redazione il torinese

Sapore di mare con i bocconcini di calamaro alla piastra

Una ricetta di mare semplicissima dal risultato delizioso. I calamari sono, tra i prodotti ittici, i più graditi da tutti, una delizia della buona tavola mediterranea. Un appetitoso piatto con poche calorie, dal gusto delicato e intramontabile.
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Ingredienti
4 calamari freschi di media grandezza
Olio evo
Mezzo limone
Prezzemolo
1 spicchio di aglio
Sale e pepe q.b.

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Se non lo ha fatto il pescivendolo, pulire i calamari staccando il ciuffo dal corpo, sciacquare sotto l’acqua corrente, sfilare la cartilagine interna, tagliare a libro in senso longitudinale, lavare bene per eliminare residui di eventuale sabbia e ricavare 2 filetti tagliandoli a metà. Preparare la marinatura mescolando 4 cucchiai di olio evo con il succo del limone, poco pepe e uno spicchio di aglio. Mettere i filetti nella marinatura e lasciarli insaporire per almeno 2 ore, riporre in frigo. Scaldare la piastra leggermente unta di olio, scolare i filetti, cuocerli per 5 minuti poi girarli, spennellarli con la marinatura rimasta,proseguire la cottura per altri 2 minuti. Impattare i bocconcini su un letto di insalata cosparsi con il prezzemolo tritato. Aggiustare di sale all’occorrenza.

Paperita Patty 

Una soffice torta di pere

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Morbida, pochi ingredienti semplici, ideale per ogni momento della giornata, questa e’ la golosa torta di pere. Un dolce delicato, profumato e genuino, di facile realizzazione dal risultato sempre soddisfacente.
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Ingredienti
2 pere Kaiser mature
200gr. di farina 00
100gr. di burro
80gr. di zucchero
½ bustina di lievito vanigliato per dolci
2 uova
1 pizzico di zenzero in polvere
Buccia di limone grattugiato
Zucchero a velo
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Sbucciare le pere, tagliarne una a cubetti ed eliminare il torsolo, tagliare l’altra a spicchi per decorare il dolce. Fare sciogliere il burro e caramellare le pere. Nel mixer mescolare la farina, lo zucchero, lo zenzero, la buccia del limone ed il lievito. Aggiungere un uovo alla volta, unire poi le pere caramellate. Imburrare ed infarinare uno stampo, versare il composto, decorare con gli spicchi di pera rimasta. Infornare in forno preriscaldato a 180°C per 50 minuti. Lasciar freddare completamente e spolverizzare con zucchero a velo.

Paperita Patty

Risotto “regale” al Castelmagno

Un formaggio nobile che rendera’ senza dubbio il vostro risotto una vera bonta’

 

Un risotto prelibato, raffinato e d’effetto grazie al formaggio Castelmagno, il “re” dei formaggi tipici piemontesi, eccellenza della Val Granda, da proporre ai vostri ospiti per le grandi occasioni. Pasta friabile, fine, sapore delicato, profumo intenso e persistente. Un formaggio nobile.che rendera’ senza dubbio il vostro risotto una vera bonta’!

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Ingredienti:

 

350gr.di riso per risotto

200gr.di formaggio Castelmagno

1 scalogno

1 bicchiere di vino prosecco

Brodo vegetale q.b.

Olio e burro q.b.

Sale, pepe q.b.

Grattugiare il Castelmagno. In una padella mettere 3 cucchiai d’olio e una noce di burro, aggiungere lo scalogno affettato sottilmente, lasciar rosolare a fuoco lento. Aggiungere il riso, tostarlo sino a quando e’ lucido, poi sfumare con il prosecco.   Dopo che il vino si sarà consumato, unire 100 gr di Castelmagno e due mestoli di brodo vegetale caldo e continuare la cottura mescolando sovente. Aggiungere altro brodo caldo quando il riso si asciuga troppo. Portare a cottura, aggiungere il rimanente Castelmagno grattugiato, mantecare con una noce di burro, servire subito. Buonissimo!

