redazione il torinese

Quanti comuni fioriti nella guida di Asproflor

FIORI SINDACI COMUNEAlla Mostra Regionale di San Giuseppe

E’ freschissima di stampa la nona edizione della “Guida ai Comuni Fioriti d’Italia”, edita da Asproflor, l’Associazione dei produttori florovivaisti, presieduta da Renzo Marconi. E sono molti i centri del Piemonte e della Valle d’Aosta ad essere inseriti nella prestigiosa pubblicazione tra quelli che erano stati premiati ad Alba nell’autunno scorso. Ogni Comune Fiorito (sono su tutto il territorio nazionale, ma in particolare in Piemonte ed in Valle d’Aosta) viene presentato sinteticamente per le sue caratteristiche e sono indicatele strutture di ospitalità ed accoglienza e cosa c’è da vedere e quali manifestazioni si svolgono nei rispettivi territori. La “Guida ai Comuni Fioriti d’Italia” verrà presentata, in anteprima piemontese, alla Mostra regionale di San Giuseppe a Casale Monferrato, che si tiene al Palafiere nel Quartiere Fieristico della Cittadella, nello stand dei Comuni Fioriti e di Coniolo Fiori, mercoledì 16 marzo, alle ore 20, con l’intervento di Agostino Giusto per Asproflor e del sindaco di Coniolo, Vincenzo Amich. Lo stand è a cura dei Comuni Fioriti ed in particolare di Coniolo, centro della collina monferrina che ogni anno organizza “Coniolo Fiori” che, inserito nel contenitore Riso e Rose in Monferrato, ne costituisce un elemento portante ed è in grado di attirare, oltre ai visitatori, espositori da tutta Italia a partire dalla Provincia di Pistoia in Toscana e dal suo distretto florovivaistico, senza dimenticare i vivaisti monferrini, in particolare i Vivai Varallo (curatore dell’allestimento floreale di Coniolo Fiori alla Mostra di San Giuseppe).

Questo l’elenco dei Comuni Fioriti inseriti nella guida:
Aci Bonaccorsi (Sicilia)
Agliè (Piemonte)
Alba (Piemonte)
Albano Vercellese (Piemonte)
Alto (Piemonte)
Andorno Micca (Piemonte)
Antey Saint Andrè (Valle d’Aosta)
Anzola d’Ossola (Piemonte)
Arco (Trentino Alto Adige)
Armeno (Piemonte)
Avigliana (Piemonte)

Inail e Cip per lo sport tra i disabili del lavoro

INAIL

Sottoscritta la convenzione

E’ stata recentemente sottoscritta la convenzione tra il Cip – Comitato italiano paralimpico – Comitato regionale del Piemonte e la direzione regionale Inail Piemonte, da parte del presidente Cip subalpino, Silvia Bruno e di Alessandria Lanza, direttore regionale dell’Istituto. L’obiettivo è quello di promuovere la pratica sportiva agonistica ed amatoriale tra le persone che presentano disabilità da lavoro. Sono intervenuti Luca Pancalli, presidente nazionale Cip e l’atleta Silvia De Maria.

Massimo Iaretti

 

Se il bilancio è "pop": Torino prima in Italia e in Europa

Pop può essere anche il bilancio. Lo dimostra per primo in Italia e in Europa il Comune di Torino, che ha redatto il Popular Financial Reporting, uno strumento contabile che rappresenta le performance degli enti pubblici locali, su base integrata. La partenza è concepire il bilancio comunale integrato, in ottica di consolidamento, con i dati contabili delle società e delle organizzazioni (fondazioni, associazioni) che il Comune delega nell’erogazione dei servizi per i cittadini

di Paolo Pietro Biancone*

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Per dirla in parole POP, il bilancio diventa non più un adempimento per addetti ai lavori, ma diventa uno strumento per decidere e condividere con tutti coloro che sono interessati alle politiche e alle strategie dell’azienda pubblica locale. In primo luogo, il bilancio POP, largamente diffuso da ormai molti anni nei Paesi anglosassoni (USA, Canada, Australia), si configura come elemento di stimolo alla partecipazione e al confronto, favorendo il coinvolgimento di tutti i “portatori d’interesse”, dalle famiglie alle associazioni di volontariato, dalle imprese alle organizzazioni sindacali, dai professionisti agli studenti, agli anziani, alle persone con disabilità.

