redazione il torinese

Il caso Merlo, le tessere e il partito ologramma

pcipd unitapd manifestoA Torino nella prima repubblica gli iscritti al Pci erano sui 48000 e al Psi 15000. Sicuramente i tempi cambiano. E’ notorio che le primarie per la scelta dei candidati sono aperte a tutti i cittadini. L’attuale segretario provinciale è stato scelto da persone che si sono iscritte al momento del voto. Partito che vai regole che trovi

 

Giorgio Merlo è diventato responsabile nazionale Editoria, New media ed informazione del Pd. Mi pare una competente scelta, visto che è stato giornalista e deputato per diverse legislature, se non sbagliamo già ai tempi della Margherita. Hanno diffuso la notizia che non è iscritto al Pd. O perlomeno non gli è stata rinnovata la tessera in quel di Pinerolo. Motivazione: si è presentato per le elezioni regionali con i Moderati. Francamente non vedo “lo scandalo”. Come ho fatto in privata sede rinnovo il mio “in bocca al lupo” per Giorgio. Sicuramente sono affari interni di quel Partito. Mi limito a ricordare che Portas è leader di questo movimento e da due legislature aderisce al gruppo del Pd,  dopo una non tanto lontana appartenenza a Forza Italia (del resto si sa solo gli stupidi non cambiano mai idea). Eletto per ben due volte per espressa volontà politica dell’allora segretario Bersani,  ora un pochino in quota Renzi.

 

L’eventuale non iscrizione, non sembra un aspetto così caratterizzante. Caratterizzante almeno per l’attuale gruppo dirigente, sia locale che nazionale. Parliamo di ciò che conosciamo. Due anni fa il Pd della provincia di Torino aveva 11000 iscritti: ora sono circa 2500. Solo per dovere di cronaca, senza esprimere  giudizi, A Torino nella prima repubblica gli iscritti al Pci erano sui 48000 e al Psi 15000. Sicuramente i tempi cambiano. E’ notorio che le primarie per la scelta dei candidati sono aperte a tutti i cittadini. L’attuale segretario provinciale è stato scelto da persone che si sono iscritte al momento del voto. Partito che vai regole che trovi. Ma a questo punto mi sovviene un dubbio. Ha ancora senso parlare di sistema dei partiti come cardine della democrazia? Ovviamente democrazia come unico sistema di selezione e valutazione. Ed il voto come cardine dell’agire del cittadino. Come sempre lasciamo le risposte a chi legge. Noi ci limitiamo a sottolineare che chi passa da  11000 a 2500 iscritti, più che un partito ci sembra un ologramma.

 

 

Patrizio Tosetto

La Juventus espugna il Ferraris e attende il Real

logo-juventusCon rete di Vidal  la Vecchia Signora si laurea Campione d’Italia per la 33a volta sul campo mentre per gli almanacchi è il titolo numero 31. Ha conquistato il titolo con quattro giornate di anticipo rispetto alla conclusione del campionato. La festa scudetto è durata poco sia in campo che negli spogliatoi in vista dell’importantissimo match di martedì prossimo allo Stadium contro il Real Madrid di Carlo Ancelotti e Cristiano Ronaldo

