale, che ha prodotto una mostra piccola ma emblematica, nel cui ambito viene messa in evidenza la creatività degli studenti dell’ultimo anno di laurea in Architettura e l’efficacia formativa dei loro ottimi docenti”. Così Guido Curto nel siglare la mostra 8 scenografie per Macbeth, che troverà posto sino al 10 settembre nella Sala Atelier, al secondo piano del Palazzo di piazza Castello. Curata da Roberto Monaco (Professore Ordinario del Politecnico torinese), Valentina Donato (architetto), Claudia Boasso scenografa del Regio di Torino), Attilio Piovano (docente del Conservatorio “G. Cantelli” di Novara), Loris e Martina Poët (architetto e illustratrice grafica), allineando nelle alte bacheche le suggestioni, le idee, le maquette di 32 allievi, rigorosamente quattro attorno ad ogni progetto, segue l’esperimento di due anni fa riguardante Madama Butterfly – ci si è cimentati anche con lo spartito di Norma, il prossimo appuntamento riguarderà il mozartiano Don Giovanni – ospitato nelle sale del MAO-Museo d’Arte orientale, cornice propria all’ambientazione esotica dell’opera. Quest’anno si è cercata l’ospitalità di Palazzo Madama, in considerazione anche del fattibile confronto con le collezioni museali, che vantano un prezioso patrimonio di stampe e disegni a soggetto teatrale, firmati da artisti quali Filippo Juvarra e i fratelli Bernardino e Fabrizio Galliari.

Un anno di lavoro, nell’anno accademico 2016 – 2017, all’interno del quale sono stati messi a frutto le competenze tecniche, artistiche e musicali degli studenti, un momento per porsi di fronte alla complessità della macchina teatrale incentrata sull’opera verdiana che pone le proprie radici nel terreno shakespeariano, nella significativa concomitanza con le celebrazioni per i 400 anni dalla morte del drammaturgo inglese. Un progetto che è stato realizzato nei vasti laboratori di scenografia del Teatro Regio a Settimo Torinese, dove i ragazzi hanno portato avanti l’elaborazione di bozzetti, tavole tecniche, campioni di elementi di scena, materiali tutti occorrenti a produrre nella realtà l’allestimento di un’opera lirica, confrontandosi con le tecniche costruttive e i materiali imposti dal palcoscenico, in particolare da quelli del Regio torinese.

Adesso, potenzialmente pronti per una messa in scena, gli otto progetti sono lì, incorniciati sul palcoscenico del teatro, con le loro silhouette, le foreste che avanzano, i piccoli personaggi, le ombre e le luci, i materiali diversissimi tra loro, gli incanti, le realtà. La speranza giovanile di una realizzazione. Sono il frutto delle differenti sensibilità degli studenti, capaci di considerare maggiormente quanto il potere contamini il sovrano e la sua sposa o la volontà a mettere in luce il lato metafisico della vicenda o a incorniciare cromaticamente i fatti, addirittura, forse con un azzardo di troppo, a intravedere e illustrare un Macbeth non estraneo all’ambiente e alla legge mafiosi.

 

Elio Rabbione

La fisica delle particelle e la relatività di Einstein

Senza offesa per nessuno ma, l’importante convegno, di livello mondiale, che si terrà a Domodossola, presso il Collegio Mellerio Rosmini, dal 16 al 20 luglio prossimi, non è per tutti, bisogna conoscere un po’ di Fisica, bisogna sapere bene l’inglese: inutile dire che la lingua parlata durante tutto l’incontro sarà, direi ovviamente, questa; i relatori – ricercatori – docenti e studenti universitari provengono da tutto il mondo, anche da Canada, USA e Australia.Organizzata da Ars.Uni.VCO e dal Comune di Domodossola, e dal Comitato Tecnico Scientifico coordinato dal prof. Sergio Cacciatori e composto da professori universitari provenienti dagli Atenei di Insubria, Piemonte Orientale, Milano e Berlino, la Scuola ha già ottenuto inoltre il riconoscimento ed il contributo da parte del Gruppo Nazionale di FISICA e MATEMATICA – INdAM. L’iniziativa è anche patrocinata dalla REGIONE PIEMONTE, CONSIGLIO REGIONALE del PIEMONTE ed il contributo di FONDAZIONE CRT.I temi riguardano le più recenti scoperte conseguenti alle equazioni di Einstein, da cui il titolo : EINSTEIN EQUATIONS: PHYSICAL and MATHEMATICAL ASPECTS of GENERAL RELATIVITY. (Le equazioni di Einstein: aspetti fisici e matematici della relatività generale).

