redazione il torinese

La "pace della Tav" è stata siglata da trenta associazioni e sindacati

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L’appello a tranquillizzare gli animi cercando un dialogo tra le parti è stato infatti sottoscritto da una trentina di rappresentanti di organizzazioni sindacali, associazioni di categoria e istituzioni locali

 

Il movimento No Tav aveva respinto con sdegno l’invito alla “pacificazione” sullo spinoso tema della Torino-Lione: ma non tutti  in val Susa sono contrari alla proposta lanciata dal dg di Telt -Tunnel Euroalpin Lyon Turin, Mario Virano. L’appello a tranquillizzare gli animi cercando un dialogo tra le parti è stato infatti sottoscritto da una trentina di rappresentanti di organizzazioni sindacali, associazioni di categoria e istituzioni locali riuniti nella sede della società  che si occupa della costruzione e della gestione dell’ alta velocità ferroviaria. “La Tav è un’opportunità che si concretizza – si legge nel documento firmato – attiviamoci per superare i conflitti e per lo sviluppo del territorio”.

 

(Foto: il Torinese)

Sindone, da oggi chiusi i viali Partigiani e I Maggio

moleVia Rossini – da corso San Maurizio in direzione via Po – non è percorribile dalle ore 7 alle ore 20

 

In previsione dell’Ostensione da giovedì 9 aprile viale Primo Maggio e viale Partigiani (Giardini Reali) saranno completamente chiusi al traffico.Si ricorda che via Rossini – da corso San Maurizio in direzione via Po – non è percorribile dalle ore 7 alle ore 20 in quanto corsia riservata ai mezzi pubblici; invece, nel senso opposto – da via Po verso corso San Maurizio – è sempre percorribile.

 

(e.b.- www.comune.torino.it)

Il grattacielo SanPaolo firmato Renzo Piano apre con 2000 dipendenti negli uffici

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grattacielo sanpaolograttacielo fanteL’opera, nel suo complesso, ha richiesto un investimento – progettazione e allestimenti finali compresi – di circa mezzo miliardo di euro

 

Sopravvissuto alle polemiche degli ambientalisti, il grattacielo di Intesa Sanpaolo apre oggi ufficialmente. Il gruppo bancario ha un nuovo centro direzionale che svetta all’incrocio tra corso Vittorio Emanuele II e corso Inghilterra, nelle immediate vicinanze della stazione ferroviaria alta velocità di Porta Susa. Lo scorso dicembre i primi dipendenti del gruppo – un centinaio – hanno iniziato a viverlo e ora, con circa 2.000 persone, l’insediamento è al  completo. La torre, struttura trasparente in cristallo e acciaio chiaro, occupa una superficie di 7.000 metri quadrati ed è alta 166 metri, poco meno della Mole Antonelliana simbolo della città. “Alcuni dei 44 piani dell’edificio (38 fuori terra), collegati da 17 ascensori, – informa la banca –  sono aperti alla fruizione pubblica, a conferma di un legame storico tra banca e territorio, che risale al 1563, e che oggi si rinnova e si innova”. L’opera, nel suo complesso, ha richiesto un investimento – progettazione e allestimenti finali compresi – di circa mezzo miliardo di euro di cui 2,5 milioni per la riqualificazione del Giardino Grosa, l’area verde pubblica situata tra il grattacielo e il Palazzo di Giustizia di Torino. Alle 19 la struttura apre al pubblico.

 

QUALCHE DATO SULL’EDIFICIO

 

– In meno di cinque anni diventa realtà il progetto primo classificato in una gara tra sei dei più qualificati studi di architettura al mondo

 

– Completa anche la riqualificazione della vicina area verde comunale e delle vie di accesso laterali

 

– Investimento di circa mezzo miliardo di euro, progettazione e allestimenti interni compresi

 

– Edificio unico per sostenibilità ambientale e innovazione architettonica: rivestimento in vetro “doppia pelle” meccanizzato tra i più grandi al mondo, alimentazione geotermica e illuminazione a led, serra bioclimatica, appoggio dei carichi su sei megacolonne, auditorium “sospeso” a configurazione interna variabile

 

– Moderni e funzionali spazi di lavoro per circa 2.000 dipendenti Intesa Sanpaolo, compresa l’alta dirigenza del gruppo

 

– Interi piani destinati ad aree ricreative e di servizio aperte al pubblico Tre piani di parcheggi interrati; raggiungibile in treno e con i principali mezzi
di trasporto cittadini, metropolitana compresa

 

– Costi per la gestione immobiliare e la mobilità dei dipendenti Intesa Sanpaolo razionalizzati grazie alla dismissione delle sedi cittadine non di proprietà

