redazione il torinese

Uomo sgozzato trovato in pozza di sangue

carabinieri xxEra un pregiudicato. Anni fa venne processato  e poi assolto, anche per i suoi presunti legami con le Brigate Rosse

 

Il corpo senza vita di  Pierpaolo Pomatto, un pregiudicato di 64 anni, è stato scoperto in una pozza di sangue nella frazione di Vesignano, di Rivarolo Canavese. Sul posto i carabinieri di Ivrea e del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Torino. Il cadavere presenta una profonda ferita da arma da taglio sul collo. Nei pressi sono state trovate alcune banconote di cui si sta cercando la provenienza. Pomatto aveva sul suo conto  precedenti per truffa, estorsione e furto. Anni fa venne processato  e poi assolto, anche per i suoi presunti legami con le Brigate Rosse.

Una favola reale: dona al Comune 50 mila euro per aiutare i senzatetto

clochard 63clochard imbrunireIl progetto di potenziamento dell’ambulatorio Gamba, alla cui realizzazione contribuirà la somma ricevuta dalla Città come donazione, – informa il Comune – prevede l’ulteriore coinvolgimento di personale sanitario specialistico (in particolare negli ambiti di salute mentale, dipendenze, malattie infettive e metaboliche)

 

Sembrerebbe una favola di Natale, ma è realtà. Un anziano torinese di più di 80 anni ha donato alla Città 50 mila euro, a patto che siano utilizzati per aiutare l’ambulatorio Roberto Gamba, vicino a Porta Nuova che ogni anno si prende cura di centinaia e centinaia di persone senza fissa dimora.

 

Per il vicesindaco di Torino, Elide Tisi, Tisi, quello dell’anziano concittadino è “un atto di generosità che assicura risorse preziose a un servizio pubblico di grande utilità. L’ambulatorio Roberto Gamba – sottolinea il vicesindaco – è oggi punto di riferimento per centinaia di senza dimora. Grazie al lavoro quotidiano svolto in quella sede da medici e operatori sanitari e sociali, vengono garantiti colloqui, controlli e quell’indispensabile assistenza sanitaria di base a un gran numero di persone che vivono in condizione di difficoltà ed estrema marginalità”. 

 

Il progetto di potenziamento dell’ambulatorio Gamba, alla cui realizzazione contribuirà la somma ricevuta dalla Città come donazione, – informa il Comune – prevede l’ulteriore coinvolgimento di personale sanitario specialistico (in particolare negli ambiti di salute mentale, dipendenze, malattie infettive e metaboliche), l’ampliamento degli orari di apertura del centro, l’incremento delle attività socio-sanitarie di tipo extra ambulatoriale (in strada e nei luoghi dove i senza dimora trascorrono la giornata) e il rafforzamento della rete di assistenza sanitaria gratuita con particolare riferimento alle cure dentistiche e oculistiche.

 

“Un gesto significativo che dà il segno di una sensibilità che sta crescendo”, sottolinea il vicesindaco  che ha presentato la delibera con cui la giunta ha accettato l’offerta che verrà impiegata  per il progetto di potenziamento dell’ambulatorio nell’ambito del Piano Freddo, in particolare “per l’impiego di personale specialistico nel settore della salute mentale, delle dipendenze e delle malattie infettive e metaboliche”. L’iniziativa prevede anche l’incremento delle attività socio sanitarie extra ambulatoriali, soprattutto su strada.

 

(Foto: il Torinese)

 

 

Come superare la gelosia e vivere serenamente una storia d'amore

gelosia bambini
La gelosia mina la nostra serenità e induce a comportarci in maniera irrazionale. Ecco come superarla

 

E’ un dubbio, un tormento, un’ossessione che il partner si innamori di un’altra e ci abbandoni. La gelosia mina la nostra serenità e ci fa andare il sangue alla testa, rendendoci meno lucidi e inducendoci a commettere degli spropositi. Ma ecco come vincerla e come superare la gelosia.

