redazione il torinese

Notte bianca con le Tre Rose a Nichelino

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La prima squadra di rugby è composta in grandissima parte da migranti provenienti dal Togo, dal Benin, dal Senegal e da altri Paesi africani

 

La Notte Bianca di Nichelino, che si è svolta venerdì sera, organizzata dall’associazione I Love Nichelino, nell’ambito dei festeggiamenti per la festa patronale della città che si chiuderanno ufficialmente il 28 settembre, ha avuto un ospite particolare. Si tratta della squadra di rugby dell’associazione sportiva dilettantistica Le Tre Rose di Casale Monferrato che, da qualche tempo, ha avviato un interessante processo di integrazione sportiva e non solo. Nella stagione sportiva 2015 – 2016, infatti, la prima squadra è composta in grandissima parte da migranti provenienti dal Togo, dal Benin, dal Senegal e da altri Paesi africani, che fanno a loro volta parte della cooperativa Senape che opera nel settore dell’accoglienza. La compagine hail supporto di alcuni veterani de Le Tre Rose, essendo praticamente tutti digiuni di palla ovale. Si tratta, dunque, di un esempio di integrazione attraverso lo sport che il presidente Paolo Pensa ha ritenuto di poter proporre e mettere in atto: “Da un lato viene data un’opportunità a questi ragazzi che provengono da altre realtà di impegnare del tempo e praticare un’attività sportiva e dall’altro i casalesi potranno continuare a tifare per una società nata in Monferrato, cresciuta in Monferrato e che continua ad essere monferrina”. E non è l’unica pratica sportiva dove i migranti trovano spazio.  Poiché vi sono anche pakistani ed afghani a Casale, e in questi Paesi si pratica il cricket che venne importato dagli inglesi durante il periodo coloniale, non è Le Tre Rose si sta occupando anche di questa disciplina sportiva. A Nichelino gli atleti, accompagnati dal presidente Pensa, dall’allenatore Luca Patrucco e dal presidente della Cooperativa Senape Luca Patrucco, sono stati accolti dal presidente di I Love Nichelino, Ivo Casalegno. Poi hanno preso parte alla festa, dopo aver socializzato con gli abitanti del Comune della Città Metropolitana e dato qualche piccola dimostrazione dell’arte rubgystica che stanno apprendendo sul terreno di gioco dello Stadio del rugby di Casale Monferrato.

Massimo Iaretti

 

 

Come pescare in Piemonte, il piano in Regione

Il Piano si propone essenzialmente di garantire  la  salvaguardia  degli  ambienti  acquatici  e  della  fauna  acquatica  autoctona  nel  rispetto dell’equilibrio biologico e della conservazione della biodiversità, di provvedere alla tutela e, ove necessario, al ripristino degli ecosistemi acquatici

 

pesce trotaNella seduta del 22 settembre, è iniziato in Consiglio regionale l’esame della proposta di deliberazione per l’adozione del nuovo Piano regionale per la tutela e la conservazione degli ambienti e della fauna acquatica e dell’esercizio della pesca. In particolare, si tratta dello stralcio relativo alla componente ittica, presentato dalla Giunta regionale e licenziato a maggioranza dalla terza Commissione nello scorso mese di luglio.

 

Il Piano si propone essenzialmente di garantire  la  salvaguardia  degli  ambienti  acquatici  e  della  fauna  acquatica  autoctona  nel  rispetto dell’equilibrio biologico e della conservazione della biodiversità, di provvedere alla tutela e, ove necessario, al ripristino degli ecosistemi acquatici.

 

Per raggiungere gli obiettivi – come spiegato dall’assessore Giorgio Ferrero –  sono previsti oltre la salvaguardia della fauna ittica autoctona, l’eradicamento e il contenimento della fauna ittica alloctona, anche la gestione delle immissioni e una particolare attenzione per gli ambienti e le specie di interesse naturalistico. Viene infine contemplata la gestione  delle  zone  di  protezione,  turistiche, per  attività agonistiche e promozionali, chiuse e a regolamentazione particolare.

