redazione il torinese

Cappa di smog sulla città: clima mite e nebbia, pioverà solo dopo Capodanno

NEBBIA1NEBBIA3NEBBIA2Ancora un paio di giornate senza precipitazioni atmosferiche e  molte nebbie nelle ore più fredde

 

Il clima ancora mite, quasi primaverile,  con nebbie, intenso smog e assenza di precipitazioni prosegue fino a poi giovedì, quando ci sarà  un brusco calo delle temperature. La pioggia e la neve arriveranno invece  solo  dopo Capodanno. Dunque, ancora un paio di giornate senza precipitazioni atmosferiche e  molte nebbie nelle ore più fredde. E’ sempre emergenza smog in quasi tutte le città e aree industrializzate, anche se il calo del traffico dovuto alle vacanze ha ridotto i livelli di inquinamento.

 

Prosegue intanto l’iniziativa che prevede un solo biglietto per tutta la rete urbana e suburbana del trasporto pubblico a 1 euro e 50, fino a martedì 29 dicembre. Sarà valido per tutto il giorno a Torino e in tutti i Comuni collegati al capoluogo da linee Gtt con tratta suburbana, tra cui Beinasco, Borgaro Torinese, Chieri, Collegno, Grugliasco, Moncalieri, Nichelino, Orbassano, Rivoli, San Mauro Torinese, Settimo Torinese e Venaria Reale.

 

Ulteriori informazioni sul sito di GTT.

 

(Foto: il Torinese)

ITALIA, un Paradiso Fiscale di cui beneficiare

tasi2ferrareseL’angolo del Private Banker /

di Fabio Ferrarese

 

Gli Italiani si sentono da sempre tartassati. In realtà se non ci limitiamo ad una quadro meramente legato ai redditi prodotti, ma ampliamo il raggio di visione anche ad altri tipi di imposizione tributaria scopriamo un piccolo paradiso fiscale: quello riguardante la tassazione delle donazioni e delle successioni che è di gran lunga uno dei più vantaggiosi di tutti i Paesi industrializzati

 

Il total tax rate, che misura l’ammontare delle tasse, dei contributi e delle imposte, dovuti dalle imprese rispetto al loro reddito e le aliquote d’imposta applicate ai redditi delle persone fisiche di fascia alta, nel nostro Paese si è attestato al 64,8%, contro una media dell’Unione Europea pari al 41.4%. Gli Italiani si sentono da sempre tartassati. Se prendiamo in considerazione solo le persone fisiche e guardiamo allo scaglione di aliquote più elevate, applicate ai redditi più alti, troviamo un bel 45% che se confrontato con il 29% applicato in Canada o addirittura lo zero degli Emirati Arabi viene da chiedersi se convenga ancora produrre e vivere in questo Paese. 

 

In realtà se non ci limitiamo ad una quadro meramente legato ai redditi prodotti, ma ampliamo il raggio di visione anche ad altri tipi di imposizione tributaria scopriamo un piccolo paradiso fiscale: quello riguardante la tassazione delle donazioni e delle successioni che è di gran lunga uno dei più vantaggiosi di tutti i Paesi industrializzati.

 

Partiamo dalle aliquote applicate: il 4% per il coniuge ed i parenti in linea retta con una franchigia di 1mln di euro per erede, il 6% per i parenti sino al IV grado con una franchigia di centomila euro per ogni fratello o sorella erede ed un 8% per tutti gli altri eredi senza beneficio di alcuna franchigia. Se si pensa che mediamente negli altri Paesi si paga un’aliquota compresa tra il 30% ed il 50% ci si rende subito conto dei grossi vantaggi ad essere eredi italiani. Qualcuno però se n’è già accorto ed infatti il Fondo Monetario Internazionale già dal gennaio 2014 ha lanciato un monito all’Italia: rafforzare la tassazione su successioni e donazioni.

 

Come si può sfruttare questo momentaneo vantaggio prima che il regime cambi e senza necessariamente morire subito? Esistono, all’interno del più ampio tema del passaggio generazionale, quelle che vengono definite in gergo le liberalità indirette che se, concernenti un trasferimento di aziende o diritti immobiliari per i quali sia prevista l’applicazione dell’imposta di registro o l’iva, sono automaticamente escluse dall’imposta di donazione, senza che questo vada ad erodere le franchigie. Per comprendere meglio l’argomento proviamo a vedere un caso concreto. Se una casa viene pagata dai genitori, ma intestata ad un figlio, ci troviamo di fronte ad una liberalità indiretta che sarebbe soggetta ad imposizione che può essere evitata se nell’atto di acquisto viene precisato che la provvista di denaro utilizzata per acquistare l’immobile è fornita dai genitori.