 

Per la cronaca pubblichiamo qui il programma della mattina del 1° giorno:

MONDAY 16th July

  • 09:00 — 10:30 Reception and Registration
  • 10:00 – 10:30 Introduction to the Domoschool 2018 Edition
  • 10:40 — 11:30 A. Carlotto Asymptotically flat spaces: shadows of rigidity and flexibility phenomena.
  • 11:35 — 12:25 F. Finster Linear stability of black holes spacetime with closed timelike
  • 12:30 — 12:50 D. Fermi (short talk) Free fall into the past. A time orientable

Il 19 luglio ore 21.00 si terrà inoltre “COLLOQUI sull’UNIVERSO”, aperto a tutti.

Per informazioni dettagliate su DOMOSCHOOL e relativi aggiornamenti è possibile vedere sul sito web www.univco.it/domoschool/

Elio Motella

“Clone” tra storia e mistero

Manca meno di un mese all’Ostensione del 10 agosto organizzata in occasione del Sinodo mondiale dei giovani che, dopo aver ammirato la Sindone alla cattedrale di Torino, proseguiranno il loro pellegrinaggio verso Roma per l’incontro con il Santo Padre. 

Questo avvenimento richiama migliaia di fedeli da tutto il mondo, e apre al contempo un dibattito sulla validità scientifica della Sacra Sindone, reliquia che ha suscitato l’interesse dei media e ispirato la fantasia di registi e scrittori.  S’intitola Clone il nuovo romanzo di Paolo Negro da giugno in libreria per Imprimatur (distribuzione Mondadori, 17,50 euro) e si muove in uno scenario che non ha nulla di fantascientifico. Anzi, al di là della trama noir scandita da due inquietanti omicidi che ricalcano due metodi della Santa Inquisizione, è forse la sua precisa ricostruzione della storia della Sindone e dei vari misteri che la puntellano a renderlo credibile e strettamente attuale, in una Torino palpitante e viva. Soprattutto se il clonato in questo caso non è un uomo qualsiasi, ma è l’uomo della Sindone, l’uomo che dovrebbe o potrebbe rappresentare una “nuova speranza”. La Sindone è realmente il sacro lenzuolo che ha avvolto il corpo di Gesù oppure è soltanto un falso di epoca medievale, come avevano dimostrato trent’anni fa le analisi al C14 poi recentemente messe in fortissimo dubbio da scienziati di tutto il mondo? Il problema, se così lo possiamo chiamare, alla fine perde quasi importanza. Il punto centrale resta quello etico e morale. È questo infatti il cuore della domanda che attraversa le coscienze di chi legge.  Come scrive nella prefazione del libro la scrittrice Daniela Piazza: «Una risposta, alla fine, c’è, e importante: la “chiave”, quella chiave che uno dei protagonisti cerca per tutto il libro, sta appunto nel credere. Bisogna crederci. Credere in Dio? Credere nell’uomo? Credere in se stessi? Ognuna di queste strade, in fondo, è percorribile. Spetta a ciascuno di noi fare la propria scelta, così come faranno la loro i protagonisti di questo libro».  





Due omicidi efferati a poche ore l’uno dall’altro, a qualche centinaio di metri l’uno dall’altro. 
Il primo nella tromba dell’ascensore che porta al caveau, all’interno del Palazzo Reale di Torino, dove è conservato il famoso autoritratto di Leonardo da Vinci. Il secondo nella Torre campanaria della Cattedrale, dove è custodita la reliquia della Santa Sindone.  In entrambi i casi i sistemi di allarme sono stati disattivati da professionisti, ma né l’Autoritratto né la Sindone sono stati rubati. Toccherà all’ispettore Barberi scoprire il movente di quelle due morti, legate tra loro da una trama che affonda le sue radici nelle torture della Santa Inquisizione, in un’antica battaglia che mescola fede e potere. Tra colpi di scena e doppiogiochisti, in un’indagine continua nei segreti secolari della cappella del Guarini e nelle congiure sotterranee dei corridoi pontifici, lentamente appare un piano agghiacciante: da un campione di tessuto prelevato dalla Sindone, prima è stato isolato il gruppo sanguigno, poi la catena completa del Dna. 