 

Sul provvedimento insistono oltre cento emendamenti da parte della minoranza, in particolare da parte del consigliere Gian Luca Vignale (Fi), oggetto di un confronto al fine di individuare un possibile punto di mediazione, e ne sono stati discussi una decina relativi all’articolo 1. Nel ricordare come la pesca intessi attualmente in Piemonte circa 40 mila persone, lo stesso Vignale ha spiegato all’Aula come le perplessità sul Piano riguardino principalmente le classificazioni di alcune specie, come la scelta di considerare la trota fario dei ceppi atlantici come alloctona, ovvero non tipica dell’ecosistema piemontese.

 

Si tratterebbe pertanto – secondo il consigliere –  di una decisione che configge con la legge dello Stato.Nella discussione generale sono poi intervenuti nell’ordine i consiglieri Giorgio Bertola (M5S), Alfredo Monaco (Scelta di Rete civica per Chiamparino), Diego Sozzani (Fi), Marco Grimaldi (Sel), Silvana Accossato e Paolo Allemano (Pd), Francesco Graglia (FI) e Andrea Appiano (Pd).

 

www.cr.piemonte.it

 

Raffaello, artista e "imprenditore", sorprende nella mostra alla Venaria Reale

Il finale è grandioso , nel salone del teatro della Venaria, una forte emozione per il visitatore, cinque arazzi di fatture e d’epoche diverse, ma tutti ricavati dal cartone di Raffaello sulla “Pesca Miracolosa” realizzata per la corte di San Pietro

Gabriele Barucca, studioso di Raffaello e dell’arte marchigiana , insieme con Sylvia Ferino direttrice del Kunsthistorisches Museum di Vienna, la più celebre raffaellista del nostro tempo, ha curato una splendida mostra internazionale, per l’eccezionalità delle opere esposte e per il forte impianto scientifico . L’esposizione, ideata dall’ex Direttore della Reggia di Venaria Alberto Vanelli e fortemente voluta e realizzata dall’attuale, Mario Turetta, con la oramai sperimentata equipe di tecnici della Venaria Reale , esplora il profilo e l’attività di Raffaello in una angolazione nuova rispetto ai precedenti studi, evidenziando l’influenza che il padre Giovanni Santi e gli artisti attivi nella Corte Ducale di Urbino hanno avuto nella formazione del grande artista.

Soprattutto l’originalità dell’esposizione è centrata su come Raffaello abbia con le sue opere cambiato la cultura figurativa non solo del suo tempo , ma anche dei secoli successivi fino all’800 e ciò’ non solo nella pittura , ma in tutte le attività artistiche: dalle ceramiche ai vetri, dalle incisioni agli arazzi. Una mostra che consente di ammirare insieme ,evento questo assolutamente eccezionale , dieci capolavori tra le opere più importanti del Maestro e più di un centinaio di oggetti di arte che una volta sarebbe stata definita “minore”. Il finale è grandioso , nel grande salone del teatro della Venaria, una forte emozione per il visitatore, cinque arazzi di fatture e d’epoche diverse, ma tutti ricavati dal cartone di Raffaello sulla “Pesca Miracolosa” realizzata per la corte di San Pietro .

Alla preview di questa mattina presenti le autorità delle grandi occasioni, dal sindaco Piero Fassino al suo collega di Venaria Roberto Falcone, l’assessore regionale alla Cultura Antonella Parigi che ha espresso parole più che lusinghiere per la mostra ,il presidente Gianmaria Gros-Pietro di IntesaSanpaolo, Michele Coppola, nuovo direttore dei Musei dell’istituto bancario , Rosaria Cigliano, presidente della Fondazione 1563 per l’Arte e la Cultura della Compagnia di Sanpaolo . Banca IntesaSanpaolo e la sua fondazione sono i soggetti che hanno reso possibile, con la loro generosità , la realizzazione di questa mostra. La presidente della Reggia di Venaria Paola Zini ha sottolineato che “il concetto della mostra guarda a Raffaello in modo originale, non solo come artista ,ma come divulgatore , imprenditore e comunicatore. Nel suo periodo è’ stato promulgatore della sua immagine grazie anche al rapporto di interazione con gli altri artisti, incisori tessitori e orefici e proprio grazie a questo dialogo, questa mostra ha potuto raccontare cose diverse .Una mostra così grande e potente e’ stata interamente creata dalla Reggia di Venaria che deve continuare ad essere un produttore di contenuti culturali”.