 

Altri strumenti che godono, al momento, di esenzione fiscale dal punto di vista dell’asse ereditario sono le somme investite in caso di morte dell’assicurato sulle polizze vita, quelle investite in Titoli di Stato o equiparati ed il trasferimento di aziende, a condizione che sia garantito il controllo e che la partecipazione venga detenuta per almeno cinque anni.  

 

L’argomento è certamente complesso ed oggi ne abbiamo fatto solo alcuni cenni, ma certamente richiede una riflessione attenta per non farsi cogliere impreparati da eventuali future manovre di Governo. La riduzione della tassazione sui redditi può al momento avvenire secondo gli esperti attraverso una riduzione della spesa pubblica ed attraverso la dismissione dell’ingente patrimonio immobiliare. Vi pongo però un’altra visione: oltre il 63% della ricchezza in Italia è in mano a persone che hanno più di 55 anni di età. Siccome nei prossimi trent’anni avverrà il più grande passaggio di ricchezza della storia perché non attuare un inasprimento delle aliquote successorie nel bel Paese trovando da questa strategia le risorse per ridurre le tasse sul lavoro? Per concludere vi lascio con un piccolo consiglio: agite ora e non fatevi trovare impreparati.             

 

Per curiosità ed approfondimenti potete scrivere a fabio.ferrarese @yahoo.it

Gli animali valgono più di un botto

cani botti capodanno 2016I botti possono provocare, oltre ovviamente alla paura, anche palpitazioni, tachicardia, tremori, nausea, panico, stordimento e – negli animali più anziani e malati – addirittura la morte

 

Mentre il Comune di Torino ha  aderito alla campagna “Gli animali valgono più di un botto”, il 27 dicembre si è svolto a Torino, nella trafficatissima Piazza CNL, un presidio informativo “contro l’uso sconsiderato di petardi e fuochi artificiali la notte di Capodanno”. L’evento è stato promosso da animalisti torinesi che hanno sensibilizzato i cittadini torinesi con slogan, cartelli e volantini, sulle conseguenze che ogni scoppio può causare sia agli animali e alle persone. 

 

cane botti capodannoOgni anno centinaia di bambini e adulti subiscono gravi danni per un uso sconsiderato dei botti: basti pensare a tutti i casi di ferimenti, dita amputate, cecità o addirittura morte). Per quanto riguarda gli animali, petardi e fuochi d’artificio sono una vera e propria tortura perchè loro hanno una soglia uditiva molto più sviluppata e sensibile della nostra. I botti possono provocare, oltre ovviamente alla paura, anche palpitazioni, tachicardia, tremori, nausea, panico, stordimento e – negli animali più anziani e malati – addirittura la morte.

 

“E’ per questo motivo – affermano i promotori – che ci si auspica che l’ordinanza venga rispettata, per il bene di tutti. “

Esempi di danni causati negli animali:

 

Negli UCCELLI un botto causa uno spavento tale che li induce a fuggire dai nidi, volando al buio andando a sbattere contro i muri e i tralicci dell’alta tensione oppure volando per chilometri e concludendo la corsa, spesso, con la morte.

 

Nei CANI e nei GATTI all’aperto un botto crea forte stress e spavento tanto da indurli a scappare dal rumore a loro insopportabile, finendo spesso vittime del traffico stradale o di ostacoli non visibili al buio.

 

Negli animali degli allevamenti come MUCCHE, CAVALLI e CONIGLI la conseguenza delle esplosioni possono provocare nelle femmine gravide addirittura  l’aborto da spavento

 Il cane delle foto è Life, ex Green Hill 

Mamma e bimba morte all'ospedale Sant'Anna: l'autopsia non spiega le cause dei decessi

ANGELA NESTAIl personale sanitario afferma che non c’erano elementi che facessero pensare a un esito così terribile e  che in sala parto c’era un anestesista che ha fatto di tutto per rianimare la paziente

 

 AGGIORNAMENTO L’agenzia Ansa informa che l’autopsia di Angela Nesta e della piccola, morte durante il parto all’ospedale Sant’Anna di Torino, non ha chiarito le cause dei decessi. Si dovrà quindi attendere l’esame istologico e tossicologico. Il medico legale Valter Declame ha chiesto 60 giorni per depositare la consulenza.

