redazione il torinese

Sì al naturismo in Piemonte: ora c'è la legge regionale

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I Comuni del Piemonte possono destinare a tale pratica spiagge lacustri o fluviali, boschi e ambienti naturali di proprietà del demanio o di enti pubblici

 

Nella seduta di palazzo Lascaris del 15 settembre è stata approvata con 32 sì, 1 no e 5 astenuti – la legge sulla pratica del naturismo in Piemonte. Le nuove norme definiscono i criteri del naturismo sul territorio piemontese, con particolare attenzione alla promozione dei siti a esso dedicati e di adeguate condizioni per garantire privacy e disciplina. La legge, di tredici articoli, è stata illustrata in Aula dai relatori Davide Bono (M5S) e Domenico Rossi (Pd). Con questo provvedimento la Regione intende attuare i mirati accorgimenti e la necessaria riservatezza per i cittadini che scelgono la pratica di questo stile di vita, in armonia con la natura e il rispetto di se stessi, degli altri e dell’ambiente. È stata inoltre stabilita l’individuazione di aree predisposte e la realizzazione di strutture pubbliche e private, anche mediante la concessione di contributi disciplinati dalle leggi già in vigore d’incentivazione del settore turistico.

 

I Comuni del Piemonte possono, infatti, destinare a tale pratica spiagge lacustri o fluviali, boschi e ambienti naturali di proprietà del demanio o di enti pubblici, vigilando sull’attività svolta. Chiunque intende gestire un’attività connessa al naturismo può presentare, una segnalazione certificata, in modalità telematica, allo Sportello unico per le attività produttive (Suap) del Comune sul cui territorio esistono strutture e aree appositamente destinate. Sono previste, inoltre, sanzioni pecuniarie da 250 a 6mila euro per chi non rispetta gli obblighi stabiliti. L’attuazione della legge non comporta oneri aggiuntivi a carico del bilancio regionale, grazie a una clausola di neutralità finanziaria. Eventuali risorse rientrano nei finanziamenti in materia di turismo.

 

Daniela Roselli – www.cr.piemonte.it

Trova in bagno 6 chili e mezzo di marijuana

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Avvisati i carabinieri, che hanno trovato segni di forzatura alle porte

 

Gli stanno costruendo la casa e nel bagno della sua futura abitazione, ha trovato diverse piantine di marijuana ad essiccare. La proprietaria dello stabile ha così chiamato i carabinieri, che hanno trovato segni di forzatura alle porte. Il caso è avvenuto a San Francesco al Campo. Ora  militari dell’Arma stanno indagando per scoprire chi abbia creato nel  cantiere  un essiccatoio  per la marijuana: ne sono stati sequestrati oltre sei chili e mezzo.

Mercato europeo dell'auto in crescita, Fca vola per l'ottavo mese consecutivo

Le immatricolazioni nei 28 Paesi Ue e in quelli Efta (Islanda, Norvegia e Svizzera) in base ai dati Acea sono state a luglio 1.184.103: il balzo è +9,5% sullo stesso mese e ad agosto 781.676 (+11,5%)

 

fiat fcaLa calda estate dell’auto segna una netta crescita per il mercato europeo. Mentre Fca ha avviato la rinascita di Mirafiori, grazie alla produzione del nuovo suv Maserati Levante,  le immatricolazioni nei 28 Paesi Ue e in quelli Efta (Islanda, Norvegia e Svizzera) in base ai dati Acea sono state a luglio 1.184.103: il balzo è +9,5% sullo stesso mese e ad agosto 781.676lingoto fiat (+11,5%).

 

Nei primi 8 mesi del 2015 sono state vendute 9.382.180 auto: +8.6% sull’analogo periodo dell’anno precedente . Fca  registra prestazioni migliori  per l’ottavo mese consecutivo, rispetto al mercato nel suo complesso, con una quota nei primi due quadrimestri 2015  del 6,4%, in crescita di 0,3 punti percentuali.