Clelia Ventimiglia

Brachetti, ma che bella sorpresa!

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Così “l’uomo dei mille volti” ritorna con i suoi amici nei teatri che più ama

 

Dopo l’incredibile successo delle prime due stagioni Arturo Brachetti “l’uomo dei mille volti” ritorna con i suoi amici nei teatri che più ama, quelli italiani, con uno straordinario e imprevedibile varietà magico di illusionismo contemporaneo: Brachetti che sorpresa!  Arturo viene catapultato in un grande videogame in cui incontra personaggi stravaganti tra cui il misterioso 328328 che, come un moderno Virgilio, lo accompagnerà nelle varie prove per passare dal livello 3 al livello 4. Riuscirà a ritrovare la sua valigia rossa perduta? Prime serate a Novara, dal 17 al 18 ottobre, ad Asti, il 21 ottobre, poi in giro per l’Italia

Turin Marathon, pronti al via

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turin marathonChiabrera svela le prime novità per il prossimo anno: ” Turin Marathon sta consolidando sempre più il rapporto con l’esercito, che quest’anno sarà anche il nostro punto di riferimento per il centro maratona, non più in Piazza Castello, ma a Palazzo Arsenale sede del comando per la formazione e scuola di applicazione dell’esercito”

 

Manca ormai poco alla maratona più antica d’Italia, nata nel 1897 nella città che ha dato i natali alla Federazione Italiana di Atletica Leggera, divenuta ormai appuntamento fisso del panorama podistico internazionale dal 1991. Quest’anno la Maratona di Torino, che si svolgerà il 4 Ottobre, è rientrata tra i grandi eventi di Torino Capitale Europea dello Sport 2015 ed insieme a Venezia, Firenze e Roma fa parte del circuito ” Maratone delle Città D’Arte”. Nella suggestiva cornice di palazzo Lascaris, è avvenuta la presentazione della 29edizione della Turin Marathon Gran Premio la Stampa. A prendere subito la parola, nella sede del Consiglio della Regione Piemonte è il vicepresidente dell’Assemblea Nino Boeti che, con piacere, ha ringraziato il presidente della Turin Marathon, Luigi Chiabrera per la possibilità di poter continuare a far parte di un grande progetto come quello della Maratona, che rappresenta un bene per coinvolgere sempre più cittadini e turisti da ogni parte del mondo. Il percorso si snoderà per tre quarti lungo i principali centri della città e quest’anno saranno protagonisti i parchi più belli del capoluogo piemontese: Il Valentino, le Vallere, il Ruffini, la Pellerina e il Parco Dora. La partenza come consuetudine è nel salotto buono della città, Piazza San Carlo, con arrivo in Piazza Castello.

 

