redazione il torinese

Maria Crocco: "Hora fugit"

foto horaVenerdì 11 dicembre dalle 19.00 presso HulaHoop Gallery Torino  sede del Museo d’Arte Urbana in via Rocciamelone 7 c Torino

 

Il titolo della mostra a cura di Togaci ed Edoardo Di Mauro  è in latino, lingua prediletta dall’artista per la sua capacità di evocazione, ed è “Hora fugit”, che si traduce in “Fugge l’ora”. Quelli di Maria Crocco sono angeli e messaggeri della nostra contemporaneità, scelti per l’esemplarità delle loro vite e delle loro azioni : danzatori, artisti, transgender. Titolo quanto mai esemplare della dimensione del transito e del passaggio, come in fondo lo fu quel 1999 in cui le foto vennero realizzate, anno che ci condusse verso la dimensione di un nuovo millennio in cui, per l’appunto, siamo sospesi ed incerti sulla direzione da prendere, ma convinti della necessità di agire ed operare”. La mostra chiude gli eventi dedicati ai “Vent’anni del Museo d’Arte Urbana”, inseriti nel cartellone 2015 di Contemporary Art Torino Piemonte

 

Mostra visibile sino al 31/12/2015 ,dal lunedì al sabato ore 15.00-19.00

Patrocinio : Regione Piemonte, Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT

Info : 335 6398351 320 3542037 info@museoarteurbana.it www.museoarteurbana.it 

Ufficio stampa Roberta Ughetti

 mail : uff.stampahulahoopgallery@gmail.com

Grafica : Chiara Luzi

 

Quanto mi è dato vedere nel panorama artistico, a partire dalla metà degli anni Novanta, è un atteggiamento in bilico tra realtà ed allegoria, tra un’ adesione estrema verso una rappresentazione icastica della realtà, fino a sovrapporvisi quasi del tutto, ed una fuga consapevole verso i territori magici del simbolo, effettuata sia con il tramite della pittura, che con un uso intelligente e consapevole delle nuove tecnologie, e, come nel caso di Maria Crocco, con la fotografia adoperata nella sua versione analogica, ricorrendo prevalentemente all’impiego del bianco e nero, visto come strumento atto ad esaltare la dimensione espressiva.

La tematica del corpo, prediletta dall’artista, è elemento centrale al dibattito artistico contemporaneo. A patto che essa venga interpretata e divulgata nella sua corretta dimensione, che non è certo quella di una statica citazione delle esperienze estreme, ed all’epoca giustificate, tipiche di certa “body art” degli anni ’70, in cui il corpo era riscoperto nella sua funzione di elemento comunicante, nella fase in cui l’espressione artistica radicalmente si liberava, una volta per tutte, dall’involucro bidimensionale, andando ad abbracciare l’esterno partendo dalla propria interiorità.Ai giorni nostri i termini della questione, gli elementi dialettici, sono rinvenibili all’interno di un diffuso tentativo di ricostruire una identità individuale, sottraendola alla dispersione cui pare destinata dai molteplici effetti dell’innovazione tecnologica.

Quindi all’identità dispersa e frammentata, pura forma e significante ridotto a monade incapace di intrattenere rapporti con gli altri da sé, con cui si limita a fugaci ed effimeri contatti, eteree toccate e repentine fughe, in un perpetuo movimento, si sostituisce il contenuto capace di dare significato all’esistenza, di coniugare la “res cogitans” alla “res extensa” per approdare alla completezza di un essere pacificato in grado di fondersi con il mondo e l’ambiente esterni, di dare vita ad una materia inanimata ed inerte. Maria Crocco, di cui per l’occasione di questa personale, curata insieme a Togaci per HulaHoop Gallery e Museo d’Arte Urbana, si espongono una serie di lavori del 1999 di sconcertante attualità, ha da sempre usato la fotografia con l’attenzione rivolta in direzione del corpo, dei volti, dell’anatomia umana, scandagliati nella loro valenza simbolica e psicologica, senza però dimenticare la ricaduta in una dimensione sociale nella quale tutti siamo coinvolti.

