redazione il torinese

Le bollicine italiane e il Moscato Wine Festival

TORINO – NH Hotel Collection Piazza Carlina (Piazza Carlo Emanuele II, 15)

GO-WINE

Evento di promozione e degustazione martedì 21 giugno

L’associazione Go Wine promuove per la quarta edizione lo speciale evento nella città di Torino, dedicato alle bollicine italiane e al moscato nelle sue diverse espressioni.

L’evento sviluppa in due filoni principali:

le bollicine made in Italy, ovvero la valorizzazione di prodotti sempre più apprezzati dal grande pubblico, espressione dei terroir storici dello spumante italiano e dell’interessante panorama delle cosiddette bollicine autoctone, frutto delle tante varietà che incontrano sempre più risultati apprezzabili nella versione spumante.

il Moscato, attraverso la formula del moscato wine festival, con la promozione del Moscato d’Asti e dei tanti altri vini Moscato espressione dei diversi tipi di vitigno coltivati in tutte le regioni italiane.

Nelle sale dell’elegante NH Hotel Collection di Piazza Carlina, daremo il benvenuto all’estate, con una proposta di degustazione particolarmente allettante.

Da una parte vini spumanti di qualità, con aziende presenti in forma diretta ad incontrare il pubblico, ed una sfiziosa selezione in Enoteca;

dall’altra parte della sala le selezioni del Moscato Wine Festival, con Botteghe del Vino, aziende in forma diretta e le selezioni del Moscato d’Asti 2015 e dei Moscato delle altre regioni italiane, dalla Valle d’Aosta sino  a Pantelleria!

Programma e orari:

Ore 17,00: Work-shop e degustazione riservata a operatori di settore e giornalisti;

Ore 18,30-22,30: Apertura del banco d’assaggio al pubblico di enoappassionati invitati per l’occasione. Nel corso della serata breve conversazione di presentazione dell’evento.

Il costo della degustazione è di € 15,00 (Riduzioni: € 10,00 Soci Go Wine, € 12,00 Soci associazioni di settore che mostreranno all’accredito la tessera di iscrizione ad una delle associazioni). L’ingresso sarà gratuito per coloro che decideranno di associarsi a Go Wine direttamente al banco accredito della serata (benefit non valevole per i soci familiari).  L’iscrizione sarà valevole fino al 31 dicembre 2016.

La talpa Masha al lavoro per completare la linea 1 del metrò

masha talpaE’ nel sottosuolo la testa fresante di ‘Masha’, la talpa meccanica che scaverà la galleria sotto via Nizza tra le stazioni Lingotto e Bengasi, per il completamento a sud della linea 1 della metropolitana .Terminato  l’assemblaggio in agosto prenderanno il via i lavori: si prevede un anno di scavi e un altro per completare le opere e rendere operativa la stazione Bengasi nella primavera 2018. la talpa ‘Masha’ realizzerà 1.880 metri di tunnel scavando e realizzando contemporaneamente dietro di sé la galleria.

Chiara punta sulla trasparenza. I radicali appoggiano Piero

municipio comune“La trasparenza è uno dei principi imprescindibili del nostro programma”. Così durante il giro al mercato di corso Racconigi, Chiara Appendino, che ha illustrato i costi e le modalità di finanziamento della campagna elettorale: “Le spese complessive sostenute ammontano a 41.600 euro. Nel dettaglio: affitti, utenze assicurazioni: 5.000 euro. Stampa materiali:  11.000 euro. Diritti Affissioni comunali: 7.600 euro. Pubblicità su automezzi (utilizzati solo per il ballottaggio): 10.000 euro. Pubblicità su internet e quotidiani: 3.500 euro (utilizzati solo per il ballottaggio) Organizzazione eventi: 1.500 euro. E ricerche: 3.000 € (ballottaggio). La rendicontazione dettagliata verrà effettuata entro i termini di legge”. Doverose alcune osservazioni: “Non sono state impiegate risorse per acquisire spazi televisivi o radiofonici o per l’invio di corrispondenza ai cittadini.fassino appendino2

I materiali della campagna elettorale sono stati prodotti a costo zero da simpatizzanti e attivisti, inclusi quelli risultati vincenti al “Galà della Politica Amministrative 2016″. Infine la cifra è stata interamente finanziata con libere donazioni, gadget, panettoni natalizi, uova pasquali ed eventi” ha concluso Chiara Appendino con un quesito: “In un momento di scarsità di risorse e di crisi siamo curiosi di conoscere le cifre esatte spese dal sindaco uscente e dalla sua coalizione.”