Con un occhio al futuro il presidente Chiabrera svela le prime novità per il prossimo anno: ” Turin Marathon sta consolidando sempre più il rapporto con l’esercito, che quest’anno sarà anche il nostro punto di riferimento per il centro maratona, non più in Piazza Castello, ma a Palazzo Arsenale sede del comando per la formazione e scuola di applicazione dell’esercito. Nel 2016 oltre a festeggiare la 30esima edizione della manifestazione, che si svolgerà il 2 Ottobre, ospiteremo grazie all’organizzazione del Cism il Campionato Mondiale Militare di Maratona”. A tal proposito è intervenuto proprio il Presidente e Colonnello del Consiglio Internazionale dello Sport Militare, Parrinello : ” Il Mondo dello Sport rappresenta l’insieme di valori positivi che noi applichiamo e cerchiamo di trasmettere. Speriamo di uscire dalla nostra realtà ghettizzata per legarci con la realtà civile per essere un punto di riferimento per la società.” Tutti gli atleti che taglieranno il traguardo della lunga distanza riceveranno la medaglia, simbolo della loro fatica e determinazione, che da quest’anno diventerà un oggetto da collezione, inaugurando il tema delle Residenze Reali e dei Palazzi Storici di Torino. Per il 2015, infatti, verrà rappresentato palazzo Madama. A ricevere per prima la medaglia è l’assessore alla Cultura e Turismo della Regione Piemonte, Parigi, che ha rimarcato l’importanza della Turin Martahon come marchio comunicativo non solo a livello sportivo ma di crescita per la nostra città.

 

Roberta Perna

Picchia donna che prega e le scippa borsetta nel duomo

 

chivassoIl rapinatore è stato bloccato dal marito della malcapitata, da alcuni cittadini e da un militare

 

Neanche il rispetto per i luoghi di culto. Una donna di 58 anni che stava pregando in chiesa è stata scippata della borsetta, malmentata e spintonata a terra. E’ accaduto non in una parrocchia isolata ma nel duomo di Chivasso. Il rapinatore è stato bloccato dal marito della malcapitata, da alcuni cittadini e da un militare, fuori servizio, dellla Guardia di Finanza di Lodi. Lo scippatore è un 39enne residente a Brandizzo con precedenti per reati contro il patrimonio. I carabinieri della Compagnia di Chivasso lo hanno arrestato.

Due mostre e un concerto per l'Oratorio di San Filippo Neri

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Un omaggio a Juvarra il restauro dell’oratorio dei Filippini,  pronto a accogliere dibattiti e incontri con la cultura torinese

 

L’oratorio di San Filippo, adiacente alla chiesa di San Filippo Neri in via Maria Vittoria,  viene restituito alla città in una veste nuova, alla luce di una sua rifunzionalizzazione.  E ciò accade proprio il 25 settembre 2015, a trecento anni esatti dall’avvio dei progetti per l’oratorio da parte dell’architetto Filippo Juvarra, per i Filippini torinesi, nel lontano 1715,  e a cinquecento anni dalla nascita di San Filippo Neri, compatrono della città.  Proprio San Filippo, nel Cinquecento, diede vita al primo oratorio come luogo non soltanto di preghiera, ma di dibattuto culturale, sede di funzioni religiose, culturali, educative, distinte da quelle liturgiche.

 

“L’intervento compiuto sull’oratorio torinese di San Filippo Neri – spiega il direttore artistico Enzo Biffi Gentili – ” ha voluto rispettare e potenziare la destinazione originaria del luogo, mai venuta meno, anzi arricchita dalla contiguità con le gallerie del Miaao, Museo Internazionale di Arti Applicate, gestito dal Seminario di Arti Applicate della Congregazione”.

 

Tre anni sono durati i lavori di restauro dell’oratorio, splendido esempio di architettura settecentesca,  impreziosito da opere di autori eccellenti quali Sebastiano Conca e Mattia Franceschini, oltre che dagli affreschi di Gaetano Perego. Gli interventi sono stati compiuti nel più totale rispetto della concezione architettonica juvarriana, a cominciare alla reception, in cui l’architetto Andrea Salvatori ha realizzato un corpo luminoso a sospensione in ceramica.  Il restauro è stato eseguito dalla Società Rava & C e  il risultato che si può oggi ammirare è quello di un punto di attrazione unico nel panorama artistico e culturale torinese.

