redazione il torinese

“Mediterraneo Interiore”, foto ma non solo

mediterraneo libro

E’ il quinto volume di una collana il cui fil rouge è l’ospitalità di charme nel bel paese e permette di scoprire 25 hotel sparpagliati per tutto l’italico stivale. Sono lontani dalle solite rotte turistiche, offrono un’ospitalità raffinata, sospesa tra sapiente recupero del passato e grande eleganza

 

A prima vista “Mediterraneo Interiore” (edizioni Adarte) può sembrare il solito bellissimo libro fotografico…..poi si rivela essere molto di più. Scorrendo le splendide immagini del fotografo torinese Adriano Bacchella, corredate dai testi di Franco Faggiani, scoprirete di avere tra le mani una guida preziosa (tutt’altro che la semplice guida turistica) per soggiorni in luoghi di sogno immersi nella campagna italiana.

 

E’ il quinto volume di una collana il cui fil rouge è l’ospitalità di charme nel bel paese e permette di scoprire 25 hotel sparpagliati per tutto l’italico stivale. Sono lontani dalle solite rotte turistiche, offrono un’ospitalità raffinata, sospesa tra sapiente recupero del passato e grande eleganza, tutto con contorno di ottima cucina e prodotti enogastronomici a km zero, spesso coltivati nelle stesse tenute in cui si soggiorna.

 

Così, dopo “Masserie” (dedicato ad antiche strutture riportate a nuova vita nella campagna pugliese), “Divino abitare” (focalizzato su quelle di Langhe, Monferrato e Roero), e i due volumi di “Camera con vigna” (alla scoperta delle aziende italiane produttrici di vini pregiati con corollario di ospitalità ad alto tasso di fascino), ora Bacchella ha scoperto un meraviglioso Mediterraneo interiore.

Tanti luoghi inviolati (dal becero turismo e dall’annesso abusivismo edilizio) immersi nelle campagne, e più o meno distanti dal mare. Ha cercato nicchie di fascino con paesaggi mozzafiato, echi della storia tra le mura e glamour a piene mani. Insomma il lifestyle che fa dell’Italia un paese unico.  Ed ecco che, da nord a sud, la campagna italiana si scopre ricca di luoghi in cui coraggio, passione e intraprendenza dei singoli imprenditori hanno ristrutturato abbazie, castelli, conventi, frantoi e masserie, li hanno trasformati in hotel di grande charme, aprendoli a nuova vita. Dal Piemonte alla Toscana, dall’Abruzzo alla Puglia, 25 Resort sono i protagonisti del libro, al quale Bacchella  prevede di dare seguito con un volume 2.

 

Intanto, sfogliando queste pagine, le mete sono tutte favolose, scegliere non è per niente facile. Si parte dal casale seicentesco Capannelle alle porte del Chianti, poi c’è l’eleganza di piccoli borghi come Casa San Ruffino nelle Marche; si entra in castelli, come quello di Tagliolo nel Monferrato, da 5 secoli abitato dalla stessa famiglia che lo condivide con gli ospiti, o nell’antico feudo della Commenda di San Calogero nella Sicilia orientale.  Ci sono eleganti Wine Resort come quello toscano dei Conti di San Bonifacio o il lombardo Prime Alture; masserie-borghi come Lama di Luna, condotta secondo i principi della bioarchitettura e tra le prime aziende pugliesi ad esportare il loro vino in America.

 

Tra le altre storiche aziende agricole, diventate hotel di lusso, ci sono Mandranova, nella Sicilia che rimanda al “Gattopardo”; il Relais della Villa Rossi Danieli a Viterbo; Villa Le Barone nel cuore del Chianti.  Ma il fascino continua e si snoda tra mulini del 500 diventati luoghi di ospitalità come la veneta Locanda Rosa Rosae e oasi da sogno, come Villa dei Papiri, vicino a Siracusa, tra maioliche, palme, olivi, agrumi e fichi d’india. Ma non finisce qui……questo è solo un piccolo assaggio dei tanti magici luoghi “interiori” che Adriano Bacchella ha scoperto e fotografato.…..a voi il resto del libro.