Scopo dell’artista è proprio quello di confrontarsi con la realtà per coglierne aspetti riposti e non decifrabili a prima vista, per comunicare le proprie sensazioni ad un pubblico che vuole scuotere e coinvolgere.Le fotografie della Crocco, di cui ricordo un lavoro di grande rilevanza condotto a partire dal 2002 intitolato “Sic transit”, composto da oltre 50 scatti di uomini e donne divisi tra reclusi del carcere torinese delle Vallette e soggetti comuni, lasciando ai fruitori lo stimolante compito di avventurarsi nel vissuto delle persone rappresentate proiettandolo nel proprio, fanno parte di una serie, come scritto di fine anni Novanta, intitolata “Angeli”.

La letteratura sull’Angelo è sterminata. Questa figura mitica, messaggero tra il divino e l’umano, accompagna la storia della cultura sacra da molto tempo, a partire da religioni come lo zoroastrismo per proseguire con la triade monoteista di Ebraismo, Cristianesino, ed Islam. Il razionalismo moderno, imperante tra il Settecento ed il primo Novecento, cercò di relegare queste figure al rango di anticaglie, di superstizioni superflue. Il pensiero della post modernità, nuovamente attento alla sfera della ritualità e dell’inconscio, ha rivalutato il ruolo educativo dell’Angelo, perchè testimonia il mistero in quanto mistero, trasmette l’inivisibile in quanto invisibile, andando oltre la dimensione concreta della sensorialità. Come scrive Massimo Cacciari nel suo celebre saggio “L’Angelo necessario” : “L’Angelo è l’ermeneuta del movimento opposto, si oppone radicalmente al “daimon”, quello che guida fuori dalla lettera quello che non va, non già dall’idea alla cosa, dal segno al rappresentato, ma dalla cosa all’inivisibile”.

Quelli di Maria Crocco sono angeli e messaggeri della nostra contemporaneità, scelti per l’esemplarità delle loro vite e delle loro azioni : danzatori, artisti, transgender.Tutte persone detentrici di un corpo in trasformazione, di un divenire fisico ed esistenziale che li rende sospesi in una dimensione di transito, dove l’azione che conta è sempre quella successiva. Noi possiamo rispecchiarci in queste icone corporali, e trarre da loro esempio e conforto. Il titolo della mostra è in latino, lingua prediletta dall’artista per la sua capacità di evocazione, ed è “Hora fugit”, che si traduce in “Fugge l’ora”.

Titolo quanto mai esemplare della dimensione del transito e del passaggio, come in fondo lo fu quel 1999 in cui le foto vennero realizzate, anno che ci condusse verso la dimensione di un nuovo millennio in cui, per l’appunto, siamo sospesi ed incerti sulla direzione da prendere, ma convinti della necessità di agire ed operare.

Edoardo Di Mauro, novembre 2015.

Nebbia intensa, disagi all'aeroporto e in tangenziale

caselleScarsa visibilità sulla pista :150 metri

 

Sono stati cinque i voli in arrivo all’aeroporto di Caselle  dirottati su altri scali del nord Italia a causa della fitta nebbia scesa su Torino e sulla provincia. Scarsa visibilità sulla pista :150 metri. Lo scalo è aperto ma alcuni piloti e  aerei non avevano l’abilitazione per l’atterraggio.Le partenze sono regolari. Non pochi disagi anche sulla tangenziale di Torino, per un tamponamento nei pressi di Rivoli, che ha provocato oltre 10 km di coda.
    

Canta Pierrot…Sentimenti ed emozioni dal palcoscenico

Ridere, piangere, fremere: ecco il miracolo del teatro che si rinnova ogni qualvolta un sipario si alza, così come ogni mattina nasce un nuovo giorno”

 

ALFIERI PIERROTMercoledì 16 dicembre, alle ore 16, al Teatro Alfieri di Torino per la rassegna “I Concerti del Pomeriggio – Autunno Musicale 2015”, si terrà il concerto- spettacolo “Canta Pierrot…Sentimenti ed emozioni  dal palcoscenico”. Ne sono interpreti il soprano Susy Picchio, che curerà  anche la regia, e il pianista Massimiliano Brizio. Questo recital, vuole offrire al pubblico la visione di quello che può succedere davanti e dietro il sipario, prima dello spettacolo e le  varie emozioni che si possono provare in palcoscenico e in platea. “Ridere, piangere, fremere: ecco il miracolo del teatro che si rinnova ogni qualvolta un sipario si alza, così come ogni mattina nasce un nuovo giorno”.

