redazione il torinese

Controllo del vicinato in missione romana

Il presidente nazionale dell’Associazione Controllo del Vicinato – Acdv, Ferdinando Raffero ha avuto due importanti incontri istituzionali nella Capitale

Giovedì 20 dicembre, con Enzo Musardo, componente del comitato esecutivo di Acdv e Massimiliano De Juliis, referente dell’associazione nel Quadrante Sud di Roma ha incontrato il delegato comunale alla sicurezza Marco Cardilli. L’incontro era stato sollecitato dallo stesso Raffero che aveva scritto al sindaco della Città Eterna, Virginia Raggi, ricevendo poi la convocazione in Campidoglio. Successivamente la delegazione ha incontrato a Montecitorio il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli. In entrambi gli incontri è stata evidenziata l’importanza del controllo del vicinato come strumento di sicurezza partecipata e ne sono stati illustrati il progetto, le finalità e l’attuazione del programma, consegnando in entrambi gli incontri sia lo statuto che una documentazione riguardante Acdv. Il doppio incontro romano fa seguito ad altri appuntamenti avuti da parte del presidente Raffero sul territorio nazionale, tra cui quello di qualche settimana fa in Regione Lombardia.

Massimo Iaretti

 

Ragazzo di 19 anni muore nello schianto in auto il giorno del compleanno

Tragedia nel Cuneese  dove un ragazzo di 19 anni è morto nella notte in un incidente stradale avvenuto a Sanfre’. Era su un’automobile insieme a tre amici coetanei, tra cui due ragazze: stavano andando a festeggiare il suo compleanno. I tre sono rimasti feriti in modo grave. La vettura ha sbandato e  si è schiantata contro un semaforo. Un ferito è all’ospedale Santa Croce di Cuneo, gli altri al Cto.
(Foto archivio/ il Torinese)

La Madamin di Torino

Dopo la grande manifestazione Si Tav di sabato 10 novembre, in Piazza Castello a Torino, sono assurte a notorietà, anche nazionale, le organizzatrici della manifestazione. Con loro, le sette donne, professioniste, è diventato noto ai più il termine torinese, piemontese, madamin. Tanto che l’unico uomo che ha proposto e concorso ad organizzarla, l’ex sottosegretario ai Trasporti del governo Berlusconi, Bartolomeo ” Mino ” Giachino, è stato definito, un po’ per assonanza con il cognome ed un po’ per sminuirne il ruolo, madamino. Coniando così, non esistendo nella lingua piemontese, un neologismo. Ma la vera madamin di Torino è Lei, il Sindaco della città di Torino, Chiara Appendino. Questo non per situazione famigliare, colgo l’occasione per informare chi non conoscesse bene i termini piemontesi ed il loro significato. Si chiamava madamin la ragazza che si sposava ed andava, come succedeva una volta, specialmente in campagna e qualche volta anche in città, a vivere nella famiglia del marito assumendone anche il cognome. La suocera era madama e lei madamin. A Torino, tra l’altro, la madama era il termine con il quale si chiamava ed ancora si chiama la Polizia ed anche, sigh, la Juventus, ma questa è un’altra storia. Tornando alla nostra madamin Appendino in questi due anni e mezzo di consiliatura si è dimostrata proprio una “piccola” signora. Ha dimostrato una modestia, una mancanza di guida, di visione e progettualità imbarazzante e preoccupante. Ha evitato e si è sottratta, non presenziando, a tutte le sedute del Consiglio comunale dove poteva esserci uno scontro, Tav, Trasporti o, incredibile, la visita del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nei giorni della nascita del governo. Il buon giorno si è visto dal mattino con la scelta della “squadra” di assessori. Tranne due o tre il resto dei carneadi che con il passare del tempo non si sono rivelati dei campioni ma quasi tutti incapaci e nel migliore dei casi di una modestia sconvolgente. Fino ad ora una vera e propria “via crucis”. Dopo un anno, giugno 2017, cambia l’assessore all’ambiente Stefania Giannuzzi per manifesta inadeguatezza è la prima e molto probabilmente non sarà l’unica. I ” boatos” pongono in testa a questa particolare classifica l’assessore ai Trasporti Maria Lapietra che ha il triste primato del più grande ingorgo, Piazza Baldissera, mai avvenuto a Torino. E che dire della superficialità con la quale ha scelto i suoi più stretti collaboratori, il potente capo di gabinetto Paolo Giordano, prima coinvolto nella vicenda Ream, poi nella tragedia di Piazza San Carlo, voglio ricordare che vi fu un morto e oltre 1500 feriti, neanche nei bombardamenti della seconda guerra mondiale. Poi “intercettato” in un’indagine sul bilancio GTT che coinvolge i vertici dell’azienda pubblica dei Trasporti, Giordano non è coinvolto, chiede al Presidente dell’azienda di togliere una multa per mancanza di biglietto ad un suo “amico “e per la quale e per il sommarsi delle vicende precedenti fu costretto, tra il tripudio di molti “grillini”, a dimettersi.