Intanto i Coordinatori dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta, Igor Boni, Laura Botti e Silvja Manzi annunciano il loro sostegno a Piero Fassino:

AGLIETTA RADICALI“Al ballottaggio del prossimo 19 giugno invitiamo a votare Piero Fassino. Il Sindaco Fassino ha dimostrato in questi 5 anni di saper gestire, con grande competenza, una città in difficoltà, dove la crisi ha colpito più che altrove. Innanzitutto con l’attenzione ai conti da una parte e dall’altra al mantenimento delle risorse essenziali per il welfare cittadino. Torino è la città italiana che più di ogni altra ha cambiato pelle e faccia in questi ultimi 20 anni; un cambiamento in meglio. E’ cresciuto esponenzialmente il turismo, sono divenuti poli di attrazione nazionale e internazionale alcuni dei nostri gioielli che fino a pochi anni fa erano praticamente sconosciuti, è cominciato finalmente il recupero del tempo perduto sulla Metropolitana.

Il nostro sostegno a Piero Fassino è anche il sostegno alle lotte sui diritti e sulle libertà che, con Silvio Viale in Comune, abbiamo portato avanti con successo e che potremmo e vorremmo proseguire, per raggiungere nuovi traguardi che mantengano Torino all’avanguardia sui diritti, sulle opportunità di investimento e la libertà di scelta. Chiediamo ad esempio che il registro dei testamenti biologici sia esteso a tutta la Città metropolitana e non solo al Comune di Torino, che si giunga al più presto all’apertura dei cantieri sulla seconda linea della metropolitana, che si attivino i referendum consultivicomune municipio e propositivi e che prosegua l’azione di trasparenza che abbiamo innescato rispetto agli eletti, ai nominati e alle partecipate del Comune.

Ma come ben sanno il Sindaco Fassino e il PD, non faremo sconti e proseguiremo le nostre battaglie senza guardare in faccia nessuno, consapevoli che innanzitutto il Partito Democratico dovrà rinnovarsi, modificando le vecchie logiche del passato; lo chiediamo da anni senza ricevere l’ascolto che sarebbe stato necessario.

A Roma e Milano le liste “Radicali Federalisti Laici Ecologisti” sostengono rispettivamente Roberto Giachetti e Beppe Sala, un sostegno che rappresenta una garanzia di cambiamento e di controllo sull’operato delle future Giunte comunali. Con la consapevolezza che basta un radicale nel Palazzo per cambiare verso non solo a parole, chiediamo agli elettori di Roma e Milano di cogliere questa preziosa occasione”.

