La quasi totalità degli incendi che hanno riguardato il Piemonte dall’ inizio dell’anno è di natura volontaria. I roghi sono stati 341, dei quali 143 nella sola area metropolitana di Torino. Sono andati distrutti centinaia di ettari di bosco, con un danno ambientale incalcolabile ed elevatissimi costi di spegnimento. I carabinieri forestali del Gruppo di Torino hanno denunciato un uomo di 65 anni di Avigliana, ritenuto responsabile dell’incendio dello scorso 22 marzo nel territorio di Giaveno. E’ stato infatti individuato il punto di partenza dell’incendio, un’area verde che l’uomo voleva ripulire dei residui vegetali presenti. Ora rischia una condanna da uno a cinque anni di reclusione, che aumenta da quattro a dieci quando l’incendio è innescato dolosamente.
“Canti del Caos”
La poesia diventa arte al MEF di Torino
Ideato dal poeta-performer veneto Alessandro Burbank e progettato da Beatrice Spampinato con Paolo Zammitti e l’Associazione “Amalgama” (il sostegno è della Compagnia di San Paolo), “Canti del Caos. Poetry as Performing Art” porta la poesia in uno dei templi dell’arte contemporanea subalpina per dimostrare che la poesia performativa è arte, assolutamente al passo coi tempi. Attraverso il “poetry slam” (competizione poetica aperta al più vasto pubblico, nata in un Jazz Club di Chicago nel 1984), sei fra i migliori poeti under 30 selezionati in tutta Italia dalla LIPS – Lega Italiana Poetry Slam si sfideranno infatti a “colpi di versi” negli spazi inconsueti del MEF-Museo Ettore Fico di via Cigna 114, a Torino. Il vincitore sarà decretato dal pubblico e solo lui potrà accedere alla fase successiva e intraprendere così un percorso per arrivare a trasformare la poesia in “performing art”. Il progetto si divide in tre fasi. Si parte venerdì 12 aprile, alle 21,30, quando sul palco del MEF, i sei sfidanti reciteranno poesie scritte di loro pugno per sottoporle al giudizio del pubblico. La competizione si articolerà in due manche. Nella prima reciteranno una poesia ispirata alla trasformazione dell’ex stabilimento industriale SICME in MEF, luogo di cultura e di sperimentazione artistica; nella seconda manche declameranno invece un testo poetico senza vincolo di tematica. Al termine delle due manche i due poeti che avranno ottenuto il punteggio più alto si sfideranno in finale. Il vincitore sarà decretato dal pubblico e inizierà una collaborazione della durata di quattro mesi, da aprile a luglio, con Alessandro Burbank. La residenza artistica in programma da Off Topic sarà coadiuvata dal regista teatrale Girolamo Lucania e dal digital artist Rajan Craveri che esploreranno le possibilità della poesia orale: sonorità, gestualità, stile, intrattenimento, interattività, interdisciplinarietà. Il progetto si concluderà venerdì 20 settembre sempre al MEF con una performance poetica di Alessandro Burbank che avrà a tutti gli effetti il valore di una performance d’arte. “Canti del Caos” prende spunto dall’omonimo libro di Antonio Moresco ( dove l’autore descrive il processo creativo di uno scrittore nella fase di ideazione di un racconto ) e riflette sul ruolo attivo/passivo, critico/acritico del pubblico, che verrà invitato a prendere parte al destino della performance stessa. La direzione artistica e la conduzione del primo appuntamento, il “poetry slam” del 12 aprile, sono affidate ad Arsenio Bravuomo e ad Alessandra Racca, organizzatori di “Atti Impuri Poetry Slam”, nonché coordinatori per il Piemonte della LIPS – Lega Italiana Poetry Slam. L’ingresso è libero.
g.m.