Siamo davvero in presenza del clone di Cristo? 

La battaglia per stabilire se il nuovo Dio è arrivato è ormai allo scontro finale.

Guarda il booktrailer

Per pulire il condizionatore donna cade da sei metri e finisce in coma

DAL  MOLISE 

E’ caduta da circa sei metri d’altezza, mentre si trovava su una scala al primo piano di una palazzina a Termoli. La donna, di circa 40 anni, era sul balcone per pulire il condizionatore. Per cause in corso di accertamento, è caduta riportando ferite gravissime alla testa ed in varie parti del corpo. Ad accorgersi dell’incidente un giovane straniero di origine africana che ha dato l’allarme. Ora  la donna è ricoverata all’ospedale in stato di coma. (foto archivio)

La voragine in corso Appio Claudio causata dalle piogge

La voragine apertasi ieri pomeriggio a Torino in corso Appio Claudio, all’angolo con corso Lecce, sopra un canale Smat per le acque meteoriche è dovuta ad un cedimento della fognature causato dalla piogge intense di queste settimane. Le misure della grande buca sono di sette metri di profondità e di due metri per due di diametro. I tecnici di Smat e Iren si sono subito messi al lavoro per ricoprire il manto stradale.

(foto archivio)

“I giovani salveranno l’Italia”

Presentazione del libro questa sera a Torino

Giovedì 12 luglio alle ore 20:30, presso la libreria Comunardi di Via Bogino 2/B a Torino, si terrà la presentazione del primo libro collettivo di Senso Comune , “ I giovani salveranno l’Italia “. 

Interverranno:

  • Paolo Gerbaudo: co-autore del libro e docente di sociologia presso il King’s College di Londra
  • Fabio Versaci: Presidente del Consiglio Comunale della Città di Torino (nella foto)
  • Paride Pasini:   Referente del gruppo locale torinese di Senso Comune.
     
    ***
Sono i giovani ad avvertire più gravemente gli effetti nefasti delle politiche liberiste e ad essere meno protetti da un welfare che è stato progressivamente smantellato. Sono loro a non portare i germi di culture politiche ormai infeconde e piene di nostalgia. Sono loro a poter sfruttare meglio di chiunque altro il momento populista, grazie a un maggior coraggio e una comprensione più adeguata delle sfide del futuro. L’Italia vive una lunga fase di involuzione, fatta di un impoverimento collettivo e una deriva oligarchica. A farne maggiormente le spese sono i giovani: precarizzati, calpestati e derisi, privati di una prospettiva esistenziale degna di tal nome. Nel frattempo, anche tra le generazioni precedenti lo smottamento economico che vive il Paese si traduce in una vulnerabilità sociale intollerabile e un bisogno sempre maggiore di protezione, mentre poche centinaia di famiglie continuano ad arricchirsi a dismisura. Ma forse non tutto è perduto.Con questo libro a metà tra il pamphlet e l’analisi minuziosa, tredici giovani cercano di tracciare una via per riprendersi ciò che è loro: il proprio futuro. Sovranità popolare, spesa pubblica, ruolo dello Stato, critica dell’Unione Europea, abolizione della precarietà lavorativa: gli autori, riuniti nel movimento Senso Comune, rompono ogni tabù imposto nel dibattito pubblico, rivendicando così la necessità di andare oltre le opzioni politiche in campo e di dar vita a una proposta che restituisca l’Italia alla gente comune. Una proposta politica che rimetta al centro bisogni e aspirazioni di chi è rimasto inascoltato.
 

Cos’è Senso Comune?

