Lo smartphone del futuro prossimo non solo avrà dispositivi pieghevoli, ma telefoni con una scocca senza soluzione di continuità, senza connettori, pulsanti e fori degli altoparlanti. L’azienda cinese Vivo ha illustrato un concept phone innovativo presto disponibile in Europa: Apex 2019 presenta un corpo in vetro “super unibody”, senza cornici e senza foro per la fotocamera frontale, integrata sotto lo schermo come pure il lettore di impronte digitali, che consente lo sblocco toccando qualsiasi punto. Non sono presenti tasti fisici, sostituiti dalla tecnologia “Touch Sense” con sensori di pressione. Niente presa Usb: la ricarica e il trasferimento dei file avvengono grazie alla la “MagPort”, ovvero un connettore magnetico. Non esistono neppure i degli speaker, rimpiazzati da un display – altoparlante con vibrazione dello schermo.
“Registro positivamente l’avvio della sperimentazione di Poste Italiane per la gestione delle tesorerie comunali. Era un punto sul quale facevamo pressione da anni, in particolare dopo la smobilitazione delle banche che hanno chiuso migliaia di uffici dai piccoli Comuni nonostante le forti proteste dei Sindaci e delle comunità locali con Uncem. Dove gli istituti di credito sono rimasti, hanno costi di gestione tesoreria e bonifici in molti casi assurdi, elevatissimi, per piccoli Comuni e Unioni montane. Poste può avviare un servizio a costi adeguati, calmierati, capaci di offrire semplicità ed efficacia agli uffici ragioneria dei Comuni, dove è nota la mancanza di personale. La gestione della tesoreria è uno dei punti condivisi con i 3.500 Sindaci d’Italia alla Nuvola di Roma il 26 novembre 2018. È positivo si possa andare avanti nella loro attuazione. Proseguono anche le richieste di nuovi Postamat da parte dei Sindaci per gli uffici postali dei loro paesi. È un buon segno. Uncem ha chiesto a Poste di arrivare a 2000 Postamat attivati entro il 2020. Dopo i primi 254, abbiamo un buon percorso da fare, ma nell’azienda, dopo il patto sancito a novembre e visto quanto affermato dalla legge 158/2017 sui piccoli Comuni, abbiamo fiducia. Per troppi anni non ci eravamo capiti, e vi erano stati anche animati contrasti. Ora proseguiamo a lavorare insieme, Poste e Uncem”.
Marco Bussone
Presidente nazionale Uncem.
Dolce crema catalana
Il classico dessert di tradizione spagnola, un dolce molto semplice che e’ una delizia della pasticceria, apprezzato sempre ed ovunque. Una crema morbida, delicata, dal gusto equilibrato, aromatizzata al limone, ricoperta da una caratteristica crosticina di zucchero croccante. Assolutamente irresistibile!
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Ingredienti
500ml. di latte intero
100gr. di zucchero semolato
3 cucchiai di zucchero di canna
2 cucchiai di maizena
4 grossi tuorli
1 stecca di vaniglia
1 cucchiaino di cannella in polvere
Buccia grattugiata di limone bio
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Portare ad ebollizione il latte con la scorza di limone e la stecca di vaniglia, lasciar sobbollire per dieci minuti. In una ciotola sbattere i tuorli con lo zucchero e la maizena. Filtrare il latte ed aggiungerlo a filo, mescolando, al composto di uova. Cuocere per cinque minuti poi, versare negli stampi da forno individuali e riporre in frigo per alcune ore. Prima di servire, spolverizzare la superficie con lo zucchero di canna e la cannella in polvere, sistemare in forno sotto il grill sino ad ottenere una crosticina color caramello. Servire subito.