 

Superare la gelosia, aumentare l’autostima
Se siamo gelose ci sottostimiamo, consideriamo il partner più importante di noi stesse. Abbiamo una bassa considerazione di noi stesse e creiamo una relazione di dipendenza dall’altro per paura di non esserne all’altezza. Dobbiamo, invece, occuparci un po’ di più di noi stesse e aumentare la nostra autostima: solo così, sentendoci all’altezza o addirittura superiori all’altro, possiamo superare la gelosia.

 

Superare la gelosia, fare autoanalisi
Analizziamo le nostre emozioni e cerchiamo di capire se il sentimento di gelosia ha un fondamento o sono soltanto nostre fissazioni ingiustificate. O forse vogliamo semplicemente tornare a provare un po’ di batticuore e quindi ci inventiamo nuovi motivi per provare emozioni forti…

 

Superare la gelosia, non parlarne con il partner
Bisogna evitare di essere cupi, soli, tristi. Non dobbiamo pensare troppo alla gelosia, ma cambiare, fare qualcosa per distrarci, spostare la mente altrove. Gelosia genera gelosia e continuare a rimuginare non aiuta certo a superare la gelosia. 

 

Superare la gelosia, chiedere aiuto a un esperto

Per capire quando il limite della normalità viene superato, guardiamo come modifica i nostri comportamenti. Quando l’ansia, i dubbi o il dolore diventano così intensi da spingerci ad azioni che distruggono il rispetto di noi stessi e dell’altro. Quando non è episodica e transitoria, ma costante, vuol dire che sta diventando patologica, cioè ci fa solo del male. In questo caso, per superare la gelosia è necessario rivolgersi a un esperto, prima che sia troppo tardi.

(www.dilei.it)

Emilio Solfrizzi in Sarto per signora, ovvero i meccanismi perfetti di Feydeau

SARTO TEATRO ALFIERITra scambi d’identità, amori segreti e sotterfugi, la divertente commedia ambientata a Parigi snocciola le avventure del dottor Molineaux che, fresco di matrimonio ma dal comportamento piuttosto disinvolto, per poter incontrare l’ultima conquista, escogita per sé una professione che è quella mai messa in atto di sarto

 

Da martedì 19 (fino a venerdì alle ore 20,45, sabato ore 15,30 e 20,45, domenica ore 15,30) a domenica 24, sul palcoscenico dell’Alfieri, Sarto per signora di Georges Feydeau, interprete Emilio Solfrizzi e con tra gli altri Viviana Altieri, Anita Bartolucci, Barbara Bedrina e Fabrizio Contri. Traduzione, adattamento teatrale e Regia sono firmati da Valerio Binasco, da alcuni anni uno dei nomi più importanti del panorama teatrale italiano. Tra scambi d’identità, amori segreti e sotterfugi, la divertente commedia ambientata a Parigi snocciola le avventure del dottor Molineaux che, fresco di matrimonio ma dal comportamento piuttosto disinvolto, per poter incontrare l’ultima conquista, escogita per sé una professione che è quella mai messa in atto di sarto. Come in altri capolavori, Feydeau muove i propri meccanismi con un passo velocissimo, costruendo assurde situazioni, gag che mettono lo scompiglio tra i tanti personaggi, colpi di scena magistralmente congegnati; il suo gioco d’autore eccellente, la sua comicità perfetta si rivelano ancora oggi strutture costruite appositamente per riempire il vuoto di valori di una società borghese fondata solo sull’apparenza. L’attualità del commediografo sta nel fatto che il pubblico odierno, davanti ai suoi lavori, non li considera affatto come figli di un’epoca determinata, passata e superata, ma coglie in essi una relazione con la società attuale. Sottolinea ancora Binasco: “Come spesso accade, tra le righe di un capolavoro di leggerezza, ci sono poi tanti livelli da esplorare. Quello più impressionante, per me, è la cura che questo grande scrittore dedicava a tutti i dettagli del comico. E’ una macchina che scorre velocissima, la sua, ma il meccanismo è delicato e minuzioso. Bisognerà stare attenti a non trascurare nemmeno il rumore della maniglia di una porta, perché è “pensato” per contribuire a quella sinfonia perfetta che sono i suoi copioni”.