L’arbitro Valeri pone termine all’incontro alle ore 19.49, giocatori e dirigenti bianconeri corrono in mezzo al campo, abbracciandosi, esultando, lanciando il proprio allenatore per aria, Massimiliano Allegri, vincitore del suo secondo scudetto dopo aver vinto il primo con il Milan. La Juventus iscrive, per gli almanacchi e albi ufficiali, il suo nome a fianco dello scudetto numero 31 anche se, la gran parte della Torino bianconera (oltre i 250 milioni di tifosi bianconeri sparsi nel mondo) sventolerà per la 33a il tricolore sulle bandiere per le vie della città: le ferite di Calciopoli sono lontane dall’essere sanate. Dentro lo stadio ligure è tempo di festeggiare per il primo campionato vinto dal tecnico livornese con la Signora, il quarto consecutivo per una squadra che da lungo tempo risulta essere la dominatrice assoluta della nostra serie A e che taglia il prestigioso traguardo con ben quattro giornate d’anticipo. E’ stata una festa sobria, iniziata nello spogliatoio prima e all’aeroporto di Caselle poi, dove i bianconeri sono stati accolti da alcune centinaia di tifosi con urla di gioia mentre piazza San Carlo tributava loro applausi e il giusto onore. Un tributo intenso ma breve: domani arrivano i campioni in carica della Champions League, il Real Madrid di Carlo Ancelotti e Cristiano Ronaldo, con tutti i sogni che si porta dietro. Ma torniamo alla partita di Marassi. Turnover solo per Pirlo, Chiellini e Morata, tra i titolari c’è Tevez. Quest’ultima scelta, sui social network juventini, non è stata molto condivisa: “Ma come, lo risparmi nel derby e lo schieri dal primo minuto a tre giorni dalla Champions?”. Occhi puntati sull’argentino mentre le due squadre si dispongono in campo con un rombo speculare. Tevez va al minimo, si gestisce, mentre Llorente ovviamente aggredisce la partita. Ma dopo 32 minuti equilibrati e bloccati, giungeva la svolta della partita: Llorente apriva per Lichsteiner che metteva sulla testa di Vidal il pallone dello 0 a 1. Boato juventino da parte della dirigenza bianconera, su tutti Marotta e Nedved mentre Ferrero, presidente della Samp, si dimostrava sconsolato. Carlitos si ripresenta in campo per disputare la seconda frazione di gioco, spaventando Viviano con un gran tiro, piazzando un cross rasoterra nell’area sampdoriana. Mihajlovic vorrebbe la sua squadra aggressiva e invece è sembrato avere poca energia nel serbatoio per questo finale di stagione. Buffon, vecchio cuore genoano, non è stato chiamato in causa per tutta la prima ora di gioco. Viene spaventato appena più tardi, quando Bergessio, subentrato a Rizzo, calcia due volte verso la porta: traiettoria sempre alta, nel secondo caso per un prodigioso recupero di Bonucci in scivolata. La Juve ha spazio per ripartire, nei momenti in cui decide di correre e di non abbassare il ritmo di gara. Tevez spreca il raddoppio con un rasoterra assai lento e lasciando il posto a Morata. Dentro anche Chiellini, per alzare il muro finale e ricomporre la difesa azzurra di Antonio Conte. “Siamo noi, siamo noi, i Campioni dell’Italia siamo noi”, intonano piccoli gruppi di tifosi juventini qua e là per il Ferraris. Allegri li guarda e sorride: il primo sorriso di giornata, il primo di una lunga serie. Poi di nuovo facce concentrate: lo spettacolo è solo all’inizio, per domani sera è tempo di Real Madrid e di una buona fetta di gloria.

 

Dario Barattin

Nel giorno del Grande Torino

Grande_Torino

La Fifa proclama il 4 maggio “giornata mondiale del giuoco del calcio”

 

La Fifa ha voluto ricordare con un tweet, sul proprio profilo ufficiale, il Grande Torino, oggi,  nel 66° anniversario della tragedia di Superga. “Ricordiamo il Grande Torino”, scrive sul social network la Fifa, che proclama il 4 maggio “giornata mondiale del giuoco del calcio”. E, in omaggio alla tradizione,  nel pomeriggio gli Invincibili granata vengono ricordati con una funzione religiosa, nella basilica di Superga. Poi, la squadra rende omaggio alla lapide e il capitano Glik legge solennemente ad alta voce i nomi dei caduti.