Topolino, il mito 80 anni dopo

topo4In occasione dell’evento internazionale LING 80 che per 4 giorni (16-19 giugno) festeggerà gli 80 anni della “Topolino”, coinvolgendo, oltre a Torino, il Comune di Moncalieri e quello di Pralormo, il Comitato Promotore ha inteso attuare una profonda sinergia con il territorio, in particolare con i giovani, per sottolineare e celebrare l’importanza di un’icona del design italiano. L’evento vanta la partecipazione di 14 Paesi europei, oltre all’Italia: Francia, Germania, Svizzera, Inghilterra, Norvegia, Ungheria, Svezia, Austria, Belgio, Olanda, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, per la maggior parte espressione dei molti Club di Marca appartenenti alla Federazione Europea Fiat Topolino Clubs. In questo contesto è stata offerta ad alcuni studenti liceali che stanno frequentando una Scuola superiore a indirizzo linguistico e linguistico/turistico la possibilità di vivere un’esperienza così importante. Per tutti e quattro giorni dell’evento, in particolare una ventina di studenti del Liceo Majorana di Moncalieri , scelti in base alle loro competenze linguistiche e ai loro curriculum, diventeranno il punto di riferimento dei “Topolinisti” italiani e stranieri. I ragazzi, costituitisi in un gruppo che si è autodenominato “Topomajor”, seguiranno ciascuno un gruppo di circa 20 persone. In particolare è stato loro richiesto di saper parlare e scrivere fluentemente l’inglese come lingua veicolare dell’evento. Della squadra fanno parte anche alcuni studenti che parlano il tedesco e altri che parlano fluentemente il francese. “ Il Liceo Majorana – ha dichiarato il Preside Prof. Gianni Oliva – sarà coinvolto nei festeggiamenti per gli 80 anni della Topolino attraverso studenti che parteciperanno all’attività di ospitalità e presentazione, utilizzando le loro competenze nelle lingue straniere, per fare in modo che le lingue siano non solo quelle studiate sui libri di testo o nei laboratori, ma siano lingue vive, sarà un’occasione per applicare ciò che si impara a scuola.” “La Topolino – ha sottolineato Oliva – è il primo modello di massa di automobile, che ha accompagnato l’Italia in una fase fondamentale della sua storia in un Paese che si avviava verso la modernizzazione economica e industriale. Nata nel 1936 in epoca fascista, ha accompagnato la guerra e la Resistenza, infatti durante la Resistenza partigiana fu utilizzata negli spostamenti anche nei percorsi di montagna, su strade sterrate grazie anche ai suoi particolari parafanghi che preservavano dalla polvere. La Topolino ha accompagnato la storia italiana nel passaggio dall’autoritarismo alla riappropriazione della democrazia, è un simbolo popolare. Ma la Topolino rappresenta anche la capacità di unire l’estro, che fa parte del DNA italiano, all’utilizzazione pratica dell’estro stesso”.

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A Gianni Oliva, noto storico, è stato anche chiesto di far luce sulla “leggenda” che vuole Mussolini come l’ideatore della Topolino. “ Non fu proprio un’idea di Mussolini, ma è vero che tra i vari progetti che gli vennero proposti, ci fu la sua adesione a questo modello. Non si può negare del resto che, nonostante i vari giudizi negativi su di lui, fu un uomo di grandi intuizioni, aveva intuito che poteva essere accessibile a un pubblico più vasto, che l’auto poteva portare il Paese verso la modernizzazione meccanizzata e trasformare l’Italia, accompagnandola in un percorso di crescita. Una curiosità : quando Mussolini venne fermato a Dongo sul Lago di Como mentre cercava di scappare verso la Svizzera, nell’autocolonna di circa 1 Km. che lo accompagnava c’era una decina di Topolino con a bordo alcuni gerarchi che volevano scappare dall’Italia. Perciò la Topolino è stata anche soprannominata la ‘macchina della fuga’ !” Ma veniamo al programma di Venerdì 17 giugno che vede coinvolto il Comune di Moncalieri e quello di Pralormo. Il tema sarà:”Lo Stile italiano tra Cibo, Arte e Moda”. Dopo aver percorso la rampa ellittica che conduce alla Pista del Lingotto, gli equipaggi delle Topolino, dopo aver toccato le dimore sabaude di Stupinigi e Racconigi,giungeranno al Castello di Pralormo, dove saranno accolti per una visita dagli stessi proprietari, il Conte e la Contessa di Pralormo. Nel pomeriggio le Topolino giungeranno nel Comune di Moncalieri, altra sede di Regali Residenze. Dopo il benvenuto musicale, alle 18 le vetture saranno esposte nella Piazza Vittorio Emanuele II, nel Centro storico vestito a festa per l’occasione. Successivamente le Topolino entreranno nel cortile del Castello. Alle 19 circa prenderà vita una coinvolgente serata di Alta Moda firmata Walter Dang. Famoso stilista,che proviene dagli atelier dell’Haute Couture di Parigi al fianco di Pierre Cardin, ha trovato a Torino il luogo perfetto per fondare la sua nuova Maison de Couture. E in quest’occasione speciale, dedicata alla Storia della Topolino, che è anche la Storia del Costume topo2italiano, declinerà la Voce Moda, creando dal vivo un abito da sera, realizzando dal vivo un mito. “ Sono uno stilista di moda – ha detto Dang – ma sono anche antimoda, seguo la ‘mia’ tendenza, creo la ‘mia’ moda.” La sfilata si svolgerà nel Giardino delle rose antistante il Castello. Dopo la cena allestita in questa splendida cornice ( in caso di brutto tempo ci si trasferirà al Foro Boario) e allietata dal concerto delle Filarmoniche di Moncalieri e Gassino, è prevista verso le ore 22, presso il Teatro Matteotti, la rappresentazione teatrale “Il Poema dei Monti Naviganti”,tratta dal libro “La leggenda dei Monti Naviganti”di Paolo Rumiz, opera per la quale vinse nel 2007 quattro prestigiosi premi letterari. L’autore confessa di essere partito per fuggire dal mondo, finendo invece di trovare un mondo: a sorpresa, il suo viaggio in Topolino dal nord al sud dell’Italia, lungo la dorsale appenninica, è diventato scoperta di un’Italia nascosta e meravigliosa per la fiabesca bellezza del paesaggio umano e naturale. Il regista Alessandro Marinuzzi trasferisce sulla scena il racconto delle migliaia di chilometri percorsi dalla Topolino, affidandolo a due attori, Roberta Bigiarelli e Sandro Fabiani, che lo interpretano “sdoppiando il personaggio originale dello scrittore in quello di una scrittrice giornalista ideatrice del viaggio e in quello di un fotografo, imbarcato nell’avventura”.

