redazione il torinese

Boom di furti in collina e la petizione dei cittadini raccoglie centinaia di firme

ladriIndirizzata al ministro dell’Interno Angelino Alfano, alle prefetture di Torino e di Asti, al Comitato provinciale ordine e sicurezza pubblica di Torino, al comando compagna carabinieri di Chivasso, alla stazione dell’Arma di Cavagnolo, Casalborgone, al comando compagnia carabinieri di Villanova d’Asti ed alla stazione di Cocconato, nonché ai sindaci dei comuni interessati 

 

 

E’ ancora allarme furti sula collina torinese, in particolare nella zona a cavallo tra il Chivassese e l’Astigiano. Negli ultimi mesi Cavagnolo, Brusasco, Verrua Savoia, Brozolo, Lauriano, San Sebastiano Po, Casalborgone, Castagneto Po, Moransengo sono stati teatro di una vera e propria “ondata” di azioni criminose, soprattutto furti in case, ville ed appartementi,. Per questo è partita una petizione spontanea, che ha raccolto in poco tempo circa 750 firme, indirizzata al ministro dell’Interno Angelino Alfano, alle prefetture di Torino e di Asti, al Comitato provinciale ordine e sicurezza pubblica di Torino, al comando compagna carabinieri di Chivasso, alla stazione dell’Arma di Cavagnolo, Casalborgone, al comando compagnia carabinieri di Villanova d’Asti ed alla stazione di Cocconato, nonché ai sindaci dei comuni interessati dal compimento dei delitti e dei tentati delitti che sono arrivati anche a 3/4 furti nella stessa notte.carabinieri auto

 

“L’azione criminale è aggravata purtroppo anche da minacce, azioni violente nei confronti delle vittime talvolta svegliate nel sonno notturno e costrette a consegnare ai delinquenti denaro, preziosi e chiavi delle auto – si legge nel documento, con l’aggiunta che – la tipologia e la ripetitività dei reati ai danni delle abitazioni potrebbe fare pensare ad un unico gruppo criminale ben organizzato e determinato”. A questo quadro, assolutamente non confortante, si aggiunge il fatto che di giorno esiste il fenomeno, diffuso e costante, delle truffe, soprattutto ai danni degli anziani. E, alla luce della gravità della situazione, la petizione chiede al ministero dell’Interno, ai prefetti ed ai comandi dei carabinieri “l’integrazione di risorse umane e tecniche per fronteggiare il problema di sicurezza pubblica che si è venuto a creare” e, nel contempo, ai sindaci dei comuni collinari viene domandato di attuare tutte le misure necessarie nell’ambito delle loro competenze e di esercitare le pressioni sul ministero ed i prefetti per un rafforzamento delle politiche di sicurezza.

Massimo Iaretti

 

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"Stellata del cuore" per Candiolo

golden stellataIn cucina al G Ristorante Italiano del Golden Palace lo chef stellato più giovane d’Italia, Diego Rigotti

 

La cena “Stellata del cuore ” a favore della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro è in programma lunedì 8 giugno alle ore 20, presso G Ristorante Italiano del Golden Palace di Torino. L’evento è organizzato da G Ristorante Italiano di AllegroItalia e Nicole Cappa in partnership con la Fondazione di Candiolo e vedrà in cucina lo chef stellato più giovane d’Italia, Diego Rigotti.La serata si concluderà con un’asta benefica che metterà in palio alcuni oggetti sportivi da collezione e un’opera dell’artista Giancarla Parisi, che per l’occasione presenterà la mostra “Ars Amandi”.

 

golden cena cuore

L'Albania diventerà ricca con il gas?

tirana-4La comunità albanese a Torino e in Piemonte è molto forte e integrata pienamente da anni. Inizia da oggi – attraverso il nuovo link del Torinese, IL TIRANESE – la pubblicazione di notizie, opinioni e servizi giornalistici incentrati sui rapporti tra il Piemonte e il Paese delle Aquile, nello spirito di amicizia e interscambio culturale e sociale.

 

 

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Grazie ai progetti tiranese23energetici in ballo e ai buoni rapporti con l’Occidente, Tirana tenta di rafforzare la sua posizione nella regione balcanica

 

L’Albania si gioca la carta dell’energia per assumere una posizione di maggior rilievo nei Balcani. I progetti dei diversi gasdotti che la vedono coinvolta direttamente cominciano ad essere visti come la luce in fondo al tunnel per uno dei Paesi più in difficoltà d’Europa, dove povertà e disoccupazione rappresentano ancora piaghe sociali di un certo spessore.