 

 

 

 

 

 

Il Comune cambia numero di telefono

Comune di Torino, nuovo numero di telefono

Per circa 6 mesi rimarrà valida anche la vecchia numerazione per non causare disservizi all’utenza

 

Da oggi  cambia la numerazione telefonica del Comune di Torino, iniziativa in collaborazione con Fastweb: gli attuali numeri nella forma 011 44 xxxxx sono sostituiti dalla forma 011 011 xxxxx (con “xxxxx” si intendono i numeri interni associati ai singoli utenti o uffici, che iniziano con “2” o “3” e che non cambiano). Il numero di telefono del centralino diventa 011 011 999. La Centrale Operativa dei Vigili Urbani rimane 011 011 1.  “Abbiamo adottato questo numero – spiega il sindaco Piero Fassino – per rendere ancora più facili e accessibili le relazioni, già oggi molto attive, fra cittadini e Comune. Semplificare questi rapporti è un obiettivo della nostra amministrazione e unificare la numerazione va in questa direzione”. Per circa 6 mesi rimarrà valida anche la vecchia numerazione per non causare disservizi all’utenza.

Napoli seducente e senza stereotipi nel recital dei fratelli Servillo

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Al Carignano rivivono i mille volti contraddittori della città in La parola che canta con Toni e Peppe Servillo accompagnati dal Solis Sting Quartet

 

In scena al teatro Carignano di Torino, fino al 12 aprile prossimo, Toni e Peppe Servillo, dopo il grande successo delle Voci di dentro di Eduardo, con il recital-concerto La parolache canta. Protagonista assoluta è Napoli, città tentacolare e magmatica, spaventosa e seducente al tempo stesso, ambigua ma anche solare, ricca di storia, di tradizioni e di culture, che viene raccontata senza, però, cadere nei luoghi comuni. I fratelli Servillo, infatti, al di là dello spaccato sulla città fatta di sole, mare, vicoli e cronache di camorra, tessono il loro omaggio alla tradizione vivente partenopea, attingendo alle vette più elevate della letteratura, della musica e del teatro napoletani. Si approda alle radici di questa cultura con le canzoni intramontabili di Mario e Libero Bovio, fino a giungere al ritratto della Napoli di strada, cruda e lirica di Raffaele Viviani, alle storie di bassi raccontate con una sottile ma partecipe ironia da Eduardo, e, quindi, al “barocco degradato” con cui Enzo Moscato dipinge la sua Napoli gravida e enigmatica. Non manca, però, anche la contemporaneità con la voce di Mimmo Borrelli, che canta, con un mantra ossessivo, le luci e le pestilenze della sua Napoli. Il viaggio condotto dai fratelli Servillo esalta la musicalità del dialetto napoletano, accompagnata dagli archi del Solis Sting Quartet, che ha costruito e consolidato il suo successo proprio sulla commistione di generi e culture musicali, da quella contemporanea al jazz, dal folk e al pop.“Lo spettacolo –  sottolinea Servillo –  esprime un omaggio sentito alla cultura partenopea, rappresentato attraverso la sostanza verbale di poeti, musicisti e scrittori che, di Napoli, hanno conosciuto bene la carne e il cuore”. Ne nasce insomma uno spaccato in cui la musica riesce a delineare i mille volti di una città divisa tra la vitalità estrema e lo smarrimento più profondo.

Mara Martellotta

 

Il cane è nervoso e la polizia scopre 5 chili di droga nel bagagliaio

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L’uomo  arrestato è un italiano di 44 anni

 

Il bagagliaio della Volkswagen Golf conteneva cinque kg di hashish divisi in panetti: valore di circa 50mila euro. Gli agenti del commissariato di Rivoli lo hanno sorpreso durante un normale controllo di polizia. L’uomo  arrestato è un italiano di 44 anni.  A insospettire la polizia è stato il nervosismo del suo cane. La droga è stata scoperta durante la perquisizione del veicolo.