Helen Alterio

Varo nel Po per ATKA, realizzata dagli studenti del Poli

atka barca poliIl team studentesco del Politecnico di Torino Polito sailing team presenta la sua nuova imbarcazione per la stagione 2016 Venerdì 17 Giugno alle ore 19 Murazzi del Po (lato destro)

Dopo la prima esperienza del 2015 con l’imbarcazione EVA, il Polito sailing team si candida per le competizioni velistiche del 2016 con la sua nuova barca: ATKA. Il Team, nato nel novembre 2014, riunisce 35 studenti accumunati dalla passione per la vela, provenienti da diversi corsi del Politecnico, che hanno voluto cogliere l’opportunità di arricchire il proprio bagaglio culturale e professionale, grazie ad un percorso complementare a quelli già offerti dall’Ateneo. L’obiettivo che la squadra si propone è progettare, costruire e condurre una barca a vela di piccole dimensioni per partecipare a competizioni velistiche, prima su tutte la “1001 Vela Cup”, un evento sportivo annuale, aperto a team universitari italiani ed esteri. Nel corso dell’anno accademico 2014/15 è stata costruita la prima imbarcazione, Eva, che ha riscosso ottimi risultati classificandosi ottava alla regata. Grazie all’esperienza maturata durante l’anno passato e alla dedizione degli equipaggi negli allenamenti alla Lega Navale di Sanremo, il Polito Sailing Team presenta ora la sua nuova barca, ATKA. La progettazione è stata supportata da software di disegno e simulazione, fluidodinamiche e strutturali. I materiali sono stati scelti con studi e provini ricercando soluzioni ecosostenibili, innovative e performanti. L’imbarcazione è poi stata realizzata internamente al Politecnico, tramite tecnologie e lavorazioni analoghe a quelle dei moderni cantieri nautici. Il risultato di questi sforzi è ATKA, una deriva da regata di tipo skiff, con equipaggio formato da due studenti. Lo scafo è realizzato con un sandwich di balsa e fibra di basalto e vetro, con coperta e struttura interna in compensato.

Caratteristiche tecniche

Superficie velica complessiva: 33 mq. Lunghezza fuori tutto: 4,6 metri Larghezza fuori tutto: 2,1 metri Peso scafo: 80 kg Peso complessivo armata: 110 kg

Venerdì 17 giugno prossimo il team presenterà la nuova imbarcazione ai Murazzi, sulla riva destra del Po. Alle 19:00 apriranno l’evento il team leader, Enrico Grassilli, e il tutor accademico Giuliana Mattiazzo, che presenteranno il team e la competizione. Interverranno inoltre il Rettore del Politecnico Marco Gilli e il Presidente del Circolo Velico del Leone di Cannobio in rappresentanza della FIV. Il varo vero e proprio avverrà alle 19:30, con il ‘battesimo’ nel Po di ATKA. A seguire, verrà offerto dal team e dagli sponsor un rinfresco, accompagnato dal concerto della band Foxhound.

