redazione il torinese

Il dolore di San Mauro per la sua Antonella

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Domani, sabato 21 marzo, è prevista una manifestazione per la Giornata per ricordare le vittime di tutte le mafie

 

Anche San Mauro Torinese è rimasta fortemente colpita e sgomenta dalla morte di Antonella Sesino, la donna, impiegata all’ufficio personale del Comune di Torino, rimasta uccisa dal piombo omicida dei terroristi nell’attacco al museo del Bardo a Tunisi. Alla notizia che, purtroppo, non era riuscita a sfuggire all’agguato (in un primo tempo era stata data come dispersa) l’amministrazione comunale ha proclamato il lutto cittadino per due giorni e ieri sera, mercoledì, il sindaco Ugo Dallolio ha preso parte alla manifestazione contro il terrorismo che si è tenuta a Torino. Domani, sabato 21 marzo, è prevista una manifestazione per la Giornata per ricordare le vittime di tutte le mafie ed è comunque intenzione dell’amministrazione di ricordarla, anche se se caduta per altra mano assassina. Antonella Sesino, che viveva a San  Mauro Torinese, lascia due figli di 24 e 20 anni e gli anziani genitori.

 

Massimo Iaretti

Toro fuori anche se vince 1-0 con lo Zenit

toro flag

Mister Ventura si è fatto onore in Europa League

 

Peccato che  l’1-0 dei granata contro lo Zenit San Pietroburgo non sia sufficiente per rifarsi del 2-0 dell’andata. In extremis al 90′ il gol di capitan Glik, anche se non sono certo mancate altre le occasioni per farlo prima. Mister Ventura si è fatto onore in Europa League contro i russi forti del vantaggio della scorsa settimana.

"Cordoglio alle famiglie delle vittime e ferma condanna di questo vile attentato"

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fassino tvpichettoLe reazioni del mondo istituzionale e politico all’attentato terroristico di Tunisi, che ha avuto come vittime alcuni cittadini torinesi

 

Il presidente della regione Piemonte, Sergio Chiamparino: “Di fronte alle notizie che provengono dalla Tunisia non posso che esprimere, a nome mio e di tutti i piemontesi, il più profondo cordoglio a tutti i familiari delle vittime e la più ferma condanna di questo vile attentato. Auspico inoltre che a tale atto l’intera comunità internazionale possa dare una ferma e determinata risposta.”

 

Il sindaco Piero Fassino a “Porta a Porta”: ” manifestazione davanti al Comune di Torino. Invito tutti i sindaci italiani a una mobilitazione per la democrazia e contro il terrorismo”.

 

 

Il presidente del Consiglio regionale, Mauro Laus: “Il dolore per le vittime del feroce attentato a Tunisi si mescola all’angoscia per la sorte della torinese che ancora risulta dispersa a seguito dell’attacco terroristico. Esprimo la mia più sincera vicinanza alle famiglie dei nostri corregionali deceduti, colpite da una tragedia che non trova giustificazioni e che ci inchioda a una realtà cui non vogliamo e non dobbiamo abituarci. Lo stesso segretario generale dell’Onu, nell’incontro di stamani a Palazzo Reale, ha confermato che il seminario dell’organizzazione internazionale in corso a Torino si occuperà largamente di come affrontare l’emergenza terroristica. Più che mai in questi momenti dobbiamo essere uniti nell’affermare una ferma condanna alla violenza, per questo stasera parteciperò al sit in organizzato dal sindaco Fassino davanti a Palazzo civico”.

 

 

Gilberto Pichetto, coordinatore regionale di Forza Italia:“Vorrei esprimere la mia solidarietà alle famiglie degli ostaggi coinvolti nell’assalto al museo del Bardo di Tunisi.Confido che la situazione si risolva al più presto con la liberazione di tutti gli ostaggi. Nelle prossime ore sentirò il sindaco di Torino Piero Fassino per offrirgli tutto il nostro supporto”.

