redazione il torinese

Nordic Tales: “Cammina con noi contro la sclerosi multipla”

Quasi completato il Tour 2016: al Parco Cavalieri il 6 giugno la penultima tappa

 

Conclusa anche la prima fase di “The World vs.MS” la campagna nata per far incontrare i bisogni delle persone con SM e le soluzioni degli innovatori di tutta Europa: da luglio al via la seconda fase con la “call for ideas”

 Nordic Walking con istruttori e patrocinio Aism

 Tocca anche il Piemonte il Tour Nordic Tales Edizione 2016, progetto nato lo scorso anno per camminare insieme contro la sclerosi multipla. L’iniziativa ha il patrocinio di AISM – Associazione Italiana Sclerosi Multipla e della SINW – Scuola Italiana di Nordic Walking, con la collaborazione della S.C. Neurologia 2 CReSM (Centro di Riferimento Regionale Sclerosi Multipla) dell’A.O.U. San Luigi Gonzaga di Orbassano (TO) e il supporto non condizionato di Sanofi Genzyme. Ha ottenuto inoltre il patrocinio della Città di Torino. mL’appuntamento è il 6 giugno alle ore 17.30 presso il Parco Cavalieri (ritrovo in Corso Galileo Ferraris angolo Corso Sebastopoli) è aperto a familiari, amici e a tutti coloro che vorranno sostenere le persone con sclerosi multipla facendo sentire meglio la loro voce e imparando la tecnica del Nordic Walking. “La sclerosi multipla colpisce circa 7500 persone nel solo Piemonte. La camminata assistita del Nordic Walking – sostiene il Dr. Antonio Bertolotto, Direttore dell’Unità Operativa di Neurologia 2 – Centro di Riferimento Regionale per la Sclerosi Multipla (CReSM), A.O.U. San Luigi Gonzaga di Orbassano – è un metodo riabilitativo innovativo che coinvolge tutta la muscolatura, degli arti superiori e inferiori, ed è di grande aiuto per le persone affette da SM per le quali la mobilità è ridotta e difficoltosa. Camminare insieme, pazienti e familiari, medici e operatori sanitari, sotto la guida degli istruttori, è utile ad apprendere la tecnica corretta e serve da volano per far parlare di questa malattia, che sempre più colpisce soprattutto i più giovani e le donne.

La partecipazione è gratuita e aperta a tutti e la durata prevista è di circa un’ora, in   base alle esigenze dei partecipanti. La Scuola Italiana Nordic Walking guiderà la camminata all’interno del Parco Nazionale con istruttori specificamente formati per seguire persone con SM e per insegnare la tecnica di utilizzo delle bacchette

Rapinava banche per arrotondare

polizia e carabinieriIn difficoltà economiche, non  riusciva ad arrivare alla fine del mese con le poche ore  di lavoro al giorno per un supermercato. Così ha pensato bene di  arrotondare o stipendio rapinando banche. Un italiano 53enne è stato arrestato dai carabinieri per  avere tentato un colpo alla filiale Unipol di Chivasso. Gli investigatori gli attribuiscono però altre due rapine avvenute nella cittadina lo scorso aprile e sostengono che potrebbe avere agito altre volte nella zona. L’uomo si presentava agli sportelli, con la pistola in pugno, dicendo “prelievo straordinario” senza che gli altri se ne accorgessero. Sono state sequestrate nella sua abitazione due pistole giocattolo e una pistola vera ma resa inoffensiva.

Le campane, anima dei nostri paesi

CAMPANE MOMBARUZZOLe campane sono una costante della vita di un paese rurale, da sempre. Segnano le ore, le nascite, i matrimoni, le dipartite, i momenti di gioia e di pericolo. E sono una costante nella traduzione italiana, anche se – talvolta – qualche nuovo residente, proveniente da città metropolitane (soprattutto Milano) diventa promotore di petizioni o, comunque, di iniziative finalizzate a silenziarleEbbe una certa eco in Monferrato negli anni Novanta l’iniziativa del discografico Ricordi, che aveva acquistato una casa a Sala Monferrato e cercò di “zittire” le campane perché lo disturbavano ma vi fu in loco una levata di scudi. Ed altrettanto è avvenuto in tempi più recenti in un comune del Monferrato astigiano dove il vice sindaco, appena eletto, e proveniente da una grande città propose di silenziare le campane, ma dovette fare una retromarcia di fronte ad un’opposizione di tutto il paese. E quanto contino le campane nella società piemontese lo si è visto bene sabato e domenica a Mombaruzzo, centro del Basso Piemonte astigiano, ma in Diocesi di Alessandria e nella circoscrizione del giudice di pace di Acqui Terme, famoso per i suoi pregiati amaretti e per il buon vino delle colline del Basso Piemonte. Qui nel fine settimana si è tenuto il raduno nazionale dei suonatori di campane che ha portato campanari da tutta la Penisola. Ad organizzarlo, d’intesa con la Federazione nazionale suonatori di campane, presieduta dalla veneta Eles Bentofontali, è stata l’Associazione campanari del Monferrato, guidata dal 25enne pasticcere di Mombaruzzo, con la passione per il suono delle campane, Emilio Gallina. Sabato e domenica artisti, perché tali sono, provenienti da Friuli, Bologna, Liguria, Milano, Veneto, Sardegna, Marche hanno offerto, nei vari angoli del paese, concerti che hanno creato a Mombaruzzo un’atmosfera suggestiva, allietata, nella giornata di domenica dalla presenza degli sbandieratori di Astesana. Il tutto all’insegna della cordialità, come ha sottolineato il sindaco Domenico Giovanni Spandonaro.

