redazione il torinese

Johann Sebastian Bach: Messa in Si minore

auditorium rai

Lunedì 4 maggio ore 21, presso l’Auditorium della RAI “Arturo Toscanini” di Torino, l’Academia Montis Regalis, diretta da Alessandro De Marchi, il Direttore stabile dell’orchestra, eseguirà il capolavoro sacro di Johann Sebastian Bach: la Messa in si minore BWV 232, all’interno della serie l’Altro suono dell’Unione Musicale e nell’ambito di Note per la Sindone

 

L’Academia Montis Regalis, forte della sua pluriennale esperienza musicale sui testi di Bach, affronta ora una delle partiture più dense ed equilibrate di tutta la produzione del compositore di Eisenach. Alessandro De Marchi, affermato direttore dalla solida carriera internazionale, si cimenterà con l’intricata polifonia della partitura che rappresenta la preghiera definitiva di Bach. Dal 1998 De Marchi è direttore principale dell’Academia Montis Regalis con la quale ha realizzato numerosi concerti di musica barocca e classica al Théâtre des Champs Elysées a Parigi, al Bologna Festival, Unione Musicale a Torino, Società del Quartetto a Milano, Festival di Musica antica di Innsbruck per citarne alcuni, conseguendo – assieme all’orchestra – successi di rilievo quali l’attribuzione del Premio “Franco Abbiati”. Con La Montis Regalis ha inoltre realizzato numerose e premiatissime registrazioni discografiche per Opus 111/ Naive, Hyperion e di recente per Sony Harmonia Mundi. I solisti di questo concerto saranno: Amelia Scicolone, soprano; Camille Poule, soprano; Jakob Huppman, contraltista; Dávid Szigetvári, tenore; Marcell Bakonyi, basso; giovani ma già esperti artisti di canto barocco, con importanti carriere internazionali già avviate.

 

Dei venticinque numeri che compongono la partitura, ben sedici sono dedicati al coro. Per l’occasione sarà impegnato il Coro Maghini, diretto da Claudio Cavazza, che vanta con l’Academia Montis Regalis un rapporto privilegiato. Bach compose la Messa in Si minore, raccogliendo pagine scritte nell’arco di 25 anni. A buon diritto siamo di fronte al capolavoro del compositore, un testamento spirituale e artistico senza precedenti in tutta la storia della musica.  Biglietti numerati, in vendita presso la biglietteria dell’Unione Musicale, 35€, Ingressi in vendita presso l’Auditorium Rai, dalle ore 20.30, 25€. Il concerto si potrà ascoltare in anteprima: domenica 3 maggio, ore 21.00, presso l’Oratorio di Santa Croce a Mondovì, Cuneo, all’interno della rassegna Mondovì musica.

 

Per informazioni: Fondazione Academia Montis Regalis Onlus, via Francesco Gallo 3, Mondovì (CN), tel. +39.0174.46351, segreteria@academiamontisregalis.it

Calabresi a Miradolo per "Una torre di libri"

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In collaborazione con la Fondazione Cosso. Nell’occasione la mostra “Beato Angelico. Il Giudizio svelato. Capolavori attorno al Trittico Corsini” sarà eccezionalmente visitabile dalle ore 20 alle 23

 