Tasse di Natale: con Imu, Tasi e Tari se ne va in fumo mezza tredicesima dei torinesi

Le aliquote e le detrazioni per IMU e TASI sono rimaste invariate rispetto allo scorso anno

 

tasiIn pratica mezza tredicesima se ne va in tasse. Scade infatti giovedì 10 il termine per la Tari, tassa sui rifiuti, e invece mercoledì 16 dicembre il termine per il versamento della rata di saldo relativa a Imu e Tasi e il cui importo, poiché a Torino le aliquote non sono variate con l’approvazione del bilancio di previsione, corrisponde esattamente al 50 per cento dell’entità complessiva della tassa (la prima metà era stata pagata a giugno con l’acconto). Le aliquote e le detrazioni per IMU e TASI sono peraltro rimaste invariate rispetto allo scorso anno. Ma in sostanza la spesa media sarà di circa 200 euro a famiglia. Il “salasso” si può effettuare in posta ma anche in banca o via internet.

 

IL COMUNICATO STAMPA DEL COMUNE DI TORINO

 

Il pagamento del tributo avviene con la modalità dell’autoliquidazione, cioè spetta al contribuente stesso effettuare il calcolo per definirne l’importo e compilare il modulo F24. Operazione che può anche effettuare avvalendosi dei simulatori (personalizzati con aliquote, codici tributo, agevolazioni, ecc. previste gli immobili ubicati nel comune di Torino) messi a disposizione sul portale internet della Città di Torino all’indirizzo: www.comune.torino.it/tasse/iuc/ , selezionando “IMU” oppure “TASI” e poi scegliendo “calcolo IMU” e “calcolo TASI”. Attraverso i simulatori quindi, ogni contribuente ha la possibilità di effettuare il calcolo e di stampare il modulo F24 con cui pagare, in qualunque sportello postale, bancario o telematicamente, il saldo di Tasi e Imu.

Occorre ricordare che il Comune di Torino ha scelto, anche per il 2015, di escludere dal pagamento della Tasi gli immobili per i quali è richiesto il versamento dell’Imu. Quindi, la Tasi è dovuta per le abitazioni principali (non di lusso) nella misura del 3,3 per mille, con detrazioni di 110 euro per immobili con rendita catastale fino a 700 euro e di 30 euro per ogni figlio di età inferiore ai 26 anni. In caso di separazione legale ed effettiva o di cessazione degli effetti civili del matrimonio, la detrazione spetta, in mancanza di accordo tra le parti, tutta al genitore affidatario o, in caso di affidamento congiunto, a entrambi i genitori nella misura del 50 per cento.

Aliquota del 3,3 per mille (con detrazione di 110 euro se la rendita catastale non supera i 700 euro) è applicata anche per le unità abitative appartenenti alle cooperative edilizie a proprietà indivisa destinata ad abitazione principale del socio assegnatario. Aliquota invece all’1 per mille per i fabbricati destinati dalle imprese costruttrici alla vendita, fino a quando restano invenduti e non sono affittati. Non pagano la Tasi gli inquilini e gli affittuari di locali commerciali e produttivi.

Per maggiori informazioni consultare il sito web della Città all’indirizzo www.comune.torino.it/tasse/iuc , scrivere via e-mail ad assistenzatasi@comune.torino.it o assistenzaimu@comune.torino.it, oppure telefonare al numero 011.01124857 (da lunedì a venerdì dalle ore 8 alle 18 e il sabato dalle 8 alle ore 13).

 

 

(mge -www.comune.torino.it) Foto: il Torinese

PRONTO SOCCORSO, SAITTA: “UN PIANO DI INTERVENTI EXTRA PER L'INVERNO”

pronto-soccorso- soccorsiPer un valore superiore ai 3 milioni di euro

 

“Nei Pronto soccorso degli ospedali piemontesi non si registrano situazioni di emergenza; per prevenire i sovraffollamenti del periodo natalizio ed i ricoveri collegati ai picchi influenzali, la Giunta regionale vara una delibera che contiene un piano di interventi straordinari, per un valore superiore ai 3 milioni di euro, che l’assessorato predispone da diversi mesi, e che sarà attivo dal 15 dicembre 2015 al 15 marzo 2016”: lo anticipa l’assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta. “La situazione di emergenza che si verificò lo scorso inverno in diversi Pronto soccorso – aggiunge Saitta – aveva evidenziato la necessità di predisporre per il futuro di un piano di emergenza per governare i flussi, evitare il concentrarsi delle criticità su singole strutture e scongiurare che i pazienti siano costretti a rimanere per ore in barella nei corridoi. La proposta in Giunta prevede, infatti, una serie di interventi straordinari per rispondere in modo appropriato ed efficiente alle prevedibili criticità che si verificano nel periodo invernale e all’incremento degli accessi ai Pronto soccorso”.