 

Laura Goria

 

 

 

 

 

 

 

 

Dopo l'8 marzo, riflettere sempre sulla violenza alle donne

dora palloni

TELEFONO ROSA PIEMONTE – FEDERAZIONE ITALIANA MEDICI DI MEDICINA GENERALE: INSIEME PER COMBATTERE LA VIOLENZA SULLE DONNE

 

Presentato da Telefono Rosa il report sui dati 2014 Sono 710 le donne vittime di violenza accolte dal Telefono Rosa Piemonte nel corso del 2014; 2.187 invece i contatti tramite la sezione di aiuto on line, via e-mail o attraverso social network. Più del 75% delle donne ha figli, i quali nel 20% dei casi sono vittime anch’essi di violenza diretta, mentre ben il 57% sono i figli vittime di violenza assistita. L’8 marzo non è solo una ricorrenza simbolica: è un momento nel quale donne e uomini possono constatare come non accenni a diminuire un fenomeno devastante, per le donne e i minori, e verso il quale occorre davvero l’impegno di tutti. Ogni anno, infatti, la violenza contro le donne continua ad essere feroce e devastante. Il report del Telefono Rosa, diffuso in occasione dell’8 marzo 2015, né è solo un esempio, legato al territorio di competenza. Il 65% delle donne vittime di violenza è coniugata o convivente, il 17% separata o divorziata. In ogni caso, stiamo parlando del 70% delle violenze che avvengono a livello intrafamiliare e il 28% fuori dalle mura domestiche. Ciò significa che la violenza domestica è ancora molto rilevante. D’altro canto, il 55% dei maltrattanti è il marito o il convivente, l’8% è il fidanzato, il 17% gli ex mariti o fidanzati. Autori e vittime uniti da una realtà: entrambi sono spesso pazienti dei medici di medicina generale del territorio. Dal novembre 2014 è operativo un accordo tra il Telefono Rosa Piemonte e la Federazione Italiana dei Medici di Medicina Generale (FIMMG). Medici e staff dell’Associazione sono uniti nella sperimentazione di azioni di informazione, sensibilizzazione e accoglienza delle donne vittime di violenza. I medici aderenti alla Federazione costituiscono il primo riferimento per le donne: la FIMMG si propone di veicolare, insieme con il Telefono Rosa, informazioni precise e diverse opportunità per le donne che intendono allontanarsi dalla violenza. Il medico potrà fornire alle donne le indicazioni più utili, favorendo, se richiesto, il contatto con le figure professionali che operano al Telefono Rosa. Il tutto nella riservatezza che contraddistingue il rapporto medicopaziente. Un 8 marzo importante: data nella quale la Federazione dei Medici di Medicina Generale e il Telefono Rosa Piemonte si avvicinano ancora di più alle vittime. Un 8 marzo che apre un anno che potrebbe essere davvero diverso da quelli passati: utilizzando queste risorse, medici e Telefono Rosa potranno fare ancora di più rispetto a quanto hanno fatto finora.

 

(Foto: il Torinese)

San Giuseppe a Casale tra commercio, gusto e spettacoli

casale 22

Mostra Regionale Edizione numero 69. Dal 13 al 22 marzo 2015

 

Il primo fine settimana della Mostra Regionale di San Giuseppe, che si tiene al Quartiere Fieristico della Cittadella di Casale Monferrato, ha registrato nel primo fine settimana una grande presenza  di visitatori. Sin dalla serata di venerdì, quella dell’inaugurazione, l’afflusso è stato in costante crescendo, avendo un notevole incremento sabato e soprattutto domenica. Proprio domenica l’organizzazione ha dovuto provvedere per ben 16 volte nell’arco del pomeriggio, bloccare l’afflusso alla Mostra per il notevole numero di visitatori si stava recando in Fiera. “Sicuramente la giornata piovosa ha fatto la sua parte – dice  dice Carlo Manazza della Manazza Gefra Srl di Cassolnovo, società specializzata nel settore fieristico, aggiudicataria della gara d’appalto indetta da Monferrato Eventi – ma anche lo scorso anno, nel primo fine settimana, c’era il maltempo, eppure si era dovuto regolare l’afflusso soltanto per quattro volte. 