 

Ban Ki-Moon: "Sono solidale con Torino e l'Italia" E il sindaco proclama il lutto cittadino

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Venerdì alle 12 in tutti gli uffici un minuto di silenzio

 

In queste ore di dolore per le famiglie torinesi colpite dall’attentato di Tunisi, il segretario generale dell’Onu, Ban Ki Moon, è in città, dove si tiene l’ ‘Annual Un Retreat 2015’, il seminario degli alti dirigenti delle Nazioni Unite, che si svolgerà fino a domani. A ricevere Ban Ki Moon, a Palazzo Reale, il sindaco di Torino, Piero Fassino, il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino e il presidente del Consiglio regionale del Piemonte, Mauro Laus. E’ la quarta edizione del prestigioso seminario che si svolge a porte chiuse.

 

Il segretario generale delle Nazioni Unite ha espresso “solidarietà e vicinanza all’Italia”. E’ quanto ha riferito Fassino. Il sindaco ha dichiarato all’Ansa: “ha sottolineato che il contrasto al terrorismo è una priorità della comunità internazionale” e per questo al centro del seminario Onu sarà proprio il tema dell’emergenza terroristica”. Il sindaco ha annunciato che sarà proclamato il lutto cittadino: venerdì alle 12 in tutti gli uffici un minuto di silenzio.

 

Aggiornamento dal Comune sui fatti di ‪#‎Tunisi‬ (ore 10.04): la Città di Torino conferma che due dipendenti comunali sono ferite e che un loro stretto congiunto è deceduto. Non si hanno notizie di una dipendente che fino a questo momento risulta essere dispersa. Il Sindaco, la Giunta e l’Amministrazione tutta si stringono attorno alle famiglie dei dipendenti e degli altri torinesi coinvolti negli attentati di Tunisi.

 

Le Porte Palatine tornano ai fasti dell'età romana

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Grazie ad un’indagine storico-stratigrafica sono state svelate le varie fasi costruttive del monumento

 

Ci sono voluti ben 15 mesi di lavori e oggi le Porte Palatine, uno dei simboli storici della città, tornano al loro antico splendore. E’ terminato il cantiere del complesso archeologico di età romana che ha visto le torri e le antiche mura di cinta oggetto di un intervento di pulitura, restauro, consolidamento. Sono stati realizzati anche ritocchi pittorici e interventi di protezione. Grazie ad un’indagine storico-stratigrafica sono state svelate le varie fasi costruttive del monumento.

 

(Foto: il Torinese)

Il sindaco Fassino: "Attendiamo notizie sui dispersi. Misure di sicurezza rafforzate per la Sindone"

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E’ stato intanto annunciato l’incremento delle misure di sicurezza in città  dopo l’attentato di Tunisi

 

AGGIORNAMENTO La Farnesina comunica che è stato riconosciuto a Tunisi il corpo senza vita di Antonella Sesino

 

“Gli sforzi della Farnesina e della ambasciata italiana a Tunisi sono concentrati nel tentare di capire che cosa sia accaduto agli italiani dispersi”. E’ quanto ha dichiarato in conferenza stampa il sindaco di Torino, Piero Fassino. Al momento i dispersi italiani  sono due, tra i quali una dipendente del Comune di Torino, Antonella Sesino (nella foto di Facebook). Tra gli italiani morti due sono piemontesi e tra i feriti ci sono due torinesi.

 

“Vogliamo solo tornare a casa e riabbracciare i nostri cari”. Sono le parole riportate dall’agenzia Ansa, di Maria Antonietta Santoro, una delle dipendenti del Comune, rimasta coinvolta nei drammatici eventi di Tunisi.

 

L’Ansa registra anche la rabbia di Lorenzo Barbero, marito di Antonella Sesino: “Mia moglie non doveva essere lì. Noi turisti possiamo anche non sapere, ma chi organizza questi viaggi deve essere informato: come si fa ad andare a Tunisi il giorno in cui il Parlamento approva una legge sul terrorismo? Non abbiamo nessuna notizia di mia moglie, la speranza di riabbracciarla è grande, ma questo silenzio preoccupa”. I torinesi ancora in viaggio con Circolo ricreativo del Comune di Torino torneranno domani in Italia con un volo charter.