Un ponte di note, una notte di auguri al Conservatorio

conservatorio torinoIn occasione della Missione delle Nazioni Unite in Libano – Unifil. Musiche di M. Calandri, R. Cuconato, H. Fillmore, T. Hoshide, J. Pierpoint, G. Rossini, J.P. Sousa, J. Swearingen  

Serata musicale all’insegna delle emozioni è quella che si accinge a vivere il Conservatorio Statale di Musica “Giuseppe Verdi” di Torino il prossimo 11 dicembre 2015 alle ore 21.00. Il tradizionale concerto natalizio che il Conservatorio offre al proprio pubblico assume quest’anno un particolare valore di augurio.  L’iniziativa musicale proposta incornicerà un momento di grande significato ovvero un collegamento video con la base «Millevoi» di Shama in Libano per i saluti e gli auguri del Sindaco della Città di Torino, onorevole Pietro Fassino, al contingente Italo-Francese di UNIFIL guidato dalla Brigata Alpina Taurinense.

 

L’iniziativa si realizza in virtù della collaborazione tra l’Istituzione di Alta Formazione Artistico-Musicale torinese, la Brigata Alpina Taurinense e il 27ème Bataillon de Chasseurs Alpins. Vario il repertorio musicale proposto dai tre ensemble strumentali protagonisti della Serata: brani a carattere natalizio, musiche di ordinanza, trascrizioni e composizioni di generi e stili diversi, dando così ampio risalto a compositori di ogni tempo che hanno dedicato importanti energie al repertorio per strumenti a fiato. 

 

Alla direzione delle tre compagini si avvicenderanno i rispettivi direttori: Eric Moron guiderà la Fanfare du 27ème Bataillon de Chasseurs Alpins, Marco Calandri la Fanfara della Brigata Alpina Taurinense e Pietro Marchetti l’Orchestra di Fiati del Conservatorio di Torino.

Un protocollo contro il bullismo

bulli giovaniDialogo, formazione, prossimità, sinergia, cultura della legalità, prevenzione sono i fili conduttori

 

Siglato il protocollo d’intesa contro il bullismo, anche in versione tecnologica, per il terzo triennio da Regione Piemonte, Ufficio Scolastico Regionale, forze di polizia, tribunale per i minori. Dialogo, formazione, prossimità, sinergia, cultura della legalità, prevenzione sono i fili conduttori del protocollo, rinnovato per il periodo 2015-2018, che si amplia quest’anno coinvolgendo più  soggetti istituzionali. Sono oltre 38 mila 500 gli studenti coinvolti nel triennio precedente.

 

L’intesa  prevede incontri formativi nelle scuole,  approfondimento con i ragazzi e le famiglie sui rischi delle nuove tecnologie, formazione del personale scolastico. “Importantissimo è il lavoro comune, perché problemi come il bullismo si possono affrontare solo se si lavora insieme”, dice Gianna Pentenero, assessore regionale all’istruzione che firmato  il documento insieme con gli assessori alle pari opportunità, politiche sociali e polizia locale, Monica Cerutti, Augusto Ferrari e Giovanni Maria Ferraris. Particolare attenzione ai  rischi legati alle nuove tecnologie.

 

“Il rinnovo di questo protocollo – commenta  il questore di Torino Salvatore Longo, dirigente generale della polizia – rafforza il nostro impegno nel diffondere la cultura della legalità attraverso attività di approfondimento di tematiche relative al rispetto della diversità, alla violenza di genere, nella prevenzione del cyberbullismo e nella diffusione dell’uso consapevole delle nuove tecnologie in un’epoca in cui spesso sono segnalati episodi vessatori con strumenti telematici”. L’intesa vede la partecipazione di carabinieri e polizia municipale.