 

Inoltre  in segreteria abbiamo ricevuto molte richieste di persone che venivano da fuori per sapere dove si trovava la Mostra, affinché potessero venire a visitarla.”. Il pubblico ha dimostrato, con la sua presenza di gradire la formula della Mostra, che lo stesso Manazza in occasione della inaugurazione – avvenuta con il taglio del nastro del sindaco di Casale, Titti Palazzetti, alle ore 18 di venerdì (come vuole la tradizione) – aveva come la formula degli ultimi anni non avesse subito mutazioni riproponendo l’ingresso libero, il percorso Mostra a giorni alterni, la presenza di operatori dei vari settori (commercio, artigianato, terziario), una significativa area dell’enogastronomia tipica nazionale con la Piazzetta del Gusto e, per il secondo anno consecutivo la partecipazione della Regione Siciliana. E dalla Sicilia è arrivato anche il sindaco di Roccapalumba, Guglielmo Rosa, la cui presenza all’inaugurazione è stata ricordata dal sindaco Palazzetti e dal geometra Manazza.  In posizione strategica ci sono i due momenti non commerciali della San Giuseppe: Arteinfiera rassegna curata da Piergiorgio Panelli e Casale Comics numero 10, a cura dello staff di Monferrato Eventi, arricchito dalla presenza di disegnatori di punta della Sergio Bonelli Editore (e non solo).

 

Nel fine settimana appena archiviato si è avuta la presenza di Gino Vercelli e Marco Patrucco, giovedì e venerdì ci sarà Michele Melotti, sabato Sergio Cabella, domenica, Luigi Corteggi “Cortez”, art director della casa editrice milanese, Claudio Villa, Pasquale del Vecchio ed Alessandro Picinelli. E il giorno dell’inaugurazione, per festeggiare il decennale , tutti i componenti dello staff di Monferrato Eventi si sono vestiti da “Eroi di carta”  per accogliere i visitatori. Continuano, intanto, le iniziative collaterali, tra cui la quarta edizione del Festival canoro di San Giuseppe, organizzato da pro loco Casale e diretto da Federico Marchese.  La gara che è stata vinta da Alessia Senno (cat. Bay Junior), Giulia Gallo e Giulia Senno (Big Junior) e Gaia Fittini (Junior), è stata ripresa dalle telecamere Rai per un servizio in onda sul TG3 Piemonte lunedì.

 

Martedì 17, alle ore 21, nell’area eventi si tiene  il convegno sul Controllo di vicinato, a cura dell’Associazione nazionale Controllo di Vicinato.

 

Mercoledì 18, alla stessa, , a cura della sezione di Casale Monferrato dell’Associazione Nazionale Alpini, dell’Istituto Superiore Balbo e del maestro di musica Maria Cecilia Brovero, c’è  “Il papà e la famiglia nella Grande Guerra”, in cui  verranno eseguiti canti del periodo della Grande Guerra e lette delle missive e brani tratti dai diari dei soldati al fronte.

 

Giovedì 19, infine, si svolge “Mettiti in  gioco con la Cri”: durante la serata, Croce Rossa Casale, in collaborazione con il Gruppo giovani del Comitato locale di Crescentino, presenterà varie attività di intrattenimento, divertimento e formazione, indirizzate a tutte le fasce di età

 

 

La Mostra di San Giuseppe avrà i seguenti orari di apertura

Feriali: dalle ore 18 alle 23

Sabato: dalle ore 15 alle 23

Domenica 22 marzo: dalle ore 11 alle 21

 

 

 

 

Per informazioni rivolgersi

Ufficio Mostra San Giuseppe

tel. 0142/418823, fax 0142/418107,

posta elettronica: mostra.sangiuseppe@virgilio.it

Scippatore seriale 22enne arrestato: "Grazie per avermi fermato"

carabinieri auto

Il rapinatore ha confessato di avere fatto 18 colpi negli ultimi due giorni

 

Non solo le scippava ma le picchiava violentemente, davanti a scuole, banche, supermercati, uffici postal. Lui è un giovane  italiano di 22 anni, arrestato dai carabinieri di Torino. Il rapinatore seriale ha confessato di avere fatto 18 colpi negli ultimi due giorni e ha ringraziato i militari dell’Arma per averlo fermato: “Sentivo un impulso irrefrenabile. Vedevo una donna e non riuscivo a trattenermi. Grazie per avermi arrestato”, così le sue dichiarazioni riportate dall’Ansa. Probabilmente ha colpito decine di volte.