 

(Foto: il Torinese)

Allevamento di rettili? Ecco i rischi e le opportunità

La giornata è stata organizzata dal Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino e dalla Societas Herpetologica Italica 

 

SERPENTERicercatori e appassionati si sono incontrati a inizio settembre a Torino per parlare di allevamento e commercio di anfibi e rettili. Molte specie di anfibi e di rettili provenienti dalle più disparate parti del mondo sono a tutt’oggi mantenute in cattività e alimentano un cospicuo commercio. In buona parte si  tratta di animali allevati ormai da più generazioni, ma per un considerevole numero di specie si tratta ancora di esemplari di cattura. Per tale ragione molti biologi della conservazione sottolineano come questo commercio sia una delle principali cause di estinzione. Allo stesso tempo però l’allevamento in cattività può rappresentare uno strumento indispensabile per la conservazione, in particolar modo di specie ormai rare in natura o affette da patologie. È quanto per esempio avvenuto per molte specie di anfibi in declino a causa del microscopico fungo chitridio, salvate dall’estinzione grazie a programmi internazionali di allevamento in cattività.

 

La giornata è stata organizzata dal Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino e dalla Societas Herpetologica Italica nell’ambito di HerpeThon – Herpetological Marathon. HerpeThon, iniziativa giunta alla sua terza edizione, porta in giro per l’Italia erpetologi per parlare di conservazione al grande pubblico, anche in luoghi inusuali. Non solo università e musei, ma anche bar, birrerie, giardini zoologici e teatri. Il workshop di Torino favorisce l’incontro fra le due anime dell’erpetologia: da un lato ricercatori che studiano gli animali in natura e dall’altro allevatori. A tale scopo hanno collaborato a HerpeThon anche diverse associazioni di terrariofili (Comitato Esotici Lazio, Associazione Padovana Acquariologica Erpetologica, Italian Gekko Association, Associazione Linnaeus, Tarta Club Italia). Dal loro confronto si auspica che si formulino proposte sulla gestione e sull’importazione di animali vivi. 

Srebrenica, vent’anni dopo con il film “Resolution 819” di Giacomo Battiato

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La guerra in Bosnia iniziò nel 1992 con l’accerchiamento in aprile delle città bosniache di Sarajevo, Bihac, Gorazde, Zepa e Srebrenica da parte dell’esercito serbo. Con la risoluzione 819 delle Nazioni Unite ( che dà il titolo al film)  le città assediate furono dichiarate territorio protetto e sorvegliato dai contingenti di caschi blu

 

Venerdì 11 Settembre, alle 21, presso la  Casa della Resistenza di Fondotoce-Verbania – con una iniziativa congiunta tra l’Associazione “Casa della Resistenza” e  il Comitato Resistenza e Costituzione – è stato ricordato il ventennale del genocidio di Srebrenica con una serata-evento di straordinaria importanza.  In una sala gremita è stato proiettato il film “Resolution 819” , in lingua italiana ( il film non si trova in commercio) con la presenza del regista Giacomo Battiato. Nell’occasione è stata altresì inaugurata la mostra fotografica “Balcani oltre il confine” di Paolo Siccardi.  Nel corso della serata hanno preso la parola la Presidente dell’Associazione Casa della Resistenza, Irene Magistrini, il Vice Presidente del Consiglio regionale del Piemonte, Nino Boeti, e il regista Giacomo Battiato. Che ha commentato l’intensa opera cinematografica. “Tutti noi sappiamo dov’eravamo l’11 settembre del 2001, quando arrivò la notizia dell’assalto alle Torri gemelle. Pochissimi ricordano dov’erano l’11 luglio 1995, quando cadde Srebrenica e iniziò l’ultimo massacro del secolo”, ha detto il Vice Presidente Boeti. Aggiungendo che “quattro lustri dopo, rimane un profondo senso di ingiustizia e di impotenza nei sopravvissuti e un pericoloso messaggio di impunità per i carnefici di allora”. “Per questa ragione – ha concluso – noi ci sentiamo impegnati a raccontare ciò che è stato fatto a Srebrenica affinché il grido delle madri, mogli e figlie di chi venne ucciso nella città “ dell’argento e del sangue” non resti inascoltato”.