 

E’ morta al sant’Anna una donna al nono mese di gravidanza, insieme alla propria bambina, nella  fase preparatoria al parto. Sta indagando il magistrato Raffaele Guariniello, prossimo alla pensione.  La mamma deceduta è Angela Nesta, 39 anni, casalinga (Nella foto di Facebook con il marito Francesco). Sarebbe accaduto il peggio nelle ultime fasi del travaglio a causa di un arresto cardiocircolatorio. La piccola è venuta alla luce già morta. I carabinieri hanno proceduto ad identificare  i componenti dell’equipe medica e domani la procura di Torino farà eseguire le autopsie. I militari hanno anche bloccato un litigio nei corridoi dell’ospedale: il padre di Angela ha aggredito verbalmente il personale medico per avere spiegazioni. “E’ mio diritto sapere che cosa è successo a mia figlia, aveva un dolore all’addome ma pensavo fosse una cosa normale”, dice all’Ansa  Pietro Nesta, il papà  di Angela. Il personale sanitario afferma che non c’erano elementi che facessero pensare a un esito così terribile e  che in sala parto c’era un anestesista che ha fatto di tutto per rianimare la paziente.

 

 

Minoranze linguistiche contro lo spaesamento

francia italiaBILINGUE FRANCIANelle Valli di Lanzo sono stati numerosi i progetti finanziati dalla legge 482/99 che hanno animato i comuni aderenti nel corso degli anni. È Ines Cavalcanti, coordinatrice  dell’ associazione Chambra d’Óc, affidataria del progetto con la Comunità Montana, a illustrare le diverse attività svolte: “Sono state portate avanti operazioni innovative che hanno permesso di spaziare su più fronti, dalla segnaletica toponomastica bilingue alla divulgazione di contenuti in formato digitale”

 

La giornata organizzata  a Mezzenile per iniziativa dell’Unione dei Comuni delle Valli di Lanzo, Ceronda e Casternone, ha rappresentato un’importante occasione per fare il punto sull’ormai pluriennale azione di sensibilizzazione sulle tematiche relative alle minoranze linguistiche. L’appuntamento, dedicato al tema ”Comunità e territorio alla ricerca di sé. Lingua e cultura per rispondere allo spettro dello spaesamento”, ha visto oltre alla presenza di numerosi studiosi, amministratori e semplici cittadini, quella  di Annibale Salsa, antropologo e già Presidente nazionale del CAI.

 

Nelle Valli di Lanzo sono stati numerosi i progetti finanziati dalla legge 482/99 che hanno animato i comuni aderenti nel corso degli anni. È Ines Cavalcanti, coordinatrice  dell’ associazione Chambra d’Óc, affidataria del progetto con la Comunità Montana, a illustrare le diverse attività svolte: “Sono state portate avanti operazioni innovative che hanno permesso di spaziare su più fronti, dalla segnaletica toponomastica bilingue alla divulgazione di contenuti in formato digitale su differenti piattaforme multimediali audio e video, dalla creazione di manuali interattivi alla partecipazione al dizionario informatizzato che raccoglie parole diverse provenienti da tutta l’area di parlata. Sono state realizzate importanti attività culturali  con gli enti aderenti al progetto consistenti in animazioni territoriali che hanno dato vita a incontri di lettura e di scrittura attraverso il canto, la conversazione, la visione di film in lingua, la lettura francoprovenzale, nei quali la partecipazione dei cittadini alle attività di quello che è definito sportello linguistico è stata costante e consistente: si può calcolare che oltre cinquecento persone abbiano usufruito delle iniziative nelle sue differenti forme realizzative”. Oltre ai laboratori itineranti, lo sportello ha realizzato una serie di laboratori linguistici nelle scuole primarie che hanno voluto aderire e che hanno portato “all’approfondimento della conoscenza della variante locale del Francoprovenzale, alla conoscenza e diffusione tra le nuove generazioni della cultura e della lingua, così da suscitarne l’interesse nonché la consapevolezza linguistica, stimolando gli allievi a confrontarsi con genitori e nonni. Tutto ciò è stato possibile grazie al coinvolgimento di un dinamico gruppo di giovani locali che si è occupato dei diversi aspetti di ricerca, divulgazione e riproposizione artistica”.