Dopo il 2015 anche un 2016 tutto europeo con il secondo Forum delle città metropolitane

castello piazza

cittàvuotapalazzo civico“La scelta di realizzare a Torino la seconda edizione del Forum – dice Fassino – è un autorevole riconoscimento alla nostra città”

 

Mentre la Città metropolitana torinese cerca di decollare tra tanti problemi – in primis le risorse carenti – dal sindaco Piero Fassino giunge la notizia che, dopo Barcellona, sarà Torino a ospitare nel marzo 2016  il Forum delle Città metropolitane europee. La scelta è stata fatta durante il primo incontro del Forum, che nella dichiarazione finale impegna l’Unione europea a riconoscere le città metropolitane come “attore strategico”.

 

“La scelta di realizzare a Torino la seconda edizione del Forum – dice Fassino – è un autorevole riconoscimento alla nostra città”. Se non altro, dopo un 2015 che si spera foriero di successi per Expo, Sindone e Capitale dello Sport, si tratterà di un’altra ribalta internazionale per la città.

 

Va del resto ricordato che il Governo intende realizzare insieme alla Città un progetto pilota di respiro nazionale per l’internazionalizzazione e l’attrazione degli investimenti. “Torino è la città italiana – ha dichiarato il sindaco – che negli ultimi vent’anni ha conosciuto la più grande trasformazione della sua identità e del suo sviluppo e oggi la nostra città – con le sue imprese, con le sue università, con le sue tante energie – è nelle condizioni di svolgere un ruolo trainante nelle politiche di sviluppo e di attrazione degli investimenti”.

Il Piemonte invecchia? Nuova formazione per la sanità

anziani parco

La Regione farà la sua parte in collaborazione con l’Università di Torino  nel progetto europeo Sunfrail

 

Il Piemonte punta su nuovi modelli di formazione del personale sanitario, alo scopo di risondere alle nuove necessità legate all’invecchiamento della popolazione. La Regione farà la sua parte in collaborazione con l’Università di Torino  nel progetto europeo Sunfrail, appena approvato da Bruxelles e capitanato dall’Emilia Romagna, a cui partecipano anche la Liguria e l’azienda ospedaliera Federico II di Napoli. Il progetto, spiega l’Ansa, presenterà all’Ue proposte concrete di metodologie per individuare nella popolazione la presenza di fragilità legate all’invecchiamento e proposte di prevenzione. “Il Piemonte contribuirà a sviluppare nuovi modelli di formazione del personale sanitario come medici, farmacisti, infermieri, assistenti sociali e psicologi, tutto il personale coinvolto nella gestione di pazienti over 65”, commenta Giuliana Moda, della Regione Piemonte.

 

(Foto: il Torinese)

Uccide a sprangate un uomo e si consegna ai carabinieri

carabinieri-case

Il presunto omicida si è presentato per farsi arrestare 

 

A Genola, un piccolo paese non lontano da Savigliano, a mezz’ora d’auto da Torino, Massimo Scialabba, impresario edile di 41 anni, è stato trovato ucciso a colpi di spranga. Il suo corpo privo di vita era accasciato in un parcheggio del palazzo in cui avbitava. Il presunto omicida si è presentato per farsi arrestare dai carabinieri. E’ stata ritrovata la spranga usata per aggredire l’uomo. Secondo la ricostruzione l’aggressore ha atteso la vittima, che ha cercato di scappare salendo in auto. Il cadavere ha ferite al volto e sul corpo. Il movente dell’omicidio sarebbe legato a questioni di denaro.