Le idee dei cittadini sono una preziosa risorsa di cui ogni amministratore pubblico deve sempre fare tesoro. Per questo motivo, il Popular Financial Reporting del Comune di Torino, frutto della collaborazione scientifica del Dipartimento di Management dell’Università di Torino, rappresenta uno strumento assai efficace per invogliare le persone a far sentire la propria voce a proposito dei bisogni del territorio in cui vivono, lavorano e trascorrono il loro tempo libero e, al contempo, per spingere a fornire utili indicazioni per la definizione dei programmi di governo della Città. E’ un documento alla base di una più ampia innovazione culturale sia scientifica, in quanto rivede il bilancio in ottica di semplicità e accessibilità ai non addetti ai lavori, sia aziendale, in quanto l’azienda deve compiere sforzi di identità e organizzativi per riuscire a redigere un documento che comporta il coinvolgimento di tutte le aree aziendali e di tutto il gruppo di aziende che gravitano intorno al Comune.
Cruciale è anche il piano di diffusione del documento, che deve essere strutturato, capillare e sfruttare tutti i canali per la condivisione e il confronto: in questo la rete aiuta.

Le sfide lanciate nell’introduzione del bilancio POP sono molte e presentano non poche difficoltà a livello di cambiamento culturale e organizzativo: la prima tra tutte è studiare contenuti che siano adeguati alle aspettative dei portatori di interesse, per lo più non addetti ai lavori, nel rispetto della normativa di bilancio, che non va mai disattesa. Il percorso del bilancio POP è ancora lungo, ma è iniziato. I dettagli del bilancio POP della Città di Torino sono sul sito della Città e sulle relative pagine social.

* Director of the European Research Center for Islamic Finance

Editor in Chief European Journal of Islamic Finance

Department of Management

University of Turin

(foto: il Torinese)

Lunedì 14 Marzo alle ore 9.00, presso l’Aula Santander del Nuovo Polo Didattico di Corso Unione Sovietica 218/bis, si svolge l’evento di presentazione del primo “Popular Financial Reporting” in Italia, realizzato nell’ambito del corso di dottorato in Business and Management del Dipartimento di Management, coordinato dal prof. Paolo Biancone.

Programma:
Ore 9.15 Interventi di apertura
Gianmaria Ajani, Magnifico Rettore dell’Università di Torino
Piero Fassino, Sindaco di Torino
Valter Cantino, Direttore del Dipartimento di Management
Davide Di Russo, Vice presidente del Consiglio Nazionale
Dottori commercialisti ed esperti contabili
Luigi Puddu, Professore ordinario di Ragioneria – Università di Torino
Ore 10.10 Presentazione del Popular Financial Reporting della Città:
Paolo Pietro Biancone, Coordinatore del Dottorato di ricerca
in Business Management – Università di Torino
Gianguido Passoni, Assessore al bilancio – Città di Torino
Silvana Secinaro, Ricercatrice – Università di Torino
Valerio Brescia, PhD candidate – Università di Torino

 

Brucia il passeggino, gemellini intossicati

vigili fuoco soccorsiSono intervenuti i vigili del fuoco e i sanitari del 118, che hanno trasportato i neonati al Regina Margherita

Due gemelli di soli due mesi sono rimasti intossicati a causa del fumo dell’incendio sviluppatosi nella notte in un palazzo di via Borsi, a Torino, poco dopo l’una. Le fiamme sono state appiccate al passeggino che i trovava nell’androne dell’edificio, che è stato fatto evacuare. Sono intervenuti i vigili del fuoco e i sanitari del 118, che hanno trasportato i neonati al Regina Margherita, dove ora sono ricoverati. La polizia sta indagando.

 
(Foto: archivio)

18 marzo: una giornata in memoria delle vittime del Bardo

tunisi cons4tunisi striscioneSarà approvata in Consiglio Comunale lunedì

La Città di Torino commemora  la strage terroristica nel museo Bardo a Tunisi, il 18 marzo dello scorso anno, con una Giornata in memoria delle vittime. La delibera per la ‘Giornata cittadina della memoria delle vittime innocenti dell’attentato al Museo del Bardo sarà approvata in Consiglio Comunale lunedì prossimo. La presidente della Commissione Legalità Fosca Nomis: “spero che  la ricorrenza diventi un’occasione per organizzare iniziative mirate al dialogo inter-culturale e inter-religioso, rafforzare la coesione sociale, e prevenire fenomeni di radicalizzazione violenta”.