 

(Foto: il Torinese)

Juventus travolge Fiorentina 3-0

juve fioLa Juventus espugna l’Artemio Franchi travolgendo la Fiorentina con un perentorio 0 a 3. Nonostante le importanti assenze, i bianconeri si impongono con le seconde linee. In finale la squadra allenata da Allegri se la vedrà con il Napoli o la Lazio che si affronteranno questa sera. Note stonate della serata, l’espulsione di Morata e l’ammonizione rimediata da Marchisio: entrambi salteranno la finale di Roma

 

E’ una Juventus inarrestabile che sbriga la pratica Fiorentina con un perentorio ed inequivocabile 0 a 3. Nonostante la presenza in campo di ben cinque giocatori bianconeri solitamente non titolari la Vecchia Signora ha polverizzato i sogni di gloria dei viola. Si conclude così, come a Dortmund, un passaggio assai difficile, temuto alla vigilia dell’incontro, ma che ha visto ancora una volta, la determinazione della squadra allenata dal tecnico livornese Massimiliano Allegri. Si è vista la Signora omicidi scendere in campo vogliosa di dimostrare di essere la padrona assoluta non solo del campionato di serie A, ormai conquistato anche se la matematica non lo certifica ancora, ma l’incontestabile dominatrice in campo nazionale. Una squadra che incute timore, che non arretra di un millimetro dinanzi alle difficoltà e che soprattutto ha ancora fame di vittorie e di conquista di trofei. Priva di Tevez, fermato da un problema muscolare, Allegri sceglie Matri con Morata. Nel riscaldamento Lichtsteiner avverte un fastidio alla coscia: dentro Padoin. Montella risponde con il 3-5-1-1, con Salah a supporto di Mario Gomez. Chi si aspettava una Juve con la testa già alla Champions ha impiegato poco a capire che non era così. I bianconeri al 21° minuto riaccendono le speranze di arrivare in finale: palla persa in mezzo al campo da Borja Valero, Marchisio ne approfitta per servire Pereyra e sul tiro rimpallato dell’argentino Matri segna da vero opportunista.

 

Prima gara da titolare dal suo ritorno in bianconero, primo gol del nuovo corso: Allegri ha azzeccato la scelta. Un gol non basta, la Juve lo sa e per questo riporta il pallone a centrocampo con la foga di chi non ha tempo da perdere. E puntuale arriva il raddoppio due minuti prima dell’intervallo: su tiro insidioso di Morata, Neto respinge sui piedi di Pereyra che, come contro l’Empoli, non si fa pregare: due centri in quattro giorni per l’altro reduce dell’Argentina, che non fa rimpiangere Tevez. Da segnalare un gol annullato a Gonzalo per fuorigioco (è millimetrico ma c’è: bravo il guardalinee Di Liberatore). Ottimo Marchisio, tornato a fare il vice Pirlo in mezzo al campo, Vidal e Sturaro sono due lottatori, Morata sa sempre come essere pericoloso e Pereyra ormai gioca da leader. La difesa, tornata a quattro, corre pochissimi rischi. La Viola aveva iniziato bene ma è stato un fuoco di paglia. Salah ha creato il solito scompiglio nei minuti iniziali, poi poco o nulla. La difesa invece è andata spesso in apnea. Nella ripresa la Fiorentina ha avuto subito due buone occasioni con Gomez e Salah, poi Savic ha rischiato l’autogol di ginocchio su cross di Pereyra. I bianconeri però non demordono: dopo un tiro di Vidal deviato in angolo, su corner di Marchisio Bonucci fa il 3-0 di piede al volo. La festa bianconera è rovinata dal cartellino giallo a Marchisio e all’88’ da Morata che si fa espellere per un brutto fallo su Diamanti: i due salteranno la finale. Montella gioca la carta della disperazione: dentro Diamanti e 4-3-2-1, ma serve a poco. Viola troppo molle e rinunciataria, ci si aspettava qualcosa in più da una squadra che aveva già mezzo piede in finale. Juve invece semplicemente di un’altra categoria.

 

Dario Barattin

La fraternità può diventare condizione dell’agire in politica?

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L’evento è organizzato dal Movimento politico per l’unità, espressione nel sociale del movimento dei Focolari

 

La fraternità può diventare condizione dell’agire in politica ? E’ questo l’interrogativo cui cercherà di rispondere il convegno che si tiene sabato 11 aprile, alle ore 10 nel Centro incontri della Regione Piemonte, in corso Stati Uniti 23 a Torino. Relatore è Daniela Ropelato, docente straordinario di Scienza politica dell’Istituto universitario Sophia di Loppiano (Firenze). L’evento è organizzato dal Movimento politico per l’unità, espressione nel sociale del movimento dei Focolari, in collaborazione con la Regione Piemonte. Si tratta di una nuova tappa del percorso di riflessione e proposta avviato proprio a Torino da Chiara Lubich nel 2002, quando ricevette la cittadinanza onoraria. L‘evento dell’11 Aprile si inserisce come importante momento di riflessione per le tre Istituzioni, Regione, Città Metropolitana e Comune di Torino, che potrebbero considerare anch’essela possibilità di inserire il valore della Fraternità tra i principi ispiratori dei loro Statuti, come ha già fatto, con un percorso simile, il Comune di Asti nello scorso mese di febbraio. Nella città di Alfieri la delibera è stata approvata all’unanimità.