 

E’ stato intanto annunciato l’incremento delle misure di sicurezza in città  dopo l’attentato di Tunisi. Il sindaco ha parlato di “ulteriori misure a tutela della cittadinanza e degli eventi in programma nelle prossime settimane”, in primo luogo l’ostensione della Sindone che inizierà il 19 aprile.

L'omaggio dei torinesi ad Antonella e Orazio nella camera ardente allestita in municipio

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conteAperta dalle 10 alle 19 di domenica e dalle 10 di lunedì fino alla data dei funerali, non ancora decisa

 

 AGGIORNAMENTO Il Boeing 767 dell’Aeronautica è atterrato alle 21 a Caselle. L’arcivescovo di Torino, mons.Cesare Nosiglia, il sindaco Piero Fassino e il prefetto Paola Basilone, hanno atteso le salme delle vittime dell’attentato, con una ventina di parenti delle vittime. I feretri dei tre piemontesi verranno condotti nelle camere ardenti al Municipio di Torino ed al Broletto di Novara.

 

Oggi arrivano a Torino le salme dei quattro italiani uccisi a Tunisi. E’ arrivato a Roma  l’aereo con i corpi delle vittime  dell’attacco terroristico al museo Bardo. Ad accogliere le salme di Orazio Conte, Giuseppina Biella, Francesco Caldara e Antonella Sesino c’era  il premier Matteo Renzi che è stato a lungo in compagnia dei familiari: “Ho condiviso con loro il dolore e l’abbraccio di tutta l’Italia”, ha scritto il capo del governo su twitter. E verrà allestita a Palazzo Civico la camera ardente delle due vittime torinesi. Nella Sala delle Colonne, Antonella Sesino ed Orazio Conte potranno ricevere la visita dei torinesi  dalle 10 alle 19 di domani e dalle 10 di lunedì fino alla data dei funerali, non ancora decisa.

Paternità e pari opportunità

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“L’iniziativa ha come scopo proporre ai futuri padri percorsi di sensibilizzazione alla condivisione delle responsabilità delle cure familiari all’interno dei corsi di accompagnamento alla nascita”, ha spiegato Gianfranco Bordone, direttore regionale Coesione sociale

 

 

Favorire la riscoperta della paternità per condividere i compiti di cura familiari e sostenere la permanenza delle donne nel mercato del lavoro. Questo è il tema che, proprio in occasione della festa del papà, è stato affrontato a Palazzo Lascaris durante il convegno Paternità, piacere da scoprire?, organizzato dall’assessorato regionale alle Pari opportunità.

 

“Attraverso specifiche previsioni normative come la legge 8/2009 e le iniziative che trovano finanziamento nell’ambito del Piano operativo regionale del Fondo sociale europeo, la Regione promuove la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro”, ha dichiarato l’assessora regionale alle Pari opportunità Monica Cerutti. “Si tratta di strumenti che dovrebbero essere riconosciuti come prioritari dalla società, in quanto offrono un contributo importante non solo per le famiglie ma per l’economia nel suo complesso”.

 

Il convegno trae origine dal progetto Condividiamo con i papà… continua, iniziato in via sperimentale in alcune Asl nel 2011 e poi diffuso in Asl e Aso del territorio piemontese grazie a un’intesa con il dipartimento per le Pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri. “L’iniziativa ha come scopo proporre ai futuri padri percorsi di sensibilizzazione alla condivisione delle responsabilità delle cure familiari all’interno dei corsi di accompagnamento alla nascita”, ha spiegato Gianfranco Bordone, direttore regionale Coesione sociale. Avviata nel settembre scorso, l’iniziativa contava già 400 progetti a fine 2014 e la partecipazione di oltre 1.500 papà.