Senso Comune nasce nel novembre 2016, con il lancio del manifesto per un populismo democratico.Abbiamo costituito una piattaforma politica e culturale presente in tutta Italia
e gruppi di lavori sui principali temi che caratterizzano l’agenda del paese. 
Il nostro obiettivo è quello di costituire una rete di cittadini che lavori per portare avanti una proposta di politica nuova, al servizio della gente comune ed autonoma dai desideri delle oligarchie che hanno portato l’Italia nel profondo della crisi economica e sociale.

Il Pd da partito a ologramma

Via Baltea 3, prima uscita pubblica di Maurizio Martina da segretario del Pd. Segretario ufficiale.Non più solo reggente. Nell’ aria ancora gli echi dell’assemblea romana dove il discolo fiorentino Matteo Renzi gliel’ha  fatta spurgare. Occasione è stata la presentazione del libro di Gianni Cuperlo, un buon successo. Il caldo asfissiante la fa da padrone rendendo stoica la partecipazione. I presenti sono alla ricerca di novità in questo Pd che non si arrende continuando ad essere in difficoltà.  Giorni fa incontro casualmente l’onorevole Andrea Giorgis e Carlo Bongiovanni.  Il primo tra i parlamentari del Piemonte sopravvissuti alle elezioni.  Il secondo da anni non iscritto al Pd e “scudiero” di Sergio Chiamparino.  Che succede? Si sta organizzano un incontro a Torino tra Martina e Cuperlo, la loro prosaica risposta.  Qualche battuta e finisce lì.Sicuramente Chiampa parteciperà al convegno   
Mi sembra di capire lunedì. E così è stato.  Sala piena. La Ganga salutandomi mi fa la battuta: prima fila d’ eccezione . Subito noto Enrico Salza. Capisco.Tutti lo conoscono, sanno che cosa a fatto e sopratutto non ha fatto per la nostra Città.  Da Castellani in poi tutti i sindaci hanno avuto la sua benedizione. Tutti tranne ( forse) l’Appendino.  Ma le sorprese non finiscono. Mi siedo vicino ad un vecchio amico . Enrico Cavallito il piu giovane consigliere comunale, nel ’75, del Pci.Che ne pensi?
Vedremo: sono leggermente pessimista. Ci sara Piero Fassino? Si, c’ è. Voltandoci lo vediamo.
Nel salutalo una mia battuta: ecco la vera notizia del convegno. Sorridendo: sei sempre il solito.
Oggi è di buzzo buono. Non c è dubbio. La sua presenza é politicamente rilevante (cosi si diceva una volta. Apre Giorgis che si è anche fatto carico delle spese. “Non mi arrendo a questa destra straripante ed invasiva”. Poi Martina  e Cuperlo : dobbiamo rifondare il Pd andando oltre l’esperienza della sinistra. Belle parole, ma già sentite in altre occasioni. Con l’antico vizio della sinistra di metterci un po’ di tempo nel capire il perché della sconfitta. Non viene mai nominato la lo ” spirito ” Di Matteo Renzi che aleggia nella sala. Completa il tutto l’arrivo di Anna Rossomando, vicepresidente del senato. Qualcosa di più di una sopravvissuta della considerevole e ormai passata truppa di deputati piemontesi. Caparbia partendo dal consiglio comunale di Torino è arrivata ai vertici delle istituzioni italiane. Gira tutte le sezioni del pd tentando una riorganizzazione di questo agonizzante partito. Indubbiamente encomiabile . Finisce con il suo addetto stampa discrivere e chiosare un comunicato sull’ iniziativa. Altri politici? Davide Gariglio gira come un ” falchetto”  tra una telefonata e l’altra e tende l’ orecchio per capire cosa dicono. C’è la Bragantini per solo 250 voti di scarto non riconfermata deputato.  Sorridente come sempre dice: io non mollo. E il Pd di via Masserano? Tutto tace con qualche complicanza economica. Diminuiti drasticamente gli eletti sono diminuiti pure i contributi economici. Con i 9 milioni di euro di debito maturati da Renzi nella campagna referendaria. Ma si va avanti con altri metodi. Tutto in mano  agli eletti che in questo modo possono disporre dei soldi per finanziare ciò che politicamente reputano opportuno. Forse anche per questo Matteo Renzi si sente ancora forte controllando il 90 % degli eletti romani che debbono a lui candidatura e l’ elezione.  Vien proprio voglia di dire: ma esiste ancora il Pd come partito? O è solo un ologramma? È solo un ologramma. Ed è difficile se non impossibile rifondare o riformare qualcosa che non esiste. Magari con uno sforzo di creatività? Io continuo nel vederla dura.  Ho massimo rispetto ed un certa ammirazione per il popolo che ha affollato lunedì la sala in via Baltea. Sento e leggo che il Pd vuole andare e deve andare oltre e mi chiedo: ma dove ? Importante è avere le idee guida, i valori presupposti del proprio agire politico. Indispensabili ma non sufficienti. Poi le idee hanno bisogno di persone che le portino avanti. Viceversa  le idee da sole sono suggestioni o peggio ancora astrazioni. Formidabili per professori universitari ma non sufficienti per chi ha l’ambizione di governare.Via Baltea si riempie di persone con gli inevitabili capannelli di commenti. Sergio Chiamparino e Carlo Bongiovanni si infilano il casco e spariscono in moto.Niente macchina di servizio. Cosi, naturalmente. Giorgis e Cuperlo raccolgono il plauso per una iniziativa ben riuscita. Ma il caso Matteo Renzi che ha portato ad una sconfitta epocale la sinistra (che vorrebbe andare oltre) non è stato neppure sfiorato. Altro che risolto. Andando avanti cosi non andranno da nessuna parte.
Patrizio Tosetto