 

Con la riapertura dell’oratorio inaugurano anche due mostre nell’adiacente sede del Museo di Arti Applicate.  Nella Galleria Sottana verranno esposte sei grandi tele della scuola del Guercino, cinque mai più esposte alla pubblica visione del 1969, e da allora conservate nelle inaccessibili camere private del convento filippino. Presentano quale soggetto figure femminili tratte dall’Antico e dal Nuovo Testamento, quali la Madonna, Betsebea,  la Samaritana,  la serva che denunciò Pietro, Salome’. La seconda mostra riguarda l’esposizione di prove, tutte da parte di artiste, della nuova illustrazione dell’Inferno dantesco. La mostra,  curata da Lorenza Bessone,  vede impegnate artiste Under 40, nell’ambito del progetto “Il cuNeo gotico”, diretto dal Seminario Superiore di Arti Applicate e sostenute dalla Crt.   Le due mostre sono visitabili fino al prossimo 31 ottobre, il sabato dalle 15 alle 19.30 e la domenica dalle 11 alle 19, in  via Maria Vittoria 5. Nel corso della serata inaugurale del 25 settembre verranno eseguiti brani dal vivo, l’orchestra sarà accompagnata dal prestigioso organo,  che ritorna così in funzione.

 

Mara Martellotta

Informagiovani: lavoro, vacanze e non solo

informagiovani sedeUno sportello attento alle esigenze dei cittadini

 

L’InformaGiovani è in via Garibaldi 25, all’interno degli Antichi Chiostri, a Torino ed èaperto tutti i pomeriggi, dal lunedì al venerdì dalle 13.00 alle 18.00, il sabato dalle 14.00 alle 18.00.è un servizio di informazione e orientamento;ti offre informazioni organizzate per aree di interesse: la ricerca del lavoro, i percorsi di formazione, l’organizzazione di una vacanza, la partecipazione a programmi di mobilità europea, la pratica del volontariato, la scelta di un’attività per il tempo libero;ti accoglie con operatori preparati e competenti che sono a tua disposizione per accompagnarti nella ricerca e selezione dell’informazione con indicazioni utili per le tue scelte;ti mette a disposizione, su appuntamento, esperti per colloqui individuali personalizzati su diversi temi.

www.comune.torino.it

L'addio a Carol Rama, 97 anni di passione artistica

Scompare una figura originale ed eccentrica del mondo artistico dell’ultimo secolo. Proprio ieri era stata inaugurata la mostra diffusa in sei gallerie (leggi in ARTE, sulla homepage del Torinese) “PanoRama”, a lei dedicata

 

RAMA CAROLE’ morta a 97 anni Carol Rama, nota artista torinese, conosciuta come pittrice eccentrica, fin dalla metà degli anni Trenta. Nella sua lunga vita ha avuto  amicizie importanti come Edoardo Sanguineti, Carlo Mollino, Massimo Mila, Francesco Casorati, Man Ray e Andy Warhol. Nel 2003 le venne assegnato  a Venezia il Leone d’Oro alla carriera. L’artista è morta ieri nella sua casa di via Napione 15, dove ha sempre vissuto. I funerali  si svolgono domani mattina nella Parrocchia di Santa Giulia a Torino. Nella zona di Vanchiglia, proprio ieri era stata inaugurata la mostra diffusa in sei gallerie (leggi in ARTE, sulla homepage del Torinese) PanoRama, a lei dedicata. La rassegna rappresenterà ora una significativa occasione di ricordo di questa straordinaria figura di donna.

La Notte dei Ricercatori del Poli compie 10 anni

L’iniziativa si svolge in piazza Castello

 

POLITECNICOI protagonisti della ‪#‎ricerca‬ incontrano i cittadini. Quest’anno la Notte dei Ricercatori compie 10 anni. Se volete scoprire le numerosissime attività di ricerca che si svolgono nei laboratori del Politecnico e conoscere i team studenteschi che ogni giorno mettono la loro passione al servizio della ricerca, divertendosi, o sognate un futuro nella ricerca e siete curiosi di cosa faccia un ricercatore  potete  festeggiare l’anniversario in piazza Castello,venerdì 25 settembre, insieme ai team e ai ricercatori ‪#‎PoliTO‬