 

Paperita Patty

Ruspante pasta e fagioli rustica

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Una ricetta genuina, amata da tutti;  tante sono le varianti che si tramandano secondo le ricette di famiglia

Un sano piatto della tradizione dal sapore antico, nutrizionalmente completo, economico e appagante. Una ricetta genuina, amata da tutti;  tante sono le varianti che si tramandano secondo le ricette di famiglia, questa e’ la versione di casa mia.

 

Ingredienti:

 

300gr. di fagioli secchi di Saluggia o Borlotti

1 cipolla

1 carota

1 patata

1 costa di sedano

1 spicchio di aglio

1 pomodoro

1 foglia di alloro

1 crosta di parmigiano

1 rametto di rosmarino

1 ciuffo di prezzemolo

100gr. di tagliatelle all’uovo spezzettate

Sale, olio evo q.b.

 

Mettere in pentola a pressione i fagioli secchi e tutte le verdure precedentemente lavate, coprire con acqua fino alla tacca, aggiungere la crosta di parmigiano e poco sale. Cuocere almeno 1 ora dal fischio. Lasciar raffreddare, eliminare la crosta di parmigiano, passare tutte le verdure e parte dei fagioli al passaverdure. In un tegame, preferibilmente di coccio, mettere il passato allungato con due mestoli di acqua, cuocere la pasta per il tempo necessario, spegnere il fuoco, aggiungere i fagioli rimasti, aggiustare di sale e lasciar riposare per almeno tre ore. Servire calda irrorata con un filo di olio crudo. Una semplice bonta’.

 

Paperita Patty

La street art a Torino

Torino è la capitale del Liberty, una magnifica rappresentante di capolavori in stile Barocco, la sua conformazione a “scacchiera” di origine romana contiene e accoglie capolavori di Juvarra, Guarini, Castellamonte, splendori come il Palazzo Reale, Palazzo Madama ma anche opere dallo stile eclettico più recenti come la Mole Antonelliana, simbolo della città e uno tra i più emblematici d’Italia

Torino tuttavia non è solo un glorioso passato, non ha ispirato esclusivamente artisti lontani nel tempo, è un centro moderno, vivace, colorato, detentore di un patrimonio artistico culturale attuale e contemporaneo.

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La città della Gran Madre è un brillante esempio di Arte Urbana, dopo gli anni 2000 questa espressione artistica infatti, spesso praticata per motivi personali, come critica, manifestazione di dissenso o di rivendicazione sociale, è decollata riqualificando molti aree cittadine, valorizzando superfici grigie e anonime, dando inoltre la possibilità a molti artisti di avere uno spazio espositivo vastissimo, una vetrina enorme dove le immagini parlano, a volte urlano.

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Tra le più famose rappresentazioni di questa giovane arte c’è il Murale Thyssenkrupp – Corso Valdocco – che ricorda la tragedia del 2007: un orologio digitale con la data e l’ora della strage, fiamme, i nomi delle vittime. A Via Farini, al Palazzo Nuovo un collettivo di artisti ne ha realizzato uno immenso e verticale che raffigura attraverso corpi e simboli il malessere attuale della società,

un ex magazzino industriale – in Corso Tortona 52 – trasformato in un Centro Culturale: dallo stato di abbandono all’energia, le bellissime opere di Millo a Barriera di Milano si collocano all’interno dell’iniziativa B.Art “Habitat” , un concept unico che ha come filo conduttore il rapporto tra uomo tessuto urbano.

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La Street Art è una straordinaria espressione artistica capace di regalare emozioni forti, comunicare scontento sociale, regalare vitalità, dipingere le città creando musei a cielo aperto disponibili e visibili da tutti, opere da contemplare senza fretta, manifestazioni di talento puro, di passione, creatività.

Su Inkmap.it, un progetto dell’Associazione Il Cerchio E Le Gocce, troviamo una mappa-percorso che ci indica i murales presenti in città, un suggestivo e interessante viaggio all’interno di una arte adolescente, ma fortemente impattante comunicativa, un linguaggio ecumenico ed intenso che ci racconta storie, entusiasmi e malcontenti.

