redazione il torinese

Un semplice click per svelare le frodi ittiche

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Sei sicuro che la cernia o l’orata che hai appena comprato non sia in realtà un pangasio? L’Istituto Zooprofilattico presenta una App che sarà in grado, a partire da una singola foto scattata, di riconoscere la specie di pesce che state acquistando

 

In Italia ogni anno tonnellate di prodotti alimentari vengono sequestrati per un valore economico di oltre mezzo miliardo di euro l’anno. Nell’Unione Europea il pesce è uno dei 10 prodotti maggiormente oggetto di frodi e il 72% degli illeciti sono connessi all’etichettatura e alla tracciabilità. L’Istituto Zooprofilattico del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta grazie al sostegno della Compagnia di San Paolo e in collaborazione con il Dipartimento di Automatica e Informatica del Politecnico di Torino sta sviluppando una App per smartphone e tablet in grado di riconoscere la specie del pesce in vendita partendo dall’esemplare fotografato. E’ stata presentata ad Agorà in Piazza Castello a Torino con l’obiettivo di fornire ai consumatori informazioni utili per difendersi da alcuni tipi di frodi commerciali. Uno strumento digitale, fruibile in futuro dai consumatori stessi, che permetterà di distinguere specie di pesce pregiate da specie di minore valore commerciale. “Sarà l’occasione spiega Maria Caramelli, Direttore Generale dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Torino – per rendere più consapevoli i cittadini delle problematiche di sicurezza alimentare, danno economico, impatto ambientale ed ecosostenibilità derivanti dalle frodi ittiche”Al termine dell’incontro è stata distribuita gratuitamente ai partecipanti la guida cartacea “OK! Il pesce è giusto”, prodotta in collaborazione con l’ASL TO1 e pensata per aiutare i consumatori nell’acquisto del pesce e tutelarli dai danni economici derivanti dalla sostituzione di specie.

I Love Torino con Somersby

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I luoghi più belli di Torino “incorniciati” da installazioni comparse nel weekend. Nelle piazze e nei giardini pubblici, invece, centinaia di flyer a forma di mela. È la guerrilla firmata Somersby per celebrare la città sabauda e invitare i torinesi a festeggiare la Giornata della Torinitudine 

 

 I Love Torino: è la romantica dichiarazione riportata su centinaia di cornici che nello scorso weekend hanno invaso la città della Mole. Posizionate strategicamente in corrispondenza dei panorami più suggestivi, le installazioni hanno dato modo a tutti i torinesi di riscoprire gli affascinantiscorcicittadini approfittando di una nuova, originale prospettiva. Nell’epoca di Instagram e del selfie, questo speciale attack metropolitano ha voluto mettere in mostra una Torino senza filtri, per rendere la città sabauda un’autentica cartolina in 3D da fare ammirare a tutti. La firma sulle cornici è quella di Somersby, marchio del gruppo Carlsberg che dallo scorso aprile ha scoperto lo spirito di aggregazione e di appartenenza dei torinesi e lo ha ribattezzato con l’hashtag #Torinitudine, diventato in poco tempo un movimento – con un suo Manifesto – che ha coinvolto migliaia di utenti e amanti della città piemontese.

 

Somersby è da poco in Italia per presentare Somersby Apple Original, un drink frizzante a base di succo di mela. Per lanciare il nuovo prodotto, l’azienda ha scelto di partire esclusivamente da Torino, con il desiderio di celebrare la capitale storica dell’aperitivo, emblema di convivialità e condivisione nonché parte integrante della Torinitudine. Non a caso, infatti, le cornici sono apparse in serata, in pieno orario da aperitivo, momento di incontro e partecipazione per migliaia di persone che escono di casa per iniziare il weekend con quello che, a Torino, è un rito con oltre due secoli di vita.