 

albania festaIn questo progetto,Tirana può poi contare sul sostegno degli alleati occidentali come la NATO di cui fa parte dal 2009 e dell’Ue, con la quale i rapporti si stanno intensificando sempre di più. Di recente è iniziata la costruzione della “Trans-AdriaticPipeline” (TAP), gasdotto che passerà proprio per l’Albania e dietro al quale ci sono gli interessi militari, economici e politici degli Stati Uniti e diiverse analisi rivelano che solo nella fase della sua costruzione, la TAP porterà nelle casse albanesi 400 milioni di euro nei prossimi tre anni.All’inizio tale progetto non era dato per vincente, ma ha poi sbaragliato la concorrenza del “Nabucco” che avrebbe, invece favorito Belgrado. Il gas azero arriverà così in Europa avendo come terminali di smistamento proprio l’Albania, oltre a Grecia e Turchia. Da qui poi la preziosa risorsa sarà distribuita agli altri Paesi dei Balcani come Kosovo, Montenegro, BosniaErzegovina e Macedonia. In questo elenco, che è stato più volte citato dai rappresentanti istituzionali albanesi, manca, guardacaso, la Serbia, con la quale i rapporti non sono certo dei migliori e di consequenza sul caso sono sorti i soliti sospetti.

 

Intanto però l’Albania corre, con spirito machiavellico, decisa verso il raggiungimento di questo obiettivo, ed il desiderio di emergere e primeggiare nella Regione giustifica ogni mezzo per ottenere i propri scopi. Se l’obiettivo degli Stati Uniti è quello di ridurre la dipendenza dell’Europa dal gas russo e di conseguenza l’influenza di Mosca nel “Vecchio Continente”, Tirana sembra essere, per Washington un partner ideale.L’Albania si è dimostrata, almeno di recente, fedele alla NATO e agli Stati Uniti ed è, inoltre, il Paese che storicamente, ha meno da condividere con la Russia.I Balcani stanno attraversando uno dei tanti periodi di difficoltà, ma in questo contesto l’Albania inizia sperare in un vero e proprio miracolo economico, facendo registrare una crescita annuale del 3%. Lo status di candidato all’adesione all’Ue porterà nel breve ad altri vantaggi, come la realizzazione di strade, ferrovie, aeroporti ed altre infrastrutture. Non è però tutto oro quello che luce, poiché numerosi analisti esperti notare come l’economia albanese si basi ancora su attività mafiose.

 

Tralasciando questo aspetto il Paese può però cominciare a contare anche sulla produzione petrolifera. La piattaforma continentale Patos-Marinza garantisce sostanziali quantità di petrolio e presto, grazie alla realizzazione di nuove missioni esplorative, i livelli potrebbero aumentare ulteriormente e attirare l’interesse degli investitori stranieri.In questo scenario assumono sempre più rilevanza gli atteggiamenti dell’Unione europea e degli Stati Uniti che continuano a tacere sulla questione della cosiddetta “Grande Albania”: cè chi teme che la cosiddetta questione albanese possa diventare una minaccia per la pace e la stabilità nei Balcani,e questo è ancora un argomento che solo pochi politici internazionali vogliono affrontare e inoltre va considerano anche il fatto che in conseguenza dell’espansione albanese, economica più che territoriale, sotto l’egida degli Stati Uniti, si potrebbe porre la Serbia in una condizione di isolamento energetico.

 

tiranaLa stampa albanese hadedicato molta attenzione alla prima visita del premier serbo Aleksandar Vucic a Tirana. La strategia del primo ministro albanese Edi Rama, al quale non vanno però attribuiti tutti i meriti, sta forse portando i suoi frutti? Uno scenario probabile vede una Serbia che nel prossimo futuro potrebbe dipendere dall’Albania per l’approvviggionamento del gas. In questa ipotesi, nel settore energetico Belgrado sarebbe costretta dall’evolversi di diverse vicende a scegliere Tirana come nuovo crocevia per l’energia, e di conseguenza ad assecondare gli interessi degli Stati Uniti nei Balcani. L’alternativa è quella di ritrovarsi un’isola filorussa circondata dai Paesi NATO.La posizione della Serbia sullo scacchiere geo-strategico della Penisola è diventata particolarmente scomoda dopo il fallimento “pilotato” del gasdotto russo “South Stream”, però al momenti l’unica certezza sul futuro è quella del cambiamento, e dunque è non resta che attendere afli eventi ed assistere all’evoluzione dei rapporti tra i principali attori della Penisola con i diversi partner esterni, siano essi Bruxelles, Washington o Mosca.