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E che dire della scelta del capo ufficio stampa del Comune? Quel Luca Pasquaretta che si era guadagnato, occupandosi di tutto e di più, il nomignolo di “pitbull”. In due anni, Pasquaretta, realizza l’exploit di finire in due inchieste, quella, sempre lei, della tragedia di Piazza San Carlo, per avere autorizzato senza nessun atto ufficiale l’allestimento, al Parco Dora, di un maxi schermo e la seconda, che gli costa le dimissioni, per una, sembrerebbe finta, consulenza al Salone del Libro. Se per Giordano si era scatenato il tripudio per Pasquaretta siamo alla “ola”. Ed ancora il ritardo sulla seconda linea della metropolitana, il “coprifuoco”, unica grande città italiana, la sera dello scorso fine anno. Si sprecarono gli sfottò sui social, i torinesi a capodanno ad Asti. Chi di social ferisce di social perisce. Per non dimenticare due feste patronali, San Giovanni, la prima praticamente a numero chiuso. Era più facile entrare in un carcere di massima sicurezza che in piazza. La seconda con i ” fuochi” digitali e silenziosi per pochi eletti , alla faccia del popolo tutto. Parte la rivoluzione dei biglietti del tram con due vere “perle” un aumento degli abbonamenti stratosferici ed il biglietto elettronico “BIP” che non funziona tanto da portare ad una precipitosa retromarcia. Su tutte la madre di tutte le promesse, cancelleremo il “sistema Torino”. Risultato? Tutti quelli di prima confermati! Per non parlare di una serie di nomi indicati nelle società pubbliche o partecipate. In qualche caso senza i requisiti negli altri con una costante, modesti. Non possiamo dimenticare poi il gruppo consiliare, del Movimento 5 stelle, che ha la maggioranza assoluta in “Sala Rossa” i cui componenti si distinguono per un’estemporaneità, un’approssimazione ed una debolezza che a pochi paragoni e mai verificatasi prima nel consiglio comunale torinese. Lo specchio di questa situazione, dove brilla per pochezza e mancanza di incisività, è l’opposizione che non ha ancora elaborato il lutto della sconfitta, Ci sono poi i dati di fine anno riportati dall’edizione torinese del Corriere della Sera. Il confronto con la precedente consiliatura, quella guidata dal Sindaco Piero Fassino, è impietoso. L’attuale Consiglio comunale parla poco e decide meno.