 

L’attack è la dichiarazione d’amore di Somersby per una città che ha accolto e vissuto con entusiasmo il movimento della Torinitudine, mettendo definitivamente da parte il luogo comune di città grigia e distaccata e affermandosi a pieno titolo come metropoli curiosa e aperta, fucina di nuove tendenze sociali e culturali.Centinaia i torinesi che hanno apprezzato le installazioni, fotografando il paesaggio racchiuso all’interno delle cornici o utilizzando i supporti per includervi il proprio volto e scattare un selfie con lo slogan “I Love Torino”. Oltre alle cornici, il Parco del Valentino, Piazza Emanuele Filiberto e i principali punti di incontro di Torino si sono trasformati in “giardini di mele” grazie a centinaia di flyer a forma di mela che hanno reso ancora più sorprendenti i luoghi storici della città. Sul retro delle mele, l’invito a partecipare alla Giornata della Torinitudine, il prossimo 2 luglio, quando il BorgoMedievale diventerà teatro dell’orgoglio torinese e ospiterà un cartellone di iniziative e spettacoli per celebrare l’identità artistica, culturale ed enogastronomica della città sabauda.

 

Ecco il link da cui scaricare la fotogallery completa: La Torinitudine diventa attack metropolitano

La piccola e gloriosa Grecia in guerra con l'Europa di Serse

GRECIA BANDIERA

Scegliersi la parte nei giorni difficili della crisi greca

“Queste cose non avvennero mai, ma sono sempre” (Sallustio)

 

La Grecia, terra di dei, di eroi e di grandi uomini, patria della democrazia, delle arti, della filosofia, dell’epica, dell’elegia, delle grandi imprese sportive e della civiltà, la Grecia e la sua storia, una storia fatta di coraggio, di orgoglio e di dignità, di grandi battaglie, di disperate difese e di insperate vittorie, la Grecia di coloro che non sono mai esistiti, di Teseo e del Minotauro, di Egeo e di Edipo, di Antigone e di Medea, di Prometeo che, innamorato degli uomini, donò loro la potenza del fuoco, esponendosi all’ate divina, ad un supplizio che gli onnipotenti resero costante, straziante e senza fine; la Grecia di Socrate che, pur di non tradire se stesso, bevve la cicuta, salutando i suoi discepoli con una frase che racchiude in sé tutta la forza di questo popolo: “è giunta l’ora di andare. Ciascuno di noi va per la propria strada. Io a morire. Voi a vivere. Quale delle due sia la via migliore solo gli dei lo sanno”; la Grecia di quell’aedo che “si accecò per rimaner nel sogno”, un sogno popolato da grandi battaglie, guerrieri intransigenti, astuti, fieri, spesso crudeli, ma sempre, come tutti i grandi, capaci di abbandonarsi a quella “pietas” che tutto sana, che tutto addolcisce, che tutto ricompone.

 

Questo grande Paese o meglio questa piccola terra con un passato glorioso, forse troppo glorioso da sostenere e con il quale fare i conti, si trova oggi a dover lottare per la propria sopravvivenza, per mantenere la propria identità di fronte ad un mondo mosso dagli interessi, dal potere, da un equilibrio costruito sulla sofferenza di molti a vantaggio della ricchezza di pochi, sul dolore, sulla volontà di umiliare, schiacciare, prostrare.E’ la lotta di un’oligarchia contro la democrazia, la lotta di tanti capi contro un popolo inerme, stanco, travagliato da anni di rinunce e sacrifici. E’ la lotta di un’Europa che è tale soltanto nel nome (nome, peraltro, paradossalmente, di origine greca: Europa fu una delle tante donne amate da Zeus) contro una delle sue costole, lotta che, comunque finisca, lascerà segni profondi in tutta l’Unione.Eppure, in tutta questa desolazione, in mezzo a queste difficoltà, i greci mai hanno perso l’antico orgoglio, quello che deriva loro da antenati famosi: Alessandro il Grande, Leonida e i suoi trecento uomini che mai arretrarono davanti all’esercito del persiano Serse, alle Termopili, pur sapendo che quella scelta li avrebbe portati a diventare, in poche ore, sudditi di Ade e Proserpina.