Mario Calabresi, direttore de “La Stampa” sarà l’ospite d’eccezione per la presentazione dell’edizione 2015 del festival “Una torre di libri”. L’appuntamento è per venerdì 8 maggio, alle ore 21, al Castello di Miradolo, a San Secondo di Pinerolo. E se Calabresi presenterà il suo nuovo libro, pubblicato quest’anno da Mondadori, “Non temete per noi, la nostra vita sarà meravigliosa”, nel corso della serata sarà illustrato il programma di “Una torre di libri” che si snoderà dall’11 luglio al 2 agosto prossimi a Torre Pellice. Quest’anno il fine settimana di apertura del Festival, denominato “Eretici, viandanti,  partigiani, montanari. Contest di street art, teatro e narrazione” è stato inserito nel programma Torino e le Alpi, sostenuto dalla Compagnia San Paolo. La serata di venerdì è realizzata, come nel 2014, in collaborazione con la Fondazione Cosso e nell’occasione la mostra “Beato Angelico. Il Giudizio svelato. Capolavori attorno al Trittico Corsini” sarà eccezionalmente visitabile dalle ore 20 alle 23. Una Torre di Libri è un festival di alto livello culturale, fortemente radicato nel territorio della Valpellice e del Comune di Torre Pellice. E’ nata nel 2008 da un’idea del direttore della Claudiana Editrice, Manuel Kromer e dello chef del Ristorante Filipot, Walter Eynard. Nel corso degli anni ai sono affiancati soggetti promotori come la Libreria Claudiana di MauS, la Fondazione Centro Culturale Valdese e l’Associazione Spad. Nel coro degli anni sono stati molti i soggetti intervenuti, autori italiani e stranieri e nel 2014 c’è stata una notevole, e riuscitissima, contaminazione tra musica e parole. La formula del 2015 la si apprenderà tra qualche giorno.

Massimo Iaretti

Kosgei e Bertone trionfano alla Mezza maratona di Varenne

varenne mezza

Oltre 1200 atleti in rappresentanza di 93 team

 

Alle 9,30 è stata la maratoneta Emma Quaglia, madrina della Mezza maratona di Varenne, a dare lo start ufficiale alla 6^ edizione. Un nuovo successo per la Vigonechecorre con oltre 1200 atleti al via, che hanno preso parte alla 21,097 km. (in un circuito di due giri) e alla distanza più breve di 11,3 km. Reduci dal WalkinVarenne del 1° maggio con oltre 1000 camminatori, sono riusciti nuovamente a portare nelle campagne vigonesi grandi atleti e un’ottima organizzazione. E proprio i superfavoriti il keniano Kanda Jonathan Kosgei e la valdostana Catherine Bertone, 10^ assoluta, hanno trionfato nella competizione. Kosgei, fresco vincitore di TuttaDritta, aveva annunciato di voler battere il record che appartiene ad Ahmed Nasef di 1h06’8”, ma poco ci è mancato, visto che ha chiuso in 1h06’28”. Il trentaseienne arrivato da un solo mese in Italia, che ha un personale di 1’h03’37”, è partito controllato al primo giro, in compagnia dei magrebini Ahmed Nasef e di Youssef Sbaai, reduce dalla maratona del Riso del 1° maggio.

 

Ma a metà gara Kosgei impone un’accelerata, vuole ritoccare il record e riesce a distanziare a 100 metri Nasef, che a sua volta fa altrettanto con Sbaai. Il ritmo impresso dal keniano manterrà inalterate le posizioni. Al traguardo il portacolori dell’Atletica Castello appare fresco e taglia senza indugio il traguardo in 1h06’28”, secondo il marocchinoAhmed Nasef (Atletica Ponzano) 1h07’27” e seguito dal connazionale Youssef Sbaai (Tranese) in 1h08’46”, che appare molto provato. Primo degli italiani giunge al 4° posto Gabriele Beltrami in 1h11’07”.Nella gara femminile Catherine Bertone ha messo in evidenza il grande stato di forma. L’atleta della Calvesi ha condotto la gara in solitaria e sempre al comando “E’ stata dura correre da sola” ha commentato ai microfoni.Già a metà gara la Bertone ha un vantaggio di un centinaio di metri e corre al ritmo di 3’34” al km. su Giorgia Morano, mentre alle spalle Abera Fisseha Tariqua, vincitrice 2014, sembra studiare le avversarie. Non ci sarà nulla da fare, perchè il vantaggio aumenta e la valdostana con il sesto tempo in Italia sulla maratona, si aggiudica il primo posto in 1h15’51”, distaccata a sorpresa di 3’32” la cussina Abera Fisseha Tariqua, seguita dalla compagna di club Giorgia Morano in 1h19’54”.