Gli agenti del Commissariato “Barriera Nizza” hanno proceduto al sequestro penale di un locale sito in via Galliari e adibito ad attività commerciale di Internet Point e Phone Center, ritenuto pericoloso per la salute e l’incolumità dei lavoratori e degli utenti
In occasione del controllo, gli operatori di Polizia, coadiuvati da personale dell’ASL Spresal (Servizio prevenzione sicurezza e salute lavoro)., hanno riscontrato numerose violazioni della normativa di sicurezza. In particolare, l’impianto elettrico risultava privo delle conformità e di fattura precaria con rischio sovraccarico, corto circuito e rischio elettrico
Fusioni tra Comuni oppure Unioni, quale può essere la scelta migliore per gli enti locali di piccole o piccolissime dimensioni per il futuro. MPP-Movimento Progetto Piemonte e Comitato Autonomia Piemont non hanno dubbi su quale strada non sia da prendere: quella delle fusioni, soprattutto se queste vanno contro la volontà della popolazione e si basano unicamente sulle proposte di delibere dei consigli comunali inoltrate alla Regione Piemonte. Per affrontare questo tema, che ha interessato recentemente alcune realtà comunali sul territorio subalpino, suscitando un acceso dibattito, organizzano
VENERDI’ 12 APRILE ALLE ORE 21
a QUAGLIUZZO (TO), Museo Fossilifero (ex chiesa), via del Campanile
l’incontro pubblico sul tema “FUSIONE DI COMUNI – I MOTIVI DEL NO”
Dopo un saluto del sindaco di Quagliuzzo, Ernesto Barlese, il presidente del Movimento Progetto Piemonte e consigliere comunale di Villamiroglio (Alessandria) Massimo Iaretti interverrà sugli aspetti politici e legali che portano ad un giudizio negativo per i processi di fusione di enti locali. “Non siamo contrari per principio – dice Iaretti, che dal 2010 al 2014 era stato consigliere comunale a Parella e capogruppo di ‘Pedanea’ nell’Unione Terre del Chiusella – ma la legge regionale deve essere profondamente rivista soprattutto nei casi nei quali la popolazione di almeno uno dei comuni interessati dal processo esprima un parere referendario contrario. Poi ci sono anche considerazioni di carattere storico, identitario e sociale che pesano”. Secondo l’attuale normativa, infatti, è sufficiente per arrivare ad attivare un processo di fusione tra comuni la delibera degli stessi, mentre la consultazione è solo consultiva. C’è, tra gli altri il caso limite, di Gattico e Veruno, dove si è arrivati alla fusione nonostante il parere contrario espresso nel referendum dai cittadini di entrambi i paesi. Di particolare spessore sarà il contributo di Andrea Riva, già consigliere comunale dell’ex Comune di Cuccaro Monferrato, ‘fuso’ con Lu (entrambi in Provincia di Alessandria) nonostante il parere contrario dei cittadini che al referendum anno votato no. Riva si soffermerà, in particolare, sui vari aspetti che evidenziano e motivano la contrarietà alle fusioni. “I piccoli comuni sono una realtà viva della nostra terra – dichiarano Carlo Comoli e Augusto Racca, del coordinamento del Comitato Autonomia Piemont – e volerli rendere protagonisti di fusioni, soprattutto quando non c’è la volontà della popolazione, vuol dire perpetrare un’azione forte che ne nega la loro identità. Ecco perché siamo contrari a tutte le decisioni che vengono fatte calare dall’altro sulla testa dei cittadini”.
Gli agenti della Squadra Volante di Torino hanno arrestato nelle scorse ore un cittadino rumeno di 27 anni residente nel quartiere San Paolo. L’intervento è stato eseguito a seguito di una segnalazione giunta al 112 relativa ad urla provenienti da uno stabile del quartiere. Individuato l’appartamento, gli agenti riuscivano ad accedere, trovando una donna ed un bambino di 8 anni in lacrime. La donna riferiva di aver subito l’ennesima aggressione da parte del marito violento, assuntore abituale di sostanze alcoliche. Anche questa volta la furiosa litigata era nata per futili motivi. La donna era stata presa per il collo dal marito, spinta contro il muro, presa a schiaffi, riportando lesioni giudicate guaribili in cinque giorni. Sebbene l’uomo non avesse precedenti né denunce a suo carico per fatti analoghi, risultavano agli archivi di polizia alcuni interventi presso la stessa famiglia a seguito di violenti litigi. L’uomo è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia.