(Foto: il Torinese)

Empowering women: Emanuela Allegra, grafica e illustratrice

Sabrina Allegra è una sociologa freelance specializzata in temi riguardanti il genere. Con il fotografo Stefano Di Marco ha realizzato un reportage  (Empowering women through their job and passion) focalizzando l’attenzione sull’empowerment delle donne attraverso la loro professione. Il reportage comprende sei storie di donne, corredate di foto

Di Sabrina Allegra www.womensocialinclusion.org 

Foto  di Stefano Di Marco www.stefanodimarco.com

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2/ EMANUELA ALLEGRA, GRAFICA E ILLUSTRATRICE

CHI È EMANUELA ALLEGRA?

Emanuela è un’illustratrice e artista grafica cosmopolita, creatrice e proprietaria del marchio MANDRILLO. Ormai da tre anni Emanuela vive nella capitale ungherese, Budapest, dove, oltre a riprodurre le sue grafiche su T-shirts, adesivi, posters e cartoline, realizza murales per i suoi clienti.Le grafiche di Emanuela nascono sempre dal disegno a mano libera e solo in un secondo momento elaborate, tramite i vari software in digitale. La fase finale per la produzione delle sue creazioni è la stampa sull’articolo prescelto.Come nelle altre interviste emerge dal racconto di Emanuela l’elemento chiave della passione:

 

mi appassiona e stimola ogni giorno disegnare ed elaborare nuove grafiche, vedere il risultato finale stampato, sperimentare nuove tecniche e materiali ed infine diffondere i miei prodotti nel mondo.

 

COME NASCE LA PASSIONE PER IL DISEGNO?

Emanuela inizia a disegnare presto, sin da piccola, e da allora non ha più smesso. La sua vena creativa impiega anni prima di trovare la forma a lei più congeniale, ma soprattutto il modo di concretizzarla professionalmente. Il potenziale artistico di Emanuela rischiava di affievolirsi nelle estenuanti ricerche di lavoro:

 

Inizialmente consultando le migliaia di offerte di lavoro per creativi provavo un grande senso di smarrimento o inettitudine. Infatti non riuscivo mai a rispecchiare e soddisfare le richieste delle offerte. Vengono richiesti anni di esperienza e conoscenze enormi a qualcuno che sta iniziando a muovere i primi passi nel mondo del lavoro, che pare decisamente un controsenso!

 

Dopo centinaia di curriculum inviati senza quasi mai ricevere risposta e scartando a priori le esperienze di internship come grafica, trattandosi di lavorare gratis o quasi, Emanuela prende in mano la sua vita decidendo di cominciare a viaggiare. Il viaggio fa esplodere in lei la necessità di disegnare per il puro e semplice bisogno personale, dando sfogo al suo istinto creativo. Un giorno incuriosita dalla possibilità di stampare i suoi disegni su T-shirt rimane elettrizzata dal risultato. L’apprezzamento dei suoi prodotti, prima tra i suoi amici e poi tra le persone intorno a lei, segna l’inizio della sua attività professionale, nata fondamentalmente ascoltando se stessa e la sua indole:

 

da lí in poi é stata solo questione di proseguire con coraggio ciò che si era rivelato con tanta spontaneitá.

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LA SUA FONTE DI ISPIRAZIONE NELLA SUA PROFESSIONE?

Nel mondo dell’arte e della creatività l’ispirazione riveste un ruolo cruciale per l’artista. Per Emanuela è il mondo animale e in particolare quello delle scimmie, così sorprendentemente simili a noi, a fornirle l’ispirazione per le sue grafiche, talvolta esilaranti:

 

Guardo molti documentari sulla natura, trovo che le somiglianze tra l’uomo e gli animali aumentino il sentimento di appartenenza ad un unico grande gruppo che condivide la vita su questo Pianeta. Voler far sorridere é uno dei motivi che mi spingono a creare.

 

Emanuela e il suo estro creativo non sono mai avulsi dalla realtà circostante: gli incontri e gli episodi del quotidiano, spesso esorcizzati attraverso contenuti metaforici, hanno infatti un ruolo decisivo nella sua produzione grafica. Le relazioni umane e sociali sono, dunque, sempre presenti nella vita di Emanuela, rivelandosi una preziosa fonte di stimolo e arricchimento che ritrova anche nell’occupazione part-time che svolge a contatto con persone provenienti da tutto il mondo.

QUALI SONO LE DIFFICOLTÁ INCONTRATE IN AMBITO PROFESSIONALE?