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Il segno meno svetta su tutto, sedute, ore impegnate, interventi e presenze in aula e nelle commissioni. L’unico segno positivo lo si trova nelle dichiarazioni dei redditi di Sindaco, Assessori e Consiglieri comunali a Cinque Stelle che hanno visto aumentare il proprio reddito da un +5% ad un +612%. Per alcuni si è rivelato, in anticipo, un vero e proprio reddito di cittadinanza. Fermandomi dall’andare avanti in questo lungo elenco dove senz’altro manca qualcosa, non posso non fare un’ultima considerazione sulla nostra madamin Appendino. Non le basterà, se mai dovesse ripresentarsi, venendo così meno a quanto ha dichiarato e cioè che con questa esperienza termina la sua avventura politica ed amministrativa, continuare a fare una delle poche cose che gli riesce bene e cioè andare per centri d’Incontro per anziani, Feste di Via, Case di Riposo con in testa il Cottolengo quasi che fosse una madamin di carità. Da questo vero e proprio cahier de doleances la nostra madamin Sindaco sarà travolta. La sciagurata e tragica, proiezione della finale di Champions League, con tutte le conseguenze immediate in essere e future, l’accusa di falso in bilancio, vicenda Ream, per un debito non inserito nel bilancio della Città, la manifestazione Si TAV di Piazza Castello che ha creato una vera frattura tra la città ed il suo Sindaco. Se la consiliatura dovesse arrivare alla fine naturale, tra due anni e mezzo, non so ancora cosa riusciranno a combinare. Lavorando poco per fortuna si riducono le possibili negatività, ma concorrono ad aumentare il declino di Torino che, come ho già scritto, è iniziato con il Sindaco Chiamparino, proseguito con Fassino e continua, ancora più speditamente, con madamin Appendino. Nonostante tutto questo, a dimostrazione della rottura profonda che si era creata e che portò al successo di Chiara Appendino e del Movimento 5 Stelle, la maggioranza dei torinesi non rimpiange la precedente amministrazione.

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P.S. A Natale si dice che bisogna essere più buoni ed io mi sono impegnato, in quanto scritto sopra, ad esserlo. Con questa ultima “fatica” chiudo questo 2018 di “Parole Rosse” e ci ritroviamo il prossimo anno. Colgo così l’occasione per fare gli auguri di Buon Natale e di un felice e sereno Anno Nuovo.

Roberto Placido

 

Polfer: operazione ‘Christmas clean stations’

Le stazioni ferroviarie sono tornate al centro dell’attenzione della polizia ferroviaria che nella giornata di giovedì 20 dicembre ha portato una intensificazione dei controlli in un’operazione, ad alto impatto, disposta dal capo della polizia, Franco Gabrielli e denominata ‘Christmas clean stations’

In particolare le attenzioni degli agenti si sono rivolte a dieci grandi stazioni ed aree limitrofe: Torino Porta Nuova, Milano Centrale, Genova P. Principe, Venezia Mestre, Bologna Centrale, Firenze S.M.N., Roma Termini, Napoli Centrale, Bari Centrale, Palermo Centrale. Le attività sono state ottimizzate grazie all’utilizzo degli smartphone di ultima generazione in dotazione alle pattuglie per il controllo in tempo reale dei documenti elettronici, permettendo così di velocizzare ed aumentare i controlli, ed estese ai depositi bagagli e a quello al seguito anche con il ricorso a metal detector. Complessivamente, nel territorio delle 2 regioni ricadenti nella giurisdizione del Compartimento Polfer Piemonte e Valle d’Aosta, la Polizia di Stato ha impegnato 147 operatori, 68 pattuglie in stazione e a bordo treno; 618 sono state le persone controllate di cui 106 a bordo treno, con 1 persona arrestata e 2 indagati a piede libero. Nel corso dell’operazione, inoltre, sono state elevate 6 sanzioni amministrative per violazioni al Regolamento di Polizia Ferroviaria e al Codice della Strada mentre i bagagli controllati sono stati una cinquantina. Nella stazione di Torino Porta Nuova le verifiche hanno visto l’impiego congiunto di operatori della Polizia Ferroviaria e della locale Questura con servizi dispiegati sia all’interno che all’esterno dello scalo, anche mediante il concorso di contingenti del Reparto Mobile, di equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine e di unità cinofile; i controlli hanno consentito l’identificazione di nr.211 persone e di vigilare il flusso di partenze ed arrivi da e per il capoluogo di regione, particolarmente intenso per l’approssimarsi delle festività. Controllati anche sotto l’aspetto amministrativo alcuni esercizi pubblici di stazione per la verifica di eventuali inadempienze .Nelle maglie delle verifiche, sempre nello scalo di Porta Nuova, sono capitati due italiani, rispettivamente una ragazza di 23 anni, residente in Liguria ed un giovane di 30 anni, abitante in provincia di Torino, sanzionati in via amministrativa ai sensi dell’0art.75 D.P.R. 309/1990, poiché trovati in possesso di una modica quantità di hashish. In provincia di Torino, precisamente nella stazione di Carmagnola i controlli effettuati dagli Agenti del Nucleo Scorte Compartimentale, appositamente inviati, hanno interessato l’interno scalo e sue adiacenze con verifiche alle persone presenti ed ai titoli che ne giustificassero la presenza nello scalo. A Bussoleno una cittadina del Marocco di 29 anni è stata denunciata per false attestazioni a pubblico Ufficiale, nel corso dei controlli effettuati in stazione dagli Agenti del competente Ufficio Polfer.