Paperita Patty
FIAT Torino – Reggio Emilia, una vittoria per il morale
Contro una delle peggiori squadre mai apparse sul parquet del Palavela, la FIAT Torino coglie una meritata vittoria dopo aver comunque sofferto a causa di scelte perlomeno discutibili sull’impiego dei giocatori all’inizio della partita. Purtroppo, alcune situazioni “umorali” incidono sulla evidente capacità di alcuni giocatori di potersi esprimere al meglio. Cosa che nell’ultimo quarto, giocato a briglie sciolte, si è rivelata assai vera (23-7 per Torino)
In ogni caso, il vero fenomeno di Torino, Dallas Moore, si è esibito in alcuni numeri che rendono spettacolare il tiro da tre, e Jaiteh comincia piano piano, potendo giocare più minuti, a diventare un fattore importante per questa squadra. Marco Portannese, pur se dimenticato in panchina per quasi tutto il secondo tempo, si dimostra un giocatore che in serie A merita di starci e forse, anche in altri lidi (vedi Cremona), non sempre abilità e simpatia legano insieme coach e giocatori. Meglio per noi che abbiamo acquisito un ottimo “nuovo” giocatore di serie A.Per il resto, ancora da segnalare il miglior collante di questa Auxilium, Darinton Hobson, che svolge un lavoro occulto ma importante e che ha pregio di passatore fuori dal normale e che, i più attenti non solo alla superficie, sapranno apprezzare, magari rivedendo alcune delle sue traiettorie di passaggio. Tekele Cotton sta gradualmente recuperando intensità e speriamo che possa fornire il suo speciale contributo per il finale di stagione. Il resto della squadra si impegna, si dà da fare ma in alcuni casi si ha la sensazione di essere alla stagione del “final countdown”, anche se, vista la precaria condizione atletica attuale, non si può sperare in molto ma non potranno peggiorare di sicuro. E’ una stagione strana, dove ormai la contestazione sembra scemare in attesa di un cambiamento che sembra più una sconfitta morale che tecnica. La gestione tecnica di un anno sportivo disastroso sembra essere meno importante di un senso di ringraziamento a chi tutto questo ha creato. Ma questo è il mondo,
non solo sportivo. Dopotutto contano sempre i risultati, e purtroppo quelli sono sotto gli occhi di tutti. Il mio pensiero va anche sempre a tutti coloro che lavorano dietro le quinte, a coloro che permettono ai dieci giocatori e al loro allenatore di andare in campo, i quali dipendono sempre dai loro risultati che vedono nelle vittorie dei nostri “eroi” anche un qualcosa che permetterà che il loro lavoro possa proseguire, e che un giorno venga considerato almeno quanto i canestri che vengono segnati da parte di coloro che a vario titolo scendono in campo, anche se questo so essere una simpatica utopìa… . E il pensiero va sicuramente anche a noi tifosi che finalmente vediamo la FIAT Torino vincere. Un sano momento in un’insana situazione, che speriamo possa gradualmente risolversi, perché questa squadra, questi giocatori e tutti gli sforzi fatti, sia economici che mentali, non meritano il posto che occupano in classifica, perché, nonostante la tempesta, la nave è ancora a galla.
Paolo Michieletto
Intensificati i controlli dell’Arma in collina
In tutto l’astigiano i Carabinieri hanno intensificato i controlli in particolare nelle ore notturne per la prevenzione dei reati predatori, anche alla luce degli ultimi episodi occorsi che hanno visto gli uffici postali presi di mira da malviventi. Nel corso della notte appena trascorsa, una pattuglia della della Stazione di Montegrosso, sulla SP 456 Asti-Mare, ha notato un furgone e un autocarro dotato di una gru tipo “ragno” che procedevano in colonna e i militari, ritenendo che mezzi di quel tipo circolanti nel cuore della notte potessero essere utilizzati per scopi illeciti, decidevano di procedere al controllo. Non appena i conducenti dei veicoli si accorgevano di essere seguiti dai Carabinieri acceleravano la marcia e si davano alla fuga in direzioni opposte. Nel frangente i Carabinieri decidevano di seguire il furgone che invertiva repentinamente la marcia e ad alta velocità, si dirigeva verso Asti quando, all’altezza del distributore ENI di Corso Savona, il conducente del mezzo improvvisamente scendeva dal veicolo, abbandonandolo a bordo strada, e si dava alla macchia nella campagna circostante. Le ricerche al momento hanno dato esito negativo ma prosegue l’attività investigativa per identificare il soggetto e l’eventuale obiettivo criminale. Dagli accertamenti svolti, il furgone risultava intestato ad un pregiudicato, già noto come prestanome in quanto formalmente proprietario di decine di veicoli spesso utilizzati da altre persone in attività delittuose.