Apidge al 5° Salone della Giustizia

alfano apidge

Il momento centrale, alla presenza di un nutrito numero di studenti, è stato dedicato alla criminalità organizzata, protagonista il Ministro dell’Interno Angelino Alfano

 

Il Salone della giustizia, tenutosi nel Salone delle fontane dell’EUR a Roma dal 28 al 30 aprile scorso, ha inteso innanzitutto promuovere la cultura della legalità: in incontri e dibattiti, anche con la partecipazione di studenti e rappresentanti delle professioni, si sono sviluppate importanti tematiche di stretta attualità e straordinaria importanza (corruzione e Pubblica amministrazione, rapporto Giustizia-impresa,  lavoro e salute, tutela del risparmio). Il momento centrale, alla presenza di un nutrito numero di studenti, è stato dedicato alla criminalità organizzata, protagonista il Ministro dell’Interno Angelino Alfano, che ha espressamente accusato la mafia di essere “ladra di parole” quali rispetto, dignità, famiglia. Che dignità infatti può avere chi costringe i giovani ad arruolarsi promettendo loro chissà quale futuro, quale meta esistenziale. E quale rispetto della famiglia ha chi distrugge le famiglie degli altri e rende infelice la propria? Infine, quale uomo di rispetto può essere chi uccide un altro uomo? I mafiosi dunque non sono soltanto criminali o assassini, ma sono anche ladri. Ladri di parole”. E ladri di speranza, ladri di futuro, ha aggiunto. Inoltre, la vera battaglia alla mafia è culturale, di approccio corretto alla Giustizia e ai suoi istituti, che devono essere appresi innanzitutto sui banchi di scuola. Di qui la proposta di Ezio Sina, Presidente di APIDGE, l’Associazione professionale degli insegnanti di diritto ed economia, formulata al Presidente del Comitato scientifico del Salone, Guido Alpa. Si chiede infatti che il prossimo Salone della Giustizia non fermi il proprio interesse soltanto al confronto e al dialogo tra Avvocatura e Magistratura. Occorre invece che ci si occupi anche di coloro sono chiamati ad occuparsi professionalmente della formazione delle giovani generazioni. Una richiesta che ha da subito riscosso l’interesse e il favore dell’illustre giurista che ha oltretutto espresso il proprio rammarico che il Diritto e l’Economia politica non siano presenti in tutti i corsi di studio della Scuola Secondaria superiore. A fine maggio verrà pertanto costituito un Comitato tecnico che valuti tempi e modalità utili a consentire che anche la Scuola sia presenza attiva nella prossima edizione del Salone della Giustizia.

Consiglio regionale, il sito anche in piemontese

crp sitoL’integrazione tra notizie e social è stata potenziata, lo  streaming è più accessibile

 

Il Consiglio regionale ha inaugurato oggi il nuovo sito (www.cr.piemonte.it), che propone anche una versione in piemontese ed è  ottimizzato per l’accesso da tablet e smartphone. L’integrazione tra notizie e social è stata potenziata, lo  streaming è più accessibile, e la social tv (www.crpiemonte.tv) dispone di più  più spazio. I comunicati sono pensati per uso web e social, con la  condivisione via whatsapp. Disponibili anche news gratuite attraverso la condivisione della rassegna stampa web, finora ad uso esclusivamente interno.

La mia caotica amorevolissima famiglia (dis)funzionale: è tutta colpa di Freud

cuori toOgni passaggio di crescita è vissuto con dolcezza e tranquillità, senza slanci particolari, nessuno si intromette nelle decisioni altrui nè lo mette in guardia, se ne sta in silenzio a guardare e non commenta

C’è la famiglia del mulino bianco: due cani, tre figli biondissimi, una casa con finestre enormi, mai un litigio e va sempre tutto liscio come l’olio.Tutto, come direbbero alcuni psicologi di mia conoscenza, molto FUNZIONALE. Ogni passaggio di crescita è vissuto con dolcezza e tranquillità, senza slanci particolari, nessuno si intromette nelle decisioni altrui nè lo mette in guardia, se ne sta in silenzio a guardare e non commenta. Ovviamente non è il nostro caso. La mia famiglia, colorata e caotica com’è, non esita a dare consigli e giudizi, pacche sulle spalle, abbracci baci, urla e pianti. Le rassicurazioni si sprecano, insieme agli avvertimenti, ma non c’è una volta, e ventisei anni sono tanti, in cui io non mi sia sentita amata, compresa, considerata, protetta. Mai una volta.