Softball: Reale Mutua Jacks Torino, ultima di campionato

Una vittoria ed una sconfitta a testa questo è il risultato del doppio confronto disputato, domenica scorsa sul diamante di via Passo Buole, fra la Reale Mutua Jacks Torino ed il Supramonte Orgosolo e valido per 9^ giornata del campionato di serie A2 di softball. La formazione sarda ha messo sin dall’inizio in difficoltà quella torinese, passando addirittura in vantaggio sullo 0-1 nel 5° inning. La reazione delle padrone di casa non si è fatta attendere, infatti nella successiva ripresa un triplo di Alice Midiri ha mandato a casa base due compagne, azione determinante per l’esito finale del primo match terminato col punteggio di 2-1 in favore della Reale Mutua. Nella seconda partita la maggiore incisività del Supramonte, soprattutto delle giocatori in base, ha determinato lo 0-6 finale. Le Jacks Torino dal canto loro non hanno saputo concretizzare le azioni d’attacco, nonostante abbiano messo dei corridori in base grazie alle battute valide di Elena Bonato (2/3) e di Lucia Carlucci (3/4). Al termine dell’intero match Maristella Perizzolo, manager della Reale Mutua Jacks Torino, non ha nascosto un filo di delusione “Oggi non siamo state efficaci come al solito. In generale è stata una prestazione sottotono – puntualizza – mi aspetto un repentino cambio di marcia in vista dell’ultima partita del nostro campionato domenica prossima, quando affronteremo il Settimo Milanese”. Appuntamento quindi domenica 15 luglio ore 11:00 al campo di via Passo Buole a Torino

***

9^ giornata – 4^ ritorno – Girone A

1/7/2018 ore 10:30 + 0:45

  • 07 Reale Mutua Jacks Torino – Polisportiva Supramonte 2-1
  • 08 Reale Mutua Jacks Torino – Polisportiva Supramonte 0-6

1/7/2018 ore 11:00 + 0:45

  • 07 Red Panthers Settimo – Legnano Baseball Softball 8-5
  • 08 Red Panthers Settimo – Legnano Baseball Softball 1-12 (inn:4)

1/7/2018 ore 17:00 + 0:45

  • 07 Monzesi New Bollate – Softball La Loggia 2-1 (inn:8)
  • 08 Monzesi New Bollate – Softball La Loggia (1-0)

classifica girone A

  1. Monzesi New Bollate (18G, 15V, 3P)
  2. Softball La Loggia (18G, 14V, 4P)
  3. Reale Mutua Jacks Torino (18G, 9V, 9P)
  4. Legnano Baseball Softball (18G, 7V, 11P)
  5. Polisportiva Supramonte (18G, 5V, 13P)
  6. Red Panthers Settimo (18G, 4V, 14P)

Storytelling a Villa Balbiano

Comunicare se stessi per dare vita ai propri prodotti

 