Con Euroarena il calcio in piazza

euro arena 2L’Italia ha inaugurato gli Europei con una vittoria entusiasmante, e noi non siamo stati da meno! Grande successo di pubblico per la data zero dell’ evento Euroarena, tenutosi  a  Torino, in Piazzale Grande Torino ( di fronte al Pala Alpitour). I numerosi partecipanti accorsi hanno potuto tifare gli azzurri seguendo la partita su Maxischermo, ma non solo, l’Arena predispone anche di zone dedicate al gioco: campetto di calcio a tre, tiri in porta, e al ristoro. Vi aspettiamo numerosi per le prossime date: venerdi 17 l’Euroarena sarà pronta ad attendervi per un doppio appuntamento: dalle h13 vi aspettiamo per trascorrere insieme il pre partita e per tifare azzurri dalle h15 e le attività proseguiranno fino alle 21.00, quando verrà trasmessa la partita Spagna- Turchia. La visione della partita è gratuita!

Peñarol, il Piemonte d'Uruguay alla Cascina Roccafranca

penarolDomani sera, 16 giugno, alle 21.15, presso la Cascina Roccafranca, in Via Rubino 45 a Torino,Assemblea Teatro porta in scena  “Peñarol -Il Piemonte d’Uruguay / storie di calcio e di emigrazione”di Renzo Sicco e Darwin Pastorin. sul palco, con la regia di Renzo sicco, ci saranno Giovanni Boni, Roberta Fornier e Stefano Cavanna.La scelta di rappresentare Peñarol a Cascina Roccafranca non è casuale: la Cascina è centro culturale dove si fa molta attenzione a valori significativi quali la partecipazione e l’accoglienza. Proprio di accoglienza, di emigrazione e di attenzione verso “l’altro” parla lo spettacolo Peñarol. Il nome Peñarol lo ha dato Giovan Battista Crosa a un piccolo “pueblo” nella sconfinata terra sudamericana. Giuanèn per gli amici, è stato un emigrante, partito nel 1790 per il Nuovo Mondo. Peñarol è cresciuta e oggi è un “barrio”, un quartiere di Montevideo, la capitale d’Uruguay. 3 milioni di abitanti, il 50% di sangue italiano! L’idea è quella di raccontare attraverso il calcio un passato, non poi così lontano, in cui erano appunto i piemontesi ed in particolar modo gli abitanti di Pinerolo e delle Valli circostanti, a muoversi verso Genova, a imbarcarsi, spesso senza conoscere dove sarebbero sbarcati né se sarebbero arrivati nelle “meriche”. Lo spettacolo presenta due avventori, un ragazzo e un signore un poco attempato, una cameriera che si intromette nel “discorso da bar” per eccellenza, il gioco del pallone. Il testo dello spettacolo è stato scritto da un giornalista sportivo di fama nazionale, Darwin Pastorin. Nato in Brasile, italiano a tutti gli effetti, ha seguito eventi memorabili del calcio sudamericano e per oltre 30 anni ha raccontato il calcio italiano. A lui, che per l’occasione sarà presente alla Roccafranca, il compito di portarci all’Estadio Campeon del Siglo, di farci “viaggiare”, facendoci amare ora l’una ora l’altra squadra, in uno spettacolo che attraverso la memoria può indicarci un futuro comune.

Marco Travaglini

INFLUENZA AVIARIA: Nessun caso in Piemonte

uovoE nessun pericolo dal consumo di pollo e uova

In seguito ai due focolai di influenza aviaria segnalati nelle ultime settimane in allevamenti di galline ovaiole e di tacchini da carne in provincia di Ferrara, l’Istituto Zooprofilattico del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta e i Servizi Veterinari hanno intensificato i controlli su tutti gli allevamenti secondo quanto disposto dalla Regione Piemonte su indicazioni del Ministero della Salute. Presso i laboratori di Virologia dell’Istituto sono stati incrementati gli accurati test molecolari che consentono la rapida identificazione delle varianti di virus influenzale eventualmente circolanti. Il monitoraggio di questi giorni ha compreso quasi 15.000 esami eseguiti sull’intero territorio piemontese, concludendosi con il risultato della completa negatività in tutti i campioni.