 

Massimo Iaretti

Aspettando Papa Francesco in Piemonte

PAPA FRANCESCO

Presentazione del libro “Non guardate la vita dal balcone. Francesco, testimone di speranza”

 

“Non guardate la vita dal balcone. Francesco, testimone di speranza”. È’ il titolo del libro, che ha vinto il primo premio al Concorso Internazionale Arti Letterarie di Torino, scritto dalla giornalista Rai, Alessandra Ferraro, vice capo redattore della sede Rai di Aosta, vaticanista e collaboratrice della trasmissione televisiva “Porta a Porta”.  Il volume, edito da Elledici, sarà presentato mercoledì 15 aprile alle ore 18 al Circolo dei lettori di Torino. La presentazione sarà introdotta da Giampiero Leo, già assessore regionale alla cultura e attuale Presidente dell’Associazione Nazionale per i Diritti Umani e vedrà la partecipazione di don Valerio Bocci, direttore della casa editrice Elledici e dell’autrice Alessandra Ferraro che, non solo racconterà aneddoti e curiosità’ di un uomo, venuto quasi dalla fine del mondo, ma ripercorrerà anche i momenti più significativi della presenza dei pontefici in Piemonte e Valle d’Aosta. La serata, moderata dal giornalista Paolo Girola, offrirà interessanti spunti di riflessione in vista dell’importante appuntamento che coinvolge tutta la diocesi del Piemonte, il prossimo 21 giugno, con la visita a Torino di Papa Francesco.

 

Nel libro l’autrice racconta, con maestria e brillante piglio giornalistico, un epocale passaggio della storia della Chiesa, mettendo in luce soprattutto la straordinaria umanità di un uomo, che ha voluto salire al soglio pontificio con il nome di Francesco. Il testo si avvale dei preziosi contributi di Bruno Vespa, don Pascual Chavez, ex rettore maggiore dei Salesiani, Enzo Romeo, vaticanista del TG2, Monsignor Dario Vigano’, direttore del Centro Televisivo Vaticano e Monsignor Antonio Stagliano’, vescovo di Noto.Alessandra Ferraro ha seguito per diverse testate giornalistiche nazionali i pontificati di Giovanni Paolo II, Papa Benedetto e di recente Papa Francesco. Per la sua attività giornalistica ha vinto il “Premio Nazionale Spadolini” nel 2013 e la ricevuto la targa d’argento “Premio Nazionale Saint Vincent di Giornalismo” nel 2007. Nel corso della serata al circolo dei lettori Alessandra Ferraro coinvolgerà il pubblico in un affascinate viaggio alla scoperta della portata innovativa del pontificato di Papa Francesco, il gesuita di Buenos Aires che sta cambiando il mondo e il cuore della gente.

Sciopero dei treni, Superchiampa non ci sta: "Non vedo grandi proposte dai sindacati"

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treno porta susachiamp consiglioGiovedì, “the day before”, si terrà un’assemblea del personale del Gruppo Fs e dell’indotto ferroviario. Ma il presidente della Regione Sergio Chiamparino replica piccato: “Andiamo avanti sulla strada tracciata”

 

Poveri pendolari, occhio alla data: i lavoratori della Divisione Passeggeri piemontese di Trenitalia faranno sciopero venerdì, dalle 9 alle 17. Si oppongono alle “nuove procedure di gara del Trasporto regionale e alla costituzione della newco Trenitalia-Gtt”. Così l’utenza piemontese, già inferocita per i treni spesso da terzo mondo, si troverà alle prese con nuovi disagi. Lo sciopero, proclamato da Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uil Trasporti, Ugl Trasporti, Fast e Orsa, interessa 2.500 addetti dei settori officina, mobile, manutenzione, biglietteria e uffici. Giovedì, “the day before”, si terrà un’assemblea del personale del Gruppo Fs e dell’indotto ferroviario. Ma il presidente della Regione Sergio Chiamparino replica piccato: “Andiamo avanti sulla strada tracciata, mantenendo molto ferma la rotta che abbiamo scelto. Le nostre non sono decisioni frutto di improvvisazione o per fare cassa, ma sono scelte precise che hanno l’unico obiettivo di migliorare le procedure competitive, le uniche che conosco per capire chi possa fare meglio a prezzo uguale o minore. Non mi sembra inoltre che dalle organizzazioni sindacali siano arrivate proposte alternative al lasciare tutto così com’è