M.Iar.
Intensificati i controlli dell'Arma in collina
In tutto l’astigiano i Carabinieri hanno intensificato i controlli in particolare nelle ore notturne per la prevenzione dei reati predatori, anche alla luce degli ultimi episodi occorsi che hanno visto gli uffici postali presi di mira da malviventi. Nel corso della notte appena trascorsa, una pattuglia della della Stazione di Montegrosso, sulla SP 456 Asti-Mare, ha notato un furgone e un autocarro dotato di una gru tipo “ragno” che procedevano in colonna e i militari, ritenendo che mezzi di quel tipo circolanti nel cuore della notte potessero essere utilizzati per scopi illeciti, decidevano di procedere al controllo. Non appena i conducenti dei veicoli si accorgevano di essere seguiti dai Carabinieri acceleravano la marcia e si davano alla fuga in direzioni opposte. Nel frangente i Carabinieri decidevano di seguire il furgone che invertiva repentinamente la marcia e ad alta velocità, si dirigeva verso Asti quando, all’altezza del distributore ENI di Corso Savona, il conducente del mezzo improvvisamente scendeva dal veicolo, abbandonandolo a bordo strada, e si dava alla macchia nella campagna circostante. Le ricerche al momento hanno dato esito negativo ma prosegue l’attività investigativa per identificare il soggetto e l’eventuale obiettivo criminale. Dagli accertamenti svolti, il furgone risultava intestato ad un pregiudicato, già noto come prestanome in quanto formalmente proprietario di decine di veicoli spesso utilizzati da altre persone in attività delittuose.
M.Iar.
Carabinieri feriti, ma arrestano i balordi
Erano da poco passate le 7 di lunedì 4 febbraio quando una telefonata al “112” segnalava che in via Ugo La Malfa, ad Alessandria, era in corso una rissa tra più persone, una delle quali armata di coltello
In considerazione di quanto segnalato, la Centrale Operativa del Comando Provinciale di Piazza Vittorio Veneto inviava sul posto, in rapida successione, ben due equipaggi della Sezione Radiomobile del Nor-Nucleo operativo radiomobile. della Compagnia Carabinieri di Alessandria. Nel giungere sul luogo dell’intervento, il primo equipaggio notava, nei pressi del plesso scolastico ove ha sede la scuola primaria “Caduti per la Libertà”, la presenza di due giovani che sembravano volersi frettolosamente allontanare. Pertanto, i militari decidevano di procedere alla loro identificazione, al fine di verificare la loro estraneità a quanto segnalato e oggetto di intervento. Mentre essi procedevano al controllo dei due – poi identificati in Thomas Riccobono e Dennis Leone, di 18 e 19 anni – un terzo giovane, affacciatosi da un balcone di un palazzo poco distante, cominciava ad urlare ed inveire sia nei confronti dei Carabinieri che contro i due che stavano per essere identificati. Gli operanti decidevano allora di raggiungere, insieme ai colleghi nel frattempo sopraggiunti a dar loro manforte, il civico sul cui balcone era affacciato il giovane che continuava ad inveire e che, nel frattempo, era addirittura sceso in strada. Questi, successivamente identificato nel 19enne Amin Nadif, già noto alle forze dell’ordine ed attualmente agli arresti domiciliari al civico 31 di via La Malfa, cercava dapprima di scagliarsi contro i due suoi coetanei ma, all’avvicinarsi dei militari che cercavano di calmarlo, si scagliava contro questi ultimi colpendone uno con un violento calcio ad una gamba, prima di venire bloccato. Nel frattempo, gli altri due giovani si scagliavano contro gli altri militari, uno dei quali veniva raggiunto da una gragnuola di pugni e da una violenta testata in pieno volto, talché l’attenzione degli operanti veniva