 

Serse, oggi, ha il volto di tanti leader europei, di ministri delle finanze, del direttore del FMI e dei burocrati della troika che vorrebbero continuare ad affamare il popolo greco e che, forse, in un futuro non troppo lontano, riserveranno lo stesso trattamento ad altre genti, ad altri individui, ad altri esseri umani. Noi tutti siamo posti di fronte ad una scelta. Nessuno si può tirare indietro. Non è il momento per restare neutrali o per tentennare, per nasconderci dietro l’alibi della sospensione di giudizio. Non sarebbe soltanto un comportamento vile e indegno, ma significherebbe ignorare ciò che sta accadendo attorno a noi. Scegliere diventa un dovere: o seguire l’armata imponente dei novelli persiani di Serse o schierarci con i Leonida del XXI secolo, con Alexis Tsipras, con Yanis Varoufakis, con Euklides Tsakalotos, con i nuovi trecento che, pur sapendo quanto grande sia il rischio, si battono per l’indipendenza e per la libertà non soltanto della Grecia, ma di tutti noi.Istintivamente, la mia simpatia, va a questi ultimi e, per tanti motivi, scelgo loro, con un auspicio: che il buon senso prevalga e che non ci siano né vinti, né vincitori, ma che le Istituzioni europee diano una prova di maturità e di responsabilità.In caso contrario le nuove Termopili avranno ripercussioni su tutti. Euripide scrisse: “Gli dèi ci creano tante sorprese: l’atteso non si compie, e all’inatteso un dio apre la via”. Dove l’interesse umano non arriva, confidiamo, quindi, nella saggezza degli dei.

 

Barbara Castellaro

Hockey in carrozzina elettrica, a Chivasso il trofeo “Gabriele Fantino”

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Una splendida giornata di sport e soprattutto di festa, che si è vissuta nella centrale piazza d’Armi

 

Chivasso, sabato scorso 27 giugno, è stata teatro della quinta edizione del trofeo di hockey in carrozzina elettrica, “Gabriele Fantino”, organizzato  dalla sezione Uildm. La vittoria è andata al Magic Torino che, così, ha riportato il titolo in terra subalpina dopo quattro anni, superando nella finalissima per 5 – 2 i liguri del Blue Devils di Genova.Terzo posto agli Sharks Monza (squadra B) che, pur privi del loro campione Mattia Muratore, nella “finalina” hanno battuto 2-0 i Dragons Grugliasco (lo scorso anno, i “dragoni” furono finalisti). Tra i giocatori scesi in campo per gli Shark Monza anche il portiere della nazionale azzurra Simone Bettineschi ed il tecnico nella nazionale Pietro Ravasi.


Questa l’essenziale cronaca sportiva di una splendida giornata di sport e soprattutto di festa, che si è vissuta nella centrale piazza d’Armi di Chivasso, con la partecipazione di quattro squadre motivate a dare il meglio di sé in un torneo che ogni anno sta assumendo sempre maggiore importanza nel panorama sportivo del dopo campionato, terminato a metà maggio con la finale scudetto a Lignano Sabbiadoro.  Il bel tempo ha favorito il successo della manifestazione, in memoria del giovane distrofico di Villaregggia, Gabriele Fantino, mancato nel 2011 all’età di appena 15 anni durante un intervento chirurgico. Ben sei gli stand allestiti nella piazza d’Armi, per riparare dal sole le squadre ed il loro accompagnatori, per mostrare il sontuoso trofeo ed i vari premi in palio e per la cabina di regia del canale di Sky 879 “W l’Italia Channel” (che manderà in onda in differita la cronaca dell’evento, in prima serata, in una data che verrà presto definita).

Massimo Iaretti

Chi di firma ferisce: le dimissioni presunte di Chiamparino

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ruliAUGUSTA TAURINORUM / di Augusta Montaruli

 

Il presidente promette dimissioni perché non si troverà mai nelle condizioni di darle nonostante lo scivolone sulle firme che costò – pari pari se non peggio- la caduta della Giunta Cota

 