UN CROWDFUNDING PER RIPORTARE ALLA VITA IL TEATRO ARALDO

Il sipario calò definitivamente nel 2014, quando il teatro venne chiuso e abbandonato ad un destino di degrado crescente.Ma c’è chi ha deciso di riportare alla vita lo storico palcoscenico

 

   araldoSituato in via Chiomonte 3/A, nel cuore del quartiere San Paolo, il teatro Araldo ha intrattenuto con i suoi spettacoli i torinesi per quasi tutto il Novecento, prima di essere destinato a teatro per ragazzi.Di questa sua funzione formativa nei confronti dei più giovani fu privato nel 2006, quando nacque la Casa del Teatro di Corso Galileo Ferraris, ma l’Araldo mantenne comunque il suo ruolo aggregativo per gli abitanti del quartiere. Nel 2009 i suoi muri divennero oggetto di una campagna  di riqualificazione urbana, e su di essi venne realizzato un graffito che, attraverso immagini e frasi, sia in italiano che in arabo, mirava ad interpretare le trasformazioni del quartiere.

 

Gestito poi da Walter Revello e dalla sua Compagnia dei Barbari Invasori negli anni seguenti, il sipario calò definitivamente sull’Araldo nel 2014, quando il teatro venne chiuso e abbandonato ad un destino di degrado crescente.Ma c’è chi ha deciso di riportare alla vita lo storico palcoscenico di Torino: Dante Muro, proprietario dell’etichetta discografica Wall Records, ci racconta il perché della sua decisione.

 

“ Il Teatro Araldo ha un enorme  valore storico, e sarebbe un peccato tenerlo chiuso. Inoltre, in quella zona non sono presenti altri punti di aggregazione per gli abitanti del quartiere, ad eccezione del cinema Eliseo. Non posso poi negare che il progetto, allo stato attuale delle cose, risulti anche molto appetibile economicamente”, ci spiega il sig. Muro.“ Il progetto per il rilancio dell’Araldo prevede di restituirgli inoltre la sua funzione formativa nei confronti dei ragazzi: nascerà, grazie anche al contributo della Comunità Europea, un’Accademia di Arti e Spettacolo, e avremo come insegnanti artisti di calibro internazionale”.

 

   Come sarà possibile, dunque,  trasformare le idee in qualcosa di tangibile?

 

“ Stiamo cercando di raccogliere la cifra necessaria attraverso un crowdfunding online. Ad ogni quota donata corrisponde un diverso riconoscimento: si va dalla possibilità di assistere gratuitamente a tre spettacoli a scelta della nuova stagione per chi dona 50 euro, all’apposizione in teatro di una targa nominativa permanente per chi ne dona 1000”.

  

   Per partecipare al crowdfunding è necessario visitare la pagina web www.produzionidalbasso.com e cercare il progetto relativo al Nuovo Teatro Araldo, e più informazioni in merito sono reperibili su www.wallrecords.it e su www.nuovoteatroaraldo.it. E allora diamo una mano al sig. Dante Muro e aiutiamolo a realizzare il suo progetto, che avrà indubbiamente un riscontro molto positivo sul quartiere San Paolo e su Torino tutta.

 

 

Chiara Mandich

 

      

11 DICEMBRE, GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA MONTAGNA

 

IL MUSEOMONTAGNA A TORINO E A ROMA

 

museo montagnaIl Museo Nazionale della Montagna, attività del Club Alpino Italiano di Torino, da molti anni è protagonista degli eventi ufficiali italiani legati ai festeggiamenti dell’11 dicembre, Giornata Internazionale della Montagna delle Nazioni Unite. Si sono susseguite mostre e festeggiamenti annuali con momenti particolarmente significativi: nel 2005 l’inaugurazione del Museo completamente rinnovato in vista delle Olimpiadi invernali di Torino, anche attraverso il riconoscimento del Presidente della Repubblica al Museo, premiando a Roma il direttore per l’attività a favore della cultura delle terre alte; nel 2007 l’intitolazione, voluta dall’Amministrazione comunale, di “Salita al CAI Torino” della strada che sale al Monte dei Cappuccini, sede dell’attività del Museo dal 1874. Oggi il Museomontagna diventa protagonista dei festeggiamenti promossi dalla FAO a Roma che, attraverso Mountain Partnership, ha l’incarico di curare gli eventi annuali delle Nazioni Unite legati alla ricorrenza dell’11 dicembre. Oltre ad altri organizzati presso la propria sede torinese al Monte dei Cappuccini.