(e. ra.)

Librolandia, il Salone 2016 sarà quello delle "Visioni" (e dei progetti)

salone 483SALONE 569Testimonial di Librolandia sarà Roberto Cingolani, giovane scienziato genovese, “genio” della nanotecnologia

 

Il tema dell’edizione 2016 è “Visioni”. Alla conferenza stampa di  presentazione del Salone del Libro, – la kermesse è in programma al Lingotto dal 12 al 16 maggio – sono stati svelati i progetti del “nuovo corso”, dopo tensioni e dispiaceri legati alle vicende giudiziarie sul passato. 

 

Visioni? Sì, ma “Non generiche velleità utopistiche, ma la capacità di darsi progetti realizzabili. Vogliamo parlare di gente che sta andando lontano perché capace di questa visione”, sono le parole riportate dall’agenzia Ansa, del direttore editoriale della Fondazione, Ernesto Ferrero, rimasto dalla precedente era Picchioni. Testimonial di Librolandia sarà Roberto Cingolani, giovane scienziato genovese, “genio” della nanotecnologia. Il pittore-scultore Mimmo Paladino realizzerà l’immagine dell’evento.

 

Quest’anno la buona notizia per i conti in affanno della Fondazione Salone del Libro è l’ ingresso di soci importanti come Intesa Sanpaolo e Unicredit. Dice Ferrero  che questo aspetto “permette di andare aventi con maggiore serenità e di migliorare il prodotto. Innovazione nella continuità, e una formula collaudata che ha funzionato per 20 anni e funzionerà ancora. Solo una sana manutenzione più agevole con soci forti alle spalle”.

 

(Foto: il Torinese)

Metti una mattinata in Tribunale a Torino. Istruzioni per l'uso

tribunale seratosettoSTORIE DI CITTA’ /

di Patrizio Tosetto

 

Storie di ordinaria burocrazia. L”ufficio è aperto a giorni alterni e dalle 11,30 alle 12,30. Non siamo in quei giorni e in quelle ore. Mi armo di coraggio e, bussando, chiedo lumi all’unico impiegato presente. “Non vede che è chiuso?”

 

Mattinata in Tribunale a Torino, istruzioni per l’uso. Questa ouverture mi è stata suggerita da mia moglie che ascoltava telefonicamente le mie vicissitudini. Un amico mi chiede d’aiutarlo per ottenere un attestato rilasciato dal Tribunale. Passata la zona di controllo chiediamo ai carabinieri dov’è l’apposito ufficio. risposta: sinistra, fino al fondo entrata 10.

 

Arrivati scopriamo che l’ufficio è aperto a giorni alterni e dalle 11,30 alle 12,30. Non siamo in quei giorni e in quelle ore. Mi armo di coraggio e, bussando, chiedo lumi all’unico impiegato presente. “Non vede che è chiuso?”. E’ vero, timidamente insisto: è questo l’ufficio preposto? No! Nel Palazzo dove lo posso trovare? “Non so, si rivolga all’ufficio informazioni”. Liquidato!

Torniamo indietro capendo che le informazioni sono prima della zona di controllo sicurezza. I carabinieri capiscono e ci fanno passare. Abbiamo un numero di stanza, già qualcosa, ma dove si trova questa stanza? Fortunatamente il mio compagno d’avventure è giovane, entra in internet verificando, poi grazie a google arriviamo a destinazione. Prima d’entrare bisogna munirsi di biglietto di prenotazione. Attendiamo, ma sono assalito dal dubbio dei documenti e dalla necessità della famosa marca da bollo.