Confessioni pericolose e lotte intestine: il pasticcio delle presunte firme false sembra essere diventato il pretesto per un riallineamento delle correnti in seno al PD. Tra l’ammissione sulla modifica last minute del listino per le scorse regionali e il pressing a non mollare lo scranno nei confronti del Governatore a vincere ancora una volta sarà Sergio Chiamparino. Corteggiato ed osannato da suoi, ora veste i panni del’uomo senza ombra e senza peccato che rifugge ai sospetti e alle responsabilità dei burocrati di partito. In effetti dobbiamo ancora vedere  una pronuncia negativa della magistratura cadere sulle teste sinistre più ben abituate alle archiviazioni preelettorali. Tant’è, ultimamente non si sono viste giunte di centro-sinistra cadere sotto il giogo delle sentenze. La patente  della purezza è solo rossa anche quando chi la possiede combina gli stessi se non più gravi fattacci degli altri. Così avviene da sempre ed è per questo che il Governatore ostenta sicurezza. Promette dimissioni perché non si troverà mai nelle condizioni di darle nonostante lo scivolone sulle firme che costò – pari pari se non peggio- la caduta della Giunta Cota . Chiamparino di firma ferisce ma non perisce. 

La Consulta Giovani al Festival delle Scuole d'Arte

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L’iniziativa ha individuato come ospiti d’onore le Accademie di Belle Arti statali italiane e le cinque di tradizione storica. Ogni scuola porterà con sé un certo numero di lavori

 

Nei giorni dal 1 al 6 luglio gli spazi dell’Accademia Albertina di Torino  (in particolare la “Rotonda”, mirabile opera ottocentesca dell’architetto Talucchi, alla quale si ispira il logo del Festival) e delle altre sedi espositive, teatrali, congressuali saranno frequentati dagli ospiti giunti da tutto il mondo nonché dai cittadini e dai turisti. Si susseguiranno inaugurazioni di mostre, spettacoli, performance ma anche workshop, convegni, incontri. Le mostre allestite rimarranno poi visitabili fino al 26 luglio. Si tratta di una grande kermesse – il 1° Festival internazionale delle Scuole d’Arte e Design Fisad –  che offrirà un panorama unico e prezioso sullo stato dell’arte giovane e quindi sul suo futuro, in Italia e nel mondo. “Parteciperanno oltre 60 Accademie e Scuole d’Arte e di Design da tutto il mondo. Per la sua prima edizione, il Festival ha individuato come ospiti d’onore le Accademie di Belle Arti statali italiane e le cinque di tradizione storica. Ogni scuola porterà con sé un certo numero di lavori”, ha sottolineato Salvo Bitonti, direttore dell’Accademia Albertina. Il Consiglio regionale del Piemonte collaborerà all’evento tramite la Consulta dei giovani. “Verranno messi a disposizione i premi che la giuria internazionale assegnerà alle opere migliori”, ha annunciato il vicepresidente dell’Assemblea Nino Boeti, intervenuto alla presentazione del Festival, lunedì 29 giugno presso  la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. L’Accademia Albertina, come ha voluto sottolineare il suo presidente Fiorenzo Alfieri, ha accettato la sfida per non perdere l’appuntamento con due momenti speciali: l’Expo di Milano e l’evento Torino Capitale Europea dello Sport.

 

Alla presentazione sono intervenuti il sindaco di Torino Piero Fassino, e l’assessore comunale allo Sport Stefano Gallo. Nei vari interventi si è sottolineata l’importanza del 2015 per Torino e il Piemonte: sono stati inaugurati il nuovo Museo Egizio (che offre il migliore allestimento al mondo in materia) e la nuova Galleria Sabauda (che contiene, tra l’altro, una delle maggiori collezioni di arte fiamminga d’Europa). È l’anno dell’ Ostensione della Sindone, in occasione del Bicentenario della nascita di Don Bosco, e della prima visita pastorale di Papa Francesco nella Regione da cui proviene la sua famiglia. Inoltre il 2015 è l’anno di Torino Capitale Europea dello Sport, un evento che sta offrendo un numero di occasioni non solo di assistere a spettacoli sportivi di importanza internazionale, ma anche di praticare tutti gli sport più formativi e divertenti per il grande pubblico, di sperimentare i molteplici rapporti tra lo sport, l’arte e la cultura, di riflettere sugli aspetti filosofici e scientifici del fenomeno sportivo.Sono stati proprio i riferimenti all’Expo e allo Sport che hanno portato a scegliere come tema per il Festival “Il senso del corpo”. “Inutile sottolineare che il corpo umano è da sempre al centro della formazione e della produzione artistica dell’uomo così come lo è della pratica sportiva” ha concluso Boeti.