Controllo di vicinato: "La sicurezza senza ronde"

polizia e carabinieri

salvario poliziacarabinieri p san carloAlla Mostra Regionale di San Giuseppe  a Casale Monferrato un convegno organizzato dall’Associazione Nazionale Controllo di Vicinato

 

L’Area Spettacoli della Mostra Regionale di San Giuseppe  a Casale Monferrato ospiterà martedì 17 marzo, alle ore 21, un convegno sul Controllo di Vicinato, organizzato dall’Associazione Nazionale Controllo di Vicinato. Ma di che cosa si tratta? Il Controllo di vicinato, meglio conosciuto come “Neighbourhood watch” nasce negli anni Sessanta – Settanta, nei Paesi anglo – sassoni, Gran Bretagna, Stati Uniti, ma anche Canada, Australia, Nuova Zelanda e in Italia inizia ad avere una diffusione a partire dal 2008 in Lombardia. “L’importatore” ed ideatore sul Patrio suolo di questo sistema è Gianfrancesco Caccia di Caronno Pertusella (Varese) che ha via via diffuso, con altri volontari, le tecniche sino alla creazione di una associazione, che si chiama appunto Controllo di Vicinato, che ha tra i suoi coordinatori, oltre allo stesso Caccia, anche Leonardo Campanale di Rodano (Milano). Il Controllo di Vicinato, che nulla ha a che vedere con il fenomeno delle “Ronde Padane” o pattugliamenti di cittadini sul territorio o la videosorveglianza (che è una scelta dell’amministrazione comunale d’intesa con le forze dell’ordine), è un progetto che tende a fare crescere, da un lato, la solidarietà tra i cittadini e a crescere una forma di osservazione “passiva” del territorio e delle persone che vi transitano. Il tutto, ovviamente, deve avvenire in stretta collaborazione – elemento imprescindibile – con le forze dell’ordine. La serata, che vedrà l’intervento del coordinatore nazionale Leonardo Campanale, sarà introdotta dal coordinatore regionale dell’associazione  Massimo Iaretti e vedrà i contributi del sindaco di Casorzo (primo comune in Piemonte ad adottare il sistema), Ivana Mussa, del vice sindaco Roberto De Santis, di Paolo Lavagno, sindaco di Ponzano (primo comune in Provincia di Alessandria a dotarsi di questo metodo), e di Ferdinando Raffero, consigliere del Comune di San Mauro Torinese dove un analogo progetto è partito recentemente.

 

Per informazioni: cell. 370 – 3017529

(Foto: il Torinese)

PG Minazzi

Nuove assunzioni in sanità per ridurre le liste d'attesa

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Certamente le nuove assunzioni non arriveranno a pioggia, ma dovranno essere prioritariamente destinate ad aumentare la produttività nei reparti ospedalieri

 

Il problema è stato sollevato molte volte nei mesi scorsi dalle sigle sindacali degli infermieri, in particolare Nursing Up, e “Il Torinese” si è occupato più volte della situazione di disagio degli operatori del settore che, periodicamente e con sempre maggiore forza chiedevano rinforzi per migliorare la qualità del lavoro del personale. Adesso è in arrivo da Roma la notizia che la Regione Piemonte ha ottenuto dal ministero dello Sviluppo economico il disco verde sulle due delibere di revisione della rete ospedaliera, che consentiranno lo sblocco immediato di 900 milioni di euro, indispensabili per pagare i fornitori. Ma, accanto a questo importante parere, c’è anche il via libera per le prime assunzioni di personale medico ed infermieristico negli ospedali. “E’ molto importante in tutta la Regione    commenta il presidente della Prima commissione di Palazzo Lascaris, Vittorio Barazzotto  – la possibilità dello sviluppo del turnover e le nuove assunzioni. Ci darà presto respiro di professionalità a reparti troppo spesso in crisi negli ultimi anni a causa del piano di rientro.  Certamente le nuove assunzioni non arriveranno a pioggia, ma dovranno essere prioritariamente destinate ad aumentare la produttività nei reparti ospedalieri per ridurre le liste d’attesa. Ogni azienda dovrà anche dimostrare di aver fatto quanto è nelle proprie possibilità per utilizzare il personale che possiede in organico con profili sanitari che oggi è destinato invece a compiti amministrativi».

 

Massimo Iaretti

 

(Foto: il Torinese)