Massimo Iaretti

Boom di visite alla Venaria che svela il programma estivo

VENARIA1Circa 30mila visitatori hanno visitato la Reggia di Venaria nel ponte del 2 giugno. Da giovedì scorso fino a domenica  sono stati 27.878 i turisti, moltissimi provenienti da fuori Piemonte, che hanno visitato la residenza reale alle porte di Torino. Molto apprezzata la mostra ‘Il mondo di Steve McCurry’, ma anche tutte le proposte culturali  in corso hanno registrato numerosi visitatori. Questa settimana la Venaria svelerà il programma estivo con spettacoli, eventi,  aperture serali e nuove mostre .

Boom dell'auto, in Italia crescono le vendite e Fca aumenta le immatricolazioni del 33%

fiat fcaVanno alla grande le vendite di auto in Italia: nel mese di maggio, dicono i dati del ministero dei Trasporti, sono state immatricolate 187.631 vetture, il 27,29% in più dello stesso mese dell’anno prima. Nei primi cinque mesi 2016 le consegne sono state 875.778, un aumento del 20,5% sull’analogo periodo del 2015. Sempre maggiori  oramai da tempo di quelle del mercato le immatricolazionimarchionne manifesto di Fca: 55.891, pari ad una crescita del 33,32% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. La quota del Gruppo sale  dal 28.4 al 29.8%. Nei primi cinque mesi di quest’anno le consegne sono state 255.832, in crescita del 23,8% sull’analogo periodo dell’anno prima  e la quota in aumento dal 28,4 al 29,2%.

 

(Foto: il Torinese)

Incidente stradale, muore il leghista Buonanno

buonanno legaTragica morte per l”europarlamentare della Lega Nord Gianluca Buonanno, 50 anni, conosciuto per il suo iperattivismo e per  le sue originali iniziative. E’ morto nel pomeriggio in un incidente stradale sulla Pedemontana a Gorla Maggiore in provincia di Varese. Buonanno, che  era  anche sindaco di Borgosesia, era a bordo di una vettura che si è scontrata con un altro veicolo. Cordoglio nel mondo politico. Tra gli “avversari” esprime dolore anche la candidata sindaco di Torino, Chiara Appendino, di M5S: “Apprendo adesso dell’incidente ed esprimo il mio cordoglio ai familiari e ai parenti per la prematura e improvvisa scomparsa dell’onorevole Gianluca Buonanno, sindaco ed eurodeputato” . «Per capire davvero chi era Gianluca Buonanno bisognerebbe chiederlo alla sua gente della val Sesia. Schietto interprete della sua terra, sindaco amatissimo e conteso a pieni voti, ovunque si sia candidato, da Serravalle a Varallo, fino a Borgosesia… Un uomo vero, prima che un amministratore e un politico capace di cogliere immediatamente il nocciolo di ogni problema, dalle panchine del suo paese alla politica europea. Di lui ci si poteva sempre fidare. Sono fiera di averlo avuto amico e compagno di tante lotte. Un “pazzo” lucido, che lascia un grande vuoto».Così Gianna Gancia, presidente del gruppo Lega Nord in Consiglio regionale del Piemonte.

Oro, ecco come comportarsi

L’angolo del Private Banker 

di Fabio Ferrarese

oro

ferrareseL’oro, da sempre, viene considerato dalla stragrande maggioranza dei risparmiatori come il bene rifugio per eccellenza nei momenti di forte incertezza per le altre tipologie di investimenti in portafoglio. Così è avvenuto anche durante l’ultima crisi del 2011, quando la valutazione del metallo giallo raggiunse il prezzo di 1.900 USD per oncia, quasi il 50% in più rispetto ai valori attuali.