 

Con “Resolution 819” il regista e scrittore Giacomo Battiato vinse nel 2008 il premio Marc’Aurelio d’oro del pubblico come miglior film al Festival internazionale di Roma, raccontando il massacro di oltre 8.000 musulmani bosniaci a Srebrenica durante le operazioni di pulizia etnica dei Serbi nel luglio del 1995. La guerra in Bosnia iniziò nel 1992 con l’accerchiamento in aprile delle città bosniache di Sarajevo, Bihac, Gorazde, Zepa e Srebrenica da parte dell’esercito serbo. Con la risoluzione 819 delle Nazioni Unite ( che dà il titolo al film)  le città assediate furono dichiarate territorio protetto e sorvegliato dai contingenti di caschi blu. L’11 luglio 1995 truppe regolari serbe comandate dal generale Mladić e unità paramilitari serbo-bosniache penetrarono nell’enclave bosniaca di Srebrenica, nella Bosnia occidentale. I serbi devastarono la città abitata da 40.000 musulmani e prelevarono con la forza – sotto gli occhi impotenti dei caschi blu – uomini e donne, vecchi e bambini, per poi trucidarli e seppellirli in fosse comuni. Da qui inizia il film di Battiato che racconta gli anni successivi al massacro e il lungo e faticoso lavoro per l’identificazione degli scomparsi attraverso una ricostruzione fedele e accurata di luoghi e fatti. Il protagonista maschile è il commissario francese volontario Jacques Calvez, interpretato da Benoît Magimel e ispirato alla figura di Jean-René Ruez, il poliziotto che ha indagato sul genocidio etnico dei musulmani bosniaci durante gli anni del conflitto.Grazie all’encomiabile lavoro di Ruez è stato possibile identificare molti dei responsabili del genocidio etnico tra cui Radovan Karadžić, Radislav Krstić e Ratko Mladić.

 

Marco Travaglini

Ma i bambini nascono nello stesso modo in Italia e in Svezia ?

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E’ curioso che la pratica di questo intervento sia molto diversa da Paese a Paese (e anche da ospedale a ospedale). Tra l’8% e il 15% dei parti in Inghilterra, tra il 3% e l’80% in Italia (in media il 58%, il 60% nella provincia di Torino), il 9.7% in Svezia, il 94% in America Latina

 

Da qualche tempo i congressi e le riviste scientifiche parlano sempre più spesso di episiotomia, cioè di quel “taglietto” (non sempre piccolo) che viene praticato con le forbici, lateralmente al setto retto-vaginale e tangente al muscolo sfintere anale, per facilitare la nascita, abbreviare il travaglio ed evitare una lacerazione più difficile da suturare. Questo intervento chirurgico (detto “episiotomia”) sembra essere l’unico per cui non è necessario richiedere il consenso della paziente. L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda che venga praticato solo in casi di emergenza (non oltre il 5% dei casi) perchè può implicare conseguenze come dolori nei rapporti sessuali e incontinenza fecale nella età più avanzata. E’ curioso che la pratica di questo intervento sia molto diversa da Paese a Paese (e anche da ospedale a ospedale). Tra l’8% e il 15% dei parti in Inghilterra, tra il 3% e l’80% in Italia (in media il 58%, il 60% nella provincia di Torino), il 9.7% in Svezia, il 94% in America Latina.

 

Tre noti ginecologi della Georgetown University (Washington, USA) scrivevano, ben 15 anni fa, sul prestigioso British Medical Journal (BMJ) del 10/6/2000 “Dati i rischi associati a questa procedura, l’episiotomia dovrebbe essere considerata come un intervento importante i cui rischi dovrebbero essere attentamente valutati, rispetto ai benefici, dai medici che ne considerano l’esecuzione”. Inutile sottolineare che la paziente dovrebbe essere informata, prima del parto, di tali rischi. Senza entrare nel merito (di competenza del medico) del perchè i bimbi mediterranei vengano fatti nascere con minor fatica di quelli nordici (a spese delle loro madri), letteralmente “aprendo” loro la strada, è forse lecito chiedersi se sia possibile ridurre quei rischi che il BMJ consiglia di valutare attentamente. Del tema si sono occupati un Progetto Europeo e uno finanziato dalla Compagnia di San Paolo, coordinati dal Laboratorio per la Ingegneria del Sistema Neuromuscolare (www.lisin.polito.it, LISIN, Politecnico di Torino), una eccellenza torinese nei settori della prevenzione e riabilitazione.