 

MOUNTAIN MUSEUMS ALLIANCE

 

Torino, Museo Nazionale della Montagna, 10 dicembre 2015

Roma, Sede centrale FAO-ONU, 11 dicembre 2015

 

Il 10 dicembre s’incontreranno a Torino i direttori dei principali Musei delle montagne per la costituzione della MOUNTAIN MUSEUMS ALLIANCE / MMA che sarà una libera associazione con sede al Museomontagna. Lo scopo è quello di codificare e valorizzare una rete di collaborazioni giàconcerto in montagna parzialmente in atto; in un qualche modo legare le attività culturali delle montagne del mondo. La MMA ha come obbiettivo riunire Musei e strutture di documentazione museale espressione dei, o collegate ai, Club Alpini nazionali, ma anche altre che per loro natura siano di rilievo internazionale sui temi della montagna e dell’alpinismo e dei relativi territori montani. Questa nuova “avventura” avrà inizio il giorno 10 dicembre presso il Museomontagna. Un primo incontro preparatorio era già avvenuto a Torino nel 2013, seguito da un successivo a Berna (Svizzera) nel 2014. L’incontro tecnico riunirà i seguenti Musei rappresentanti le Alpi, i Pirenei, le Rocciose Canadesi e i Tatra: il Musée Alpin di Chamonix (Francia), il Museum Tatrzańskie di Zakopane (Polonia), il Servei General d’Informació de Muntanya di Sabadell (Spagna) e il Whyte Museum of the Canadian Rockies di Banff (Alberta, Canada), oltre al Museo Nazionale della Montagna di Torino. Naturalmente, dopo la costituzione, si potranno aggiungere altri associati interessati alla stessa missione.La fondazione della MOUNTAIN MUSEUMS ALLIANCE avverrà a Torino, nella Sala degli Stemmi del Museo Nazionale della Montagna, dopo la giornata di incontro e discussione del 10 dicembre tra i soci fondatori. Sarà poi ufficializzata a Roma, con sottoscrizione dell’accordo, nella sede della FAO/ONU l’11 dicembre, Giornata Internazionale della Montagna, alle ore 12: garanti Umberto Martini presidente generale del Club Alpino Italiano e Thomas Hofer per Mountain Partnership Secretariat/FAO. Saranno sottoscrittori della costituzione della MMA: Gabrielle Michaux, Direttrice del Musée Alpin di Chamonix e Arnaud Ledru, Direttore del settore Cultura della Città di Chamonix-Mont-Blanc; Anna Wende-Surmiak, Direttrice del Muzeum Tatrzańskiego di Zakopane; Carles Capellas e Josep Paytubi, Direttori del Servei General d’Informació de Muntanya di Sabadell; Vincent Varga, Direttore del Whyte Museum of the Canadian Rockies di Banff. Ricordiamo che presso il Museomontagna ha già sede da 15 anni l’International Alliance for Mountain Film – struttura simile a quella in costituzione per i Musei – che riunisce 23 associati, di 17 Paesi, di 4 continenti; per la promozione e valorizzazione del cinema di settore.

 

cordero montagna 2BOLIVIA. I LUOGHI DELLA MUSICA

Roma, Sede centrale FAO-ONU, 11 dicembre 2015, inaugurazione ore 13.00

 

Parallelamente all’allestimento a Torino, dove BOLIVIA. I LUOGHI DELLA MUSICA è presentata in versione completa, a Roma nella sede FAO verrà montata una versione speciale della mostra per la ricorrenza dell’11 dicembre. Sarà l’esposizione ufficiale della Giornata Internazionale della Montagna; un momento di grande rilievo internazionale per l’attività del Museomontagna. La rassegna presenta fotografie di Craig Richards, una selezione di stampe fotografiche in bianco e nero, di straordinaria qualità, selezionate tra le molte riprese, negativi in pellicola di grande e medio formato, stampate dallo stesso Richards con il tradizionale metodo alla gelatina ai sali d’argento. Immagini realizzate nel corso di due missioni di ricerca del Museomontagna – luglio/agosto 2014 e febbraio/marzo 2015 – percorrendo il paese sudamericano dai luoghi più noti a quelli più remoti, Richards ha rappresentato per immagini la stretta interconnessione tra il paesaggio, la gente, le feste e la musica; elemento questo ricorrente nel mondo rurale e che permane anche nei grandi agglomerati urbani.