 

Un’altra volta mi armo di coraggio e busso. “Non è il suo turno!” Vero, ma vorrei solo farle una domanda: Ci vogliono le marche da bollo? Gentilmente mi sporge un foglio: Ci vogliono ed è fornito il dettaglio. Per non perdere il turno il “compare” (lui del resto è il più giovane) corre dal tabacchino che è, ovviamente, fuori dal Tribunale. Finalmente il nostro turno. Fortunatamente ricevuti dalla stessa impiegata gentile. Tra verifica documenti, marche da bollo e timbri , tempo intercorso 20 minuti. Altra domanda: tempi di risposta? “10 giorni, può consultare il portale, se poi vuole anticipare il rilascio del decreto paga una tassa in più e possiamo rilasciare prima”.

 

Va bene, usciamo soddisfatti. “Qualcosa Abbiamo portato a casa” Non vorrei essere accusato di vedere “il pelo dell’uovo” ma non si poteva fare tutto via internet, pagamento bolli compreso? Purtroppo mi terrò, e per molto tempo, questo dubbio.

 

(Foto: il Torinese)

ALLE MOLINETTE LA SUPER TAC CHE ABBATTE LE RADIAZIONI DEL 90%

molinetteL’ accuratezza è così elevata che il direttore della Radiologia universitaria, Giovanni Gandini, ha annunciato di voler mettere la macchina a disposizione per un nuovo studio sulle mummie del Museo Egizio

 

Alle  Molinette è stata installata una nuova Tac, la Tc Revolution, che in soli 0,28 secondi è capace  di esaminare un organo con estrema precisione. La velocità permette di eliminare le inesattezze del movimento, per esempio del cuore. Le radiazioni vengono abbattute del 90%, con un guadagno per la salute del paziente. L’ accuratezza è così elevata che il direttore della Radiologia universitaria, Giovanni Gandini, ha annunciato di voler mettere la macchina a disposizione per un nuovo studio sulle mummie del Museo Egizio.

 

(Foto: il Torinese)

Fassino annuncia un fondo civico per i commercianti che denunciano usura e racket

fassino 33comune palazzo civico“Spetta alle istituzioni non lasciare soli gli operatori economici che denunciano episodi come estorsioni, usura e racket”

 

Il bilancio 2016 della Città, che sarà al vaglio della Sala Rossa  nelle prossime settimane, disporrà di un capitolo apposito  dedicato al contrasto della criminalità organizzata.

 

Lo ha annunciato il sindaco Piero Fassino spiegando che verrà creato “un fondo a sostegno delle vittime e degli operatori commerciali che decidono di denunciare”. La notizia è stata data dato in Consiglio comunale dal primo cittadino, nel rispondere a una richiesta di comunicazioni sull’ inchiesta sulla ‘Ndrangheta che ha portato a 20 arresti per criminalità organizzata.

 La richiesta di comunicazioni in aula era giunta dal  consigliere Fabrizio Ricca, della Lega. A rispondere nel dettaglio l’assessora alle Politiche per la Sicurezza Giuliana Tedesco , in merito ai recenti arresti dell’operazione Big Bang: “L’arresto di 22 persone e il sequestro di esercizi commerciali in seguito all’operazione Big Bang hanno dimostrato che lo Stato qui è presente. Molti arrestati erano recidivi, già incarcerati in seguito all’inchiesta Minotauro: le Forze dell’Ordine non hanno mai abbassato la guardia e hanno continuato a monitorarli. Per questa Amministrazione la promozione della legalità è un aspetto cruciale: per tutelare imparzialità, dare sicurezza ai cittadini e garantire certezza del diritto, trasparenza e libera concorrenza

“Non sono scandalizzato  che la gente abbia paura a denunciare – ha spiegato Fassino – e mi paiono  impropri gli atteggiamenti moralistici nei confronti delle vittime. Spetta alle istituzioni non lasciare soli gli operatori economici che denunciano episodi come estorsioni, usura e racket”.