 

L’idea consiste nell’identificare le “zone di innervazione” dello sfintere (cioè i punti in cui arrivano le fibre nervose che controllano tale muscolo) in ogni paziente al fine di evitare di danneggiarle, e quindi paralizzare parte del muscolo, con il “taglietto”. Come è indicato nello schema di Figura 1, il rischio di danno dipende da questa modalità di innervazione che è diversa da persona a persona. La Figura 2 illustra il sensore monouso utilizzato (del costo di pochi euro) e i risultati ottenuti da tre donne con innervazione molto diversa e quindi con diverso rischio di danno conseguente alla episiotomia. Solo in casi rari la lesione, più o meno estesa, delle fibre nervose che innervano lo sfintere anale implica immediata incontinenza. Essa si manifesta quando a tale lesione si aggiungono gli effetti dell’invecchiamento. Una valutazione approssimativa del risparmio ottenibile applicando la tecnica illustrata nelle figure indica una cifra intorno ai 5 milioni di euro solo in Italia, maggiore in Spagna e nell’Europa orientale mentre il risparmio sarebbe nullo nella civile Svezia dove la pratica della episiotomia è molto limitata. Si tratta di un tema che sia l’Europa sia le Regioni italiane e, soprattutto le donne e le scuole di ostetricia, dovrebbero prendere seriamente in considerazione, soprattutto in tempi di “tagli” alle spese sanitarie.

 

Roberto Merletti

Verso l'archiviazione le accuse di Soria ai politici

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Il professore aveva detto di avere elargito pagamenti tra gli altri a Chiamparino, Alfieri e Leo e ad esponenti del mondo della cultura (Augias e altri)

 

Si avvia verso la richiesta di archiviazione l’indagine della procura dopo  le accuse lanciate da Giuliano Soria, ex patron del premio  Grinzane Cavour, di pagamenti in nero a politici (aveva citato tra gli altri Chiamparino, Alfieri e Leo) ed esponenti del mondo della cultura (Augias e altri) e dello spettacolo. Il professore aveva fatto i loro nomi durante il processo d’appello in cui era imputato di peculato, mentre nell’interrogatorio si è avvalso della facoltà di non rispondere. I magistrati chiederanno al tribunale di chiudere l’indagine, poichè non avrebbero trovato riscontri e la prescrizione cancellerebbe comunque eventuali reati.

Verona – Torino: le pagelle del "Torinese"

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Verona-Torino 2-2

Il Toro affronta il Verona al Bentegodi. Il primo tempo, come ormai da tradizione questa stagione, vede i Granata partire sulla difensiva. Il Verona spinge molto e verso la fine del primo tempo sfiora il vantaggio con un colpo di testa di Toni, ma Padelli salva tutto. Il secondo tempo parte in modo simile e al 4′ Jansson travolge Juanito in area e regala il rigore agli Scaligeri che Toni trasforma. Arrivato lo svantaggio gli uomini di Ventura si svegliano e trovano il pareggio con super-Baselli al quarto goal in quattro partite (Coppa Italia compresa). Il Verona però vuole vincere la sua prima patita in campionato e si porta nuovamente in vantaggio con Juanito che sfrutta bene il cross di Viviani su punizione e trafigge Padelli di testa. Il Toro inizia nuovamente a premere sull’acceleratore e pareggia con un bel goal al volo di Acquah. Primo pareggio stagionale per i Granata che domenica prossima ospiteranno la Sampdoria di Zenga in una sfida tra due delle squadre date per favorite nella corsa all’Europa League.

 

Padelli 6,5: nel primo tempo compie due interventi decisivi tenendo a galla i suoi.  Sui due goal subiti nel secondo tempo non ha colpe;

Bovo 7: schierato sul centro-destra per sostituire l’infortunato Maksimovic passa dopo pochi minuti sul centro-sinistra a causa dell’infortunio di Avelar. Sbaglia poco e innesca più di una volta con degli ottimi passaggi il compagno di fascia Molinaro. Un vero e proprio jolly difensivo;

Glik 6,5: la sua partita è una lotta continua con Toni, non un cliente facile, ma riesce a tenergli testa. Nel secondo tempo sfiora il goal sugli sviluppi di un calcio da fermo;

Molinaro 7: inizia da centrale, ma torna presto nel suo ruolo naturale per sostituire l’acciaccato Avelar. Corre in continuazione e il secondo goal del Toro parte da un suo cross smanacciato da Rafael;