Torino Comics e l’associazione di cosplayer Cosmile, grazie al supporto e alla collaborazione dell’associazione Amici dei bambini cardiopatici e la sua presidentessa Marina De Nardo, hanno organizzato nel pomeriggio di venerdì 5 aprile una visita ai bimbi ricoverati all’ospedale Regina Margherita
I bambini hanno potuto incontrare alcuni dei propri personaggi preferiti, daElsa, Olaf e Anna di Frozen a Spiderman, da Dragonball ad Harley Quinn (batman). I cosplayer hanno donato giochi, disegni, dvd e gadget, oltre a biglietti omaggio per la 25esima edizione di Torino Comics,in programma a Lingotto Fiere dal12 al 14 aprile.Sono stati visitati i reparti di cardiologia e cardiochirurgia, pediatria ospedaliera, pediatria a indirizzo infettivologico e il day hospital di nefrologia e gastroenterologia. Entusiasmo e grandi sorrisi non solo tra i bambini ma anche tra il personale ospedaliero: medici e infermieri si sono fatti coinvolgere e hanno scattato foto insieme ai cosplayer, in una giornata che ha portato un raggio di sole nel cuore di persone e famiglie in difficoltà.
“Eletti, militanti e simpatizzanti di Fratelli d’Italia di Torino e del Piemonte prenderanno parte alla manifestazione Sì Tav, portando in piazza le bandiere tricolore, ma non le insegne di partito. Noi siamo da sempre a favore dell’opera e riteniamo che si debba esprimere senza remore la propria convinzione. Ma vogliamo sgombrare il campo da ogni possibile strumentalizzazione di parte, a differenza di certe forze politiche di sinistra scopertesi pro-Tav magari solo in tempi più recenti”. Così si è espresso il portavoce regionale di Fratelli
d’Italia, Fabrizio Comba, a proposito dell’evento in programma a Torino. “La Torino-Lione – prosegue Comba – è un’infrastruttura indispensabile per lo sviluppo e la competitività della nostra Regione. FdI continuerà pertanto, come già sostenuto dalla presidente, On. Giorgia Meloni, in tutte le sue sedi, istituzionali, politiche e soprattutto tra la gente, nella battaglia per portare a compimento il progetto”. “Quello di domani – conclude l’esponente di FdI – sarà una manifestazione di popolo alla quale diamo la nostra piena e convinta adesione”.
“Partecipiamo profondamente al dolore e allo sdegno dei familiari di Stefano Leo, a cui va tutta la nostra vicinanza e solidarietà. Leggiamo con sgomento le parole del papà, Maurizio, che parla di un Paese che non tutela i suoi cittadini. Uno sgomento acuito al massimo dall’abnegazione, dallo spirito di sacrificio, dal senso del dovere che animano noi poliziotti, impegnati spesso oltre i nostri limiti per dare risposte ai cittadini. Risposte che a volte, però, sono vanificate da corto-circuiti di un sistema giustizia che presenta sintomi di malattia, come provato da vicende giudiziarie trascorse e, drammaticamente, anche oggi da quella che ha portato alla devastazione della famiglia Leo. Risposte, quelle che gli Appartenenti alle Forze dell’ordine danno nonostante tutte le difficoltà, le necessità e le carenze con cui pure devono lottare, che cadono nel vuoto ogni qualvolta la totale inesistenza della certezza della pena causa ulteriore nocumento, ingiustizia, sbigottimento alla cittadinanza. Come è sacrosanto pretendere che il lavoro di chi fa sicurezza funzioni, è altrettanto fondamentale che anche tutto il sistema che deve consentire di chiudere il cerchio perché venga fatta giustizia sia sano ed efficiente, altrimenti ciò che facciamo ogni giorno in ogni angolo d’Italia è perfettamente inutile. I cittadini guardano alla realtà, e vivono sulla loro pelle gli effetti di ciò che decide e fa chi rappresenta lo Stato. Uno Stato che così non può risultare credibile. Gli appartenenti alle Forze di Polizia svolgono un lavoro difficile, sostengono il peso di responsabilità gigantesche, sono sottoposti a un controllo severissimo, ma nonostante tutto vanno avanti a testa bassa per quattro spiccioli e rispondono al meglio alle grandi pretese che si avanzano nei loro confronti. Ma il sistema nel suo complesso deve dare risposte certe. Oggi siamo tutti sconfitti”. Così Valter Mazzetti, Segretario Generale dell’Fsp Polizia di Stato, a proposito della notizia che Said Mechaquat, il 27enne che il 23 febbraio ha ucciso con una coltellata alla gola il 33enne Stefano Leo, quella mattina non doveva trovarsi ai Murazzi ma in carcere, a seguito di una condanna a 1 anno e 6 mesi per maltrattamenti e lesioni aggravate ai danni dell’ex compagna. Il giudice aveva negato a Said la sospensione condizionale della pena per alcuni reati commessi in passato, ma alla sentenza, divenuta definitiva, non era stata data esecuzione.