 

Maria La Barbera

 

(Foto Museo Torino)

 

 

 

 

 

 

 

Il bacio nell’arte, romanticismo e passione

“Il bacio è immortale. Viaggia da un labbro all’altro, da secolo a secolo, di età in età” diceva Guy de Maupassant, da tela a tela potremmo aggiungere, per mano di quegli artisti che hanno voluto ritrarre la magia, la passione e l’incanto del gesto più romantico di sempre. Nella vita di ognuno di noi il bacio rappresenta il suggello di una passione desiderata, di un amore sognato e sofferto, il momento in cui tutto si avvera e la storia ha inizio. Nei musei di tutto il mondo possiamo ammirare opere d’arte famose che raccontano il bacio attraverso immagini e forme, colori e ombre facendoci rivivere così le emozioni   degli innamorati ritratti, degli amanti dipinti, dei corpi raffigurati che si sfiorano appena. Tra i più famosi Il Bacio di Gustav Klimt, dipinto nel 1907 ed esposto a Vienna presso l’Osterreichische Galerie. Colori, mosaici, fiori e il corpo dei due amanti diventano una cosa unica, una fusione multicromatica. Gli Amanti di Magritte, dipinto nel 1928, è stato realizzato in duplice copia, uno si può contemplare alla National Gallery of  Australia e l’altro al MOMA di New York. Quest’opera parla di amore fisico puro, il panno bianco sui volti racconta di un amore a cui non servono molte parole, ma paventa, allo stesso tempo, la mancanza di comunicazione nella coppia. L’autore esprime   un interesse in ciò che è nascosto, ciò che il visibile non ci mostra. Francesco Hayez ha dipinto probabilmente, nel 1859, il quadro più famoso dedicato al bacio. Esposto a Milano alla Pinacoteca Brera, fu il simbolo del romanticismo nell’800. Morbido e teneramente appassionato, racchiude l’attimo di una effusione lieta ma anche di sofferenza per un imminente distacco, l’uomo ha un piede sul gradino, sta per andare via. Il Compleanno di Marc Chagall, dipinto nel 1915, racconta un gesto di quotidianità allegra e festosa di due giovani che festeggiano il compleanno di lei. Un mazzo di fiori, due corpi che lievitano, un bacio, la sorpresa ma anche la normalità, romantica e lieve. Il quadro è a New York al Museum of Modern Art. Due ragazzi che si baciano, una storia tragica, un amore contrastato, due famosi protagonisti: Romeo e Giulietta sono ritratti invece, nel 1844, da Sir Francis Bernard Dicksee. L’autore invita all’armonia e alle cose che ci fanno stare bene, l’amore è una di queste. Al National Museet for Kunst di Oslo troviamo l’opera di Munch Il Bacio con la Finestra, del 1892. I corpi sono fusi ma non c’è tenerezza né gioia, si esprime forte il dubbio tra il desiderio di amare e la paura dell’amore. Come non citare inoltre i famosi Ettore e Andromaca di De Chirico , la passione cubista nel Bacio di Picasso, Bacio a Venezia di Depero, A letto di Toulouse-Lautrec e inoltre le bellissime sculture di Canova Amore e Psiche e Il Bacio di Rodin.

 

Maria La Barbera

 

 

 

 

 

 

Le librerie più belle e singolari

Le librerie sono luoghi incantati, posti meravigliosi, pianeti magici che ci coinvolgono in storie avvincenti, dove sogno e realtà si incontrano, dove il peso e l’importanza di avvenimenti del passato dimorano testimoniando di fatti ed eventi che ancora oggi ci influenzano, dove la fantasia e l’immaginazione di racconti incredibili ci fa volare via dalla realtà creando per noi un rifugio dall’oggettività del vita di tutti i giorni.