 www.italintermedia.globalist.it- Fonte: Vesti

Il pensiero critico di Yanis Varoufakis

LIBRO FOTO VaroufakisUn libro molto bello, scritto con un linguaggio semplice ed efficace, che propone una lezione di giustizia sociale dell’economista che dalla Grecia prova a cambiare il futuro dell’Europa

 

S’intitola “È l’economia che cambia il mondo. Quando la disuguaglianza mette a rischio il nostro futuro” ( anche se il titolo originale, in greco,  è “Parlando di economia a mia figlia”). L’ha scritto Yanis Varoufakis, ministro delle Finanze del governo di sinistra ellenico, autore del programma economico di Alexis Tspiras. Un libro molto bello, scritto con un linguaggio semplice ed efficace, che propone una lezione di giustizia sociale dell’economista che dalla Grecia prova a cambiare il futuro dell’Europa. L’autore sceglie di non parlare direttamente della Grecia, dell’Europa e della sua crisi economica e sociale infinita, ma si dedica – rivolgendosi alla figlia che vive in Australia- alle grandi categorie economiche e sociali che influenzano la nostra vita. “Per consentire al lettore di vedere la crisi con occhi diversi e di capire le vere ragioni per cui i governi si rifiutano caparbiamente di prendere le decisioni che porterebbero alla liberazione delle nostre società, in Europa, in Grecia e in tutto il mondo“, argomenta nel libro. Yanis Varou­fa­kis è un per­so­nag­gio eclet­tico: eco­no­mi­sta radi­cale, mar­xi­sta, acca­de­mico nelle migliori università, scrit­tore, mili­tante anti-austerity, ex con­su­lente per una società di video­gio­chi sta­tu­ni­tense, appas­sio­nato di Yamaha.

 

In questo libro si rivela anche un narratore, capace di raccontare l’economia come un’epopea in cui i contadini senza terra e gli eroi dell’ Iliade, gliLibro Varoufakis operai inglesi e Oscar Wilde lottano fianco a fianco per un’idea di società alternativa a quella imposta dal capitale. Cita ilFrankenstein di Mary Shelley ( “allegoria della tendenza delle società di mercato a utilizzare la tecnologia per renderci schiavi”), e film come Tempi Moderni di Charlie Chaplin , Blade Runner e Matrix . Com’è nato il denaro? Da quando il lavoro è una merce? Che ruolo ha avuto il debito nelle società di mercato? Oltre a offrire riposte a queste domande, invita sua figlia a non prendere “la pillola azzurra” del film con Keanu Reeves, che fa svanire la verità, ma di preferire sempre, come la pillola rossa che invece mostra la realtà, “il pensiero critico e l’ostinazione nel non accettare mai nulla solo perché ti hanno detto di farlo“. Ovvero, quelle teorie e pratiche economiche che secondo Varoufakis privilegiano i pochi e impoveriscono tutti gli altri. Mentre si attendono i risultati del braccio di ferro tra il ministro e la Grecia con l’Europa sui temi vitali del futuro di tutto il continente, vi propongo un quesito. La Grecia è stata la prima area in Europa dove sono sorte delle civiltà avanzate ed è perciò considerata la culla della civiltà Occidentale. La Grecia ha un debito con l’Europa di parecchi miliardi di euro; l’Europa, a sua volta, deve alla Grecia la nascita della democrazia e dell’idea stessa di politica. Chi ha il debito più grande da onorare?

 

Marco Travaglini

Brambilla: "Ma che fa questo governo per gli animali?"

BRAMBILLA“Hanno confermato la barbarie dei richiami vivi, hanno autorizzato la caccia sulla neve, hanno declassato le nutrie da animali “selvatici” ad animali “nocivi” avviando di fatto su tutto il territorio nazionale stragi fai-da-te con trappole, fucili e perfino gas o fionde, hanno indebolito la tutela penale degli animali”

 