Responsabile dell’epidemia in Emilia Romagna è il virus influenzale di tipo A, sottotipo H7N7 ad alta patogenicità (HPAI); le indagini preliminari di approfondimento portano a ipotizzare che possa essere stato trasmesso da volatili selvatici migratori di rientro nei nostri territori dagli areali di svernamento extraeuropei. Le indagini molecolari preliminari condotte sul virus H7N7 HPAI identificato nei volatili allevati hanno, infatti, evidenziato caratteristiche genetiche del virus sovrapponibili a quelle di analoghi ceppi isolati in volatili selvatici di origine asiatica e nord-africana. “Un virus, quello dell’ influenza aviaria, verso il quale non abbassiamo mai la guardia – sottolinea Maria Caramelli, Direttore Generale dell’Istituto – per i gravissimi danni che porta all’ allevamento avicolo e per la possibilità che esso possa mutare e diventare patogeno per l’uomo. Ricordiamo comunque che il consumo di prodotti alimentari, come la carne di pollo e di tacchino, e le uova, non rappresenta un rischio per la salute”.

Le persone a rischio per l’influenza aviaria sono soprattutto gli operatori del settore avicolo, che possono prevenire l’infezione utilizzando correttamente i dispostivi di protezione individuale nella manipolazione degli animali. Le rare infezioni segnalate in Italia sono state estremamente lievi, con quadri di congiuntivite guarite spontaneamente.

Coldiretti sottolinea l’importanza e l’efficienza dei controlli svolti a tutela della salute, in primis quella degli operatori: “A conferma dell’efficienza del sistema di controllo nazionale” sottolinea Fabrizio Galliati, Presidente di Coldiretti Torino, “che garantisce il primato italiano sulla sicurezza alimentare a garanzia dei consumatori che possono acquistare con la giusta tranquillità i prodotti italiani”.

Chiara o Piero? Da Ghigo a Rifondazione ecco chi appoggia chi

In vista del ballottaggio i big della politica torinese si schierano a favore di Fassino o di Appendino. O lasciano libertà di voto. Ecco alcuni schieramenti di campo

ghigo ciclismoGHIGO PER FASSINO

Il fondatore piemontese di Forza Italia, Enzo Ghigo, già presidente della Regione e parlamentare, fa una scelta di campo netta pro-Fassino: “Cari torinesi, perché scegliere Piero Fassino e non Chiara Appendino al ballottaggio di domenica prossima? Quando ricoprivo incarichi istituzionali e politici nel centrodestra ho lavorato per anni insieme a chi condivideva le idee e il progetto di Forza Italia per dare un’impronta liberale e innovativa all’amministrazione della nostra Regione e del suo capoluogo. E’ forse un paradosso – ma neanche poi tanto – se coloro i quali governavano a sinistra, compresi gli eredi del comunismo, pur osteggiando politicamente il presidente Berlusconi, hanno dimostrato con i fatti la  bontà delle sue  stesse idee. In che senso? Semplice, facendole in molti casi proprie nella realtà, nell’attività amministrativa di tutti i giorni. Un caso emblematico è proprio quello dell’amministrazione di Torino che, negli ultimi anni, ha puntato sull’innovazione, sulla realizzazione di progetti urbanistici importanti, e sul rilancio turistico della città in chiave di sviluppo dell’economia. E’ indubbio che questa impronta di governo, così come le battaglie per valorizzare le imprese, per la sburocratizzazione, per le grandi opere, per la promozione culturale portano la nostra firma originaria di donne e uomini moderati del centrodestra. Per quanto riguarda il Piemonte e il suo capoluogo, tale azione amministrativa venne avviata quando , nel 1995, gli elettori ci affidarono il governo della regione. Ebbene, abbiamo fatto scuola, coinvolgendo in un clima di concordia istituzionale anche gli avversari politici di sempre. Mi si permetta quindi fassino2una battuta che ha però  un fondo di verità: ci siamo dati tanto da fare perché Fassino  da “compagno” si trasformasse in “liberal” e ora che si è ricreduto dovremmo optare per una sindaca prigioniera di un qualunquismo che osteggia i progetti irrinunciabili per il futuro di Torino? Tutte le persone e gli amministratori capaci e avveduti si battono contro la povertà, a tutela delle fasce più deboli e per dare un futuro ai nostri giovani, non solo i 5 Stelle. Ma non tutti, invece,  sostengono iniziative determinanti per la crescita, come la nuova Città della Salute  e il collegamento ferroviario Torino-Lione, contro i quali, infatti, Appendino si è schierata. E che dire poi, della lotta per una “giustizia più giusta” di berlusconiana memoria, contro il giustizialismo alla Marco Travaglio, uno dei più convinti sostenitori della candidata pentastellata? Insomma, dai temi locali alle politiche di più ampio respiro, non possiamo concordare con la linea dei 5 stelle. Il centrodestra ha certamente compiuto gravi errori strutturali e organizzativi che hanno portato alla frammentazione di un’area politica la quale, ritengo, rappresenti ancora la maggioranza nel Paese e nella nostra città. L’augurio è che, in futuro, possiamo ritrovare l’unitarietà politica e di intenti. Ma oggi non c’è dubbio: la scelta migliore da compiere per Torino, nel rispetto della nostra “filosofia” e delle nostre idee, è quella a favore di Piero Fassino”.