 

(Foto: il Torinese)

 

IL DIBATTITO IN SALA ROSSA (www.comune.torino.it)

 

Fabrizio Ricca (Lega Nord): Abbiamo richiesto le comunicazioni visto il silenzio assordante di questi giorni da parte dell’Amministrazione, a seguito degli arresti di ’ndrangheta. Voglio che il Sindaco condanni le attività criminose. Vorrei un segnale forte da parte della Città che metta in tranquillità tutte quelle persone che vogliono denunciare perché possano farlo in assoluta tranquillità. Il dibattito in Consiglio Comunale è fondamentale anche solo per far sentire la vicinanza. In questo modo, se tutti quanti condanniamo, sarà più forte la Città e tutte quelle persone che si imbattono in questi fenomeni.

 

Fosca Nomis (PD): La Città ha squarciato il velo della presenza della ’ndrangheta con il processo Minotauro, a seguito del quale il Consiglio ha deciso di istituire la Commissione Legalità e la costituzione di parte civile della Città nel processo, con la conseguente destinazione di fondi ad attività specifiche. Il silenzio ha segnato tante vittime e l’85% degli operatori economici non conosce le norme per tutela in caso di denuncia di casi di racket e usura. Come Commissione abbiamo sollecitato la polizia municipale ad avviare un percorso di formazione perché possa svolgere ruolo di vicinanza e informazione sulle tutele riservate a operatori economici che decidano di denunciare. Cento gli agenti formati. La Commissione Legalità, che tutto il Consiglio ha voluto, ha lavorato con lo spirito di fare fronte comune, insieme a sindacati, rappresentanti di categorie e società civile, per riuscire a sconfiggere la zona grigia di corruzione, ignoranza, paura, luoghi dove attecchiscono le organizzazioni criminali. In questo contesto, la proposta è quella di costituire un Fondo da parte della Città a sostegno delle spese legali per chi decida di denunciare. Vogliamo che sia non un incentivo, ma un supporto della Città che ha un ruolo importante nell’emersione nel racket e nell’usura.

 

Vittorio Bertola (5 Stelle): Questo deve essere un momento di riflessione generale su cosa abbiamo fatto e su quello che abbiamo ancora da fare. La criminalità organizzata è diffusa e radicata nel territorio torinese: ne sono dimostrazione le tre inchieste condotte dalla Magistratura in questi ultimi anni. Vi è una penetrazione capillare che non si vede e capisco la difficoltà nell’identificare parte della criminalità organizzata. Nel report realizzato su richiesta della Commissione Legalità fui molto colpito nel notare la paura di esporsi che intercorre tra gli esercenti. Pertanto credo che la politica debba avere il coraggio e dare un segnale, dimostrando che le Istituzioni sono dalle parte di chi denuncia, e che la politica si espone combattendo la criminalità organizzata.

 

Maurizio Marrone (F.D’I.): Io ho un’esperienza personale del pizzo quando ai tempi dell’università mi capitò, dopo aver aperto un circolo in San Salvario, una richiesta di pizzo. E ricordo perfettamente la solitudine provata di fronte alla poca certezza della pena che connotò la vicenda. Infatti, uno dei periodici indulti permise a quelle persone di tornare in libertà e non mi stupirebbe che siano tornate nel giro della malavita proprio ora che la zona è diventata la sede della movida torinese.Secondo me è simbolico il fatto che alcune delle basi della criminalità organizzata fossero dentro il quartiere di San Paolo, dove il presidente è un esponente di Libera. Ciò dimostra come in una città come questa dove si fanno report conoscitivi e si fanno costantemente manifestazioni pubbliche contro la mafia, si verifichino eventi criminali di questa portata. È necessario che la lotta alla mafia sia affidata alle Forze dell’Ordine e alla Magistratura, e non all’associazionismo, affinché si possano avere risultati, nella speranza che la realtà oscura della criminalità sia sradicata del territorio.