 

Nella competizione più breve i primi sono stati Giorgio Barile e Barbara Rubiola, 9^ assoluta. Tra gli spettatori della manifestazione c’è stato una delle Iene più famose, vigonese doc, Luigi Pelazza, che ama la corsa e va in biciclettae grande amico della Vigonechecorre. Nella maratonina i podisti più anziani sono stati Vincenzo Cantone di 80 anni e Franca Monasterolo di 72 e i più giovani Sergio Toppi di 17 e Camilla Calosso di 21.

L'Expo parla anche torinese e la città attende l'indotto di turisti

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expo logoComplice l’ostensione della Sindone, le facce straniere in città sono già molte. E, è facile ipotizzare, aumenteranno ancora grazie all’Expo. Mentre voci insistenti danno probabile una visita al sacro lino da parte della cancelliera tedesca Angela Merkel

 

Gli albergatori di Torino hanno dichiarato che il boom di presenze legate all’Expo milanese non si è ancora verificato sotto la Mole. Diamogli tempo, la kermesse internazionale è stata appena inaugurata. In realtà, complice l’ostensione della Sindone, le facce straniere in città sono già molte. E, è facile ipotizzare, aumenteranno ancora grazie all’Expo. Mentre voci insistenti danno probabile una visita al sacro lino da parte della cancelliera tedesca Angela Merkel, il sindaco Piero Fassino è entusiasta per le opportunità della rassegna espositiva meneghina.

 

“Ho pensato fin dal primo momento che Expo sarebbe stato un grande evento: saranno smentiti quelli che hanno sollevato dubbi e seminato scetticismo”. Così l’Ansa riporta le parole del primo cittadino che ha visitato alcuni padiglioni. “Sarà una grandissima occasione – ha detto inoltre – per offrire l’immagine di un Paese forte in un momento in cui ce ne è bisogno. Ho visitato il padiglione Italia e mi sembra molto bello, d’altra parte il nostro è il paese dell’estetica”. E va sottolineato che tra architetti e ingegneri che hanno progettato l’esposizione, figurano molti torinesi.

 

Anche il prestigioso quotidiano americano Wall Street Journal celebra quello che definisce  ‘rinascimento’ del Nord Italia. E cita l”Expo di Milano, il Museo di Armani, la Biennale di Venezia e la Fondazione Prada. Una sola  istituzione torinese citata:  la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo che, proprio in occasione dell’inaugurazione dell’esposizione universale, celebra i  suoi vent’anni di attività. Prevista per il compleanno la consegna del ‘Premio StellaRe’ a Sheikha Al Mayassa, la sorella dell’emiro del Qatar.

Caselle si prepara alle vacanze con il nuovo volo Torino-Bari

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Il collegamento verrà effettuato con aeromobile Boeing 737 nella versione da 166 posti. I biglietti per la nuova tratta sono già disponibili con prezzi a partire da €42,99 a tratta (tasse incluse, i posti sono limitati)

 

Blue Air annuncia l’apertura, a partire dal 1 maggio, della nuova rotta Torino – Bari. Dopo aver inaugurato a novembre scorso la base presso l’aeroporto torinese, Blue Air arricchisce così gli operativi dallo scalo ed aggiunge Bari al network di voli nazionali italiani. Il nuovo volo verrà operato ogni lunedì, mercoledì e venerdì secondo il seguente orario:

 

Destinazione Volo
TORINO – BARI 0B4003 13:40 15:15 lunedì e mercoledì
BARI – TORINO 0B4004 16:00 17:35 lunedì e mercoledì
TORINO – BARI 0B4003 13:30 15:05 venerdì
BARI – TORINO 0B4004 15:50 17:25 venerdì

 