Emanuela racconta di come sia stato difficile, inizialmente, applicare la sua passione ad una attività professionale concreta. Tradurre la propria passione nella professione desiderata non è affatto facile, ma una volta raggiunta questa consapevolezza bisogna fare bene attenzione a non fare calpestare i propri sogni dagli altri. Emanuela parla appunto di quale sfida sia stata affrontare il mondo esterno, in particolare:

 

i pregiudizi e i cosiddetti consigli delle persone comuni, quelle non specializzate nel mio ramo professionale e quelle che purtroppo non hanno avuto il coraggio di dar seguito alle proprie passioni.

 

Il rischio è sovente quello di demoralizzarsi convincendosi che tornare coi piedi per terra sia la soluzione più saggia, abbracciando schemi di vita standard e forse più rassicuranti, in un primo momento. Ma è proprio questo l’ostacolo più insidioso da superare: trovare la necessaria sicurezza in se stessi e il coraggio di rischiare mettendocela davvero tutta per realizzare i propri sogni.

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IN QUANTO DONNA?

La percezione di Emanuela è quella di una discriminazione di genere a priori, diffusa a “macchia d’olio” nella società di oggi, che si respira anche in ambito professionale. Ammette infatti di aver avuto esperienze di atteggiamenti machisti nei suoi confronti senza, tuttavia, essersene fatta intimorire.

QUANTO É IMPORTANTE AVERE UNA PERSONA DI RIFERIMENTO SU CUI CONTARE?

Emanuela ha avuto la fortuna di poter contare sul supporto di persone a lei care, familiari e amici. Nutre, inoltre, una profonda gratitudine nei confronti degli insegnanti della University of East London che, durante gli studi di Grafica e Illustrazione, le hanno trasferito con entusiasmo gli strumenti per la sua crescita individuale e professionale.Se il sostegno delle persone che ci circondano rappresenta un punto di forza nel processo di self-empowerment non bisogna, d’altro canto, trascurare l’emento più importante, emerso più volte nel corso delle interviste: il proprio coraggio.

 

quando si tratta di credere nel progetto di cui sei responsabile é imprescindibile trovare in se stessi il coraggio di rischiare e la forza di andare avanti, mettendo “un mattone sull’altro”, giorno per giorno, affinché il progetto si avveri.

 

OGGI LE DONNE SONO DAVVERO LIBERE DI SCEGLIERE IL LORO DESTINO?

Riflettendo sul concetto di discriminazione nei confronti delle donne, Emanuela parla di un atteggiamento discriminitorio quasi involontario le cui radici affondano nell’educazione e nella cultura interiorizzate fin dall’infanzia delle persone. In Ungheria, Paese in cui vive da tre anni, la situazione delle donne è formalmente paritaria rispetto agli uomini, a livello legale le donne sono tutelate tanto quanto gli uomini e godono dei diritti fondamentali.

Tuttavia, scavando negli strati più profondi della società ungherese, permangono, sia nella sfera pubblica che privata, atteggiamenti maschilisti secondo i quali, ad esempio, la donna sarebbe meno forte dell’uomo. All’interno della famiglia esiste ancora una forte divisione dei ruoli che vede l’uomo come fulcro economico della famiglia mentre la donna relegata nei panni di “serva”.

Adottare atteggiamenti, o comportamenti, denigratori e svalutativi nei confronti delle donne diventa una strategia per il mantenimento del potere da parte dell’uomo, preservando in questo modo lo squilibrio nei rapporti di genere.

Emanuela sottolinea quanto sia fondamentale che, nella lotta alla discriminazione e violenza di genere, siano proprio le donne le protagoniste del cambiamento rifiutando qualsiasi impostazione culturale che le vorrebbe sottomesse rispetto agli uomini. Parte del cambiamento sociale risiede, dunque, nelle menti delle donne, attraverso il superamento delle aspettative sociali di stampo tradizionalista e conservatore (la donna come “angelo del focolare”), ed evitando al tempo stesso il circolo vizioso dell’autovittimizzazione.

SOGNI E PROGETTI PER IL FUTURO?

Emanuela vuole continuare a crescere professionalmente su tutti i fronti: sia nell’esportazione delle T-shirt firmate MANDRILLO in tutto il mondo, che nella realizzazione di murales. Inoltre non esclude la possibilità di collaborare con altri artisti a qualche progetto stimolante!

EMANUELA ALLEGRA IN SINTESI?

Ottimista, determinata e creativa.