Avelar n.g: esce al 16′ per infortunio( dal 16′ Jansson 5: sbaglia anche gli appoggi più semplici e con la sua irruenza regala il rigore del vantaggio al Verona. E’ giovane e con grandissime potenzialità, deve essere più concentrato e meno impulsivo);

Bruno Peres 6: la velocità di Souprayen rende le sue accellerazioni meno incisive del solito;

Obi 5: è appena tornato dall’infortunio e deve ritrovare la condizione, si vede poco e sbaglia tanti palloni( dal 51′ Acquah 7: cambia volto al centrocampo di Ventura, tante accellerazioni interessanti e il goal del 2-2 è una perla di precisione e freddezza);

Vives 6: tanto lavoro sporco per l’esperto centrocampista napoletano, manca di precisione quando c’è da impostare;

Baselli 7,5: si vede poco durante la partita dedicandosi più all’interdizione che al lavoro offensivo. Appena può si fa vedere davanti, segna e inventa. Un vero e proprio gioiello a disposizione del Toro;

Belotti 5,5: prima partita in granata per il giovane bergamasco. Si vede poco, ma è normale, deve infatti ancora entrare negli schemi della squadra (dal 58′ Maxi Lopez 6: aiuta la squadra ad alzare il baricentro tenendo bene tanti palloni);

Quagliarella 6,5: per gran parte della partita è il più attivo in attacco e sul goal dell’1-1 è decisivo il suo tiro respinto da Rafael che arriva sui piedi di Baselli;

All. Ventura 6,5: sette punti in tre partite sono tanti e fanno ben sperare per il resto della stagione. Rimane solo da capire il motivo per cui la squadra riesca a entrare in partita solo dopo essere andata in svantaggio, una costante in queste prime uscite stagionali.

 

Filippo Burdese

La Lega sogna la conquista di Torino. Cota: "Questa volta possiamo vincere la sinistra"

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fassino tvPiero Fassino ha lanciato un messaggio alla Festa dell’Unità, lasciando capire che la sua ricandidatura non è affatto scontata. Si tratta di tattica, certo, ma il Lungo non ha mai fatto mistero di vivere con insofferenza la faticosa esperienza di primo cittadino

 

Le elezioni Comunali  della primavera 2016 a Torino si avvicinano a passi da gigante. Piero Fassino ha lanciato un messaggio alla Festa dell’Unità, lasciando capire che la sua ricandidatura non è affatto scontata. Si tratta di tattica, certo, ma il Lungo non ha mai fatto mistero di vivere con insofferenza la faticosa esperienza di primo cittadino. Tutti gli addetti ai lavori sanno che la sua ambizione è più romana o internazionale che non sabauda. Fassino aspira da tempo ad un  prestigioso incarico più diplomatico che politico, magari in qualche importante organismo sovranazionale. Mentre il centrosinistra subalpino è preoccupato che ad un eventuale ballottaggio municipale i grillini possano scalzare gli eredi del Pci dal loro feudo di sempre, il centrodestra (la Lega, almeno) si fa sentire. E saranno proprio le vicissitudini municipali e il primo anno di governo di Chiamparino in Regione  i temi clou del dibattito politico alla festa del Carroccio, il 19 e 20 settembre al Parco della Tesoreria. “Torino – ha dichiarato l’ex governatore Roberto Cota, segretario della Lega Nord Piemont- può essere portata via alla sinistra. Noi dobbiamo far scattare la molla che fa diventare l’obiettivo di governo da potenziale a reale. Il candidato sindaco deve rispettare l’esigenza di rinnovamento rispetto alla vecchia politica”.

 

(Foto: il Torinese)

Riapre Palazzo Nuovo, era chiuso per la presenza di amianto

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Da lunedì 21 settembre saranno nuovamente  fruibili il piano terra e la biblioteca Tabacco

 

E’ rimasto chiuso “per amianto” per  cinque mesi  e ora riapre al pubblico universitario Palazzo Nuovo. La sede delle facoltà umanistiche dell’Ateneo torinese era chiusa dallo scorso 17 aprile per la presenza del pericoloso materiale. Da lunedì 21 settembre saranno nuovamente  accessibili il piano terra e la biblioteca Tabacco. La settimana dopo incominciano le lezioni del primo semestre. Le aule del primo piano saranno invece agibili entro il mese di ottobre. Fino ad allora  le lezioni saranno tenute in locali vicini a Palazzo Nuovo.