Il collegamento verrà effettuato con aeromobile Boeing 737 nella versione da 166 posti. I biglietti per la nuova tratta sono già disponibili con prezzi a partire da €42,99 a tratta (tasse incluse, i posti sono limitati). La tariffa include lo snack a bordo ed il bagaglio a mano di 10kg. Il check-in è gratuito.  Blue Air incrementa inoltre le frequenze del collegamento Torino – Catania, che passano da sei a otto a partire dal 3 aprile (con un secondo volo il venerdì e l’aggiunta di una frequenza il sabato), per arrivare a 10 frequenze settimanali dal 1 giugno:

 

Destinazione Volo
TORINO – CATANIA 0B4101 18:45 20:45 lun, mer dal 1 giugno
CATANIA – TORINO 0B4102 21:30 23:30 lun, mer dal 1 giugno
TORINO – CATANIA 0B4101 07:45 09:45 ven dal 3 aprile
CATANIA – TORINO 0B4102 10:30 12:30 ven dal 3 aprile
TORINO – CATANIA 0B4001 08:10 10:10 lun, mar, mer, gio già attiva
CATANIA – TORINO 0B4002 10:55 12:55 lun, mar, mer, gio già attiva
TORINO – CATANIA 0B4001 18:10 20:10 ven, dom già attiva
CATANIA – TORINO 0B4002 20:55 22:55 ven, dom già attiva

 

Il nuovo volo Torino – Bari e le frequenze aggiuntive sul collegamento Torino – Catania potranno così favorire i viaggi durante le vacanze estive su due rotte ad alto traffico di passeggeri. Gheorghe Racaru, Direttore Generale di Blue Air, ha dichiarato: “Annunciamo oggi con grande piacere il nuovo richiestissimo collegamento da Torino per Bari. I nuovi servizi fanno parte della nostra strategia di crescita sulla piattaforma di Torino. Siamo certi che i nuovi voli avranno un grande successo cosi come lo è stato anche per quelli da Torino per Catania. Possiamo dire con orgoglio che ai passeggeri italiani piace il nostro servizio e garantiremo anche per il nuovo collegamento la stessa qualità e la stessa puntualità che caratterizza il volare Smart Fly di Blue Air” . 

 

Roberto Barbieri, Amministratore Delegato di SAGAT, ha dichiarato: “Siamo davvero felici di questo ulteriore sviluppo della presenza di Blue Air presso l’Aeroporto di Torino, il primo scalo in Italia dove la compagnia ha deciso di realizzare una base, anche grazie al lavoro proattivo di SAGAT. Il vettore ha già trasportato da e per Torino circa 20mila passeggeri con ottimi coefficienti di riempimento. Siamo convinti che i brillanti risultati ottenuti porteranno ad annunciare a breve ulteriori novità”. E’ possibile prenotare i biglietti attraverso tutti i canali di vendita Blue Air: sul sito internet www.blueairweb.com, tramite il call center al numero 06 48771355 e nelle oltre 3000 agenzie partner Blue Air.

 

Per maggiori informazioni: www.blueairweb.com ; www.cimair.it; www.aeroportoditorino.it; www.aeroportidipuglia.it .

E' salvo il pappagallo ferito del Lingotto

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Chissà come e perchè era finito lì, svolazzava come poteva all’interno del centro commerciale 8 Gallery

 

Il pappagallo era ferito ad una zampa e, chissà come e perchè, svolazzava come poteva all’interno del centro commerciale 8 Gallery al Lingotto. Gli agenti della della Polizia Municipale lo hanno catturato con qualche difficoltà. Messo in uno scatolone lo hanno portato alla Clinica Universitaria di Grugliasco dove è stato curato dai veterinari. L’animale è inanellato ad una zampa, con i dati del Registro Nazionale Allevatori. Si farà in modo di restituirlo al suo proprietario.