La libreria è un territorio sacro, non solo un posto dove i libri vengono venduti, ma una località dalle proprietà terapeutiche. Diceva Montesquieu “Non ho avuto mai un dolore che un’ora di lettura non abbia dissipato”. Le librerie sono luoghi di culto dunque, ma anche vere e proprie attrazioni che per la loro struttura, per la loro storia, per gli arredi e lo stile richiamano molti visitatori, turisti e appassionati di lettura. Girando per l’Italia ma anche per il mondo intero ne troviamo di bellissime e storiche ma anche molte dal design moderno e d’avanguardia. Vediamone alcune davvero particolari.
libreria
Partiamo dalla nostra bellissima Torino che ospita, tra le altre, una meravigliosa e storica libreria, sofisticata e ricercata: La Luxemburg. E’ la più antica di Torino, fondata nel 1872 ed è considerata una tra le più belle del mondo. Catalogo molto fornito, libri in molteplici lingue, riviste internazionali, questo elegante negozio si fa promotore di importanti eventi culturali ed è un punto di riferimento per i lettori della città e non solo.
El Ateneo, a Buenos Aires, era un bellissimo teatro progettato nel lontano 1919. Dopo ben 80 anni cambiò destinazione d’uso divenendo una meravigliosa libreria, un posto unico e scenografico. Il palco è ora un accogliente bar e le tribune laterali delle accoglienti sale di lettura.
A Roma, a Palazzo delle Esposizioni, troviamo il Bookabar. Bianca, minimal e dagli spazi molto ampi. Il catalogo è davvero fornito e i locali molto grandi permettono una mostra dei libri molto estesa con uno ottimo risalto per i titoli. All’interno della libreria, come si evince dal nome, si trova un bar moderno e piuttosto modaiolo.

Nella romanticissima capitale francese troviamo Shakespeare & Company. In questo luogo storico si incontravano i maggiori scrittori della Beat Generation e ad oggi rappresenta un vero e proprio fondamento della vita letteraria parigina. Vengono organizzati importanti eventi settimanali come il sunday tea, presentazioni di libri e letture di poesia.
Spostandoci in un altro continente, nella vivacissima Città del Messico troviamo la libreria più grande del mondo El Péndulo: un giardino e un ristorante in mezzo a migliaia di libri. Grandi piante ornamentali e sedie in vimini. Una riserva del pensiero e della lettura.libreria 2
Atlantis Books si trova a Santorini. Un paesaggio meraviglioso e incomparabile: mare cristallino e cielo azzurro mentre, seduti in terrazza, si legge un libro. Nata nel 2002 dall’idea di alcuni ragazzi che erano nell’isola in vacanza, oggi ospita vari eventi e festival, un cane ed un gatto. Un posto davvero unico.Tornando a casa nostra non possiamo non citare Acqua Alta a Venezia. Un negozio incredibile che, come tutta la città combatte appunto,con l’acqua che spesso diventa invadente e inopportuna. Non ci sono scaffali posizionati in basso, i libri si trovano all’interno di gondole e canoe. Un concentrato di cultura, di amore per i libri e di tenacia. Niente catalogo in digitale, unico supporto un sorridente e gentilissimo proprietario che accompagna nella ricerca del libro desiderato.

libreria 3La Città dei libri di Powell, Portland in Oregon è una delle librerie che vende libri usati più grandi del mondo. Gli avventori vengono accolti con una mappa che li aiuta ad orientarsi all’interno dell’edificio. 1 milione di libri, 200 impiegati, 10.000 visitatori al giorno. La formula vincente? Mettere un libro in vendita nuovo vicino ad uno usato e a bassissimo costo.
Altre bellissime librerie degne di nota ma soprattutto di visita sono: City Lights Books a San Francisco in California, Livraria Lello & Irmão a Porto in Portogallo, dove per entrare è necessario acquistare il biglietto, Daikanyama T-Site a Tokyo, Giappone, meraviglioso luogo tra il verde degli alberi, The Last Bookstore, Los Angeles in California, scaffali particolarissimi in una ex-banca abbandonata, Caverne aux Livres, nei pressi di Auvers-sur-Oise in Francia, allestita all’interno di un treno dismesso e Polare a Maastricht, in Olanda, nell’intimità di una sobria e spiritualissima chiesa domenicana, migliaia di scaffali ospitano altrettanti libri e nell’abside è possibile gustarsi un buon caffè.