completamente rivolta verso questi ultimi due, che venivano faticosamente bloccati e ammanettati per impedire loro di compiere ulteriori violenze. In tale frangente, Nadif si dava alla fuga facendo perdere momentaneamente le proprie tracce nelle vie adiacenti, mentre sul posto veniva fatta convergere anche una volante della Polizia di Stato che dava manforte ai colleghi dell’Arma. Riccobono e Leone venivano subito condotti in Caserma, ove venivano immediatamente dichiarati in arresto per resistenza e violenza a Pubblico Ufficiale. Nel contempo, venivano pianificate ed avviate le ricerche del 19enne, facendo convergere al Cristo sia personale in uniforme, proveniente anche dai Comandi contermini a quelli del capoluogo, sia personale in abito civile della Sezione Operativa del Nor. della Compagnia di Alessandria e quello del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale che in breve tempo, circondata l’area di interesse, procedevano a passare al setaccio ogni edificio di via La Malfa e quelli delle altre strade ad essa adiacenti, alla ricerca del fuggitivo. L’imponente caccia all’uomo aveva alfine termine verso le ore 11.45, allorquando il Nadif veniva rintracciato e tratto in arresto all’interno del vano cantine di un palazzo di via La Malfa, ove nel frattempo si era nascosto. I Carabinieri aggrediti sono stati successivamente accompagnati presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Alessandria. Tre di essi hanno riportato lesioni giudicate guaribili in 10, 20 e 30 giorni Anche uno degli arrestati, il più violento, è stato condotto in ospedale ove gli sono state riscontrate lesioni giudicate guaribili in una settimana. I tre arrestati, che dovranno rispondere, a vario titolo, dei reati di: evasione; oltraggio, violenza e resistenza a Pubblico Ufficiale; lesioni personali e danneggiamento, espletate le formalità di rito, sono stati rinchiusi nelle camere di sicurezza dell’Arma in attesa di essere condotti, nella giornata di martedì 5 novembre dinanzi all’Autorità Giudiziaria.
Massimo Iaretti
Luca Cassiani (Pd): “La Regione Piemonte tuteli i cittadini piemontesi che hanno subito danni morali, di immagine e reputazione”
“Ho presentato un’interrogazione a risposta immediata, che verrà discussa nella seduta del Consiglio regionale di domani, con la quale, a distanza di alcuni mesi e alla luce di nuovi fatti, chiedo al Presidente della Giunta regionale se non abbia valutato di costituirsi parte civile nel processo contro i presunti responsabili dei fatti avvenuti in piazza San Carlo, a Torino, la sera del 3 giugno 2017, in occasione della proiezione della finale di Champions League” ha spiegato il Consigliere regionale del Partito Democratico Luca Cassiani.
“Il drammatico “bollettino sanitario” che registrò la morte di una donna di soli 38 anni, dopo 12 giorni di agonia, e il ferimento di 1500 persone – ha proseguito Cassiani – si è aggravato, recentemente, a causa di un secondo decesso, quello di un’altra donna che, rimasta tetraplegica a seguito dei quei terribili eventi, dopo un calvario durato molto tempo, si è spenta a causa di un’infezione”.
“Il giudice dell’udienza preliminare – ha affermato il Consigliere Cassiani – accogliendo le richieste avanzate dai legali di parte civile, ha stabilito che il Comune di Torino e il Ministero dell’Interno, insieme a Turismo Torino, saranno citati come responsabili civili per quanto accaduto la sera del 3 giugno e, alla luce di questa disposizione, si deve sottolineare che l’unica Istituzione che potrebbe difendere il grave danno di immagine arrecato al Piemonte e a Torino, non possa essere altri se non la Regione Piemonte”.