Alla San Giuseppe Arte in Fiera

E’ un progetto di contaminazione tra arte e pubblico non specializzato che tra le novità vedrà il posizionamento strategico all’inizio (ed alternativamente) alla fine del percorso fieristico

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Nel contesto della settantesima edizione della Mostra Regionale di San Giuseppe, “Arteinfiera” tocca il prestigioso traguardo delle ventidue primavere. Quest’anno l’argomento è la “Metamorfosi come sogno”, curata da Piergiorgio Panelli che di Arteinfiera ne è stato l’ideatore. E’ un progetto di contaminazione tra arte e pubblico non specializzato che tra le novità vedrà il posizionamento strategico all’inizio (ed alternativamente) alla fine del percorso fieristico. La “Metamorfosi come sogno” ha il patrocinio dell’assessorato alle manifestazioni ed alla cultura del Comune di Casale e della Regione Piemonte e si avvale della collaborazione dell’impresa Manazza Gefra e dell’ipermercato “Lacasale2 Cittadella”, sponsor della pubblicazione che storicizza l’evento. Si tratta di un appuntamento che nel tempo ha visto quasi 300 artisti avvicendarsi negli allestimenti sempre particolari ed apprezzati dal pubblico, ed alcuni di loro scelti fra i giovani ora sono affermati a livello nazionale e di internazionale come Marco Mazzoni, Tamara Repetto, Corrado Bonomi, Marco Porta, Massimo Salvadori, Camillo Francia, Michelle Hold, Giugi Bassani, Giovanni Saldì, Max Ferrigno. Inoltre non è mancata nel corso del tempo la presenza di maestri quali Paolo Baratela, Mario Surbone, Giuseppe Campese, Enrico Colombotto Rosso, Gianpaolo Cavalli, Laura Rossi, Angelo Barile, Davide Minetti e tanti altri sempre nella filosofia di comunicare il piacere per il bello e la creatività nel contemporaneo.

Quest’anno i protagonisti dell’edizione dei settanta anni saranno:

Noemi Zami, Romano Scagliotti, Davide Bertin, Marco de Rosa, Giulia Boccalatte, Renato Luparia, Gabriella Siciliano, Gianni Colonna, Mara Melotti, Laura Chiarello.

 

 Massimo Iaretti

 
 
 
 
 

Torino tra le più innovatrici d'Italia per domande di brevetti. Il Piemonte quarta regione

500x fiatperna foto mole 2Fiat in seconda posizione tra le società

Torino si conferma tra le città più innovatrici d’Italia, con Fiat in seconda posizione tra le società:  il Piemonte, invece, è quarto fra tutte le Regioni. L’Epo, Ufficio europeo dei brevetti, nel 2015 ha registrato un autentico boom di domande di brevetti nel nostro Paese, 3.979, con un incremento del 9% rispetto all’anno precedente, ovvero maggior incremento negli ultimi dieci anni, tanto da piazzare l’Italia in decima posizione nella classifica delle richieste totali pervenute, una in più rispetto a prima. Con 390 richieste, pari al 9,8% del totale nazionale, il Piemonte è la quarta regione più innovatrice, anche se con un calo del 5,3% rispetto alle 412 del 2014. Torino  si piazza seconda con 273 richieste (+1.1%) ad una incollatura da Roma (226) anche se è più che doppiata da Milano con 806.Indesit è la società italiana più attiva, seguita da Fiat, con  84. Le domande tricolori di brevetti, dopo il settore dell’informatica (+76%), sono cresciute in particolare per comunicazione digitale (+59%), farmaceutica (+54%) e sistemi di misurazione (+47%). La maggior parte delle richieste in termini assoluti, invece, riguarda il settore della movimentazione: imballaggi,  sistemi di trasporto, container, automotive.

 
(Foto: il Torinese)

Scontro tra sciatori a Bardonecchia, grave un ragazzo di 16 anni

Elicottero-118Ricoverati al Cto, trasferiti  in elicottero

Scontro in pista tra due sciatori a Bardonecchia, sul Melezet, a 2.050 metri. I due hanno riportato un trauma cranico ed uno, di loro, un ragazzino di 16 anni, – informa l’ Ansa – sarebbe in gravi condizioni al Cto di Torino, dove è stato trasferito in elicottero. L’incidente si è verificato sul Vallon Cros, considerata  una delle piste più difficili del comprensorio sciistico. Anche  il secondo sciatore si trova al Cto.