Maria La Barbera

 

Quanto è raffinato il risotto al prosecco mantecato al Parmigiano

Raffinato ed elegante, eccovi un primo piatto leggero e raffinato.

Il prosecco dona a questo risotto un profumo piacevolmente insolito, un sapore avvolgente ed aromatico di delicata bontà. Assolutamente da provare!

Ingredienti

300gr.di riso per risotti
2 bicchieri di prosecco Valdobbiadene DOCG
1 scalogno
100gr.di Parmigiano Reggiano grattugiato
Burro, sale q.b.
Brodo vegetale q.b 

Affettare sottilmente lo scalogno e rosolarlo nel burro, aggiungere il riso e lasciar tostare mescolando. Unire il vino prosecco, lasciar evaporare poi, poco alla volta, aggiungere il brodo vegetale caldo sino a cottura. Prima di servire mantecare con il burro, il parmigiano grattugiato e poco prezzemolo.


Paperita Patty

Pioggia, mare e… lavatrice: rumori bianchi per dormire e rilassarsi

Il rumore della pioggia, delle onde del mare e di altri suoni della natura, ma anche della lavatrice, del phon o dell’aspirapolvere possono essere rilassanti, possono aiutare la concentrazione, favorire il sonno e   farci lavorare e studiare meglio

I rumori bianchi, o white noise, sfruttano tutte le frequenze dei suoni, dalla più bassa alla più alta, senza produrre picchi improvvisi o oscillazioni del tono. Questa costanza di ritmo e di cadenza favorisce il rilassamento grazie ad una sorta di sospensione auditiva, di carezza sonora che ci isola da tutti gli altri rumori che provocano fastidio. L’attributo “bianchi” si deve al confronto con l’ omonima luce, detta anche acromatica, che contiene tutti i colori dell’arcobaleno. Ascoltando questi suoni, aiutati da cuffie o auricolari di buona qualità, è possibile coprire rumori molesti come il traffico, schiamazzi, frastuoni all’interno dell’abitazione e persino quei fastidiosi acufeni che inficiano la qualità della vita quotidiana. Sono consigliati anche per conciliare il sonno dei bambini e grazie all’utilizzo di diverse applicazioni scaricabili sui cellulari, come Baby sleep sounds, oltre ai suoni di origine naturale, si possono trovare anche ninne nanne e nenie per loro studiate. Ovviamente ci sono modalità di utilizzo da seguire per il corretto utilizzo e per non esporre i bambini ai suoni troppo a lungo. Per gli adulti invece i rumori bianchi sono facilmente rintracciabili su Spotify o sul sito White Noise definito “l’Instagram dei suoni rilassanti”.
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Sembra che il rumore maggiormente utilizzato   per rilassarsi sia il ventilatore, ben 5 milioni di ascolti, su Box Fan Sound, di Spotify. Altri molto gettonati sono l’aria condizionata, la pioggia e incredibilmente quello dell’aereo. Considerata l’utilità e il supporto che i rumori bianchi possono dare per rilassarsi e aiutare il sonno   è stato creato, in vari modelli,   un vero e proprio dispositivo generatore di questi suoni, che dopo aver rilevato il rumore spiacevole da eliminare, lo converte in una lunghezza d’onda opposta annullandolo del tutto. Ovviamente parliamo di effetti acustici gestibili e non, per esempio, del rumore molto forte di un trapano o della tv a tutto volume. Un altro strumento per l’attenuazione, e a volte la completa rimozione, dei rumori sgradevoli sono le cuffie o le auricolari con il noise cancelling, capaci infatti di eliminare gli antipatici rumori di fondo. E’ molto confortante sapere che se abbiamo bisogno di rilassarci, concentrarci o semplicemente isolarci possiamo farlo ovunque, a casa, in aereo, in treno e persino in ufficio. I rumori bianchi ci permettono, infatti,   di creare la nostra bolla di tranquillità e di non esporci, almeno temporaneamente, a tutti quei rumori che minano quotidianamente la nostra tranquillità e affievoliscono la nostra capacità di concentrazione.