 

Particolarmente significativo e centrale è stato il contributo portato da Annibale Salsa, che suggellando lo sforzo portato avanti in questi anni dai diversi attori ha risposto al tema del convegno “riflettendo sull’importanza di rilanciare le tradizioni culturali e linguistiche e ripensare e riposizionare il portato della tradizione nel senso dell’innovazione riuscita e non come adorazione nostalgica delle ceneri. Un messaggio forte di fronte ai processi di appiattimento culturale generati dal pensiero unico in cui la lingua rappresenta lo specchio riflettente”.

 Massimo Iaretti

La Signora del Bacio Perugina

BACIO PERUGINA

Lo scorso 21 settembre l’ottantesimo anniversario della morte

 

Niente è più dolce di un bacio tra innamorati…se poi ci sono anche nocciole e cioccolato il gioco è fatto. Simbolo e omaggio d’amore, il bacio Perugina, non poteva che nascere dalle mani e dalle idee di una donna, Luisa Spagnoli, operosa imprenditrice umbra, che lega il proprio nome a due eccellenze del made in Italy – moda e cibo – e di cui si è ricordato il 21 settembre l’ottantesimo anniversario della morte.

 

Come nasce questa dolce delizia? Nel 1907 Francesco Andreani, Leone Ascoli, Francesco Buitoni e Annibale Spagnoli, marito di Luisa, fondano la Perugina. Si dice che fu proprio Luisa, che in fabbrica lavorava fianco a fianco del marito, a notare come dopo la lavorazione del cioccolato venivano gettati chili di scarto di briciole di nocciole. Da qui l’idea di impastare i residui con il cioccolato. Dalla lavorazione nacque un cioccolatino dalla forma inconsueta che ricordava quella di un pugno: era nato il “cazzotto”. 

 

Poiché si sa, i cazzotti, non sono gradevoli da regalare, Giovanni Buitoni propose di chiamarlo bacio. I cartigli, che rendono unico il cioccolatino, sono invece un ‘idea dell’allora direttore artistico della Perugina Federico Seneca, che pare si fosse ispirato alla corrispondenza segreta tra Luisa e Giovanni Buitoni, figlio di Francesco e di quattordici anni più giovane. Si dice infatti che Luisa scrivesse biglietti d’amore all’amante e prima di farglieli recapitare li avvolgesse proprio attorno ai cioccolatini che dalla produzione mandava in assaggio. Così ancora oggi tra il cioccolato e l’incarto argentato, troviamo un dolce messaggio d’amore.

 

Marco Travaglini

 

MagdaClan e il Circo è una magìa

circo magdaclanLa notte di San Silvestro si trasforma in un “CapoDonne”, un cabaret di numeri circensi tutto al femminile per festeggiare insieme l’arrivo del nuovo anno. Il gran finale vede come ospiti il Trio Trioche con “Troppe Arie” l’8 e il 9 gennaio

 

E’ Torino l’ultima data della tournée internazionale 2015 del MagdaClan Circo. Dal giorno di Santo Stefano e sino al 10 gennaio prossimo, il tendone della compagnia di circo contemporaneo MadgaClan è montato al Bunker di via Nicolo Paganini 0/200. E dopo gli “assaggi” di compagnie ed artisti internazionali come Giulia Pont in “Ti lascio perché ho finito l’ossitocina” , mentre domenica, alle ore 17, è il turno di “Atmosphere Magique” cabaret di magia  con Andrea Speranza, Stefano Cavanna, Marco Zecca e Saulo Lucci e lunedì 28 va in scena Carla Carucci con “Ragazza Sera Conoscerebbe Uomo Solo max 70enne” .

 

Da martedì 29 dicembre, il tendone sarà tutto per MagdaClan con “Extra_vagante” in replica dodici volte: il ritrovo è una vecchia soffitta dove, tra stracci e robi vecchi, manichini “Senza_testa” animano il loro circo. Carlone, piccolo circhetto di stoffa, si oppone all’intrattenimento distruggendo il gioco dei “Senza_testa”. La soffitta diventa uno studio televisivo, un intimo spazio di solitudine, il teatro di una battaglia all’ultimo sangue, una prigione, un campo di grilli al mattino…

 

La notte di San Silvestro si trasforma in un “CapoDonne”, un cabaret di numeri circensi tutto al femminile per festeggiare insieme l’arrivo del nuovo anno. Il gran finale vede come ospiti il Trio Trioche con “Troppe Arie” l’8 e il 9 gennaio.