 

Giovedì scorso, nei locali dell’azienda vitivinicola Balbiano, si è svolto un business open day, un evento “conviviale” dedicato principalmente al mondo corporate nel quale, tra un percorso guidato ed un aperitivo, è stato possibile visitare una location a pochi passi da Torino, ideale per organizzare incontri, cene di lavoro, team building ed ogni altra moderna iniziativa di marketing atta a coinvolgere le reti di vendita o i propri clienti. Villa Balbiano è una location moderna e polifunzionale, incastonata in un complesso sorto nel 1941, nella quale convivono in grande armonia le storiche Cantine Balbiano, note ai palati raffinati per la “Fresia e non solo”, come recita il loro sito http://www.balbiano.com, ed i musei dedicati alle Contadinerie ed ai Giocattoli antichi. Un luogo in cui storia e modernità sono il vero leitmotiv, il tema ricorrente.Probabilmente dovremmo parlare della particolarità di una delle loro vigne, posizionata all’interno della Villa della Regina, oppure dei tanti premi ricevuti a dimostrazione che la qualità qui è di casa, ma a noi che ci occupiamo di marketing, si sa, colpisce più di ogni altra cosa il modo di comunicare delle aziende.Finita la visita, ci sediamo su uno dei divanetti presenti nell’area lounge antistante alla villa e, mentre contempliamo la fontana dei pifferai presente in giardino, arriva Franco Balbiano che, dopo un veloce scambio di battute sulla chiusura della farmacia presso la quale si era appena recato, si siede accanto a noi… si comincia a parlare di mogli, figli, lavoro, proprio come si fa quando incontriamo un amico dopo qualche tempo.Sarà per l’armonia che si era creata, sarà per la degustazione di vini accompagnata da stuzzichini tipici piemontesi ma, in pochissimo tempo, si forma un gruppo di “amici inconsapevoli” che, in modo rilassato e piacevole, narrano proprie storie ed esperienze di vario genere.

Franco Balbiano racconta un po’ di sé e della propria vita ma, sia chiaro, non in termini professionali, tutt’altro. Narra, infatti, di quando incontrò per la prima volta sua moglie Daniela e di come generò il “primo contatto”. Spiega di quanto fosse importante per la sua famiglia dare ai propri figli il nome dei nonni e sorride compiaciuto al pensiero di essere “scampato al pericolo “ di chiamarsi in modo poco comune oggi Melchiorre, solo perché nato quando il nome da assegnare era Francesco.Nel frattempo, e senza “rubare la scena” arrivano anche Luca Balbiano e la sua piacevolissima moglie Chiara che, con simpatia e chiaro affetto nei confronti dello humor anglo-piemontese del padre, rendono evidente agli occhi di tutti come anche nell’ambito dei rapporti tra i componenti della famiglia, Tradizione ed Innovazione si alternino con facilità ed ironia.A questo punto, per noi invitati, degustare la Freisa “SURPREISA” o bere lo Spumante brut “CHIULIN “ assume tutt’altro aspetto perché quei vini avevano preso vita e facevano parte di una storia della quale tutti noi, per alcune ore, avevamo fatto parte.Questa serata, la cui gradevolezza è dimostrabile anche dal fatto che nessuno è andato via prima degli altri…., è stata un’esperienza sulla quale è giusto fare delle riflessioni.Se le aziende propongono prodotti e servizi di qualità ( e questo è facilmente riconoscibile da tutti) l’obiettivo dell’ attività di marketing deve essere il “come farla vivere” al potenziale cliente perché, molto probabilmente, il solo comunicarlo non è sufficiente.Capita spesso di parlare con imprenditori noti che sostengono di sapere poco di marketing e di comunicazione e la cui azienda è andata avanti solo grazie alla passione con la quale hanno sempre svolto il proprio lavoro. Tutto ciò è molto vero ma molti di essi non sanno di essere “portatori sani” di marketing inconsapevole. Il passaggio alla consapevolezza, però, è fondamentale perché le performance di successo dovute al talento non sono riproducibili da altri, mentre quelle basate sulla tecnica e sulla preparazione sì.

.

 

Buona comunicazione a tutti.

 

ADC

Antonio DE CAROLIS