“Ritengo importantissimo – ha concluso Luca Cassiani – che, anche valutando questi ultimi sviluppi, il Presidente della Giunta risponda affermativamente alla mia richiesta e non indugi, decidendo che la Regione Piemonte si costituisca parte civile e tutelando, in questo modo, tutti i cittadini piemontesi e l’istituzione che rappresentiamo per i danni morali, di immagine e reputazione subiti a causa dei tragici eventi del 3 giugno 2017”.
(foto: il Torinese)
Luca Cassiani (Pd): “La Regione Piemonte tuteli i cittadini piemontesi che hanno subito danni morali, di immagine e reputazione”
“Ho presentato un’interrogazione a risposta immediata, che verrà discussa nella seduta del Consiglio regionale di domani, con la quale, a distanza di alcuni mesi e alla luce di nuovi fatti, chiedo al Presidente della Giunta regionale se non abbia valutato di costituirsi parte civile nel processo contro i presunti responsabili dei fatti avvenuti in piazza San Carlo, a Torino, la sera del 3 giugno 2017, in occasione della proiezione della finale di Champions League” ha spiegato il Consigliere regionale del Partito Democratico Luca Cassiani.
“Il drammatico “bollettino sanitario” che registrò la morte di una donna di soli 38 anni, dopo 12 giorni di agonia, e il ferimento di 1500 persone – ha proseguito Cassiani – si è aggravato, recentemente, a causa di un secondo decesso, quello di un’altra donna che, rimasta tetraplegica a seguito dei quei terribili eventi, dopo un calvario durato molto tempo, si è spenta a causa di un’infezione”.
“Il giudice dell’udienza preliminare – ha affermato il Consigliere Cassiani – accogliendo le richieste avanzate dai legali di parte civile, ha stabilito che il Comune di Torino e il Ministero dell’Interno, insieme a Turismo Torino, saranno citati come responsabili civili per quanto accaduto la sera del 3 giugno e, alla luce di questa disposizione, si deve sottolineare che l’unica Istituzione che potrebbe difendere il grave danno di immagine arrecato al Piemonte e a Torino, non possa essere altri se non la Regione Piemonte”.
“Ritengo importantissimo – ha concluso Luca Cassiani – che, anche valutando questi ultimi sviluppi, il Presidente della Giunta risponda affermativamente alla mia richiesta e non indugi, decidendo che la Regione Piemonte si costituisca parte civile e tutelando, in questo modo, tutti i cittadini piemontesi e l’istituzione che rappresentiamo per i danni morali, di immagine e reputazione subiti a causa dei tragici eventi del 3 giugno 2017”.
(foto: il Torinese)
UN OSSERVATORIO PER IL TRASPORTO DISABILI
Una mozione presentata dal consigliere comunale Francesco Tresso (Lista Civica per Torino), e approvata nel pomeriggio, all’unanimità dalla Sala Rossa chiede l’istituzione di un osservatorio per il trasporto dei disabili. Il provvedimento, modificato da un emendamento della consigliera Giovanna Buccolo (M5S), impegna Sindaca e assessore competente a costituire un osservatorio permanente per il funzionamento del Servizio di trasporto scolastico dei disabili che si riunisca con periodicità da stabilire e veda rappresentate, oltre alle famiglie, alle scuole e alle ditte aggiudicatarie, anche tutte
le parti che saranno individuate dall’assessorato all’Istruzione chiamato a presiedere l’osservatorio. La mozione specifica inoltre che l’osservatorio dovrà dotarsi di un regolamento e avrà quali finalità il monitoraggio dello svolgimento del servizio e la proposizione di azioni migliorative per prevenire eventuali disservizi nelle procedure e nella comunicazione fra i vari soggetti coinvolti. Nelle intenzioni del primo firmatario, espresse all’interno della mozione, il costituendo osservatorio dovrebbe risultare fondamentale nell’assicurare un servizio più efficiente ed evitare possibili situazioni di criticità che vadano a gravare su persone che già vivono una condizione di disagio.
(foto: il Torinese)