Truffatore si impossessa di 150 mila euro
I Carabinieri della Stazione di Govone (Cuneo) hanno denunciato a piede libero un uomo di origine campana di 36 anni per furto, truffa, appropriazione indebita e riciclaggio.
In particolare, a seguito della querela presentata ai Carabinieri govonesi da un esercente commerciale di Magliano Alfieri, i militari hanno potuto ricostruire la condotta criminale dell’uomo consistita nell’ottenere dalla vittima, attraverso artifizi e raggiri, la somma di 150.000 euro in forma di contanti ed assegni, ovvero di impossessarsi di 100 cambiali a firma del querelante, custodite presso il proprio esercizio commerciale al fine di acquistare un orologio dal valore di 15.000 euro. Durante la perquisizione domiciliare eseguita a casa dell’indagato sono state rinvenute 21 delle 100 cambiali in questione, sottoposte a sequestro. Per l’uomo, con un passato da esercente di prodotti alimentari in Castagnito, è scattata la denuncia per truffa, furto, appropriazione indebita e riciclaggio e dovrà dunque per questo difendersi nelle aule del Tribunale di Asti.
E’ proprio vero che la credulità popolare trova ancora dei boccaloni nell’era del digitale. E spesso dietro seducenti guaritori, santoni o maghi si celano degli impostori pronti ad approfittare delle debolezze e dell’ignoranza altrui. Questa volta, però, la delinquente che aveva messo in atto l’azione delittuosa è incappata nelle maglie della giustizia.
Nel mese di marzo scorso una signora 46enne residente a Cosenza, presentava una querela nei confronti di una donna resasi responsabile di truffa nei suoi confronti. A partire dal gennaio 2019 la vittima, dopo un primo approccio avvenuto su Facebook, iniziava ad avere contatti telefonici con una sedicente maga che le proponeva riti e preghiere di “purificazione“. La truffata accettava di acquistare servizi per “purificare“ la propria figlia adolescente che stava uscendo da una travagliata storia sentimentale. Per tali riti di purificazione la vittima pagava, tramite varie ricariche su carta PostePay, la somma di 4.000 Euro nell’arco di due mesi. Durante questi riti di purificazione e preghiera, che avvenivano telefonicamente con riti di varia natura, la vittima presentava il proprio compagno alla sedicente maga. Tra la maga e il compagno della denunciante, avevano inizio così una serie di contatti telefonici paralleli a quelli che aveva con la moglie, a seguito dei quali anch’egli accettava di pagare 1000 euro, con il solito sistema di ricarica di carta prepagata postale, per i servizi della “maga” anche in questo caso per preghiere e riti vari al fine di “purificare” il corpo e l’anima dell’uomo. Durante una di queste conversazioni la maga convinceva l’uomo a spogliarsi e a inviarle un video in cui l’uomo si mostrava nudo, in atteggiamenti intimi, affermando che ciò era necessario per i riti esoterici praticati. Nei giorni successivi la truffatrice minacciava l’uomo di inviare il video ai suoi famigliari e di pubblicarlo in rete, se non le fosse stata pagata una somma in denaro, estorcendogli in un primo momento la somma di 1500 Euro e poi in un secondo tempo chiedeva ulteriori pagamenti, sempre sotto la minaccia della divulgazione del video. A questo punto l’uomo cadeva in depressione, confessava alla moglie quanto successo e disperato minacciava il suicidio, inducendo così la consorte a rivolgersi alle Forze dell’Ordine. Le indagini permettevano ai Carabinieri della Stazione di Nizza Monferrato interessati dai colleghi calabresi che avevano individuato la zona di appartenenza della truffatrice, di identificare e deferire alla Procura della Repubblica di Alessandria la sedicente maga, una donna 52enne residente nel nicese, con piccoli precedenti a carico. Le attività investigative permettevano di acquisire le carte PostePay utilizzate per ricevere il denaro estorto e i cellulari tramite i quali avvenivano i contatti con le vittime.
M.Iar.