 

(Foto: il Torinese)

Ma quanto è (radical) chic per la sinistra salottiera salvare il mondo all'Expo

gusto arcagusto fruttagusto terraSALONE GUSTOexpo logogusto3asparagisubricIL GHINOTTO DELLA DOMENICA

Un’altra battaglia che questa élite sazia – fin troppo sazia – cerca di imporre alla restante parte del pianeta, in genere più affamata, è quella contro gli organismi geneticamente modificati. Ora, una cosa è tutelare la qualità e la tipicità del riso vercellese, del vino delle Langhe, e di tutta la sequela dei prodotti agroalimentari piemontesi (o italiani), altro è vietare che nei paesi in via di sviluppo si utilizzino colture destinate all’alimentazione primaria

 

Correva l’anno 1215, in Inghilterra, quando il re Giovanni Senzaterra fu costretto dai riottosi suoi baroni a concedere la Magna Carta, un documento che poneva limiti alle decisioni arbitrarie del sovrano, ad esempio sulle tasse, e riconosceva la libertà personale (solo dei baroni, mica dei loro servitori). Sono passati giusto 800 anni e dalla Magna Carta siamo passati alla “carta del magna magna”, ovvero alla Carta di Milano, pomposamente definita “un documento partecipato e condiviso che richiama ogni cittadino, associazione, impresa o istituzione ad assumersi le proprie responsabilità per garantire alle generazioni future di poter godere del diritto al cibo”. Insomma, dall’habeas corpus all’habeas cibus.

 

Expo 2015, la kermesse apertasi venerdì a Rho, peraltro con alcuni padiglioni incompleti, ha come tema conduttore il cibo. Alla stesura della Carta meneghina, dedicata all’alimentazione – naturalmente “sana, equa e sostenibile” – si sono impegnate, per mesi e mesi, menti eccelse, tra le quali spicca una folta pattuglia di piemontesi. Il sindaco Fassino – visto all’inaugurazione, con cappello e soprabito, interpretava inconsapevolmente la figura dello spaventapasseri – non poteva certo sottrarsi, ma è stato affiancato da personaggi come don Luigi Ciotti, Giancarlo Caselli, Evelina Christillin, Oscar Farinetti e, dulcis in fundo, Carlin Petrini – non a caso citato nei discorsi inaugurali – il vero guru di questa filosofia del mangiar poco-ma bene. Insomma il fior fiore della “gauche caviar” nostrana, di quella sinistra salottiera che da anni ama pontificare sui piatti più prelibati, i vini più biologici, le cucine più dietetiche. E’ questo il movimento di pensiero che ha dato la propria impronta ecologista all’esposizione milanese, puntando su temi come la decrescita felice, la frugalità eretta a sistema, la contrapposizione tra il modello attuale, considerato irrecuperabilmente “capitalistico”, e un fantomatico mondo ideale dove la generosità e l’altruismo dovrebbero governare il sentimento di ciascuno. Non diciamo che ciò non sia auspicabile, ma lo possiamo senz’altro ritenere irrealistico. Già Adam Smith, padre dell’economia moderna, ricordava che “non è dalla benevolenza del macellaio, del birraio o del panettiere che dobbiamo aspettarci la cena, ma dal riguardo che essi hanno per il loro interesse”. Sono passati due secoli e mezzo, ma non pare che la natura umana sia mutata a tal punto da smentire questa massima.

 