 

“Il progetto sta dando buoni frutti soprattutto in termini di diffusione delle conoscenze sulla normativa inerente i congedi parentali, che spesso i padri ignorano o non prendono in considerazione per resistenze di natura culturale”, ha spiegato la consigliera di Parità regionale Alida Vitale. “Uno dei problemi principali è la conciliazione dei tempi e la necessità di attivare politiche che aiutino le donne a rimanere all’interno del mercato del lavoro, senza costringerle a scegliere fra figli e lavoro”. L’incontro, moderato da Antonella Caprioglio, dirigente regionale Coesione sociale, ha poi affrontato le diverse facce della paternità attraverso la testimonianza di un papà e l’illustrazione di progetti innovativi condotti da alcune Asl e aziende ospedaliere piemontesi.   

 

www.cr.piemonte.it

Myosotis, fiori per ogni occasione

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Maria e Nino, abili compositori fiorai e disponibili alle esigenze dei clienti

 

Di negozi di fiori in Torino ce ne sono davvero tanti, ma Myosotis, a Santa Rita è unico nel suo genere; non solo per i fiori in sé, ma soprattutto per la bravura e la maestria dei proprietari, Maria e Nino, abili compositori fiorai oltre che persone squisite e disponibili alle esigenze dei clienti. Il loro servizio comprende la consegna a domicilio in città e (non solo) tramite interflora e la creazione di complementi di arredo.  Merita passare in negozio, in corso Orbassano 163, anche solo per ammirare l’allestimento della vetrina, con fiori e piante per tutte le occasioni, dalle rose alle splendide orchidee bianche.

 

Angela Barresi

Filippo Timi Don Giovanni provocatorio al teatro Carignano

teatro

Dopo l’Amleto prosegue la riscrittura dei classici da parte di uno degli artisti italiani più irriverenti

 

 

L’eterno mito di Don Giovanni rivive fino al 22 marzo prossimo sul palcoscenico del teatro Carignano, nella pièce dal titolo Don Giovanni. Vivere è un abuso, mai un diritto, una riscrittura di Filippo Timi, che ne è anche l’interprete, con già all’attivo la rielaborazione del mito amletico. Il testo classico diventa irriverente e con una forte carica di humour nero, che lo rendono adatto a un pubblico adulto. Nella pièce aleggia un presagio di morte, tanto che il Don Giovanni di Timi sa di dover morire, conosce la sua fine e deve semplicemente rincorrerla.

 

I costumi sono di Fabio Zambernardi e le luci, di forte spettacolarità, sono disegnate da Gigi Saccomandi. La produzione è del Teatro Franco Parenti. Su una scena scintillante come un palcoscenico glam-rock, illuminata da un candido pavimento di piastrelle a led, giace un uomo addormentato su un letto a forma di croce, ubriaco e sfatto per i bagordi della notte passata. Fa fatica ad alzarsi, anche se il fedele servo gli intima di scappare, per evitare la collera dei mariti appena cornificati. Ma lui, bizzoso e fatalista, oppone resistenza e afferma: “Non posso scappare senza la musica giusta!”.

 

Non è Molière, né Mozart; è il Don Giovanni secondo Filippo Timi. Dopo l’Amleto, il più irriverente fra gli artisti del teatro italiano stravolge questa volta il mito del grande seduttore con il suo humour nero e il suo gusto beffardo per l’eccesso, la stravaganza e il kitsch. Don Giovanni è il prototipo di un’umanità volubile, che ha fame di potere, ama la mistificazione e l’autoinganno, proprio perché sa che è condannata a estinguersi e che non potrà esimersi dal suo appuntamento con la morte. «Don Giovanni conosce la sua fine, è solo questione di rincorsa. – scrive Timi – Egli sa che la vita è una farsa che si trasforma in tragedia. Vivo è solo ciò che muore, e solo amando si rischia davvero di toccare le vette gelide dell’estrema solitudine. Solo tradendo si raggiunge l’amore assoluto. Un desiderio morto non è più un desiderio. […] Non l’ha scelto lui di nascere Mito, gli è capitato, e lui non si sottrae dall’essere se stesso».

 

Mara Martellotta

 

 

Teatro Carignano

19 marzo ore 19.30

20-21 marzo ore 20.45

22 marzo ore 15.30