Nei momenti in cui i listini azionari flettono, oppure quando l’inflazione inizia a galoppare, gli investitori riscoprono questo asset per difendersi nelle fasi di volatilità dei mercati. È successo anche questa volta: in concomitanza con le svalutazioni della moneta cinese le borse internazionali hanno iniziato a scendere e, come potete vedere dal grafico sottostante, da dicembre 2015 questa commodities si è rivalutata di oltre il 20%.

ferrarese grafico

Il 2 maggio 2016 la quotazione ha raggiunto i 1.294,00 USD, il massimo da sedici mesi a questa parte, grazie alla debolezza del dollaro Usa ed alle bassissime quotazioni petrolifere. La domanda che gli investitori ora si pongono è: quale potrà essere la forza e la durata del rialzo in corso e cosa tenere d’occhio per anticiparne i movimenti futuri?

Guardando nuovamente il grafico si può notare come l’attuale fase di rialzo si sia realizzata in tempi molto stretti ed ora sembra che l’oncia sia destinata a prendersi un periodo di pausa. Nonostante i volumi degli scambi abbiano supportato questa rivalutazione in maniera più concreta che in passato e quello che sembra frenare il rally è la mancanza di fondamentali.

Che cosa intendiamo per fondamentali? Quegli elementi che in passato ne hanno generato il rialzo: un’impennata dell’inflazione, un crollo dei listini azionari, un periodo di profonda recessione dell’economie, ecc. In questo momento, per esempio, la spinta potrebbe arrivare da un’accelerazione del processo di normalizzazione dei tassi da parte delle banche Centrali (in particolare della Federal Reserve) oppure da un aumento dell’inflazione.

Gli attuali tassi negativi, incorporati anche dalle nuove emissioni di obbligazioni da parte dei Paesi industrializzati, ha portato assenza di rendimento per i risparmiatori facendo confluire molti di loro sulla scelta di inserire o incrementare nel proprio portafoglio la percentuale investita nel metallo prezioso. Quindi, come prima cosa, bisogna tenere presente l’andamento dei tassi perché questo influenza le scelte di molti investitori prudenti e/o conservatori.

Un secondo consiglio è quello di tenere sempre ben presente la quantità di oro che viene prodotta. Infatti per tutte le materie prime esiste un prezzo di estrazione sotto il quale non conviene andare perché la successiva commercializzazione non risulta poi conveniente. Questo punto di pareggio per il metallo giallo è fissato a 1.000 USD per oncia. Quando il prezzo si è avvicinato a questo valore la produzione si è contratta ed ha esercitato una spinta sul prezzo (più o meno lo stesso scenario che sta coinvolgendo il prezzo del petrolio).

Un terzo elemento da tenere in considerazione sono gli acquisti di oro da parte delle banche centrali. Pensate che queste da sole hanno contribuito per circa un 13% della domanda globale di tale metallo. Bisogna sapere che la quantità d’oro presente nelle casse delle banche centrali si calcola sull’ammontare di valuta estera che ogni Paese detiene. Gli Stati Uniti, per esempio, hanno nelle proprie casse poca divisa estera e molto oro (oltre 8.000 tonnellate, che corrispondono quasi al 75% delle sue riserve). La Germania ne detiene 3.381 tonnellate, l’Italia 2.451 e la Francia 2.435. La Cina ha accumulato oro soltanto per il 2,2% delle proprie riserve. Tutti i Paesi, che vogliono rafforzare la credibilità delle proprie divise e contestualmente vogliono diversificare la natura delle proprie riserve, per proteggersi dalla volatilità dei mercati, tendono ad aumentarle. Negli ultimi sei anni la Banca Centrale Cinese, per realizzare quanto appena descritto, ha acquistato in media tra le sei e le otto tonnellate d’oro al mese, raddoppiandone le quantità da luglio dello scorso anno. In concomitanza con la caduta della quotazione del petrolio anche la Russia ha aumentato le proprie riserve aurifere mediante acquisti sul mercato. In controtendenza e per stato di necessità si sta muovendo il Venezuela che per far fronte alla crisi petrolifera ha venduto oltre novanta mila tonnellate di oro (25% delle sue riserve) nel corso degli ultimi sedici mesi.

In conclusione, essendo tante le variabili da prendere in esame, è consigliabile avere sempre questo asset in portafoglio per una corretta diversificazione, mentre per decidere quando sovra o sotto pesarlo il consiglio è quello di farsi sempre seguire da un esperto negli investimenti.