 

Nessun animale in scena, sarà un susseguirsi di magia e discipline come scale di equilibrio, sfera, acrobatica, manipolazioni d’oggetti, giocoleria. Siamo felici di tornare a casa per queste feste. – spiega Alessandro Maida, artista della compagnia cresciuto a CollegnoTorino è la città che ci ha visto crescere professionalmente e artisticamente: siamo onorati di poter presentare lo spettacoloExtra_vagante sotto il nostre tendone proprio in questa città.” Gli spettacoli sono adatti a tutti i tipi di pubblico, si terranno anche in caso di maltempo e all’interno del tendone (riscaldato). All’esterno del tendone sarà allestita un’area bar e ristoro.

 

Come arrivare: percorrendo via Bologna dal centro, via Nicolò Paganini è la terza traversa dopo corso Novara (secondo semaforo). Girare a destra e proseguire dritto fino alla macchia verde in fondo. In bici sono 15 minuti. Autobus n. 2 |18 | 49 fermata “Ponchielli.

 

Massimo Iaretti

 

 

Bus si schianta contro pilone a Nichelino, due feriti

cto Il traffico è rimasto interrotto fino alla rimozione del mezzo

 

Un bus pubblico della linea 35 si è schiantato contro un pilone di una passerella pedonale a Nichelino. A bordo solo due  persone, l’autista e una passeggera, entrambi di 45 anni , che sono rimaste ferite e portate  al  Cto: le loro condizioni non preoccupanti. Il traffico è rimasto interrotto fino alla rimozione del mezzo.

 

(Foto: il Torinese)

Ragazza di 23 anni si uccide lanciandosi da un ponte

ambulanza SOCCORSOSul torrente Chiusella, questa mattina intorno alle 9, nel territorio di Strambinello

 

Aveva 23 anni  la ragazza che si è tolta la vita lanciandosi da un ponte sul torrente Chiusella, questa mattina intorno alle 9, nel territorio di Strambinello. Si ritiene che il drammatico gesto sia stato causato da una crisi depressiva. La giovane, informa l’agenzia Ansa, aveva passato una serata con gli amici a Torino, poi ha parcheggiato l’auto, è salita sul parapetto e si è gettata nel vuoto. I vigili del fuoco hanno recuperato il corpo con l’aiuto di un elicottero.

 

(Foto: archivio)

A Natale finisce la crisi del settimo anno del commercio nei negozi del centro storico

negozi commercio vetrina

La crescita maggiore, +10-15%, si registra  nella telefonia e affini, come Iphone e tablet.  Un significativo +5-7% negli alimentari Made in Italy

 

Gli ultimi sette sono stati anni di crisi nelle vendite natalizie sotto la Mole. Lo spiega l’Ascom tracciando un primo bilancio per il 2015. Questa volta, invece, nel centro storico del capoluogo si registra una nuova spinta ai consumi, dovuta anche ai tanti turisti. Aumentano gli acquisti in cibi,  hi-tech e giocattoli. La spesa media per famiglia è calcolata in 200-250 euro.

 

Maria Luisa Coppa, presidente Ascom di Torino e provincia  dichiara all’agenzia Ansa: “gli acquisti dei torinesi confermano il clima di fiducia che in molti settori si respira in città. Le vie dello shopping sono tornate ad animarsi e i clienti hanno ricominciato a comprare le ultime novità, e i prodotti nuovi per i quali sono disposti a spendere qualcosa in più”.

 

La crescita maggiore, +10-15%, si registra  nella telefonia e affini, come Iphone e tablet.  Un significativo +5-7% negli alimentari Made in Italy e nei cesti natalizi, mentre la ristorazione  ha segnato +4%) ha beneficiato dell’afflusso dei turisti. Stimata tra l’1 e il 2%  la crescita nell’abbigliamento soprattutto nel centro storico di Torino. Il mercato dei giocattoli (+3%) torna in attivo grazie anche al traino cinematografico di Star Wars.