Qualcuno diceva ” se ti amo male è perchè ti amo troppo”

E’ pesante discutere ogni proprio dettaglio psicologico ed esistenziale con gli altri, ma io la mia famiglia non la cambierei con niente al mondo. Conosco poche persone che riescono a parlare di tutto serenamente con il proprio padre, condividere momenti unici come un museo visitato insieme, o un giro di shopping, una chiacchierata, sempre con la sensazione netta di arricchirsi a vicenda. Un’anima libera cresce figli complessi e aggrovigliati, ma profondi e aperti alla vita come polipi pieni di tentacoli. Siamo cresciuti insieme e questo è il regalo più grande che un adulto possa fare ad un bambino, camminare alla sua altezza.

Mia mamma è una radice che tira anche quando sono in giro per il mondo, un aquilone che sento sempre e comunque collegato al mio cielo, un amore a volte troppo forte ma sempre e comunque ..infinito. L’unica radice che ho mi fa male, di un male fisico quando (per poco) siamo troppo distanti.

Mia sorella è innanzitutto un’amica, profondamente diversa ma fondamentalmente uguale. Sorelle per caso e amiche per scelta, un fiume di discussioni su ogni cosa in cui ognuna tira acqua al suo mulino, ma poi ci si ritrova sempre al pozzo.E’ tutta colpa di Freud se ho un cordone ombelicale grosso così e ogni scelta che mi allontana un pò dal nido è una sofferenza per tutti. Ma è un legame così forte che non ha un tetto di mattoni, e l’unico limite è il cielo.

 

Federica Billone

Il Prefetto: sicurezza per la Sindone è ok

sindone sicurezza alpiniSINDONE SICUREZZA“Ci siamo attivati per garantire un sistema adeguato e calibrato all’Ostensione, che ha funzionato in modo eccellente”

 

Nei giorni di massima affluenza del weekend del Primo maggio è stata garantita la sicurezza adeguata. Così rassicura  il prefetto di Torino Paola Basilone. “In collaborazione tra tutte le autorità – ha detto ieri durante la sua visita in veste privata al sacro lino – ci siamo attivati per garantire un sistema adeguato e calibrato all’Ostensione, che ha funzionato in modo eccellente”.

 

(Foto: il Torinese)

Fassino e Doria chiedono l'alta velocità tra Torino e Genova

treno frecciared

“L’Italia è diventata un Paese più moderno, più coeso, più competitivo. E sono evidenti e riconosciuti i benefici sulle attività economiche, sociali e culturali”

 

Il popolo no tav avrà avuto un soprassalto ad apprendere la notizia della richiesta di un incontro per parlare di un nuovo collegamento ad Alta Velocità tra Genova e Torino. L’idea è dei sindaci delle due città Marco Doria e Piero Fassino, che hanno scritto una lettera all’amministratore delegato di Ferrovie dello Stato , Michele Elia. Missiva che  è stata inviata in copia al ministro per le Infrastrutture i Trasporti, Graziano Delrio. Si legge nella lettera: “Grazie all’alta velocità  l’Italia è diventata un Paese più moderno, più coeso, più competitivo. E sono evidenti e riconosciuti i benefici sulle attività economiche, sociali e culturali sulla vita delle persone e della comunità. Così come l’alta velocità, accorciando sensibilmente i tempi di collegamento, cambia e amplia lo spazio entro cui pensare e progettare lo sviluppo e il futuro di ogni città”. Il progetto è solo abbozzato nel libro delle intenzioni dei due primi cittadini., entrambi già alle prese con il clima di tensioni legato all’alta velocità: Fassino per la Torino-Lione e Doria per il terzo Valico.