Massimo Iaretti

 

 

Allegri: “Vittoria meritata”. Juventus Campione d’inverno

“Stiamo facendo buone cose, ma non abbiamo vinto ancora niente.

Abbiamo raggiunto gli ottavi di Champions e siamo campioni d’inverno. L’importante è essere  davanti al Napoli di un po’ di punti. Quando c’era da difendere e da soffrire l’abbiamo fatto in maniera ordinata. Olsen ha fatto buone parate, e la Roma ha giocato una buona partita. E’ una vittoria meritata”. Così Massimiliano Allegri su Dazn, dopo la vittoria sulla Roma per 1-0 con un gol di Mandzukic. La Juve è Campione d’Inverno.

 

(foto Claudio Bendetto www.fotoegrafico.net)

Arriva “Insieme per lo Sport”, sottoscrizione per i giovani sportivi

L’iniziativa  vede protagoniste quattro differenti associazioni trofarellesi. In occasione delle festività natalizie, infatti, BEA Leopardi, asd Trofarello Sport e Cultura, Arte In Movimento e Trofarello Calcio organizzano una sottoscrizione interna a premi. Lo scopo è quello di raccogliere fondi per le attività delle associazioni, di sostenere lo sport di bambini e ragazzi delle città nelle quali queste associazioni operano e sviluppare progetti rivolti ai giovani. A ogni tesserato/a delle associazioni organizzatrici sarà consegnato un blocchetto da 10 biglietti da 1 euro ciascuno che potrà vendere ad amici, parenti, vicini di casa, conoscenti o chiunque altro. Sarà possibile trovare i biglietti anche in diversi negozi e locali del territorio e chiunque potrà partecipare. Il culmine dell’evento sarà proprio l’estrazione dei premi di sabato 29 dicembre 2018 presso il PalaPertini di Trofarello, in occasione del 6° Torneo “Città di Trofarello”

(Uisp)

Smog, Appendino: “Tuteliamo la salute pubblica”

La sindaca Chiara Appendino replica alle critiche dei commercianti a proposito del blocco ai diesel Euro 4 fino alla vigilia di Natale. “Si tratta di un protocollo noto – dice la prima cittadina all’Ansa- il problema dello smog pure. Abbiamo derogato  per Natale e Santo Stefano e negli altri giorni rispettiamo le misure previste”. Per la sindaca ” l’ obiettivo è tutelare la salute pubblica ed  è la prima volta che i Comuni si coordinano nella Città metropolitana, per affrontare il problema. Andiamo avanti”.