Maria La Barbera

 

Torino città floreale

La prima Esposizione Internazionale di Arte Decorativa Moderna che si tenne a Torino nel 1902 lanciò una nuova era, una rivoluzione nelle varie espressioni artistiche e nel design che segnò una vera e propria rottura con il passato. Il regolamento dell’evento fu molto chiaro, niente imitazioni, niente rievocazioni del passato, solo rinnovamento, originalità sia nelle forme che nei materiali. Questa nuova tendenza aveva come fonte d’ispirazione la natura ed è per questo che oltre ad “Arte Nuova“, Art Nouveau in Francia, Jungendstil in Germania o Modern Style in Gran Bretagna, si chiamò anche “Arte Floreale“. La vocazione di questa nuova espressione era la sua possibile declinazione nel quotidiano, non esistevano quindi soggetti e ambienti privilegiati o solo grandi opere, al contrario ogni oggetto presente nella vita di tutti i giorni in ceramica, in vetro o di stoffa poteva veicolarne la bellezza e lo stile. Torino, seppur in assenza di una vera e propria scuola o corrente propria, divenne un importante centro espressivo di questo movimento anticlassico e critico nei confronti dell’uniformità beneficiando, grazie alla vicinanza geografica, delle influenze francesi e belga. Tra le opere più note del Liberty a Torino abbiamo Casa Fenoglio-La Fleur, Villa Scott (set di Profondo Rosso di Dario Argento), Un intero Isolato, l’unico così grande in città, tra Via Papacino e Corso Matteotti, il Villino Raby . Girando per la città è possibile ammirare altri meravigliosi capolavori di Arte Floreale, itinerari ricchi di particolari, forme e colori che ci riportano in quel preciso periodo storico.

 

1. Borgo Crimea: partendo dal Ponte Umberto I abbiamo la Casa Camusso-Caselli a Corso Fiume 2, la meravigliosa Villa Crimea a Via Casteggio 2, Villa Scott a Corso Lanza 57, la Palazzina a Via Villa Quiete 1-3, Villino Guarlotti in Via Gatti 10 e al n.24 il Villino Antonietta, la Casa del Custode del Villino Filiberti a Corso Moncalieri 83.

2. Corso Francia, Cit Turin: Villino Raby a Corso Francia 8, Palazzina Fenoglio La Fleur in Via Principi d’Acaja 11, i bellissimi edifici di Via Duchessa Jolanda 17,19,21 – Via Collegno 44,45 – Via Susa 31,33 e il famosissimo Palazzo della Vittoria, con il portone decorato da Draghi, a Corso Francia 23.

3. San Donato: Casa dei Fratelli Padrini a Via Balbis 1, Casa Pecco tra Via le Chiuse e Via Cibrario, sempre a Via Cibrario ai civici 15 Casa Florio, 36 Casa Basso, 54 Casa Girardi, 62 Casa Enrieu. Le Palazzine a via Piffetti 3,5,7,10 e 12, Palazzina Ostorero a Via Beaumont 7.

 

4.Centro Città: la Palazzina – Via Bertola 20 e quella sull’angolo opposto a Via Monte di Pietà 26, sempre a Via Monte di Pietà al civico 4 la Casa della Zoppa, l’Isolato San Lazzaro – Via Pietro Micca 4, l’Isolato intero tra via Papacino e Corso Matteotti, l’Edificio di Via Revel 18 e 20.

 

5. Crocetta: la Palazzina a Via Sacchi 40/42, Casa Avezzano a Via Vico 2, Casa Pozzo in Via Massena 81, Casa Mussino in Corso Re Umberto 71, l’Isolato a mezzaluna in Largo Re Umberto 65, Casa Gamna a Corso Galileo Ferraris 78 e al civico 86 Casa Quadri, Palazzo Pellegrini in Corso Montevecchio 38 e al 50 Palazzo Maffei.

 

Torino è una vera e propria vetrina di splendori di Arte Nuova, una esibizione permanente a cielo aperto, una magnifica esponente di una arte che, come diceva Walter Benjamin, è “…un tentativo che mobilita tutte le risorse dell’interiorità….che si oppone al mondo circostante armato della tecnica”.

Maria La Barbera