 

(Foto: il Torinese)

Il futuro della promozione turistica passa dalla rete

turisti

Verrà privilegiato il rapporto diretto con la  clientela potenziale tramite azioni imperniate sulla visibilità online

 

E’ attraverso la rete che saranno sviluppate le strategie di promozione future del prodotto turistico del Piemonte sul mercato nazionale e internazionale nel 2015. Verrà privilegiato il rapporto diretto con la  clientela potenziale tramite azioni imperniate sulla visibilità online. Azioni di comunicazione, secondo l’assessore al Turismo della Regione Piemonte, Antonella Parigi “ispirate ai principi del social media marketing e orientate all’ormai preminente dimensione dell’e-tourism”.

 

(Foto: il Torinese)

Johann Sebastian Bach: Messa in Si minore

auditorium rai

Lunedì 4 maggio ore 21, presso l’Auditorium della RAI “Arturo Toscanini” di Torino, l’Academia Montis Regalis, diretta da Alessandro De Marchi, il Direttore stabile dell’orchestra, eseguirà il capolavoro sacro di Johann Sebastian Bach: la Messa in si minore BWV 232, all’interno della serie l’Altro suono dell’Unione Musicale e nell’ambito di Note per la Sindone

 

L’Academia Montis Regalis, forte della sua pluriennale esperienza musicale sui testi di Bach, affronta ora una delle partiture più dense ed equilibrate di tutta la produzione del compositore di Eisenach. Alessandro De Marchi, affermato direttore dalla solida carriera internazionale, si cimenterà con l’intricata polifonia della partitura che rappresenta la preghiera definitiva di Bach. Dal 1998 De Marchi è direttore principale dell’Academia Montis Regalis con la quale ha realizzato numerosi concerti di musica barocca e classica al Théâtre des Champs Elysées a Parigi, al Bologna Festival, Unione Musicale a Torino, Società del Quartetto a Milano, Festival di Musica antica di Innsbruck per citarne alcuni, conseguendo – assieme all’orchestra – successi di rilievo quali l’attribuzione del Premio “Franco Abbiati”. Con La Montis Regalis ha inoltre realizzato numerose e premiatissime registrazioni discografiche per Opus 111/ Naive, Hyperion e di recente per Sony Harmonia Mundi. I solisti di questo concerto saranno: Amelia Scicolone, soprano; Camille Poule, soprano; Jakob Huppman, contraltista; Dávid Szigetvári, tenore; Marcell Bakonyi, basso; giovani ma già esperti artisti di canto barocco, con importanti carriere internazionali già avviate.

 

Dei venticinque numeri che compongono la partitura, ben sedici sono dedicati al coro. Per l’occasione sarà impegnato il Coro Maghini, diretto da Claudio Cavazza, che vanta con l’Academia Montis Regalis un rapporto privilegiato. Bach compose la Messa in Si minore, raccogliendo pagine scritte nell’arco di 25 anni. A buon diritto siamo di fronte al capolavoro del compositore, un testamento spirituale e artistico senza precedenti in tutta la storia della musica.  Biglietti numerati, in vendita presso la biglietteria dell’Unione Musicale, 35€, Ingressi in vendita presso l’Auditorium Rai, dalle ore 20.30, 25€. Il concerto si potrà ascoltare in anteprima: domenica 3 maggio, ore 21.00, presso l’Oratorio di Santa Croce a Mondovì, Cuneo, all’interno della rassegna Mondovì musica.

 

Per informazioni: Fondazione Academia Montis Regalis Onlus, via Francesco Gallo 3, Mondovì (CN), tel. +39.0174.46351, segreteria@academiamontisregalis.it