Per curiosità ed approfondimenti potete scrivere a fabio.ferrarese@yahoo.it

 

Frutta e verdura "vietate" a Scarmagno

fruttaPoiché “sono stati riscontrati fenomeni di essicamento erba, bruciature e essicamento foglie su alberi, su frutta e ortaggi – si legge nell’avviso del Comune  – è stato richiesto intervento urgente all’Arpa e all’Asl To4 per approfondimenti specifici”. Quindi niente frutta e verdura coltivata nei campi di Scarmagno: è l’appello del sindaco , Pier Luigi Bot Sartor, attraverso l’ ordinanza emanata dopo l’incendio della Darkem, la fabbrica di vernici in cui sono rimaste ferite quattordici persone, tra cui sette vigili del fuoco. Le rilevazioni effettuate dall’Arpa sull’aria sono risultate comunque inferiori ai limiti di rilevabilità.

 

(Foto: il Torinese)

Il Piemonte? Una frana. Sono il 93% (1131 su 1206) i comuni a rischio idrogeologico

po690Ben 1131 su 1206: sono  i comuni piemontesi con zone a rischio frana o alluvione, una quota pari al 93% del totale, con punte fino 99,2% nelle province di Cuneo e Asti. Il triste quadro è tracciato da Ecosistema Rischio, il dossier annuale stilato da Legambiente. Su 301 amministrazioni comunali della nostra regione che hanno risposto alle domande dell’ indagine, il 22% ha dichiarato di svolgere attività di informazione sul rischio idrogeologico e soltanto il 35% di aver svolto esercitazioni per affrontare le emergenze. In Piemonte 245 amministrazioni comunali intervistate, l’81% del campione, hanno comunicato  la presenza di abitazioni in aree a rischio. Infine, 68 comuni, pari al 23%, dichiarano addirittura interi quartieri in zone a rischio e il 49% (per un totale di 148 comuni) segnalano sul proprio territorio attività produttive in aree a rischio idrogeologico.

(Foto: il Torinese)

Turismo e rievocazioni per il Monferrato

ICASORZO FIGURANTIl 4 giugno del 1642 i soldati spagnoli del governatore di Pontestura Gerolamo Britto si recarono a Casorzo (piccolo centro della Provincia di Asti al confine con quella di Alessandria che un anno fa è salito agli onori della cronaca per un servizio della Rai sul fatto che era stato il primo in Piemonte ad adottare il sistema del Controllo del Vicinato) per esigere un oneroso tributo per il loro comandante. Ma non trovarono gli uomini che si erano rifugiati nei boschi nelle vicinanze per sfuggire all’ennesima vessazione. C’erano, però, le donne, i bambini e gli anziani, rifugiati tutti in nel campanile della chiesa. Così gli sgherri del Governatore sfogarono su questi innocenti la loro ira e diedero fuoco al campanile, finendo, come recita il rapporto del previsto Scoffone, edito nel 1880 nella “Miscellanea Monferrina” Minoglio, quelli che cercarono scampo dallfinestre e divennero facile bersaglio per il tiro dei loro archibugi. Si tratta di una tristissima vicenda che è alla base della rievocazione storica che si è svolta sabato 4 giugno, nella chiesa parrocchiale, con il contributo di oltre 50 figuranti (e tre splendidi cavalli neri) del Rione San Silvestro di Asti e dl centro studi Valentina Visconti, il tutto con la regia di Maria Teresa Perosino. Un primo ricordo era stato fatto l’anno passato, di giorno ed all’aperto, ma la seconda edizione della rievocazione ha avuto un effetto davvero notevole, a partire dal ricordo delle famiglie delle vittime fatto dalla narratrice proprio all’inizio della chiesa. Quale sia stato il campanile distrutto non è stato saperlo, visto che si parla di quello della parrocchiale di San Vincenzo o della chiesa di San Giorgio, ma l’eccidio ci fu. L’evento, che ha visto anche la partecipazione di piccolissimi e bravissimi sbandieratori dai tre anni e mezzo ai cinque, è stato molto apprezzato dai partecipanti alla serata, che ha registrato un breve intervento del sindaco di Casorzo Ivana Mussa. Sono intervenuti anche il sindaco di Montemagno, Claudio Gotta ed il consigliere delegato al turismo dell’Unione dei comuni della Valcerrina, Massimo Iaretti che ha commentato come “sia un’esperienza positiva, da ripetere e da replicare sul territorio, anche nella Valcerrina, sia alessandrina, sia astigiana, sia torinese. Le rievocazioni storiche, se costruite bene e con intelligenza, possono essere un elemento di richiamo per un turismo delle città metropolitane, in grado di fare conoscere uno dei circuiti di turismo minore tra i più belli in Italia, qual è il Monferrato, e tra i più suggestivi ed incontaminati in Piemonte, quali sono la collina monferrina e la valle”.