COMUNISMORIFONDAZIONE NON SI SCHIERA

Il segretario provinciale di Rifondazione Comunista, Ezio Locatelli. “Non riconoscendoci in nessuno dei due contendenti che sono in lizza a Torino, per vincere al ballottaggio del secondo turno delle amministrative, pensiamo che l’impegno nostro debba essere rivolto prioritariamente alla costruzione di una opposizione e di una alternativa di sinistra alle politiche liberiste, di privatizzazione, di speculazione immobiliare, di disconoscimento dei bisogni sociali dei settori più colpiti dalla crisi. Nelle prossime settimane saremo impegnati nella battaglia per respingere le controriforme renziane volte a distruggere la scuola pubblica, i diritti del lavoro, la rappresentanza democratica, volte a stravolgere la Costituzione nata dalla lotta di Liberazione. Rispetto a questa battaglia, che sarà portata avanti qualsiasi sia l’esito del secondo turno, ben venga tutto ciò che può accrescere le contraddizioni nell’attuale quadro politico dominato dalle politiche austeritarie del governo Renzi oltre che nel blocco di interessi affaristici che governa Torino”.

ROSSO2ROSSO CONTRO FASSINO

Roberto Rosso, ex candidato sindaco di centrodestra,oggi neo-consigliere comunale centrista si schiera sostanzialmente per Appendino, pur lasciando libertà di voto ai suoi elettori:  «Mai con il Pd. Non intendo sostenere il candidato che rappresenta l’immobilismo di Torino. Ma non mi interessano apparentamenti. Basta col malgoverno del Sistema Tonno, dobbiamo impegnarci anche per un progetto di respiro nazionale. Ho condotto una campagna elettorale all’insegna della lotta contro il Sistema Torino. Non intendo certo fare marcia indietro”, dichiara al Giornale. appendino1“Non mi interessano apparentamenti, non mi interessano poltrone o strapuntini di sottogoverno municipale. Il Pd ha vinto nei quartieri della Torino-bene, di quell’alta borghesia che si sente garantita da Fassino perché fa parte del Sistema Torino. Sono gli elettori che si incontrano con il sindaco al Regio, che piazzano i propri figli, nipoti ed amanti nelle varie associazioni e negli enti dove il Comune può interferire liberamente. Ovvio che difendano Fassino, ovvio che vogliano tenerselo stretto. Nelle periferie, invece, il Pd ha incontrato grandi difficoltà. Perché non bastano le menzogne di qualche giornalista per trasformare i luoghi di spaccio in ameni giardini affollati di bimbi festanti».

Coop, un volano per l’economia del territorio

Le cooperative sociali si confermano un volano per l’economia del territorio piemontese e del Paese
 
cooperative

Di Paolo Pietro Biancone*

 
 