 

(foto: il Torinese)

I mercatini di Natale più originali e innovativi

Ci siamo, Natale sta arrivando, strade, negozi, sfumature dorate, decorazioni scarlatte, luci scintillanti, tutto ci dice che siamo entrati nel periodo più atteso e tradizionale dell’anno

Si percepisce lo stato febbrile dello shopping, l’andirivieni impaziente e frenetico alla ricerca dei regali, il profumo di cannella e di abete. Ma cosa sarebbe questa festa, questo periodo fiabesco e incantato senza mercatini? In Italia ne abbiamo di bellissimi e famosi, casette di legno, gnomi, presepi, oggetti artigianali, zucchero filato, panettoni, torroni, ornamenti meravigliosi e se ci va bene anche il vin brulé. Bolzano, Merano, Aosta, Torino e tantissimi altri mercati della nostra penisola fanno del nostro Natale un momento romantico e magico, caloroso, malgrado le bassissime temperature. Avendo la possibilità di allontanarsi, l’opportunità di fare un viaggio dedicato alla ricerca di atmosfere natalizie curiose e alternative in giro per mondo, diversi e originali saranno gli scenari che faranno da sfondo alla favola più famosa di tutti i tempi. Alcuni di questi sono davvero singolari e stravaganti senza tradire però lo spirito natalizio e il carattere classico della festa. A Odense, in Danimarca, città dello scrittore Hans C. Andersen viene organizzata una esposizione natalizia a lui dedicata: capi lavorati a mano, ceramiche, artigianato in legno. Tutto ci riporta alle fiabe di questo famosissimo scrittore compresi i costumi di coloro che ci lavorano: vestiti tipici dell’epoca che ci fanno fare un viaggio fatato tra le pagine dei suoi libri. Chi adora il vino non può assolutamente mancare al Santa Pauli Weinnachtsmarkt di Amburgo, decisamente rivolto ad un pubblico adulto, dove si possono degustare moltissimi vini e assaggiare delizie di tutti i tipi, anche vegane. A Toronto il Christmas Market è organizzato all’interno del Distillery District avvolti da una architettura industriale in armonia con gli edifici storici tipici della città. In questo caso, considerata la location, sarà gradevolissima l’esperienza alternativa al vin brulé. Gli stand gastronomici sono davvero molti e offrono una meravigliosa e varia scelta di cibo. Gli spettacoli sono gratuiti, dai carols ai gruppi di ballo. Nella freddissima Mosca lo sfondo del mercato natalizio è la famosa e variopinta cattedrale di San Basilio. Oltre alle casette in legno, che non sono molte in realtà, lo scenario è arricchito e reso unico dalle piste di pattinaggio, il festosissimo luna park e naturalmente dal bianco glaciale che avvolge la città.

A Manchester, in Albert Square, invece gli stand sono oltre 300 divisi in varie aree: francese, tedesca e resto del mondo. Inoltre è organizzata una parte dedicata alle famiglie che renderà il soggiorno per i più piccoli davvero divertente. Il mercatino di Natale più alto d’Europa si trova invece a Pilatus, in provincia di Lucerna, e si raggiunge attraverso la ferrovia più ripida del mondo. La vista è mozzafiato, romantica, emozionante, unica. Le bancarelle sono in tutto 45 e il profumo di pan di zenzero è inebriante ed evocativo.

Maria La Barbera

 

L’ex sacerdote deposita 2 milioni di offerte in Svizzera. Ma poi li versa sul conto della parrocchia

Il parroco ha versato per anni le offerte dei parrocchiani sul conto di una banca Svizzera, a lui intestato, in tutto 2,4 milioni di euro. Ma non si gridi subito allo scandalo: quei soldi sono stati poi trasferiti sul conto della parrocchia quando  il sacerdote è andato in pensione. E’ comunque partita un’indagine della Procura di Torino –  l’accusa è  appropriazione indebita –  per l’ex parroco della Gran Madre di Dio e per il fratello. L’ex parroco avrebbe scelto di   depositare i soldi in Svizzera per metterli al sicuro (forse non si fidava dell’incertezza economica italiana?) come da diritto canonico che permetteva questo tipo di operazioni finanziarie. Il denaro è stato sequestrato dai magistrati che lo  hanno però restituito alla parrocchia. La  Procura deciderà per l’archiviazione o per il  rinvio a giudizio.

 

(foto: il Torinese)