Un’altra battaglia che questa élite sazia – fin troppo sazia – cerca di imporre alla restante parte del pianeta, in genere più affamata, è quella contro gli organismi geneticamente modificati. Ora, una cosa è tutelare la qualità e la tipicità del riso vercellese, del vino delle Langhe, e di tutta la sequela dei prodotti agroalimentari piemontesi (o italiani), altro è vietare che nei paesi in via di sviluppo si utilizzino colture destinate all’alimentazione primaria, in grado di resistere più facilmente ai parassiti e meno bisognose di trattamenti chimici, come appunto sono i prodotti Ogm. Si tratta di piani completamente diversi: nel primo caso è giusto qualificare un’offerta di nicchia destinata a una clientela “ricca”; nel secondo, si deve puntare alla quantità per dare sostentamento a chi non riesce spesso a mettere insieme il pranzo con la cena. Ovviamente, questo ragionamento vale quando sia appurata – come è già avvenuto per molti prodotti Ogm – la non pericolosità per l’organismo umano. Non è un caso che molti paesi, come ad esempio l’Afghanistan, facciano ricorso massicciamente a programmi Ogm sorretti dal governo, perché, come insegnavano gli antichi, “Primum vivere, deinde philosophari”. Ma la pattuglia degli apostoli del “sano e solidale” non demorde e per qualche mese, dai padiglioni di un’Expo di cartone, cercherà di diffondere la propria ideologia finto-pauperista. Rigorosamente con una tartina in bocca e il calice di champagne in mano.

 

Ghinotto

(Foto: il Torinese, al Salone del Gusto 2014)

Boom di biglietti alla Reggia di Venaria

VENARIA NOTTE

L’affluenza è da record grazie anche alla concomitanza con  l’ostensione della Sindone e l’inaugurazione dell’Expo

 

Più di 19 mila i biglietti staccati alla Reggia di Venaria venerdì e sabato,  primi due giorni del ponte del Primo Maggio. L’affluenza è da record grazie anche alla concomitanza con  l’ostensione della Sindone e l’inaugurazione dell’Expo. In via straordinaria, la Reggia resterà aperta anche lunedì. Tutte le informazioni  utili sul percorso di visita e le mostre allestite,  sul sito web  www.lavenaria.it.

Non c'è tre senza quattro e la Juve vince il campionato con Max al comando

juve bandiere

Il quarto scudetto giunge con la vittoria a Genova con la Sampdoria

 

La Juventus ha vinto il quarto Scudetto consecutivo, e la sua supremazia nel Campionato è stata evidente da subito. E’ il primo trionfo di Max Allegri sulla panchina bianconera. E ora si pensa alla Champions. Il quarto scudetto giunge con la vittoria a Genova per 1-0 con la Sampdoria. Il gol partita è di Vidal. L’agenzia Ansa parla di “Un successo meritato, che conclude nel modo migliore la rincorsa tricolore della squadra di Allegri. Il tecnico, arrivato nello scetticismo, ha saputo gestire al meglio l’eredità di Conte, centrando il primo traguardo della stagione”. “Partendo dal lavoro svolto in tre anni ho cercato di cambiare qualcosa. E’ stata un’annata ottima, per non dire straordinaria, ma ancora non è finita”. Lo ha detto, Allegri in una intervista a Sky.Prossima tappa martedì, nell’andata col Real, per la finale della Champions League dopo aver conquistato quella di Coppa Italia”. Ancor prima dell’ufficializzazione del risultato, negozi e banchetti improvvisati nel centro e nelle periferie di Torino erano già dotati di bandiere bianconere (nella foto) per festeggiare questo nuovo successo sportivo.

 

(Foto: il Torinese)

Omicidio della donna romena, arrestato l'ex

polizia volante

Sarebbe stato lui a sparare i due colpi di pistola alla donna dalla sua auto, per poi gettare l’arma nel fiume Po

 

Pare abbia confessato le sue responsabilità il presunto assassino di Teodora Catauta, la romena di 35 anni uccisa giovedì scorso a San Vittore Olona, che è stato arrestato dalla polizia a Torino. Si tratta di Tiziano R., pregiudicato di 43 anni, fermato dagli agenti in un albergo.  Sarebbe stato lui a sparare i due colpi di pistola alla donna dalla sua auto, per poi gettare l’arma nel fiume Po. Il movente sarebbe stata l’ira per non essere riuscito a riallaciare il legame con l’ex fidanzata.

 

(Foto: il Torinese)