 

mbocchio – www.cr.piemonte.it

Impiegato muore nello scontro della sua auto con un camion

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L’incidente è avvenuto nel tratto tra Leinì e Lombardore

 

La vittima è un impiegato dell’Iren, Giacomo Bernardi, di Foglizzo. Ieri è morto nello scontro tra la sua Lancia Musa e un camion sulla statale 460 , nel tratto tra Leinì e Lombardore. Secondo le ricostruzioni dei carabinieri, il 45enne alla guida dell’auto potrebbe aver  invaso la corsia opposta, mentre è sopraggiunto il mezzo pesante. Sono dovuti intervenire i vigili del fuoco per setrarre il corpo dalle lamiere.

Via libera ai fondi Ue per la Tav Torino-Lione, escluso il progetto del Terzo Valico

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All’Italia sono stati concessi  i fondi Ue della Connecting Europe Facility per la realizzazione di 15 progetti di opere pubbliche: tra questi anche Torino-Lione e valico del Brennero, per un totale di 1,2 miliardi

 

Tra intoppi e lungaggini burocratiche, finalmente all’Italia sono stati concessi  i fondi Ue della Connecting Europe Facility per la realizzazione di 15 progetti di opere pubbliche: tra questi anche Torino-Lione e valico del Brennero, per un totale di 1,2 miliardi di euro. La decisione è della Commissione Ue, che ha scremato 276 progetti su 700 pervenuti, a cui assegnerà  13,1 miliardi. Escluso a sorpresa il progetto del Terzo valico, per il collegamento tra Piemonte e Liguria. Il 10 luglio, tra una manciata di giorni, il via libera finale della Commissione, mentre entro l’autunno, come ha annunciato la commissaria ai trasporti Violeta Bulc, ci sarà un secondo bando per 7 miliardi. Intanto la protesta contro l’alta velocità continua a creare scontri e disagi. Un arsenale di fumogeni, bastoni, scudi e maschere antigas è stato sequestrato dalle forze dell’ordine su un furgone del centro sociale Askatasuna di Torino, durante la sfilata di protesta in valle di Susa che ieri ha causato incidenti fuori dal cantiere a Chiomonte. Quattro  gli attivisti denunciati. Il sequestro, informa l’Ansa,  comprende 15 artifizi pirotecnici, 20 fumogeni segnalatori, 10 fontane pirotecniche, scudi in plexiglas, 2 mazze da muratore, 15 maschere antigas con relativi filtri, indumenti e zaini di colore nero.
   

Pd, lo spettro di Venaria si aggira per il Piemonte

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pd unitachiampa manifestoIl caso firme e i giochi di potere

 

Sicuramente il governatore del Piemonte non ha bisogno dei nostri consigli. Ciò che di fatto ha anticipato l’eventuale sentenza del Tar è stata la pubblica dichiarazione del segretario provinciale del Pd Fabrizio Morri. Senza giri di parole ha sostenuto che le firme prima erano state raccolte per un listino del Presidente. Poi travasate in un’altra lista del Presidente con alcune candidature cambiate. Il tutto 48 ore prima della scadenza della presentazione delle liste. Personalmente ho “raccolto” questa voce da due mesi. Ed ora mi chiedo perchè viene alla luce proprio ora? In contemporanea i vertici del Pd, riconfermando la fiducia al Governatore, gli chiedono di non dimettersi. Apparentemente un incondizionato appoggio. Io non la penso così.