 

MARCO CORDERO. NELL’ARIA SOTTILE

 

Torino, Museo Nazionale della Montagna, inaugurazione 11 dicembre, ore 18,30

 

Sempre in occasione della Giornata Internazionale della Montagna al Museomontagna s’inaugura la mostra MARCO CORDERO. NELL’ARIA SOTTILE con la quale prosegue la rassegna d’arte contemporanea ARTE IN QUOTA. Un progetto che si propone di presentare al pubblico mostre di arte contemporanea inserite nel contesto espositivo del Museo medesimo. Filo conduttore della rassegna è l’interpretazione di temi ispirati alla montagna da parte di artisti esordienti o già affermati e fa parte di un nuovo percorso, dedicato all’arte contemporanea, intrapreso dal Museomontagna. Marco Cordero, artista diplomato in scultura all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, e presente in numerose esposizionifesta montagna 2 personali e collettive, nella mostra, curata dall’omonimo Riccardo Cordero, propone 12 installazioni inserite lungo tutto il percorso museale in uno stimolante dialogo natura-scultura. Le opere interagiscono con l’esposizione permanente con un discorso armonico senza creare forzature o strappi visivi e nulla sottraendo al progetto museale esistente. L’iniziativa del Museo Nazionale della Montagna, che si avvale del sostegno all’attività istituzionale della Compagnia di San Paolo attraverso il progetto Torino e le Alpi, è realizzata con la collaborazione della Città di Torino e del Club Alpino Italiano.

 

PAROLE E SUONI DELLA MONTAGNA

 

Torino, Sala degli Stemmi, 11 dicembre 2015, ore 20.30

 

Infine a chiusura della Giornata Internazionale della Montagna nella Sala degli Stemmi – con ingresso da Salita al CAI Torino, 12 – la Biblioteca Nazionale del CAI e il Museo Nazionale della Montagna, su iniziativa della Sezione di Torino del CAI, presentano un recital a cura di Gianluigi Montresor. Nel corso dell’evento saranno letti da Cesare Rasini brani classici della letteratura alpina accompagnati dai canti del repertorio del Coro Edelweiss del CAI Torino e da suggestioni per immagini.

 

 

TORINO, MUSEO NAZIONALE DELLA MONTAGNA “DUCA DEGLI ABRUZZI” – CAI-TORINO

Piazzale Monte dei Cappuccini, 7 – 10131 Torino / Tel. 0116.604.104 / stampa.pr@museomontagna.org  /  www.museomontagna.org

Marchettine peroniste per gentile concessione di Gtt

Avvistamenti / Di Effevi

 

 Si ringrazia del regalo che non è un regalo: i mancati introiti dei biglietti non pagati saranno coperti dal contribuente torinese, spalmati anche su quelli che non prendono i mezzi pubblici. In pratica, chi sta a casa (o viaggia in auto o in bici) ha pagato le corse agli altri

 

metro 2metro genteGTT ha gentilmente decretato che – causa cattiva qualità dell’aria – i mezzi pubblici di Torino circoleranno gratis per due giorni. Un gesto di generosità di cui, a memoria, non si ricordano precedenti. E che, a pensarci, ha anche poco senso.

 

 Non si capisce, infatti, perché analoga benevolenza non sia stata dimostrata in una delle tante occasioni in cui le centraline dell’ARPA hanno segnalato livelli di inquinamento da particolato PM10: dalle 17 del Lingotto alle 24 di Rebaudengo, nel solo mese di novembre. Praticamente il doppio rispetto all’anno scorso.

 

In più, si ringrazia del regalo che non è un regalo: i mancati introiti dei biglietti non pagati saranno coperti dal contribuente torinese, spalmati anche su quelli che non prendono i mezzi pubblici. In pratica, chi sta a casa (o viaggia in auto o in bici) ha pagato le corse agli altri.

 

Si tratta insomma di un provvedimento tardivo o inutile, e socialmente ingiusto. Assomiglia molto a un’ultima marchettina in stile peronista per raccattare qualche simpatia tra i più semplici, da parte di un Sindaco sempre più preoccupato di non essere rieletto.

 

(Foto: il Torinese)