 “A questo governo la protezione degli animali e la difesa dei loro diritti non interessano. Non c’è da stupirsi se, come animalista, trovo difficile dialogarci”. Lo ha detto l’on. Michela Vittoria Brambilla, FI, presidente della Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente, intervenendo alla conferenza “Crimine animale – reati su animali: normativa e giurisprudenza tra presente e futuro” organizzata da Università eCampus e Oipa a Novedrate (CO).”Su certi argomenti di interesse generale come la tutela degli animali – ha osservato l’on. Brambilla – in teoria potrebbe sembrare facile avviare un dialogo con il governo e con la maggioranza per arrivare a decisioni condivise. Ma non è così. E si capisce perché, esaminando quanto esecutivo e maggioranza hanno fatto in questo scorcio di legislatura. Tra le altre cose, hanno confermato la barbarie dei richiami vivi, hanno autorizzato la caccia sulla neve, hanno declassato le nutrie da animali “selvatici” ad animali “nocivi” avviando di fatto su tutto il territorio nazionale stragi fai-da-te con trappole, fucili e perfino gas o fionde, hanno indebolito la tutela penale degli animali con la non punibilità per tenuità del fatto, hanno voluto “via libera” per l’assorbimento del Corpo forestale dello Stato in altro corpo di polizia (peraltro lasciando in vita i corpi forestali delle Regioni). Perfino quando hanno legiferato nella giusta direzione, almeno in linea di principio, per esempio approvando la stretta penale sui delitti contro l’ambiente, si sono “dimenticati” di tutelare la nostra fauna selvatica. Basta così? Qualunque cosa dicano le parole del premier, o dei suoi volonterosi cantori – ha concluso – i fatti raccontano un’altra storia: a questo governo la protezione degli animali e la difesa dei loro diritti non interessano. Ecco perché, come animalista, trovo, permettetemi l’ironia, “un po difficile” dialogare””.

"SEMIneRAI…la cultura contro la violenza".

violenza dramma

Parallelismi interculturali per capire come possa evolvere la relazione uomo donna nella società contemporanea

 

“SEMIneRAI…la cultura contro la violenza”. Giovedì 11 giugno, ore 21. Parallelismi interculturali per capire come possa evolvere la relazione uomo donna nella società contemporanea. Per stimolare e costruire il RISPETTO TRA GENERI, partendo dal confronto fra le diverse culture presenti sul territorio. L’iniziativa è organizzata e promossa dal Coordinamento Pari Opportunità SLC-CGIL RAI Torino in collaborazione con la Circoscrizione 6 di Torino, ACMOS, Bagni Pubblici di Via Agliè, Centro Donna VI Circoscrizione di Torino e Almaterra. 

 

www.comune.torino.it

“Il Barbiere di Siviglia” alla Palazzina di Caccia

 BARBIERE SIVIGLIASabato 6 giugno alle ore 21.30 

 

“Furbizia, travestimenti, equivoci e lieto fine: non manca un solo ingrediente nel Barbiere di Siviglia per permettere al pubblico di essere coinvolto fin dall’inizio in un mosaico perfetto. Scritto in soli 12 giorni, il leggendario capolavoro di Gioacchino Rossini esalta musicalmente il passaggio creativo dei caratteri della Commedia dell’Arte, vanto italiano, nell’opera buffa.  La splendida scenografia naturale della palazzina di caccia di Stupinigi regala tanta bellezza, per allietarci con eleganza e ironia in una sera d’estate. Allestimento classico con qualche licenza poetica attuale”.

 

Alfonso Defilippis

 

 

“Il Barbiere di Siviglia”

Alla Palazzina di Caccia di Stupinigi

 

Musica di Gioacchino Rossini

 

Personaggi e interpreti

Rosina, mezzosoprano – OLESYA BERMAN

Conte d’Almaviva, tenore – ALEJANDRO ESCOBAR

Figaro, baritono – CRISTIAN STARINIERI

Don Bartolo, baritono – ALBERTO BIANCHI

Don Basiglio, basso – CARLO TALLONE

Berta, soprano – STEFANIA DELSANTO

Fiorello, baritono – LORENZO MALAGOLA BARBIERI

Notaio – BRUNO GAMBAROTTA

 

ORCHESTRA FILARMONICA DEL PIEMONTE

ORCHESTRA EGO BIANCHI DI CUNEO

 CORO LIRICO DEL PIEMONTE

Direttore del coro Sonia Franzese

 

Scenografia: Arteinscena – Reggio Emilia

Costumi Giamminelli – Napoli

Direttore di scena: Roberto Punzi

Assistente alle luci: Serena Garelli

Light designer: Gianfranco Ferrari

M° al cembalo Maria Grazia Pavan

 

Concertazione e direzione:

Paul-Emmanuell Thomas

 

Assistente alla regia: Monica Punzi

 

Regia: Alfonso Defilippis

 

 

Biglietti: 25 € settore 1, 20 € settore 2. Ridotto: Over 65 e Under 30.