 

Michele Curto (SEL): Con l’operazione Minotauro si è capito che nulla nella città sarebbe stato come prima e a fine mandato si devono trarre conclusioni su quello che è stato fatto e su quanto c’è da fare. Le varie organizzazioni (partiti, sindacati, associazioni…) hanno una capacità scadente di presidio sul territorio e su ciò si dovrebbe riflettere. Vorrei parlare di 3 temi che l’Amministrazione dovrebbe risolvere prima della fine del mandato. Il Caat, società al 98% pubblica (secondo sito produttivo del territorio, che ha subito diverse indagini in passato), ma che usa modalità private nella gestione degli appalti. Poi la gestione dei calcestruzzi per le Olimpiadi 2006 da parte della criminalità organizzata. Infine, il cantiere Tav con Italcoge e Martina: società che, successivamente si è visto legate alla ‘ndrangheta. Su questi temi la chiarezza deve essere fatta perchè i fatti sono gravi.

 

Andrea Tronzano (Forza Italia): Queste comunicazioni sono importanti perchè dimostrano che il Consiglio comunale non ha paura di condannare questi fatti e porre al centro la parola legalità come faro assoluto. È soprattutto il piccolo commercio, che non si trova sotto i riflettori, a subire minacce e malversazioni dalla ’ndrangheta: questo anche perchè siamo il Paese degli annunci. In una riunione con il Prefetto si era infatti deciso di convocare i parlamentari per porre rimedio alla depenalizzazione di alcuni reati, Non solo non è stato fatto, ma proprio in questi giorni abbiamo assistito a ulteriori depenalizzazioni che in generale rendono sempre più fertile il terreno per il radicamento della criminalità in senso ampio. Infine, ogni dichiarazione ha il suo peso. Mi sono scandalizzato nel sentire un ex sindaco dire che ha gestito “da buon padre di famiglia” la questione Murazzi, quando non pagare i canoni è un reato e quando nella movida selvaggia si discute da tempo se ci siano infiltrazioni criminali o meno.

 

Paola Ambrogio (F.D’.I.): Dei fatti di questi giorni, il silenzio degli operatori commerciali è forse la cosa che colpisce maggiormente. E se il questionario predisposto dalla Commissione Legalità non aveva fatto emergere criticità, la relazione conclusiva denunciava invece una scarsa fiducia da parte degli operatori commerciali nella politica e nella Polizia municipale. Mettersi contro la criminalità organizzata fa paura, i cittadini hanno timore. Per queste ragioni occorrerà fare qualcosa in più, anche a livello regionale: più formazione per la Polizia Municipale e più fondi per aumentare il numero di addetti sul territorio. E benvenute saranno tutte le risorse disponibili a sostenere la causa.

 

Paolo Greco Lucchina (NCD): Oggi non è una giornata dedicata alla promozione della cultura della legalità, ma se gli esercizi commerciali sono oggetto di infiltrazioni malavitose abbiamo il dovere morale di essere presenti. E occorre non soltanto denunciare i fatti. Per diventare incisivi è bene individuare misure più stringenti nel codice degli appalti e sarebbe utile invitare i parlamentari piemontesi a sollecitare una discussione sul tema alle Camere. La vera questione è il collegamento tra gli appalti e i subappalti, lì dove ingenti somme sono impiegate e l’economia reale si manifesta.