Le cooperative sociali si confermano un volano per l’economia del territorio piemontese e del Paese. In Piemonte, secondo l’albo delle cooperative, ne risultano attive circa 600, tra cooperative di tipo A, che gestiscono servizi socio-sanitari ed educativi, B, che gestiscono attività diverse (agricole, industriali, commerciali o di servizi), finalizzate all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate e C, tipicamente consorzi sociali. Le cooperative sono particolari tipologie di società che non inseguono uno scopo di lucro, bensì sono tese a realizzare un’attività produttiva qualitativamente e quantitativamente rispondente alle esigenze dei soci. Le medesime, pertanto, “realizzano un processo produttivo rivolto a fornire beni, servizi, redditi ai soci con la minor spesa possibile, ma senza diretti obiettivi di lucro”. Le cooperative sociali sono imprese che nascono con lo scopo di perseguire l’interesse generale della comunità per la promozione umana e per l’integrazione sociale dei cittadini. Il loro peso è rilevante e determina un esempio di favorevole coniugazione di valori aziendali con valori etici. Le cooperative sociali – In Italia oltre 12mila – risultano poche, ma ben strutturate in termini occupazionali, assorbendo oltre 320mila posti di lavoro in termini di addetti, a cui si aggiungono altre 44.500 circa figure “atipiche” (lavoratori esterni e temporanei). Il volontariato è invece meno rilevante (poco più di 42mila), a dimostrazione dell’ibridazione che connota questa particolare tipologia produttiva, che pur facendo parte del non profit, incorpora comunque i processi produttivi tipici della cooperazione che si fondano maggiormente sull’impiego di occupati. Resta comunque determinante anche il contributo alla crescita occupazionale totale nel non profit fornito dai settori corrispondenti all’assistenza sociale e protezione civile (+73.561 addetti), alla sanità (+37.450) e all’istruzione e ricerca (+15.923). La forte specializzazione settoriale delle attività senza scopo di lucro non trova uguale riscontro in termini geografici. Sul territorio italiano, infatti, le istituzioni non profit incidono, sul totale delle unità (imprese e istituzioni pubbliche, oltre a quelle non profit) per una quota più omogenea e pari a circa il 6- 7%, con punte del 7,3% nel Nord-Est e valori leggermente più esigui in riferimento al Nord-Ovest e al Mezzogiorno (6%). In termini di lavoratori (addetti, lavoratori esterni e temporanei), stante una dimensione media inferiore delle unità produttive rispetto alle imprese e al settore pubblico (senza contare l’apporto decisivo del volontariato), le quote percentuali di assorbimento sono generalmente inferiori, con il Nord-Ovest che in questo caso si posiziona ai vertici nel panorama nazionale, grazie ad un’incidenza dei lavoratori nel non profit sul totale dei lavoratori (imprese, settore pubblico e non profit) della ripartizione del 5,1%, ben superiore a quella delle regioni centrali (3,8%) e poco più alta di quella del Nord-Est (4,9%). L’ulteriore peculiarità delle cooperative sociali è la presenza anche di volontari come risorse umane, che aiutano a raggiungere le missioni aziendali. È interessante scoprire che esiste una corrispondenza tra l’impiego di risorse umane nel settore (intesa come incidenza di lavoratori e volontari ogni mille abitanti) e la ricchezza prodotta annualmente dal territorio (prodotto interno lordo per abitante a prezzi correnti). Secondo l’analisi di UnionCamere, l’indice di correlazione, calcolato sui dati regionali, tra le due grandezze, infatti, appare decisamente elevato (0,74), con le regioni del Centro-Nord, ad esclusione dell’Umbria, che si posizionano tutte nel quadrante in alto a destra del grafico di seguito riportato, che raccoglie i valori superiori alla media nazionale per entrambi gli indicatori analizzati. Le motivazioni di ciò sono ovviamente molteplici, ma comunque riassumibili nella doppia veste che il non profit ricopre, nella società e nell’economia: di supporto alla popolazione e di miglioramento delle condizioni di disagio per le fasce più deboli; di complementarietà alle aziende, posizionandosi in mercati di nicchia o non coperti, creando redditi e occupazione in ambiti in cui le imprese non reputano conveniente investire, aggiungendo ricchezza creata a quanto normalmente fatto dal settore privato; arricchendo l’offerta di beni e servizi (nuovi, diversi, etici), in settori dove sono presenti già le imprese private. L’attenzione gestionale richiesta alle Cooperative è forte: agli amministratori il compito di gestire con senso etico e di amministrare con responsabilità e trasparenza. In questo campo, soprattutto, occorrono strumenti di rendicontazione che aiutano a una gestione responsabile e trasparente, che sia a portata di comprensibilità di tutti i portatori di interesse, in particolari soci lavoratori e volontari. Lo slogan è conoscere per deliberare.

*Professore Ordinario di Economia Aziendale
Coordinatore del corso di dottorato in Business & Management dell’Università di Torino