 

Per informazioni e prenotazioni:

 

Teatro Superga – Piazzetta Macario, 1

Tel. 011.62.79.789

Mail: biglietteria@teatrosuperga.it

Ufficiale dell'esercito fa arrestare scippatore

esercito applicazioneFuori servizio, mentre transitava con la propria autovettura in via della Consolata, inseguiva prima in macchina e poi a piedi un giovane che aveva appena scippato una donna anziana

 

Ieri mattina, nel giorno del 69° anniversario della Festa della Repubblica, un ufficiale dell’ esercito, effettivo al Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito, fuori servizio, mentre transitava con la propria autovettura in via della Consolata, inseguiva prima in macchina e poi a piedi un giovane che aveva appena scippato una donna anziana. Lo scippatore veniva così fermato e consegnato ad una pattuglia dei carabinieri intervenuti sul posto.  La refurtiva veniva  riconsegnata  al legittimo proprietario. L’episodio testimonia ancora una volta l’alto senso civico dei militari nel concorrere alla lotta contro la criminalità. 

 

(Foto: il Torinese)

Ragazzi consiglieri per salvare l'ambiente

giovani ragazziOltre sessanta Consigli comunali dei ragazzi si sono dati appuntamento a Castelnuovo Don Bosco (At) per il II raduno regionale

 

“I Consigli comunali dei ragazzi (Ccr) del Piemonte s’impegnano solennemente a difendere e a rispettare l’ambiente e a evitare comportamenti che possano minacciarne la continuità e chiedono alle Istituzioni pubbliche, quando siano chiamate a scelte che incidono sul presente e sul futuro del territorio e delle comunità locali, di tener conto di tali principi che rappresentano un insieme di valori condivisi dalle ragazze e dai ragazzi del Piemonte”. È questo, in sintesi, il dispositivo del documento approvato all’unanimità dagli oltre sessanta Consigli comunali dei ragazzi che sabato 30 maggio si sono dati appuntamento a Castelnuovo Don Bosco (At) per il II raduno regionale. “A due mesi e mezzo dal duecentesimo ‘compleanno’ di Don Bosco, padre e maestro dei giovani – ha sottolineato la componente dell’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale Angela Motta portando il saluto dell’Assemblea – abbiamo bisogno di giovani desiderosi di confrontarsi con i problemi e di affrontarli per partecipare attivamente alla vita del paese”. 

 

Dopo i saluti del sindaco di Castelnuovo Giorgio Musso, del presidente del Consiglio comunale dell’Unione Comuni Alto Astigiano Giulia Samaia e del rettore della Basilica don Egidio Deiana, il presidente del Comitato regionale per le comunicazioni (Corecom) Piemonte Bruno Geraci ha illustrato il tema della giornata, sintetizzato dal “tag” #NutriLaMente: “Un’occasione per cercare di capire come utilizzare i nuovi media senza che siano loro a usarci”.  La giornata, organizzata dall’Assemblea legislativa piemontese in collaborazione con il Corecom, ha visto, tra l’altro, diciassette nuovi ingressi nel Registro dei Consigli comunali dei ragazzi – Conzano, Giarole (Al), Cinaglio, Unione dei Comuni Alto Astigiano (At), Ronco Biellese, Vigliano Biellese (Bi), Cavallermaggiore, Costigliole Saluzzo, Priola, Villanova Mondovì (Cn), Casalborgone, Ivrea, Piscina, Rueglio, San Secondo di Pinerolo, Sciolze (To) e Rive (Vc) – lo spettacolo “Piccoli gusti”, di Lorenzo Branchetti, il Milo Cotogno de “La Melevisione” e la compilazione di un questionario, proposto dal Corecom, sulle abitudini digitali dei ragazzi. Accompagnatori, educatori e insegnanti sono stati inoltre invitati a prendere parte all’incontro “La dieta digitale dei nostri ragazzi”, anch’esso promosso dal Corecom. Al raduno ha partecipato, tra gli altri, il consigliere regionale Andrea Appiano.

 

www.cr.piemonte.it

I bimbi insegnano l'uso del defibrillatore

cuoreIniziativa abbinata alla Partita del Cuore

 

Sono i bambini ad insegnare agli adulti come si usa il defibrillatore. A Torino in piazza San Carlo,  duemila mini-soccorritori hanno dato vita al  “First Defibrillation Day”. L’iniziativa è promossa da Progetto Vita, collegata alla Partita del cuore, tenutasi il 2 giugno:  gli artisti della nazionale italiana cantanti e il cardiologo di fama internazionale Josep Brugada sono i testimonial.