 

(M.Q.) – Ufficio stampa Consiglio Comunale

Morta al Cto anziana ustionata per avere acceso stufa con alcol

cto 21I vigili del fuoco  l’avevano portata fuori dall’alloggio andato in fiamme ed erano riusciti a salvare il gatto e il cane

 

Non ce l’ha fatta ed è morta nel reparto grandi ustionati del Cto  Giovanna Ceroni, la 81enne che venerdì  è rimasta ustionata in casa in frazione Muriaglio di Castellamonte. Le ustioni erano sul 75% del corpo: aveva alimentato la stufa con l’alcol. I vigili del fuoco l’avevano portata fuori dall’alloggio andato in fiamme ed erano riusciti a salvare il gatto e il cane, che era stato rianimato grazie a una  bombola dell’ossigeno.

 

(Foto: il Torinese)

Udinese-Juventus 0-4. Poker Bianconero

juve udinesejuve logo neroLa rimonta bianconera continua, strapazzato l’Udinese, arriva la decima vittoria consecutiva in campionato con il secondo posto assicurato. La squadra di Allegri si riprende la rivincita sull’Udinese che aveva vinto allo Stadium la prima di campionato, inaugurando e dilagando il Dacia Arena con un 4-0 piuttosto semplice

 

Reti: pt 15′ Dybala, 17′ Khedira, 25′ rig Dybala, 42′ Alex Sandro.

 

Udinese (3-5-2) Karnezis; Wague (55′ Hertaux), Danilo, Felipe; Widmer, Badu, Lodi, Iturra, Edenilson; Thereau (70′ Bruno Fernandes), Di Natale (60′ Zapata). All. Colantuono.

 

Juventus (3-5-2) Buffon; Rugani, Bonucci, Chiellini (58′ Cáceres); Lichtsteiner (80′ Padoin), Khedira, Marchisio, Asamoah, Alex Sandro; Dybala (66′ Morata), Mandzukic. All. Allegri

 

Arbitro: Rocchi di Firenze

 

Ammoniti: Badu (U), Chiellini (J)

 

Espulsi: al 24′ Danilo (U)

 

Il tutto si decide già nel primo tempo, al 26′ il risultato è già sul 3-0 contro la squadra di Colantuono rimasta in 10 per l’espulsione di Danilo, e la ciliegina sulla torta arriva al 42′ con la prima rete stagionale firmata da Alex Sandro. Nella ripresa i bianconeri potrebbero aumentare il loro bottino, ma si accontentano di quanto fatto nel primo tempo e per i padroni di casa c’è solo un po’ di orgoglio tirato fuori da Lodi, ma la Juve continua a comandare. L’avvio è piuttosto blando, uno studio da ambo le parti con un’occasione ciascuna, prima la traversa di Lodi e poco dopo Mandzukic, che tutto solo non riesce a trovare l’imbucata vincente. Al 16′ ci pensa Dybala a spezzare l’equilibrio, ingannando Karnezis su punizione. Non passano molti minuti che arriva il raddoppio: Dybala calcia dalla bandierina e trova Khedira che approfitta di uno svarione collettivo della retroguardia dell’Udinese e di testa appoggia sul secondo palo. Nel mezzo delle due reti anche i padroni di casa hanno la loro occasione, con Edenilson che spreca sparando in alto. Come se non bastasse, al 25′, Mandzukic entra in area e viene steso da Danilo: rigore ed espulsione assicurata e, senza alcuna esitazione, Dybala segna il 3-0 dal dischetto. L’uomo in meno pesa per l’Udinese e la Juventus non si risparmia e non risparmia i padroni di casa: al 42′ Alex Sandro con un magnifico destro dal limite dell’area sigla la sua prima rete e il poker per i bianconeri. La ripresa é piuttosto accademica, al 25′ Dybala lascia il posto a Morata che subito prova a cercare la porta con un tiro rasoterra, respinto da Karnezis. Alla mezz’ora Lodi prova ad impegnare Buffon con una punizione piuttosto insidiosa che costringe il numero 1 bianconero a spingere in angolo. Un ottimo inizio per la Juve in questa prima giornata di ritorno, all’inseguimento del Napoli.

 

Roberta Perna