 

 In sintesi.  Le firme non erano tecnicamente necessarie. Ad alcuni consiglieri regionali uscenti è stata negata la ricandidatura. La motivazione: troppe legislature. E ad altri, in deroga, garantita la candidatura. Purtroppo ed ovviamente la “compilazione” del Listino del Presidente non è stata solo decisa da Chiamparino. Dunque chi ha vinto a Torino il congresso cittadino, in nome del renzismo, ha saputo imporre candidature, oltre che portare il partito a soli 2500 iscritti. Dunque? Chi ha voluto la “prova di forza” della raccolta delle firme, non ha saputo governare politicamente. Giustamente, caro Fabrizio Morri, hai detto che il problema era soprattutto politico e non tecnico. Sì, Fabrizio, hai ragione, politico. E sei tu il Segretario del Partito. Onori e oneri.

 

Giochi di potere. Scusate, ma non vedo altro. Per tutto ciò, per ciò che sono capace di capire, ed anche per quel che vale, contestualmente alle dimissioni c’è la determinazione della ripresentazione di Sergio Chiamparino a Governatore. Auspicando un radicale cambiamento del modo di presentarsi, con liste civiche di sinistra. Se poi il Pd vorrà essere della partita ben venga. Sicuramente il consiglio che dò ai dirigenti di questo partito è il totale rinnovamento. Lo spettro di Venaria si aggira per il Piemonte.

Patrizio Tosetto

Mercato granata tra affari e suggestioni

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Cairo e Petrachi sono al lavoro per rinforzare la squadra in vista della prossima stagione

 

Finita la stagione la parola passa dal campo alle società e Cairo e Petrachi sono al lavoro per rinforzare la squadra in vista della prossima stagione. Ecco qua una panoramica degli affari conclusi, in corso e delle suggestioni granata sul mercato.

 

Portieri: Padelli e Castellazzi probabilmente verranno riconfermati rispettivamente come primo e terzo portiere. Discorso diverso per Ichazo il quale è stato preso in prestito con diritto di riscatto a gennaio. La società sta valutando se esercitare o no il diritto, nel caso non dovesse venire riscattato è probabile che il ruolo di secondo venga affidato ad Alfred Gomis, prodotto del vivaio granata e protagonista la scorsa stagione con la maglia dell’Avellino.

 

Difensori: Il primo acquisto in difesa è stato Avelar del Cagliari che lotterà con Molinaro (fresco di rinnovo) per un posto da titolare sulla fascia sinistra. Darmian interessa a Napoli, Bayern Monaco e Barcellona e la sua partenza è quasi certa. Un vero peccato, ma dalla sua cessione il Toro incasserebbe parecchi milioni da reinvestire sul mercato. Per rimpiazzare Matteo il primo nome è quello di Zappacosta, ma la competizione per il talento dell’Atalanta è tanta e i granata in alternativa potrebbero puntare su Faraoni dell’Udinese. Maksimovic e Glik interessano al Milan e anche a vari top club all’estero, ma la loro partenza è difficile. In caso di cessione di Maksimovic il primo nome per rimpiazzarlo è quello di Pedro Mendes del Parma appena fallito. Infine Bruno Peres interessa molto alla Roma che però non si è ancora mossa concretamente.

 

Centrocampisti: Dopo l’acquisto di Acquah è arrivata anche la firma di Bjarnasson e il riscatto di Benassi per 3, 5 milioni dall’inter. La cifra spesa per il classe ’94 fa capire la forte volonta del Torino di putare su di lui per il futuro. El Kaddouri torna a Napoli, per rimpiazzarlo le piste più suggestive sono quelle che portano a Bruno Fernandes e Gaston Ramirez, ma si segue anche Carbonero del Cesena. Per il ruolo di regista è stato proposto Cirigliano, talento del River Plate, ma i granata sono più interessati a Cigarini o Jorginho. Quest’ultimo potrebbe rientrare in un’eventuale operazione per Darmian.

 

Attaccanti: il sogno granata è Duvan Zapata che il Napoli è pronto a cedere per arrivare a Darmian. E’ da registrare un sondaggio fatto per Belotti del Palermo e un interesse mostrato per Abel Hernandez che vuole andare via dall’Hull City appena retrocesso. Parigini è corteggiato dal neopromosso Frosinone, mentre per Aramu si valuta un prestito secco in serie B a Pescara.

 

Filippo Burdese